Ste 0 Autore Share Inserita: 2 marzo 2007 :D Altre esternazioni civiche dalla "matrix" 8) Questa volta ad esprimere in modo compiuto il suo (?) pensiero è un paperotto travestito da ingegnere "esperto di vita". Quel che mi preme non e' discutere su quello che ti ha portatoad un contrasto cosi' forte con la dirigenza di CCCCCC. [nemmeno a me... t'avevo chiesto spiegazioni su voci che mi sono giunte di cose da te raccontate in giro ] Ti posso pero' dire per certo che conosco piu' di una persona che e' molto critica verso i metodi di lavoro e l'organizzazione della ditta. [in corridoio a che serve? :shock: ], ma che non si e' mosso come ti sei mosso tu. [che non si è ai mosso punto, intendi? :shock: ] In qualche modo si saranno adeguati, magari cercando di tanto in tanto di spingere le cose nella loro direzione. [ma ti rendi conto di cosa dici? :shock: Descrivi l'omertà ed il marciare sulle difficoltà con tono da lezione di educazione civica! :roll: ] Ad ogni modo capisco che tu ti sia sentito obbligato al comportamento che hai avuto, ma non era di certo l'unico possibile [basta che sia lecito, e il mio comportamento non è sottoposto alla tua approvazione, cocco ] Ad ogni modo, se un dipendente ritiene incompatibile in proprio pensiero con quello delle dirigenza, mi sembra una scelta comprensibile quella delle dimissioni. [comprensibile o da te desiderata? :? E poi... poco fa non parlavi invece di "adeguarsi" e "spingere le cose nella propria direzione"? :? ] Non condivido invece quella di fare ostruzionismo nei confronti dei colleghi. [nemmeno io, è per questo che ti faccio parlare e non appena sarà possibile ti farò radiare dall'Albo ] E mi sembrava poco producente anche l'atteggiamento di rifiutarsi di lavorare, come purtroppo e' stato.[sta attento, cucciolo, che ci sono anche persone che documentano le cose, e la diffamazione è ancora un reato, in Italia] Lo so che non ti avro' convinto, anche perche' queste cose gia' te le avevo dette. [non è che basta dire 3 volte una sciocchezza, per essere convincenti. Ci arrivi da te o c'è bisogno di una gru? :shock: ] Un unico consiglio che vorrei darti e' quello di guardare avanti. [guardo avanti e vedo te / un mattone avanti a me / chiudo gli occhi e tiro un colpo e prendo te... Ti piace la musica? :D ] Anche a me e' successo di essere licenziato [non mi sorprende affatto :D ] e di trovarmi a disagio nella ditta in cui lavoravo per contrasti con la dirigenza. [c'è contrasto e contrasto, cocco.... :? ] Sono cose che rimangono impresse, pensieri spiacevoli, ma la vita prosegue e ci sono cose molto piu' importanti a cui dedicare i propri pensieri. [no, no sono cose molto importanti e comunque a modo loro anche piacevoli... tu ad esempio sei uno spasso! ] La cosa sorprendente e degna di approfondimento è che - invece - per molte persone discorsi di questo tipo (a papera) sono convincenti :shock: Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 8 marzo 2007 8 marzo 2007 - Donne all'amatrixiana Continuano le testimonianze sputate fuori dalla "matrix". Vediamo un po'... Uno parla di "vari casi di mobbing" e allora gli si chiede qualche info in più (da prendere con le molle): I casi di mobbing accertati secondo me sono la segretaria iraniana (1)e molto probabilmente l'altra segretaria e' sotto mirino (ma non ne sono sicuro) (2) Note: (1) :shock: Povera figliuola... magari pensava davvero che in Italia e in particolare a Milano ci fosse la mitologica civiltà occidentale"... (2) Perché non provi a chiederglielo? :shock: Mah... mica c'è Toto Riina che gira in quegli ambienti :shock: Ma lasciamo perdere, tanto non è importante che una persona venga "presa di mira" sotto gli sguardi spettatori (?) di altre persone che, se anche non fosse per una semplice questione di civiltà e buon senso... magari qualche obbligo giuridico ce l'avrebbero pure... Non è importante. Invece è interessante osservare come le persone che non hanno un carattere difficile (quindi ce l'hanno facile) rispondono nei dialoghi, e fanno valutazioni degne di nota. Ste: "Ciao Xxx, hai avuto modo di parlare con altri colleghi delle coseche ci siamo raccontati? A proposito: se quelli che avrebbero avuto piacere di incontrarmi (inclusa la ragazza di cui parlavi), hanno anche piacere a scrivermi, passa pure loro il mio indirizzo e-mail senza farti problemi." Xxx: "Ciao Stefano, purtroppo non ho modo di parlare con i colleghi in quanto come ben sai sono anni che sono chiuso nel laboratorio della ZZZZZZZ a fare test del xxxx da solo, la ragazza ha veramente un carattere difficile oltre che come donna necessita di attenzioni maschili che in questo momento non ha e quindi come puoi ben capire e' difficile da trattare." :shock: Ma che risposta è?!? PS: Degno di segnalazione, un bell'articolo sui "caratteri difficili" e sui "caratteri facili" nel mondo delle organizzazioni. http://www.comedonchisciotte.org/site/modu...order=0&thold=0 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
