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L'altra sera arriva mia figlia a casa con avviso di convocazione assemblea genitori da parte della rappresentante di classe. L'urgenza era dovuta all'inserimento in classe di 2 nuovi alunni provenienti da una vicina scuola. Alcune mamme hanno trovato da ridire per l'inserimento di questi bambini definiti "agitati". Alla riunione, maestra e direttore hanno manifestato la loro disponibilità ad accogliere bambini in difficoltà psicologica che necessitano di aiuto. Molti genitori hanno criticato aspramente questa scelta per i disagi che si sono venuti a creare: momentaneo arresto dello svolgimento dei programmi scolastici per dare spazio e tempo all'inserimento dei nuovi.

Mi chiedo come è possibile pensare che la scuola "chiuda le porte" a dei bimbi proprio mentre manifestano un grave disagio, si creerebbe un grave conflitto data la finalità educativa della scuola.

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L'altra sera arriva mia figlia a casa con avviso di convocazione assemblea genitori da parte della rappresentante di classe. L'urgenza era dovuta all'inserimento in classe di 2 nuovi alunni provenienti da una vicina scuola. Alcune mamme hanno trovato da ridire per l'inserimento di questi bambini definiti "agitati". Alla riunione, maestra e direttore hanno manifestato la loro disponibilità ad accogliere bambini in difficoltà psicologica che necessitano di aiuto. Molti genitori hanno criticato aspramente questa scelta per i disagi che si sono venuti a creare: momentaneo arresto dello svolgimento dei programmi scolastici per dare spazio e tempo all'inserimento dei nuovi.

Mi chiedo come è possibile pensare che la scuola "chiuda le porte" a dei bimbi proprio mentre manifestano un grave disagio, si creerebbe un grave conflitto data la finalità educativa della scuola.

Non viene colta l'importanza educativa di creare uno spazio per l'altro nella classe creando un vuoto: un vuoto di programmi, di attese,di voci che tacciono per ascoltare, di ritmi per ospitare qualcosa di inatteso, di nuovo, uno spazio che è un dono d'accoglienza dell'altro.

Ma non c'è di che scandalizzarsi: anche quei genitori possono essere "educati".Del resto non tutti abbiamo le stesse esperienze, non tutti abbiamo avuto le stesse opportunità. Quei genitori, al contrario, rappresentano una sfida.

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Non viene colta l'importanza educativa di creare uno spazio per l'altro nella classe creando un vuoto: un vuoto di programmi' date= di attese,di voci che tacciono per ascoltare, di ritmi per ospitare qualcosa di inatteso, di nuovo, uno spazio che è un dono d'accoglienza dell'altro.

Ma non c'è di che scandalizzarsi: anche quei genitori possono essere "educati".Del resto non tutti abbiamo le stesse esperienze, non tutti abbiamo avuto le stesse opportunità. Quei genitori, al contrario, rappresentano una sfida.[/quote]

Sfida che ho colto nello sguardo sereno, profondo, umano, introspettivo, instancabile, sapiente.... dell' insegnante di mia figlia. :wink:

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  • 2 weeks later...

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Ma non c'è di che scandalizzarsi: anche quei genitori possono essere "educati".Del resto non tutti abbiamo le stesse esperienze, non tutti abbiamo avuto le stesse opportunità. Quei genitori, al contrario, rappresentano una sfida.

La mia esperienza:

solo un guppetto di bambini vivaci in classe e le maestre:

QUESTA E' UNA CLASSACCIA.........NON SAPPIAMO PIU' COSA FARE!

Noi genitori dei bambini tranquilli (troppo per le maestre e nenche questo è positivo) con uno sguardo :shock: così!

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Ma non c'è di che scandalizzarsi: anche quei genitori possono essere "educati".Del resto non tutti abbiamo le stesse esperienze, non tutti abbiamo avuto le stesse opportunità. Quei genitori, al contrario, rappresentano una sfida.

La mia esperienza:

solo un guppetto di bambini vivaci in classe e le maestre:

QUESTA E' UNA CLASSACCIA.........NON SAPPIAMO PIU' COSA FARE!

Noi genitori dei bambini tranquilli (troppo per le maestre e nenche questo è positivo) con uno sguardo :shock: così!

