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Papa:emergenza educativa cristiana a scuola


ilaria

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Genitori e insegnanti sono tentati di abdicare ai propri compiti educativi»

Papa: emergenza educativa cristiana a scuola

Benedetto XVI: «Società e cultura fanno del relativismo il proprio credo. La laicità non sia una chiusura alla trascendenza»

CITTÀ DEL VATICANO - Il Papa denuncia l'emergenza educativa resa «inevitabile» da una società e una cultura «che fanno del relativismo il proprio credo». Benedetto XVI lo ha detto nella basilica di S.Giovanni in Laterano nel discorso di apertura del convegno della diocesi di Roma. «La sana laicità della scuola, come delle altre istituzioni dello Stato, non implica una chiusura alla trascendenza e una falsa neutralità rispetto a quei valori morali che sono alla base di una autentica formazione della persona», dice il Papa. «Ogni opera di educazione sembra diventare sempre più ardua e precaria» e si incontra «crescente difficoltà» nel trasmettere ai giovani «i valori-base dell'esistenza e di un retto comportamento». Tale difficoltà coinvolge «scuola, famiglia e ogni altro organismo che si prefigga scopi educativi».

EMERGENZA - L'emergenza educativa a giudizio di Joseph Ratzinger è «inevitabile» perché «in una società e una cultura che troppo spesso fanno del relativismo il proprio credo viene a mancare la luce della verità e si finisce per dubitare della bontà della vita e della validità dei rapporti e degli impegni che la costituiscono». «Il relativismo diventa un dogma» e non sembra quindi più «possibile trasmettere di generazione in generazione qualcosa di valido» e l'educazione «tende a ridursi alla trasmissione di determinate abilità, o capacità di fare, mentre si cerca di appagare il desiderio di felicità delle nuove generazioni colmandole di oggetti di consumo e di gratificazioni effimere».

COMPITI EDUCATIVI - Genitori e insegnanti, denuncia il Papa, «sono tentati di abdicare ai propri compiti educativi e di non comprendere nemmeno più quale sia il loro ruolo, o meglio la missione ad essi affidata». Per questo, osserva il Papa, da parte di «genitori preoccupati e spesso angosciati per il futuro dei propri figli» e da parte di insegnanti e della «società nel suo complesso, cresce la domanda di un'educazione autentica e la riscoperta di educatori che siano davvero tali». E per questo la Chiesa, educando alla fede e ai valori, dà un contributo «per far uscire la società in cui viviamo dalla crisi educativa che la affligge, mettendo un argine alla sfiducia e a quello strano odio di sé» che sembra diventato una caratteristica della nostra civiltà».

11 giugno 2007

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sapete in molti come la penso su Dio e il resto.....comunque se quando sarà l'ora alle mie figli farò fare l'ora di religione cattolica, le cresimerò e faranno la comunione,......non vedo nulla di male avvicinarle al cristo, poi decideranno........e la "grande" sei anni già incomincia a capire come la penso quando mi fa le sue innumerevoli domande..........

cristo non ha mai fatto male ha nessuno, anzi.......trovo vergognoso voler portare al laicismo assoluto in una società già priva di ogni morale, è l'unica cosa del comunismo che trovo spaventosamente orrenda......l'assenza di religiosità!

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Benedetto XVI: «Società e cultura fanno del relativismo il proprio credo. La laicità non sia una chiusura alla trascendenza»

bravo benedetto! Una cosa giusta ogni tanto la dici! :im Not Worthy::chair::yahoo:

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il laicismo non esclude la religiosità . anzi la include.

educare al laicismo equivale a dare dei valori sociali piu' che morali . .

il moralismo religioso come educatore produce bigottismo e intolleranza.

la nostra società ha bisogno invece di gente sempre piu' aperta mentalmente e disposta a capire e ad acccettare.

il caso dell' omosesssualità mi sembra uno dei nodi fondamentali per capire il fenomeno .

ormai scientificamente l' omosessualità non è piu' ritenuta una forma deviante o una malattia ma solo un orientamento sessuale.

pe la chiesa invece l' omosessualità continua ad essere considerata una cosa contronatura una deviazine o una perversione.

