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Una preghiera per Federica


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Una ragazza finisce in ospedale per appendicite' date=' lì accade qualcosa

e muore per altri motivi, di cui non si sa bene la responsabilità ma si

sa che l'appendicite non c'entra molto, se non per il fatto che l'ha

portata lì.

Ragà... capisco che vi amate ma trovarsi d'accordo sul fatto che

"aveva voluto morire" come "ottimo spunto d'indagine" per dimostrarvi

reciproca stima è squallido.

Datevi bacetti in coccole&carezze e rispettate i morti.[/quote']

allora Ste, il motivo per cui Federica è morta è una cosa, il motivo per cui una persona possa *farsi venire* l'appendicite è un'altra.

c'è stato un black out in sala operatoria, e Federica è morta.

Federica aveva l'appendicite, e non è morta di questo.

personalmente "una preghiera per" la trovo una cosa un pò sterile,e personalmente penso sia più interessante porsi delle domande, che possono essere sulla sanità in italia o sulle possibili cause psicologiche dell'appendicite.....dove sta la mancanza di rispetto?

"voleva morire"

Credo sia tutta in quelle due paroline...non certo perchè Aioblu ha proposto uno spunto che può essere ottimo...solo ora che è morta quelle due parole non riesco ad accettarle...

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Una ragazza finisce in ospedale per appendicite' date=' lì accade qualcosa

e muore per altri motivi, di cui non si sa bene la responsabilità ma si

sa che l'appendicite non c'entra molto, se non per il fatto che l'ha

portata lì.

Ragà... capisco che vi amate ma trovarsi d'accordo sul fatto che

"aveva voluto morire" come "ottimo spunto d'indagine" per dimostrarvi

reciproca stima è squallido.

Datevi bacetti in coccole&carezze e rispettate i morti.[/quote']

allora Ste, il motivo per cui Federica è morta è una cosa, il motivo per cui una persona possa *farsi venire* l'appendicite è un'altra.

c'è stato un black out in sala operatoria, e Federica è morta.

Federica aveva l'appendicite, e non è morta di questo.

personalmente "una preghiera per" la trovo una cosa un pò sterile,e personalmente penso sia più interessante porsi delle domande, che possono essere sulla sanità in italia o sulle possibili cause psicologiche dell'appendicite.....dove sta la mancanza di rispetto?

La mancanza di rispetto sta nella scelta della direzione di indagine

(che è sempre quella, chissà perché, del "l'ha voluto lei"), unita ai

modi con cui questa direzione di indagine viene difesa, che son

sempre quelli, tesi a colpevolizzare la persona che l'"avrebbe voluto"

e chi non è d'accordo con una scemenza simile.

E' un ritornello. E' sempre quello.

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non c'è bisogno di accettarle...soprattutto perchè volesse o non volesse morire,non si è suicidata,è morta per una causa che ho il sospetto sia stupida.

però attenzione:"voleva morire"(seppure come pura ipotesi) non può e non deve corrispondere a "meritava di morire"

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mi verrebbero mille domande da farti Ste, su dove vedi la colpevolizzazione,e soprattutto sul perchè.

ma non è questa la sede.

ti posso solo dire questo:è lontanissima l'idea di mancare di rispetto ad una persona che è morta, e non perchè lo voleva.

io sono fatta così:riporto sempre la responsabilità a me. se mi viene il mal di stomaco mi chiedo "perchè mi sono fatta venire il mal di stomaco?", non per colpevolizzarmi, solo per capire.

ed è così che ragiono per tutte le altre cose

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S., "voleva morire" è un'ipotesi che ha la stessa forza di "l'elettricista

che ha fatto l'impianto la voleva far fuori", dal punto di vista degli indizi.

Sempre se una direzione di indagine la si sceglie in base agli indizi e

non in base alle proprie teorie preconcette.

Il motivo per cui si sceglie sempre quella direzione di indagine, invece,

nonostante la scarsità di indizi, è utile materia di autoapprofondimento.

