Vai al contenuto

Sesso e religione


vale11

Messaggi consigliati

Fornicare vuol dire fare l'amore senza amore, quindi siamo tutti colpevoli prima o poi... :LOL:  (Anticamente, di notte, si avevano dei rapporti sessuali clandestini dentro le "fornici", antichi negozi che erano in quei momenti chiusi).

Essere puri indica purezza d'animo, se l'animo è puro anche il corpo è puro qualsiasi cosa faccia (omnia munda mundis).  :wink:

a bè, allora io sono un peccatore :twisted:

credo che il fare sesso per amore... sia l'ultimo dei motivi :roll:

il più delle volte si fa per... noia :? , sfida 8) , abitudine :shock:

che tristezza :(

cmq la cosa sulla purezza era chiara :wink: solo che bisogna da capire cosa purifica, e cosa sporca... :roll:

DOMANDA TECNICA: ma se i fornici erano chiusi... come facevano a entra pe fa sesso???? :shock:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Pubblicità


  • Risposte 61
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

Veramente fornicare vuol dire [dal dizionario Garzanti]: avere rapporti sessuali con persone dell'altro sesso senza essere marito e moglie | in senso generico, commettere peccati carnali: il sesto comandamento è «non fornicare» .

Egocentrum, visto che si tratta di argomenti un po' delicati per chi crede, potresti evitare i toni che hai usato?

Grazie

 Egocentrum ha scritto: che anche se dio ci fa tutte ste pippe, ci ha cmq lasciati liberi di scegliere (misa è scritto sulla bibbia anche questo), che dio vuole solo il nostro bene (lo ripetono tutti i preti)... e se per essere felici vogliamo fare sesso, bè, facciamolo  

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Turbo la tua risposta mi è piaciuta molto!

Vale, le tue domande sono molto precise, ma non troverai risposte altrettanto precise che ti convinceranno per più di cinque minuti.

Un giorno ti darai delle risposte che come per magia ti "scenderanno nella pancia", e sulla base di queste inizierai a vivere.

Auguri!

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
Grazie per le innumerevoli risposte.

In molti dite di essere credenti, ma di non dar fede a questo tipo di limitazioni dettate dalla Chiesa, perchè secondo voi sono solo delle mere congetture di quest'ultima e non rispecchiano la volontà di Dio.

Mi rivolgo a voi.

Come spiegate il passo della Bibbia in cui è scritto di non fornicare perchè i nostri corpi sono comunque di Dio, o quell'altro del Vangelo in cui Gesù dice che non bisogna compiere impurità?

la bibbia ed il vangelo vanno letti e interpretati con coscienza.

oggi sappiamo che l' atto sessuale non è impuro . .anzi , è purissimo .

lo sappiamo perchè si è studiata bene la cosa. .

2000 anni fa e piu' non si sapeva molto quindi si aveva paura e si dicevano cose sciocche .

oggi rileggendo i vangeli viene da ridere pensando all astoria degli atti impuri ..

cio non ci impedisce di credere a gesu ' e di credere alle cose che diceva .. quelle serie ed importanti .

la bibbia poi va letta con molta attenzione perchè sono ii codici della religione ebraica non cristiana , del popolo eletto .. che non siamo noi .

quindi noi cristiani con quello che dice l abibbia centriamo poco .. a parte qualche storiella sulla creazione.

peraltro sono libri cifrati e metaforici .

per esempio il peccato originale consiste nel avere attinto alla fonte della conoscenza non centra nulla col sesso .

gesu' si è dedicato a problemi piu' grossi .. non ha speso molte parole sul sesso ..

ma ha detto che nessuno puo' giudicare .

nessuno è senza peccato ...

questo la dice lunga ..

quindi se nessuno puo' giudicare come si puo' ritenere impuro un atto ?..

sarebbe di per se un giudizio .. inaccettabile per la filosofia cristiana.

quindi quando mi masturbo cerco di non pensare che compio peccato se no perdo l' eccitazione .. e mi ricordo che non è peccato . .cioè lo è secondo la chiesa e solo secondo la chiesa cattolica.

che con il messaggio di cristo non ha nulla a che vedere.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

DOMANDA TECNICA: ma se i fornici erano chiusi... come facevano a entra pe fa sesso???? :shock:

