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la vita ha uno scopo,


mio

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In realtà, credo di no :Thinking: Mi attira molto tutto ciò che è capibile, proprio in quanto tale...senza contare che, per quel poco che ne so, i confini della conoscenza sono tutt'altro che definiti. Tu non provi alcun tipo di interesse per tutto ciò che è "capibile", oppure pensi che in realtà nulla sia veramente capibile?

La conoscenza è vastissima ed è utile per cio che è utile, ma non è infinita e mai potra esserlo, perchè le manca proprio quella qualità di verità e di realta, nel qui e ora, che non è minimamente paragonabile all'ascolto totale nell'adesso , li dove tutto è sempre nuovo e sempre da imparare.

comunque si trovo interesse in cio che è capibile....ma vivo nell'adesso.

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La conoscenza è vastissima ed è utile per cio che è utile, ma non è infinita e mai potra esserlo, perchè le manca proprio quella qualità di verità e di realta, nel qui e ora, che non è minimamente paragonabile all'ascolto totale nell'adesso , li dove tutto è sempre nuovo e sempre da imparare.

comunque si trovo interesse in cio che è capibile....ma vivo nell'adesso.

Ma la conoscenza non va vista necessariamente come un vetusto, ingombrante e autoritario edificio che si fa spazio nella tua mente, una sorta di magazzino che cerca di intrappolare ogni tua percezione e sensazione in una regola immutabile - e quindi fallace -...può altresì essere vista come una stimolazione sempre diversa e multipla alla tua capacità di ascoltare, percepire e così via...è un qualcosa che aiuta la tua mente e sviluppare molte vie di riflessione e di percezione, oltre che di creatività e di pensiero...condivido il tuo punto di vista solo se si parla della conoscenza intesa come cultura nozionistica ed enciclopedica

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Ma la conoscenza non va vista necessariamente come un vetusto, ingombrante e autoritario edificio che si fa spazio nella tua mente, una sorta di magazzino che cerca di intrappolare ogni tua percezione e sensazione in una regola immutabile - e quindi fallace -...può altresì essere vista come una stimolazione sempre diversa e multipla alla tua capacità di ascoltare, percepire e così via...è un qualcosa che aiuta la tua mente e sviluppare molte vie di riflessione e di percezione, oltre che di creatività e di pensiero...condivido il tuo punto di vista solo se si parla della conoscenza intesa come cultura nozionistica ed enciclopedica

la conoscenza è accumulo....non c'è possibile discussione su questo : è un fatto..

ascoltare è intelligenza per la quale potrebbe servire l'accumulo per le materie tecniche,,,,,per creare altro accumulo,,,,

posso sentire bethowen per carpire insegnamenti ,ma non lo ascolterò con la totalità di me stesso per godere della musica, bensì lo ascolterò come uno che ascolta dal contenuto...

parli di conoscnza enciclopedica....la conoscenza è un'insieme di dati.....e la loro messa in opera....

no?

Fammi un esempio , io non lo vedo.

Colui che ascolta e colui che non ha un "io" che ascolta, ma nell'ascolto non c'è musica, musicante, e ascoltatore, c'è solo "ASCOLTO"....

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la conoscenza è accumulo....non c'è possibile discussione su questo : è un fatto..

ascoltare è intelligenza per la quale potrebbe servire l'accumulo per le materie tecniche,,,,,per creare altro accumulo,,,,

posso sentire bethowen per carpire insegnamenti ,ma non lo ascolterò con la totalità di me stesso per godere della musica, bensì lo ascolterò come uno che ascolta dal contenuto...

parli di conoscnza enciclopedica....la conoscenza è un'insieme di dati.....e la loro messa in opera....

no?

Fammi un esempio , io non lo vedo.

Colui che ascolta e colui che non ha un "io" che ascolta, ma nell'ascolto non c'è musica, musicante, e ascoltatore, c'è solo "ASCOLTO"....