è fondamentale che la gente laicamente segua la propria religione restando pero' ben fermamante attaccata alla relatà.

quindi per me l' educazione deve prima di tutto essere sociale e deve comunicare i valori del laicismo poi ognuno da grande è libero di scegliere la religione che crede.

ma educare soprattutto i bambini all' omofobia alla xenofobia e a dei valori che disprezzano la donna mi sembra solo dannoso .

ricordiamo che i punti fermi della chiesa sono sempre questi ..

l' omosessuale è un depravato

la donna è inferiore

gli uomini di altre religioni sono da convertire se no sono blasfemi

e tante altre cavolaggini simili ...

come per esempio che la masturbazione è peccato ..

oppure che usare il preservativo è male ..

etc etc..

che educazione del cavolo è questa ..

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il laicismo non esclude la religiosità . anzi la include.

educare al laicismo equivale a dare dei valori sociali piu' che morali . .

il moralismo religioso come educatore produce bigottismo e intolleranza.

la nostra società ha bisogno invece di gente sempre piu' aperta mentalmente e disposta a capire e ad acccettare.

il caso dell' omosesssualità mi sembra uno dei nodi fondamentali per capire il fenomeno .

ormai scientificamente l' omosessualità non è piu' ritenuta una forma deviante o una malattia ma solo un orientamento sessuale.

pe la chiesa invece l' omosessualità continua ad essere considerata una cosa contronatura una deviazine o una perversione.

è fondamentale che la gente laicamente segua la propria religione restando pero' ben fermamante attaccata alla relatà.

quindi per me l' educazione deve prima di tutto essere sociale e deve comunicare i valori del laicismo poi ognuno da grande è libero di scegliere la religione che crede.

ma educare soprattutto i bambini all' omofobia alla xenofobia e a dei valori che disprezzano la donna mi sembra solo dannoso .

ricordiamo che i punti fermi della chiesa sono sempre questi ..

l' omosessuale è un depravato

la donna è inferiore

gli uomini di altre religioni sono da convertire se no sono blasfemi

e tante altre cavolaggini simili ...

come per esempio che la masturbazione è peccato ..

oppure che usare il preservativo è male ..

etc etc..

che educazione del cavolo è questa ..

e io che da scema che pensavo che la tolleranza, il perdono e la fratellanza fossero i cardini del cristianesimo..

grazie per la luce imparziale che mi hai donato!

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e io che da scema che pensavo che la tolleranza, il perdono e la fratellanza fossero i cardini del cristianesimo..

grazie per la luce imparziale che mi hai donato!

e ma infatti quelli sono i punti cardine del Cristianesimo, non della Chiesa :E

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e ma infatti quelli sono i punti cardine del Cristianesimo, non della Chiesa :E

e cosa si insegna a scuola il cristianesimo o il partito "chiesa" ...eventualmente e da migliorare e tornare alle origini non da eliminare,,,,ù

ripeto non sono cattolico anzi...

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e ma infatti quelli sono i punti cardine del Cristianesimo, non della Chiesa :E

Io penso che questo mondo sull' orlo della bancarotta possa essere salvato da profondi volori etici e spirituali.Tuttavia credo anche che la Chiesa sia molto lontana dal mondo e,nonstante si accorga delle mancanze di famiglia e scuola,rifiuti di farsi carico di una evoluzione umana che non puo regredire....

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mio tu confondi il cristianesimo con la religione cattolica..

il cristianesimo come messaggio di cristo .. va benissimo .. sono parole sante .,. è il caso di dire..

l' educazione cattolica .. cioè quella che dice che masturbarsi è peccato . . con cristo non ci azzecca nulla..

quando mai gesu' ha parlato di masturbazione..

