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sconforto esistenziale


kris1

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IL MIO SCONFORTO ESISTENZIALE, IL MIO PROFONDO STATO D'ANIMO DEPRESSO SI E' CANCRENIZZATO, GIUNTO A UNA FASE DI NON RITORNO. TANTE SONO LE FRATTURE INTERIORI, LE FRUSTRAZIONI ACCUMULATE, I DOLORI SUBITI...HO INCAMERATO TUTTO E TUTTO RIMOSSO. SONO FERITE PROFONDISSIME CHE HANNO GENERATO UNA TRISTEZZA DI FONDO CHE MAI MI ABBANDONA, UN SENTIMENTO DI IMPOTENZA, DI DIFFIDENZA VERSO LA VITA E LE PERSONE E DI PAURA GENERALIZZATA NEI CONFRONTI DI OGNI COSA, PAURA DELLA "PERDITA" DI UN PRESENTE CHE NON MI APPAGA, DELLE PERSONE CARE...PAURA DI UN MONDO CRUDELE E TENTACOLARE PRONTO AD AGGREDIRTI...

IL MIO EQUILIBRIO E' IN BILICO SU QUEL FILO FRAGILE CHE BASTA POCHISSIMO PER INCRINARLO E PRECIPITARE NELLA CONFUSIONE E NELL'ANGOSCIA...

LA COSA PIU' GRAVE (FORSE) E' CHE MI SONO ABITUATA A CONVIVERE CON QUESTE FERITE MAI RIMARGINATE, TANTO CHE LA MIA VITA E' UNA CONTINUA RECITA CON ME STESSA, PER NON SPROFONDARE, PERO' HO QUESTE PAURE CHE CERCO DI SOPPRIMERE CONTINUAMENTE E UN SENSO DILAGANTE DI SOLITUDINE, SOLITUDINE, SOLITUDINE CHE ABORRO E DI CUI, NELLO STESSO TEMPO HO BISOGNO , BISOGNO DI STARE SOLA CON ME STESSA...E' LA MIA CONTRADDITTORIETA' CHE MI DESTABILIZZA.

POTREI MORIRE ANCHE ADESSO E NON RIMPIANGERE NULLA, SAREBBE CREDO UNA LIBERAZIONE DA ME STESSA, NON AMO PIU' LA VITA E MI SENTO IN CREDITO CON ESSA. HO PERSO ATTITUDINE AD OGNI GENERE DI PIACERE, PERSINO L'APPETITO, QUALSIASI COSA.

TUTTAVIA SONO AGGRAPPATA ALLA VITA E LO DEVO SOLTANTO A QUEL PAIO DI PERSONE CHE REALMENTE CONTANO PER ME E PER LE QUALI MI SENTO RESPONSABILE E TIRO AVANTI LA MIA RECITA DI VITA.

MI CHIEDO SOLO SE C'E' AL MONDO QUANLCUN ALTRO CHE SI SENTA COME ME, AL DI LA' DELLE SINGOLE PROBLEMATICHE CHE AFFLIGGONO TUTTI, PIU' O MENO, TUTTAVIA RISOLVIBILI E AGGRAPPATE A UN ALITO DI SPERANZA FUTURA.

IO, A DIFFERENZA DEGLI ALTRI, NON SPERO PIU' IN NULLA, LA MIA VITA NON CAMBIA, E' STATICA, SOPRATTUTTO PERCHE' NON VOGLIO E NON HO LA FORZA DI CAMBIARLA.

E LA COSA ASSURDA E' CHE NASCONDO TUTTO BENISSIMO. LA MIA VITA SCORRE NORMALE, APPARENTEMENTE PIENA E SERENA, APPAIO ADDIRITTURA "SOLARE"!!!!

MA DENTRO DI ME : LA MORTE DELL'ANIMA, UNA SOLITUDINE DEVASTANTE E NESSUNO LO IMMAGINA....

