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Mia madre per me è .....


Mia madre per me è .....  

28 utenti hanno votato

  1. 1.

    • mia madre chi?
      3
    • un'amica
      1
    • la fonte dei miei problemi
      5
    • la cosa più preziosa che ho
      3
    • sempre stata carente nella mia vita
      2
    • un ostacolo al mio benessere psicofisico
      5
    • un fondamentale punto di riferimento
      9


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per me e' indifferente. la vado a visitare solo perche' sono un figlio educato! capisco che anche lei e' stata un vittima eppoi e' anche vecchia ed ha diritto ad un po' di serenita'!!

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Ho avuto diversi scontri con mia madre, ma devo darle atto di una disponibilità e di una costanza ineguagliabili. Da figlio non sono stato esemplare, ma di certo ogni volta che ho chiesto aiuto lei c'era. E' una presenza contante nella mia vita, una sorta di "deus ex machina" che appare quando serve. Grazie mamma, di cuore.

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Mia madre è un pò tutto quello ke è elencato nel sondaggio. Ultimamente nn la sento vicina a me, soprattutto da quando mi sono sposata.

Dopo la morte di mio padre si è trovata un compagno, il ke è una casa buona perkè sennò l'avevo sulle "spalle" visto ke sono figlia unica e lei abita difronte a me con il cortile in comune.

Ma è lui ke non sopporto, ha troppo potere su di lei, la manovra a suo piacimento, fa quasi il padrone di casa impone quello ke lui vuole a mia madre e fa in modo ke sembrino cose ke dicide lei.

La situazione sta diventando pesante.

Ciao

Piccola

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Mia madre per me è stata la persona più importante della mia vita, è scomparsa 4 anni fa e per me è stata durissima. Era una persona umile, educata e rispettosa della vita, ha sempre insegnato costantemente ai suoi cari come ci si deve comportare nella vita, è stata un'esempio esemplare per me. Ha vissuto una vita difficile, ha affrontato tante disgrazie ma sempre con il sorriso sulle labbra, quando i suoi figli erano con lei si illuminava ed emanava un affetto e un calore che ti riempivano la giornata. Ancora oggi sento il suo abbraccio e nei momenti bui mi rivolgo a lei. Non importa quanto, l'importante è averla avuta!!! :star

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Mia madre è morta che io avevo 12 anni. E in quei 12 anni molto tempo lo ha passato con mia sorella maggiore o persa dietro le cose sue.

Non credo che sia importante chi fosse mia madre "in sè", tuttosommato una donna con una sua storia che solo per un tratto s'è intrecciata con la mia. Piuttosto credo che siano importanti gli struggimenti che io ho provato ogni volta che la vedevo allontanarsi da me, o fisicamente o anche solo con l'attenzione. Credo che siano importanti le sicurezze mancate, i vuoti e le vertigini di solitudine in cui piombavo per le sue assenze.

Ho provato molta rabbia, a lungo, e molto risentimento.Ma ora mi preme molto di più leccarmi le mie ferite.

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La amo da morire.

Ma non gliel'ho mai detto, ne fatto capire.

Questione di carattere..

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  • 5 weeks later...
 
 
 
La amo da morire.

Ma non gliel'ho mai detto, ne fatto capire.

Questione di carattere..

Lo sà sicuramente, ne sono sicuro. :)

Io lo spero :wink:

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Io ODIO mia madre

Come mai?

