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SUICIDIO


Ciao

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Anche l'assumere psicofarmaci è come mettere una toppa alla gomma dell'auto che si è bucata. Purtroppo in alcuni casi è inevitabile. Io cercavo almeno di ricordarmi che comunque NON ERA QUELLA LA SOLUZIONE, e questo forse mi ha salvato dalla dipendenza.

bhe se nn puoi comperare una ruota nuova che c'e' di male mettere una toppa.

cmq voi confondete molto spesso una semplice ansia con tante seghe mentali e

la tortura quotidiana di milioni di persone che soffrono di malattie mentali.

c'e' un noto scrittore italiano che nei suoi pochi momenti lucidi pittava su tela cio' che

vedeva quotidianamente nella sua mente..roba da buttarsi dalla cima del k2

senza paracadute ...altro che dipendenza.

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Ciao.. Proprio ieri sera mi sei venuto in mente tu..

Un mio collega si è suicidato l'altro ieri nel suo ufficio, dentro la nostra azienda.. era una persona bellissima.. sempre pronta a lasciare uscire un sorriso per noi tutti.. nella nostra azienda siamo in 1200 e in 1200 lo conoscevano.. io lo vedevo spesso, entrava in mensa, si prendeva un caffè e la sua bottiglietta d'acqua naturale e se ne andava salutando sempre ogni persona gli passasse vicino.. nessuno poteva immaginare cosa invece gli stesse passando per la testa, quanto stesse soffrendo.. così lunedi è venuto al lavoro.. ha lasciato un biglietto in macchina dicendo che si sarebbe ucciso.. ha terminato le sue otto ore, allo scadere delle quali si è legato una corda attorno al collo e si è impiccato.. io mi continuo a fare domande.. mi chiedo perchè ha scelto per forza la nostra azienda per un gesto così grande..mi chiedo perchè l'ha fatto in un posto in cui lo poteva trovare chiunque.. mi chiedo cosa l'ha spinto a farla finita.. ma sono domande inutili.. lui non potrà più rispondere.. Sono rimasta particolarmente scioccata da questa storia, lo ammetto.. ogni volta che chiudo gli occhi, il mio pensiero si posa su di lui..

ciao..come hai potuto notare, anche il mio collega non ha avvisato.. ha pensato a tutto nel minimo dettaglio e l'ha fatto..

io spero di cuore che tu un giorno possa tornare a scoprire i bellissimi colori che la vita può offrirti.. senza vedere solo il nero..

sono altrettanto convinta che un gesto come questo non lo farai mai, l'avresti già fatto.. Quindi su, prendi forza e reagisci.. sono sicura che se vorrai ce la farai..

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Anche l'assumere psicofarmaci è come mettere una toppa alla gomma dell'auto che si è bucata. Purtroppo in alcuni casi è inevitabile. Io cercavo almeno di ricordarmi che comunque NON ERA QUELLA LA SOLUZIONE, e questo forse mi ha salvato dalla dipendenza.

bhe se nn puoi comperare una ruota nuova che c'e' di male mettere una toppa.

cmq voi confondete molto spesso una semplice ansia con tante seghe mentali e

la tortura quotidiana di milioni di persone che soffrono di malattie mentali.

c'e' un noto scrittore italiano che nei suoi pochi momenti lucidi pittava su tela cio' che

vedeva quotidianamente nella sua mente..roba da buttarsi dalla cima del k2

senza paracadute ...altro che dipendenza.

Caro Tex, conosco bene -ahimé- il problema e ti faccio qualche nome (non sto facendo pubblicità, ma il contrario)

TAVOR, LEXOTAN, LIBRIUM, LYMBRITIL, XANAX, EN, MIRIN, PROZAC, MANDRAX, MOGADON e tanti altri che non ricordo e non saranno più in commercio...li ho conosciuti tutti!

La toppa l'ho messa, eccome. Per fortuna ora ne sono fuori quasi completamente, solo rare volte mezzo tavorino da 1, non mi sembra vero! Però bevo 4 litri di Nero d' Avola al giorno... :icon_biggrin: (ah ah ah).

