elaborazione del lutto

[ali79 0]

Salve,sono una nuova iscritta,volevo solamente sapere se c'è qualcuno che ha già passato questa situazione e sa darmi qualche consiglio per riuscire a elaborare meglio e senza bisogno di entrare in analisi(sono una studentessa di pscicologia clinica)il lutto per la morte di mio padre.E' morto a febbraio dopo un anno e mezzo di malattia (tumore al polmone)e anche se ho ripreso a studiare e apparentemente a condurre una vita normale,dentro son completamente a pezzi.Quando meno serve il pensiero torna li e le rezioni sono terribili..a volte piango e basta,ma altre volte nn piango e divento intrattabile tanto da finire per litigare alla prima occasione con chiunque si trovi per sua disgrazia in mia compagnia.E' una reazione normale che si attenuerà col tempo o peggiorerà ? grazie

[S. 0]

Cara Ali, credo che di solito si vada in terapia (o in analisi, a seconda dei gusti) non per un lutto appena subito, ma per un lutto che è rimasto incompiuto, non elaborato. L'elaborazione del lutto è un processo che ognuno fa nelle modalità che ritiene più idonee per sè stesso, ma che in generale necessita di molte lacrime, dell'espressione di un'eventuale rabbia per la persona che è andata via, di rituali simbolici per lasciarla andare, dopo aver assimilato tutto ciò che questa ci ha lasciato.

Il fatto che tu adesso ti senta a pezzi,a mio parere è sano. sarebbe strano se, dopo una perdita così importante, tu stessi diversamente. Ma l'elaborazione del lutto richiede, secondo me, che si soffra, che si versino tutte le lacrime necessarie, che si riesca a stare con il malessere senza fuggire.

Non so se nella tua situazione sia necessaria una terapia, l'unica cosa che posso dirti è di non tentare di fare tutto da sola, chiedi aiuto se senti di averne bisogno.

Spero di esserti stata d'aiuto

S.

[Piccola 0]

Salve,sono una nuova iscritta,volevo solamente sapere se c'è qualcuno che ha già passato questa situazione e sa darmi qualche consiglio per riuscire a elaborare meglio e senza bisogno di entrare in analisi(sono una studentessa di pscicologia clinica)il lutto per la morte di mio padre.E' morto a febbraio dopo un anno e mezzo di malattia (tumore al polmone)e anche se ho ripreso a studiare e apparentemente a condurre una vita normale,dentro son completamente a pezzi.Quando meno serve il pensiero torna li e le rezioni sono terribili..a volte piango e basta,ma altre volte nn piango e divento intrattabile tanto da finire per litigare alla prima occasione con chiunque si trovi per sua disgrazia in mia compagnia.E' una reazione normale che si attenuerà col tempo o peggiorerà ? grazie

Cara Ali, ho passato la tua esperienza quando avevo 16 anni. Ero in treza media quando mio padre ha incominciato a stare male, l'operazione, la kemio, io stavo male per lui, nn riuscivo a studiare per l'esame, ma i prof sapendo la situazione mi hanno promosso.Poi è stato un pò meglio, l'illusione della guarigione, sono andata alle superiori, e lui, dopo un anno è morto di tumore al polmone. Ero piccola impaurita, mi ci son voluti due anni per riprendere a studiare, e due bocciature, , ma ce lo fatta, sono arrivata al diploma anke per lui. Ci vuole tempo e pazienza, la tua reazione è del tutto normale, magari un pò di psicoanalisi ti potrà aiutare, ma il dolore della perdita rimane. Qundo quest'anno ho avuto dei problemi coniugali, la malinconia di mio padre è tornata, forse perkè era in concomitanza con l'anniverario della sua morte, ma.....sarà una follia, ho incominciato a pregarlo per aiutarmi e la cosa mi ha sollevato.

Abbi fede, pazienza e vedrai ke il tuo dolore si attenuerà.

Ciao un forte forte.

Piccola

[ali79 0]

Grazie per le vostre risposte..a volte per tirarmi su penso che capita a tutti prima o poi di attraversare questo brutto momento e mi sento meno sola .Spero di imparare col tempo a convivere con questo dolore senza ogni volta star così male ,anche perchè quando arriva questo malessere tendo troppo a prendermela con chi non c'entra niente..