Più precisamente di quanto mi fu riferito, le "fornici" erano stanze abitate dai poveri e da prostitute "di basso conio", da cui "fornicare". Il sesso senza amore è riprovevole? Mi interessa soprattutto la risposta delle ragazze, perché come diceva Gaber un'idea, finché resta un'idea, è soltanto un'astrazione...tranquille, non si va all'Inferno per certe cose, e poi, pensate un po' ad un Dio che prima ci fornisce l'attrezzatura fisica e la tendenza naturale all'accoppiamento, poi ci proibisce di servircene...sarebbe un Dio un tantino sadico e perverso! :wink:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

le pulsioni sessuali esistono fin dalla nascita; reprimerle è sempre causa di nevrosi....

le cose vanno vissute se davvero le si sente: questo è il punto.

Quindi siamo di fronte ad un falso problema...

io mi chiederei: davvero sento eccitazione? Rispondere a questa domanda non è così semplice come potrebbe sembrare...

allora il "peccato" è farlo quando non si sente...: reprimere qualsiasi cosa, senza "andarci dentro" è sempre causa di malesseri psicologici...sono davvero eccitato o stò cercando di "ottenere qualcosa", da me o dall'altro,attraverso il sesso?

guarda caso,è proprio nell'età Vittoriana che è nata la psichiaria e gli orrori connessi...proprio a causa delle forti inibizioni sessuali, e del malinteso senso cristiano ed educativo che in quell'epoca hanno raggiunto livelli di guardia...fu così che nacque la psicologia...proprio dallo studio dell'isteria...dovuta appunto alla rimozione di pulsioni naturali....

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Secondo me la Chiesa ha attuato un controllo sessuale a volta direi quasi perverso, e lo ha fatto perché attraverso la repressione dei naturali istinti, l'uomo diventa più facilmente prevedibile e quindi condizionabile.

Un essere umano che segue liberamente le proprie sane pulsioni, è molto più difficilmente controllabile.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Veramente fornicare vuol dire [dal dizionario Garzanti]: avere rapporti sessuali con persone dell'altro sesso senza essere marito e moglie | in senso generico, commettere peccati carnali: il sesto comandamento è «non fornicare» .

Egocentrum, visto che si tratta di argomenti un po' delicati per chi crede, potresti evitare i toni che hai usato?

Grazie

 Egocentrum ha scritto: che anche se dio ci fa tutte ste pippe, ci ha cmq lasciati liberi di scegliere (misa è scritto sulla bibbia anche questo), che dio vuole solo il nostro bene (lo ripetono tutti i preti)... e se per essere felici vogliamo fare sesso, bè, facciamolo  

:shock: cosa??? :shock:

mi stai chiedendo... di prenderti in giro?? :shock:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Secondo me la Chiesa ha attuato un controllo sessuale a volta direi quasi perverso, e lo ha fatto perché attraverso la repressione dei naturali istinti, l'uomo diventa più facilmente prevedibile e quindi condizionabile.

Un essere umano che segue liberamente le proprie sane pulsioni, è molto più difficilmente controllabile.

esatto :wink::evil::evil:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
DOMANDA TECNICA: ma se i fornici erano chiusi... come facevano a entra pe fa sesso???? :shock:

Più precisamente di quanto mi fu riferito' date=' le "fornici" erano stanze abitate dai poveri e da prostitute "di basso conio", da cui "fornicare". Il sesso senza amore è riprovevole? Mi interessa soprattutto la risposta delle ragazze, perché come diceva Gaber un'idea, finché resta un'idea, è soltanto un'astrazione...tranquille, non si va all'Inferno per certe cose, e poi, pensate un po' ad un Dio che prima ci fornisce l'attrezzatura fisica e la tendenza naturale all'accoppiamento, poi ci proibisce di servircene...sarebbe un Dio un tantino sadico e perverso! :wink:[/quote']

ah... cosi perde tutto il suo fascino sto vocabolo^^

cmq turbo, attento ai termini che usi :shock: è un argomento delicato questo... :roll:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
le pulsioni sessuali esistono fin dalla nascita; reprimerle è sempre causa di nevrosi....

le cose vanno vissute se davvero le si sente: questo è il punto.