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caro turbo , vedo che anche tu hai avuto i tuoi problemi ma nn li volevo minimizzare.

cmq ci sono quelli che stanno peggio di noi e la loro vita e' un'incubo costante.

nero d'avola? cose'?

mi vuoi prendere in giro trasteverino ...vero? :icon_biggrin::icon_mrgreen:

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caro turbo , vedo che anche tu hai avuto i tuoi problemi ma nn li volevo minimizzare.

cmq ci sono quelli che stanno peggio di noi e la loro vita e' un'incubo costante.

nero d'avola? cose'?

mi vuoi prendere in giro trasteverino ...vero? :icon_mrgreen::icon_mrgreen:

Provalo, se ogni tanto gradisci un po' di vino rosso corposo! Il NERO D'AVOLa è vino siculo eccezionale! Sta andando di moda moltissimo qui in Italia...Per tornare al topic, il mio suicidio sarebbe proprio quello col nero d'avola, berne tanto fino a morire... :icon_biggrin:

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Provalo, se ogni tanto gradisci un po' di vino rosso corposo! Il NERO D'AVOLa è vino siculo eccezionale! Sta andando di moda moltissimo qui in Italia...Per tornare al topic, il mio suicidio sarebbe proprio quello col nero d'avola, berne tanto fino a morire... :woot_jump:

caro maurizio , bevendo anche mezzo bicchiere di rosso per me sarebbe un suicidio.

sono molto allergico al vino rosso ma nn all'uva e posso avere anche uno schock anafilattico.

cmq mi suicidio con un bianco , mi piace il rieseling del reno.

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Certo che se uno è allergico al vino rosso , ci credo che poi sta male...insomma , i piaceri della vita sono pochi , ed è dura vivere bene senza il vino Rosso :wub::icon_mrgreen:

Comunque sia , io non dubito che in certi casi gli psicofarmaci - o come diavolo bisogna chiamarli , siano necessari ,o almeno utili , o almeno qualcosa del genere...è pur vero che la leggerezza con cui vengono prescritti è deliziosamente ridicola. In molto casi , i reali effetti di uno psicofarmaco sull'organismo sono in parte sconosciuti , e in certi casi i possibili effetti collaterali sono da commedia dell'assurdo...avevo letto il foglietto di un farmaco che doveva curare depressione E attacchi di panico (???)...e diceva che un possibile effetto collaterale poteva essere la depressione :Thinking: ...oppure gli attacchi di panico... :woot_jump: ....senza contare quello più bello: "Rischio di suicidio..."...ma dico , scherziamo???

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Anch’io ci penso spesso, beh ci penso da anni e a volte mi chiedo se l’avessi fatto 10 anni fa mi sarei risparmiato anni di sofferenze. Cmq sono contento di non averlo fatto. In questi anni sono cresciuto, ho odiato, ho amato, ho sognato e ho avuto momenti indimenticabili.

Quando mi guardo indietro vedo quel ragazzino ribelle che odiava tutto è soprattutto suo padre (tra l’atro lo odia ancora) ma non sapeva niente della vita. Quando sono andato via di casa credevo di poter iniziare una nuova vita, ma non riuscivo a trovare un posto adatto, ho girato molto e ahimé non l’ho ancora. Ma come dicevo ho provato una cosa inaspettata mi sono innamorato, ho vissuto un periodo splendido. Se fossi morto 10 anni prima mi sarei perso la cosa + bella che un individuo può provare. Oggi sembro ritornato indietro nel tempo va tutto male e ogni tanto penso alla morte. penso che sia normale pensarci capita a tutti di avere un periodo( lungo o corto) schifoso da cui non riusciamo ad uscirne e vediamo come soluzione la fine di tutto. Riposarsi definitivamente.

vedi ciao?

prendi esempio dal ui.

Su con la vita

Anche io nel 1994 mi sarei tranquillamente terminata, università a rilento, niente lavoro, e casini domestici, vedi padre.

Tuttavia i conflitti vanno risolti e se non sono risolvibili lasciano un qualcosa dentro.

Lui se ne è andato 4 anni fa, mi sono sentita liberata, eppure non ho potuto dirgli tutto quello che pensavo in bene e in male di lui, e questo mi lascia motla tristezza. a volte mi sento in colpa per non aver mutato la situazione, ma se uno vuole il vizio se lo tenga.

Non potuto fare altro che subire.

Mi spiace che per 'vivere' qualcuno sia dovuto morire, o meglio si sia fatto fuori da solo con sigarette e alcolici, ma forsse Dio mi ha tolto questo peso perchè era davvero troppo grande.

