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ESSERE FELICI PER QUEL CHE SI HA, MA QUANDO NON SI HA NULLA?


secondo voi cosa è la felicità?  

13 utenti hanno votato

  1. 1.

    • non pretendere di fare la principessa
      0
    • essere appagati per ciò che si ha anche se non si ha nulla?
      5
    • ostentare un certo status spendendo per mostralo
      0
    • avere un lavoro e degli amici
      0
    • avere qualcuno che ti ama e ti comprenda
      1
    • avere il giusto di che vivere e non pretendere altro
      0
    • avere figli
      0
    • realizzarsi nelle proprie aspirazioni
      7
    • essere felici per un amico che è felice
      0


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insomma si è felici quando si vive nell'ignoranza...? :roll: :?

:wink:

Noooo...non ho detto come fanno tanti "beato te che non capisci un c...." :LOL: ma, come si suol dire, il discorso è lungo, lo farò se interessa a qualcuno appena avrò tempo... :wink:

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  • Risposte 144
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Top Posters In This Topic

LA FELICITA' ESISTE MA E' PASSEGGERA ,DOPO CHE HA RAGGIUNTO L'APICE DIVENTA COME GLI STOCKS DELLA BORSA AMERICANA

NEGLI ANNI VENTI........UN PICCO INCREDIBILE. CERCATE DI ESSERE SERENI ED ANCHE QUELLA E' UN'UTOPIA :!:

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Noooo...non ho detto come fanno tanti "beato te che non capisci un c...." :wink: ma' date=' come si suol dire, il discorso è lungo, lo farò se interessa a qualcuno appena avrò tempo... :wink: [/color']

:!:

a me! a me interessa!!!

spero troverai presto il tempo ^^ :p

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insomma si è felici quando si vive nell'ignoranza...?  :roll:  :?  

:LOL:

Noooo...non ho detto come fanno tanti "beato te che non capisci un c...." :LOL: ma, come si suol dire, il discorso è lungo, lo farò se interessa a qualcuno appena avrò tempo... :LOL:

Il tuo discorso interessa anche a me...soprattutto perchè ammetto che alle volte preferirei non sapere... :LOL:

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E' difficile spiegare a parole ciò che è soprattutto un sentimento. Gesù disse siate COME bambini, non semplicemente "siate bambini". Io penso che la spontaneità sia un punto di arrivo, non di partenza. Dopo aver tanto conosciuto, e proprio perchè abbiamo tanto conosciuto, riusciremo a lasciarci andare vivendo la pienezza dell'attimo senza altro chiederci, come sperimentatori che riescono a vedersi e a viversi da distanza infinita, e proprio perchè distaccati, consapevoli dell'eterno e della caducità del Tutto, VIVERSI appieno al di là delle elucubrazioni mentali, delle rappresentazioni del pensiero, degli schemi-schermi che ci imprigionano, dei pregiudizi di vario tipo. Ma -io penso- si arriva a tutto ciò solo dopo che abbiamo superato ANCHE ogni concetto di pregiudizio, schematismo, elucubrazione ecc.. Nel VUOTO dei significati ritroveremo la nostra PIENA essenza.

Non voglio fare il filosofo, lo zen è la vita quotidiana. Se qualcuno avrà colto qualcosa, un embrione di sensazione al di là delle mie parole STUPIDE, sarò veramente contento...

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E' difficile spiegare a parole ciò che è soprattutto un sentimento. Gesù disse siate COME bambini' date=' non semplicemente "siate bambini". Io penso che la spontaneità sia un punto di arrivo, non di partenza. Dopo aver tanto conosciuto, e proprio perchè abbiamo tanto conosciuto, riusciremo a lasciarci andare vivendo la pienezza dell'attimo senza altro chiederci, come sperimentatori che riescono a vedersi e a viversi da distanza infinita, e proprio perchè distaccati, consapevoli dell'eterno e della caducità del Tutto, VIVERSI appieno al di là delle elucubrazioni mentali, delle rappresentazioni del pensiero, degli schemi-schermi che ci imprigionano, dei pregiudizi di vario tipo. Ma -io penso- si arriva a tutto ciò solo dopo che abbiamo superato ANCHE ogni concetto di pregiudizio, schematismo, elucubrazione ecc.. Nel VUOTO dei significati ritroveremo la nostra PIENA essenza.