Quindi siamo di fronte ad un falso problema...

io mi chiederei: davvero sento eccitazione? Rispondere a questa domanda non è così semplice come potrebbe sembrare...

allora il "peccato" è farlo quando non si sente...: reprimere qualsiasi cosa, senza "andarci dentro" è sempre causa di malesseri psicologici...sono davvero eccitato o stò cercando di "ottenere qualcosa", da me o dall'altro,attraverso il sesso?

guarda caso,è proprio nell'età Vittoriana che è nata la psichiaria e gli orrori connessi...proprio a causa delle forti inibizioni sessuali, e del malinteso senso cristiano ed educativo che in quell'epoca hanno raggiunto livelli di guardia...fu così che nacque la psicologia...proprio dallo studio dell'isteria...dovuta appunto alla rimozione di pulsioni naturali....

tutto questo è.... molto interessante :p :p :p

e senti aio, anch'io condivido sto metodo di "fai quello che senti" :evil:

ma se ti senti di fare una cosa, ma senti anche la paura delle conseguenze che può portare il farlo... che si fa??? :shock: :wink:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
le pulsioni sessuali esistono fin dalla nascita; reprimerle è sempre causa di nevrosi....

le cose vanno vissute se davvero le si sente: questo è il punto.

Salve Sig. Aioblu,

le pulsioni sessuali fanno parte della natura carnale di ogni essere umano

e quindi non è giusto reprimerle,altrimenti possono diventare causa di

nevrosi. Fin qui, siamo d' accordo. Mi permetta di dissentire dalla sua

ultima affermazione, da me riportata.

Io penso, mi corregga se sbaglio, che anche le pulsioni sessuali vadano

inquadrate nelle emozioni che si vivono in una determinata situazione e non lasciate scorrere liberamente.

Mi spiego meglio, se lasciassimo libero sfogo a tutti i nostri istinti,

cosa ci distinguerebbe dagli animali?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

OT: Non sono sicura di voler essere considerata qualcosa di diverso da un animale...se vedo i comportamenti del mio cane...beh, ho molto, ma molto da imparare: anche dal punto di vista sessuale: mica ci sta con tutti, anzi...son ringhi e morsi col 90% degli spasimanti. Si è scelta il proprio "marito": come e più di certe persone che ho conosciuto...

Mai trovati negli animali certi comportamenti perversi dell'essere umano...non so, non ci vedo niente di riprovevole nel comportamento degli animali.../fine OT

Link al commento
Condividi su altri siti

 
OT: Non sono sicura di voler essere considerata qualcosa di diverso da un animale...se vedo i comportamenti del mio cane...beh, ho molto, ma molto da imparare: anche dal punto di vista sessuale: mica ci sta con tutti, anzi...son ringhi e morsi col 90%  degli spasimanti. Si è scelta il proprio "marito": come e più di certe persone che ho conosciuto...

Mai trovati negli animali certi comportamenti perversi dell'essere umano...non so, non ci vedo niente di riprovevole nel comportamento degli animali.../fine OT

concordo...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
le pulsioni sessuali esistono fin dalla nascita; reprimerle è sempre causa di nevrosi....

le cose vanno vissute se davvero le si sente: questo è il punto.

Quindi siamo di fronte ad un falso problema...

io mi chiederei: davvero sento eccitazione? Rispondere a questa domanda non è così semplice come potrebbe sembrare...

allora il "peccato" è farlo quando non si sente...: reprimere qualsiasi cosa, senza "andarci dentro" è sempre causa di malesseri psicologici...sono davvero eccitato o stò cercando di "ottenere qualcosa", da me o dall'altro,attraverso il sesso?

guarda caso,è proprio nell'età Vittoriana che è nata la psichiaria e gli orrori connessi...proprio a causa delle forti inibizioni sessuali, e del malinteso senso cristiano ed educativo che in quell'epoca hanno raggiunto livelli di guardia...fu così che nacque la psicologia...proprio dallo studio dell'isteria...dovuta appunto alla rimozione di pulsioni naturali....

tutto questo è.... molto interessante :p :p :p

e senti aio, anch'io condivido sto metodo di "fai quello che senti" :evil:

ma se ti senti di fare una cosa, ma senti anche la paura delle conseguenze che può portare il farlo... che si fa??? :shock: :wink:

piccola precisazione "fai quello che senti, se lo senti per davvero..."

cerchiamo di capire se la paura ci mette di fronte ad un dato oggettivo, che paventa dei rischi "reali", o se è una paranoia, da un lato per rimuovere ( incapacità di vivere quello che si sente dovuto a troppo forti input "educativi", ad emozioni troppo forti per poterle contenere dentro di noi, etc. )...nella maggioranza dei casi si scopre che la causa eè da ricercarsi nella seconda ipotesi...in fondo ogni paura è desiderio di ciò che ci fa paura...ed il vero rischio è farsi venire un dap, una nevrosi, etc. a forza di reprimere...