Sarebbe un discorso veramente lunghissimo da fare, lungo tutta la vita ( e purtroppo fra poco esco :) ) Cmq con lei, apparte una naturale e normalissima incopatibilità di carattere ( nel senso che devo relazionare in qualche modo perchè è mia madre e le devo qualcosa... se fosse la mia vicina probabilmente neanche la considererei... oppure il contrario, perchè la conoscerei in modo superficiali e mi sembrerebbe simpatica.. ma non so ), odio tante cose di lei... il fatto che mi avrebbe potute evitare tantissime "cose" e non lo ha mai fatto, fa la parte della mammina perfetta davanti e psicologi e psichiatri e poi mi fa cagare tutto in separata sede nei modi più assurdi..... tanto che io arrivo a capire i medici che con me non ci capiscono una sega - e scusate ma alcuni argomenti mi fanno dimenticare tutti i miei studi di scrittura elegante- perchè lei dice che va tutto bene e io dico che va tutto male... alla fine a chi credere? Soprattutto da quando una dottoressa non ha rispettato il segreto professionale su alcune cose che le avevo raccontato le cose sono degenerate.... finchè si rimane in rapporti superficiali alla fine ci si sopporta... ma lei avrebbe tanto voluto una figlia diversa, io dopo una vita di "non mi sento e non sono accettata per come sono" mi sono rotta le palle e dopo innumerevoli tentativi ( solo da parte mia, sia ben chiaro ) di costruire un rapporto decento... cercando di spiegarle come sono fatta e finendo sempre a litigare perchè a lei fa schifo come sono fatta ho rinunciato e rimbalzo tra periodi di completa indiffernza quando sto un po' meglio... a periodi di odio quando sto un po' più male... e siccome questo è un bel periodo di m...da ..... bhe.. la conclusione è scontata... Ma poi ci sarebbero mille cose da dire e raccontare per far capire meglio la situazione... ma meno ci penso e forse...Ora vado... altra serata in giro a fare xxxxxxx... e vabbhè..

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mia madre!

Che dire? Sogno spesso che le dico una cosa ovvia del tipo di che colore è il mare e lei mi dice "no ti sbagli, vedi prima cosa ne pensano gli altri, non essere così sicura di questo, magari tua sorella ne sa qualcosa in più". E nel sogno io mi metto a urlare fortissimo contro di lei, perchè vorrei che quelle mie urla le arrivassero al cuore, che capisse quanto mi farebbe piacere avere il suo appoggio, almeno quando non c'è margine d'errore ma lei, se ne frega, non mi ascolta, e si vergogna di questa figlia che urla tanto, sperando che nessuno se ne accorga, altrimenti potrebbero dire che è una pazza.

Il sogno è irrazionale lo so, ma rispecchia la realtà del mio rapporto con mia madre. Per copla sua sono sempre stata un'insicura, non mi ha mai difeso quando n avevo bisogno, nemmeno quando alle elementari c'era un ragazzino che mi gonfiava di botte (diceva "e cosa ci posso fare"!), non si è accorta che un giorno sono tornata a casa piena di lividi nelle parti nitime, e ho finto di non stare bene e invece ero stata stuprata!!!!

Il giorno dopo avevo la febbre per davvero e questo le è bastato.

Scusate ma quando ne parlo provo troppa rabbia e mi viene di odiarla. Vorrei non fosse così ma non è colpa mia!!!! :wink:

La cosa che più mi è mancata? Un suo abbraccio nei momenti difficili, una volta nella vita un ti voglio bene. E' chiedere troppo?

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mia madre!

Che dire? Sogno spesso che le dico una cosa ovvia del tipo di che colore è il mare e lei mi dice "no ti sbagli, vedi prima cosa ne pensano gli altri, non essere così sicura di questo, magari tua sorella ne sa qualcosa in più". E nel sogno io mi metto a urlare fortissimo contro di lei, perchè vorrei che quelle mie urla le arrivassero al cuore, che capisse quanto mi farebbe piacere avere il suo appoggio, almeno quando non c'è margine d'errore ma lei, se ne frega, non mi ascolta, e si vergogna di questa figlia che urla tanto, sperando che nessuno se ne accorga, altrimenti potrebbero dire che è una pazza.