Kris

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Uhm...ce ne sono persone che si sentono come te, forse più di quanto immagini. Non amo molto il primo freud, ma la sua intuizione sulla pulsione di vita e di morte la trovo sempre adeguata. Sembra che la pulsione di morte abbia coperto il te stessa. Quello che non ho mai capito è se questa è una scelta o una cosa involontaria. Per me è una scelta, un piacere inconscio nello stare male, nel non dover mettersi alla prova, nel non dover soffrire più per cause esterne, nel non dover più rendere conto a se stessi. Ci si adagia nel propio dolore, nella propria malinconia che diventa compagna e complice, nella propria solitudine...perchè è ovvio in questo circolo privato di dolore non c'è davvero posto per gli altri. Perchè si sceglie di morire? Io mi son detta che visto che sono nata, tanto vale darsi una mossa :) la vita è un'ooportunità che va sfruttata...la morte arriverà cmq prima o poi...per lei c'è sempre tempo. Si da meno importanza alla vita, perchè così non si ha più paura di perderla...

Tu che ne pensi?

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CHE NE PENSO? CHE HAI PERFETTAMENTE RAGIONE. ED HAI INQUADRATO BENE, CITANDO LA PAROLA "MORTE", SIA LA MIA MORTE INTERIORE ED ANCHE, PIU' OGGETTIVAMENTE IL TERRORE DI PERDERE CHI MI STA VICINO.

FORSE QUESTA MIA CONDIZIONE ESISTENZAILEE' IL MIO CROGIUOLO, CHISSA'....SONO DI UN ALLUCINANTE PESSIMISMO, SONO AFFETTA DA VITTIMISMO, FORSE E' COSI'....

MA VEDI, MI DO' DELLE ATTENUANTI, PER ESEMPIO IL MIO VISSUTO, FIN DA PICCOLINA: UN'INFANZIA TRAUMATICA, DOVE OLTRE ALLE PERCOSSE, HO ASSISTITO ALLA MALATTIA DI MIO PADRE...ESAURIMENTO NERVOSO GRAVISSIMO, ALCOLISMO DERIVANTE, VIOLENZE...E QUANT'ALTRO E QUANT'ALTRO ANCORA...RICORDO CHE A SEI ANNI TREMAVO COME UNA FOGLIOLINA, PER IL TERRORE DELLE LITI FRA MIA MADRE E MIO PADRE..CRUENTE E DEVASTANTI E MIA MADRE AFFETTA DA CRISI ISTERICHE ED IO CHE HO VISSUTO COL TERRORE CHE IMPAZZISSE O CHE MORISSE..E POI E POI....

TUTTAVIA, NELLA VITA HO COSTRUITO MOLTO DI MIO, HO AVUTO FIGLI, LAVORATO..E TUTT'OGGI HO SCELTO DI CONTINUARE A LAVORARE "PER SOPRAVVIVERE", PER CERCARE QUALCHE MOTIVAZIONE. IN PARTE CI SONO RIUSCITA, ESPLICO UN LAVORO GRATIFICANTE, QUALCOSA CHE TIENE IMPEGNATA LA MENTE, QUALCOSA DI INTELLETTUALE...MA LA MIA VITA PRIVATA E' INSODDISFACENTE, MI DEPRIME.

TROVO TANTO CONFORTO DEL DONARE ATTENZIONI, AMORE ED UMANITA' ALLE PERSONE, SONO DOTATA DI TANTA EMPATIA E MI SENTO DALLA PARTE DI CHI SOFFRE, DALLA PARTE "DEBOLE", DEGLI INCOMPRESI...TUTTAVIA, VIVO CON QUESTO SCONTENTO ESISTENZIALE PROFONDO E TANTE PARANOIE INTERIORI CHE CERCO DI ESORCIZZARE E DI MOSTRARMI FORTE, OTTIMISTA, REATTIVA, PERCIO' ARRANCO E E MI DO DA FARE PER NON PENSARE E NON CREDERE CHE SEDIMENTI QUESTA ME STESSA NELL'IMMOBILISMO, CERCO DI REAGIRE, CI PROVO PER AMORE DI CHI MI VIVE ACCANTO E CHE HA BISOGNO DEL MIO SOSTEGNO E DI UNA FIGURA PROPOSITIVA E SOLARE.

