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SUICIDIO


Ciao

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Te l'ho già detto che sei grande Giusy?

Un abbraccio grande grande.

Lorella.

grazie lorella, non sono grande, però ammetto di essere una donna forte, ti abbraccio anch'io!!!!

X VERBENA: non è "mio" ad aver aperto il topic ma "ciao", comunque le tue parole, sono sempre molto carine, ciao apprezzerà lostesso...

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. Credo anche , però , che vadano prescritti dopo una analisi attenta della situazione psichica del paziente...insomma , mi sembra del tutto delirante parlare con una persona per 40 minuti , decidere che ha un disturbo d'Ansia , farle compilare un paio di test , prescriverle Tavor e Ciprazene e poi rispedirla amorevolmente a casa. Non è un dito tagliato. Ed è inutile fare i bulli: che cosa siano i disturbi psichici , come diagnosticarlie come trattarli...

son daccordissimo con te ma nn si puo' diavolizzarli solo perche' ci sono tanti incoscenti che prescrivono certi farmaci.

cmq negli ultimi 15-20 anni c'e' stato un grosso passo avanti nel diagnosticare e curare queste malattie.ciao

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. Credo anche , però , che vadano prescritti dopo una analisi attenta della situazione psichica del paziente...insomma , mi sembra del tutto delirante parlare con una persona per 40 minuti , decidere che ha un disturbo d'Ansia , farle compilare un paio di test , prescriverle Tavor e Ciprazene e poi rispedirla amorevolmente a casa. Non è un dito tagliato. Ed è inutile fare i bulli: che cosa siano i disturbi psichici , come diagnosticarlie come trattarli...

son daccordissimo con te ma nn si puo' diavolizzarli solo perche' ci sono tanti incoscenti che prescrivono certi farmaci.

cmq negli ultimi 15-20 anni c'e' stato un grosso passo avanti nel diagnosticare e curare queste malattie.ciao

Molto carino quel DIAVOLIZZARLI al posto dello scontato DEMONIZZARLI. Tex, sei un artista della parola senza saperlo! :im Not Worthy:

Spero che in futuro queste dannate pasticchette trovino il sistema di renderle meno dannose come effetti collaterali, e che le case farmaceutiche non facciano sempre il bello e il cattivo tempo. Ci deve essere un'informazione più precisa, in

modo che le persone possano capire bene a cosa possono andare incontro assumendo certi farmaci!

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Molto carino quel DIAVOLIZZARLI al posto dello scontato DEMONIZZARLI. Tex, sei un artista della parola senza saperlo! :ola (2):

SMETTILA MAURI'!!!

Spero che in futuro queste dannate pasticchette trovino il sistema di renderle meno dannose come effetti collaterali, e che le case farmaceutiche non facciano sempre il bello e il cattivo tempo. Ci deve essere un'informazione più precisa, in

modo che le persone possano capire bene a cosa possono andare incontro assumendo certi farmaci!

SONO 25 ANNI CHE GLI SSRI SONO IN CIRCOLAZIONE ED HANNO CAMBIATO LA VITA A MOLTE PERSONE.

CMQ HAI ANCHE RAGIONE CHE LE CASE FARMACEUTICHE DOVREBBERO FAR UN MIGLIOR LAVORO E NN PENSARE SOLO AI PROFITTI. MA LA RESPONSABILITA' CADE ANCHE CHI LI FA' METTERE IN CIRCOLAZIONE ......I POLITICI...LO STATO ...NO?

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SONO 25 ANNI CHE GLI SSRI SONO IN CIRCOLAZIONE ED HANNO CAMBIATO LA VITA A MOLTE PERSONE.

CMQ HAI ANCHE RAGIONE CHE LE CASE FARMACEUTICHE DOVREBBERO FAR UN MIGLIOR LAVORO E NN PENSARE SOLO AI PROFITTI. MA LA RESPONSABILITA' CADE ANCHE CHI LI FA' METTERE IN CIRCOLAZIONE ......I POLITICI...LO STATO ...NO?