L'uncia cosa che lo psicologo di buono posa avermi deetto in 12 mesi di terapia, è di 'mandarlo' virtualmente a quel paese.

Però il buco è grande, e manca molto a me una figura maschile di guida, anche soe son sposta.

mia nonna aera una grande guida, e quando ando' via nel 1987 per tumore fu una grande perdita che contribui' al mio scoramento e senso di solitudine.

penso che se mi fossi uccisa, avrei lasciato l'università a metà, non avrei vinto un concorso pubblico.

Ho soforto molto anche il mobbing lavorativo nello stesso ente dove ho vinto.

Mia nonna che è una combattiva non me lo avrebbe mai perdonato il suicidio.

Quanto a tex e il Nero d'avola devo dirgli che esistono varie versioni di varie cantine.

Il migliore è quello superiore con etichetta nera, da 13 gradi. Molto buono, ma non lo uso per suicidio ma per gustare con distacco una cosa che ha ucciso un mio congiunto, una cosa il vino che non toccavo da oltre 10 anni. Per dire moderatamente è un piacere e posso gustarmelo, no agli eccessi.

Sinceramente non raggiungo mai il bicchiere intero a pasto, anche perchè soffrendo di gasrite mi devo pure regolare. La gastrite è tutta la rabbia che mi porto ancora dentro e che non riesco a scaricare.

Andando oltre parlando di vino.

Tuttavia il migliore è il PRIMITIVO DI PUGLIA 13,5 GRADI DI VERA GODURIA.

Assaggiatelo accompagnandolo agli arrosti di selvaggina.

Scusate le divagazioni.

Ehi Ciao cisei ancora?

Swe vuoi puoi contatarmi privatamente, perchè credo ceh tu abbia bisogno di un sostegno più vicino.

comuqneu ti han risposto persona in gamba, bella gente, un abbraccio ciao e ricorda

la vita è una sola, non un gioco elettronico, quando e' GAME OVER e' davvero GAME OVER. :icon_rolleyes:

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Caro Tex, conosco bene -ahimé- il problema e ti faccio qualche nome (non sto facendo pubblicità, ma il contrario)

TAVOR, LEXOTAN, LIBRIUM, LYMBRITIL, XANAX, EN, MIRIN, PROZAC, MANDRAX, MOGADON e tanti altri che non ricordo e non saranno più in commercio...li ho conosciuti tutti!

La toppa l'ho messa, eccome. Per fortuna ora ne sono fuori quasi completamente, solo rare volte mezzo tavorino da 1, non mi sembra vero! Però bevo 4 litri di Nero d' Avola al giorno... :icon_rolleyes: (ah ah ah).

ops hai sostituito le medicine col vino?

cacchio 4 litri di nero d'avola spero tu stia scherzando davvero.

E' vino buono e non è Tavernello ma, per me sei su una strada che non mi piace.

>Scusa ma ho avuto esperienze brutte in merito come ho scritto nel messaggio precedente.

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Ospite Sirenen

ciao ciao(bel nick)

tutti lo pensiamo, soprattutto quando certe situazioni diventi opprimenti...quando queste situazioni agli occhi di non capisce risultano sciocche e deboli. per noi sono terribilmente reali e concrete.

tu pensi il suicidio, io ho di nuovo le fascette ai polsi, e per non farmi vedere mi sono attrezzata con polsini, bracciali.

fa male. è un dolore fisico e mentale. se sopravvivi devi sopportare entrambi, e stai peggio di prima, hai un'altra sconfitta addosso.

quindi se uno si vuole suicidare deve pensare ad una cosa efficace...buttarsi dall'8 piano lo è, non c'è santo che ti aiuti!

A parte questa ultima dose di sarcasmo, invece di pensare al suicidio, alle cause magari non reali che telo fanno pensare... prov a vedere se riesci a sopravvivere in questa vita...sia mai che il processo di sopravvivenza non muti in vivere.

Ciao ciao!

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Comunque sia , io non dubito che in certi casi gli psicofarmaci - o come diavolo bisogna chiamarli , siano necessari ,o almeno utili , o almeno qualcosa del genere...è pur vero che la leggerezza con cui vengono prescritti è deliziosamente ridicola.

infatti si demonizzano queste medicine perche' ci son fin troppi dottori che li prescrivono con facilita' impressionante.

