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Anna Maria Franzoni


Anna Maria Franzoni: Innocente o colpevole?Che ne pensate?capace di intendere e di volere o no?.....voi che dite?  

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    • innocente
      4
    • colpevole
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Apro e chiudo parentesi, poiché penso che più voci diano un senso maggiore ad un discorso antico.

Vedere l'uomo nella sua totalità (ho dei seri dubbi che ciò sia possibile senza crearci aprioristicamente un concetto quantomeno schematico di totalità) significa, a mio avviso e ripeto MIO, avvicinarvisi con umiltà e conoscenza: nell'una rientrano a pieno titolo i personali percorsi formativi analitici, senza i quali il limite tra collusione e sim-patia si affievolisce sino a confondersi; nell'altra rientrano gli studi didattici e di marca culturale, all'interno dei quali, studiando la psiche umana, non possono mancare né le leggi della percezione né le ricerche psicoanalitiche né gli studi basali del comportamentismo né la base dell'emotività umana, la neuroanatomofisiologia biologica, sfera alla quale appartengono tanto le emozioni quanto lo psichismo intero, concetto aleatorio che sfuma di fronte a quello più pragmatico e poderoso di legame/relazione.

Lo scibile umano è così vasto che non sarebbe possibile avvicinarsi neppure superficialmente a tutti gli ambiti di competenza; ma da qui a rifiutare credo che intervengano variabili soggettive che andrebbero rivisitate. Certo, per amor dello sviluppo della disciplina.

"nihil novi sub soli" confermava qualcuno, (senza sbagliare) - eppure la vita è sempre nuova...

Sarebbe possibile vedere le questioni poste da Crescentini, (di cui personalmente condivido, qui, i toni ed alcune tensioni verso l'integrazione) da un altro punto di vista, ancorchè non apparentemente "disciplinare", "ortodosso":

Infatti mi esprimo usando una metafora, dicendo che , a mio avviso, la partita si gioca nei novanta minuti e sul campo...il resto sono "commenti" "articoli di giornale sportivo" ( per restare nell'esempio e ricondando il caro ed acuto, ancorchè sensibile Brera) .Si possono sicuramente "studiare a tavolino" le "tattiche" e gli "schemi", le "traiettorie" e se la palla "rimbalza o no" ed in quale "settore" (intendendo con queste ultime alludere alla fisiologia sinaptica) e finanche di come il tacchetto interagisce col campo erboso...bisognerà poi, "essenzialmente" giocare la partita, dimenticandosi tutto...cercando solo di "metterla dentro"... ( cioè sopendendo, all'unisono con Husserl, il giudizio...): "sul campo" ogni dicotomia (per es. "chi fa gol" o "chi para" può essere terzino o attaccante...) perde di significato...finendo inevitabilmente per non avere alcun "senso" o, il che è lo stesso trova una sintesi illuminante..."sul campo" accade anche che ogni "schema" viene "auotmaticamente" "adattato" all'evolversi della situazione "concreta".

Ricordo anche il neo realismo di Verga...che superava il suo stesso "uno, centomila, nessuno" nell' " esserci"...elemento cardine dell'esistenzialismo e lemento di base degli indirizzi psicoterapeutici cosiddetti "umanistici"

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Non ho mai approfondito certi argomenti, però credo che nulla nasca dal caso...a livello chimico, se il cervello difetta di serotonina (o di altre sostanze simili), se l'elevata presenza nell'organismo di tracce di minerali tossici, come piombo e mercurio, o la carenza di litio, magnesio ecc. può veramente favorire stati depressivi, aggressivi ecc. tutto ciò accade con motivazioni precise. E' come quando si prende il virus dell'influenza, il virus c'è, ma ha avuto la meglio su di te perché in quel momento eri debilitato...

