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Consiglio su situazione particolare


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Ciao a tutti,

sono Marco e ho 28 anni e la storia che sto per raccontare ha inizio ad Aprile 2022 quando scopro che la ragazza con cui convivevo da 3 anni aveva una relazione parallela con un’altra persona. Con lui si vedeva, uscivano insieme e ci andava pure a letto. Per me è stata una botta tremenda perché ero tanto innamorato di lei e sognavo di averci un futuro insieme, tanto che cominciavo a guardare case da comprare (eravamo in affitto).

Dopo un mese di tira e molla con lei che kcerca di farsi perdonare chiudiamo. Inizia un periodo molto particolare per me: comincio a curarmi di più, perdo peso, compro vestiti nuovi.  A Luglio conosco una persona su un app e cominciamo ad uscire insieme. Non è il mio stereotipo di donna ideale ma ha qualcosa che mi fa avvicinare parecchio a lei, finiamo anche a letto insieme. Mi richiede esclusività e accetto. Dopo solo 15 giorni che ci conosciamo ci fidanziamo. Sento che sto correndo ma ho una voce interna che mi dice che devo “sistemarmi”.

Passano 3 mesi e a Ottobre conosco una ragazza a lavoro. È stata una conoscenza strana perché lei spingeva molto per conoscermi e passare del tempo con me ed era una cosa nuova per me. In più ha molte somiglianze con la mia ex con cui convivevo. Inizio dicendole che voglio solo essere amico e avere un rapporto confidenziale di lavoro. Lei si sente ancora più attratta e io cedo, accetto di uscire con lei. Esco con lei 3 volte, mento alla mia ragazza ma specifico alla mia collega che voglio esserle soltanto amico. Però c’è qualcosa in lei che mi attira. L’ultima sera che siamo assieme ci abbracciamo, e nel ritirarci dall’abbraccio finiamo con i visi vicini uno all’altro. Lei si sporge per baciarmi e io resto come bloccato, paralizzato. Le sue labbra toccano le mie ma io non mi muovo, sono totalmente fermo tant’è che lei si ritira quasi subito.

Il giorno dopo decido di troncare con questa collega (lei non sapeva fossi impegnato) e alla mia ragazza, non riuscendo più a guardarla negli occhi, dico che ho avuto un momento di confusione e che sono uscito 3 volte con un’altra. Lei ci pensa e mi chiede se l’ho baciata o se ci sono andato a letto. Io rispondo di no, e qui partono i problemi. Io mi rendo conto di provare dei sentimenti forti per lei e che non voglio assolutamente perderla.

Mi perdona, mi dice che è disposta a mettere questa cosa da parte perché in fondo non ci conoscevamo ancora e ci eravamo messi insieme molto velocemente. Per 2/3 settimane mi lancia qualche frecciata ogni tanto ma poi smette. 
 

Ora, dopo che sono passati ormai 9 mesi dall’accaduto lei è serena mentre io non lo sono tanto. Mi auto infliggo dolore rimuginando su quanto accaduto e mi sento una gran brutta persona. Mi chiedo come posso aver fatto una cosa simile a quella che è successa a me sapendo il dolore che mi aveva causato. Per giorni mi sono trascurato e non riuscivo a guardarmi nemmeno allo specchio. Ora va un po’ meglio ma ho sempre un tarlo nella mente. Mi sento una persona immeritevole. Non so nemmeno perché l’ho fatto, probabilmente non ero pronto ad avere una relazione dopo così poco tempo da quello che avevo subito. 
Il tutto per me ruota attorno alla questione del “bacio” e se considerarlo come tale. Ho paura di aver fatto una xxxxxxx irrimediabile e che mi porterò dietro per tutta la vita. Non sono più riuscito ad essere felice e spensierato come lo ero prima.

Mi date un consiglio o un’opinione a riguardo?

Grazie mille in anticipo.

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Ciao Marco,

hai sensi di colpa perché sei una persona corretta e pensi di aver fatto un torto alla ragazza con cui hai una relazione.

Allo stesso tempo, non sei tu che hai baciato la tua collega (è lei che ha baciato te e tu non hai ricambiato), in quel contesto avevi ansia (forse paura) e sei rimasto immobile.

La tua ragazza ti ha perdonato, ma tu non lo hai fatto, forse anche perché non sei stato completamente sincero con la tua compagna.

Se non te la senti di affrontare questo discorso con lei, parla prima con un terapeuta: devi recuperare autostima e serenità.

Secondo me tutto nasce dal fatto che lei non era il tuo stereotipo di donna ideale e perché volevi sistemarti a tutti i costi, il resto è una conseguenza.  Non ho ben capito se la tua collega ti piacesse davvero o se ti sei trovato in balia degli eventi e non sei riuscito a gestirli come avresti voluto.

Sono situazione che possono succedere, non hai ucciso nessuno e gli incidenti di percorso possono capitare.

Analizza bene le cose e valuta cosa fare, sicuramente tutto passa dal perdono verso te stesso (dopo che lo hai fatto tu, puoi parlare apertamente con la tua ragazza, se lei è quella giusta capirà e passerete oltre).