Non voglio fare il filosofo, lo zen è la vita quotidiana. Se qualcuno avrà colto qualcosa, un embrione di sensazione al di là delle mie parole STUPIDE, sarò veramente contento... [/color']

sono contento di leggere qualcuno che la vede come me......

sbaglio se dico che fino ache ci saranno desideri e scopi, ambizioni e ricerca di piacere ci sarà sempre confllitto, tra illusione è cio che è?

mi interessa sapere cosa ne pensi...

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sono contento di leggere qualcuno che la vede come me......

sbaglio se dico che fino ache ci saranno desideri e scopi, ambizioni e ricerca di piacere ci sarà sempre confllitto, tra illusione è cio che è?

mi interessa sapere cosa ne pensi...

Sì, in un certo senso è così, ma non bisogna commettere l'errore delle religioni, che spesso hanno voluto mortificare la carne, reprimere i desideri per forzare la gente a "credere" nel modo che interessava a loro. Cioè, se ci accorgiamo di un nostro desiderio, anche nell'ottica della ricerca della nostra evoluzione spirituale, sarebbe un errore reprimerlo. Semplicemente, si dovrebbe essere soddisfatti di ciò che si può avere, non soffrire la mancanza di qualcosa. Gesù disse che chi credeva in Lui non avrebbe avuto bisogno di nulla, gli sarebbe stato concesso anche il di più. Pensate anche all'importanza di questo come discorso in buona parte simbolico. Ora è tardi, se vi interessa proseguiremo il discorso...

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boh... :roll: a me sta cosa mi puzza troppo di "accontentarsi" :roll:

...

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boh...  :roll:  a me sta cosa mi puzza troppo di "accontentarsi"  :roll:  

...

Quando puzza è gia qualcosa :arrow:

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sono contento di leggere qualcuno che la vede come me......

sbaglio se dico che fino ache ci saranno desideri e scopi' date=' ambizioni e ricerca di piacere ci sarà sempre confllitto, tra illusione è cio che è?

mi interessa sapere cosa ne pensi...[/quote']

Sì, in un certo senso è così, ma non bisogna commettere l'errore delle religioni, che spesso hanno voluto mortificare la carne, reprimere i desideri per forzare la gente a "credere" nel modo che interessava a loro. Cioè, se ci accorgiamo di un nostro desiderio, anche nell'ottica della ricerca della nostra evoluzione spirituale, sarebbe un errore reprimerlo. Semplicemente, si dovrebbe essere soddisfatti di ciò che si può avere, non soffrire la mancanza di qualcosa. Gesù disse che chi credeva in Lui non avrebbe avuto bisogno di nulla, gli sarebbe stato concesso anche il di più. Pensate anche all'importanza di questo come discorso in buona parte simbolico. Ora è tardi, se vi interessa proseguiremo il discorso...

io credo che gesù riferendosi a se stesso intendersse dire "verita o realtà" o meglio"cio che è"

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boh...  :roll:  a me sta cosa mi puzza troppo di "accontentarsi"  :roll:  

...

sperare che cio che è, fosse come noi vorremmo , cambia forse ci che è? Io credo di no....anzi genera solo sofferenza quando comprendiamo che il nostro desiderio non avverrà.

Cio che è , è modificabile solo se noi vi prestiamo estrema attenzione, lo comprendiamo senza pensare al dopo , ma all'adesso, li si cambia!

Sperare è una fuga da cio che è..........prendi un fumatore che spera di smettere, questo è un suo desiderio....Si vede palesemente che l'immaginare un futuro senza fumare è una fuga all'attenzione dell'adesso in cui sono, in cui fumo.....dunque non smettero mai, lo faro solo se agirò sul persente....

dunque caro Egocentrum questo è l'unico modo per non accontentarsi.....

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Chi si accontenta è ancora schiavo del meccanismo di attrazione-repulsione, dell'attaccamento, altrimenti non userebbe la parola "accontentarsi". A ME ME SEMBRA, VOI CHE DITE, REGA'? :ciaotutti

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Chi si accontenta è ancora schiavo del meccanismo di attrazione-repulsione' date=' dell'attaccamento, altrimenti non userebbe la parola "accontentarsi". A ME ME SEMBRA, VOI CHE DITE, REGA'?