Insomma, c'è all'origine una PREDISPOSIZIONE (dovuta a che sarebbe un discorso interessante...) POI c'è l'aggressione di agenti patogeni (si chiamano così?) che possono risultare invasivi proprio perché l'individuo è predisposto. Ho detto una fesseria, Aioblu? Spero almeno di non essere uscito dal seminato... :LOL:

Oddio, ci siamo dimenticati la Franzoni...per sapere se si poteva fare qualcosa per lei PRIMA (supponendo però la colpevolezza) occorrerrebbe averla conosciuta, sapere quali sintomatologie aveva manifestato, se rifiutava per principio un ausilio medico...insomma, del senno di poi son piene le fosse, parlarne adesso senza alcuna conoscenza della situazione mi pare assurdo (ma tipicamente italiano) :roll:

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Io penso, a prescindere dalla condivisione altrui che non auspico (tendo allo svisceramento del ragionamento e null'altro), che sub soli si rischi di bruciarsi.

La "dittatura del relativismo" ci lascia sempre un po' esterrefatti.

La metafora dei novanta minuti è interessante, naturalmente essa stessa diviene schema, ovvero "commento"; a questo livello è necessario: astenersi completamente dal giudizio (clinico o morale? Per intenderci...); o, ed è la via che perseguo, cercare un modello che rechi le maggiori possibilità di adattameno nel vivo della partita, d'altronde l'allenamento è imprescindibile e non si basa (solo) su chi troviamo dinnanzi, ma soprattutto sul come (quale bagaglio personologico) ci poniamo, il ché rende giustizia al coacrevo di interventi terapeutici tranne che al comportamentismo se non in integrazione con il cognitivismo più recente.

L'idea umanistica dell'esserci è basilare, e non appartiene ad un indirizzo terapeutico, né ad un qualsivoglia tentativo di speculazione teorica, appartiene a pieno titolo all'essere umano e al suo declinarsi nel flusso cornologico storico; o metastorico? Questa è la questione BASILARE, pensiamo, di ogni attività clinica. Ovvero: quando la storia reclama lìesserci, nel ci si condensa il dispiegarsi di svariate modalità dell'essere, che è necessario perndere in considerazione; anche a posteriori, se è necessario; e non è ciò che peculiarizza il popolo italiano, magari lo fosse...

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Non ho mai approfondito certi argomenti, però credo che nulla nasca dal caso...a livello chimico, se il cervello difetta di serotonina (o di altre sostanze simili), se l'elevata presenza nell'organismo di tracce di minerali tossici, come piombo e mercurio, o la carenza di litio, magnesio ecc. può veramente favorire stati depressivi, aggressivi ecc. tutto ciò accade con motivazioni precise. E' come quando si prende il virus dell'influenza, il virus c'è, ma ha avuto la meglio su di te perché in quel momento eri debilitato...

Insomma, c'è all'origine una PREDISPOSIZIONE (dovuta a che sarebbe un discorso interessante...) POI c'è l'aggressione di agenti patogeni (si chiamano così?) che possono risultare invasivi proprio perché l'individuo è predisposto. Ho detto una fesseria, Aioblu? Spero almeno di non essere uscito dal seminato...  :LOL:

Oddio, ci siamo dimenticati la Franzoni...per sapere se si poteva fare qualcosa per lei PRIMA (supponendo però la colpevolezza) occorrerrebbe averla conosciuta, sapere quali sintomatologie aveva manifestato, se rifiutava per principio un ausilio medico...insomma, del senno di poi son piene le fosse, parlarne adesso senza alcuna conoscenza della situazione mi pare assurdo (ma tipicamente italiano)  :roll:

al contrario...dici cose "fondamentali" per una vera, quanto nuova ed auspicata comprensione delle cose. Non potrei essere più daccordo di come sono. Ho sempre condiviso totalmente l'impostazione che qui prospetti,ed anche in relazione alla Franzoni.rispetto alla quale ho aggiunto ( nel mio messaggio che riguardava S.) , qualche post addietro, le mie riflessioni, nella medesima direzione del tipo di indagine da te proposto. Non credo che siamo OT...secondo me il topic ha avuto un processo, una strutturazione che ci ha consentito di ritornare con nuova linfa sulla Franzoni.