In molto casi , i reali effetti di uno psicofarmaco sull'organismo sono in parte sconosciuti , e in certi casi i possibili effetti collaterali sono da commedia dell'assurdo...avevo letto il foglietto di un farmaco che doveva curare depressione

prendendo lo zoloft da 10 anni ti posso assicurare che gli effetti collaterali sono veramente minimi

e grazie all'ausilio di queste medicine io e milioni di ex anime sperdute hanno ritrovato la luce.

E atavevo letto il foglietto di un farmaco che doveva curare depressione

tacchi di panico (???)...e diceva che un possibile effetto collaterale poteva essere la depressione :icon_biggrin: ...oppure gli attacchi di panico... :icon_rolleyes: ....senza contare quello più bello: "Rischio di suicidio..."...ma dico , scherziamo???

devi capire che molte persone che iniziano la cura con questi farmaci hanno una forte paura di assumere qualsiasi

medicina e vanno incontro a panico , depressione finquando incomincia l'effetto del farmaco. le prime 2 settimane sono veramente tremende. il rischio del suicidio come e' stato

riscontrato con gli ultimi studi sono causati dal fatto che molti pazienti avavano gia' contemplato questo atto

e molto probabilmente queste medicine nn hanno giovato alla fragilita' mentale del soggetto.

potresti leggere il foglio illustrativo dell'aspirina o di altre medicine e riscontrerai tanti effetti collaterali

che leggendoli ti chiedi se ti vogliono quarire oppure ammazzare.

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Quanto a tex e il Nero d'avola devo dirgli che esistono varie versioni di varie cantine.

Il migliore è quello superiore con etichetta nera, da 13 gradi. Molto buono, ma non lo uso per suicidio ma per gustare con distacco una cosa che ha ucciso un mio congiunto, una cosa il vino che non toccavo da oltre 10 anni. Per dire moderatamente è un piacere e posso gustarmelo, no agli eccessi.

Sinceramente non raggiungo mai il bicchiere intero a pasto, anche perchè soffrendo di gasrite mi devo pure regolare. La gastrite è tutta la rabbia che mi porto ancora dentro e che non riesco a scaricare.

Andando oltre parlando di vino.

Tuttavia il migliore è il PRIMITIVO DI PUGLIA 13,5 GRADI DI VERA GODURIA.

Assaggiatelo accompagnandolo agli arrosti di selvaggina.

Scusate le divagazioni.

ciao templare ma nn sono io che bevo quel vino anche se mi farebbe piacere farlo ma sono allergico.

cmq il mese scorso ho comperato un paio di bottiglie di primitivo di manduria peerche' giusy abita in quel paese e le volevo regalare a mio fratello.

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Ci ho pensato una volta, poi mi sono sentita un verme. Un'operazione brutta dove mi hanno tolto un pezzo di vita, una paura irrazionale di perdere i miei figli, una paura costante di non capire mio marito, una paura di me.

Un abraccio.

Lorella.

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Ciao Tex...non quoto tutto il tuo post altrimenti viene una roba lunga chilometri...io non ho esperienza diretta di psicofarmaci ma ho visto , durante il tirocinio , una marea di gente che doveva assumerne , per i motivi più disparati...e comunque conosco talcune persone che ne fanno uso. Sono convinto che in molti casi siano rimedi necessari , come dicevo prima , e , come tu mi confermi , immagino anche che alcuni di questi farmaci possano essere presi con relativa tranquillità. Credo anche , però , che vadano prescritti dopo una analisi attenta della situazione psichica del paziente...insomma , mi sembra del tutto delirante parlare con una persona per 40 minuti , decidere che ha un disturbo d'Ansia , farle compilare un paio di test , prescriverle Tavor e Ciprazene e poi rispedirla amorevolmente a casa. Non è un dito tagliato. Ed è inutile fare i bulli: che cosa siano i disturbi psichici , come diagnosticarlie come trattarli...NON LO SAPPIAMO. Nè i medici , nè gli psicologi , nè nessun altro. Si va a spannoni.

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Quanto a tex e il Nero d'avola devo dirgli che esistono varie versioni di varie cantine.