Io non credo che la conoscenza sia necessariamente accumulo..anzi, penso che a volte sia addirittura sfoltimento, eliminazione di ciò che è inutile. Lo diceva Bruce lee per le arti marziali e, prima di lui, Socrate.

Questo ovviamente ci porta a fare dei distinguo...per esempio, io posso, come dici tu, ascoltare beethoven per carpire tecnica pura, nozioni, accumulo. E ok. Oppure posso fare una cosa diversa...il mio fine può sempre essere quello di ascolatre Beethoven per "imparare" qualcosa su come suonare il piano, ma invece di concentrarmi sulle nozioni che posso incamerare grazie all'ascolto, posso molto semplicemente ascoltare e basta, lasciare che la potenza, l'eleganza, la maestosità della sua musica mi riempiano liberamente. Molti artisti fanno questo non per apprendere della tecnica, ma semplicemente per trovare ispirazione, per "sentire" qualcosa di sublime. Io non studio musica, ma spesso faccio questa cosa con la recitazione, materia che amo. Forse posso fare anche un esempio più pratico, e quindi più chiaro. Mi rifaccio, anche in questo caso, a qualcosa che conosco. Nelle arti marziali, tu puoi osservare un combattente molto più bravo di te al fine apprendere nuove cose...oppure puoi osservarlo al fine di eliminare tutto ciò che tu fai di inutile, cercare di cogliere l'essenza del combattimento, ciò che davvero conta e che serve...inoltre, osservare una persona che fa qualcosa molto meglio di te, ti permette di ipotizzare nuove vie di applicazione, di mettere in discussione tutto quello che tu, nel tuo egocentrismo, consideravi utile, intelligente e funzionante. In questo senso, la conoscenza può essere una rivoluzione mentale, non un accumulo, anzi...talvolta è semplicemente la consapevolezza che molte delle nozioni che hai sono inutili o dannose. Questo tipo di approccio alla conoscenza non si limita alla razionalità, e secondo me è ciò che ci permette di migliorare.

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Io non credo che la conoscenza sia necessariamente accumulo..anzi, penso che a volte sia addirittura sfoltimento, eliminazione di ciò che è inutile. Lo diceva Bruce lee per le arti marziali e, prima di lui, Socrate.

Questo ovviamente ci porta a fare dei distinguo...per esempio, io posso, come dici tu, ascoltare beethoven per carpire tecnica pura, nozioni, accumulo. E ok. Oppure posso fare una cosa diversa...il mio fine può sempre essere quello di ascolatre Beethoven per "imparare" qualcosa su come suonare il piano, ma invece di concentrarmi sulle nozioni che posso incamerare grazie all'ascolto, posso molto semplicemente ascoltare e basta, lasciare che la potenza, l'eleganza, la maestosità della sua musica mi riempiano liberamente. Molti artisti fanno questo non per apprendere della tecnica, ma semplicemente per trovare ispirazione, per "sentire" qualcosa di sublime. Io non studio musica, ma spesso faccio questa cosa con la recitazione, materia che amo. Forse posso fare anche un esempio più pratico, e quindi più chiaro. Mi rifaccio, anche in questo caso, a qualcosa che conosco. Nelle arti marziali, tu puoi osservare un combattente molto più bravo di te al fine apprendere nuove cose...oppure puoi osservarlo al fine di eliminare tutto ciò che tu fai di inutile, cercare di cogliere l'essenza del combattimento, ciò che davvero conta e che serve...inoltre, osservare una persona che fa qualcosa molto meglio di te, ti permette di ipotizzare nuove vie di applicazione, di mettere in discussione tutto quello che tu, nel tuo egocentrismo, consideravi utile, intelligente e funzionante. In questo senso, la conoscenza può essere una rivoluzione mentale, non un accumulo, anzi...talvolta è semplicemente la consapevolezza che molte delle nozioni che hai sono inutili o dannose. Questo tipo di approccio alla conoscenza non si limita alla razionalità, e secondo me è ciò che ci permette di migliorare.

certamente cio che dici è esatto....

ma si tratta sempre di tecnica, artistica, elegante, sublime ,ma sempre tecnica.....

ed io sulla conoscenza tecnica concordo....

