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IL LIMITE COMUNICATIVO DELLA PAROLA


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brava ery90

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brava ery90

è un'onore detto da te o lei quello che è, nn l'ho mai detto, sono una fan di quello che scrive :oops: :oops: :oops:

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ery90 dammi del tu

..... così mi ringiovanisci :LOL:

ti ringrazio per la stima....

trovo che sei una ragazza equilibrata e profonda negli interessi che manifesti ed hai un ottimo spirito logico..

prosegui così con pazienza e dedizione e analisi

ciao.

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ery90 dammi del tu

..... così mi ringiovanisci :LOL:  

ti ringrazio per la stima....  

trovo che sei una ragazza equilibrata e profonda negli interessi che manifesti ed hai un ottimo spirito logico..

prosegui così con pazienza e dedizione e analisi

ciao.

ok...allora ti ringiovanisco...

:wink:

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  • 3 weeks later...
La parola il verbo costituiscono di fatto  

il limite comunicativo dell'espressione mentale.

La parola è un modello matematico di valori etimologici.

Tu che uso hai della parola?

la parola per te costituisce un limite? un'incapacità figurativa ed emotiva

la parola è un mezzo non un risultato.

la parola è un insegnamento

la parola è libertà intellettuale?

la parola è un'identità culturale?

FRATTAZZO DA VELLETRI

Noto enologo forense

affetto senza donne

da sindrome emicranica.

la parola e un modo convensionale per chiacchierare fra persone, la comunicazione e tutta un'altra cosa. La parola e un mezzo per poterci difendere dalle ns difficolta paure ansie, la usiamo come armatura riconosciuta dal sistema.La comunicazione specialmente quella non verbale cerchiamo di usarla sempre di meno perche non è controllabile, non ti puoi noscondere, molte volte diciamo una cosa e in realtà quello che proviamo dentro o quello che trasmettiamo e tutta una'altra cosa, e allora ecco perche le persone in genere chiacchierano invece di comunicare.E ollora dico molto convinto meglio un sano silenzio pieno di calore e emozione che parole vuote. Un saluto a tutti :D :D

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e solo che si usa la parola per comunicare cose diverse da quelle che si scrivono..

quindi si usano parole per comunicare cose totalmente a volte diverse a quelle che si provano.La parola e diventata un mezzo cosi potente sia per difendeci e per attaccare , ma in realtà in entrambi casi nasconde solamente i nostri disagi, condizionamenti e la usiamo sempre di meno

per la cosa più semplice farci conoscere per come siamo nella ns totalità.

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il punto è che in genere la parola diventa uno strumento per fare leva sll' emotività .

be si .. se riuscissimo ad usare la parola solo per dire quello che ci passa per la testa ..

il problema è che nessuno è consapevole di cio' che sente per cui la parola sfugge al controllo .

nel topic pregiudizi ognuno quasi si è dichiarato consapevole dei propri pregiudizi ma poi non era capace di elencarli..

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il punto è che in genere la parola diventa uno strumento per fare leva sll' emotività .

be si .. se riuscissimo ad usare la parola solo per dire quello che ci passa per la testa ..  

il problema è che nessuno è consapevole di cio' che sente per cui la parola sfugge al controllo .

nel topic pregiudizi ognuno quasi si è dichiarato consapevole dei propri pregiudizi ma poi non era capace di elencarli..

ciao cuorenero non penso che le persone non siano consapevoli di quello che sentono, ma in realtà pensono che l'uso della parola possa essere un modo per difendersi in realtà la cosa più strana e che più ti nascondi e più che scopri il tuo lato più fragile e quindi in realtà diventi più vulnerabile.L'uso della parola inteso come protezione è il risultato del sistema che ha distrutto il rispetto per le persone e dell'emozioni, ecco perchè la comunicazione non verbale è la massima espressione del ns sentire. :D :D

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La parola mia

foriera di valutazioni psicologiche di altri

la parola come forza essenziale.