TEMPLARE1971 0 Share Inserita: 8 marzo 2007 hAI RAGIONE IN TANTE COSE. Oggi ho fatto un colloquio di lavoro dove avevo mandato c.v., mi chiamano per fare lavoro di ufficio. Il colloquiodi 20 minuti verte su laurea, tipo di tesi conoscenze ragionieristiche e amministrazione del personale e poi?.. sa cercavmo un impiegatoa tempo fa ma poi le cose son cambiate...ci sarebbe un posto dicassiera a 25 ore settimanali sostituzione maternità, ssenza aspettative ulteriori sa noi siamo chiari. Azienda familiare del xxxx che attira una laureata e fa domande non attinenti al lavoro he può fare una con la licenzia media. A questo punto meglio fare l'operatore fiscale e mesi se passo l'esame finale. Ma che cax di selezione è questa, ma non si vergognano a umiliare la gente? io ho risposto, behdi questi tempi bisogna accettare, e lui spaventato cosa vuole dire?ù che ogni esperienza arricchisce, e comunque non c'è più il posto fisso di una volta e bisogna essere flessibili adattandosi a vari lavori. Per non mandarlo a quel paese. Gli ho detto quel che voleva sentirsi dire. Sono mesi che se contattata ricevo sempre proposte lavorative al ribasso, da ragioniere siamo scesi a operatore di call center ora a cassiera, ci manca solo addetta alle pulizie. Chi ha i soldi comanda e stabilisce le regole del gioco, tra cui quelle di divertisi a selezionare la gente anche se non sa farlo. tenendo cogl**** nei posti di dirigenza e impiegatizi, lo so perchè conosco la ditta e quando doveva passare da padre in figlio, hanno mandato via molta gente in gamba per litigi tra loro, simpatie o altro. A me non mi cambia la vita qualche mese da cassiera, anzi dovrei ometterlo dal c.v. perchè me lo rovinerebbe come altre esperienze tipo fare le fotocopie. Non mi rimane che tentare la borsa lavoro nella ditta di mio marito, paga l'ente promotore, ma almeno mi qualifico. QUESTA ELEMOSINA SE LA PUO' TENERE. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 9 marzo 2007 Ma che cax di selezione è questa, ma non si vergognano a umiliare la gente? No... anzi! Di solito si autoconvincono di fare del bene e proprio non capiscono per quale motivo la gente si sente umiliata! :shock: Chi ha i soldi comanda e stabilisce le regole del gioco Come ho provato a illazionare in un post precedente, urge verificare meglio i seguenti enunciati: - chi ha i soldi ha i soldi (tu sei in grado di verificarlo, perché hai le competenze, che son capitale ) - i suddetti comandano (secondo me spesso *credono* di comandare) - i suddetti stabiliscono le regole del gioco (anche sentendoli parlare, ho spesso l'impressione che invece ci si adattano, alle regole, salvo poi credere di averle stabilite loro) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 15 marzo 2007 Mission: As Easier As Possible Altre testimonianze provenienti dalla "matrix" 8) . Questa è meno recente delle precedenti, ma è comunque... anzi... è proprio per questo di grandissimo interesse retrospettivo. Contrariamente a ciò che normalmente si pensa, anche negli ambienti malati si fanno indagini conoscitive, si raccolgono dati, si interpretano, e su questa base si fissano obiettivi e si intraprendono le azioni correttive necessarie per raggiungerli. La testimonianza lo dimostra chiaramente: Oggetto: Verbale su Indagine di Clima AziendaleObiettivi. Il questionario rigorosamente anonimo valuta sostanzialmente i seguenti aspetti del rapporto tra azienda e collaboratori: * il rapporto interpersonale in azienda; * il rapporto tra management e collaboratori; * il grado di bontà del lavoro reso disponibile; [... seguono dati et interpretazioni degli stessi...] Conclusioni Al di là della soddisfazione derivante dall'interpretazione statistica del questionario, rimangono come note negative sulle quali aprire delle azioni correttive, i seguenti punti: * scarsa visibilità dell'orientamento tecnico aziendale per i collaboratori, * difficoltà di comunicazione tra gestori e collaboratori, * sovraccarico di lavoro sulle persone, * situazione di continua emergenza, * assenza di una gerarchia chiara o comunque