Cmq qualcuno ha ricordato che esistono farmaci con effetti che possono essere contrari a quelli desiderati, inducendo depressione, stati paradossali, che possono portare al suicidio o, in casi estremi, all'omicidio. Per ascoltare i medici

irresponsabili, il paziente obnubilato non ha la forza di interrompere subito, AUTONOMAMENTE, una certa cura dannosa...

noi siamo il miglior medico di noi stessi, se riusciamo ad andare fino in fondo a noi stessi. Hai provato, Tex, a leggere "Guarire se stessi", il metodo Silva? Può essere molto utile, io comincerò a provarlo...

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Eppure, Mio, sei un ragazzo in gamba: ho letto altri tuoi interventi che mi sono piaciuti per la capacita e il desiderio di andare a fondo nelle cose.Non sei superficiale e per questo mi è difficile credere che non ci sia una motivazione valida per continuare a vivere e a lottare...hai molti interessi, coltivane uno o più in modo costante...

perche Mio....

..io non mi voglio ammazzare....!! se leggi quanto ho scritto su l'eutanasia/suicidio dico che chi ha il "dono" dell"intelligenza" che non nè conoscenza nè intuito......ma consapevolezza e comprensione della vita....mai si suiciderebbe, mai!

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perche Mio....

..io non mi voglio ammazzare....!! se leggi quanto ho scritto su l'eutanasia/suicidio dico che chi ha il "dono" dell"intelligenza" che non nè conoscenza nè intuito......ma consapevolezza e comprensione della vita....mai si suiciderebbe, mai!

Perchè no? Voglio dire, come mai una persona che comprende la vita e che è "consapevole" (in che senso esattamente?) non dovrebbe mai volersi suicidare?

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perche Mio....

..io non mi voglio ammazzare....!! se leggi quanto ho scritto su l'eutanasia/suicidio dico che chi ha il "dono" dell"intelligenza" che non nè conoscenza nè intuito......ma consapevolezza e comprensione della vita....mai si suiciderebbe, mai!

no mio, verbena ha sbagliato nome, poi ha capito che non eri tu!!!

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Perchè no? Voglio dire, come mai una persona che comprende la vita e che è "consapevole" (in che senso esattamente?) non dovrebbe mai volersi suicidare?

volete solo i perchè........

consapevole e colui che comprende cio che è, non cio che si immagina....su tutto.....

colui che desidera non è consapevole perche crede in cio ce dovrebbe essere invece che in cio che è,

lo stesso per l'ambizioso, per l'egoista, per il dotto, per chiunque sia in continuo divenire.....

essere consapevole vuol dire essere, punto , senza scopo , senza fine. Lì si nascondono i segreti della vita, le meraviglie, l'infinito......

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Ho sbagliato a scrivere il nome, Mio.... :ola (4)::rofl::good:

lo avevo capito....era una scusa per intervenire.... :italian_flag:

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essere consapevole vuol dire essere, punto , senza scopo , senza fine. Lì si nascondono i segreti della vita, le meraviglie, l'infinito......

Sì. però come vedi, caro Mio, se si devono usare le parole si determinano inevitabilmente dei concetti, così come io avevo delineato dei concetti di "Anima" e "Intelletto". Tu usi una bella immagine per delineare il concetto di "consapevolezza".

Tutto questo fino a che non saremo capaci di andare al di là delle parole, in quell'oceano di silenzio (Battiato) da cui nasce ogni cosa...

Per il suicidio, una frase di Pavese (morto suicida):

I SUICIDI SONO OMICIDI TIMIDI. MASOCHISMO INVECE CHE SADISMO. :thumbdown:

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volete solo i perchè........

consapevole e colui che comprende cio che è, non cio che si immagina....su tutto.....

colui che desidera non è consapevole perche crede in cio ce dovrebbe essere invece che in cio che è,

lo stesso per l'ambizioso, per l'egoista, per il dotto, per chiunque sia in continuo divenire.....

essere consapevole vuol dire essere, punto , senza scopo , senza fine. Lì si nascondono i segreti della vita, le meraviglie, l'infinito......