Il migliore è quello superiore con etichetta nera, da 13 gradi. Molto buono, ma non lo uso per suicidio ma per gustare con distacco una cosa che ha ucciso un mio congiunto, una cosa il vino che non toccavo da oltre 10 anni. Per dire moderatamente è un piacere e posso gustarmelo, no agli eccessi.

Sinceramente non raggiungo mai il bicchiere intero a pasto, anche perchè soffrendo di gasrite mi devo pure regolare. La gastrite è tutta la rabbia che mi porto ancora dentro e che non riesco a scaricare.

Andando oltre parlando di vino.

Tuttavia il migliore è il PRIMITIVO DI PUGLIA 13,5 GRADI DI VERA GODURIA.

Assaggiatelo accompagnandolo agli arrosti di selvaggina.

Scusate le divagazioni.

ciao templare ma nn sono io che bevo quel vino anche se mi farebbe piacere farlo ma sono allergico.

cmq il mese scorso ho comperato un paio di bottiglie di primitivo di manduria peerche' giusy abita in quel paese e le volevo regalare a mio fratello.

:Ying Yang::Batting Eyelashes::Batting Eyelashes::Batting Eyelashes: It's very good!!!!! :db:

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Hei ciao hai visto che non sei l'unico? Un pò tutti nella vita, ci hanno pensato, io l'ho fatto quando avevo 14-15 anni, più di una volta ho pensato di farla finita, così non avrei più provato il dolore della mia anima affranta, la notte non dormivo o mi svegliavo in un bagno di sudore, ogni volta lo stesso sogno, ogni volta sentivo le loro mani addosso, ogni volta sentivo il loro respiro sudicio sulla mia pelle, ogni volta desideravo che mi avessero uccisa e ogni volta sapevo che in fondo volevo vivere....di giorno mettevo la mia maschera di sopravvivenza e cercavo di non mostrare il mio dolore e non sapevo se era meglio il giorno o la notte. A volte mentre studiavo, capitava che rimanessi da sola in casa, e avevo paura, tanta paura, ma cosa potevo fare, prendevo un coltello e me lo portavo in camera con me, semmai qualcuno volesse farmi del male, che assurdità!!!! Ogni volta guardavo quel coltello e fantasticavo su come sarebbe stato morire e poi appena tornava qualcuno in casa, di nascosto andavo a metterlo nel cassetto. Un giorno per caso quel coltello sfiorò la mia pelle da ragazzina, e uscì un fiotto di sangue, lo gurdai scorrere per non so quanto tempo inebetita, sporcando la scrivania e le maniche della maglietta, sperai di morire dissanguata ma avrei dovuto aspettate due giorni, così d'istinto ripresi il coltello in mano, e senza paura e con la convinzione di una bambina che non sa cosa fa, decisi di affondare quel coltello nel mio polso ferito, ma proprio in quel preciso momento sentì la porta di casa aprirsi e la voce familiare e tranquilla dei miei genitori, mi bloccai, e rinsavii. Nascosi il coltello nel cassetto, scappai in bagno, e feci scomparire le tracce di sangue dalla maglietta, mi medicai la ferita, misi una benda e riindossai la mia maschera di normalità...La notte sfogai il mio pianto sempre in quel bagno che conosce molto del mio dolore, ma da allora non ci provai più, ero arrivata al limite e avevo deciso di non varcarlo, in fondo ero una ragazzina e la vita mi avrebbe potuto riservare ancora molto, e così è stato, è vero a volte molto dolore ma anche molte gioie....

ogni vita ha valore e vale la pena che sia vissuta, nel bene e nel male, viverla è meglio che vederla scorrere.....avrei potuto mandarti un mp, ma in fondo non ho niente da nascondere, cerca di apriri un pò anche tu, vedrai che ti sentirai meglio, tendi la tua mano se non vuoi restar solo, tendi la tua mano e vedrai che qualcuno pronto a coglierla ci sarà....