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Dopo queste alte discussioni

vorre irrompere rispondendo a mio.........

non ti attira più sapere cosa c'è oltre : l'infinito.

scendendo dal mio assente "pied a terre"

Oltre l'Infinito con TOY STORY

> OLTRE L'INFINITO > OLTRE LO SPAZIO

VIA PER L'UNIVERSO........................ OVVERO VIA PER LA MENTE

mio la vita è anche qualcosa di più terra terra........ ^_^

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mio la vita è anche qualcosa di più terra terra........ :Applause:

giusto nello, ma è nel terra terra che io trovo il mio infinito...

troppo spesso rileggendomi vedo che faccio la "supercazzola"....hai ragione...

il mio punto è solo questo:

nel terra terra io vivo, ma ci vivo sempre con presenza mentale nell'adesso, li trovo gioia amore e compassione indescrivibili......

vedo che tutti voi nel terra terra siete distratti , in continuo vagare tra passato e futuro, tra ricordi e speranze, che altro non fanno che rovinarvi la vita.

tutto qui Ugo de al vette....

grazie per il consiglio! ^_^

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  • 2 weeks later...

io penso che lo scopo della vita sia sentirsi e condividere.

condividere emozioni, idee, fisicità, silenzi. condividere se stessi.

aprirsi, accogliere, ed essere accolti. perdersi per poi ritrovarsi in un emozione.

rendendosi conto che nulla ha senso se non un emoziona condivisa. e sorridere di questa semplicità.

io trovo che la ricerca molto spesso porti lontano. troppo lontano. lontano dalle proprie emozioni e dal sentirsi.

se lo scopo della vita non fosse la condivisione ognuno vivrebbe solo, chiuso nel suo castello, nutrendosi dei propri pensieri e respirando le proprie idee.

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o meglio perchè viviamo?

viviamo perchè siamo materia organica riproducibile come tutti i micro- e i macro-organismi dotati di DNA, il punto è: perchè noi ci poniamo queste domande? perchè l' evoluzione ci ha regalato quel potentissimo strumento che è la mente che tanto più è adoperata e tanto più si allontana dal tangibile per perseguire l' intangibile.

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io penso che lo scopo della vita sia sentirsi e condividere.

condividere emozioni, idee, fisicità, silenzi. condividere se stessi.

aprirsi, accogliere, ed essere accolti. perdersi per poi ritrovarsi in un emozione.

rendendosi conto che nulla ha senso se non un emoziona condivisa. e sorridere di questa semplicità.

io trovo che la ricerca molto spesso porti lontano. troppo lontano. lontano dalle proprie emozioni e dal sentirsi.

se lo scopo della vita non fosse la condivisione ognuno vivrebbe solo, chiuso nel suo castello, nutrendosi dei propri pensieri e respirando le proprie idee.

mi piace il tuo pensiero

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viviamo perchè siamo materia organica riproducibile come tutti i micro- e i macro-organismi dotati di DNA, il punto è: perchè noi ci poniamo queste domande? perchè l' evoluzione ci ha regalato quel potentissimo strumento che è la mente che tanto più è adoperata e tanto più si allontana dal tangibile per perseguire l' intangibile.

concordo in pieno...

la risposta va data a perchè ci si pone queste domande...?

tu come risponderesti...

ciao...

e baci--- :Whistle:

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concordo in pieno...

la risposta va data a perchè ci si pone queste domande...?

tu come risponderesti...

ciao...

e baci--- :Whistle:

secondo me ci si pone queste domande proprio perchè CI SENTIAMO come degli archeologi che scorgono una trafilatura dorata appena sotto la sabbia: allora ci mettiamo a scavare, più pensiamo di aver scoperto e più scaviamo....

