EdonistaSociale 0 Share Inserita: 25 maggio 2008 mmhhh preciso che sono un'autodidatta che scrive e cerca di spiegare quello che scrive al fine di permettere e mettere in condizione chi legge di segnalarmi se lo vuole dove e in che cosa secondo lui io sono in errore andando al dunque come penso gia' tutti sapete l'istinto regola sia il corpo sia il cervello regola 1) sapendo quali sono le esigenze vitali e funzionali sia del corpo sia del cervello regola 2) inviando questi imput al cervello che ha il compito tra le tante possibili interazioni di scegliere l'interazione che e' piu' vicina in qualita' e in intensita' alla richiesta dell'istinto come penso gia' tutti sapete quando un individuo nasce e' spinto ad agire dai suoi istinti che sono istinti sia materiali ossia istinti che mirano a far interagire il corpo con altri enti al fine di soddisfare le esigenze materiali del corpo che sono istinti sia spirituali ossia istinti che mirano a far funzionare il cervello ossia nel fargli fare quello per cui esiste che e' 1) acquisire informazioni sull'ambiente circostante 2) usare la riflessione il pensiero e quindi il ragionamento su quanto vede ( acquisisce ) 3) interiorizzare gli enti esterni ossia farli diventare da enti esterni enti propri ossia interiorizzati 4) quindi comprendere la realta' esterna ossia capirla 5) quindi riuscire tra tante possibili interazioni a scegliere quella giusta come penso voi tutti gia' sapete a livello biologico noi abbiamo dei sensori che rilevano quanto e' stata soddisfatta l'esigenza materiale ( del corpo ) che rilevano quanto e' stata soddisfatta l'esigenza spirituale ( del cervello ) piu' l'esigenza materiale e' soddisfatta piu' proviamo piacere materiale piu' l'esigenza spirituale e' soddisfatta piu' proviamo piacere spirituale cosa vuol dire piu' l'esigenza spirituale e' soddisfatta ??? vuol dire usare il nostro cervello piu' usiamo il nostro cervello piu' proviamo piacere spirituale ( che e' piacere nel fare ) focalizzando il nostro pensiero la nostra riflessione la nostra ragione su cio' che vediamo ( leggiamo ) piu' proviamo piacere in quello che vediamo ( leggiamo ) piu' proviamo piacere nell'attivita' studiare perche' capiamo quello che leggiamo PIU' SIAMO NOI A DECIDERE TRA LE TANTE INTERAZIONI QUALE ATTUARE OSSIA PIU' SIAMO NOI A DECIDERE COME SVOLGERE UN'ATTIVITA' PIU' PROVIAMO PIACERE NELLO SVOLGERLA CONCLUDO la societa' impedisce solo questa tipologia di piacere ossia il piacere spirituale IMPEDISCE INSOMMA A SCUOLA / UNIVERSITA' A QUALSIASI INDIVIDUO ( con me non c'e' riuscita ) a provare piacere nell'attivita' di capire ( studiare) che e' attivita' dove si concentra il nostro pensiero la nostra riflessione la nostra capacita' di ragionare ossia di valutare le relazione tra pensieri e concetti fino a che quanto letto da ente esterno diventa ente interno ossia ente interiorizzato ossia ente capito a cui corrisponde necessariamente una nostra visione personale che e' appunto l'averlo capito a cui corrisponde necessariamente una nostra presa di posizione personale . ECCO INSOMMA QUALI ISTINTI LA SOCIETA' IMPEDISCE IMPEDISCE SOLO L'ATTUAZIONE DELL'ISTINTO CHE CI SPINGE A CHIEDERCI PERCHE' LO IMPEDISCE OBBLIGANDO CON LA FORZA ( nelle scuole /universita') A RIPETERE CIO' CHE NON SI E' CAPITO ossia cio' che si e' letto e solo memorizzato ossia cio' che si e' letto ma a cui non si e' applicato il pensiero la riflessione il ragionamento ossia cio' che e' rimasto ente esteriore che non e' diventato ente interiore LO IMPEDISCE ABITUANDO A MEMORIZZARE QUANTO SI LEGGE ANNULLANDO L'ESIGENZA UMANA DI CAPIRE ( ossia interiorizzare = capire ) QUANTO SI LEGGE IMPEDISCE SOLO L'ISTINTO CHE ABBIAMO E CHE ANDREBBE NON OSTACOLATO MA SVILUPPATO DI PROVARE PIACERE IN QUELLO CHE FACCIAMO OSSIA DI PROVARE PIACERE IN QUALSIASI ATTIVITA' SVOLGIAMO E LA VITA E' UNA SEGUENZA DI ATTIVITA' QUINDI LA SOCIETA' IMPEDISCE SOLO QUESTO ISTINTO QUELLO CHE CI SPINGE A VIVERE PROVANDO PIACERE NEL VIVERE COSA POSSIBILE SOLO SE VIVIAMO INTERAMENTE LA VITA OSSIA CON IL CERVELLO E CON IL CORPO NON CON IL SOLO CORPO COME CI OBBLIGA LA SOCIETA' LA SOCIETA' agisce sull'io ( I GENITORI AGISCONO SULL'IO ) ( E LA SCUOLA/UNIVERSITA) L'IO e' cio' che mira al piacere L'IO di un individuo mira sia al piacere materiale sia al piacere spirituale QUANDO OBBLIGANO IL NON ADULTO ( che e' uomo che si deve sviluppare ) A SVOLGERE L'ATTIVITA' STUDIARE CONTRO LA SUA VOLONTA' SENZA CHE IL NON ADULTO VIVA L'ATTIVITA' STUDIARE COME L'ATTIVITA' CHE SVOLGE PER RISPONDERE ALLE SUE DOMANDE OSSIA AI SUOI INFINITI PERCHE' !!!! I GENITORI possono agire sul non adulto ( sul figlio/a) o con la forza e cosi distruggono l'uomo o con il ragionamento e cosi rendono possibile lo sviluppo dell'uomo se AGISCONO CON LA FORZA E IMPONGONO ALL'INDIVIDUO DI ANDARE A SCUOLA l'individuo andra' a scuola contro la sua volonta CONTRO IL SUO IO !!!!!! E SVOLGERA' QUESTA ATTIVITA' CONTRO IL SUO IO !!!!!! OSSIA SENZA USARE IL CERVELLO E QUINDI NON PROVANDO PIACERE SPIRITUALE che e' piacere nell'usare il cervello leggera' quanto gli impongo di leggere ma non applichera' il suo pensiero la sua riflessione il suo ragionamento su quanto legge e quindi quanto legge rimarra ente esteriore ente non compreso ente non capito SE AGISCONO CON IL RAGIONAMENTO RIESCONO A FAR CAPIRE AL NON ADULTO CHE NELL'ATTIVITA' STUDIARE E QUINDI ANDANDO A SCUOLA TROVA LO STRUMENTO PER RISPONDERE A TUTTE LE SUE DOMANDE A TUTTI I SUOI PERCHE' e cosi il non adulto andra' a scuola volontariamente spinto dall'esigenza di rispondere studiando alle sue domande a tutti i suoi perche' CONCLUDO LA SOCIETA' VIETA L'USO DEL CERVELLO VIETA ALL'IO DI PROVARE PIACERE SPIRITUALE LA SOCIETA' NON VIETA o se lo vieta lo vieta solo formalmente NON VIETA ALL'IO DI PROVARE PIACERE MATERIALE E CIO' E' LA NEGAZIONE DEL CONCETTO DI SOCIETA' in una societa' gli individui ( ossia i privati ) devono essere in grado ( maturita' sociale) di svolgere un'attivita' sociale ( un lavoro i cui risultati sono diretti ad altri membri della societa' ) nello stesso modo ( modalita' ) con cui lo stesso individuo svolge un'attivita' ( privata) ossia un'attivita' i cui risultati sono diretti a se' stesso APPUNTO SENZA SPIRITUALITA' CON IL DIVIETO PER OGNI IO DI PROVARE PIACERE SPIRITUALE NON C'E' NEI MEMBRI SOCIALI SVILUPPO SPIRITUALE OSSIA CI SONO SOLO INDIVIDUI CHE MIRANO AD AVERE SENZA DARE o piu' precisamente individui che svolgono la loro attivita' senza piacere nello svolgerla senza piacere nel vedere quello che realizzano SENZA PIACERE NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE CHI RICEVE QUANTO LUI HA REALIZZATO PROVA PIACERE GRAZIE A LUI GRAZIE A QUANTO HA REALIZZATO CON LA SUA ATTIVITA' appunto SE NON C'E' SPIRITUALITA' CI SONO INDIVIDUI CHE MIRANO SOLO A PRENDERE E A DARE NON INDIVIDUI CHE MIRANO A DONARE E A RICEVERE PERCHE' LA VITA SPIRITUALE ossia provare piacere nello svolgere qualsiasi nostra attivita' e' la chiave di funzionamento di una vera societa' PERCHE' SOLO CHI PROVA PIACERE NELL'ATTIVITA' CHE SVOLGE REALIZZA CON LA SUA ATTIVITA' BENI E O SERVIZI CHE CHIUNQUE LI RICEVE NE TRAE PIACERE Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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