eccessiva interferenza dei livelli superiori. CCCCCC considera l'eliminazione di almeno tre di queste critiche come un obiettivo da raggiungere al termine del corrente 2003. A posteriori, tutto sembra indicare che le note negative sono rimaste e anzi si sono incancrenite *ma anche* che le critiche sono state eliminate, e quindi l'obiettivo è stato brillantemente raggiunto: Mission completed 8) L'importante è scegliersi obiettivi alla propria portata :roll: Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 19 marzo 2007 Questa "matrix" 8) è davvero un gioco intrigante... sembra un puzzle multidimensionale! :D Basta prendere alcuni tasselli e metterli assieme e si scoprono cose fantasmagoriche! Ad esempio, con i tasselli giusti, si può trovare risposte a domande fondamentali per qualunque organizzazione, come queste: - "Chi ha potere decisionale?". - "Potere decisionale riguardo a cosa?". Vediamo un po'... primo tassello: Il c.d. "responsabile delle risorse umane" rileva alcune note negative (vedasi post precedente), tra le quali la seguente: * scarsa visibilità dell'orientamento tecnico aziendale per i collaboratori Tradotto in italiano: i collaboratori non sanno cosa devono fare. Però lavorano quotidianamente... e la domanda che sorge spontanea è: se non sanno cosa devono fare... cosa fanno? come si comportano? Invece di chiederselo... basta chiederglielo! :D Si troveranno tasselli come questo: "il progetto di cui sai bene mi occupavo l'anno scorso e' miseramente stato sepolto nel dimenticatoio, anzi si e' auto-sepolto perche' io da un giorno all'altro non me ne sono piu' occupato." :shock: Avete mai visto un progetto che si auto-seppellisce? Io si... :D Ne ho anche visto uno prendersi una vacanza e un altro impazzire per la fragola. Ora... a questo punto può essere interessante intervistare il direttore tecnico, perché non dev'essere proprio il massimo dirigere progetti che si seppelliscono da soli! Affinché l'intervista sia utile, però, è bene non menzionare di quale progetto si tratta (semmai lo si menziona dalla seconda domanda in poi...): Mi dispiace, ma non ho molto tempo ancora da dedicarti.Non tutti i progetti che tentiamo di prendere purtroppo vanno a buon fine, oppure talvolta ci sono dei mutamenti nei progetti in corso che richiedono dei cambi di priorità. Questo è normale in tutte le aziende e viene gestito da noi con la massima trasparenza verso le persone coinvolte. Avete mai visto una brochure autopromozionale straparlante? La risposta *sembra* un'elusione... invece descrive bene una strategia di gestione dei progetti e delle risorse umane. Questa: Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 23 marzo 2007 Altri tasselli sputacchiati fuori dalla "matrix" 8) . Intervistare le persone separatamente, oltre ad essere l'unico modo consentito nella matrice, permette di rilevare le attinenze e le diversità tra le visioni dei protagonisti principali. Ad esempio si può scoprire che sia il dirigente che il suo collaboratore tipico hanno una visione della loro organizzazione come mezzo di trasporto. Il dirigente predilige una visione a carro. Dirigente: "Io penso che nel nostro lavoro l'iniziativa individuale e' trainante..." Il collaboratore invece predilige una visione a barca. Collaboratore: "Dal punto di vista del collaboratore bisogna pensare allapropria pagnotta. Finchè la barca va ..." Le due visioni evidentemente d'accordo tra loro, a patto di riuscire a conciliarle in qualche modo. Come? :roll: Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 28 marzo 2007 Come conciliare due visioni così, e ottenere il fatidico "risultato" che tutti, nelle aziende, sostengono di rincorrere e raggiungere? :shock: Boh... Si può provare, invece, ad andare a vederlo questo risultato. :D Ma dove si guarda il risultato di un'azienda? :( Beh... in diversi posti... ad esempio nei bilanci. Già che ci siamo, visto che la "matrix" 8) sputa fuori di tutto, proviamo a chiedere all'amministratore addetto agli aspetti finanziari se ha analizzato questo o quell'altro indice. Se un'azienda è un mezzo di trasporto, i bilanci sono il cruscotto e gli indici sono le lancette e lui è uno dei piloti... dalla risposta capiremo sicuramente qualcosa su come viene guidato il mezzo... Risposta: "Come tu sai, la mia gestione è un po' ruspante. Mi contento di indicatori più empirici: le banche ci offrono più fidi di quelli che ci servono e ci abbassano i tassi. I calcoli dei vari indicatori li fa la commercialista e se non vanno bene mi avvisa per tempo. :shock: Come dire... cambiando mezzo di trasporto... "Io piloto l'aereo... se l'aereo sta su lo deduco dal fatto che non ci siamo ancora schiantati. L'altimetro e l'indicatore del carburante me li controlla il meccanico a terra e se non vanno bene mi avvisa... per tempo". Ruspante? :( Almeno la comercialista lo sa che t'aspetti questo? Glie l'hai detto? Se non altro perché il mestiere di amministratore e quello del fiscalista sono due mestieri diversi... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