Un Bacione.

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Da un punto di vista "esistenziale" (non so come definirlo ehehehe) la domanda "perchè esistiamo" non ti tocca minimamente, per alcuni ci sono le religioni a dare una risposta a questo, per me non ha molta importanza che ci sia o meno un motivo per il quale la vita esista.

Da un punto di vista "pratico" :) :

Per il senso della mia vita è trovare uno scopo alla stessa. E se dovessi avvicinarmici, ne troverei un altro, altrimenti non avrei motivo di vivere, ma credo che non sia concettualmente possibile, dovrei essere utopisticamente in grado di trovare l'appagamento universale.

Ecco, ora per me lo scopo è trovare la felicità, la mia realizzazione.

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viviamo perchè siamo materia organica riproducibile come tutti i micro- e i macro-organismi dotati di DNA, il punto è: perchè noi ci poniamo queste domande? perchè l' evoluzione ci ha regalato quel potentissimo strumento che è la mente che tanto più è adoperata e tanto più si allontana dal tangibile per perseguire l' intangibile.

Io non sono affatto d'accordo sai...gli antichi greci perseguivano l'intangibile, gli orientali, gli indiani di America...e certamente altri che la mia ignoranza m'impedisce di ricordare...ma NOI...cacchio, noi perseguiamo la supertangibilità!

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Io non sono affatto d'accordo sai...gli antichi greci perseguivano l'intangibile, gli orientali, gli indiani di America...e certamente altri che la mia ignoranza m'impedisce di ricordare...ma NOI...cacchio, noi perseguiamo la supertangibilità!

Purtroppo è colpa dei tempi... se ci pensi tutto va di pari passo con la tecnologia, maggiore è la tecnologia e meno spazio c'è per l' intangibile, l' assoluto, Dio, chiamalo come vuoi.... Maggiore è l' ignoranza maggiore è la fede e la ricerca di soluzioni per così dire astratte... ma non generalizziamo....ognuno è un caso a se.

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Purtroppo è colpa dei tempi... se ci pensi tutto va di pari passo con la tecnologia, maggiore è la tecnologia e meno spazio c'è per l' intangibile, l' assoluto, Dio, chiamalo come vuoi.... Maggiore è l' ignoranza maggiore è la fede e la ricerca di soluzioni per così dire astratte... ma non generalizziamo....ognuno è un caso a se.

io non cerco nulla! :D:

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Da un punto di vista "pratico" :) :

Per il senso della mia vita è trovare uno scopo alla stessa. E se dovessi avvicinarmici, ne troverei un altro, altrimenti non avrei motivo di vivere, ma credo che non sia concettualmente possibile, dovrei essere utopisticamente in grado di trovare l'appagamento universale.

Ecco, ora per me lo scopo è trovare la felicità, la mia realizzazione.

concordo pienamente.... :huh: viviamo per dare uno scopo alla nostra vita.... sperando e lottando per raggiungerlo assaporande i piaceri che troviamo nel nostro cammino....credo che l'importante sia non perchè viviamo ma come abbiamo deciso di vivere...

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  • 3 weeks later...
Ciao Mio, oggi ho fatto una riflessione in base a questo tema, ed è la seguente:

noi siamo, volenti o nolenti, consapevoli o inconsapevoli, parte del cambiamento del tutto.

Che ne pensi??

ti dirò che hai la mia piena approvazione.....noi siamo il tutto e dunque cambiamo con esso....

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o meglio perchè viviamo?

penso che sia ovvio che qualsiasi scelta , qualsiasi scopo ci venga suggerito, magari nobile, magari plausibile e razionale, sarebbe solo lo scopo inventato giusto perchè debba essercene uno...

la domanda più razionale per me sarebbe ....cos'è la vita?

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