"Volete solo i perchè..." :thumbdown: ...Cos'è questa uscita in stile "santone"?? E comunque, io voglio solo la tua opinione, non mi aspetto che mi sveli l'intima verità dell'Essere ( certo , se la conosci , mi fa pure piacere saperla...si sa mai .. può tornare comoda :drinks: ).

Comunque, capisco quello che dici-almeno credo-...però non sono del tutto d'accordo...innanzitutto , credo sia vero che, mentre sei nel pieno del tuo desiderio, manchi di consapevolezza piena...ma è proprio l'esperienza del desiderio che ti porta in seguito a sviluppare consapevolezza , secondo me. In secondo luogo, credo personalmente che Essere e Divenire siano inscindibili...immagino si tratti di prospettive "filosofiche" diverse. Credo che anche l'asceta o il monaco che vivono in apparente stasi e privazione, in realtà siano mossi da un desiderio fortissimo e indomabile. Ma questo temo che esuli dai confini di questo topic

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Comunque, capisco quello che dici-almeno credo-...però non sono del tutto d'accordo...innanzitutto , credo sia vero che, mentre sei nel pieno del tuo desiderio, manchi di consapevolezza piena...ma è proprio l'esperienza del desiderio che ti porta in seguito a sviluppare consapevolezza , secondo me. In secondo luogo, credo personalmente che Essere e Divenire siano inscindibili...immagino si tratti di prospettive "filosofiche" diverse. Credo che anche l'asceta o il monaco che vivono in apparente stasi e privazione, in realtà siano mossi da un desiderio fortissimo e indomabile. Ma questo temo che esuli dai confini di questo topic

In generale mi trovo d'accordo con Mio nonostante il suo "santoneggiare"... :drinks: . La mia indole di Bilancia mi porta cmq a dire che avete ragione un po' tutti e due...E' vero che solo l'esperienza del desiderio può portarti a verificare la sua vanità, ma è anche vero che chi si trova nello stato di desiderio (come me :thumbdown: ) non può essere "consapevole". L'asceta è mosso da desiderio indomabile? Può essere, bisognerebbe chiederlo a lui. Occorrerebbe sapere come reagirebbe se qualcuno lo sottraesse a forza al suo stato ascetico! Se rimane tranquillo, è un illuminato oppure un xxxxxxxx.

Ci siamo scordati il suicidio. Il suicidio è provocato da uno stato di infelicità senza desideri.

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Comunque, capisco quello che dici-almeno credo-...però non sono del tutto d'accordo...innanzitutto , credo sia vero che, mentre sei nel pieno del tuo desiderio, manchi di consapevolezza piena...ma è proprio l'esperienza del desiderio che ti porta in seguito a sviluppare consapevolezza , secondo me. In secondo luogo, credo personalmente che Essere e Divenire siano inscindibili...immagino si tratti di prospettive "filosofiche" diverse. Credo che anche l'asceta o il monaco che vivono in apparente stasi e privazione, in realtà siano mossi da un desiderio fortissimo e indomabile. Ma questo temo che esuli dai confini di questo topic

In generale mi trovo d'accordo con Mio nonostante il suo "santoneggiare"... :drinks: . La mia indole di Bilancia mi porta cmq a dire che avete ragione un po' tutti e due...E' vero che solo l'esperienza del desiderio può portarti a verificare la sua vanità, ma è anche vero che chi si trova nello stato di desiderio (come me :thumbdown: ) non può essere "consapevole". L'asceta è mosso da desiderio indomabile? Può essere, bisognerebbe chiederlo a lui. Occorrerebbe sapere come reagirebbe se qualcuno lo sottraesse a forza al suo stato ascetico! Se rimane tranquillo, è un illuminato oppure un xxxxxxxx.