Con affetto,

Giusy

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Hei ciao hai visto che non sei l'unico? Un pò tutti nella vita, ci hanno pensato, io l'ho fatto quando avevo 14-15 anni, più di una volta ho pensato di farla finita, così non avrei più provato il dolore della mia anima affranta, la notte non dormivo o mi svegliavo in un bagno di sudore, ogni volta lo stesso sogno, ogni volta sentivo le loro mani addosso, ogni volta sentivo il loro respiro sudicio sulla mia pelle, ogni volta desideravo che mi avessero uccisa e ogni volta sapevo che in fondo volevo vivere....di giorno mettevo la mia maschera di sopravvivenza e cercavo di non mostrare il mio dolore e non sapevo se era meglio il giorno o la notte. A volte mentre studiavo, capitava che rimanessi da sola in casa, e avevo paura, tanta paura, ma cosa potevo fare, prendevo un coltello e me lo portavo in camera con me, semmai qualcuno volesse farmi del male, che assurdità!!!! Ogni volta guardavo quel coltello e fantasticavo su come sarebbe stato morire e poi appena tornava qualcuno in casa, di nascosto andavo a metterlo nel cassetto. Un giorno per caso quel coltello sfiorò la mia pelle da ragazzina, e uscì un fiotto di sangue, lo gurdai scorrere per non so quanto tempo inebetita, sporcando la scrivania e le maniche della maglietta, sperai di morire dissanguata ma avrei dovuto aspettate due giorni, così d'istinto ripresi il coltello in mano, e senza paura e con la convinzione di una bambina che non sa cosa fa, decisi di affondare quel coltello nel mio polso ferito, ma proprio in quel preciso momento sentì la porta di casa aprirsi e la voce familiare e tranquilla dei miei genitori, mi bloccai, e rinsavii. Nascosi il coltello nel cassetto, scappai in bagno, e feci scomparire le tracce di sangue dalla maglietta, mi medicai la ferita, misi una benda e riindossai la mia maschera di normalità...La notte sfogai il mio pianto sempre in quel bagno che conosce molto del mio dolore, ma da allora non ci provai più, ero arrivata al limite e avevo deciso di non varcarlo, in fondo ero una ragazzina e la vita mi avrebbe potuto riservare ancora molto, e così è stato, è vero a volte molto dolore ma anche molte gioie....

ogni vita ha valore e vale la pena che sia vissuta, nel bene e nel male, viverla è meglio che vederla scorrere.....avrei potuto mandarti un mp, ma in fondo non ho niente da nascondere, cerca di apriri un pò anche tu, vedrai che ti sentirai meglio, tendi la tua mano se non vuoi restar solo, tendi la tua mano e vedrai che qualcuno pronto a coglierla ci sarà....

Con affetto,

Giusy

grazie per la tua testimonianza molto toccante

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perchè non ti rivolgi ad un parroco?personalmente entrare in chiesa a me da serenità, mi fa stare bene..

parlare non significa piangersi addosso ricordalo bene,ti devi esprimere per quello che senti quando risolverai i tuoi problemi vedrai che parlerai diversamente..come vedi tutti passano dei momento molto duri, ma tanto, che a volte davvero sembra impossibile poter uscire da un simile inferno..coraggio non stare più in solitudine..

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perchè non ti rivolgi ad un parroco?personalmente entrare in chiesa a me da serenità, mi fa stare bene..

parlare non significa piangersi addosso ricordalo bene,ti devi esprimere per quello che senti quando risolverai i tuoi problemi vedrai che parlerai diversamente..come vedi tutti passano dei momento molto duri, ma tanto, che a volte davvero sembra impossibile poter uscire da un simile inferno..coraggio non stare più in solitudine..

purtroppo io ho avuto brutte esperienze con i preti, ma sono daccordo che parlare fa bene, tu non sei uno che si piange addosso, piùttosto, ti si devono tirare le parole con le pinze, un pò mi rispecchio in te, se sei qui, è perchè sei arrivato al limite e hai paura di quello che c'è oltre. Te lo dico io : c'è il "non ritorno", quindi cerca di sforzarti, e riguardare in fondo al tunnel che ti sei scavato vedrai che un puntino di luce c'è sempre e cerca di seguirlo ed attaccartici con tutte le tue forze, non è facile ma ne vale la pena!!!! Ti abbraccio!!!!

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purtroppo si incontra anche gente sbagliata ma non tutti sono così.intanto stare solo in chiesa anche in solitudine fa bene.è personale a me fa questo effetto.sicuramente Ciao è in grado di capire chi fa per lui.però non deve fare come fa con noi..che non la racconta tutta..deve tirare tutto fuori..è molto difficile lo so..ma è l'unico per venirne fuori e essere se stessi senza timore..siamo tutti fragili tutti umani tutti passiamo gli stessi guai la maggior parte della gente non lo dice o lo nasconde o ha trovato una risposta sta tentando..è l'indole umana non devi avere paura..

