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solitudine


cuorenero

secondo voi cosè la solitudine ?  

29 utenti hanno votato

  1. 1.

    • il prezzo da pagare per essere liberi
      4
    • la conseguenza dei nostri difetti
      7
    • la condizione umana
      18


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ciao cuore io ho votato per la condizione umana.

in fondo se ci pensi anche quando siamo insieme a tante persone siamo sempre un pò soli con noi stessi e unici custodi dei nostri pensieri..

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la solitudine, quella che fa soffrire per come l'ho sperimentata io è la solitudine della persona dipendente psicologicamente che si sente abbandonata e che è intrisa da senso di perdita,lutto, che è piena di bisogni insoddisfatti che vorrebbe che altri soddisfacessero e che si rassegna dolorosamente nel vederli disattesi.

La solitudine come passaggio per essere liberi...non so: in fin dei conti non è vera solitudine, forse, perchè si sceglie di essere liberi e pertanto si avverte come necessario rompere dei rapporti che incatenano, lo si reputa giusto e doveroso per rispetto verso se stessi.Però è una solitudine percepita come una fase di passaggio, quindi transitoria e piena di speranze...almeno per come la vivo io..E' mille volte peggio sentirsi prigionieri !!!

La solitudine come conseguenza di difetti io la vedo più imparentata con l'isolamento: cioè un'incapacità a star soli per desiderio di frequentare se stessi.E' piuttosto una difesa da un mondo al quale non si riesce di appartenere , nel quale non si riesce a trovare uno spazio proprio.

Difetta cioè la capacità di modularsi con l'esterno: ma io vedo questo proprio come isolamento.

La solitudine come reale condizione umana è proprio quello che intendo io: ma non necessariamente è disperazione, piuttosto è quello che si dice sempre: ovvero è un dato che nasciamo soli, siamo soli di fronte alla malattia e alla morte, navighiamo nella vita con compagni che spesso perdiamo per strada...è così.E io dico che è meglio farsene una ragione piuttosto che intrappolarsi con gli altri per paura di stare da soli...mille volte meglio..

voto la 3

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voi dite?io non la vedo tanto negativa,la solitudine in fondo può essere presa anche come momento di riflessione personale sfruttandola così in positivo

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anche io lo pensavo... ma non ce la si fa.... si arriva solo alla depressione [ non patologia, non confondete :wink: ]

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io passo i miei giorni in solitaria causa esami, e devo ammettere che è snervante stare da soli..più che altro sentirsi soli...per questo cerco di vedere il lato positivo come ultima spiaggia ma effettivamente è difficile

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Quando si è soli e si avverte solitudine vuol dire che nella nostra vita siamo condizionati da altre persone e che nn riusciamo a reggerci da soli sulle nostre gambe. Vuol dire nn essere autosufficienti, vuol dire nn piacersi, nn accettare quello che siamo, vuol dire essere dipendenti ecc...ecc...

Per quanto mi riguarda io sono stato 10 giorni da solo in Trentino ma nn mi sono affatto sentito la solitudine, nn ho mai chiamato a casa,se mi volevano mi chiamavano loro, ma la solitudine di Chi o cosa poi?

Mi viene in mente un programma, L' Isola dei Famosi nell' edizione in cui c' era Mario Merola (mi pare) e Sergio Muniz. Entarmbi finirono per andare sull' isola da SOLO, ma la differenza fu evidente, Mario Merola nn faceva che piangere tutto il tempo mentre Muniz pareva essere in paradiso.

Starna sta cosa no? Dove credete che stia la differenza? :wink:

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no io non credo che dipende dai nostri difetti . .se qualcuno ti ama ti ama cosi' come sei .. difetti inclusi.

non credo che sia una condizione umana perchè molta gente non è sola.. li vedo ..

credo che pero' la solitudine è una scelta obbligata se vuoi essere libero.

la vera amicizia è quella che ti lascia libero e sono casi rarissimi ..

il vero amore è quello che ti lascia libero ed è rarissimo

gli affetti sono castranti .. e comunque impongono un recitativo .

almeno questo è il mio vissuto ..

per cui se voglio esprimere il mio essere . .devo restare solo . .solissimo con tutta la gigantesca sofferenza che ne deriva..

meglio solo che falso ..