La risposta al quesito 492 del "nuovo" catechismo suona esattamente così: «Sono peccati gravemente contrari alla castità, ognuno secondo la natura del proprio oggetto: l'adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali. Questi peccati sono espressione del vizio della lussuria.»

questa è educazione ?????'

mi domando .. questa è educazione ???

noi che ci occupiamo di psicologia rifiutiamo certe posizioni in modo radicale ..

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mio tu confondi il cristianesimo con la religione cattolica..

il cristianesimo come messaggio di cristo .. va benissimo .. sono parole sante .,. è il caso di dire..

l' educazione cattolica .. cioè quella che dice che masturbarsi è peccato . . con cristo non ci azzecca nulla..

quando mai gesu' ha parlato di masturbazione..

La risposta al quesito 492 del "nuovo" catechismo suona esattamente così: «Sono peccati gravemente contrari alla castità, ognuno secondo la natura del proprio oggetto: l'adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali. Questi peccati sono espressione del vizio della lussuria.»

questa è educazione ?????'

mi domando .. questa è educazione ???

noi che ci occupiamo di psicologia rifiutiamo certe posizioni in modo radicale ..

:Four Leaf Clover:

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mio tu confondi il cristianesimo con la religione cattolica..

il cristianesimo come messaggio di cristo .. va benissimo .. sono parole sante .,. è il caso di dire..

l' educazione cattolica .. cioè quella che dice che masturbarsi è peccato . . con cristo non ci azzecca nulla..

quando mai gesu' ha parlato di masturbazione..

La risposta al quesito 492 del "nuovo" catechismo suona esattamente così: «Sono peccati gravemente contrari alla castità, ognuno secondo la natura del proprio oggetto: l'adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali. Questi peccati sono espressione del vizio della lussuria.»

questa è educazione ?????'

mi domando .. questa è educazione ???

noi che ci occupiamo di psicologia rifiutiamo certe posizioni in modo radicale ..

io left concordo con l'articolo 492.....

non dice che verranno castrati tutti coloro che non lo seguono......

io come educazione di base a dei ragazzi di età inferiore ai 19 la trovo giusta....

certo la masturbazione è la cosa più delicata.....ma certo non puoi dire ai ragazzi "siete tristi masturbatevi, la vostra ragazza non ve la da.....ma vai in bagno con le ore.....dai left....!

per il resto dove sbaglia.....

la pornografia dovrebbe essere considerata prostituzione, per me è ovvio. fa schifo , fa schifo chi la segue....è immorale.......oppure tu vorresti una figlia o filgio che facesse l'attore pornografico.

la prostituzione ......bhè mi pare di non dovere dire nulla.....o vorresti un figlio o figlia che per arrotondare fa due marchette......

stupro.......inutile parlarne

atti omossessuali....io ritengo giusto dire hai ragazzi che secondo la natura del regno animale, gli uomini vanno con le donne. Poi è ovvio dipende molto dal "come " le cose si presentano.......ci vuole tatto .......comunque io e penso tantissime persone per quanto non discriminino assolutamente i gay, ma ti giuro assolutamente o molti amici gay......non lo ritengono "naturale" non lo ritengono "un modello" .......

per quanto riguarda i rapporti extramatrimoniali..cosa pretendi che la chiesa ti dica....per loro l'unione èp concepita solo con il matrimonio, che dovrebbe avvenire in età giusta, non a 70 anni come adesso dunque se due si sposano verso i 18/ 22 anni posso tranquillamente aspettare.

