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Pressioni commerciali...


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sono nuovo del forum, ne approfitto per salutare tutti sperando di approfondire la conoscenza.

Il mio problema, che vi spiattello subito, è come reagire in modo fermo e senza conseguenze professionali alla "eccessive" sollecitazioni commerciali dei superiori. Sembra che loro abbiamo già una risposta pronta ad annullare ogni pur legittima giustificazione...anche se il prodotto non "tira".

Sono certo che loro studiano risposte adatte a crearci soggezione e senso di inferiorità in caso di insuccesso. io non mi sento adeguatamente attrezzato ....

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Ciao Power, benvenuto. Con me sfondi una porta aperta su questo

argomento, che per necessità di sopravvivenza ho dovuto approfondire

un po', trovando alcune spiegazioni interessanti.

Una curiosità, di cosa ti occupi?

Stefano.

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quello dei Tuoi capi... bisogna creare lo spirito fi team e poi usare tecniche tipo brainstorming , cioè nessuno dice cavolate, alla fine si tirano le somme e vedrete quante novità vengono fuori...

vinci

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il campo è quello bancario/assicurativo dove tutti gli impiegati "di concetto" sono diventati loro malgrado o con la loro approvazione qualora ci fosse una predisposizione personale, dei venditori di prodotti ad elevato valore aggiuntio per le aziende.

Le "classifiche" vengono pubblicate giornalmente per cui essere ultimi è sempre sgradevole. Intere strutture sono dedicate al monitoraggio e frequenti messaggi in posta elettronica ti ricordano che sei lì per vendere e che tu vali quanto vendi in quel giorno e non per i venti anni di servizio in assoluta fedeltà dell'azienda, delle ore ed ore di disponibilità oltre l'orario e della fiducia del cliente che hai mantenuto, spendendo la tua faccia, anche nei periodi di crisi di credibilità del settore.

L'ambito lavorativo non è negativo al 100% ma ormai è evidente che si viene valutati positivamente prevalentemente per l'attività che rende soldi subito e, inoltre, bisogna garantire comunque un livello di competenza superiore per tutta l'attività amministrativa "tradizionale" per la quale si è soggetti comunque a pesanti verifiche ispettive.

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quello dei Tuoi capi... bisogna creare lo spirito fi team e poi usare tecniche tipo brainstorming , cioè nessuno dice cavolate, alla fine si tirano le somme e vedrete quante novità vengono fuori...

vinci

Puoi essere più chiaro? Tieni conto che le riunioni sono apparentemente amichevoli ma nella sostanza a senso unico: un capo in cattedra con lavagna luminosa e dati , i dipendenti seduti ad ascoltare...Sono ammessi commenti ma solo in un alveo molto limitato. Se si sfora le risposte possono anche essere pungenti e personali ( ad esempio una defaillance personale o una propria debolezza nota).

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si viene valutati positivamente prevalentemente per l'attività che rende soldi subito

Ciao Power, credo che questa tua frase indichi un'ottima direzione

d'indagine per il quesito che poni.

Altri tasselli del puzzle li si potrebbero trovare facendosi le classiche

domande da "impresa" (banca, nel tuo caso) e da dirigente:

- in che modo l'impresa produce valore aggiunto?

- in che modo il dirigente guadagna e fa carriera?

In più ci aggiungerei qualche domanda relativa al fattore tempo

(considerazioni sul breve/medio/lungo periodo) e sulla stabilità,

anche a livello personale.

Riducendo all'osso: meglio spremere il limone finchè si può, ché del

doman non v'è certezza.

Stefano.

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Quindi è meglio assecondare, o far finta di assecondare? Quando davanti hai gente che guadagna lauti premi in relazione ai tuoi risultati (è una piramide all'incontrario, o meglio un cono, in cui sull'ultimo grava tutto il carico) ragionare diventa difficile, si subisce e si finisce per somatizzare tutto e si sta male.

Come comportarsi per scrollarsi tutto il carico di tensione creato ad arte contro di te, convincersi che non si è scemi o incapaci. Come si può riuscire a tollerare di essere l'ultimo della lista?

qui un parere "esperto" sarebbe gradito....

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No, personalmente credo che sia meglio reagire.

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Purtroppo oggi nel mondo del lavoro la competitività è esasperata al massimo.

Un dipendente non è più visto come una persona ma come un numero, che deve vendere e basta.

Ti ammiro Power, perché se mi trovassi nella tua situazione credo che, psicologicamente, non reggerei a delle pressioni così forti (il fatto che ci sia una "classifica" di chi vende di più mi fa venire i brividi!).

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Purtroppo oggi nel mondo del lavoro la competitività è esasperata al massimo.

Un dipendente non è più visto come una persona ma come un numero, che deve vendere e basta.

Ti ammiro Power, perché se mi trovassi nella tua situazione credo che, psicologicamente, non reggerei a delle pressioni così forti (il fatto che ci sia una "classifica" di chi vende di più mi fa venire i brividi!).

Potrei l'accaimento capire se vendessi pentole. Lì devi realizzare, è quella la tua missione. Se non le sai vendere probabilmente hai un problema anche con il tuo lavoro.

Ma io invidio anche un po' chi vende le pentole: le fa vedere, toccare con mano e, se la massaia si convince, chiude la vendita e la cosa finisce lì.

io invece, se rifilo un prodotto inadatto ad un Cliente me lo rivedrò ogni giorno a lamentarsi dietro allo sportello e, in più, rischio anche sanzioni. Si perchè nel mentre mi spingono a vendere certi prodotti, contestualmente mi fanno fare corsi nei quali mi viene spiegato che giammai dovrei fare una vendita inadeguata al profilo del Cliente.

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Quindi si tratta proprio di una strategia gestionale?

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Power, forse questo link ti può essere utile (l'aveva segnalato

Alessandro Martinelli tempo fa):

http://www.mdc.it/index.php?ch=1⊂=22

In fondo alla pagina ci sono due documenti molto sintetici, essenziali,

uno è un dossier sul fenomeno e l'altro è una linea guida su come

affrontare la cosa. Lo riporto qui.

http://www.helpconsumatori.it/data/docs/MO...G-Vademecum.pdf

Spero che possano esserti di qualche aiuto.

Stefano.

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...per esempio come giustamente esplicitato nella diapositiva x... cosa ne pensa di fare la cosa Y?

Intanto si è apparentemente d'accordo, si è portato il proprio contributo e da posizione di difesa si passato in attacco . La reazione diretta la sconsiglierei in quell'ambito...

vinci

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