in genere si tende a reprimere negli altri ciò che non abbiamo concesso a noi stessi...quindi non si tratta di un dato oggettivo, molto spesso, ma soggettivo...legato cioè ai propri problemi psicologici...

il risultato comunque non cambia in ogni caso, anche quando si è presi dalla paura...: fare ciò che (ci) si sente di fare...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
OT: Non sono sicura di voler essere considerata qualcosa di diverso da un animale...se vedo i comportamenti del mio cane...beh, ho molto, ma molto da imparare: anche dal punto di vista sessuale: mica ci sta con tutti, anzi...son ringhi e morsi col 90%  degli spasimanti. Si è scelta il proprio "marito": come e più di certe persone che ho conosciuto...

Mai trovati negli animali certi comportamenti perversi dell'essere umano...non so, non ci vedo niente di riprovevole nel comportamento degli animali.../fine OT

CIAO Ellemir,

sono sicura che la tua cagnolina è adorabile, come la sua "padroncina".

Io mi riferivo ad un concetto semplice ,scientifico e teologico

che differenzia l' uomo, dotato di ragione, dagli animali, dotati di istinto.

Certo, è chiaro che ci sono persone che hanno dei cagnolini adorabili,

per cui, giustamente, non notano la differenza, anzi hanno tanto da imparare da loro; mentre ci sono, anche, persone che hanno dei pitbull,

che all' improvviso non riconoscono più i loro padroncini, che li hanno allevati con amore e li azzannano ferocemente.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
le pulsioni sessuali esistono fin dalla nascita; reprimerle è sempre causa di nevrosi....

le cose vanno vissute se davvero le si sente: questo è il punto.

Quindi siamo di fronte ad un falso problema...

io mi chiederei: davvero sento eccitazione? Rispondere a questa domanda non è così semplice come potrebbe sembrare...

allora il "peccato" è farlo quando non si sente...: reprimere qualsiasi cosa, senza "andarci dentro" è sempre causa di malesseri psicologici...sono davvero eccitato o stò cercando di "ottenere qualcosa", da me o dall'altro,attraverso il sesso?

guarda caso,è proprio nell'età Vittoriana che è nata la psichiaria e gli orrori connessi...proprio a causa delle forti inibizioni sessuali, e del malinteso senso cristiano ed educativo che in quell'epoca hanno raggiunto livelli di guardia...fu così che nacque la psicologia...proprio dallo studio dell'isteria...dovuta appunto alla rimozione di pulsioni naturali....

tutto questo è.... molto interessante :p :p :p

e senti aio, anch'io condivido sto metodo di "fai quello che senti" :evil:

ma se ti senti di fare una cosa, ma senti anche la paura delle conseguenze che può portare il farlo... che si fa??? :shock: :wink:

piccola precisazione "fai quello che senti, se lo senti per davvero..."

cerchiamo di capire se la paura ci mette di fronte ad un dato oggettivo, che paventa dei rischi "reali", o se è una paranoia, da un lato per rimuovere ( incapacità di vivere quello che si sente dovuto a troppo forti input "educativi", ad emozioni troppo forti per poterle contenere dentro di noi, etc. )...nella maggioranza dei casi si scopre che la causa eè da ricercarsi nella seconda ipotesi...in fondo ogni paura è desiderio di ciò che ci fa paura...ed il vero rischio è farsi venire un dap, una nevrosi, etc. a forza di reprimere...

in genere si tende a reprimere negli altri ciò che non abbiamo concesso a noi stessi...quindi non si tratta di un dato oggettivo, molto spesso, ma soggettivo...legato cioè ai propri problemi psicologici...

il risultato comunque non cambia in ogni caso, anche quando si è presi dalla paura...: fare ciò che (ci) si sente di fare...

:shock: eh? :shock: un attimo che rileggo con calma ^^

........

che significa "ogni paura è desiderio di cio che ci fa paura"????

cmq, possiamo considera la paura come una difesa no? una... conseguenza di... che? :shock:

che cmq tende ad offuscare, a camuffare, quello che (ci) -poi mi spieghi perchè l'hai messo tra parentesi :D - si sente davvero...

quindi quando avviene questo, come fare a riconoscerlo? (cio che [ci] si sente davvero)

se è davvero cosi... senno credo di non aver capito ^^' :oops:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Sig Aioblu,

ma di che paura sta parlando?