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quindi noi siamo qui ad indagare sulla morte di Federica?a cercarne le cause oggettive ed eventuali colpevoli?

qualcuno doveva dirmelo che ero stata elevata al rango di Sherlock Holmes.

no, Ste.

siamo qui per porci domande, le più disparate,e magari senza necessariamente avere risposte.

i motivi per cui Federica è morta li scoprirà qualcun altro.

le domande che mi sto ponendo io, e che si è posto aio, non hanno ovviamente a che fare con questo...hanno un senso più generale,sono solo fonte di riflessione....riflessione che tu puoi condividere o meno, ma questo non ti autorizza ad accusare chi la pensa in modo diverso da te di non rispettare i morti.

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Ospite LeGoLaS

Ragazzi forse statE tagliando un po' fuori gli altri ( non mi riferisco unicamente a S. vs Ste ) con lo spessore dei vostri post, non so..

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Leg, penso che chi voglia possa intervenire senza problemi. e comunque questo mi sembra un punto molto importante da chiarire

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quindi noi siamo qui ad indagare sulla morte di Federica?a cercarne le cause oggettive ed eventuali colpevoli?

qualcuno doveva dirmelo che ero stata elevata al rango di Sherlock Holmes.

no' date=' Ste.

siamo qui per porci domande, le più disparate,e magari senza necessariamente avere risposte.

i motivi per cui Federica è morta li scoprirà qualcun altro.

le domande che mi sto ponendo io, e che si è posto aio, non hanno ovviamente a che fare con questo...hanno un senso più generale,sono solo fonte di riflessione....riflessione che tu puoi condividere o meno, ma questo non ti autorizza ad accusare chi la pensa in modo diverso da te di non rispettare i morti.[/color']

Riflessione che si può solo condividere, vorrai dire.

"Chiediamoci perché l'ha voluto".

"Chiediamoci perché l'hai voluto".

"Non è che l'hai voluto tu?"

Ma ti rendi conto che è sempre la stessa domanda?

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Ospite LeGoLaS
Leg' date=' penso che chi voglia possa intervenire senza problemi. e comunque questo mi sembra un punto molto importante da chiarire[/color']

Certo.. volere è comunque e sempre potere ma.. personalmente i mattoni mi scoraggiano e da utente che si accinge a leggere l'argomento trovare una fila di post densi mi fa sentire un po' * out * :LOL:

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scemenze

si chiama psicosomatica...su psiconline...e, ripeto, non l'ho inventata io...ho fornito anche qualche utilissimo riferimento bibliografico...il resto sono resistenze...che ognuno può chiamare come vuole, magari dandosi pure un tono....ma è solo paura...paura di andare in profondità...paura della psicologia...in questo caso della psicosomatica...

non posso certo io avere soluzioni per questi evidenti "vuoti"...

Se ammetto il punto di vista di Aio, poi dovrò ammettere che personalmente...

capisco allora la paura, capisco il non voler chiarire in una certa direzione...

e allora meglio il deterministico "causa/effetto" di darwiniana memoria...come dire, c'è un buono che ha subito ed un cattivo che ha fatto del male...meglio colpa degli altri, se per esempio ho perso il posto...

svegliaaaa!!!

P.s.: e intanto da mesi ormai abbiamo a che fare con le suocere....più che tentare di parlare di psicologia....il noto "problema Ste"...

Apprezzo molto l'intervento moderatore di S. ( :ok2 ) che cerca di lasciare libertà di riflessione a chi si impegna , non senza sforzo, di approfondire...ma daltronde bisogna sempre dare conto a Ste...parlare con Ste...prendersi le censure di Ste...prendersi gli insulti di Ste....prendersi le minacce di Ste...che non ti lascia mai in pace Ste...che non ha niente da dire, se non sempre la stessa unica cosa antiAio in tutte le salse Ste...il difensore dei deboli....più che psiconline, la foresta di Sherwood, con Robin Hood...