Scusate ma oggi sto fissato con i proverbi :arrow:

Chi si accontenta (e riconosce la libertà di poterlo fare) GODEEEEEEEEE. o meglio,

Chi accetta la realta per come si presenta senza manipolarla mentalmente può riconoscere la felicità in ogni momento

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Ciao a tutte;

Templare  ti racconto un aneddoto che ho vissuto qualche anno fa:

"Un ragazzo vedendomi con la faccia arrabbiata, mi ha consigliato di sorridere perchè nella vita farlo è strettamente necessario."  

La scena si è svolta in India, il ragazzo in questione lavorava in un negozio che a perere di italiano poteva somigliare più ad una baracca, io avevo il muso lungo perchè era una settimana che camminavo in strade luride circondate da baracche fatiscenti, tra una mucca e la sua cacca con la paura di prendermi una qualche infezione, e credevo di aver sprecato i miei giorni di ferie per stare in un posto osceno, rimpiangendo una bella spiaggia per fare windsurf e ballare in discoteca fino a notte tarda.

E' accaduto anche a me. Il giorno dopo ho incontrato un uomo disperato,

con il muso lungo perché non sapeva più dove sbattere la testa per

trovare da mangiare per la sua giovane moglie ed i loro 3 figli. Allora,

memore della lezione ricevuta il giorno prima, ho provato a fargli capire

il messaggio che mi aveva trasmesso il ragazzo del negozio.

L'uomo ha provato a dirmi qualcosa, ma io ho insistito e lui mi ha dato un

pugno nel naso e mi ha rubato il portafogli e la macchina fotografica.

E' stato lì che ho raggiunto l'illuminazione e ho capito che certe cose se le

dicono i disperati hanno un senso alto, altrimenti hanno un altro senso...

PS: Quell'uomo ha fatto bene: me l'ero meritato... :arrow:

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La felicità è un concetto soggettivo, come il piacere: per la Binetti  

son due ore di cilicio, per Grillini due ore d'altro...  

Proprio per questo è importantissimo non dare una definizione

generale di felicità, e lasciare invece la libera scelta all'individuo.

Invece, se si vuole discutere di realizzazione personale, di lavoro, di

povertà e di ricchezza... di cose così insomma... è meglio abbassare la

mira e parlare di "qualità della vita", che può essere definita in modo

più oggettivo, meno metafisico.

felicità è realizzare il piacere........la vera causa del conflitto dell'uomo

la felicità si cerca (come ripetizione di un'esperienza di gioia) e non è mai completa

la gioia accade ed è sempre totale ed irripetibile

il piacere è il fine del desiderio

essere felici è avere tante speranze e credervi

provare gioia è godere di cio che hai di fronte .....

la gioia dipende da noi non da cosa abbiamo di fronte

chi cerca di essere felice è non capisce che cerca sestesso, sempre e comunque, non potrà mai realizzarla....

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La felicità è un concetto soggettivo, come il piacere: per la Binetti  

son due ore di cilicio, per Grillini due ore d'altro...  

Proprio per questo è importantissimo non dare una definizione

generale di felicità, e lasciare invece la libera scelta all'individuo.

Invece, se si vuole discutere di realizzazione personale, di lavoro, di

povertà e di ricchezza... di cose così insomma... è meglio abbassare la

mira e parlare di "qualità della vita", che può essere definita in modo

più oggettivo, meno metafisico.

felicità è realizzare il piacere........la vera causa del conflitto dell'uomo

la felicità si cerca (come ripetizione di un'esperienza di gioia) e non è mai completa

la gioia accade ed è sempre totale ed irripetibile

il piacere è il fine del desiderio

essere felici è avere tante speranze e credervi

provare gioia è godere di cio che hai di fronte .....

la gioia dipende da noi non da cosa abbiamo di fronte

chi cerca di essere felice è non capisce che cerca sestesso, sempre e comunque, non potrà mai realizzarla....

"Supponenza", invece, cos'è?

