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il tempo psicologico


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esiste?

Per tempo psicologico intendo pensare "domani cambierò, " "non sarò più violento" "non saro più cattivo" "non mi farò più mettere i piedi in testa" ecc...ecc....

dunque esiste o è puro movimento del pensiero?

Esiste o è il pensiero che si inventa un futuro basandosi sul passato?

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credo che i famosi buoni propositi, ovvero dirsi cose tipo "domani cambierò" siano tra le migliori trappole che ci mettiamo davanti.

il domani diventa regolarmente dopodomani, e poi dopodopodomani...e così all'infinito. se ci si propone di fare qualcosa nel futuro, bisogna capire su quali basi stia questa idea, in che modo il futuro è impiantato nel presente. forse questo ragionamento è tipico di quelle persone che aspettano che arrivino loro cose nuove dall'alto o dal basso, ma non ci mettono mai le mani. non si prendono la responsabilità della propria vita, non fanno niente per cambiarla. aspettano.

personalmente penso che questo tipo di attesa possa durare il tempo sufficiente a diventare fossili,e il rischio più grande è sprecare la vita intera nell'attesa che arrivi qualcosa dall'esterno(l'uomo/donna ideale, i soldi, la casa, il lavoro, la felicità)che le renda degna di essere vissuta. e non succede.

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esiste?

Per tempo psicologico intendo pensare "domani cambierò, " "non sarò più violento" "non saro più cattivo" "non mi farò più mettere i piedi in testa" ecc...ecc....

dunque esiste o è puro movimento del pensiero?

Esiste o è il pensiero che si inventa un futuro basandosi sul passato?

Non sono proprio sicura di aver capito la tua domanda... :roll: comunque posso dire che io difficilmente riesco ad immergermi nel presente...il mio tempo psicologico è spesso volto al passato e qualche volta al futuro...

Ora per esempio sto scrivendo...ne sono consapevole...eppure la mia mente fatica ad essere quì in questo momento...penso a quello che ho appena fatto e a quello che devo fare...

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Credo che riconoscendo quello che ci compone in questo momento, se siamo cattivi o se non lo siamo, violenti o non, dovrebbe essere accolto e non allontanato da noi, proiettandolo al futuro o su altre persone.

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credo che i famosi buoni propositi' date=' ovvero dirsi cose tipo "domani cambierò" siano tra le migliori trappole che ci mettiamo davanti.

il domani diventa regolarmente dopodomani, e poi dopodopodomani...e così all'infinito. se ci si propone di fare qualcosa nel futuro, bisogna capire su quali basi stia questa idea, in che modo il futuro è impiantato nel presente. forse questo ragionamento è tipico di quelle persone che aspettano che arrivino loro cose nuove dall'alto o dal basso, ma non ci mettono mai le mani. non si prendono la responsabilità della propria vita, non fanno niente per cambiarla. aspettano.

personalmente penso che questo tipo di attesa possa durare il tempo sufficiente a diventare fossili,e il rischio più grande è sprecare la vita intera nell'attesa che arrivi qualcosa dall'esterno(l'uomo/donna ideale, i soldi, la casa, il lavoro, la felicità)che le renda degna di essere vissuta. e non succede.[/color']

ma l'idea in sè non è già una fuga da cio che è

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ma l'idea in sè non è già una fuga da cio che è

eh? :shock:

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credo che i famosi buoni propositi' date=' ovvero dirsi cose tipo "domani cambierò" siano tra le migliori trappole che ci mettiamo davanti.

il domani diventa regolarmente dopodomani, e poi dopodopodomani...e così all'infinito. se ci si propone di fare qualcosa nel futuro, bisogna capire su quali basi stia questa idea, in che modo il futuro è impiantato nel presente. forse questo ragionamento è tipico di quelle persone che aspettano che arrivino loro cose nuove dall'alto o dal basso, ma non ci mettono mai le mani. non si prendono la responsabilità della propria vita, non fanno niente per cambiarla. aspettano.

personalmente penso che questo tipo di attesa possa durare il tempo sufficiente a diventare fossili,e il rischio più grande è sprecare la vita intera nell'attesa che arrivi qualcosa dall'esterno(l'uomo/donna ideale, i soldi, la casa, il lavoro, la felicità)che le renda degna di essere vissuta. e non succede.[/color']