In ogni caso, se da solo non riesci a perdonarti, fatti aiutare da un terapeuta.

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2 ore fa, pisi ha scritto:

Ciao Marco,

hai sensi di colpa perché sei una persona corretta e pensi di aver fatto un torto alla ragazza con cui hai una relazione.

Allo stesso tempo, non sei tu che hai baciato la tua collega (è lei che ha baciato te e tu non hai ricambiato), in quel contesto avevi ansia (forse paura) e sei rimasto immobile.

La tua ragazza ti ha perdonato, ma tu non lo hai fatto, forse anche perché non sei stato completamente sincero con la tua compagna.

Se non te la senti di affrontare questo discorso con lei, parla prima con un terapeuta: devi recuperare autostima e serenità.

Secondo me tutto nasce dal fatto che lei non era il tuo stereotipo di donna ideale e perché volevi sistemarti a tutti i costi, il resto è una conseguenza.  Non ho ben capito se la tua collega ti piacesse davvero o se ti sei trovato in balia degli eventi e non sei riuscito a gestirli come avresti voluto.

Sono situazione che possono succedere, non hai ucciso nessuno e gli incidenti di percorso possono capitare.

Analizza bene le cose e valuta cosa fare, sicuramente tutto passa dal perdono verso te stesso (dopo che lo hai fatto tu, puoi parlare apertamente con la tua ragazza, se lei è quella giusta capirà e passerete oltre).

In ogni caso, se da solo non riesci a perdonarti, fatti aiutare da un terapeuta.

Ciao pisi,

grazie per la tua risposta.

Per quanto riguarda la collega, sì mi piaceva e anche caratterialmente eravamo affini. Se non fossi stato impegnato avrei sicuramente approfondito. Più che altro mi sono capitate due persone interessanti nello stesso periodo di tempo e in un momento in cui magari non ero pronto nemmeno per una, dato quello che avevo vissuto.

Attualmente ho intrapreso un percorso con un terapeuta ma sto affrontando altri discorsi relativi al mio passato e alla mia famiglia, arriverò sicuramente anche a questo.

Comunque mi ricordo bene quel momento, ero proprio rimasto immobile, tant’è che il giorno dopo la collega mi ha fatto notare il fatto che non mi fossi lasciato andare.

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Ormai è andata così e non puoi modificare ciò che è stato, magari se dovesse ricapitare (speriamo di no) prenditi più tempo per metabolizzare una rottura.

Per il resto col terapeuta riuscirai a trovare le risposte che cerchi

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19 ore fa, pisi ha scritto:

Ormai è andata così e non puoi modificare ciò che è stato, magari se dovesse ricapitare (speriamo di no) prenditi più tempo per metabolizzare una rottura.

Per il resto col terapeuta riuscirai a trovare le risposte che cerchi

Ma secondo te quello che è successo lo dovrei rivelare in tutti i suoi dettagli? Io ho il timore che farei soltanto peggio, in quanto lei probabilmente penserebbe ad un bacio profondo, cosa che non è successa.

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Avresti dovuto rivelarlo il giorno stesso o il giorno dopo, ora la tua insicurezza e la bugia può essere percepita come mancanza di fiducia nei suoi confronti. Dipende molto da lei e non sei nemmeno obbligato a dirglielo.

In quel bacio non corrisposto c'era sentimento? Tu lo consideri tradimento? Alla fine è stata solo una sbandata. Se pensi che dirglielo ti posso creare problemi non farlo, scrivilo su un foglio poi brucialo.

C'è chi cornifica per il gusto di farlo e nega pure davanti all'evidenza, quando non può più farlo scarica le colpe su chi ha subito il tradimento.

Alla fine, non hai messo nemmeno la lingua e non hai palpato nulla, hai subito e sei rimasto pietrificato dalla paura.

Quando hai ripensato a quel momento ti sei mai eccitato? Ti sei mai toccato? Analizzati tu e vedi in base a ciò che senti se è un tradimento o meno.

Per come la hai raccontata tu non credo, sei stato tentato e hai resistito, poi hai persino smesso di sentirti con la collega, magari rovinando pure il rapporto lavorativo.

Puoi anche considerarlo come: "Sono uscito con la collega per capire le la mia ragazza mi piaceva davvero o era solo un accontentarmi per non restare solo o un chiodo schiaccia chiodo".

Direi che questi mesi di auto-tortura sono stati un prezzo da pagare sufficiente, hai scontato la tua pena e puoi lasciare andare questo fardello.

Comunque parlarne col terapeuta ti può fare solo bene per fare chiarezza in ciò che ti ha scosso e poi decidere in serenità se ciò che hai detto alla tua ragazza a suo tempo è sufficiente o meno.

Per quanto mi riguarda sarebbe stato meglio dire tutto subito, ma la tua insicurezza e la paura di perderla ti hanno frenato. Pazienza è andata così. Prossima volta, per qualsiasi cosa succeda, sii sincero al 100% così eviti i sensi di colpa e e affronti le conseguenze delle tue azioni sul momento non a distanza di mesi o anni 🙂

Rifletti sul da farsi poi decidi in serenità, un abbraccio 🫂

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Ciao Pisi,

grazie per la tua risposta.