TEMPLARE1971 0 Share Inserita: 10 aprile 2007 se non è un titanic è come l'aereo di lost dove la gente è viva e non si sa come. Ma non sa che forse è in purgatorio ed è crepata. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 10 aprile 2007 se non è un titanic è come l'aereo di lost dove la gente è viva e non si sa come.Ma non sa che forse è in purgatorio ed è crepata. Ecco... a volte sembra un aereo che vola rasoterra in centro abitato... ...uno dei tanti. Da dentro l'aereo si percepisce meno il rischio... basta evitare accuratamente di guardare fuori dal finestrino e sugli strumenti, e si può anche avere l'illusione di volare ad alta quota. E le torri di controllo tacciono, :( quindi... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
TEMPLARE1971 0 Share Inserita: 10 aprile 2007 abbiamo molto feeling con queste matrix, pur non avendole viste in pratica, mi immagino tutto, lo sento, e ho una allegoria nel dire le cose che mi stupisce. Certo che noi due potremmo fare una coppia formidabile se non fossimo lontani e avessimo i capitali. Consulenza organizzativo informativo aziendale. Una bomba, sistema informatico e organizzazione. ahh sogni impossibili Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 11 aprile 2007 Eh... sarebbe bello se non fosse che a far funzionare le organizzazioni, ora come ora, si pestano i piedi a mezzo mondo :( Sai qual'è la mia tesi di fondo sulla "matrix"? Non l'ho detto ancora detta esplicitamente, credo: secondo me è la matrix è la società lasciata a se stessa, in evoluzione libera, quando i riferimenti a qualche regola di fondo, qualche banale regola di convivenza, saltano tutti. Le organizzazioni che adottano quel modello a matrice, fortemente individualista e e al tempo stesso altamente spersonalizzante, sono come camaleonti che assumono il colore e la trama del terreno su cui si radicano. Un po' come fanno le persone stesse per poterci sopravvivere. Evoluzione libera, cioè mancanza di gestione, o gestione adattiva (che è un po' la stessa cosa). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
TEMPLARE1971 0 Share Inserita: 11 aprile 2007 mah adattiva non proprio, perchè il modello adattivo che ho studiato, si adatta all'ambiente, con un nuovo equilibrio frutto di un disequilibrio del sistema precedente, ma almeno sta a galla, qui l'equilibrio è precario o non c'è, la vedrai più come una nave alla deriva con una bella falla come il titanic. la gente è presa a buttare via l'acqua con le pompe, ma non pensa di chiudere la falla un a volta per tutte..... dunque un modello che nel mondo globale non puo' funzionare, perchè tu quando sei nel caos sempre e il caos è una costante non puoi applicare nessuna strategia per adattarti. Ci deve essere almeno un momento in cui ti assesti per capire chi sei cosa sei e dove vai. Altrimenti fai la fine della freccia tricolore che piroettava di suo e in Germania 20 anni fa è andata giù a picco sulla gente. Infatti io la matrix la chiamerei il caos del non mercato. Chi adotta la matrix senza conoscerne le conseguenze e lascia che essa diventi un modello 'alla deriva' pretendendo che si governi da sola, è morto dall'inizio. La matrix è cosi' complessa che solo in pochi la sanno far funzionare e comunque non adatta a modelli burocratici di azienda di cui finisce per prenderne i difetti. Questo è il mio modello parere, avendo vissuto organizzazioni pratiche. Nella mia p.a. c'è stata matrix per 6 mesi, quando dovevamo traslocare. il progetto trasversale era appunto il progetto trasloco, con tanto di ore in più e compiti. Ebbene c'è chi ha fatto il suo dovere e chi no, e il marcio in piu' generato si è trovato nei nuovi uffici, più caos di quelli di prima- Vedi roba che non si trovava. Invece di migliorare quello che prima non andava si è peggiorato il tutto. Per me la matrix assorbe come una cartina di tornasole, il suo terreno, e dopo come dici tu diventa un camaleonte, che si arrampica sugli specchi e cerca di tenere un colore tale da non farsi