Il sogno è irrazionale lo so, ma rispecchia la realtà del mio rapporto con mia madre. Per copla sua sono sempre stata un'insicura, non mi ha mai difeso quando n avevo bisogno, nemmeno quando alle elementari c'era un ragazzino che mi gonfiava di botte (diceva "e cosa ci posso fare"!), non si è accorta che un giorno sono tornata a casa piena di lividi nelle parti nitime, e ho finto di non stare bene e invece ero stata stuprata!!!!

Il giorno dopo avevo la febbre per davvero e questo le è bastato.

Scusate ma quando ne parlo provo troppa rabbia e mi viene di odiarla. Vorrei non fosse  così ma non è colpa mia!!!! :LOL:

La cosa che più mi è mancata? Un suo abbraccio nei momenti difficili, una volta nella vita un ti voglio bene. E' chiedere troppo?

Guarda se c'è una che ti può capire sono io... Anche mia madre si vergogna a morte della figlia che ha e soprattutto davanti ai parenti e alle sue sedicenti amiche che vengono a prendere il the con lei... ma anche davanti a sua sorella, o suo fratello.. che sono i miei zii e con i quali avrei, teoricamente, la libertà e il diritto di parlare di qualsiasi cosa io voglia ( dal momento che sono bella grandicella e non devo chiedere il permesso a nessuno prima di aprire bocca, non sono cretina, etc ).. Cmq guai se davanti mi scappasse mai dalla bocca che prendo farmaci, faccio psicoterapie e argomenti del genere, per non parlare dei problemi che ho, segreto di Stato ( tornassi indietro non ne parlerei neanche con mammina e papino.. ma ormai e andata così.. pazienza ). L'altro giorno, per farti un esempio tra i mille, non mi ricordo come è venuto il discorso... in pratica anni fa, io ero davvero una bambina, poco lontano da casa mia c'era un centro serT dove distruibivano terapia ( metadone e altre cose ) si poteva parlare con psichiatri e medici, fare esami del sangue e tutto il resto, poi lo hanno chiuso, infatti adesso devo andare in quello del quartiere vicino che prende una zona più vasta perchè nel frattempo ne è stato chiuso un altro nel quartiere dopo.. vabbhe.. cmq.. mi è scappato di dirle "Bhè.. ora che sono in terapia li sarebbe comodo averlo vicino a casa, potrei andarci a piedi quando sono in giro con il cane.. invece ora devo prendere 2 autobus o la macchina ".. è diventata bianca come il marmo e mi ha detto secca " Eh si! Proprio brava! Così ti tutti avrebbero visto mentre andavi li.. immagina che tragedia!!" ( come se il quartiere si mettesse davanti al serT a fare gli appostamenti per vedere chi c'è, apparte che il suo giro di parenti e amicizie ai tempi in cui c'era prendeva addirittura un altro autobus per non passsarci davanti e vedere "quelli che vanno a prendere il metadone"... guai.. ti mangiano :LOL: ..cmq a quanto ricordo ne stavano bene alla larga, ma vabbhe ) apparte che io penso che le tragedia siano ben altre e non che l'amica o la sorella sappiano che la figlia vede una psichiatra, e allora? dov è il problema? ( che non voglia parlare del serT posso anche capirlo e sarei la prima io a non dirlo.. ma dire di essere in terapia è diverso ), ma sinceramente non mi ci metto neanche più a discutere con lei per farmi andare il sangue al cervello, farmi venire un fegato così ( che già fa schifo poverino... ) per non concludere niente e per non arrivare da nessuna parte, l'Altra mattina avevo appuntamente alle 8 così dopo avevo tempo di andare all'università e non saltare la lezione, e sono andata giù con lei che andava al lavoro e di solito va con mia zia prima, siccome per andare al lavoro passano molto vicino all'uni, e io scendevo prima per andare prima a prendere la terapia, mi ha chiesto di invetarmi tutta una storia di un'amica che abitava li e che doveva darmi degli appunti e che dopo sarei andata a lezione con lei, storia da rifilare a mia zia, la quale poverina magari non si sarebbe neanche impicciata di chiedermi dove stessi andando, ma questa è una cavoltata.. ma ti fa sempre inadeguata, non accettata, non voluta... E ora torno a studiare, così ci do una botta con l'università a vado a vivere fissa dal mio ragazzo lasciando questa "famigliola felice e perfetta"... che poi sono più da lui che quì.. Guarda la casualità, quando sono da lui, anche di notte, riesco a non avere attacchi di panico, quando invece dormo a casa mia passo delle notti di merda fra incubi su incubi attacchi di panico che non finiscono mai tremori e mille altre cose... in periodi particolarmente brutti è capitato anche da lui, ma siamo nello stesso letto, se sto male se ne accorge, e non so come diavolo fa ma riesce a farmi calmare... quando sto male qui sono da sola, anche se ci sono loro, anzi se ci sono loro sono ancora più sola..

