nello 0 Share Inserito: 5 maggio 2006 La parola il verbo costituiscono di fatto il limite comunicativo dell'espressione mentale. La parola è un modello matematico di valori etimologici. Tu che uso hai della parola? la parola per te costituisce un limite? un'incapacità figurativa ed emotiva la parola è un mezzo non un risultato. la parola è un insegnamento la parola è libertà intellettuale? la parola è un'identità culturale? FRATTAZZO DA VELLETRI Noto enologo forense affetto senza donne da sindrome emicranica. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cuorenero 0 Share Inserita: 5 maggio 2006 cavolo roba da filosofi incalliti... io nel mio piccolo penso .. a : libertà .. espressione .. poesia .. tutte cose belle.. anche se aveva ragione magritte : Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aioblu 0 Share Inserita: 5 maggio 2006 Bella questa pipa che non è una pipa! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cuorenero 0 Share Inserita: 5 maggio 2006 il limite comunicativo è proprio questo secondo me. usare la parola non per esprimere la realtà ma per rappresentarla. la teatralizzazione del linguaggio. cioè, dire una cosa per significarne un altra usando un sistema rappresentativo e interpretativo del vero. nel vissuto di ognuno di noi ci sono cose troppo spiacevoli per essere raccontate e cosi' impariamo a creare rappresenatzioni del vissuto distorte che ci rendono " lo spettacolo" fruibile. accettabile. impariamo a soggettivizzare ogni visione allo scopo di trovare quella piu' tranquilla quella che crea meno ansia. spesso capita, così, che due persone non riescano a parlarsi perchè sono in fuga da ansie comuni ma usando rappresentazioni diverse della realtà. a questo punto pero' nasce il problema della percezione. perchè la parola nasce da una percezione (chi scrive) .. per poi a sua volta essere ripercepita ( chi legge). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Share Inserita: 5 maggio 2006 Ognuno dà il suo valore strettamente personale alle parole che dice, inoltre le parole che dice hanno per lui un valore diverso a seconda dei momenti. Ognuno recepisce queste parole decodificandole a modo suo, in più sempre a seconda dei momenti e degli stati animo. Siamo fatti per non capirci, a parte che sulle cose più semplici, come "ci vediamo alle sette alla fermata dell'autobus", poi anche qui quello decodifica che va bene pure alle sette e mezza, quell'altro ha l'ansia di tardare e arriva alle sei e mezzo. Per il resto, se tu mi dici "ti voglio bene", io posso capire che hai un po' di stima per me, quell'altro -che ha preso qualche fregatura in più- penserà "in che modo sta cercando di fregarmi?". Intendersi su significato delle parole? E' una parola... P.S. E in questo nostro gioco forumistico cosa conta oltre alla parola, unico mezzo espressivo che esiste tra noi? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cuorenero 0 Share Inserita: 5 maggio 2006 eppure attraverso la parola si riescono a incidere dei concetti solidamente stabili ... perchè alla fine, scavando, delle parole chiave che ci aiutano a ricondurci all' altro esistono. delle parole slegate da tutto come dei richiami .. come i titoli dei topic .. qualcosa che ci spinge a cercare le famose forme di intelligenza.. senza andare nello spazio. il tentativo di stabilire dei contatti passa attraverso la semplificazione dei linguaggi. forse la poesia è proprio il tentativo di tradurre concetti ed emozioni complesse in poche successioni di parole, che tutti possano comprendere piu' o meno inequivocabilmente. cosi' anche la pittura. a proposito di questa semplificazione del linguaggio penso al quadro di munch "il grido" .. l' allusione al complesso meccanismo dell' angoscia di morte e alla sensazione che essa provoca è tradotto in un icona.. che ne è la perfetta sintesi. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Share Inserita: 5 maggio 2006 ...Tutto questo è al di là delle parole, emozione forte che ognuno di noi riconnette al proprio vissuto personale, ma in fondo che importa, IL GRIDO è alla fine la nostra comune difficoltà di vivere come esseri umani ignari del proprio destino. Anche le mie povere poesie hanno un valore per me, possono piacere a qualcuno che rintraccerà in esse qualcosa di sè. E forse proprio in questo è la bellezza. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cuorenero 0 Share Inserita: 6 maggio 2006 comunque sono messsaggi.. e comunque tendono a cercare di essere compresi. forse pero' bisognerebbe domandarsi se vogliamo davvero essere compresi o ci nascondiamo .. dietro parole complesse e discorsi fumosi proprio per non essere capiti .. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Autore Share Inserita: 10 maggio 2006 La parola è come il colore dipende come si stende dipende come si pronuncia la parola è contenuto le parole sono contenuto le prole sono con te ho tenuto tre anni di matrimonio pensando che l'oggetto fosse l'unione e la sembianza la vita ma mi accorgo nella Val di colla di trascorrere il mio tempo Tissot a Tesserete organico o non orgasmico ma non ho più luso connettivo della pelle semantica ma che simbiosi avrò? sconnetto o connetto oppure dinnetto brighiamo di essere poliedrici ma il cubismo non sappiamo esprimerlo nè riprodurlo. Particolari di voci e di pensiere detratti da tratti di linguaggi periduodenali. Taratanto a Taranto trattanto mi trattengo tarantellando la traumaturgica trasposizione tetraedrica... ma io cosa voglio? tra un secolo mi rassecolerò ad ognuno il suo RE BUS a me l'autista donna incravattata.. Firmato : MA PER FAVORE! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
