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come comportarsi con un ex?


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Buongiorno a tutti,

vi contatto per raccontarvi la mia storia e perchè ho bisogno di un parere esterno ed obiettivo. Sono una ragazza di 30 anni e sono stata lasciata dal mio ex-fidanzato la scorsa estate (circa 5 mesi fa) per telefono. Ricordo quel giorno come se fosse ieri, l'ho pregato e supplicato in tutti i modi (per messaggio, immagini!), ma non c'è stato modo per fargli cambiare idea. La sua motivazione è stata la mia mancanza di fiducia nei suoi confronti e dunque l'impossibilità da parte sua di vedere un futuro insieme. A quel punto, presa da una rabbia incontenibile e un moto d'orgoglio, gli ho intimato di non farsi sentire più e così ha fatto. Ho passato mesi d'inferno a cercare di capire cosa ho sbagliato, ad incolpare me (e di colpe ne ho tante), ad incolpare lui e mi sono resa conto che le nostre strade, da sempre, stavano andando in direzioni diverse: lui era uno studente lavoratore di 36 anni, perennemente impegnato, io una lavoratrice in procinto di dare una svolta alla mia vita lavorativa e con una grande voglia di condividere la mia quotidianità con il mio partner. Io ero pronta a convivere (o almeno a cominciare a parlarne per capire gli obiettivi di coppia, vista la precarietà delle nostre situazioni lavorative), lui invece no. E' sempre stato chiaro su questo, per altri 3-4 anni il suo impegno nei miei confronti sarebbero state delle serate a guardare film o al massimo qualche gita fuori porta. Io ne ero insofferente. a questo si aggiungeva la mia famigerata mancanza di fiducia. Sicuramente è un problema strettamente personale, ingigantito da suoi comportamenti che non mi apparivano chiari (e anche qualche sua bugia ed omissioni) ed innescavano paranoie nella mia mente.

Tornando a noi, per svariati motivi, anche se una insensata speranza è sempre lì pronta a darmi un pò di finto sollievo, io so che non serve tornare insieme, non si può, e ciò ovviamente mi fa stare male.  Dopo 3 mesi di silenzio totale, dopo un incontro casuale in palestra in cui nessuno dei due ha mostrato rancore, lui ha chiesto di vederci perchè il modo in cui ci eravamo lasciati era stato brutto e non voleva ci fossero rancori tra noi. Ha inoltre dichiarato di sentirsi sollevato per avermi trovata viva (testuali parole). Lui non sa nemmeno che in questi mesi io ho subito il lutto di due persone importanti, di cui lui era a conoscenza del loro pessimo stato di salute. Io ho rifiutato la sua richiesta di vederci e lui è sembrato risentito. Qualche giorno fa, un messaggio di auguri di Natale da parte sua, con tanto di "ti voglio bene", a cui ho risposto dichiarandogli la stessa cosa. Ciò mi ha fatto stare male successivamente, perchè non è vero che gli voglio bene. Io lo odio e lo amo.

Mi consigliate come gestire questo "non rapporto"? E' giusto fargli sapere che io sto ancora malissimo? Sarebbe giusto incontrarlo, eventualmente, per mettere un punto anche se mi farebbe tornare indietro ai primi stati della sofferenza?

 

Vi ringrazio

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Non sono un esperto, ma ti consiglierei di evitarlo. Interrompere ogni forma di connessione che hai con lui, e poi sarà più facile dimenticarlo.

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