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DOC : la "sindrome del gas acceso"....


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Pur avendo una vita "più o meno" normale, soffro di questo DOC da anni ed anni.

Dico che la mia vita è "più o meno" normale, in quanto l'intensità degli effetti di questo DOC diventa molto, molto impattante in una sola (fino ad ora...) occasione all'anno, ed ora vi spiegherò il perchè.

Il tratto caratteristico del mio DOC penso sia molto comune e si può chiamare "sindrome del gas acceso". In altre parole quando abbandono un luogo (tipicamente casa mia), controllo e ricontrollo se ho girato sul "chiuso" le manopole del gas dei fornelli, se le luci sono tutte spente, se la porta del frigorifero è ben chiusa, etc. etc. etc. In condizioni di vita ordinarie (ovvero devo uscire di casa per tornarvi la sera), questo fastidio non è così grande, ovvero ricorro a dei tipici "rituali", ma per fortuna sono molto brevi.

Ne racconto uno (chi non è mai passato attraverso queste cose si metterà a ridere...): dopo avere infilato la chiave nella serratura della porta di casa per chiuderla, chiudo normalmente, ma, arrivato a fine mandata, devo verificare che la serratura sia arrivata a fine giro provando a girare ulteriormente la chiave e verificando che non possa più girare ulteriormente. In altre parole, arrivato a fine giro, ruoto leggermente la chiave come se dovessi aprire e poi la rigiro nel senso della chiusura, sentendo con le orecchie il suono leggero del fine corsa ("tac", "tac", "tac", etc.). La cosa curiosa è che il numero di questi "tac", "tac", "tac" deve essere una potenza di due (ovvero quattro, otto, sedici, etc.). Nei giorni peggiori (per fortuna sono pochi) una volta scesa la prima rampa di scale, devo tornare indietro a ripetere questo rituale del "tac", "tac", "tac"....

Perchè ho detto che invece, per una volta all'anno, questa cosa diventa enormemente disturbante? Io posseggo una casa vacanze a circa mille km da casa mia, che per il resto dell'anno è vuota. Bene: la "chiusura" di questa casetta prima della partenza è uno dei più grandi tormenti che mi siano mai capitati. Vi dirò solo che se ad esempio ho progettato di partire, metti, alle due del pomeriggio, questi rituali che non riguardano solo la porta di casa ma tutto (acqua, elettricità, gas, finestre, luci, etc. etc. etc.) mi hanno fatto partire anche quattro o cinque ore più tardi (ed ovviamente, il più delle volte, già abbastanza "spossato"...).

La scena più allucinante e imbarazzante è proprio la chiusura della porta di casa e del cancello del cortile che dànno entrambi su strada. Il famoso e triste rituale del "tac", "tac", "tac" viene da me ripetuto tre, quattro, cinque, dieci volte, il tutto sotto gli occhi dei vicini di casa che vivono nei palazzi di fronte. Talvolta, anzi,ultimamente sempre, una volta partito con l'auto, devo fare il giro del palazzo e tornare indietro a ripetere almeno per qualche volta questo maledetto rito del "tac", "tac" , "tac".

Non solo! da qualche anno ho preso l'abitudine, prima di uscire dall'interno dell'appartamento, di fotografare (sì, proprio di fotografare!) i fornelli del gas ben spenti, le maniglie delle finestre ben chiuse, gli interruttori della luce ben abbassati, ogni stanza, ogni tapparella abbassata, etc. etc. etc. tanto è vero che da qualche anno, nella cartella delle foto delle vacanze, organizzate anno per anno, è ormai una presenza costante un certa sottocartella che ho denominato letteralmente "HaiChiusoTutto" (il suo nome dice tutto...) con un numero di foto tutt'altro che limitato!!! E sono sempre le stesse foto (che ho sopra descritto: fornelli chiusi, interruttori abbasati, etc.) magari fotografati più volte!!!! Insomma, una tortura.

Per fortuna che, almeno fino ad ora, tutto ciò mi capita "solo" una volta all'anno (il motivo "apparente" è che essendo la casa lontana mille chilometri dalla mia residenza abituale, mi scatta questo meccanismo devastante di controllo, controllo e ricontrollo....). Ho provato di tutto : ad es. xanax nei giorni immediatamente precedenti la partenza, con l'unico risultato che mi venivano dei pericolosissimi colpi di sonno in autostrada!!!!!

Maledetto DOC! Che Iddio lo fulmini!!!!!! Il bello è che ogni anno mi dico: quest'anno non ci casco più!!!! Ma poi ci ricasco sempre......

N.B. Da questa descrizione potete immaginarvi come ho vissuto questi due anni di pandemia, e, visto che è TUTT'ALTRO che finita, come immagino saranno i prossimi.....

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