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  • 1 month later...

egocentrum io non sono comunista ma di destra, purtroppo nella mia regione se non hai tessera ds e cgil non lavori.

C'è un acommistione politica- impresa pazzesca.

Io non pretendo di fare il dirigente anche se ho una laurea ma se mi propongo come segretaria, dicono che ho un c.v tropo elevato.

In realtà è che non mi ha racomandato nessuno e non ho da ofrire sgravi fiscali avendo passato da tempi i 30 anni.

Non mi fanno enancheandare in Fabbrica perchèè vogliono uomini e giovani, le agenzie interinali stanno in parte chiudendo e non ti offrono nulla. Al massimo le pulizie 3 ore al giorno automuniti.

Si, credo che dai tutto all'auto e te non tieni nulla.

NON SONO COMUNISTA NE' HO SOGNI IMPOSSIBILI SOGNO UNA VITA NORMALE, UN LAVORO NORMALE PER AVERE UNA PENSIONE UN GIORNO.

IL LAVORO E' UN DIRITTO E' SCRITTO NELLA COSTITUZIONE, MA COME DICE TEX QUA E' TUTTO NEPOTISMO A TUTTI I LIVELLI.

E CONCORDO CON LUI.

IO PARLO DI FELCIITA' NON QUELA PARADISIACA MA DI

QUALITA' DELLA VITA COME QUALCUNO HA DETTO IN PRECEDENZA.

IN INDIA SONO FELICI, SONO QUASI TUTTI SULLO STESSO PIANO, POVERI, MA SE METTI UN POVERACCIO IN MEZZO A TUTTI I RICCHI CERTO CHE SARA' POCO FELICE.

IO PER IL MOMENTO NON RISCHIO LA BARACCOPOLI ma se mio marito perde il suo normale lavoro saremo nella cacca, per questo è bene lavorare indue, per sicurezza e per realizzazione della donna.

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datango wrote

Ehi!! ma questo ci azzecca con l'argomento del forum , le aspettative/convinzioni che quando raggiungi/appaghi sei felice (avere soldi, belle macchine,essere popolare, possedere belle donne/uomini e farci tanto sesso, casa grande, lavoro appagante, bei viaggi, avere figli modello, conoscere tanti amici simpatici, ); quando al contrario ti deludono (le convinzioni/aspettative), sei depresso.

Ribadisco un concetto di cui parlare che oramai è nella pagina passata:

dopo quanto ho asserito sopra mi e vi chiedo a cosa servono le convinzioni di ambire ad una vita migliore? Non è meglio riconoscere la felicità nlla vita che abbiamo adesso?

Saluti a tutti, e a Tex in particolare, per me sei amico e mi doni spunti interessanti su cui riflettere.

Dipende sempre come stai, io non dico che

templare vuole soldi carriera, ville, andare sulla luna

tempalre vuole una vita normale, un lavoro normale e una vita sociale,

che il lavoro comporta.

templare non chiede la luna.

Io vorrei sapere la condizione di chi scrive, perchè se chi dice ciò lavora o non ha problemi economici non sa cosa sia essere disoccupati, per mesi, e sapere che non avrai molte chances.

E' normale essere frustrati.

Il mio concetto di felciità può anche esere visto in varie maniere,

ma il mio è avere una vita normale per i canoni di questa nazione.

Un lavoro, e una pensione se ci arrivo, non ho auto nè patente, non potrei permettermeli, ma non ne sento il bisogno, sto bene coi piedi e i bus.

I beni materiali fanno purtroppo una parte della felicità.

Ho un vecchio lettore dvd e finchè non si rompe lo tengo.

Nonsono una che cambia tremila vestiti e butta via i soldi, avendolo potuto fare quando lavoravo, mangiandomi gli stipendi.

IO NON CHIEDO LUSSI anche se quel che desidero è lusso per chi vive al terzo mondo, e mi dispiace per il terzo mondo ma non è colpa mia e non posso farmene una croce.

Credo che un Indiano che viene qui aspirarebbe a un minimo di standard di vita come un Europeo. Io ne ho conosciuti di Indiani, e loro dicevano che venivano in Italia per il lavoro e un futuro.

