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chiedo pareri....


kris1

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Una persona che mi sta molto a cuore sta attraversando un momento difficile.

E' un uomo, quasi quarantenne, attivo, brillante, professionista. Schiacciato da problemi oggettivi diversificati, dei quali il più rilevante è l'hanidcap di uno dei suoi figli per il quale si richiede continua assistenza e terapia, situazione difficile da gestire; altri problemi collegati al lavoro: da manager, carriera brillante, gratificante e ben retribuita, si è ritrovato per un breve periodo senza lavoro (a causa di problemi contigenti dell'Azienda che lo ha liquidato) e dover retrocedere verso un'occapazione, diversamente retribuita e valutata, con un contratto del piffero che non gli garantisce stabilità e che lo porta a vivere una vita stressantissima.

E' sempre stato una persona sana, sportiva, che ha canalizzato nell'attività agonistica tutto lo stress e le sue energie, ma, a causa di un problema alla colonna vertebrale, si è dovuto sottoporre a un intervento che lo ha portato ad un ribasso della sua resa in campo sportivo...

E', inoltre, l'unico a dover contribuire al mantenimento della famiglia (la moglie non lavora) e si sente fortemente responsabile per questo...Ultimamente, anche i rapporti con sua moglie si sono incrinati, a causa dello stress che lo pervade, della sua stanchezza psico-fisica che lo ha portato a una demotivazione generale, quasi una resa... Crede di non potercela più fare. E' convinto di dover soccombere prima o poi...

E' triste vederlo in questo stato, anche perchè è una bellissima persona, ricca di vitalità e di imput positivi e sicuramente con un forte potenziale di recupero, ma, attualmente, il suo equilibrio è franato.

Chiedo semplicemente un parere o un consiglio su questa situazione.

grazie

Kris

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Kris, è difficile dare un parere su una situazione così tragica....i punti da considerare sono principalmente tre: la presenza di un handicap, che ricade ed è ricaduto,penso, soprattutto sulla moglie, visto che lui aveva davanti a sè una brillante carriera e aveva uno sfogo non indifferente nella pratica sportiva;

la situazione attuale dell'uomo, che ha visto rapidamente crollare le sue aspettative sportive e lavorative e che non riesce ad accettare la nuova realtà, cosa pienamente giustificabile;

la crisi familiare, dovuta al suo atteggiamento disfattista, che aggiunge un nuovo peso ai sacrifici già notevoli della moglie.

Quest' ultima situazione, per me, è la più pericolosa, perchè rischia di trovarsi solo e senza appoggio per uscire dalla crisi, che lo ha colpito.

Dare un consiglio? Dovrebbe ridimensionare se stesso e incanalare le sue capacità, indubbiamente notevoli, verso attività diverse, sfruttando le sue conoscenze nel suo campo lavorativo: potrebbe inventarsi una nuova attività attraverso internet, ad esempio.....e sostenere psicologicamente la moglie.( dare consigli quando non si è coinvolti è molto facile...però incoraggiarlo a mettere a frutto le sue capacità e conoscenze in modo diverso, potrebbe ridargli nuova fiducia in sè)

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]grazie verbena per la risposta, il tuo parere mi sembra condivisibile, equilibrato. Il mio è uno sfogo, ma leggere pareri e commenti è sempre un sollievo e cosa costruttiva.

Grazie :)

Kris

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Si, verbena, va un po' meglio, decisamente.

Questa persona, aiutato dalla moglie, con la quale si è avviato un sincero dialogo, un confronto a cuore aperto, ha deciso di avviare un passo determinante affidandosi ad un valido neuropsichiatra che li sta aiutando, sia alivello di coppia, che individualmente. Spero tanto che riescano insieme a trovare nuovi equilibri e di reimpostare la loro vita di coppia, ma soprattutto, che quest'uomo, possa gradualmente ritrovare la sua consueta energia, la motivazione per continuare a trainare la sua vita con maggior leggerezza; le cose, come ti ho detto, vanno decisamente meglio.

E ti ringrazio profondamente per il tuo interessamento e per aver intuito, percepito questo problema nel suo profondo, problema che è anche il mio, perchè quest'uomo è "mio figlio"Grazie di cuore.

Kris

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