Ma si può sempre guarire o si può essere troppo deboli?

[Maria'86 0]

Ciao a tutti,

sono iscritta qui da pochissimo, e spero presto di fare la vostra conoscenza. Vorrei chiedere se secondo voi è sempre possibile uscire da una situazione spiacevole, che sembra essersi cronicizzata. So che molti di voi avranno problemi anche maggiori dei miei e nonostante tutto riescono ad andare avanti e stare vicino agli amici e familiari, ma io non ce la faccio a reagire e vedo i miei problemi senza soluzione. E' da quando avevo quindici anni che soffro di depressione e disturbi alimentari, bulimia e poi anoressia, ora non sono più anoressica fisicamente, ma continuo ad esserlo mentalmente e mantenere le stesse fissazioni, e ogni tanto mi induco il vomito. Pensavo che una volta non fossi pesata più 35 chili, avrei visto in modo diverso il mondo che mi sta intorno, ma invece dentro continuo a essere infelice. Mi sono isolata da tutti, dai miei amici, dalla gente, perchè non mi vedo con il mio corpo, con i miei chili di troppo, e mi viene da piangere. Mia madre mi sta vicino, ma prende sempre le difese di mio padre con cui ho un rapporto pessimo e sento di provare del rancore... lui fuma e beve moltissimo, è sempre molto severo e autoritario, non si abbandona mai a un gesto d'affetto perchè è depresso. E aveva delle fissazioni di tipo sessuale, leggeva fumetti pornografici, diceva che il mio corpo gli piaceva e a volte voleva vedermi nuda. Io credevo fosse normale, come diceva lui, ma ora so che non è così, ma queste cose non le riesco a dire alla mia psicologa, le ho confidate una volta a mia madre, ma lei ha detto che lui fa così perchè non si rende conto e pensa di far bene, credo che abbia ragione,ma questo non signifca nulla per me. Volevo allontanarmi da lui ma non ho parenti che mi ospitino, e per andare all'università fuori città, non mi sento a posto per vedere la gente. Vorrei che qualcuno di voi mi dicesse come si comporterebbe se fosse al mio psto, per vedere se potrei fare delle scelte giuste. La mia psicologa dice di fare le cose senza pensarci, iscrivermi alla scuola che mi piace, uscire... ma delle volte penso che non capisca, perchè io non ce la faccio proprio, è possibile? Sento la voglia di dimagrire e basta e l'unico modo per uscire per me sarebe quello di perdere peso in fretta.

Grazie per avere letto questo mio lungo sfogo

[eufrasia77 0]

Ciao Maria,

io penso che la tua psicologa ha ragione, devi uscire, iscriverti all'università e fare quello che vuoi !

Capisco che non è semplice dimenticare tutto in un momento tutte le cose spiacevoli che ti sono capitate, però devi iniziare a piccoli passi a tentare di uscire da questa situazione !

Sei giovane, hai tutta la vita davanti !

Se posso darti solo un piccolo consiglio...iscriviti di corsa all'università !

Altrimenti poi te ne penti e ti rimane il rimpianto !

Non fare come me , che mi sono iscritta all'università 8 anni dopo il diploma e ci sto mettendo il doppio del tempo,perché non ho più il cervello allenato per studiare !

In bocca al lupo per tutto !

[nello 0]