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"turbociclo"]Non ho mai approfondito certi argomenti, però credo che nulla nasca dal caso...a livello chimico, se il cervello difetta di serotonina (o di altre sostanze simili), se l'elevata presenza nell'organismo di tracce di minerali tossici, come piombo e mercurio, o la carenza di litio, magnesio ecc. può veramente favorire stati depressivi, aggressivi ecc. tutto ciò accade con motivazioni precise."

Gli stati depressivi sono espresisone di sintomo (segnale di pericolo o di malattia deficit di dopamina..punto. Litio, serotonine ecc. sono altre storie.)

"E' come quando si prende il virus dell'influenza, il virus c'è, ma ha avuto la meglio su di te perché in quel momento eri debilitato..."

Ci siamo...

"Insomma, c'è all'origine una PREDISPOSIZIONE (dovuta a che sarebbe un discorso interessante...) POI c'è l'aggressione di agenti patogeni (si chiamano così?) che possono risultare invasivi proprio perché l'individuo è predisposto. Ho detto una fesseria, Aioblu? Spero almeno di non essere uscito dal seminato..."

Per quanto riguarda la Franzoni..mi sembra che siamo proprio fuori...La predisposizione è un concetto vacuo....se prende come esempio il virus vale molto di più la soglia del sistema immunitario, che in certi periodi è x in altri y....

"Oddio, ci siamo dimenticati la Franzoni...per sapere se si poteva fare qualcosa per lei PRIMA (supponendo però la colpevolezza) occorrerrebbe averla conosciuta, sapere quali sintomatologie aveva manifestato, se rifiutava per principio un ausilio medico...insomma, del senno di poi son piene le fosse, parlarne adesso senza alcuna conoscenza della situazione mi pare assurdo (ma tipicamente italiano)"

Avevo chiesto di poter riflettere "su cosa avesse potuto salvare la Franzoni dal raptus" ed ho proposto che la poteva salvare il sintomo, ovvero un segnale di pericolo come la cefalea, lo svenimento ecc...che bloccano il piacere paradossale...del raptus...

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Beh, se la Franzoni sveniva...come dire, se mio nonno aveva le rotaie sarebbe stato un tram... :LOL: E la volta successiva? Ci voleva uno svenimento continuo...

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"turbociclo"]Beh, se la Franzoni sveniva..."

Veniva bloccato il raptus con il sintomo

"come dire, se mio nonno aveva le rotaie sarebbe stato un tram..."

Suo nonno è suo nonno e la Franzoni è al Franzoni..il sintomo ferma il raptus o piacere paradossale

"E la volta successiva? Ci voleva uno svenimento continuo..."

Ogni volta che provava il piacere paradossale..non le risulta che c'è gente che sta male??? Per i sintomi?????

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dove finisce il piacere(non paradossale)del dialogo, e dove inizia il bearsi delle proprie parole(scritte o dette che siano)?

è anche questo un confine labile.

per l'ennesima volta, non so cosa avrebbe potuto salvare la Franzoni, non senza conoscerla. i sintomi...forse. ma vengono troppo spesso trascurati.

e se dicessi la consapevolezza?noi ci sentiamo, siamo presenti a noi stessi?sappiamo quando un nostro limite sta per essere superato?sappiamo quando siamo lì lì per andare in pezzi?

dubito che la franzoni(ammesso che sia colpevole)lo sapesse.

non c'è bisogno di sapere quanta dopamina abbiamo in circolo per essere in contatto con sè stessi. è necessario, però,sapere quali sono i limiti, cosa potrebbe accadere se venissero superati.

e questo, mi si permetterà,si può ottenere solo con lunghi,dolorosi ed impegnativi percorsi di autoconoscenza.

S.