A volte, cara S., mi sembri un personaggio uscito dai miei gloriosi anni 70, epoca di femminismo, avanguardie operaie, potere proletario anzi, studenti-operai-uniti-nella-lotta ecc.. In quegli anni gloriosi (?), i famosi ANNI DI PIOMBO sui quali tu avrai sicuramente letto dei libri, ebbe un suo quarto d'ora di celebrità un cantautore simbolo del movimento -anche se un po' sfigato per la verità...Il suo nome era Claudio Lolli (cercate su youtube, qualche reperto lo troverete). Uno dei suoi pezzi più famosi era ASPETTANDO GODOT, ispirato alla strafamosa commedia di Beckett.

Certo, invece LA VITA E' ADESSO, non è anche questo un pezzo famoso, di...di...eddai, aiutatemi voi! Zero, Baglioni, Ron...chi cavolo? :?::

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per me è un complimento, Turbo.immagino che la cosa ti provochi delle eco, e mi piacerebbe sapere com'è *dopo* essendoci stato *dentro*.in fondo hai ragione, affianco alla mia anima nera c'è un'anima hippy, e vanno d'accordissimo. sono molto legata a quel periodo, ho letto ed ascoltato tante cose che venivano da lì,e un pò me ne sono innamorata. non so nemmeno perchè...in parte, ma solo in parte, ha a che fare con l'educazione che ho ricevuto.la mia mamma manifestava con le femministe a roma negli anni 70,e tutto ciò l'ho assorbito quasi per osmosi.

Baglioni. la risposta alla tua domanda è Baglioni

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per me è un complimento' date=' Turbo.immagino che la cosa ti provochi delle eco, e mi piacerebbe sapere com'è *dopo* essendoci stato *dentro*.in fondo hai ragione, affianco alla mia anima nera c'è un'anima hippy, e vanno d'accordissimo. sono molto legata a quel periodo, ho letto ed ascoltato tante cose che venivano da lì,e un pò me ne sono innamorata. non so nemmeno perchè...in parte, ma solo in parte, ha a che fare con l'educazione che ho ricevuto.la mia mamma manifestava con le femministe a roma negli anni 70,e tutto ciò l'ho assorbito quasi per osmosi.

Baglioni. la risposta alla tua domanda è Baglioni[/color']

Oddio, non ci sono stato fino "in fondo" pur schierandomi da quella parte, penso che avvertissi che pensandoci bene c'era qualcosa che non andava, troppi ducetti improvvisati, troppa faciloneria, la droga che cominciava a inserirsi, un assolutismo nei modi che contrasta col mio anarchismo di fondo...Questo per il versante politico. Quello hippy era più naif, spontaneista, assai più dedito a sostanze di vario tipo, a esperimenti fallimentari come le famose "comuni" o qualcosa che assomigliava...fallivano perché non basta il voler essere "alternativi" ad ogni costo, finché si agisce solo per contrapposizione si fallisce sempre. Naturalmente alla base occorre quel termine abusato e sconosciuto insieme che chiamano "amore". Ma ci vorrebbe un topic apposta...a presto! Maurizio :all

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Un tempo psicologico, un futuro un passato a cui guardiamo esiste, ma non sono reali, il passato è andato e il futuro chi lo conosce, esiste ma è una allucinazione una cosa effimera, l'unica cosa certa è il presente, e nonostante io stessa faccia sempre progetti, tanto conta il presente, che non riesco a vivere a pieno perchè penso al domani.

Ma si vive oggi e non domani.

Uno dei principali problemi dei terapeuti credo che sia riportare le persone alla dimensione attuale sganciandole da ricordi traumatici, terrori futuri di ripetersi dei traumi, o di attacchi di panico accaduti e che potranno accadere.

Il passato e il futuro come tempi psicologici potrebbero per me essere dunque una forzatura per non vedere l'unica dimensione esistente,

ora, perchè ora sono diverso da ieri e domani sarò diverso da ora.