Ps: riguardo allo stupro che hai subito mi dispiace davvero, credimi... e anche in merito a questo ti posso capire mooolto bene, nel senso che.... vabbhè, diciamo che so cosa si passa, però non sono ancora mai riuscita a parlarne, neanche con la dottoressa... e più passa il tempo e più.... bho.. non riesco a dirti niente di confortante perchè non riesco a parlare di questa cosa... ma se hai bisogno sono qua, come riesco quanto meno.. però ci sono.

Baci

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ciao a tutti...io sono nuova,è la prima volta che scrivo.solo che stavo girando per internet e sono capitata qui.poi ho letto questi messaggi,e sono rimasta a bocca aperta.non pensavo fosse possibile che altre persone vivessero quello che vivo io.

digi ti capisco troppo.su tante cose che hai scritto...ma non entro nello specifico perchè non riesco.

mia madre...sembra la mia per certe cose.da una parte credo se ne fregasse e quindi ho sempre avuto molta libertà diciamo,ed è una cosa che mi piaceva,tornare tardi,andare in giro per discoteche e cose così.dall'altra dovevo però mantenere un certo contegno davanti alle persone che la conoscevano.per fare un esempio idiota,da quando ho 13-14 anni che non c'è un sabato sera che cristo manda sulla terra che io torno a casa a dormire,quando ero adolescente raccontavo sempre una marea di balle (feste,che dormivo da amiche inesistenti).un giorno,anzi una notte,era successa una cosa...stavo malissimo,ero ridota uno straccio,così ho preso la metro e alle 6sono tornata a casa.come ho aperto la porta lei mi ha subito aggredita chiedendomi cosa ci facevo in casa a quell'ora,che se qualcuno mi aveva vista entrare pensava che ero una troia,e lei che figura ci faceva etc.non dovevo rientrare prima delle 10 o simili,così i vicini di casa potevano pensare che stavo rientrando essendo uscita la mattina presto.come se in un palazzo di 70 famiglie e dieci piani i vicini stessero a controllare a che ora entravo o usciva.

oppure quando un paio di anni dopo sono finita in ospedale per casini vari,ed era il reparto di psichiatria,lei non avvisò nessuno,perchè nessuno doveva sapere che ero li.

e adesso che ho qualche anno in più(ma neanche poi tanti) ma non ho più comunque nessun bisogno di raccontare bugie per andare a ballare o stare in giro tutta la notte,ogni tanto lei dice che è tutta colpa sua se sono diventata così,se ho dato tutti questi problemi,perchè da quando avevo 12 anni ho iniziato a fare quello che volevo,ad andare dove volevo,con chi volevo,a rientrare tardi etc mentre avrebbe dovuto rinchiudermi in camera,ma non capisce che probabilmente non avrei fatto altro che scappare e darmi al vagabondaggio,quindi non centra nulla.non riesce a capire qual'è il vero problema.ossia che non mi accetta.non mi ha mai accettata così.lei voleva una figlioletta tranquilla,che a 25anni si sposerà a farà un bambino,che non avrebbe dato i problemi che ho dato io.e da una parte la capisco..nessuno vorrebbe una figlia come me...una che deve saltare su a ogni squillo di telefono o che non sai se la polizia suonerà alla porta...