(spero pero' che stia dicendo una grossa sciocchezza.. )

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ciao cuoricino

ti porto la mia esperienza in proposito di solitudine..

credo che in realtà sia difficile scegliere tra una sola delle alternative che hai proposto, perchè in realtà un pò siamo soli, specie in alcune circostanze in cui bisogna esserlo per poter crescere, un pò è legato proprio alla condizione umana.

come ha scritto qualcuno la solitudine più vera è quella legata alla dipendenza, ma se affrontata in modo sincero ti porta a non avere necessità degli altri, ma di scegliere di stare con loro, essendo te stesso e libero...

in fondo la solitudine è anche un passaggio per poter stare con gli altri.

dopo che hai trovato te stesso ti puoi mettere in gioco realmente..

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non so marry .. quello che chiede chiara è molto giusto.. perchè sono sola . anche se non l' ho deciso io ?..

in effetti secondo me sei sola chiara perchè non ti va di stare ad un gioco perverso che è quello dei rapporti..

penso alla perversione mentale che stà alla base della amicizie..

basate tutte su un meccanismo di utilità ..

stare con la gente significa adeguarsi ad un sistema di gioco accettandone le regole .. che ci piaccciano o no ..

e molti non ci stanno .. tutto qui . si paga un prezzo .. che è appunto la solitudine.

oppure si ha l' arroganza di imporsi agli altri.. ma non è il caso nostro.

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e perchè io che non voglio essere sola lo sono ?

Dovresti cercar di capire il xhè di questa tua volontà...e il fatto che tu nn voglia star sola denota che ne hai paura ^^

Non capisco poi tutta questa voglia di stare assieme a qualcuno...che cosa vai cercando?

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non so...

forse ho una visione della vita un pò diversa.. per quanto personale è chiaro..

sicuramente nell'ambiente che ci circonda esistono dei "giochi" e non è sempre facile trovare delle persone con cui condividere realmente qualcosa..

però è vero che rimanendo con se stessi, capendosi è possibile scegliere a che giochi partecipare e quali rifiutare, con quali persone stare e con quali no...

e questo scegliersi la vita rende un pò meno soli..

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eheheh l'ho *ritrascinato* anche se per alcuni post qui al mio coginozzo bello :LOL:

bhè, io forse sono sola perchè anche se la gente mi ama e mi accetta con i miei difetti, sono io che non riesco a trovarmici, sono io che ho un pensiero sempre intrinseco....

ho paura della solitudine poichè non avendo autotima e fiducia nelle mie forze cerco appoggio e aiuto da altri.. che mi aiuteranno a qualificare le mie qualità e pregi

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non so...

forse ho una visione della vita un pò diversa.. per quanto personale è chiaro..

sicuramente nell'ambiente che ci circonda esistono dei "giochi" e non è sempre facile trovare delle persone con cui condividere realmente qualcosa..

però è vero che rimanendo con se stessi, capendosi è possibile scegliere a che giochi partecipare e quali rifiutare, con quali persone stare e con quali no...

e questo scegliersi la vita rende un pò meno soli..

è proprio questo il punto .. non me ne sta bene nessuna perchè implicano comunque un sacrificio che non riesco a compiere..

cioè sul piatto sogfferenza solitudine e sull altro sottostare all eregole che ti impongono per entrare nella cricca ( io parto dal presupposto che che due persone sole che si incontrano rappresentano una solitudine doppia)

io mi tengo la sofferenza della solitudine

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Solitudine...problema di molti friulani, che non fanno che ripetere: la solit'Udine! :?