DESIDERARE UN FUTURO NORMALE E UN LAVORO NORMALE, UNA VITA NORMALE E' COSI' SPREGEVOLE^?

NEL QUESTIONARIO AVRO' ANCHE MISCHIATO UN PO' LE CARTE, MA VOLEVO VEDERE SE COGLEIVATE IL PROBLEMA.

MOLTI NON LO VOGLIONO COGLIERE.

ieri sono andata in Chiesa avevo comrpato il pane, c'erano due mendicanti

ho dato 20 cent a testa, in genere non lo faccio, ma togliermi 40 cnts non mi faceva un granchè, a loro forse qualcosa di più si.

Fai questi discorsi di essere felici per ciò che si ha a loro due li',

perchè se c'è possibilità di migliorare eccome se l'uomo dice si.

Tutti vogliono migliorare la propria condizione e aspirano ad avere qualcosa di piu', tralasciando i megalomani categoriaa cui non appartengo,

non posso altro che dire, che per parlare di certe cose bisogna vedere le povertà e provare quando in famiglia non si arriva alla fine del mese.

A casa mia eravamo sempre sul filo del rasoio, e mio padre rischio' di perdere il posto quando per un anno fu in cassa integrazione per portuali,

per non parlare di quando Prandini voelva dare tutto in pasto agli stranieri.

L'università ai miei tempi costava poco e l'ho pagata quasi tutta con assegni familiari e lavoro di baby sitter. E non per fare la manager per non avere un diploma da ragioniere stagionato.

Guardate la Francia, credete che siano felici quelli nelel periferie, dove tutto èdi serie b?

scuoel, case, servizi ecc. E sono francesi di secodna generazione, anche se vengono dalla tunisia.

Il discorso della felicità può essere visto in tante maniere, ma non puo' prescindere dalla piramide dei bisogno di Maslow.

Prima c'è magniare e dormire, pii bisogno di sicurezza, poi la realizzazione, ecc.

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caro turbociclo, viversi appieno, in che modo?

Il iscorso era interessante ma, viversi appieno stando a casa a pulire e basta cosa è? nessuna vita sociale, solo con te stesso, cosa è viversi appieno?

Ci saranno dei parametri.

I bambini hanno esigegnze diverse dagli adulti, è difficile fare come i bambini, il bambino lo metti a giocare con una palla e va tutto il giorno con quella.

Ma l'adulto potrà farlo per un pò, metendosi nell'ottica del bambino, ma quando no niesce arisolvere nulla dei suo i problemi, non potrà che frustrarsi.

Io non so se quei due fuori dalla chiesa oggi avranno di che mangiare e se cen ce l'avranno ai voglia a essere felici come bambini.

Nessuno forse coglie quanto l'esclusione sociale sia dannatamente tremenda.

Ma forse tutti voi di questo forum avete un lavoro, una casa vostra, una famgilia accogliente e ceh vi dà calore, una serenità.

Io credo che solo chi prova o vede cosa è una vita senza nulla possa capire.

Qualcuno mi parlava di india, forse ha colto qualcosa, ma un conto è nascere e vedere solo povertà, un conto eè nascere in una famiglia normale e poi caderci, perchè l'uomo quando crolla socialmente difficilmente ha le chances di tirarsi fuori.

Quanta gente vive per strada? Che futuro per loro? Molti ci finiscono non per scelta,..ma lasciamo perdere....forse basterà l'effimero di immaginare di vivere chissà dove, forse solo la gente pazza, puo' stare per strada senza nulla e credere di vivere da re.

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stefano wrote:

E' accaduto anche a me. Il giorno dopo ho incontrato un uomo disperato,

con il muso lungo perché non sapeva più dove sbattere la testa per

trovare da mangiare per la sua giovane moglie ed i loro 3 figli. Allora,

memore della lezione ricevuta il giorno prima, ho provato a fargli capire

il messaggio che mi aveva trasmesso il ragazzo del negozio.

L'uomo ha provato a dirmi qualcosa, ma io ho insistito e lui mi ha dato un

pugno nel naso e mi ha rubato il portafogli e la macchina fotografica.

E' stato lì che ho raggiunto l'illuminazione e ho capito che certe cose se le

dicono i disperati hanno un senso alto, altrimenti hanno un altro senso...