grazie, carissima per la tua attenzione, le tue parole mi hanno indotto a riflettere. :)

Un bacio

Kris :)

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Sono convinta anche io che hai delle attenuanti e sono contenta che le mie parole ti abbiano fatto riflettere :oops: :)

Un'altra cosa forse posso dirti...ehm...non vorrei che mi prendessi per una psicologa da strapazzo (hihi lo sono invece)...la tua tristezza, così indefinita, così pervasiva assomiglia a quei sentimenti che si provano nel lutto, nella depressione, il problema è che qui non c'è un oggetto o una persona che chiaramente è venuta a mancare...forse ti sono mancate tante cose, forse ti è mancata un'infanzia, forse ti è mancato l'amore dei tuoi genitori...e così senti sempre che qualcuno ti deve qualcosa, come dicevi... la vita è in credito...allora non ci stai più al gioco...io non sarò felice finchè non avrò cosa mi manca, quasi un ricatto che vuoi mascherare a chi ti sta vicino che dici cmq deprimente, ma non sai nemmeno te cosa cerchi...mi sa che sei incazzata nera kris...e hai paura di esserlo perchè così anche gli altri potrebbero arrabbiarsi con te...ancora una volta.

Dimmi se sono fuori strada...è possibilissimo.

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SI. ANCHE STAVOLTA HAI PERCEPITO BENE. IN PRIMIS, E' VERO SONO INKAZZATA NERA...E FORSE, SOPRATTUTTO CON ME STESSA PERCHE' MI RITENGO RESPONSABILE DI NON AVER FATTO (PROBABILMENTE) DELLE SCELTE GIUSTE, O PRESO DECISIONI ADEGUATE QUANDO ERA IL MOMENTO: PER QUANTO RIGUARDA IL CONFLITTO LUTTUOSO DI CUI PARLI, CI PENSO SPESSO ANCH'IO,AVENDOLO DEFINITO COSI': SENSAZIONE DI LUTTO-PERDITA. ESSENDOMI FATTA LA TUA STESSA DIAGNOSI, MI SON DATA ANCHE UNA MOTIVAZIONE A QUESTO STATO D'ANIMO.

STRADA FACENDO, HO PERSO "QUELLE COORDINATE", INTESE ANCHE COME PERSONE FISICHE O RIFERIMENTI, CHE, SEBBENE NON SIANO VENUTE A MANCARE DEFINITIVAMENTE, SI SONO ALLONTANATE (VEDI FIGLI, DISTACCO FISIOLOGICO, LORO SI SON FATTI UNA LORO VITA AUTONOMA), VEDI MARITO, FIGURA NELLA QUALE, TUTTO SOMMATO, RIPONEVO "ABBASTANZA" FIDUCIA ED APPIGLIO, IL QUALE, ANDANDO IN PENSIONE, HA CEDUTO LE ARMI, SI E' INVECCHIATO PRECOCEMENTE: INTROVERSO, SUL DEPRESSO, PROGETTUALITA' ZERO, INTERESSI...IDEM...TOTALMENTE INCAPACE DI EMPATIA (NEANCHE SI ACCORGE DEL MIO MALESSERE) E A SUA VOLTA FRUSTRATO, STRESSATO, TANTO CHE HA INIZIATO AD ACCUSARE MALESSERI EFFETTIVI E DIVERSIFICATI, SI E' AMMALATO.STRADA FACENDO. PIGRAMENTE, MI HA ACCOLLATO TUTTO ADDOSSO, NON PRENDE INIZIATVE, MENTALMENTE VEGETA..ED IO, PUR VOLENDOGLI TANTO BENE, MI SENTO SOLA, SOLISSIMA (ANCHE SE VIVIAMO MOLTO A CONTATTO)MI SENTO..COME DIRE "SENZA ANCORA PROTETTIVA", MI SEMBRA COME L'AVERE A CHE FARE CON UN BAMBINO DA PROTEGGERE..SQUALLORE, CREDIMI, TANTA TRISTEZZA.

