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cosa è più giusto per un bimbo


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E' giusto che un bambino sia il supporto psicologico della mamma e che le sia pertanto permesso di "usarlo" per ottenere quello che vuole...

Cosa è giusto fare per equilibrare una situazione del genere?

Il giorno che si è sposata con mio fratello, sua moglie, incinta di 5 mesi stava fumando una sigaretta, e alla madre che le diceva di non fumare ha risposto: da oggi non mi comandi più, mi può comandare solo mio marito. Tradotto da oggi tutto quello che voglio me lo darà lui e non più voi...

Oggi il bambino è cresciuto e mio fratello non ne può più di essere usato da una donna che non fa niente in casa, non fa nemmeno da mangiare al bimbo...e si stanno per separare.

Mio fratello dice che se le toglie il bambino, lei crolla psicologicamente, ma lei continua ad usare il bambino, per impedire a mio fratello persino di andare ad una cena con i colleghi di lavoro...

Cosa è meglio per il bimbo, stare accanto a una mamma scellerata che tiene tutti sul filo del rasoio, compresi i quattro nonni, oppure staccarsene?

C'è qualche possibilità che questa donna, ha 31 anni, cambi atteggiamento?

Se sì questo può avvenire con le "buone" o con le "cattive"?

Aggiungo che naturalmente lei rifiuta qualunque aiuto o consiglio, sia da amiche che da eventuali professionisti...

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Ti faccio una premessa: è difficilissimo che un giudice, uomo o donna che sia, affidi il bimbo al padre piuttosto che alla madre.

Affinchè il padre riesca ad avere l'affidamento dovrebbe dimostrare l'incapacità genitoriale della madre o che la sua presenza sia di nocumento al bambino. A questo punto, è importante focalizzare una cosa: il bambino non è un'arma, una pistola carica con cui minacciare l'altro coniuge. Io personalmente, proprio per il bene del figlio, eviterei il gioco al massacro e se proprio deve essere separazione, farei in modo che lo sia col minor danno per il bimbo. Non ha senso screditare la madre, massacrarne l'immagine per avere l'affidamento. Il bambino deve essere tutelato, le liti tra i genitori non dovrebbero vederlo come un premio in palio, da contendersi. So che non è facile, ma in questi casi bisogna cercare di limitare i danni, per se e per il bimbo. Se la situazione è quella che descrivi, allora la strada imboccata porta verso la separazione. In questo caso però tuo fratello dovrà pensare a quello che può essere il bene del bimbo, e potrebbe significare lasciare che sia affidato alla mamma.

Non è possibile così, su due piedi, esprimere un giudizio sulla moglie di tuo fratello, però la descrizione che ne hai fatto porta a pensare che sia una donna insicura, quasi abulica, che ha bisogno di essere guidata. Forse tuo fratello dovrebbe imporsi maggiormente. In bocca al lupo. :wink:

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o la costringete a cambiare o quel povero bambino se da grande avrà problemi sarà colpa sua ma anche colpa vostra che non avete fatto nulla per aiutarlo...un bimbo ha bisogno della propia madre quindi se ci tenete a questa creatura costringetela pure con la forza a fare qualcosa...è brutto da dire, lo so, ma è solo per il bene di un bimbo che nn c'entra nulla

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E’ proprio quello che sta facendo mio fratello, J.L., lui cerca di fare in modo che bene o male suo figlio abbia una mamma. Ma invece di imporsi cerca sempre di evitare che lei faccia scenate (senza peraltro riuscirci) davanti al piccolo.

Quello che mi chiedo è se un giorno il bimbo sarà contento di avere avuto comunque una mamma, oppure penserà che sarebbe stato meglio avere un babbo che si imponeva di più, almeno nelle cose che sono universalmente riconosciute giuste…

Pensa che persino l’unica amica che è rimasta, a mia cognata, non fa che ripeterle che sta sbagliando tutto!

X chicca82

Non si può portare qualcuno con la forza dallo psicologo, è completamente inutile.

Tutti noi possiamo e dobbiamo migliorare ma dobbiamo prima di tutto volerlo, no?

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Il giorno che si è sposata con mio fratello, sua moglie, incinta di 5 mesi stava fumando una sigaretta, e alla madre che le diceva di non fumare ha risposto: da oggi non mi comandi più, mi può comandare solo mio marito. Tradotto da oggi tutto quello che voglio me lo darà lui e non più voi...

..questa donna secondo me e' una persona oltreche immatura e che attraverso una tale risposta evidenzia il fatto di non essere(al contrario di quello che pensa) indipendente..in realta appunto dicendo che sara il marito a "comandare" non ha fatto altro che sostituire la sua dipendenza dalla madre al marito ed e' per questo che ce lha con tutti,perche ce lha con se stessa perche in fondo si rende conto di non essere cresciuta,purtroppo come al solito le conseguenze le paga il bambino del tutto innocente...ma non li facessero i figli se non sono in grado di dare quello che non hanno dentro!

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Grazie biscotto, la penso proprio come te, e disperavo di avere qualche consiglio!

Il fatto è cosa è giusto fare ora?

E' giusto fare in modo che comunque il bimbo stia con la mamma, oppure sarebbe più giusto cercare di tenerlo più possibile col babbo?

Tieni presente che lei lavora part-time, mentre mio fratello lavora a tempo pieno, e se anche fosse affidato a lui, starebbe molto tempo coi nonni...???

Non so proprio come fare a consigliare mio fratello...

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E' giusto che un bambino sia il supporto psicologico della mamma e che le sia pertanto permesso di "usarlo" per ottenere quello che vuole...

Cosa è giusto fare per equilibrare una situazione del genere?