PS: Quell'uomo ha fatto bene: me l'ero meritato...

finalmente stè ha colto quel che volevo dire, chi ha bisogno se ne fotte

delle filosofie infatti è famosa la moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesu' perchè prima di parlare alla folal , bisognava riempirne lo stomaco.

Oggi i bisogni primari, si sono alzati di livello nella nostra società.

Quasi tutti hanno soddisfatto lo stomaco, e viene il bisogno di sicurezza

del futuro che è rappresentato da un lavoro che una sicurezza ce la ha,

per il resto dovrebbe pensarci la polizia. Magari non tutti salrianno al gradino successivo di autorealizzzione della piramide di Maslow, ma ritengo che i primi due gradini fondamentali, per come va l'Italia oggi inizino a scricciolare, aumetando episodi di cui stè è stato protagonista.

LA PREDICA DA PARTE DI CHI STA MEGLIO DI TE E' NORMALE CHE SUSCITI UNA CERTA REAZIONE. PERCHE' NOPN SI VIVE DI ARIA.

E GESU' PARLAVA DI FEDE. OK MA NON E' LUI MA ALTRI UOMINI A DARTI IL PANE, BASTA CHE PAGHI, E GLI UOMINI TI DANNO UN LAVORO.

Alla suaaepcoa bastava oltivarsi un orticello avere quattro capre, e si vivacchiava tutti, oggi dove fai l'orticello? dove fai un pascoletto tutto tuo?

Elevandosi la soglia di sussistenza non si puo' tornare indietro a vivere come 2000 anni fa perchè qui in Italia non c'è spazio per farlo, le campagne sono poche, e poi i servizi sociali arriverebbero a portarti via evetnuali figli ecc. Il povero paga tre volte, esclusione sociale, nessuna speranza, e ti levano forse pure i figli.

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IL GRANDE LEONARDO DICEVA,

NN M'AVER A VIL SE IO

NN SON POVERO, POVERI SON QUELLE PERSONE

CHE ASSAI COSE DESIDERANO.

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stefano wrote:

E' accaduto anche a me................................NON GLI E' ACCADUTO NIENTE DI QUELLO CHE HA SCRITTO, HA SCRITTO SOLO FALSITA'

finalmente stè ha colto quel che volevo dire, chi ha bisogno se ne fotte

delle filosofie ............LA PREDICA DA PARTE DI CHI STA MEGLIO DI TE E' NORMALE CHE SUSCITI UNA CERTA REAZIONE. PERCHE' NOPN SI VIVE DI ARIA.

E GESU' PARLAVA DI FEDE. OK MA NON E' LUI MA ALTRI UOMINI A DARTI IL PANE, BASTA CHE PAGHI, E GLI UOMINI TI DANNO UN LAVORO.

................................Elevandosi la soglia di sussistenza non si puo' tornare indietro a vivere come 2000 anni fa perchè qui in Italia non c'è spazio per farlo, le campagne sono poche, e poi i servizi sociali arriverebbero a portarti via evetnuali figli ecc. Il povero paga tre volte, esclusione sociale, nessuna speranza, e ti levano forse pure i figli.

Carissima Templare, l'intervento di ste è una bufala per gettare discredito su quello che avevo scritto :wink: (al momento del suo intervento io e lui avevamo una specie di confronto epistolare in corso, credo di aver stimolato in lui un aggressività che l'ha portato ha scrivere quelle falsità ?:wink: ),

Per quel che riguarda il discorso delle prediche fatte da chi ha una condizione di vita migliore, credo tu non abbia letto il mio intervento, dato che l'episodio che a me è capitato realmente, racconta il contrario di quello che asserisci :wink: .

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ma datango

la frase

ogni volta che sento persone parlare di migliorare la propria posizione sociale mi viene da sorridere..

più o meno era questa....la frase se era questa faceva a cazzotti con il post sul tuo viaggio in india.

Ho ho capito che siccome c'è gente che sta peggio di te, meglio che ti accontenti, forse ho travisato, in altri discorsi non ho trovato nulla che confutassse almeno in parte il mio post iniziale.

Spiegati meglio.