Quel che penso ora va bene per adesso, tra due giorni potrebbe non essere più realistico, ma non perchè si cambia come la moda o si è soggetti con patologie psichiatriche gravi, ma magari perchè cambiano i fattori esterni. Il mondo è mutevole, l'uomo non lo accetta spesso, ma anche egli è mutevole, come tutto l'universo.

Un cielo non è mai lo stesso ogni notte e mai nei millenni perchè tutto si muove senza fine.

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Un tempo psicologico, un futuro un passato a cui guardiamo esiste, ma non sono reali, il passato è andato e il futuro chi lo conosce, esiste ma è una allucinazione una cosa effimera, l'unica cosa certa è il presente, e nonostante io stessa faccia sempre progetti, tanto conta il presente, che non riesco a vivere a pieno perchè penso al domani.

Ma si vive oggi e non domani.

Uno dei principali problemi dei terapeuti credo che sia riportare le persone alla dimensione attuale sganciandole da ricordi traumatici, terrori futuri di ripetersi dei traumi, o di attacchi di panico accaduti e che potranno accadere.

Il passato e il futuro come tempi psicologici potrebbero per me essere dunque una forzatura per non vedere l'unica dimensione esistente,

ora, perchè ora sono diverso da ieri e domani sarò diverso da ora.

Quel che penso ora va bene per adesso, tra due giorni potrebbe non essere più realistico, ma non perchè si cambia come la moda o si è soggetti con patologie psichiatriche gravi, ma magari perchè cambiano i fattori esterni. Il mondo è mutevole, l'uomo non lo accetta spesso, ma anche egli è mutevole, come tutto l'universo.

Un cielo non è mai lo stesso ogni notte e mai nei millenni perchè tutto si muove senza fine.

cronologicamente ,ovviamente il tempo esiste , esso è misurazione da un fatto ad un altro.....

psicologicamente è un illusione è rimandare e non voler fare......

dire domani non sarò più violento è inventarsi un fututo in base al presente (oggi sono stato violento) e al passato ( sono sempre violento) , ma la realtà l'unica realtà e che sono violento e per non esserlo devo intanto accettare il fatto senza divisioni, io sono la cosa violenta e questa la realtà----- se voglio fare qualcosa lo posso fare solo adesso!

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cronologicamente ,ovviamente il tempo esiste , esso è misurazione da un fatto ad un altro.....

psicologicamente è un illusione è rimandare e non voler fare......

dire domani non sarò più violento è inventarsi un fututo in base al presente (oggi sono stato violento) e al passato ( sono sempre violento) , ma la realtà l'unica realtà e che sono violento e per non esserlo devo intanto accettare il fatto senza divisioni, io sono la cosa violenta e questa la realtà----- se voglio fare qualcosa lo posso fare solo adesso!

:ok

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cronologicamente ,ovviamente il tempo esiste , esso è misurazione da un fatto ad un altro.....

psicologicamente è un illusione è rimandare e non voler fare......

dire domani non sarò più violento è inventarsi un fututo in base al presente (oggi sono stato violento) e al passato ( sono sempre violento) , ma la realtà l'unica realtà e che sono violento e per non esserlo devo intanto accettare il fatto senza divisioni, io sono la cosa violenta e questa la realtà----- se voglio fare qualcosa lo posso fare solo adesso!

:ok

se concordi davvero con me......e rifletti su quanto detto non arrivi a nessuna conclusione......

Pensa ti dò uno spunto, se il "me " "il se" sono il nostro contenuto che è passato psicologico.........e abbiamo detto che per essere nella realtà abbandoniamo tutto questo.......cosa accade?

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Cosa accade? Magari l'avessi sperimentato di persona...Parole di un maestro zen, Sasaki, per la gioia di tutti e di Tex in particolare:

"Un giorno cancellai tutte le nozioni dalla mia mente. Rinunciai ad ogni desiderio. Scartai tutte le parole con le quali pensavo e me ne rimasi in pace. Mi sentivo quasi mancare, come se fossi trasportato entro qualcosa, o come se stessi toccando un potere a me ignoto...e ssst! Entrai. Persi la linea di confine del mio corpo fisico. Conservavo la pelle, s'intende, ma sentivo di essere al centro del cosmo. Parlavo, ma le mie parole avevano perduto il loro significato. Vedevo gente venire verso di me, ma tutti erano lo stesso uomo. Tutti erano me stesso! Non avevo mai conosciuto questo mondo. Avevo creduto di essere stato creato, ma ora dovevo cambiare opinione: non ero mai stato creato; io ero il cosmo; nessun individuo sig. Sasaki esisteva".