P.S. MENTRE LA VERA ME STESSA SAREBBE ANCORA ESTREMAMENTE VIVA, MENTRE SI E' CONDANNATA AD OMOLOGARSI AD UNA VITA PIATTA, SENZA SBOCCO ALCUNO..ACCANTO AD UNA PERSONA AMORFA CHE MI HA SPENTO E CHE SENTO BISOGNOSA DELLA MIA PRESENZA, LUI HA BISOGNO DI ME.

p.s. anche io da anni, mi interesso di Psicologia e dintorni. Ma la conoscenza, non sempre ci aiuta, quando si tratta di aiutare "noi in prima persona".Ciao, carissima. Un bacio. Kris :)

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Uhm...una domanda diretta...quanti anni hai? e Tuo marito?

Ho notato un'altra meccanica molto nociva in quello che dici :)...psicologa da strapazzo...un legame non molto sereno con tuo marito...dici che lui ha bisogno di te...ne sei sicura? Non è magari il contrario...è l'unico ancora che ti fa credere di essere ancora utile...uno dei pochi motivi che ti fa trascinare nella vita? Non sembra più che tu stia assieme a lui per affetto sicero ma per altri motivi...lui mi sembra più una scusa per varie cose che non riesco ad avere molto chiare...non so è un'intuizione magari assurda...forse se riuscissi ad essere più sicera con te stessa lo ritroveresti in qualche modo e protreste riavvicinarvi. Credo tu debba imparare a vivere per te stessa, per il solo gusto di vivere e non dare la colpa agli altri per la tua tristezza... :D

Ti abbraccio forte....coraggio!

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Ti sono vicina Kris, non ti abbattere.

Fatti aiutare da chi ti sta vicino.

Spero che pian piano comincerai a vedere la luce in fondo al tunnel.

:abb

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Grazie Sara per le tue parole, sento che anche tu stia passando un momento difficile. Ti sento molto vicina :)

sono certa che tu riuscirai a risolvere le tue problematiche.

Un abbraccio sincero

Kris :)

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Ehi si, la mia età. Mi chiedi un qualcosa che non mi appartiene. Per lunghi anni ho esibito la mia età come uno stendardo, un fiore all'occhiello, conscia di non dimostrare affatto i miei anni (tutt'ora ne dimostro una quindicina di meno!). Tuttavia, gli anni passano alla velocità della luce, mentre io continuo a percepirmi giovane, sia nell'aspetto, sia nell'interiorità che nell'energia psicofisica (sprecata) ed anche sotto il profilo della salute. La mia età apparente è sui 40/45 anni, ma l'anno prossimo saranno "60"!! Una parolaccia. E, credimi che non c'entra il discorso effimero dell'ambizione femminile, della civetteria..tutt'altro! E' che se penso a una persona di 60 anni, la vedo tristemente anziana, quasi "vecchia", in declino ed anche se arranca a voler apparire giovanile, in forma, a suon di palestra, corsette di joking in tuta rosa fuxia, massaggi rilassanti, attività alternative..sempre anzianottaresta e la vedo un po' patetica, magari si permette anche un amante più giovane, uscite libertine con le amiche, viaggetti esotici.. Che tristezza! Io non sono affatto cosi', non sembro cosi', io sono relamente una bella donna, giovanilissima, intrigante, agile e vivacissima e, malgrado consapevole di questo, vive una vita integra,(per sua scelta) facendo la moglie, la mamma e talora la nonna (adorata da tutti) e soprattutto senza grilli per la testa, ma ligia alla sua etica, senza farsi illusioni.

