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"Estate più corta e tanti ponti nell'anno"


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Rutelli, in accordo con Fioroni, ha voluto e ottenuto una commissione che lavora su una possibile proposta di cambiamento del calendario scolastico.

La motivazione di tale cambiamento non risiede in valutazioni di tipo strettamente didattico-pedagogico, ma risiede soprattutto nella volontà di favorire il turismo:thumbdown:

Calendario scolastico, rivoluzione dal 2008 "Estate più corta e tanti ponti nell'anno"

di SALVO INTRAVAIA

ROMA - Dal 2008 il calendario scolastico potrebbe subire una vera rivoluzione. Vacanze di Pasqua più lunghe, avvio delle lezioni anticipato e chiusura posticipata. In più le scuole potrebbero programmare una serie di "ponti" per creare una serie di pause durante il periodo scolastico. Lo ha annunciato il vecepremier Francesco Rutelli nel corso del suo intervento alla Seconda giornata sul turismo svoltasi a Trieste. “Abbiamo insediato una commissione che ha lavorato negli ultimi mesi su turismo e pubblica amministrazione, che ha concluso i suoi lavori e ha formulato la sua proposta", ha spiegato Rutelli, sottolineando che in questo modo "non si perde nessun giorno di attività e nessun giorno di vacanze per le famiglie e per i ragazzi".

Ma l'interessante proposta deve superare una serie di ostacoli rappresentati in primis dalle regioni che sulla materia, in base al decentramento di competenze determinato dalla modifica della Costituzione, hanno la competenza assoluta. Inoltre, posticipando la chiusura dell'anno scolastico occorrerebbe spostare in avanti l'inizio degli esami di Stato che con l'attuale formula si concludono tra la prima e la seconda decade di luglio.

La proposta fra qualche giorno arriverà sul tavolo della conferenza Stato-regioni per valutare la fattibilità della proposta. “Il primo tavolo tecnico si terrà tra pochi giorni con gli assessori regionali alla scuola”. L'obiettivo è quello di favorire il sistema turistico italiano che dell'allungamento della pausa pasquale potrebbe avvantaggiarsi, visto che la scuola conta complessivamente oltre un milione di addetti ai lavori. Più l'indotto di quasi 8 milioni di famiglie costrette a rimanere a casa se i figli frequentano la scuola.

Ma che la proposta possa essere sperimentata già dal prossimo anno scolastico, quello che parte a settembre, è improbabile: tutte le regioni italiane hanno già approvato i propri calendari scolastici. I primi a sedersi in classe saranno, il 10 settembre, gli alunni di Lombardia, Molise, Piemonte, Bolzano, Val d'Aosta e Veneto, gli ultimi saranno gli alunni siciliani che faranno il loro ingresso in aula il 18 settembre. Tranne che in Abruzzo e nella provincia autonoma di Bolzano, dove le attività didattiche si concluderanno il 14 giugno, in quasi tutte le altre realtà del Paese gli alunni termineranno le loro fatiche il 7 giugno. In effetti, le vacanze di Pasqua, quasi dappertutto, durano appena 6 giorni (dal 20 al 25 marzo), con l'eccezione dell'Umbria che ha dilatato a 9 giorni la pausa pasquale, dal 17 al 25 marzo. Le vacanze di Natale, con due settimane abbondanti, vanno invece perfettamente incontro alle eventuali esigenze di "fuga" delle famiglie. Ma gli insegnanti e i genitori cosa ne penseranno?

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