ilaria 0 Share Inserito: 16 marzo 2007 E' uscito da poco questo ultimo film di Francesca Archibugi, una regista che mi piace molto e di cui ricordo in particolare Il grande cocomero, ispirato a Marco Lombardi Radice e interpretato da Castellitto, neuropsichiatra infantile che segue una ragazzina epilettica; e il delicatissimo Verso sera con Mastroianni nei panni di un vecchio professore comunista a confronto con una ragazza militante del movimento giovanile del 77. In quest'ultimo film l'Archibugi riprende il genere del romanzo di formazione. "E' la storia di due adolescenti che decidono di intraprendere un viaggio. Un viaggio reale che è anche un viaggio d'iniziazione alla vita, all'amore, alla sofferenza. Destinazione India, brulicante e misera, dove ci si può perdere, come succede ai due ragazzi protagonisti del film, ma dove, come sostiene Francesca Archibugi, ci si può ritrovare: Non cercano, trovano. Che si chiami conoscenza, amore, amicizia, fedeltà, oppure paura, sfiducia, delusione, i due ragazzi traggono una forte identità dall'esperienza svagata del viaggio" Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magda25 0 Share Inserita: 12 aprile 2007 Il film di Francesca Archibugi, tratta di temi legati ai giovani, ai loro contrasti con i genitori, al loro crescere, alla ricerca di valori solidi su cui fondare la propria personalità. L’ ho trovato piatto, privo di emozioni e di ideali, dove davanti ai fallimenti, fuggire, per provarne altri, senza spingersi nella ricerca di un senso logico delle cose e della vita. L’ infatuazione della prima adolescenza, scambiato come innamoramento, necessario per evadere dalle responsabilità di un impegno immenso, come quello di un medico volontario di Emergency o dalla noia del giovane adolescente…. Manca un rapporto, un affetto, un “ amore vero ’’ , mancano i sentimenti anche negli impegni. Buona l’interpretazione di Giovanna Mezzogiorno, che è Chiara, una donna forte e impegnata ma che finisce con l’ innamorarsi di Pollo, un ragazzo alle prese con i suoi problemi adolescenziali. La crescita emotiva di Curry è narrata in modo coinvolgente, merito della regista che ci mostra uno spaccato dell’ India, senza folkorismi e pateticità. Il ruolo dei genitori, risulta piena di stereotipi e non aggiunge nulla alla crescita emotiva dei protagonisti e alla trama del racconto. “ Lezioni di volo ’’ …. un film fortemente contradditorio, che non mi ha coinvolta particolarmente. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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