Si! si insegna il cristianesimo, la ricerca della verità (diceva gesù)! Guarda che se tu venissi da me , Mio, e mi chiedi cosa penso di tutto cio.....se è giusto o no fare quel genere di cose....

io ti risponderei che tutto cio che è inseguimento al piacere , desiderio non è peccato e sei libero di seguirlo ma ti allontana dalla verità, mai la raggiungerai praticando una vita del genere, certo non è detto che non facendo quelle cose solo per seguire una regola invece la raggiungerai, ma è sicuro che perseguento quel genere di cose non l'avrai mai........

la stessa cosa ti dice la chiesa non ti dice che devi andare in galera, ma che è un peccato, dove peccato per Gesù era qualcosa di cui pentirsi , un andare contro l'ordine naturale della vita, della verità che è Dio.......poi ognuno compreso il suo allontanamento può riavvicinarsi quancso vuole, e come unico requisito si richiede la sincerità , la serità.

dunque se non approvi cio che la Chiesa che è la divulgatrice del cristianesimo cattolico apostolico non farlo, non far fare l'ora di religione ai figli.....

ma non capisco le critiche....se non credi ( e fai bene a non credere) non seguirla,,,,,ma lascia libertà a chi vuole farlo....

ti diro che la dottrina cattolica è perfetta, il problema e che è troppo allegorica e qualche imbecille crede che le favole raccontate siano storia reale....il problema è tutto li.......invece sono metafore della vita!

caro left bisogna conoscere la religione per discuterla.....

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la conosco meglio di te sta tranquillo.

per il resto .. non ho parole..

mi domando pero' che ci fai in un forum di psicologia.

non ti interessa proprio ?neanche un po ?..

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vedi left,

a volte pare che si voglia cambiare a piacimento la dottrina della chiesa.....

ti dico come la vedo:

2000 anni fa è venuto (si dice) un uomo che diceva (lui) di essere figlio di dio, e per trovare il regno di dio che era già sulla terra si doveva fare alcune cose ed abbandonarne altre e donarsi totalmente alla sua grazia.......

quest'uomo è morto, si dice non in un bel modo, e alcune persone fondarono una dottrina su i suoi insegnamenti , fino ad arrivare alla chiesa......se non si approva basta non seguirla...perchè andare da chi la segue e dire .....attento, ti fregano....tu che ne sai??

lo stato italiano a firmato degli accordi con quello del vaticano dove rientra quello della possibilità di insegnare "il cristianesimo nella scuole" se tu hai un figlio ebreo , ateo, buddista o mussulmano e ritieni sconveniente che ascolti quel bigottismo , puoi farlo esonerare dall'ora di religione (io non l'ho mai fatta.....non mi serve).....ma cio che fate e dire "non possono pensarla così??? e non è un vostro diritto,,,,,,dov'è la libertà...

lo stesso vale quando parlate della chiesa che interferisce sull apolitica.....

ma il papa non può dare un parere? Dice " chi è omossessuale non entrerà nel regno di Dio" ebbè....lo dice lui poi ognuno fa quello che vuole......vota chi vuole......

dice " i matrimoni devono essere eterosessuali " infatti nel suo stato e nella sua dottrina lo sono.....

scusate non ha libertà di parola solo perchè molti lo ascoltano.....e chi lo decide!!!!!!

ora ti prego vorrei sentire il tuo parere....ma su quello che ho scritto però!

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la conosco meglio di te sta tranquillo.

per il resto .. non ho parole..

mi domando pero' che ci fai in un forum di psicologia.

non ti interessa proprio ?neanche un po ?..

non dire nulla....se non hai parole!

si che mi interessa......devo attaccare l'opinione altrui per essere interessato!

vorrei confrontarmi ,,,,,ma non è possibile con te evidentemente mi sbagliavo....non sei tollerante con chi la pensa diversamente........

comportamento tipico di parte degl atei di sinistra di cui tu fai parte!

e il fatto che sei intollerante e sinceramente non "buono" emerge dal fatto che appena contradetto attacchi,...."non ti interessa la psicologia....cosa fai qui" guarda che basta che tu mi chieda " mio mi disturbi puoi non scrivere più qui! " io ti accontento subito......ma dire che è bigotto chi dice al figno di non masturbarsi è limitativo intellettivamente .....

se tu sei "moderno" altri magari non sono dei "zozzoni"..........

bye

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.ma cio che fate e dire "non possono pensarla così??? e non è un vostro diritto,,,,,,dov'è la libertà...

io non ho mai detto roba del genere..