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Eppure, Mio, sei un ragazzo in gamba: ho letto altri tuoi interventi che mi sono piaciuti per la capacita e il desiderio di andare a fondo nelle cose.Non sei superficiale e per questo mi è difficile credere che non ci sia una motivazione valida per continuare a vivere e a lottare...hai molti interessi, coltivane uno o più in modo costante...

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Hei ciao hai visto che non sei l'unico? Un pò tutti nella vita, ci hanno pensato, io l'ho fatto quando avevo 14-15 anni, più di una volta ho pensato di farla finita, così non avrei più provato il dolore della mia anima affranta, la notte non dormivo o mi svegliavo in un bagno di sudore, ogni volta lo stesso sogno, ogni volta sentivo le loro mani addosso, ogni volta sentivo il loro respiro sudicio sulla mia pelle, ogni volta desideravo che mi avessero uccisa e ogni volta sapevo che in fondo volevo vivere....di giorno mettevo la mia maschera di sopravvivenza e cercavo di non mostrare il mio dolore e non sapevo se era meglio il giorno o la notte. A volte mentre studiavo, capitava che rimanessi da sola in casa, e avevo paura, tanta paura, ma cosa potevo fare, prendevo un coltello e me lo portavo in camera con me, semmai qualcuno volesse farmi del male, che assurdità!!!! Ogni volta guardavo quel coltello e fantasticavo su come sarebbe stato morire e poi appena tornava qualcuno in casa, di nascosto andavo a metterlo nel cassetto. Un giorno per caso quel coltello sfiorò la mia pelle da ragazzina, e uscì un fiotto di sangue, lo gurdai scorrere per non so quanto tempo inebetita, sporcando la scrivania e le maniche della maglietta, sperai di morire dissanguata ma avrei dovuto aspettate due giorni, così d'istinto ripresi il coltello in mano, e senza paura e con la convinzione di una bambina che non sa cosa fa, decisi di affondare quel coltello nel mio polso ferito, ma proprio in quel preciso momento sentì la porta di casa aprirsi e la voce familiare e tranquilla dei miei genitori, mi bloccai, e rinsavii. Nascosi il coltello nel cassetto, scappai in bagno, e feci scomparire le tracce di sangue dalla maglietta, mi medicai la ferita, misi una benda e riindossai la mia maschera di normalità...La notte sfogai il mio pianto sempre in quel bagno che conosce molto del mio dolore, ma da allora non ci provai più, ero arrivata al limite e avevo deciso di non varcarlo, in fondo ero una ragazzina e la vita mi avrebbe potuto riservare ancora molto, e così è stato, è vero a volte molto dolore ma anche molte gioie....

ogni vita ha valore e vale la pena che sia vissuta, nel bene e nel male, viverla è meglio che vederla scorrere.....avrei potuto mandarti un mp, ma in fondo non ho niente da nascondere, cerca di apriri un pò anche tu, vedrai che ti sentirai meglio, tendi la tua mano se non vuoi restar solo, tendi la tua mano e vedrai che qualcuno pronto a coglierla ci sarà....

Con affetto,

Giusy

Te l'ho già detto che sei grande Giusy?

Un abbraccio grande grande.

Lorella.

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purtroppo si incontra anche gente sbagliata ma non tutti sono così.intanto stare solo in chiesa anche in solitudine fa bene.è personale a me fa questo effetto.sicuramente Ciao è in grado di capire chi fa per lui.però non deve fare come fa con noi..che non la racconta tutta..deve tirare tutto fuori..è molto difficile lo so..ma è l'unico per venirne fuori e essere se stessi senza timore..siamo tutti fragili tutti umani tutti passiamo gli stessi guai la maggior parte della gente non lo dice o lo nasconde o ha trovato una risposta sta tentando..è l'indole umana non devi avere paura..

concordo in pieno, certo si possono incontrare anche psicologi sbagliati, non volevo assolutamente, screditare il tuo pensiero, anzi lo condivido, anche a me i luoghi di culto mi infondono una certa pace interna e mi aiutano a riflettere....ciao lo sai io ci sono, anzi direi noi ci siamo....

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