Ci siamo scordati il suicidio. Il suicidio è provocato da uno stato di infelicità senza desideri.

direi provocata dalla mancata realizzazione di essi o adl vedere che sono irrealizzabili.......quando si dice che la verità è spietata.......

per il santone e il suo desiderio scrissi

Desiderare e voler che cio che è sia diverso da com'è.....è guardare il futuro partendo dal passato che desidera, non è guardare la realtà, anzi ne impedisce la compresione. Potrai anche cambiare l'oggetto del desiderio, dell'avere una casa alla conoscenza , dal basso verso l'alto, ma resta sempre l'attività del desiderio, sei d'accordo? Forse non si vorra un riconoscimento mondano , ma l'urgenza di ottenere il cielo e pur sempre un la ricerca di un ottenimento. Il desiderio ricerca sempre soddisfazionie , realizzazioni , risultati, ed è questo movimento del desiderio che deve essere compreso, e non allontanato o sottomesso: senza comprendere le vie del desiderio, un semplice controllo del pensiero a ben poco significato.

......

non ho altro da aggiungere se non ripondere a :

immagino si tratti di prospettive "filosofiche" diverse

e

ma è proprio l'esperienza del desiderio che ti porta in seguito a sviluppare consapevolezza

allora io non ho prospettive ne visione filosofiche ma osservo cio che è e lo ripeto , per quanto mi è possibile farlo in maniera non fuorviante e precisa.....

per la seconda frase non conordo assolutamente fare esperienza di un fatto e l'opposto di esserne consapevoli....

completamente dal lato opposto.....l'esperienza la fa l'attore mentre la consapevolezza non lo prevede neppure...

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direi provocata dalla mancata realizzazione di essi o adl vedere che sono irrealizzabili.......quando si dice che la verità è spietata.......

per il santone e il suo desiderio scrissi

Desiderare e voler che cio che è sia diverso da com'è.....è guardare il futuro partendo dal passato che desidera, non è guardare la realtà, anzi ne impedisce la compresione. Potrai anche cambiare l'oggetto del desiderio, dell'avere una casa alla conoscenza , dal basso verso l'alto, ma resta sempre l'attività del desiderio, sei d'accordo? Forse non si vorra un riconoscimento mondano , ma l'urgenza di ottenere il cielo e pur sempre un la ricerca di un ottenimento. Il desiderio ricerca sempre soddisfazionie , realizzazioni , risultati, ed è questo movimento del desiderio che deve essere compreso, e non allontanato o sottomesso: senza comprendere le vie del desiderio, un semplice controllo del pensiero a ben poco significato.

......

non ho altro da aggiungere se non ripondere a :

immagino si tratti di prospettive "filosofiche" diverse

e

ma è proprio l'esperienza del desiderio che ti porta in seguito a sviluppare consapevolezza

allora io non ho prospettive ne visione filosofiche ma osservo cio che è e lo ripeto , per quanto mi è possibile farlo in maniera non fuorviante e precisa.....

per la seconda frase non conordo assolutamente fare esperienza di un fatto e l'opposto di esserne consapevoli....

completamente dal lato opposto.....l'esperienza la fa l'attore mentre la consapevolezza non lo prevede neppure...

Boh , immagino che abbiamo due modi di vesri di vedere le cose ( se il termine "prospettive filosofiche" non ti aggrada). Tu dici di osservare ciò che è e di ripeterlo...credo che questa sia un'affermazione ingenua. Anche gli antichi osservavno il cielo e dicevano "Il Sole gira intorno alla terra"...e in effetti , viene una gran voglia di pensarla così , pur sapendo che non è così. Quindi non mi fiderei troppo delle "osservazioni", no?