palesemente scoprire dai predatori. Un camaleonte che non conosce piu' i colori. Hai visto enron in tv? non so quanta matrix c'era dentro, ma li' si tirava fuori il peggio delle persone, e alla fine tutto era permesso nel senso di mala gestione e brogli, la entron non aveva piu' il colore dell'etica, e alla fine il camaleonte non poteva più nascondersi, tanto era evidente il caos, e le frodi generate. Se poi ci mettiamo un gruppo di valutazione per promozioni e licenziamenti formato dai tuoi colleghi, mobbing a gogo e leccaculi ai vertici a gogo. mah aspetto controrisposte. Il modello adattivo è quello dei villlaggi sperduti in africa, un fuoco al centro e capanne intorno. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 11 aprile 2007 E' esattamente come dici tu, Lara. Anche il paragone con Enron è calzante. Il modello di business è analogo, anche se non esattamente uguale perché fatto con disponibilità e mezzi diversi (diciamo che si potrebbe parlare di "modello Enron ridotto", per le piccole imprese. Le valutazioni vengono fatte dal "gruppo", ma non per scelta deliberata strategica (come invece era per Enron) ma per la latitanza dei responsabili, che invece che fare il loro lavoro raccogliendo anche qualche elemento oggettivo, fanno le loro valutazioni sulla base di sondaggi d'opinione. Il risultato è perverso: non so se emerge chiaramente dai frammenti che ho riportato, ma si vengono a creare due valutazioni diverse e coesistenti, da parte delle stesse persone: una per il corridoio (più vera, anche se comunque distorta), e una ufficiale per non incorrere in ritorsioni. Si vengono anche a creare i clan, i gruppi contrapposti, un po' come in Africa a anche come da noi in generale. In questo senso dicevo che la matrice mi sembra la società. Tutto sommato i clan hanno proprio la loro funzione primaria che è quella di garantire protezione all'individuo, in un ambiente che è individualista solo di facciata, e che a ben vedere è dominato non da persone ma dalla paura di rimanere tagliati fuori. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 11 aprile 2007 La puntata di Report su Enron merita davvero http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,RaiTre-...t^22092,00.html Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 21 aprile 2007 Il bilancio per un’impresa non è altro che un modo sintetico di esporre i risultati della sua gestione e la consistenza del suo patrimonio a una determinata data. Si tratta di concetti noti a tutti, perché tutti hanno un’idea più o meno precisa del significato di espressioni come «guadagnare» o «perdere», avere disponibilità da investire o debiti da pagare. Eppure molte persone hanno verso i bilanci un atteggiamento curioso. Alcuni considerano tutto ciò che è contabile e amministrativo come un momento, se non proprio inutile, comunque marginale alla vita dell’impresa, che è fatta di produzione e di vendite. E guardano con rassegnato timore chi è in grado di leggere quei prospetti che alla fine di ogni anno dicono chi e come, fra produttori e venditori, ha guadagnato o perso, come se la lingua in cui sono scritti fosse qualche cosa di così lontano dalla loro cultura da non essere comprensibile se non dopo una lunga iniziazione. Eppure un bilancio non è altro che un sistema di scritture per dire in pochi fogli ciò che in termini discorsivi richiederebbe decine e decine di pagine e poi, alla fine, andrebbe pur sempre riassunto in qualche modo. Esattamente come una tabella può evitare lunghi discorsi o un grafico può restare più impresso nella memoria. Certo, dietro al bilancio c’è la dottrina ragionieristica, il dibattito sui principi contabili, la straordinaria evoluzione delle pratiche amministrative e dei sistemi di controllo dell’impresa. Ma anche alle spalle di tabelle e grafici c’è spesso più elaborazione statistica e matematica di quanto normalmente si sappia. Se si superasse questo timore verso le colonne contrapposte piene di voci apparentemente misteriose ci si renderebbe conto di quanto possa comunicare un buon bilancio. E di come questa comunicazione consenta diversi modi di lettura, più o meno difficili e istruttivi. (Tratto da "Come interpretare un bilancio" A. Giussani, IlSole24Ore, 2000) Una delle cose che rendono divertente la "matrix" 8) è la sua riluttanza a misurarsi con se stessa, quando arriva ad un punto tale da renderla tanto comica che solo i comici la possono comprendere appieno. Grazie Beppe! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 6 giugno 2007 Mmmmmh... brutte notizie per la Matrix http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/e...agi-cambia.html Se questi fanno sul serio, e se lo "staff leasing" verrà messo seriamente fuori legge, questa è una bomba per molte persone che lavorano nel settore IT in posti chiave (soprattutto quelle che si occupano di "risorse umane"). Scopriranno di essere diventate inutili, ma non capiranno perché... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