xela 0 Share Inserita: 23 maggio 2006 Le parole fanno paura e spesso limitano, e distruggono la leggerezza e la spensieratezza del momento. Le parole dovrebbero cambiare nome ogni settimana. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Share Inserita: 24 maggio 2006 Le parole fanno paura e spesso limitano, e distruggono la leggerezza e la spensieratezza del momento. Le parole dovrebbero cambiare nome ogni settimana. Per mia esperienza, molte donne (più degli uomini) hanno bisogno di parole, spiegazioni (a cosa stai pensando?), chiarificazioni a volte impossibili...questo, forse, per vincere le proprie insicurezze di fronte a tutto ciò che non sempre è facilmente spiegabile. L'uomo invece sa tutto questo, però spesso se ne serve per il suo tornaconto personale, mantenere il silenzio può servirgli per fare meglio i propri comodi. L'uomo tende così ad esprimersi meno della donna (a parole), a volte mi infastidisco con mia moglie perché, ad esempio, davanti a un bel tramonto vuole per forza trovare le PAROLE per definirlo, sottraendo con ciò buona parte all'incanto del momento... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
xela 0 Share Inserita: 25 maggio 2006 Le parole fanno paura e spesso limitano, e distruggono la leggerezza e la spensieratezza del momento. Le parole dovrebbero cambiare nome ogni settimana. Per mia esperienza, molte donne (più degli uomini) hanno bisogno di parole, spiegazioni (a cosa stai pensando?), chiarificazioni a volte impossibili...questo, forse, per vincere le proprie insicurezze di fronte a tutto ciò che non sempre è facilmente spiegabile. L'uomo invece sa tutto questo, però spesso se ne serve per il suo tornaconto personale, mantenere il silenzio può servirgli per fare meglio i propri comodi. L'uomo tende così ad esprimersi meno della donna (a parole), a volte mi infastidisco con mia moglie perché, ad esempio, davanti a un bel tramonto vuole per forza trovare le PAROLE per definirlo, sottraendo con ciò buona parte all'incanto del momento... è vero ciò che dici Maurizio, io mi riferivo soprattutto al peso che molte parole hanno, e allora, preferisco il silenzio, il non dover istituzionalizzare tutto con dei significati verbali...poi, almeno per me, anche le emozioni nel silenzio spesso spaventano molto, ma sono senz'altro meglio che le parole, sempre e comunque molto limitanti e "aggressive" perchè piene di significati sporchi di paura (la mia). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Autore Share Inserita: 25 maggio 2006 La parola come spazio occupato la parola come dinamismo din-amico dinamometro estensivo la parola come estensione connettiva la parola come fittone Non ho parole ho pensieri ho intuizioni emotive silenti..... SALUTI DA UN TRENO DI GOMME VECCHIE Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cuorenero 0 Share Inserita: 25 maggio 2006 io spesso non ho parole... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Autore Share Inserita: 25 maggio 2006 La parola è un'occupazione uditiva senza contratto a tempo indeterminato La parola è come una lieta attesa poi cade a valanga ..penso proprio che ora faccio la centrifuga della lavatrice per sentire le parole dei vicini e amici lontani la parola non ha un senso interiore è coercizione comunicativa Dr. MA CHE HO SCRITTO? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cuorenero 0 Share Inserita: 25 maggio 2006 condivido a pieno. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
velvetgoldmine84 0 Share Inserita: 26 maggio 2006 La parola è un limite quando ci basiamo solo su di essa per comunicare qualcosa. Diventa una forza quando la associamo a tutti gli altri sistemi comunicativi di cui disponiamo. In questo modo , siamo noi a usare la parola , e non la parola che usa noi. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
xela 0 Share Inserita: 26 maggio 2006 La parola è un limite quando ci basiamo solo su di essa per comunicare qualcosa. Diventa una forza quando la associamo a tutti gli altri sistemi comunicativi di cui disponiamo. In questo modo , siamo noi a usare la parola , e non la parola che usa noi. verissimo...però spesso le parole si caricano di significati e quindi ti fanno paura, le "maneggi" male... il punto è la paura dei Significati, se hai paura delle emozioni, hai paura del loro significato nell'uso della parola. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