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scemenze

si chiama psicosomatica...su psiconline...e, ripeto, non l'ho inventata io...ho fornito anche qualche utilissimo riferimento bibliografico...il resto sono resistenze...

Si, brao. Mentre tu ti chiami Paperino e se dici di no sono resistenze.

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scemenze

si chiama psicosomatica...su psiconline...e, ripeto, non l'ho inventata io...ho fornito anche qualche utilissimo riferimento bibliografico...il resto sono resistenze...

Si, brao. Mentre tu ti chiami Paperino e se dici di no sono resistenze.

come dire, altre "scemenze"...

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scemenze

si chiama psicosomatica...su psiconline...e, ripeto, non l'ho inventata io...ho fornito anche qualche utilissimo riferimento bibliografico...il resto sono resistenze...

Si, brao. Mentre tu ti chiami Paperino e se dici di no sono resistenze.

come dire, altre "scemenze"...

No, è solo una direzione d'indagine insolita, che di solto non viene

presa in considerazione perché fa paura.

Fifoni! Perché opponete resistenza? :p

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"L'ha voluto Lei" :LOL:

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non c'è bisogno di accettarle...soprattutto perchè volesse o non volesse morire' date='non si è suicidata,è morta per una causa che ho il sospetto sia stupida.

però attenzione:"voleva morire"(seppure come pura ipotesi) non può e non deve corrispondere a "meritava di morire"[/color']

Certamente no.

La seguente analisi è esclusivamente della MIA mente...del MIO modo di pensare e di conseguenza può non essere e sicuramente non è quello che Aio voleva dire:

Federica è morta :LOL: provo dolore per la sua morte prematura.

Federica è morta ma in fondo lei voleva anche morire :LOL: provo ugualmente dolore per la sua morte prematura ma provo anche sollievo nel pensare che è riuscita ad ottenere ciò che voleva...giusto o sbagliato che fosse.

E' come se mi mettessi l'anima in pace...quando invece non so se lei ha veramente trovato la sua pace...

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non c'è bisogno di accettarle...soprattutto perchè volesse o non volesse morire' date='non si è suicidata,è morta per una causa che ho il sospetto sia stupida.

però attenzione:"voleva morire"(seppure come pura ipotesi) non può e non deve corrispondere a "meritava di morire"[/color']

Certamente no.

La seguente analisi è esclusivamente della MIA mente...del MIO modo di pensare e di conseguenza può non essere e sicuramente non è quello che Aio voleva dire:

Federica è morta :wink: provo dolore per la sua morte prematura.

Federica è morta ma in fondo lei voleva anche morire :LOL: provo ugualmente dolore per la sua morte prematura ma provo anche sollievo nel pensare che è riuscita ad ottenere ciò che voleva...giusto o sbagliato che fosse.

E' come se mi mettessi l'anima in pace...quando invece non so se lei ha veramente trovato la sua pace...

:shock: E una volta che ho trovato la via per mettermi l'anima in pace,

sto meglio.

E siccome mi sta sinceramente a cuore il benessere degli altri, e non mi

va di star bene mentre altri magari soffrono, mi premuro di far di tutto

per indirizzarli su una via che ho già verificato essere efficace. :shock:

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Al di là di censure, timori, e del non discutibile rispetto di ognuno per la morte di una ragazza di soli 16 anni, riprendo l'ipotesi che avevo prospettato prima, confidando, al fine di non essere eccessivamente ostacolato in questo sforzo, sulla circostanza che siano chiare a sufficienza le obiezioni di chi non crede al tipo di approfondimento psicologico che qui sto tentando di svolgere, e che quindi ci si astenga dall'aggettivare quello che dico, potendo essere più utile forse cercare di capire in quanti e quali incredibili modi la psicologia influenza il nostro destino.

