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regia di R. Michell

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Il cinema sembrava avere percorso tutto, ormai. Il sentimento amoroso umano, le sue sfaccettature e le sue possibilita' sembravano gia' tutte indagate, esplorate e messe in luce dalla macchina da presa. Ma un tabu' ha sempre resistito a tutto: il tabu' della sessualita' della madre, la nostra stessa madre.Questo film, che muove da una sceneggiatura di Hanif Kureishi (scrittore pakistano trapiantato a Londra e gia' autore del fortunato Mezzanotte fino all'alba e Nell'intimita') riesce a rivisitare il tabu' di ogni tempo e di ogni uomo – la sessualita' de La Madre, cioe' la madre come archetipo – con delicatezza, intelligenza, pudore insieme a sfrontatezza, ed un tocco di speranza.

da pol.it

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Bellissimo!!! Tu che ne pensi?

La frase che mi è rimasta, e l'ho visto appena è uscito, quindi un paio di anni fa, è stata:

ognuno prima di morire dovrebbe sentirsi amato almeno una volta.

Lo penso anche io, fortissimamente.

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