io ho detto che, chi si occupa o si interessa di psicologia rifiuta l' articolo . ..492 del nuovo catechismo .

liberi i fedeli di seguire la dottirina ma non mi venite a dire che a scuola si debba insegnare sta roba ..

e io trovo ingiusto che il catechismo si possa fare al di sotto dei 14 anni lo ritengo una forma di plagio ..

ed io sono contrario al plagio .. benchè nella legge italiana non sia reato ..

io ho ricvevuto un educazine cattolica e ho subito il catechismo ma ero troppo piccolo per poter dire di no .

a mio figlio lasciero' la possibilità di scegliere...

e lo farà quando avrà l' età giusta..

oggi per me è ancora difficile combattere tutti i giorni contro quei fantasmi che mi hanno inculcato da bambino ...

e attraverso un lungo percorso di analisi che lentamente sto riuscendo a superare quegli schemi mentali e quei falsi valori moralistici di cui mi avevano da piccolo infarcito .

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Il catechismo non dovrebbe essere materia scolastica.

Quello si fa nelle parrocchie e perchè si sceglie di essere "catechizzati" da quella particolare religione.

A scuola si dovrebbero studiare l-e religion-i

da un punto di visto storico-culturale. Quindi l'appello esclusivamente rivolto all'educazione alla religione cristiana non è corretto; anche perchè se ne vogliamo fare una roba di valori, ce ne sono a bizzeffe in tutte le religioni)

( che io, la religione, l' assimilerei a filosofia/antropologia, quasi quasi: mica è una disciplina con una sua autonoma epistemologia)

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è vero sarebbe molto educativo conoscere e studiare anche le altre di religioni aiuterebbe a capire gli altri popoli ..

e aiuterebbe a convivere con gli altri ..

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Il catechismo non dovrebbe essere materia scolastica.

Quello si fa nelle parrocchie e perchè si sceglie di essere "catechizzati" da quella particolare religione.

A scuola si dovrebbero studiare l-e religion-i

da un punto di visto storico-culturale. Quindi l'appello esclusivamente rivolto all'educazione alla religione cristiana non è corretto; anche perchè se ne vogliamo fare una roba di valori, ce ne sono a bizzeffe in tutte le religioni)

( che io, la religione, l' assimilerei a filosofia/antropologia, quasi quasi: mica è una disciplina con una sua autonoma epistemologia)

posso anche essere d'accordo ma non siamo io e te a decidere....ci soo i Patti lateranensi...o sbaglio?? E comunque e facoltativa...

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.ma cio che fate e dire "non possono pensarla così??? e non è un vostro diritto,,,,,,dov'è la libertà...

io non ho mai detto roba del genere..

io ho detto che, chi si occupa o si interessa di psicologia rifiuta l' articolo . ..492 del nuovo catechismo .

liberi i fedeli di seguire la dottirina ma non mi venite a dire che a scuola si debba insegnare sta roba ..

e io trovo ingiusto che il catechismo si possa fare al di sotto dei 14 anni lo ritengo una forma di plagio ..

ed io sono contrario al plagio .. benchè nella legge italiana non sia reato ..

io ho ricvevuto un educazine cattolica e ho subito il catechismo ma ero troppo piccolo per poter dire di no .

a mio figlio lasciero' la possibilità di scegliere...

e lo farà quando avrà l' età giusta..

oggi per me è ancora difficile combattere tutti i giorni contro quei fantasmi che mi hanno inculcato da bambino ...

e attraverso un lungo percorso di analisi che lentamente sto riuscendo a superare quegli schemi mentali e quei falsi valori moralistici di cui mi avevano da piccolo infarcito .

per me non è plagio ma una buona educazione, morale

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posso anche essere d'accordo ma non siamo io e te a decidere....ci soo i Patti lateranensi...o sbaglio?? E comunque e facoltativa...

mio, il problema è proprio questo...mo' ti cerco i documenti, ma da qualche parte si dice proprio che l'ora di religione non è catechismo e deve riguardare non solo il cristianesimo...è l'applicazione dell'indicazione che è scorretta, il modo in cui si attua a scuola.

sarò più precisa :icon_confused:

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left sei intelligente mi pare.....

la frase " l'ora di religione, così come l catechismo sono FACOLTATIVI"

Non è di difficile comprensione......continui a scrivere come se la stessero imponendo a forza a tutti,,,,,

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perchè fare un ora facoltativa quando si puo' fare un ora per tutti .. parlando di religione invece che usarla per il catechismo ?.

l' idea di ilaria mi sembrava piu' che giusta ..