Ora, se le resistenze all'approfondimento psicologico fossero ancora troppo forti, per evitare di suscitare sentimenti troppo dolorosi e pertanto poco gestibili da parte di chi non è molto addentro ai temi ed alle acquisizioni della psicosomatica, suggerisco di intendere quello che dico come una specie di romanzo fantastico, oppure la elucubrazione mentale di chi non riesce ad accettare che una ragazza debba morire a 16 anni senza che si sappia mai cosa le è successo veramente: un mio personale omaggio, come una preghiera, per Federica.

Noi ci ammaliamo sempre nell'organo che più ci rappresenta. In questo caso l'appendice.

Quindi F. si immedesimava nell'appendice, una appendice che era evidentemente sofferente; quindi si identificava in una appendice sofferente. Come dire che si riteneva un accessorio, più che una parte fondamentale di qualcosa, D'altronde l'intestino è la parte che serve ad espellere, buttare fuori, ciò che si ha dentro. Quindi un non riuscire a cacciare fuori questo senso di inadeguatezza, di non considerazione. Questo spiegherebbe perché a 16 anni una ragazza aiuta tutti gli amici a risolvere i loro compiti, perché cioè cerca disperatamente di essere accettata…e perché a lei venivano affidati gli incarichi di fiducia, o quando c’erano iniziative per raccogliere soldi per beneficenza ed azioni umanitarie era lei che faceva tutto…perché ancora cerca di fare la giornalista, cercando di "comunicare" agli altri…perché ciò che comunica nei suoi articoli è il desiderio di cambiare in meglio il mondo…il mondo, per una ragazza di 16 anni è poco più che una proiezione del "suo" mondo…e allora cosa non andava in questo suo mondo? Il fatto che , sentendosi tenuta in considerazione molto poco, lei doveva far salti mortali per essere e sentirsi accettata…uno sforzo troppo grande per lei, sfibrante…che non poteva che manifestarsi in quel sintomo psicosomatico che è l'appendicite…per così dire, un modo per dire quello che non riusciva a dire verbalmente: non ce la faccio più, devo impegnarmi tanto, troppo ma non riesco a raggiungere il risultato…quanto più do più gli altri non vedono il mio problema…più mi credono felice…più non capiscono che ho troppo bisogno io che loro mi vedano…si rendano conto che esisto…che anch'io ho i miei problemi di cui spero qualcuno si accorga, e mi aiuti a risolvere…a 16 anni aiutare qualcuno è solo un modo per dire che si ha bisogno di aiuto…

ora si potrebbe continuare indagando il perché precedentemente una donna muore sotto i ferri, nello stesso ospedale, ed il chirurgo viene ammazzato dal marito della donna…e ancora cercando di capire perché in quella asl sono stati arrestati dirigenti, politici, mafiosi, etc., più di trenta persone, per corruzione relativamente alla costruzione di una nuova più efficiente sede ospedaliera…personalmente non mi farebbe piacere vivere in un contesto simile…a diretto contatto con la violenza…può darsi possa trovarmi a pensare di non augurarlo altrettanto ai miei figli…di non desiderare per loro una vita in quel contesto ambientale…la difficoltà di un genitore ad allevare/educare figli a Vibo Valenzia, e magari in quel momento in cui mi sono distratto a pensare a queste cose, sbaglio ad infilare una presa…diranno tutti " è stato un tragico caso, malasanità, inefficienza"… anch'io potrò dirmi così, convincermi che è stato un "tragico errore"…ma la verità forse è un'altra…e forse non la sa soltanto iddio…è nel fondo delle cose e dell'animo umano…ed ogni errore ha sempre l'altra faccia della medaglia, quella della liberazione…

Ciao Federica, ora non dovrai più sforzarti tanto per essere vista, capita…

Ora tutti sanno di te…ma non è essere famosa che ti interessava…solo che qualcuno ti chiedesse: Come stai? Parlami un poco di te, di cosa ti fa star male veramente.

Ora voi non fateci caso...è solo un romanzo...ma che forse sarebbe piaciuto a Federica...forse si sarebbe finalmente sentita riconosciuta...ma questa non è una mia presunzione...è solo ormai una preghiera per Federica.