IL GESTO VALE PIU' DELLA PAROLA.

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alterego . .hai ragione .. ma . la carta stampata è il quarto potere.

la comunicazione privilegia lo stampato ..

resta ..

non a caso tutto il casino nasce quando mosè decide di mettere per iscritto 10 semplici regole..

:evil:

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il limite comunicativo della parola...pensare troppo prima di parlare.

forse essere adulti... va be..

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IL SILENZIO

A VOLTE

HA PIU' VOCE DELLA PAROLA

Ecco un limite comunicativo della parola... del verbo

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Il limite comunicativo della parola è nel più o meno vero desiderio di comunicare. Quanto più intenso è il desiderio di comunicare più le parole finiscono per essere dotate di "senso".

Tra i due estremi ( che sono puri concetti ideali) ci sono moltissime posizioni intermedie: è quello lo spazio reale della comunicazione.

Personalmente, trovo un rapporto diretto tra utilità della parola ed aderenza a quello che si sente o si conosce. Il desiderio di comunicare ti spinge ad uno sforzo di fantasia che cerca di rielaborare il significato delle parole, che tendono, quando ab-usate, a privarsi del loro senso. I futuristi, con Marinetti, si ponevano appunto il problema di rinnovare costantemente il significato e l'efficacia delle parole, ne parlavamo io e cuorenero, proprio ieri, riferendo la suddetta aspirazione futurista al modo di formulazione dei messaggi che esprime Nello ( con evidenti risultati sul piano logico/ costruttivo della frase). Io credo, a questo proposito, che sia altrettanto possibile rinnovare il senso delle parole facendole scaturire da un nostro processo interno che si focalizza sul quid da comunicare e si cerca da solo le frasi e parole più "giuste" anche se sono le stesse di sempre. Per esempio, certe volte, in certe situazioni, dire ad una persona semplicemente " ti voglio bene", può essere la cosa più intensa che si possa comunicare, altre volte invece esprime solo fastidio come nel caso : "ti voglio bene, lasciami perdere...."

E' un pò il vecchio discorso di quando si diceva "Quello che ti sto dicendo mi viene dal cuore ...."

Un pò come noi , adesso qui...ma chi ce lo farebbe fare a cercare di esprimersi...di discutere tanto di questo e di quello?...

Un altro limite oggettivo è quello , quindi, sulla conoscenza delle cose: se non si conosce qualcosa credo sia impossibile usare alcuna parola per comunicare quella cosa...così non si può comunicare se stessi se non ci si conosce...in quel caso le parole scadranno spesso nel luogo comune: "io sono trend", "io sono giusto" "io sono disinvolto" " io sono di destra" e mille sciocchezze del genere...

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non fa una grinza..

vorrei solo aggiungere che le parole degli altri ci aiutano a conoascerci ..

perchè non è che uno prima si conosce e poi parla ..

poichè non si finisce mai di conoscersi in quanto siamo infiniti e mutevoli..

allora il dialogo e l' apertura ci aiuta proprio a crescere..

per cui la presunta conoscenza di se stessi genera il limite comunicativo della parola.

( ovviamente secondo me )

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interessante : ".........mi viene dal cuore.............."

e se fosse solo una corretta ricerca espressiva e non la rispondenza tra il dire e l'essere?

significherebbe affermare che la parola conta di più dell'autentica interpretazione.......

la parola fonte di valori legali

ma non di comportamenti reali.

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vero

però è una verità

tascabile

e cioè sempre efficace..........

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diciamo che non è un problema di proprietà

ma di vestito emotivo

o no?

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  • 2 months later...

Le parole sono il vestito visibile del pensiero

ma

non lo sostituiscono

lo interpretano o meglio : cercano di interpretrarlo.

Spesso è meglio tacere per non inquinare i pensieri ed i sentimenti con delle improprie parole o discorsi.

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