Ognuno vive la propria sessualità, come meglio lo soddisfa.

Io la vivo, a modo mio e le posso assicurare che sono

felicemente appagata e soddisfatta.

Le auguro altrettanto.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
le pulsioni sessuali esistono fin dalla nascita; reprimerle è sempre causa di nevrosi....

le cose vanno vissute se davvero le si sente: questo è il punto.

Salve Sig. Aioblu,

le pulsioni sessuali fanno parte della natura carnale di ogni essere umano

e quindi non è giusto reprimerle,altrimenti possono diventare causa di

nevrosi. Fin qui, siamo d' accordo. Mi permetta di dissentire dalla sua

ultima affermazione, da me riportata.

Io penso, mi corregga se sbaglio, che anche le pulsioni sessuali vadano

inquadrate nelle emozioni che si vivono in una determinata situazione e non lasciate scorrere liberamente.

Mi spiego meglio, se lasciassimo libero sfogo a tutti i nostri istinti,

cosa ci distinguerebbe dagli animali?

Cara Inis,

la repressione, come le spiegavo tempo fa, induce dei risvolti psicosomatici...e vedo che questa parte le è ormai chiara...diciamo da un punto di vista "razionale".

Non ci resta che approfondire il concetto di sensazione/emozione: si tratta di un complesso di "cognizioni" che si avvertono in maniera "automatica"...cioè indipendente dalla nostra volontà...

ora se una "valutazione" di ordine mentale ( seppur in ossequio ad un dettato "etico" condivisibile") ci porta a non dare spazio a quella data sensazione/emozione non avremo mai modo di capirla per davvero e quindi di regolare il nostro agire in funzione di quello che sentiamo veramente e senza incorrere nell'errore di "supporre" che stiamo vivendo una data emozione ( perchè ad una verifica "emotiva"- entrando cioè in quello che sentiamo - potremmo accorgerci che quello che sentiamo realmente non è quello che "pensavamo di sentire").

Faccio un esempio: sento eccitazione, caso 1) la rimuovo e l'eccitazione viene inconsciamente trasformata in rabbia, che pone meno problemi ad essere vissuta , visto che eticamente , se contenuta, non mi pone gli stessi problemi che mi porrebbe il vivere un rapporto sessuale; quindi molto spesso siamo inclini alle trasformazioni di una emozione in un'altra...visto che comunque non è possibile cancellarle; caso 2) mi concedo di rendermi conto di essere eccitato e cerco di percepirmi nelle varie sfumature che mi fa sentire questa sensazione...lo stesso però non mi sento di vivere quella sensazione che provo ed allora "razionalizzo" dicendomi che contrasta con certi principi etici, che lei/lui la/lo conosco da poco...che con lui/lei non mi va perchè non lo/a amo, etc. etc., anche in questo caso sarò afflitto da psicosomatizzazioni; caso 3 ) percepisco le mie sensazioni...so quindi che non è facile che si tratti veramente di eccitazione, perchè una vera eccitazione "spontanea" è più rara di quel che si è comunemente propensi a credere...cioè su 100 volte che pensiamo/diciamo/vogliamo fare sesso solo 1 o 2 volte ne abbiamo realmente desiderio...; in ogni caso, diciamo, in questo terzo caso si pone l'eventualità di un soddisfacimento di quella che è la pulsione sessuale....posso allora arrivare a masturbarmi, o ad avere un rapporto sessuale con un/una partner.

In fin dei conti bisogna distinguere il sesso dall'amore...sono due cose molto diverse...anche se so bene che l'amore spesso funziona come alibi per concedersi quello che è un fatto che sorge spontaneo e naturale, indipendentemente dalla sfera affettiva.

Credo infine che il buon Dio abbia altri pensieri/problemi per la testa che stare lì a fare il guardone...col fucile spianato sulle nostre "cattive azioni"...

è difficile peccare veramente...troppo spesso si tratta solo di disagi psicologici e nient'altro.