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Questo spiegherebbe perché a 16 anni una ragazza aiuta tutti gli amici a risolvere i loro compiti, perché cioè cerca disperatamente di essere accettata…e perché a lei venivano affidati gli incarichi di fiducia, o quando c’erano iniziative per raccogliere soldi per beneficenza ed azioni umanitarie era lei che faceva tutto…perché ancora cerca di fare la giornalista, cercando di "comunicare" agli altri…perché ciò che comunica nei suoi articoli è il desiderio di cambiare in meglio il mondo…il mondo, per una ragazza di 16 anni è poco più che una proiezione del "suo" mondo…e allora cosa non andava in questo suo mondo? Il fatto che , sentendosi  tenuta in considerazione molto poco, lei doveva far salti mortali per essere e sentirsi accettata…uno sforzo troppo grande per lei, sfibrante…che non poteva che manifestarsi in quel sintomo psicosomatico che è l'appendicite…per così dire, un modo per dire quello che non riusciva a dire verbalmente: non ce la faccio più, devo impegnarmi tanto, troppo ma non riesco a raggiungere il risultato…quanto più do più gli altri non vedono il mio problema…più mi credono felice…più non capiscono che ho troppo bisogno io che loro mi vedano…si rendano conto che esisto…che anch'io ho i miei problemi di cui spero qualcuno si accorga, e mi aiuti a risolvere…a 16 anni aiutare qualcuno è solo un modo per dire che si ha bisogno di aiuto…

E se fosse stata semplicemente una ragazza in gamba, che affrontava

la vita con coraggio e con tutta se stessa?

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io non ho mai detto o pensato il contrario...daltronde il coro è unanime in quella direzione...ho detto però tante altre cose, che non trovi altrove, a riguardo di questa triste, davvero dolorosa storia ...

ora tutti a dire le solite frasi di circostanza e nessuno che cerca di capire veramente cosa nasconde un qualsiasi episodio della vita...cosa nasconde una appendicite...così le ragazze continueranno ad avere malesseri, altre a fare gesti insani e noi continueremo a non capire un tubo di quello che realmente succede nel loro troppo giovane animo...più di dire "che brava ragazza, non se lo meritava proprio" "malasanità" "leggi più severe" "indagini ministeriali"etc.,non riusciamo a dire...e non veniamo mai a capo di nulla...intanto ogni tanto qualcuno di loro continuerà a morire e gli facciamo la fiaccolata...come a sedare gli effetti ansiogeni di una sublimazione di un tratto distruttivo/omicida che pervade la società nella quale viviamo...

chi non cerca di capire cosa succede davvero è complice...

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Questo spiegherebbe perché a 16 anni una ragazza aiuta tutti gli amici a risolvere i loro compiti, perché cioè cerca disperatamente di essere accettata…e perché a lei venivano affidati gli incarichi di fiducia, o quando c’erano iniziative per raccogliere soldi per beneficenza ed azioni umanitarie era lei che faceva tutto…perché ancora cerca di fare la giornalista, cercando di "comunicare" agli altri…perché ciò che comunica nei suoi articoli è il desiderio di cambiare in meglio il mondo…il mondo, per una ragazza di 16 anni è poco più che una proiezione del "suo" mondo…e allora cosa non andava in questo suo mondo? Il fatto che , sentendosi  tenuta in considerazione molto poco, lei doveva far salti mortali per essere e sentirsi accettata…uno sforzo troppo grande per lei, sfibrante…che non poteva che manifestarsi in quel sintomo psicosomatico che è l'appendicite…per così dire, un modo per dire quello che non riusciva a dire verbalmente: non ce la faccio più, devo impegnarmi tanto, troppo ma non riesco a raggiungere il risultato…quanto più do più gli altri non vedono il mio problema…più mi credono felice…più non capiscono che ho troppo bisogno io che loro mi vedano…si rendano conto che esisto…che anch'io ho i miei problemi di cui spero