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esiste?  

Per tempo psicologico intendo pensare "domani cambierò, " "non sarò più violento" "non saro più cattivo" "non mi farò più mettere i piedi in testa" ecc...ecc....  

dunque esiste o è puro movimento del pensiero?  

Esiste o è il pensiero che si inventa un futuro basandosi sul passato?

Credo di non aver capito la domanda. Io pensavo che per tempo psicologico si intendesse la percezione individuale dello scorrere del tempo rispetto a quella fisica. Ovvero il tempo sembra dilatarsi in certe situazioni e contrarsi in altre. E poi cosa vuol dire "movimento del pensiero"? L'atto del pensare? Ti chiedi forse se il tempo psicologico, inteso alla tua maniera (i buoni propositi), esiste o è solo una conseguenza del pensare? Mi sembra molto tautologico, perché se lo stai pensando è ovvio che esiste come proiezione ideale nella tua mente. Ma magari la tua domanda è molto più profonda, qualcuno è in grado di spiegarmela? :pc :pc :pc

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esiste?  

Per tempo psicologico intendo pensare "domani cambierò, " "non sarò più violento" "non saro più cattivo" "non mi farò più mettere i piedi in testa" ecc...ecc....  

dunque esiste o è puro movimento del pensiero?  

Esiste o è il pensiero che si inventa un futuro basandosi sul passato?

Credo di non aver capito la domanda. Io pensavo che per tempo psicologico si intendesse la percezione individuale dello scorrere del tempo rispetto a quella fisica. Ovvero il tempo sembra dilatarsi in certe situazioni e contrarsi in altre. E poi cosa vuol dire "movimento del pensiero"? L'atto del pensare? Ti chiedi forse se il tempo psicologico, inteso alla tua maniera (i buoni propositi), esiste o è solo una conseguenza del pensare? Mi sembra molto tautologico, perché se lo stai pensando è ovvio che esiste come proiezione ideale nella tua mente. Ma magari la tua domanda è molto più profonda, qualcuno è in grado di spiegarmela? :pc :pc :pc

il pensiero stesso forse non è un movimeto dentro il tempo....

Vediamo......sei daccordo nell'affermare che il tempo è movimento all'interno della memoria......sì il pensare non è scavare nella memoria per dare una risposta al presente e proiettare un futuro.....

Se non avessi memoria potresti pensare........

percepiresti lo scorrere del tempo "cronologico" senza pensiero? Il tempo non è misurazione, è la misurazione non è pensiero.....

parliamo di questo poi proseguiamo...

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Ho cercato di chiarire come la penso per ognuna delle tue frasi, vediamo se così riusciamo a capirci.

il pensiero stesso forse non è un movimeto dentro il tempo....  

Certo che lo è, per formulare un pensiero occorre la trasmissione di segnali elettrici e chimici che richiedono un certo tempo, per quanto piccolo.

sei daccordo nell'affermare che il tempo è movimento all'interno della memoria......sì

sono d'accordo nell'affermare che quando pensiamo lo facciamo attingendo anche alla memoria.

il pensare non è scavare nella memoria per dare una risposta al presente e proiettare un futuro.....

non capisco il significato di questa frase.

Se non avessi memoria potresti pensare........  

penso di sì, ma non andresti molto lontano.

percepiresti lo scorrere del tempo "cronologico" senza pensiero?  

Se per tempo cronologico intendi il passare del tempo fisico, ovviamente no, perché la percezione del tempo che scorre è un'attivita superiore del cervello basata su tanti elementi.

Il tempo non è misurazione, è la misurazione non è pensiero.....  

non fa una grinza.

8) 8) 8)

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Ho cercato di chiarire come la penso per ognuna delle tue frasi, vediamo se così riusciamo a capirci.

il pensiero stesso forse non è un movimeto dentro il tempo....  