Ciao a tutti,

sono iscritta qui da pochissimo, e spero presto di fare la vostra conoscenza. Vorrei chiedere se secondo voi è sempre possibile uscire da una situazione spiacevole, che sembra essersi cronicizzata. So che molti di voi avranno problemi anche maggiori dei miei e nonostante tutto riescono ad andare avanti e stare vicino agli amici e familiari, ma io non ce la faccio a reagire e vedo i miei problemi senza soluzione. E' da quando avevo quindici anni che soffro di depressione e disturbi alimentari, bulimia e poi anoressia, ora non sono più anoressica fisicamente, ma continuo ad esserlo mentalmente e mantenere le stesse fissazioni, e ogni tanto mi induco il vomito. Pensavo che una volta non fossi pesata più 35 chili, avrei visto in modo diverso il mondo che mi sta intorno, ma invece dentro continuo a essere infelice. Mi sono isolata da tutti, dai miei amici, dalla gente, perchè non mi vedo con il mio corpo, con i miei chili di troppo, e mi viene da piangere. Mia madre mi sta vicino, ma prende sempre le difese di mio padre con cui ho un rapporto pessimo e sento di provare del rancore... lui fuma e beve moltissimo, è sempre molto severo e autoritario, non si abbandona mai a un gesto d'affetto perchè è depresso. E aveva delle fissazioni di tipo sessuale, leggeva fumetti pornografici, diceva che il mio corpo gli piaceva e a volte voleva vedermi nuda. Io credevo fosse normale, come diceva lui, ma ora so che non è così, ma queste cose non le riesco a dire alla mia psicologa, le ho confidate una volta a mia madre, ma lei ha detto che lui fa così perchè non si rende conto e pensa di far bene, credo che abbia ragione,ma questo non signifca nulla per me. Volevo allontanarmi da lui ma non ho parenti che mi ospitino, e per andare all'università fuori città, non mi sento a posto per vedere la gente. Vorrei che qualcuno di voi mi dicesse come si comporterebbe se fosse al mio psto, per vedere se potrei fare delle scelte giuste. La mia psicologa dice di fare le cose senza pensarci, iscrivermi alla scuola che mi piace, uscire... ma delle volte penso che non capisca, perchè io non ce la faccio proprio, è possibile? Sento la voglia di dimagrire e basta e l'unico modo per uscire per me sarebe quello di perdere peso in fretta.

Grazie per avere letto questo mio lungo sfogo  

Ciao Maria

gradirei parlare di tuo padre e ora ti spiego perchè :

tuo padre verso di te ha manifestato delle attenzioni cossiddette "morbose" cioè come se avesse avuto un morbo che lo attanagliava....... tuo padre ha delle condotte di dipendenza da fumo (tabagismo) e alcoolismo familiare celato se ho ben inteso...cioè ha comportamenti e condotte morbose frenanti verso il proprio sistema neurovegetativo...............ovvio che abbia sviluppato una condotta autoritaria nei tuoi confronti in quanto è una condotta riduttiva rispetto l'esame critico degli accadimenti e dei bisogni dei figli...cioè tuo padre sostituisce la sua carente autorevolezza paterna con l'autoritarismo educativo - comunicativo. E' la tipica condotta di un padre che non insegna ma che solko pretende....una delle peggiori che pulò esserci.

Questo probabilmente, forse, a mio pare ha portato in te un riflesso morboso di attenzione verso te stessa e di poca attenzione e crticità frutiva verso l'esterno e cioè di credere di nutrire la tua esternità /la tua immagine) attraverso il controllo del tuo corpo.....

il tuo corpoi lascialo vivere serenamente non imporgli il controllo neurologico lasciagli l'efficenza metabolica della naturalità....

è bene che tu faccia ciò che ti senti che ti svincoli dalla tua immagine con condotte accelleranti... partecipa al tuo corpo con la tua mente e non viceversa...cioè non importi condotte scelte mentalmente frutto di idee e non di naturali meccanismi metabolici....

Il peso non si perde mai in fretta perchè perdere peso in fretta significa perdere anche la massa magra.... e questo è solo dannoso.

Se ritieni di perdere peso devi semplicemente andare da un medico dietologo e normare il tuo attuale stato corporeo unitamente a quello interiore e stabilire un serio programma di obbiettivo di raggiungimento...

Il peso non è tutto è solo una partenza...te lo dice uno che ha sempre controllato il proprio peso corporeo avendo fatto sport praticamente per tutta la vita a tutti i livelli dal più alto all'amatoriale.....

anche io sulla carta vorrei pesare 75 - 77 kg. (ora peso dagli 82 agli 85 kg.) secondo gli allenamenti...ma se lo facessi rapidamente combinerei disastri e rischierei un collasso metabolico ....cioè il mio corpo si blocca.....

i grandi obbiettivi si raggiungono nel dovuto tempo.....

Tornando a casa tua cerca di vedere le cose con un occhio esterno...cioè meno coinvolto......e matura le scelte come se il tuo Es ti consigliasse..

Ciao e scusa per la risposta lunga.

Un vero abbraccio di padre... vista la mia età.