Questa è una lista di comportamenti positivi, ai quali viene data in modo

sistematico una valenza disfunzionale, attribuendo problemi caratteriali

alla persona che li mette in atto.

qualcuno si accorga, e mi aiuti a risolvere…a 16 anni aiutare qualcuno è solo un modo per dire che si ha bisogno di aiuto…

Si, a risolvere i problemi che ormai sono affrontati solo dai sedicenni,

pare, perché gli adulti sono troppo impegnati a gettare fango su chi li

affronta. Ovvio che poi s'ammalano o diventano stronzi.

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http://www.psiconline.it/forum/viewtopic.php?p=98734&highlight=#98734[/url]Dajjal]Provo ad interpretare.

Da bambina, quando eri troppo piccola, gridavi perchè volevi che qualcuno ti aiutasse per uscire dalle tue angosce. Forse tua mamma o tuo padre veniva ad aiutarti. Forse no, magari ti sgridavano.

Questa necessità di aiuto ora emerge quando senti un bambino piangere. Proietti quello che tu desideravi e lo rivolgi verso quel grido. Vuoi porgere il tuo aiuto come quando da bambina lo desideravi.

Riporto questo post perchè si incastra benissimo con l'ipotesi che facevo a proposito di F.

Colpevolizzare o dare giudizi su quelle che sono solo dinamiche psicologiche davvero è inutile per la psicologia, ed applicato come metodo "educativo" crea nevrosi/psicosi. I comportamenti non sono nè positivi nè negativi, sono solo da capire: chi giudica non sta facendo mai una analisi psicologica ma manifesta solo una sua condizione emotiva personale. Descrivere quindi, non giudicare.

Ringrazio Dajjal per la sua riflessione, che ha una chiara relazione con quanto dicevo, tendendo evidentemente a confermarlo.

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Riassumo per vedere se ho capito bene. Dando per buona l'ipotesi che

l'appendicite sia stata, se non causata, almeno favorita da dinamiche di

tipo psicosomatico.

Fatti

A 16 anni una ragazza:

- aiuta tutti gli amici a risolvere i loro compiti,

- a lei venivano affidati gli incarichi di fiducia

- quando c’erano iniziative per raccogliere soldi per beneficenza

ed azioni umanitarie era lei che faceva tutto

- cerca di fare la giornalista cercando di "comunicare" agli altri

- ciò che comunica nei suoi articoli è il desiderio di cambiare in

meglio il mondo

...

- le viene l'appendicite

- muore per un incidente in sala operatoria

Ipotesi

- perché cioè cerca disperatamente di essere accettata…

- il mondo, per una ragazza di 16 anni è poco più che una proiezione

del "suo" mondo…

e allora cosa non andava in questo suo mondo?

- il fatto che sentendosi tenuta in considerazione molto poco

- doveva far salti mortali per essere e sentirsi accettata…

- un modo per dire quello che non riusciva a dire verbalmente

- più do più gli altri non vedono il mio problema…

- uno sforzo troppo grande per lei, sfibrante…

- che non poteva che manifestarsi in quel sintomo psicosomatico che è l'appendicite…per così dire:

- non ce la faccio più, devo impegnarmi tanto troppo ma non riesco a

raggiungere il risultato…

- quanto più mi credono felice…più non capiscono che ho troppo bisogno

io che loro mi vedano…

- si rendano conto che esisto…

- che anch'io ho i miei problemi di cui spero...

Io concentrerei l'attenzione sulla seconda parte ed in particolare su

questa cosa qui:

un modo per dire quello che non riusciva a dire verbalmente

Ma non per capire quello che Federica diceva verbalmente.

Ma per capire perché chi non capisce ciò che viene detto verbalmente...

... non capisce ciò che viene detto verbalmente (cosa che di solito si

apprende fin dalla prima infanzia).

Forse è otite.. boh? Non me la sento di fare diagnosi.

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