Siamo tutti soli, perché siamo UNICI E IRRIPETIBILI come individui. Nostra missione è cercare il punto di contatto con gli altri, che risiede nella nostra comune origine divina. Il contatto si attiva tramite l'energia infinita dell'anima. E' per tutto questo che si deve arrivare a superare la barriera degli "io", delle immagini che costruiamo su (di) noi stessi, immagini che ci separano dagli altri. Arrivando a non sapere più chi sei, arrivandoci con un senso di leggerezza ed armonia, arrivando al VUOTO che tutto contiene non sarai più solo, perché svanirà il concetto stesso di solitudine. Rivedetevi il vecchio film "Miracolo a Milano" e concentratevi sulla figura del protagonista. E' una favola, una favola dal profondissimo significato. Il protagonista non sai chi è, nasce sotto un cavolo, opera spontaneamente per gli altri, senza nulla chiedersi. Quel film è una poesia, se potete procuratevelo. Un abbraccio a tutti

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Solitudine...problema di molti friulani, che non fanno che ripetere: la solit'Udine!  :?

tu e nello andate a braccetto|

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turbo non esiste la ricetta..

chi soffre di solitudine si rtriova davanti un mondo compatto di gente comune che non ha voglia di ascoltarti.

-

non ha voglia di capirti e puo' fare a menpo di te.. sempre e comunque ..

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hai ragione Cuore, chi si sente solo percepisce il mondo esterno come compatto ed estraneo. Invece credo , e viaggiando anche da sola l'ho sperimentato, le persone sono spesso più accoglienti di quanto noi non le immaginiamio. Purtroppo , spesso più che solitudine si tratta di volontario isolamento, anche un po' per la "presunzione" di non essere capiti dagli altri e o accettati esattamente come si è.

Invece a volte bisognerebbe fare atto di umiltà e cercare di andare incontro alle persone per primi, adattandosi anche agli altri e tutto sarà leggermente più facile. ' anche vero che in vacanza si è più rilassati e più disponibili con gli altri, ma pure nella vita quotidiana spesso c'è posto per un sorriso inaspettato, un piccolo pionte che nel tempo si consolida e diventa un traghetto di felicità. A me capita .... forse anche perckè adoro regalare un sorriso, un gesto cortese alle persone e spessissimo ne sono ripagata con almeno altrettanta cortesia. Non che questo mi eviti di sentirmi sola, certo anche io mi ci sento , ma non percepisco il mondo esterno compatto ed estraneo... solo un po' lontano , a volte. Il peggio è dato dalla ripetitività delle nostre vite. Bisognerebbe uscire dalla routine, cambiare qualcosa in modo da avere nuove possibilità. Ma la routine stritola, soffoca... questo è il peggior legame con la solitudine...

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Invece a volte bisognerebbe fare atto di umiltà e cercare di andare incontro alle persone per primi, adattandosi anche agli altri e tutto sarà leggermente più facile. ' anche vero che  in vacanza  si è più rilassati e più disponibili  con gli altri, ma pure nella vita quotidiana  spesso  c'è posto per un sorriso inaspettato, un piccolo pionte che nel tempo si consolida e diventa un traghetto di felicità.  A me capita .... forse anche perckè adoro regalare un sorriso, un gesto  cortese alle persone e spessissimo ne sono ripagata con almeno altrettanta cortesia.

:wink:

Il peggio è dato dalla ripetitività delle nostre vite.  Bisognerebbe uscire dalla routine, cambiare  qualcosa in modo da avere nuove possibilità. Ma la routine stritola, soffoca... questo è il peggior legame con la solitudine...

:shock: :?:

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Io non ho risposto. per me la solitudine non è un prezzo,non è una conseguenza.

vado un pò contro corrente. ma per me la solitudine è una ricchezza assoluta. è una cosa talmente bella che una volta assaporata è difficile farne a meno.

nella mia esperienza ho usato la solitudine per farmi pagare delle cose, per mettermi dentro di me a scavare con la ruspa, senza nessuna pietà. e quando mi sono trovata con davanti quintali di *terra* smossa, e non poco letame ho potuto vedere, vedere davvero.

e ci ho preso gusto, talmente tanto che la conseguenza è stata che per trovarmi bene in compagnia devo fare degli sforzi inauditi.più guarisco e più divento disadattata...sarà forse il mio karma.

non credo che si possa fare altrimenti però. è solo stare soli con sè stessi, senza luci artificiali,senza distrazioni, senza niente, che può portarci alla conoscenza vera.

soffiare sulla candela, tracciare un temenos per terra, e all'interno di questo viaggiare, fino all'alba, alla rubedo....anche se l'alba sembra non arrivare proprio mai.

S.

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