non so ho questa cosa ambigua verso di lei..da una parte sento che non mi accetta,che non mi vuole,e io reagisco quasi facendo peggio,anche se ormai la mia ribellione non dovrebbe +essere verso di lei,non essendo appunto più una sedicenne.ma dall'altra la capisco.io non vorrei una figlia come me.anche se non è stato tutto colpa mia.

digi ti capisco...su tutto...lei non si è mai acorta di niente...nessuno si è mai accorto di niente.ma forse sono brava io a nascondere le cose.scusami ma non riesco a raccontarti di più.

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.....stesse identiche cose anche io e più o meno stessa situazione. Anche io ho iniziato a non tornare di sabato, a volte anche di venerdì, dall'età di 13/14 anni, inventadomi ( cioè non inventandomi amiche perchè quelle c'erano davvero ) dicendo che dormivo da loro per poter avere tutta la notte a disposizione... E' capitato ovviamente qualche volta che al posto di rientrare alle 10/11 o 12 rientrassi alle 7.30/8.00 e loro, che si svegliano con le galline anche di sabato o domenica mi hanno sempre sgamato... e allora partiva la mia fervida fantasia con lite dell'ultimo momento con l'amica di turno, o cugino che arrivava improvvisamente con il treno e allora doveva andare a prenderlo in stazione, o rientro improvviso dei genitori, o mille altre cose... Ora loro non chiedono più, rientro all'ora che voglio e non ho più bisogno di inventare con loro mille cose... Ma le amiche di mammina che mi vedevano in giro con i miei amici che avevano "certe faccie, capelli strani, piercing e tatuaggi" e provavano un certo perverso piacere a dirlo a mia madre per farla vergognare di me, cosa che lei ha imparato a fare prestissimo... L'unica differenza è che non si danno la colpa di niente. Non è per colpa del loro poco controllo e della troppa libertà che mi hanno sempre lasciato se sono diventata così, se ho avuto tante brutte esperienze, alcune loro neanche le immaginano, se ora soffro di attacchi di panico, ansia e ho tutta una serie di altri problemi... Loro non c'entrano nulla ( poi magari non c'entrano davvero nulla.. ma se mi avessero seguita un po'.. bho ), ho fatto tutto da sola, anzi.... sono una bimba cattiva e non ho mai dato loro neanche una soddisfazione in tutta la vita e loro per questo hanno la vita rovinata per colpa mia e deono vergognarsi davanti a parenti e amici... Non voglio e non mi interessa neanche sapere che cosa si sia inventata mia madre durante qualche ricovero in psichiatra che ho avuto, 4 volte se non ricordo male, 2 per un motivo e 2 per l'altro.... Io so solo che appena mi abbassavano i calmanti ed tornavo in grado di esprimere una frase di senso compiuto mi attaccavo al telefono a chiamare amica e ragazzo ( quello che avevo al momento.. ora per fortuna sto con uno fisso da anni e quella cosa l'abbiamo risolta ).... Riguardo alle soddisfazioni che non ho mai dato... bho.. non so cosa intendano loro per soddisfazioni, probabilmente non rientrano nella categoria i voti che ho sempre avuto a scuola e che ho ora all'università ( per fortuna mi è sempre piaciuto studiare e non ho mai dato problemi in questo senso ) non rientrano i concerti di pianoforte che ho fatto quando studiavo in Conservatorio, dove alcuni non riecono ad entrare neanche dopo anni di tentativi, e neanche i balletti che ho fatto con anche ruoli da solista e variazioni varie sia di danza classica che contemporanea, moderna, etc... Fin'ora, visto che la mia vita è anche tutto sommato ancora abbastanza breve e spero di avere ancora un bel po' di anni davanti sono riuscita a fare questo... Ma dopo un 30 ad un esame la risposta solita non è mai stata "Brava, che bello, sono contenta" no.. mai! dalla prima elementare ad adesso è sempre stata "Bhè.. hai solo fatto il tuo dovere!"... non è che chiedo tanto, ma un po' di calore.. ogni tanto.. E poi alla fine credo di essere il frutto di quello che loro hanno creato, dovrei parlare della mia infanzia ( ma non finirei mai più ) per "giustificare" ( è la parola sbagliata ma non me vengono altre ) le kazzate che ho fatto dopo....Tra le altre cose mi ha fatto una cosa che davvero non le potrò mai perdonare, mi ha obbligato ad uccidere il mio bambino ( :bimbo ), io ero minorenne e nessuno mi ha mai voluto ascoltare, apparte una psicologa mai visto in ospedale ( una psicologa legale o forense o qualcosa del genere ) che era una strega, mi ha fatto stare ancora più male di quanto non stessi,avendo superato i 16 anni avevo almeno il diritto di esprimere opinione contraria a questa atrocità, e lei mi ha detto che se almeno fossi andata al colloqui con il "padre" si sarebbe potuto fare un discorso diverso, ma ero sola e la decisione spettava ai miei genitori, ma non era colpa mia se questo "padre" mi ha scaraventato giù dalla macchina lasciandomi da sola in una strada deserta sotto il diluvio universale quando gli ho detto come stavano le cose, e non sapevo neanche che uno stabilizzante dell'umore che stavo prendendo neutralizzava l'effetto della pillola da mesi, come se non la prendessi ( poi ho cambiato farmaco )... ma lei mi ha rovinato la vita, la coscienza, l'anima... tutto... poi sono io che faccio soffrire loro :LOL: Vabbhè, lasciamo perdere, mi viene il nervoso e basta....