Non capisco come tu possa non concordare sulla seconda frase..anche osservare le cose è un modo di esperirle...e se tu non Desiderassi osservarle , non lo faresti.

Circa il suicidio, io penso che in realtà non sia riconducibile ad una sola possibile "causa" psicologica...uno stato di infelicità senza desideri , secondo me, può chiamarsi depressione cronica...e tale stato raramente induce al suicidio, a ben pensarci. Sono più d'accordo, se proprio bisoagna trovare una causa generale, con l'idea che il suicidio derivi dalla frustrazione di un desiderio molto forte...talmente forte da essere divenuto il motivo unico e insostituibile della propria esistenza. Oppure, altra ipotesi, un evento che mina improvvisamente alle fondamenta una qualche personale "certezza assoluta" che riteniamo importante ( per esempio, una persona che di punto in bianco si sveglia con il volto sfigurato può sentire il desiderio di suicidarsi ). Terza e ultima ipotesi , la paura o convinzione che , se non ci si suicida , si rischia di andare incontro a qualcosa di molto peggiore.

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Boh , immagino che abbiamo due modi di vesri di vedere le cose ( se il termine "prospettive filosofiche" non ti aggrada). Tu dici di osservare ciò che è e di ripeterlo...credo che questa sia un'affermazione ingenua. Anche gli antichi osservavno il cielo e dicevano "Il Sole gira intorno alla terra"...e in effetti , viene una gran voglia di pensarla così , pur sapendo che non è così. Quindi non mi fiderei troppo delle "osservazioni", no?

Non capisco come tu possa non concordare sulla seconda frase..anche osservare le cose è un modo di esperirle...e se tu non Desiderassi osservarle , non lo faresti.

Circa il suicidio, io penso che in realtà non sia riconducibile ad una sola possibile "causa" psicologica...uno stato di infelicità senza desideri , secondo me, può chiamarsi depressione cronica...e tale stato raramente induce al suicidio, a ben pensarci. Sono più d'accordo, se proprio bisoagna trovare una causa generale, con l'idea che il suicidio derivi dalla frustrazione di un desiderio molto forte...talmente forte da essere divenuto il motivo unico e insostituibile della propria esistenza. Oppure, altra ipotesi, un evento che mina improvvisamente alle fondamenta una qualche personale "certezza assoluta" che riteniamo importante ( per esempio, una persona che di punto in bianco si sveglia con il volto sfigurato può sentire il desiderio di suicidarsi ). Terza e ultima ipotesi , la paura o convinzione che , se non ci si suicida , si rischia di andare incontro a qualcosa di molto peggiore.

vedi io parto da alcuni presupposti concetti espressi qui in passato, che magari tu non hai letto, scusa....

cio che intendo per osservazione di cio che è, è un concetto diverso dal guardare comune ecc..ecc...ma è nutile dilungarsici adesso.......

Sull'esperirle hai ragione in parte.......il fatto è che per me l'attore è morto nessuno esperisce.....lo stesso è per l'osservatore.....è morto......c'è l'osservare.......

Ho scritto già su questo argomento leggi se vuoi poi ne parlerò molto volentieri , mi sembri una persona seria e desiderosa di confrontarsi.....non ripeto on per superbia ma per non rovinare il topic....tutto qui....

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io ci ho provato 3 volte..spesso ho maledetto di non esserci riuscita.pensavo di essere una vigliacca che non era capace di far bene nemmeno quello.però ora so che non avrei vissuto delle cose che cmq sn state belle se fossi morta a 17 anni...

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io ci ho provato 3 volte..spesso ho maledetto di non esserci riuscita.pensavo di essere una vigliacca che non era capace di far bene nemmeno quello.però ora so che non avrei vissuto delle cose che cmq sn state belle se fossi morta a 17 anni...

hai confuso la vigliaccheria con l'intelligenza.......spero che adesso lo abbia compreso.....qualsiasi vita merita di essere vissuta.....qualsiasi.

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