Il peccato è una cosa più profonda: è l'estrema consapevolezza del voler agire la manipolazione dell'altro...ed il sesso molto spesso, anche nel talamo coniugale altro non è che manipolazione dell'altro...quindi baderei più ai "peccati" che si fanno dopo , che non prima del matrimonio, che si commettono dentro e non fuori del matrimonio....

la differenza tra l'essere umano e quello animale è che l'animale si asseconda, si percepisce, si rispetta...per l'uomo è un pò più difficile, o per lo meno è diventato più difficile percepirsi...ma il percepirsi umano non è affatto in contrasto con quelli che potrebbero essere anche nel nostro caso dei criteri di spontaneità, di autenticità...col plusvalore di una spontaneità e di una autenticità umane...

le pulsioni sessuali esistono fin dalla nascita; reprimerle è sempre causa di nevrosi....

le cose vanno vissute se davvero le si sente: questo è il punto.

Quindi siamo di fronte ad un falso problema...

io mi chiederei: davvero sento eccitazione? Rispondere a questa domanda non è così semplice come potrebbe sembrare...

allora il "peccato" è farlo quando non si sente...: reprimere qualsiasi cosa, senza "andarci dentro" è sempre causa di malesseri psicologici...sono davvero eccitato o stò cercando di "ottenere qualcosa", da me o dall'altro,attraverso il sesso?

guarda caso,è proprio nell'età Vittoriana che è nata la psichiaria e gli orrori connessi...proprio a causa delle forti inibizioni sessuali, e del malinteso senso cristiano ed educativo che in quell'epoca hanno raggiunto livelli di guardia...fu così che nacque la psicologia...proprio dallo studio dell'isteria...dovuta appunto alla rimozione di pulsioni naturali....

tutto questo è.... molto interessante :P :P :P

e senti aio, anch'io condivido sto metodo di "fai quello che senti" :evil:

ma se ti senti di fare una cosa, ma senti anche la paura delle conseguenze che può portare il farlo... che si fa??? :shock: :wink:

piccola precisazione "fai quello che senti, se lo senti per davvero..."

cerchiamo di capire se la paura ci mette di fronte ad un dato oggettivo, che paventa dei rischi "reali", o se è una paranoia, da un lato per rimuovere ( incapacità di vivere quello che si sente dovuto a troppo forti input "educativi", ad emozioni troppo forti per poterle contenere dentro di noi, etc. )...nella maggioranza dei casi si scopre che la causa eè da ricercarsi nella seconda ipotesi...in fondo ogni paura è desiderio di ciò che ci fa paura...ed il vero rischio è farsi venire un dap, una nevrosi, etc. a forza di reprimere...

in genere si tende a reprimere negli altri ciò che non abbiamo concesso a noi stessi...quindi non si tratta di un dato oggettivo, molto spesso, ma soggettivo...legato cioè ai propri problemi psicologici...

il risultato comunque non cambia in ogni caso, anche quando si è presi dalla paura...: fare ciò che (ci) si sente di fare...

:shock: eh? :shock: un attimo che rileggo con calma ^^

........

che significa "ogni paura è desiderio di cio che ci fa paura"????

cmq, possiamo considera la paura come una difesa no? una... conseguenza di... che? :shock:

che cmq tende ad offuscare, a camuffare, quello che (ci) -poi mi spieghi perchè l'hai messo tra parentesi :D - si sente davvero...

quindi quando avviene questo, come fare a riconoscerlo? (cio che [ci] si sente davvero)

se è davvero cosi... senno credo di non aver capito ^^' :oops:

la paura è una delle quattro emozioni fondamentali ( gioia, tristezza, rabbia e paura)...come tutte le emozioni va vissuta, elaborata, metabolizzata...cioè ci devi entrare dentro , attraversarla...solo in questo modo vedrai se si tratta di un dato soggettivo paranoico o invece di un dato oggettivo...quelle di cui parli tu sono connotazioni non denotazione della paura,che come abbiamo visto è "semplicemente" una emozione.

Ora, sicuramente questo amplia le possibilità di accesso all' oggetto della paura, che è "oggetto" di desiderio in ogni caso... ci si può sentire di abbandonare il campo perchè , dopo aver metabolizzato, il desiderio scompare....oppure "ce la sentiamo", cioè sentiamo, di andare incontro a quello che è il nostro desiderio che prima ci faceva paura...