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ciao Kali, ciao Taya, è vero abbiamo molto in comune, davvero tanto. E' consolatorio, anche se mi spiace per tutto quello chi vi è successo. Forse l'unica differenza fra voi e me è una e molto importante: io a differenza vostra, ho cercato sempre di fare ciò che poteva renderli orgogliosi di me, studiavo, e andavo bene a scuola, ho trovato un bravo ragazzo, rientravo in orario, mi sono sposata e ho messo su famiglia, ma non è bastato. Quante scelte sbagliate ho fatto tentando di accontentare mia madre e anche mio padre, e loro cosa hanno fatto per me? Niente di niente. Adesso che vado dalla psicologa, mia madre si vergogna di questa cosa e io, adesso a ventotto anni inizio a prendermi le mie rivincite, quando c'è lei, parlo delle mie sedute di psicoterapia per farla vergognare, lo so è brutto dirlo ma mi rende soddisfatta. Forse sto avendo adesso la fase di ribellione che voi avete avute da ragazze. Riguardo alla violenza, lo so è difficile parlarne, io comincio adesso, per me è una specie di esorcizzazione, ma sono passati quattordici anni, adesso ho un figlio e una grossa depressione alle spalle e soprattutto mi sto curando con la psicoterapia, che per me ha fatto miracoli. Se vi va di parlarne in mp io ci sono, magari può essere d'aiuto, altrimenti vuol dire che non siete pronte ed io so che non è facile...

buona fortuna ragazze, ne abbiamo proprio bisogno!