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"...e questo, mi si permetterà,si può ottenere solo con lunghi,dolorosi ed impegnativi percorsi di autoconoscenza."

si però se si nega anche la posisbilità di avere gli strumenti minimi della consocenza come ci potrà essere l'autoconoscenza??? Vede dottoressa noi abbiamo delle grandi responsabilità perchè "qualcosina" sappiamo e facciamo i criptici, ci offendiamo se qualcuno cerca il dibattito, siamo permalosi se qualcuno ha un modello, ci esaltiamo per fare vedere che abbiamo le palle...e scriviamo a caratteri cubitali che del tronco cerbrale non ce nefrega un c...non si va avanti così.... non parlo di dosaggi di dopamina...parlo di ben altro..parlo di un modello...ed uso la Franzoni coem esempio di modello......

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Come poteva evitare il suo tragico gesto (se tale è stato) la Franzoni? Dirigendo il suo piacere paradossale su un terribile atto di violenza verso il dottor Mattioli, manifestando così lo scatenamento sintomatico della sua depressione aggressiva da antidepressivi...Naturalmente il Mattioli si sarebbe immolato eroicamente dopo aver totalmente confuso la poverina con la teoria del doppio binario. La nonna del dottore avrebbe adottato il piccolo dopo il trasferimento in carcere della Franzoni, condannata per strizzacervellicidio.

....In realtà la Franzoni era svenuta dal piacere (paradossale? Mica tanto), ma solo dopo aver più volte colpito al cranio il povero Mattioli con oggetto contundente (la pubblica accusa sostiene trattarsi del cric di un TIR).

La società psicanalitica italiana ricorda commossa la vita e le opere di un grande analista, di un grande italiano, caduto anzitempo sul lavoro... :cry: :D Uè, si scherza dottore, lo sa che le vogliamo bene...ehmmmmm :roll:

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Però daje e daje il codice binario è approdato anche qui e come vede carissimo anche con lei c'è già più interesse..il dibattito è acceso è vero..è forte.. non può che essere così..e da qui che il brivido mi percorre nelle vene come sempre di fronte all'incertezza del nuovo argomento e dello scenario che si propone...si la vita vale la pena di essere vissuta...e la Franzoni la voleva perfetta tutta linda e programmata...quel pianto, quel lamento ha fatto solo salire la rabbia e la voglia di sgomberare il campo...si dice si è voluta sfogare....e giù..fino alla fine....ahh se ci fosse stato un freno..un grido dentro...no tutto è rimasto immobile.....un deserto..

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  • 2 months later...

nn è la prima volta che succederebbe...secondo me lei è colpevole ma adesso ha cm cancellato tutto.....

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Si,alcuni dicono che potrebbe avere dimentica to tutto,ma come è possibile una cosa del genere?A livello neurologico?

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Secondo me la Franzoni è colpevole ma non ne è consapevole, nel senso che ha indotto, inconsapevolmente, il vero omicida ad effettuare il suo gesto.

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vuoi dire che nn è stata lei a compere l'atto?

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vuoi dire che nn è stata lei a compere l'atto?

si, secondo me non ha la struttura omicida: ha una struttura troppo debole, cioè la sua struttura non ha sufficiente energia per compiere il gesto, che ha "delegato" inconsciamente ad un'altra persona ( tipo irritandolo, sfidandolo, etc...a volte basta uno sguardo...,una parola..., una seduttività che "promette" e "non mantiene"...)

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Ciao mi chiamo Taormina

non sono la nota località turistica

e ti assoldo nel mio pool aviario

A FRANZONI NUN CE STA CON A CAPA

MA NUN CE STA A NESSUN LIVELLO

ADDA VENI' BAFFONE!

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"aioblu"....vuoi dire che nn è stata lei a compere l'atto?"

"si,"

COSA VUOL DIRE "SI"????????