templare01971 0 Share Inserita: 7 giugno 2007 Mmmmmh... brutte notizie per la Matrix http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/e...agi-cambia.html Se questi fanno sul serio, e se lo "staff leasing" verrà messo seriamente fuori legge, questa è una bomba per molte persone che lavorano nel settore IT in posti chiave (soprattutto quelle che si occupano di "risorse umane"). Scopriranno di essere diventate inutili, ma non capiranno perché... CONOSCO BENE IL PROBLEMA IT IN QUANTO MI HAI DELUCIDATO NEI MESI SCORSI IN PRIVATO LA SITUAZIONE DELLA TUA AZIENDA. CERTAMENTE SARA' UN BEL COLPO TOGLIRE LO STAFF LEASING. QUANTO AI PRINCIPI DI BILANCIO CONCORDO CHE LA MATRIX E' UNA CREATURA CHE AMA MOLTO LA FINANZA CREATIVA, STRUMENTO FONDAMENTALE PER NON FARE I CONTI CON SE STESSA. Un pò come la famiglia che vive nel lusso con prestiti dalle finanziarie da 20% annuo, sotto i 5.000 euro, tutti microprestiti che in 5 anni raddoppiano, e poi alla fine questo conto si ha da pagare, e piu' si perpetua nel tempo la situazione, piu' si ignorano i segnali di allarme e piu' si fa finanza creativa generando nel caso di azienda utili inesistenti, come risparmi inesistenti di una famiglia, piu' la botta sarà grossa. Spero che almeno diano la disoccupazione ai cococo, che abbiano un paracadute per non sfracellarsi o un salvagente per non affogare, perchè veramente non hanno protezioni. Quanto alla parte finale dellì'articolo che parla di aumento dell'indennità al 60% subordinata però al reimpiego, tramite un buon funzionamento dei famosi ex collocamenti prima sballottati alle Regioni , di cui alcune tra cui la mia li hanno sbarellati alle Province (tanto per dire che le Province non hanno funzioni, le hanno eccome manca la voglia), non posso che stendere un velo pietoso. Collocano solo i collocatori, una miriade di cococo che entreranno per sanatoria, ma i servizi che propongono sono ridicoli. C'è gente che non conosce minimamente il diritto del lavoro e la stessa legge biagi, la previdenza sociale, la mobilità o la cassa integrazione, e ti possono fregare i 15 enni da orientare per la formazione professionale con corsi che non servono un tubo nella mia realtà regionale, ma non tanto gli adulti che ogni tanto sbottano, e si legge sul giornale di qualcuno che è diventato incandescente. Si tanto che la bile fa capolino dalla bocca pronta ad essere sputata come un veleno contro il caz...ne di turno. E' anche vero che solo il 4% delle richieste del lavoro passano per i collocamenti, ma anche vero che le agenzie interinali stanno chiudendo e perdendo terreno, perchè costano e i collocamenti privati non decollano. In italia la cultura dei fai da te e del passaparola è fondamentale per trovare un lavoro. E per forza lacci e lacciuli, la scorsa estate ancora più burocrazia per assumere, impossibilità di licenziare facilmente i tempi indeterminati, che una volta tali a volte si adagiano, magari diventano sindacalisti per fare i nulla facenti e parlo di privato, esempio la ditta di mio marito. Come puoi assumere liberamente se non puoi licenziare? Anche se il dipendente fa cose gravi il giudide è sempre dalla sua parte. Quindi è normale avere tanto lavoro nero, tanti cocopro, tanti lavoratori grigi, nel senso che figurano part time e lavorano a tempo pieno. Quindi la matrix prospera su questo mercato del lavoro che non permette alternative se non andare a finire in aziende 'mondezza', ove si entra senza la parolina, perchè nessuno con un pò di cervello ci andrebbe. Ci sono tante tipologie di aziende in lista nera, e le prime sono quelle che navigano a vista con una Matrix in via di affondamento, dopo vengono quelle che non pagano, quelle col mobbing ecc. C'è passaparola, ed esse stesse hanno difficoltà a trovare persone, ma anche se le trovano ovviamente le pastorie della Matrix li mette in condizioni di non apportare nulla di buono all'azienda, facendone un lavoratore sfaticato, che dopo tremila battaglie cerca di tirare a campare se è possibile, e sopra di lui i super sfaticati che gongolano. Persino i topi sarebbero più intelligenti, quando la barca affonda loro fuggono in mare. Quanti capitani da 4 soldi cadranno? Tanti. Il fenomeno però è più vasto anche perchè ci sarà una ristrutturazione dell'intero settore, a mio parere, per via della concorrenza estera, che ci sarà eccome e poi il cliente alla fine si stufa di prendersi so'le informatiche no? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 7 giugno 2007 e si legge sul giornale di qualcuno che è diventato incandescente. Nel mio ambiente è sempre stato così. Almeno da quando lo frequento io, la gente che diventa incandescente c'è sempre stata. Solo che di solito diventa incandescente sparando a casaccio (alimentando luoghi comuni che poi diventano ostacoli indistruttibili) e rigorosamente dove non serve a nulla. Ad esempio su repubblica di oggi c'è un servizio... con tanto di statistiche e di blog... http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/e...-impiegati.html Tanta contestazione. 50% e oltre di persone che considerano i loro "capi" non all'altezza. Sul campo, invece, se un "capo" fa sbagli, magari non in malafede (chiunque fa sbagli, figuriamoci chi svolge i ruoli più difficili) e se qualcuno lo contrasta un po' magari perché lo sbaglio ricade su di lui/lei... che viene ostacolato in tutti i modi possibili e spesso fatto fuori dai colleghi. E' sistematico. Se i numeri non sono un'opinione, c'è un'alta percentuale di persone che sta facendo il doppio gioco (yes men sul campo e contestatori in corridoio), oppure che ha la labirintite. Queste persone meritano di essere messe sotto la lente d'ingrandimento... altro che paradute. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 21 giugno 2007 Riprendiamo un po' la descrizione della "matrix" , attraverso le parole dei suoi protagonisti. Un inciso (utile per chi deve documentare o vuole semplicemente raccogliere informazioni ): come si fa a far parlare i protagonisti? Facile. Basta far loro notare educatamente che c'è qualcosa che non va, indicando magari cosa. Di solito accade che la segnalazione viene ignorata, però spesso accade anche che i protagonisti si sentono comunque in dovere di dire qualcosa.... le prime cose che passano loro per la testa... magari cose a sproposito, fuori luogo... comunque tutto fa brodo! PB: "Ciao Stefano,Adesso un paio di consigli da un pirla. Sta a te fare tuoi questi principi o buttarli nel cesso, come preferisci. Ogni ditta ha una sua storia, questa storia e' fatta dalle persone che vivono quotidianamente nel lavoro e da quello che pensano. Ovviamente chi contribuisce in maggior parte alla storia di una comunita' sono quelli che vivono da piu' tempo in questa realta', gli anziani. Queste persone hanno trovato un "equilibrio" che non ha pretesa di massima efficienza o di verita' rivelata. Si tratta semplicemente di uno dei possibili equilibri che si creano in azienda. Girando posti di lavoro si trovano modi di lavorare molto differenti e a volte alcuni di questi possono sembrare inefficienti o stupidi, addirittura controproducenti, questo perche' le ditte sono fatte di uomini e non di macchine. Ognuno ha il proprio modo di vedere le cose giusto o sbagliato che sia. La chiave di tutto e' l'"Equilibrio". Ora veniamo al nostro ruolo di professionisti... (continua)" L'equilibrio... questo è un aspetto molto interessante... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 2 novembre 2007 Visto che m'annoio un po', riprendo l'argomento della Matrix. Cos'è la matrix? All'inizio del topic avevo dato una definizione un po' folkloristica, parlando di Sudoku... Una definizione un po' più seria la si può trovare su Wikipedia. La copincollo: Macrostruttura a matriceLa macrostruttura a matrice è una variante della polifunzionale caratterizzata da: * almeno tre livelli della line gerarchica: o l'alta direzione; o le direzioni di funzione e, allo stesso livello, i project o product manager; o le unità operative, che dipendono tanto da una direzione di funzione quanto da un project o product manager; * organi di staff di solito presenti; * decentramento selettivo verso le direzioni di funzione, parallelo verso i project o product manager. Questo schema ha una diffusione piuttosto limitata e tende ad essere adottato da determinate categorie di organizzazioni, ad esempio le imprese che producono su commessa. Vantaggi strutturali della macrostruttura a matrice sono: * l'elevata flessibilità di azione e l'elevata capacità di adattamento alle esigenze dell'ambiente e del mercato; * la capacità