Un bambibo ha desiderio di mettere il ditino sul fuoco...sono considerazioni di ordine di integrità fisica che portano ad insegnargli di non metterlo....ma il deisderio c'è...quindi in seguito lui avrà paura di mettere il ditino sul fuoco ma proverà contemporaneamente anche il desiderio di metterlo....ora accade che spesso ciò che ci distoglie dal realizzare un certo desiderio è solo paura indotta artificialmente da convenzioni, indicazioni educative, etc. che nulla hanno di oggettivo, anzi spesso nascono da disagi psicologici degli educatori o da limiti delle istanze etico/religiose...questi limiti possono ben essere ridimensionati o aboliti del tutto, trattandosi di limiti soggettivi...che vanno verificati rispetto alla propria personalità, al proprio carattere, alle proprie personali ( e non indotte ) convinzioni, al proprio reale sentire....Dio non potrebbe mai farci sentire davvero cose cattive...."peccato" è il non percepire quello che realmente siamo e sentiamo....

Sig Aioblu' date='

ma di che paura sta parlando?

Di quella di cui mi chiedeva Ego.

Ognuno vive la propria sessualità, come meglio lo soddisfa.

Io la vivo, a modo mio e le posso assicurare che sono

felicemente appagata e soddisfatta.

Mi compiaccio con lei.

Le auguro altrettanto.

Mi compiaccio anche con me stesso, grazie! :)

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Caro Sig. Aioblu,

la ringrazio per la spiegazione che mi ha fornito. Ora, ho le idee

più chiare. Mi permetta solo un piccolo appunto....... io, per

quanto mi sforzi, non riesco a separare l'Amore dal Sesso; per me

l' uno è interdipendente dall'altro, mi perdoni, sa ...... sono

ancora " piccolina". Infine, mi è piaciuta molto la sua spiegazione

sugli animali, le faccio i miei complimenti, lei è un poeta.

Un' ultima cosa, è solo una mia impressione o una coincidenza:

perchè tutte le volte che parliamo, io e lei, c' entra sempre quella

" benedetta" manipolazione dell' altro? Ora è il peccato, prima era la

seduttività con la minigonna, prima ancora era l' atteggiamento intellet-

tuale. Lo sa benissimo che è una cosa che mi fa arrabbiare e continua

sempre a farmelo notare, per caso ce l'ha con me? :wink:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Grazie per le innumerevoli risposte.

Come spiegate il passo della Bibbia in cui è scritto di non fornicare perchè i nostri corpi sono comunque di Dio, o quell'altro del Vangelo in cui Gesù dice che non bisogna compiere impurità?

Be', per me "fornicare",nel senso di usare il sesso in modo "sbagliato" è quando tradisci il tuo partner o quando usi l'altra persona come se fosse un oggetto.

Queste azioni per me sono eticamente scorrette.

Ma se fai sesso con una persona che ami, per la quale hai sentimenti sinceri, trovo che non ci sia nulla di sbagliato.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

I miei vecchi studi di Giurisprudenza, mi hanno insegnato che

in diritto vige la norma del tacito assenso, che gli antichi legislatori

avevano coniato per definire alcune controversie.

Trovo, sia molto più pertinente che tante inutili parole.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Ma Inis far sesso con una persona è un conto, ci vai xhè ti "tira" sotto un profilo estetico, nn si può dire di amare una persona che nn conosci perchè in realtà ami una tua proiezione d' idealizzazione. Magari ci puoi pure andare a letto lo stesso giorno ma è un puro fattore sessuale.

Poi la strada si biforca: A) Conosci nel tempo la persona nel suo "reale modo di essere" e ti piace B) Conosci la persono nel suo "reale modo di essere" e nn ti piace

Poi cmq una relazione sessuale implica cmq un "legame" che può durare nel tempo ma avrà cmq una sua fine per persone che vivono il rapporto di coppia come una "gabbia"

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Ciao Bosko,

la differenza fra quello che sostieni tu e la mia opinione, è tutta nell'impostazione iniziale di una relazione. Forse, per voi uomini è più

semplice, per tutta quella serie di motivazioni, che spiegava il Sig. Aioblu,

nel suo post, ma io credo che per vivere pienamente una relazione, è necessario che l' innamoramento, ossia la percezione di tutte quelle emozioni che ti fanno desiderare e stare bene con una persona, si completi con il rapporto sessuale e non viceversa.

In parole semplici, se un ragazzo che non mi piace, mi chiede....... di sbottonare la mia camicetta :oops: io gli rispondo chiaro e tondo che non voglio!!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.