Per quanto mi riguarda è tradimento se ci si lascia andare, quindi se avessi ceduto totalmente e ci fosse stato un bacio profondo, magari con la lingua, ti direi di sì. Quello che è successo invece è stato uno sfioro di labbra, con lei che ha sentito che non mi lasciavo andare e quindi si è tolta quasi subito. Non lo definirei nemmeno bacio a stampo perché non ho nemmeno fatto pressione nei confronti della sua bocca. Ero proprio immobilizzato verso di lei. Tral’altro è stata una cosa molto veloce, 4/5 secondi in tutto, e che è finita lì.

Ovviamente non l’ho palpata e tantomeno mi è capitato di toccarmi pensandoci. Anzi, ogni volta che ho pensato a quello che è successo mi sono sentito tanto in colpa e tanto in imbarazzo, al punto di sperimentare veri e propri attacchi di panico, quindi direi che non ne ho tratto niente di “positivo” o “sessuale” dall’esperienza. Zero eccitazione, zero farfalle nello stomaco, niente.

Ancora oggi sto male quando ci penso, anche perché i rapporti lavorativi con la collega non sono come prima. Niente di disastroso ma si vedo che lei ci è rimasta male.

 

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Il 20/7/2023 alle 11:13 , pisi ha scritto:

Avresti dovuto rivelarlo il giorno stesso o il giorno dopo, ora la tua insicurezza e la bugia può essere percepita come mancanza di fiducia nei suoi confronti. Dipende molto da lei e non sei nemmeno obbligato a dirglielo.

In quel bacio non corrisposto c'era sentimento? Tu lo consideri tradimento? Alla fine è stata solo una sbandata. Se pensi che dirglielo ti posso creare problemi non farlo, scrivilo su un foglio poi brucialo.

C'è chi cornifica per il gusto di farlo e nega pure davanti all'evidenza, quando non può più farlo scarica le colpe su chi ha subito il tradimento.

Alla fine, non hai messo nemmeno la lingua e non hai palpato nulla, hai subito e sei rimasto pietrificato dalla paura.

Quando hai ripensato a quel momento ti sei mai eccitato? Ti sei mai toccato? Analizzati tu e vedi in base a ciò che senti se è un tradimento o meno.

Per come la hai raccontata tu non credo, sei stato tentato e hai resistito, poi hai persino smesso di sentirti con la collega, magari rovinando pure il rapporto lavorativo.

Puoi anche considerarlo come: "Sono uscito con la collega per capire le la mia ragazza mi piaceva davvero o era solo un accontentarmi per non restare solo o un chiodo schiaccia chiodo".

Direi che questi mesi di auto-tortura sono stati un prezzo da pagare sufficiente, hai scontato la tua pena e puoi lasciare andare questo fardello.

Comunque parlarne col terapeuta ti può fare solo bene per fare chiarezza in ciò che ti ha scosso e poi decidere in serenità se ciò che hai detto alla tua ragazza a suo tempo è sufficiente o meno.

Per quanto mi riguarda sarebbe stato meglio dire tutto subito, ma la tua insicurezza e la paura di perderla ti hanno frenato. Pazienza è andata così. Prossima volta, per qualsiasi cosa succeda, sii sincero al 100% così eviti i sensi di colpa e e affronti le conseguenze delle tue azioni sul momento non a distanza di mesi o anni 🙂

Rifletti sul da farsi poi decidi in serenità, un abbraccio 🫂

 

Ciao Pisi,

grazie per la tua risposta.

Per quanto mi riguarda è tradimento se ci si lascia andare, quindi se avessi ceduto totalmente e ci fosse stato un bacio profondo, magari con la lingua, ti direi di sì. Quello che è successo invece è stato uno sfioro di labbra, con lei che ha sentito che non mi lasciavo andare e quindi si è tolta quasi subito. Non lo definirei nemmeno bacio a stampo perché non ho nemmeno fatto pressione nei confronti della sua bocca. Ero proprio immobilizzato verso di lei. Tral’altro è stata una cosa molto veloce, 4/5 secondi in tutto, e che è finita lì.

Ovviamente non l’ho palpata e tantomeno mi è capitato di toccarmi pensandoci. Anzi, ogni volta che ho pensato a quello che è successo mi sono sentito tanto in colpa e tanto in imbarazzo, al punto di sperimentare veri e propri attacchi di panico, quindi direi che non ne ho tratto niente di “positivo” o “sessuale” dall’esperienza. Zero eccitazione, zero farfalle nello stomaco, niente.

Ancora oggi sto male quando ci penso, anche perché irapporti lavorativi con la collega non sono come prima.Niente di disastroso ma si vedo che lei ci è rimasta male.

 

 
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Eh allora vai sereno e sii in pace con te stesso. Più che chiarire con la tua ragazza, dovresti chiarire con la tua collega 🙂

Ti sei fissato su un qualcosa che per te non aveva significato, hai parlato di bacio, ma non c'è stato nemmeno quello.

Per quanto mi riguarda con la tua ragazza è tutto a posto 🙂

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