Il giorno che si è sposata con mio fratello, sua moglie, incinta di 5 mesi stava fumando una sigaretta, e alla madre che le diceva di non fumare ha risposto: da oggi non mi comandi più, mi può comandare solo mio marito. Tradotto da oggi tutto quello che voglio me lo darà lui e non più voi...

Oggi il bambino è cresciuto e mio fratello non ne può più di essere usato da una donna che non fa niente in casa, non fa nemmeno da mangiare al bimbo...e si stanno per separare.

Mio fratello dice che se le toglie il bambino, lei crolla psicologicamente, ma lei continua ad usare il bambino, per impedire a mio fratello persino di andare ad una cena con i colleghi di lavoro...

Cosa è meglio per il bimbo, stare accanto a una mamma scellerata che tiene tutti sul filo del rasoio, compresi i quattro nonni, oppure staccarsene?

C'è qualche possibilità che questa donna, ha 31 anni, cambi atteggiamento?

Se sì questo può avvenire con le "buone" o con le "cattive"?

Aggiungo che naturalmente lei rifiuta qualunque aiuto o consiglio, sia da amiche che da eventuali professionisti...

detto così sembrerebbe tutto così maledettamente scontato...ora visto che io non credo alle classificazioni tra buoni e cattivi, mi sembrerebbe che il fatto vada approfondito per cercare di capirci qualcosa di più.

Perchè il marito non si separa? Se non lo fa a causa del figlio o per evitare crolli alla moglie anche lui starebbe utilizzando moglie e figlio per un suo problema personale...

Io credo che le dinamiche di un gruppo siano troppo complesse per poter esprimere giudizi assoluti, perchè accade che essendo parte dello stesso contesto siamo anostra volta condizionati dal "ruolo" che nel detto contesto svolgiamo. Credo quindi sempre più utile in questi casi una terapia familiare. In fondo chi siamo noi per fare diagnosi attendibili?Queste son questioni in cui non è sufficiente il buon senso, perchè poi ognuno ha un buon senso dal suo punto di vista...ci sarebbe bisogno quindi di personale esperto in tali problemi...

In ogni caso mi chiederei anche se si è cercato abbastanza di andare incontro alle problematiche psicologiche della moglie o si è scelto fin dal principio una tattica di scontro frontale...

Però stando così le cose non vedo che altri problemi per il futuro....la madre terrà il bambino come succede nel 95 % dei casi...il padre continuerà a temere per loro...tutta la famiglia continuerà a vivere il suo "dramma"...

non è che si poteva ognuno fare un pò di più per evitare tutto questo?

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l'unica cosa certa e' che come al solito l'inadeguatezza degli adulti la pagano i bambini che non centrano niente...non sarebbe stato meglio usare un bel preservativo?!

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Forse sì, caro biscotto, ma pensa che all'epoca lo hanno cercato...

Comunque penso che oggi "preservativo mancato", ovvero mio nipote abbia diritto a quello che è meglio.

E appunto la mia domanda:

Poiché si stanno separando, è giusto che il bimbo stia con lei perché sennò lei crolla oppure sarebbe meglio tenerlo un pochino più lontano?

e ripeto, è vero lei forse non è stata aiutata nel modo giusto, ma come fai a portare di forza una dallo psicologo?

Su cosa si può fare leva per spronare al cambiamento una persona abulica?

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  • 3 weeks later...

Io penso che bisognerebbe sentire l'altra campana, perché il tuo racconto mi sa tanto di parzialità, non me ne volere...

Comunque sì, se non è proprio una cosa distruttiva, se non ci sono abusi, penso che il bambino deve sempre essere affidato alla madre, almeno fino ai 12 anni circa.

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Non ci sono dubbi sul fatto che io sia parziale, ma tu non hai minimamente motivato la tua opinione.

Ti ringrazio comunque per la risposta, ma la mia domanda era proprio la seconda: perché la madre è comunque meglio?

L'unica risposta che mi ha dato mio fratello, a questa domanda appunto, è stata che se le toglie il bambino lei crolla emotivamente.

Ma allora il bambino deve stare con la mamma per il bene della mamma?

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Beh, io ho detto il mio parere, mica ho cercato di convincerti!

Non mi pareva assolutamente obbligatorio motivare :wink: :)

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Obbligatorio no di certo, casomai richiesto.

Insomma stò cercando di capire cosa sia più giusto per un bambino che non può scegliere almeno per ora, in modo da poter consigliare mio fratello in merito.

Mi sembra che però questo argomento non abbia trovato molte risposte, se non la tua, che è peraltro quella che chiunque afferma, ma non motiva.

Ho solo pensato che su questo forum, qualcuno mi potesse aiutare a capire se esistono ragioni per cui comunque un bimbo viene affidato alla madre, oppure se in alcuni casi in cui è opportuno fare diversamente.

Mi spiace, non volevo irritare nessuno.

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diciamo che è uno dei casi in cui è la pratica a motivare la teoria.

Ne ho incontrati 2 o 3, senza madre, nel mio lavoro. Amatissimi, ma senza madre. Niente di più doloroso, e l'affetto c'era.

Uno solo ne ho conosciuto affidato al padre (vedi che può succedere :wink: ). Secondo me cercherà sua madre tutta la vita, da come si comporta ora (e anche qui, l'affetto attorno a lui c'è).

Poi il caso di un mio familiare privato del rapporto con la madre da piccolo. Una volta, come sai, succedeva (non ti parlo di morte, ti parlo di chi sa che la persona è viva, è mano umana che te la toglie.)

Bene. Di tutti questi casi, non vorrei parlare. Per questo voglio tacere.

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