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ciao digi,si hai ragione.almeno io parlo per me.forse sentendomi poco accettata reagivo ribellandomi a ogni cosa.e lei (mia madre) da una parte ha rinunciato ben presto a farmi fare alcune cose,per altre invece non ha mai mollato.il bello è che secondo me dava importanza alle cose in maniera opposta.per farti un esempio,da una parte quando avevo 14anni vedeva che se mi diceva di tornare a una certa ora io tornavo comunque quando volevo,facevo obbiettivamente molto tardi,e lei ha rinunciato subito a cercare di impormi,a non farmi fare così.dall'altra ha sempre preteso che per esempio i parenti mi vedessero vestita in maniera "decente" tanto per usare un suo termine.e io in queste cose non le andavo veramente contro,magari mi portavo in una borsa i vestiti per cambiarmi quando uscivo da qualche pranzo con zie e cugini vari,ma non mi scontravo con lei,forse perchè sapevo che sarebbe stata una battaglia persa.ecco,quelle cose che per me sono idiote per lei sono sempre state importantissime.oppure la prima estate che sono andata in vacanza da sola,avevo sempre 14 anni e andai a rimini,lei sapeva che andavo con una amica che aveva la casa lì (invece eravamo in un campeggio) e mi dice "se la zia te lo chiede ci sono anche i suoi genitori mi raccomando".ne avrei milioni di esempi di questo tipo.

per l'altra cosa...bhè sai,quando non si hanno delle responsabilità,penso che dopo tanto tempo si riesca un minimo,anche solo un minimo,non ad accettare questo no,ma a dirlo,come fai tu.se invece ne hai è diverso.

comunque ti ringrazio,e ti mando un bacino

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Kali se giri un pò nel forum ti accorgerai che questo argomento è stato toccato un miglione di volta e credimi la maggiorparte di noi è convinta che NO VUOL DIRE NO, tutto il resto non conta. E poi anch'io credevo di avere delle responsabilità o perlomeno delle colpe ma poi ho capito che non era così. Non tenerti tutto dentro Kali, parlane, no perforza nel forum ma fallo almeno con il tuo psicologo, credimi lui non ti giudicherà, anzi ti farà capire perchè ti sei comportata in un certo modo in una determinata situazione o perchè non hai reagito o non ti sei ribellata di fronte ad un'altra. E se tu non hai detto no, ma la cosa ti è sfuggita di mano, lostesso non hai colpa perchè a volte si è masochisti, senza volerlo, lo siè e basta. Ti abbraccio Kali, io ti capisco!!!!

Riguardo all'argomento del topic, le madri, bè che dire senza parole!!! Io almeno una cosa l'ho imparata da tanta indifferenza: io non farò lostesso con mio figlio!!!! Lui deve essere libero di dimostrare ciò che è veramente però deve anche imparare ad accettare certe regole, ma mai mi vergognerò di lui, tanto la gente se ne ha voglia qualcosa da dire la trova sempre, non credi? :wink:

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è bello che tu non voglia ripetere gli errori di tua madre.vedrai che il tuo bambino verrà su benissimo,e sarà felice perchè sentirà l'amore di sua madre.

per il resto..è proprio a lui che non lo direi,è una delle cose a cui mi riferivo nell'altro messaggio.il fatto è che non è sempre così facile..perchè vedi,quando nelle situazioni una persona ci si infila,poi dovrebbe anche avere il buon gusto di non lamentarsi e non rompere le palle se succede qualcosa.ovviamente questo vale solo per me.io giudico me stessa in separata sede rispetto a tutti gli altri.comunque ti ringrazio,sei davvero molto carina.

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Anche io mi portavo i vestiti per cambiarmi se dovevo uscire di sera... in effetti l'ho fatto fino a non tanto tempo fa.. ora ho risolto tenedo la maggior parte dei vestiti più "strani" che uso per uscire a casa del mio ragazzo... quindi se lui mi viene a prendere da qualche parte basta fare una volata veloce da lui e mi cambio.. per fortuna abita in centro.. e per fortuna gli appuntamente con gli altri sono sempre abbastanza tardi e invece io mi faccio venire a prendere da lui presto ( anche solo per uscire da casa il più presto possibile ). poi ultimamente ci sono davvero poco a casa... passo giorni e giorni da lui, poi ogni 3 o 4 giorni passo una notte a casa... giusto per farmi vedere... meno male che lui non abita con la famiglia ( chissà che fine ha fatto la sua famiglia... ), prima era tutto moooolto più complicato...