di assicurare il coordinamento di funzioni specialistiche e competenze molto differenziate; * l'elevata capacità di innovazione. Limiti strutturali della macrostruttura a matrice sono: * la difficoltà di standardizzazione dei risultati produttivi; * lo stress provocato dai continui cambi di ruolo e dalla difficoltà di programmazione delle attività; * i rischi di conflitti di ruolo e di competenza. Condizioni ideali per l'impiego della macrostruttura a matrice sono: * elevata variabilità ambientale e di mercato; * alti livelli di innovazione tecnologica; * necessità di impiegare competenze specialistiche e innovative; sempre che esistano valori professionali unificanti. http://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazion...ttura_a_matrice I "limiti strutturali" elencati fanno un po' pensare... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 30 dicembre 2007 Riprendiamo le testimonianze immaginarie provenienti dalla Matrix . Questa è di pochi giorni fa. Ciao Stefano,Tanti auguri! Sai quando si ammala un consulente ? Nella mia visione consulentoicentrica del creato ( ...il mondo e tutto il creato esiste perché io dovevo fare il consulente !!!) ed in effetti il consulente si ammala quando può fare meno male a se stesso ed agli altri (il cliente) recando il massimo dei danni ai propri familiari ... il consulte (anziano) si ammala a Natale ! Tornado al consulente part-time questa è la situazione di un ragazzo che viene in AziendaUtilizzatrice e di cui dovrei curare l'inserimento ... Spacciato per stremante bravo e legato a vari ambienti universitari è stato accolto come la persona giusta per un'attività in ambito OS (linux) il tutto però a metà servizio visto le cose che stava seguendo in AziendaSomministratrice e presso la AltraAzienda per conto suo. Bene, dopo tre mesi il responsabile si presenta al sottoscritto dicendomi che non lo poteva più coprire il nostro consulente, praticamente era ingestibile il compito assegnatogli non era stato svolto e praticamente non lo vedeva mai! Io scrivo al CapoSomministratore e illustro il caso mi scrive e mi dice dei sui impegni! Poi si informa e mi riferisce che il compito assegnatogli era terminato e che forse c'era dell'attrito con il responsabile perché aveva velocemente risolto il problema ... mi ri-informo ma la cosa appare totalmente diversa il compito assegnatogli non è terminato e manco funziona e non esiste nessun attrito. A Natale vado a fare gli auguri in AziendaSomministratrice e mi trovo il CapoSomministratore mentre studia il data-sheet del ProcessorePerIlQualeServivaIlDriver xxxxxxxxxxx nero perché il medesimo personaggio a fatto il driver ma non funziona e il CapoSomministratore doveva metterci mano nelle vacanze di Natale ! Poi mi confida che il tipo ha mangiato la foglia e vuole + soldi per un lavoro da consulente in AziendaUtilizzatrice. Risultatati solo il forse la AltraAzienda è contenta ... Cosa serve tutto ciò ? Forse una logica esiste, il ragazzo è effettivamente uno presentabile come consulente contrariamente a molti altri ed è un giovane volenteroso ...ecc. Quindi un nuovo consulente che serve la patria quando finiranno i numerosi impegni... se non se ne va !!!! Ma di casi del genere ne ho altri anche di consulenti over cinquanta! Il mio amico ha ragione. Forse una logica esiste e la si può anche trovare. C'è qualcuno da queste parti che sa cos'è la "somministrazione di lavoro"? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 4 gennaio 2008 C'è qualcuno da queste parti che sa cos'è la "somministrazione di lavoro"? Io, si, Ste! Cioè... non è proprio che "so", però ho trovato qualcosa su wiki! La Somministrazione di lavoro è una fattispecie complessa di rapporto di lavoro che prevede il coinvolgimento di tre soggetti, il somministratore, l'utilizzatore ed il lavoratore, tra i quali vengono stipulati due diversi contratti: il contratto di somministrazione di lavoro, concluso tra somministratore e utilizzatore, e il contratto di lavoro concluso tra somministratore e lavoratore. (... bla bla bla qua). Perché t'interessa? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 5 gennaio 2008 Perché t'interessa? Non m'interessa nemmeno un po' . E a te? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 7 gennaio 2008 Non m'interessa nemmeno un po' . E a te? A me non molto, ma in mancanza d'altro... . Ma se non ti interessa nemmeno un po' perché ne parli? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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