".. secondo me non ha la struttura omicida: ha una struttura troppo debole, cioè la sua struttura non ha sufficiente energia per compiere il gesto, che ha "delegato" inconsciamente ad un'altra persona ( tipo irritandolo, sfidandolo, etc...a volte basta uno sguardo...,una parola..., una seduttività che "promette" e "non mantiene"...)...."

eallroa faccis apere qui quanti sono ad avere la struttura omicida.......Nello? Martinelli? ....Mattioli?....Gavya? Xela????....

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Ci sarebbero nove foto satellitari che riprendono la villetta di Cogne la mattina del 30 gennaio 2002, quando fu ucciso il piccolo Samuele. Dalla foto si nota una sagoma non ben definita, un uomo o un albero, nei dintorni della casa. A parlarne per la prima volta in un'intervista esclusiva a 'News Settimanale' e' Stefano Gennari, esperto in intercettazioni audio-video e satelliti, e hacker di lungo corso, incaricato dai carabinieri di rintracciare sul satellite le immagini di quel mattino.

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ale' , ma queste son fantasie americane, dove sono le immagini

satellitare , nn credi che taormina avrebbe suonato la carica?

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  • 1 month later...

I colpi di scena, nella vicenda di Cogne, non finiscono mai. L'ultimo arriva dalla trascrizione delle intercettazioni ambientali effettuate dai carabinieri di Aosta nei 43 giorni che seguirono l'omicidio del piccolo Samuele. Colloqui in casa o in auto fra Annamaria Franzoni e i suoi familiari. Il rendiconto di quei colloqui è stato chiesto dal giudice Pettenati che presiede il processo d'appello in corso a Torino. Da indiscrezioni è emersa questa frase: "Speriamo non trovino l'arma" avrebbe detto il papà di Annamaria, Giorgio Franzoni, durante un viaggio in macchina verso Bologna parlando forse con la figlia o con il marito Stefano Lorenzi. Cosa significa? Perché il padre di Annamaria, condannata a 30 anni per l'omicidio del figlio, spera che non si trovi l'arma? Difficile sapere di più dalle trascrizioni dei carabinieri. Certo si tratta di una frase inquietante, specie se associata a quella già emersa durante l'ultima udienza del processo nel corso dell'interrogatorio di Annamaria Franzoni. Anche lì si parlava di un'arma. Insomma, c'è parecchio interesse da parte dei famigliari di Annamaria Franzoni attorno all'arma del delitto usata per uccidere Samuele, arma che - lo ricordiamo - non è mai stata ritrovata. Elementi importanti dei quali si tornerà a parlare il 27 marzo, data della prossima udienza del processo d'appello.

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la frase era.........

non si trovi l'arma... a fare una figura di merdaaaaa

come di fatto ha fatto nella gestione della ricerca delle prove.

RIS veri incapaci e arruffoni nella fattispecie : le prove sono sotto gli occhi di tutti.

Arma : veri mistificatori

Non chiedermi di moderarmi perchè di fronte a tanta incapacità mi indigno ancora.

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Carissimo Nello,

dove appoggia la tua ira? Nasce tutto perchè ti ho invitato a moderarti? A volte non te ne rendi conto, ma ti lasci "troppo andare", qui sui forum magari puoi trovare solidarietà o magari qualche piccolo richiamo, ma nel mondo reale?

Ricordati che quando ricevi un richiamo da me o da altri moderatori, lo facciamo solo per il tuo bene, con tutta la serenità possibile.

Un caro saluto.

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Ti ringrazio

ma il tuo bene tienitelo pure per Te grazie... non so che farmene.

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Oppure

vuoi dire

che i RIS

hanno fatto una buona indagine?

Oppure dobbiamo dire :

e si capita!

Ehi in quella casa sono andati 20 volte

e hanno dimostrato che sono degli incapaci...

la chiami ira questa

o occhi aperti...

sai non ti capisco proprio.... vuoi difendere il tipo di linguaggio o le idee?

Grazie se rispondi.

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