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no, Kali, a volte ci si infila nelle situazioni perchè la nostra mente fa dei giri strani, perchè non potresti pentirti? Tutti sbagliamo. Tu sei pronta ad ammetterlo, per me basta per capire che sei una brava persona, che non addossa la colpa agli altri. Lo so che non è la stessa cosa ma ti voglio raccontare una storia. Durante una seduta con la mia psicoterapeuta, le raccontai di quante volte sono stata cattiva con mia madre, le ho urlato contro o le ho fatto pesare il fatto che non avesse una grande cultura, le dissi anche che forse ero io ad essere la causa della sua indifferenza, che forse ero io a trattarla male. Lei mi rispose che il mio era un meccanismo di difesa, dovevo pur proteggermi in qualche modo da tanta indifferenza e noncuranza!!!! Questo per dirti che a volte le nostre cattive azioni, non sono poi così "cattive" perchè sono solo una conseguenza di quello che abbiamo vissuto e subito nella vita.

E poi il tuo psicologo ne avrà sentite tante storie che ormai non si meraviglierà più di niente. Apriti, vedrai che parlando ti accorgerai che non era poi così difficile e tutti i tuoi rimorsi e sensi di colpa, si trasformeranno in consapevolezza di ciò che ti è accaduto e di ciò che sei.

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  • 3 weeks later...

Ciao a tutti. Mia madre... Be, dire che una dona che maltrata i suoi figli, pichiandoli con una cintura, che poi quando la ragzza e piu grandicella, la legà e la pichia selvagiamente, se in ochi di quella dona non vedi altro che cativeria, mai un soriso, mai un abracio. Una dona che a modi di fare di un dittatore, che non ha mai parlato con quella figlia, che ha cercato di anullare quella figlia... Si posà chiamare madre, secondo voi? Sarebe tropo lunga la storia per racontarla qui. Quando erò piu giovane l'ho odiata, adesso mi e indifferente cosa che considero pegiore. Finnò qualche anno fa erò terorizata di lei. Non gli ringrazio neanchè di avermi messa al mondo vista la vita che, almeno finò adesso ho avuuto. A volte mi chido come sara quando non ci sara piu. La mia indiferenza e vera, opure me l'ho sono imposta, le voglio benne? A volte mi sembra di si, ma subito ricordo e rimane vuoto.

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Ciao a tutti. Mia madre... Be, dire che una dona che maltrata i suoi figli, pichiandoli con una cintura, che poi quando la ragzza e piu grandicella, la legà e la pichia selvagiamente, se in ochi di quella dona non vedi altro che cativeria, mai un soriso, mai un abracio. Una dona che a modi di fare di un dittatore, che non ha mai parlato con quella figlia, che ha cercato di anullare quella figlia... Si posà chiamare madre, secondo voi? Sarebe tropo lunga la storia per racontarla qui. Quando erò piu giovane l'ho odiata, adesso mi e indifferente cosa che considero pegiore. Finnò qualche anno fa erò terorizata di lei. Non gli ringrazio neanchè di avermi messa al mondo vista la vita che, almeno finò adesso ho avuuto. A volte mi chido come sara quando non ci sara piu. La mia indiferenza e vera, opure me l'ho sono imposta, le voglio benne? A volte mi sembra di si, ma subito ricordo e rimane vuoto.

E' una domanda interessante la tua lili, si può ancora amare una madre anche se non lo è mai stata????

Non so, io non ho avuto una madre così terribile, anche se mi ha negato molto affetto!

Probabilmente il tuo "affetto" è più una specia di rapporto morboso, tipo quello che si instaura tra le vittime di abusi e i loro carnefici. Il loro dare-avere ci tiene legati senza necessariamente provare un affetto vero...è solo che non c'è niente di meglio e ci attacchiamo a quello per andare avanti, perchè conosciamo solo quel tipo di "amore"...

adesso tua madre dove vive? E che tipo di rapporto avete? Ti va di parlarne?

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