Quel

Mi viene da sorridere, non so come interpretarlo, se come segno di speranza, o per aver toccato una certa elevazione spirituale, o per dire accontentati. Non l'ho proprio capita.

forse stè ha sparato quella frase, perchè tu non eri molto chiaro e ha voluto provocare?

credo che tu sia uomo, ma il simbolo delal farfalla nel tuo avatar mi porta fuori strada a pensare il contrario.

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Se non hai capito quello che ho scritto non è solo un mio problema Templare, io provero a spiegarmi meglio :oops: , a te consiglio di provare a leggere più attentamente vuoi? :wink:

ma datango

la frase

ogni volta che sento persone parlare di migliorare la propria posizione sociale mi viene da sorridere..

più o meno era questa....la frase se era questa faceva a cazzotti con il post sul tuo viaggio in india.......

Secondo me non faceva a cazzotti perchè: in India ero convinto (come ho scritto nel tread) che "andare al mare a fare windsurf' date=' eppoi la sera al ristorante eppoi in discoteca" fosse l'unico modo per essere felici in una vacanza, poi ho elaborato quello che è successo in quel viaggio e non la penso più così ADESSO. Adesso ti consiglio anche di farlo un viaggio in India, perchè oltre a conoscere dei luoghi e culture interessanti, potresti visitare dei luoghi dentro di te inesplorati.

Ho ho capito che siccome c'è gente che sta peggio di te, meglio che ti accontenti, forse ho travisato, in altri discorsi non ho trovato nulla che confutassse almeno in parte il mio post iniziale.Spiegati meglio

Parliamo dell'avere ambizioni per un futuro migliore. Io credo si creino nel momento che, basandoci sul nostro conosciuto, giudichiamo il passato negativamente. Sperando in un futuro che rispettando i canoni imposti dalla società attuale sia POSITIVO quindi migliore, perdiamo la possibilità di entrare in contatto con il presente.

A me viene da sorridere perchè pensare che migliorando la nostra posizione sociale = più soldi / più potere, perdiamo la possibilità di goderci quello che abbiamo adesso, quindi nel momento attuale siamo insoddisfatti di noi (non è tragicamente comico :?: :LOL: :D ).

Non è più importante essere felici nel momento attuale?

Quel ragazzo in India, mi ha fatto riflettere su questo.

Quel

forse stè ha sparato quella frase' date=' perchè tu non eri molto chiaro e ha voluto provocare?[/quote']

QUello che mr. ste ha sparato è una balla e lui sa perchè l'ha sparata. IO non ho voglia di confrontarmi con persone false, ne di parlare con altri del perchè lo sono (sono problemi suoi). :wink:

credo che tu sia uomo' date=' ma il simbolo delal farfalla nel tuo avatar mi porta fuori strada a pensare il contrario.[/quote']

Perchè il mio avatar ti porta fuori strada :?: , la farfalla maschio non esiste? :wink:

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Si la farfalla maschio esiste solo che la farfalla è un simbolo che usano speso le donne.

Quanto a quello che hai detto ho cpaito che cercando sempre di migliorare ci perdiamo ciò che abbiamo.

Tutto ok, ma bisogna vedere cosa abbiamo per le mani.

Quel discorso va bene a cui magari vuol fare carriera, i soldi non gli bastano mai e neanche il potere, ma al precario che vuole farsi una vita normale cosa vai a dire? Spero non questo, perchè era li' che io intendevo arrivare, ci sono in italia migliaia di precari che non alsceranno mai casa dei loro genitori perchè i loro stipendi ridicoli o i loro lavori saltuari non gli permettono l'indipendenza.

Una pensione.

E ne conosco per via di certi forun di precari, che non hanno neanche tanti amici, perchè i loro amici hanno i soldi per divertirsi,

anche se esci a fare un giro già il fatto di prendere l'auto se ce l'hai costa.

E spesso non hanno la ragazza perchè oggi le ragazze ci guardano al portafogli.

Alcune attendono che i poveri precari si stabilizzano, altre dopo anni,

cambiano, molte sono stronze, ma alcune non vedendo via d'uscita dopo 10 anni di fidanzamento se ci pensano, forse non sono da condannare al 100%.

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