Con mio marito, è una fase di non ritorno: non lo amo piu' da illore tempore...tuttavia lo adoro nel senso che è un legame stretto, ho bisogno di lui. Riflettendoci bene, potrebbe trattarsi di un discorso egoistico. Ho solo lui, soltanto lui mi da la consapevolezza di essere amata tantissimo, o meglio "voluta bene" ed io, forse per mancanza di una certa autostima e per tutte le problematiche che mi porto dentro, mi sono autoconvinta che senza di lui sarei veramente "SOLA", perchè, nonostante la mia estroversione, il mio altissimo livello empatico con la gente, non rieesco e, sottolineo "NON RIESCO" o forse non voglio approfondire nessun tipo di rapporto relazionale con nessuno. Non mi fido più, forse, come dici tu, voglio mettermi al riparo dalla sofferenza, dall'abbandono, da frustrazioni eventuali.

Ho scritto di getto, cara Rain, come se parlassi a me stessa. Il mio è uno sfogo e un'analisi sincera (ma questo lo comprendi, vero?)

Un bacione

Kris

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Si che ti comprendo...e sono contenta per te che tu sia una donna senza grilli per la testa :) il problema è che non lo sei anche tu....prova a pensare ad una cosa...in che cosa provi piacere? In che cosa lo provavi? Perchè non provi piacere ad essere quella che sei? Una persona semplice e bellissima, amata da chi ti deve amare...magari qualche grilletto te lo puoi anche prendere...ma solo se ti rende più viva! Cerca di capire che cosa ti fa vivere davvero o ti faceva vivere davvero....almeno in un giorno avrai pur vissuto, o sei sempre morta giorno per giorno...

forrza prova a pensarci...

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Ciao Kris.Più che risposte ho qualche domanda: come è possibile che una donna che non ama più suo marito da tantissimo tempo non si innamori di qualcun'altro? Come potrebbe essere mai possibile restare accanto ad una persona che non si ama senza poi sentirsi di morire dentro? Come è possibile credere che se si è fatta la scelta di preferire le sicurezze poi abbia senso rimpiangere quello che si sarebbe potuto fare/sentire/avere? Come è possibile ridurre la vita ad un semplice tappare i buchi, per non dire voragini, esistenziali e non avere un sussulto in cui prendi e mandi all'aria tutto e cerchi davvero ciò che ti fa star bene in profondità, fosse anche stare da sola o che so altro? Il tuo racconto da l'impressione, anche se capisco che non lo è nel tuo caso, della donna insoddisfatta la cui unica situazione possibile, visto i limiti ed i vincoli che si autoimpone, sia quella di trovarsi qualcosa di eccitante da fare, come ultimo tappabuchi possibile. Il fatto è che tu hai capito che i "sostituti" di ciò che desideriamo non esistono e quindi se veramente vogliamo qualcosa l'unica strada è quella secondo la quale non si possono accettare compromessi: credo allora che tu sia di fronte ad una scelta...anche se mi sembra che una decisione quasi l'hai già presa...quella della rinuncia...ma a quel punto devi assumerti anche le conseguenze di questa tua scelta, che nessuno ti impone al di fuori di te stessa....

Insomma la voglia di vivere, l'essere felici, fare ciò che ci piace ha un prezzo: quello che non si possono desiderare due cose che in un dato momento sono contrastanti, opposte...

Forse se sei qui è anche però perchè c'è una parte di te che sarebbe disposta a fare "il grande salto"...perchè non credo sia utile più di tanto stare qui quasi a crogiolarsi nel proprio malessere...

Con tutta la simpatia che sai ho per te, ti auguro davvero che tu possa invece prendere in mano il tuo destino e condurlo lì, come si dice, dove ti porta il cuore.

Aio.

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