Sì, però si parlava della resistenza di alcuni genitori ad accettare bambini con particolari esigenze nella classe dei loro figli anche a costo di rallentare le normali attività didattiche per favorirne l'inserimento.

In questo caso a quei genitori che forse non hanno esperienza di accoglienza del diverso da sè, o non hanno avuto occasioni precedenti di affrontare il problema vanno fornite informazioni e strumenti necessari per orientarsi nella nuova situazione senza paura o timori.

Poi noi l'abbiamo capito che tu ce l'hai con le maestre del tu' figliolo e sempre lì vuoi andare a parare! :LOL::LOL:

Comunque la questione che tu poni relativamente alla difficoltà di gestione di una classe è interessante perchè in questa difficoltà entrano molti fattori.

Io, per esempio, sono convinta che quando qualcuno incontra una difficoltà con una persona è perchè il modo di essere di quest'ultima fa risuonare dentro lui qualcosa di non risolto.E allora sarà solo un maggiore grado di consapevolezza personale che potrà aiutarlo a superare l'empasse.Io credo,inoltre, che questa sia una legge di tutte le relazioni, non solo educative.

ciao

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Poi noi l'abbiamo capito che tu ce l'hai con le maestre del tu' figliolo e sempre lì vuoi andare a parare! :wink:  :LOL:  

--Cara maestra------------------------------------------------------------------------------purtroppo la condizione del corpo docente è quella che abbiamo sotto gli occhi.  Le consiglerei il mestiere più antico del mondo ma dalla sua acidità mi sa che non debba essere granchè avvenente la donnina squallida in questione. e per fare quel mestiere un minimo di avvenenza ci vuol pure.sicchè forse come donna delle pulizie porebbe fare maggior successo (con tutto il rispetto per ogni mestiere).  

:D

Mi dispiace che una battuta sia stata scambiata per un messaggio acido, e che non sia stata colta la serietà con cui invece ho dato rilievo all'argomento posto.

Tuttavia devo ribadire,anche qui, che in questo forum sono accettati tutti i punti di vista e ogni tipo di argomento di discussione purchè sia affrontato nel rispetto degli interlocutori.

C'è un regolamento che consiglio di prendere in visione.

http://www.psiconline.it/regole_forum.htm

in particolare l'art.6

#" Offese ed attacchi ad personam : non è consentito postare messaggi pubblici di attacco ed offesa ad altri partecipanti della community, così come non è gradita la risposta all'attacco che si muova sullo stesso becero livello. I moderatori avranno facoltà di cancellare e/o modificare il post, o ancora di chiudere la discussione. I moderatori segnaleranno il post alla Redazione che procederà a seconda della gravità dell'offesa ed all'eventuale dinamica sviluppatasi."

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Sfida che ho colto nello sguardo sereno, profondo, umano, introspettivo, instancabile, sapiente.... dell' insegnante di mia figlia. :LOL:

Non credo a queste 'finezze' degli insegnanti. Gli insegnanti non rappresentano, in massima parte, una categoria così tanto acuta da escogitare sistemi sopraffini di erudizione.

E' semplicemente drammatica la situazione di pochezza culturale e carenza di personalità che oggi la classe degli insegnanti manifesta. :D

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Che vuol dire? mi sembra sintatticamente scorretto.

Ma torniamo a ll' argomento.Gli insegnanti di una volta erano intellettuali, si preoccupavano di autoaggiornarsi.Amavano la letteratura, l'arte ,leggevano di pedagogia, folosofia lettere.Poi è venuto l'aggiornamento sindacalizzato sempre meno ampio e mirato a competenze sempre meno complete.Oggi,con la Scienza della formazione si tende a formare personale docente sempre piu inteso come esecutore dei teorici della formazione.

Io a volte mi sento paralizzata dai descrittori di apprendimento, dagli obiettivi formativi, dalla programmazione,dal pof ,dalla progettazione...

Dov'è la cultura in tutto questo? dov 'è la libertà d insegnamento?

Le nuove insegnanti sono vittime di un disegno che fa si che si formino cosi. Non biasibiamole.

Buon lavoro ,colleghe!

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