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perchè fare un ora facoltativa quando si puo' fare un ora per tutti .. parlando di religione invece che usarla per il catechismo ?.

l' idea di ilaria mi sembrava piu' che giusta ..

concordo con te , ma in Italia decide la maggioranza,,,,,non la ragione!

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Dai bellissimi "Programmi 1985 della scuola elementare" (quelli che la Moratti ha provato a scalzare sostituendoli con delle farraginosissime "Indicazioni nazionali" che nessuno s'è filato,per fortuna):

Allora, ricopio un pezzetto dei programmi e il relativo commento da un testo d'esame a cura di tale Matilde Parente.

Contenuti dei programmi:

Religione

"La scuola riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale in cui vive il fanciullo (!). Partendo, perciò, dall'esperienza acquisita (...) è compito della scuoa, promuovere, nel quadro degli obiettivi eductivi e didattici indicati dai programmi (dai progammi, appunto, non dal catechismo):

a) la conoscenza degli elementi essenziali per la graduale riflessione sulla realtà religiosa nella sua espressione storica, culturale e sociale;

b) la conoscenza e il rispetto delle posizioni che le persone variamente adottano in ordine alla realtà religiosa

ecc.(...)

I principi in base ai quali viene assicurato nella scuola elementare lo svolgimento di specifici programmi di religione sono così sintetizzabili:

-riconoscimento dei valori reliiosi nella vita dei singoli e della società:

-rispetto e garanzia del pluralismo religioso

-rispetto e garanzia della libertà di coscienza dei cittadini

-impegno dello Stato ad assicurare nelle scuole lo svolgimento di specifici programmi di religione definiti dal Presidente della Repubblica, sulla base di intese tra lo Stato e le confessioni religiose riconosciute(..)"

Nei programmi si parla di "realtà religiosa" :che non si identifica con una religione e che è manifestazione dell'esistenza di un problema religioso nell'uomo.

L'insegnamento scolastico di religione cattolica, ridefinito dal nuovo Concordato , rappresenta uno dei punti nodali ell'innovazione soprattutto per il rapporto che intesse, nell'ambito del curricolo, con il progetto culturale ed educativo veicolato dai Programmi.

L'esigenza ormai consolidata e recepita dalle norme concordatarie, è quella di un insegnamento congruente con gli obiettivi dell'educazioen scolastica e chiaramente distinto dalla catachesi familiare o ecclesiale.

"La scuola statale non ha un proprio credo da proporre, nè un agnosticismo da privilegiare.Essa- affermano i Programmi- riconosce il valore della realtà religiosa e ne fa oggetto di attenzione nel complesso della sua attività educativa" (in questo senso la valenza "educativa" della religione è affiancata ai contenuti dell'educazione alla convivenza civile, materia assai disattesa a scuola,ahimè)

L'idea guida dell'impianto culturale pedagogico dei Programmi è rappresentata dall'assunzione di un principio di "laicità" così corretto da non poter rinunciare in alcun modo alla competenza sul fatto religioso:una scuola laica non può avallare l'ingoranza religiosa nè misconoscere l'esperienza religiosa che una parte dei suoi alunni vive.