velvetgoldmine84 0 Share Inserita: 26 maggio 2006 Già...mi viene in mente che, ancora anni fa , ebbi la malaugurata idea di dire la parola "negro" , riferendomi ad un ragazzo di colore. La mia maestra s'infuriò - ero alle elementari - e mi disse che ro un razzista , poichè "negro" è come dire "sporco neraccio". Io non ne avevo la più pallida idea. Al contrario , da bambino io desideravo essere simile ai bambini africani - mi pareva che avessero una faccia simpatica , più simpatica della mia - ed era proprio questo che stavo dicendo alla mia maestra!!...nonostante ciò , lei si ostinava a darmi del razzista...ed entro poco cominiarono anche i miei compagni...incredibile cosa può combinare una LETTERA di troppo... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
xela 0 Share Inserita: 26 maggio 2006 Ecco, questo rappresenta molto bene come la non conoscenza dei significati spesso sia assolutamente liberatoria e faccia agire nel modo più istintivo e "leggero" possibile, questo genere di leggerezza secondo me c'è solo nei bambini, appunto. So che è un delirio utopico, ma se le parole cambiassero ogni settimana la non conoscenza/l'incoscenza dei significati sarebbe di aiuto nell' uso delle parole, a persone come me sicuramente! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
velvetgoldmine84 0 Share Inserita: 26 maggio 2006 Eh! Il problema è che il "significato" di una parola...si riduce ad altre parole...la stessa idea di "significato" è legata ad una rappresentazione meramente simbolica delle cose...o classificatoria , se vogliamo...quindi , quello che tu proponi risulterebbe , alla fine dei conti , come un totale annullamento di qualunque "attività significatoria" ( neologismo coniato sul momento ) della realtà...il che potrebbe non essere del tutto un male , da certi punti di vista. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
xela 0 Share Inserita: 27 maggio 2006 Infatti lo dicevo che era un delirio Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cuorenero 0 Share Inserita: 27 maggio 2006 invece la realtà è fatta di simboli e di significati che si riflettono come in una camera degli specchi . per cui le parole possone essere usate per dire cose oppure per ingannare oppure per nascondere delle altre cose.. ma per fortuna esiste il dizionario che mette tutti daccordo. il limite comunque esiste perchè cio' che si dice non corrisponde quasi mai a cio ' che si prova o che si sente o che si pensa. cioè nessuno di noi scrive cio' che pensa veramente. perchè nessuno di noi si conosce cosi' affondo . ognuno di noi interpreta un personaggio complesso che recita la sua parte. è questo per me il limite comunicativo della parola. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
xela 0 Share Inserita: 27 maggio 2006 quindi non dicendo ciò che pensiamo veramente perchè non ci conosciamo affondo praticamente ci pigliamo per il culo senza rendercene conto... A me sembra di essere incapace di dire ciò che sento nel profondo quando di mezzo ci sono i sentimenti, quello si, nel senso che se devo parlare di lavoro, di opinioni, di vita, di ideologie, tutto è ok ma nel momento in cui mi trovo di fronte alle mie emozioni verbalmente mi blocco...scrivendo è molto diverso perchè mi sento protetta, da cosa non lo so, ma è così. forse dagli occhi.. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ery90 0 Share Inserita: 29 maggio 2006 le parole che annodano la gola? le più fastidiose le parole che fanno arrossire? le più complicate le parole volgari? inutili e prepotenti le parole del pensiero? infinite... ci sn parole troppo semplici da dire e pronunciare altre complicate... perchè nn tutti riescono a dire grazie ad esempio? perchè nn tutti riescono ad esprimere i propri sentimenti? perchè alcuni sn tanto "furbi" da risparmiarsi parole sincere e sentite? e perchè a volte le parole inondano straripano e rovinano un bel giardino coltivato dopo tanto tempo?ecco forse qst le peggiori... ma le parole servono davvero? io dico di si...se si vuole vivere di sentimenti, credo siano il mezzo più utile che abbiamo...certo le parole senza le mani per fare qlcs sarebero inutili...senza gesti senza sguardi senza sorrisi una parola vale poco meno di un niente... aveve mai provato emozioni belle qnd qlcn vi parla fissandovi negli occhi? e avete mai avuto la voglia di uccidere qlcn che vi parla magari mandandovi a fanculo cn un dito... ognuno è stato dotato di qst mezzo speciale...poi c'è chi è interessato a saper parlare e chi se ne frega... un uomo che parla bene se è già conquistato il 50%delle persone... nn so se mi sn fatta capire e se condividete... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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