Certo che lo è, per formulare un pensiero occorre la trasmissione di segnali elettrici e chimici che richiedono un certo tempo, per quanto piccolo.

sei daccordo nell'affermare che il tempo è movimento all'interno della memoria......sì

sono d'accordo nell'affermare che quando pensiamo lo facciamo attingendo anche alla memoria.

il pensare non è scavare nella memoria per dare una risposta al presente e proiettare un futuro.....

non capisco il significato di questa frase.

Se non avessi memoria potresti pensare........  

penso di sì, ma non andresti molto lontano.

percepiresti lo scorrere del tempo "cronologico" senza pensiero?  

Se per tempo cronologico intendi il passare del tempo fisico, ovviamente no, perché la percezione del tempo che scorre è un'attivita superiore del cervello basata su tanti elementi.

Il tempo non è misurazione, è la misurazione non è pensiero.....  

non fa una grinza.

8) 8) 8)

ok precisiamo solo un punto.....affermi che il pensiero e solo memoria.....

ma secondo me hai poco riflettuto.....facciamo così pensa a qualcosa che non conosci che non hai mai visto .........e attenzione il futuro e proiezione del passato modificato..........una cosa modificata è conosciuta non nuova.......scoprirai che sbagliavi!

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affermi che il pensiero e solo memoria

No, rileggi con più attenzione quanto ho scritto.

facciamo così pensa a qualcosa che non conosci che non hai mai visto .........e attenzione il futuro e proiezione del passato modificato..........una cosa modificata è conosciuta non nuova.......scoprirai che sbagliavi!

Perdonami mio, ma riesco a stento ad afferrare il significato di quello che scrivi. Normalmente, quando immaginiamo qualcosa, lo facciamo ricorrendo anche alla memoria, se penso ad esempio ad un maiale grande come un pianeta che viaggia fuori dallo spazio-tempo divorando universi, sto usando dei concetti che ho già appreso e che conservo nella mia mente grazie alla memoria. Con questo, ripeto, non voglio dire che il pensiero è solo memoria, ma che essa riveste un ruolo molto importante nelle nostre facoltà cerebrali (permettendoci così ragionamenti evoluti).

:hallo :hallo :hallo

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cronologicamente ,ovviamente il tempo esiste , esso è misurazione da un fatto ad un altro.....

psicologicamente è un illusione è rimandare e non voler fare......

dire domani non sarò più violento è inventarsi un fututo in base al presente (oggi sono stato violento) e al passato ( sono sempre violento) , ma la realtà l'unica realtà e che sono violento e per non esserlo devo intanto accettare il fatto senza divisioni, io sono la cosa violenta e questa la realtà----- se voglio fare qualcosa lo posso fare solo adesso!

:ok

se concordi davvero con me......e rifletti su quanto detto non arrivi a nessuna conclusione......

Pensa ti dò uno spunto, se il "me " "il se" sono il nostro contenuto che è passato psicologico.........e abbiamo detto che per essere nella realtà abbandoniamo tutto questo.......cosa accade?

..mi sa che per rispondere a questa ho bisogno di una massiccia dose di lsd...

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No, rileggi con più attenzione quanto ho scritto.

Perdonami mio, ma riesco a stento ad afferrare il significato di quello che scrivi. Normalmente, quando immaginiamo qualcosa, lo facciamo ricorrendo anche alla memoria, se penso ad esempio ad un maiale grande come un pianeta che viaggia fuori dallo spazio-tempo divorando universi, sto usando dei concetti che ho già appreso e che conservo nella mia mente grazie alla memoria. Con questo, ripeto, non voglio dire che il pensiero è solo memoria, ma che essa riveste un ruolo molto importante nelle nostre facoltà cerebrali (permettendoci così ragionamenti evoluti).

:hallo :hallo :hallo

io ti dico che è impossibile pensare a qualcosa che non conosci, se perdessi totalmente la memoria, oltre a non saper parlare non capiresti neppure il significato della miriade di colori che vedi.....il pensiero è un movimento creato dalla memoria.....

se non è così fammi un esempio....

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