Il tentativo di introdurre la religione come vera e propria disciplina ,in senso culturale e specificamente storico-critico, nel curriculo seguito da tutti gli alunni, nessuno escluso, era stato portato avanti dalla Commissione che ha elaborato i Programmi . Nella bozza presentata al ministro nell'83, il programma di "Conoscenza dei fatti religiosi " indicava concretamente le possibilità di ricerca per un "insegnamento laico" di cultura religiosa a vantaggio di tutti, come contributo proprio di una scuola statale rispettosa del pluralismo e impegnata ad educare all libertà e alla responsabilità."

Come mai quella bozza non è passata?

cerco e dirovvi

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Dai bellissimi "Programmi 1985 della scuola elementare" (quelli che la Moratti ha provato a scalzare sostituendoli con delle farraginosissime "Indicazioni nazionali" che nessuno s'è filato,per fortuna):

Allora, ricopio un pezzetto dei programmi e il relativo commento da un testo d'esame a cura di tale Matilde Parente.

Contenuti dei programmi:

Religione

"La scuola riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale in cui vive il fanciullo (!). Partendo, perciò, dall'esperienza acquisita (...) è compito della scuoa, promuovere, nel quadro degli obiettivi eductivi e didattici indicati dai programmi (dai progammi, appunto, non dal catechismo):

a) la conoscenza degli elementi essenziali per la graduale riflessione sulla realtà religiosa nella sua espressione storica, culturale e sociale;

b) la conoscenza e il rispetto delle posizioni che le persone variamente adottano in ordine alla realtà religiosa

ecc.(...)

I principi in base ai quali viene assicurato nella scuola elementare lo svolgimento di specifici programmi di religione sono così sintetizzabili:

-riconoscimento dei valori reliiosi nella vita dei singoli e della società:

-rispetto e garanzia del pluralismo religioso

-rispetto e garanzia della libertà di coscienza dei cittadini

-impegno dello Stato ad assicurare nelle scuole lo svolgimento di specifici programmi di religione definiti dal Presidente della Repubblica, sulla base di intese tra lo Stato e le confessioni religiose riconosciute(..)"

Nei programmi si parla di "realtà religiosa" :che non si identifica con una religione e che è manifestazione dell'esistenza di un problema religioso nell'uomo.

L'insegnamento scolastico di religione cattolica, ridefinito dal nuovo Concordato , rappresenta uno dei punti nodali ell'innovazione soprattutto per il rapporto che intesse, nell'ambito del curricolo, con il progetto culturale ed educativo veicolato dai Programmi.

L'esigenza ormai consolidata e recepita dalle norme concordatarie, è quella di un insegnamento congruente con gli obiettivi dell'educazioen scolastica e chiaramente distinto dalla catachesi familiare o ecclesiale.

"La scuola statale non ha un proprio credo da proporre, nè un agnosticismo da privilegiare.Essa- affermano i Programmi- riconosce il valore della realtà religiosa e ne fa oggetto di attenzione nel complesso della sua attività educativa" (in questo senso la valenza "educativa" della religione è affiancata ai contenuti dell'educazione alla convivenza civile, materia assai disattesa a scuola,ahimè)

L'idea guida dell'impianto culturale pedagogico dei Programmi è rappresentata dall'assunzione di un principio di "laicità" così corretto da non poter rinunciare in alcun modo alla competenza sul fatto religioso:una scuola laica non può avallare l'ingoranza religiosa nè misconoscere l'esperienza religiosa che una parte dei suoi alunni vive.

Il tentativo di introdurre la religione come vera e propria disciplina ,in senso culturale e specificamente storico-critico, nel curriculo seguito da tutti gli alunni, nessuno escluso, era stato portato avanti dalla Commissione che ha elaborato i Programmi . Nella bozza presentata al ministro nell'83, il programma di "Conoscenza dei fatti religiosi " indicava concretamente le possibilità di ricerca per un "insegnamento laico" di cultura religiosa a vantaggio di tutti, come contributo proprio di una scuola statale rispettosa del pluralismo e impegnata ad educare all libertà e alla responsabilità."

Come mai quella bozza non è passata?

cerco e dirovvi

perchè siamo in italia.......cattolici storicamente......liberi mai!

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