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VOLI ASTRALI:che ne pensate....


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Argomenta un pò di più le tue idee,per favore.

A me verrebbe da dire che se parli di attenzione,parli di concentrazione,che è indifferente all'amore,anche se certamente non all'intelligenza.

concentrarsi è sempre in funzione di qualcosa che si sceglie, mi parli è mi concentro su quanto dici.

essere attenti a cio che è, invece è stare aperti, alla finestra e cogliere ogni cosa che accade, senza condannarla, giudicarla, ma solo pura osservazione, tutto cio è amore puro. Non c'è scelta guardando alla finestra......

Aggiungo tutto cio fa si che ci sia creazione, dal nuovo. Non modificazione del vecchio.

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Nell'articolo di ste si scrive

"Secondo gli scienziati, alla base dell'esperienza extracorporea ci sarebbe «una disconnessione fra i circuiti del cervello che elaborano le informazioni sensoriali»."

pensa un po' se no si riesce a riconneterli......ecco cosa inetndevo con pericolo.....qualcuno c'è rimasto fuori.....di testa...però! :rolleyes:

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Nell'articolo di ste si scrive

"Secondo gli scienziati, alla base dell'esperienza extracorporea ci sarebbe «una disconnessione fra i circuiti del cervello che elaborano le informazioni sensoriali»."

pensa un po' se no si riesce a riconneterli......ecco cosa inetndevo con pericolo.....qualcuno c'è rimasto fuori.....di testa...però! :ph34r:

Già... E' bello volare, ma l'atterraggio è parte integrante di ogni volo, meglio tenerne conto!

Spesso è anche la più emozionante e creativa (vedere l'Apollo 13 per esempio! :rolleyes: )

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Caspita!! E' senzaltro molto affascinante. Mi viene in mente "Il vagabondo delle stelle" di Jack London, ma lui si faceva di oppio nella vita.

La paresi notturna l'ho provata anchio, ma è stato terrificante perchè il sentirmi paralizzata mi ha provocato allucinazioni brutte. Ho scoperto il modo per non provarla più. basta non dormire con la pancia all'insù; e io non ci dormo più eheheheh.

Invidio chi la vive in modo bello. A me due volte è successo e tutte e due le volte ho sofferto.

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Caspita!! E' senzaltro molto affascinante. Mi viene in mente "Il vagabondo delle stelle" di Jack London, ma lui si faceva di oppio nella vita.

La paresi notturna l'ho provata anchio, ma è stato terrificante perchè il sentirmi paralizzata mi ha provocato allucinazioni brutte. Ho scoperto il modo per non provarla più. basta non dormire con la pancia all'insù; e io non ci dormo più eheheheh.

Invidio chi la vive in modo bello. A me due volte è successo e tutte e due le volte ho sofferto.

in effetti il fenomeno, l'atra sera ho visto una trasmissione , è frequente....

c'è chi lo scambia per rapimenti alieni, chi per uscite dal corpo, chi per paralisi.

le discipline orientali assicurano che non si tratta di questo , io personalmente credo che sia la capacita di creare il fenomeno associato alla capacita di "meditare".....il tutto crea un cocktail assurdo.

Io continuo a ripetere , per esperienze personali, di lasciar perdere, soprattutto a coloro che stanno facendo un percorso spirituale per la conoscenza di se stessi, in quanto è la direzione errata.

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Nell'articolo di ste si scrive

"Secondo gli scienziati, alla base dell'esperienza extracorporea ci sarebbe «una disconnessione fra i circuiti del cervello che elaborano le informazioni sensoriali»."

pensa un po' se no si riesce a riconneterli......ecco cosa inetndevo con pericolo.....qualcuno c'è rimasto fuori.....di testa...però! :ciao:

Mah....queste a mio avviso sono illazioni....pure speculazioni dettate dalle paure. Anche gli studiosi sono esseri umani. Ho letto quell'articolo e l'approccio è tipico di molti scienziati ortodossi. E cioè quello di cercare una causa fisica o chimica per tutto. Io credo sia un approccio molto parziale e limitante.

Secondo me la paura che possa danneggiare è soltanto un "ostacolo" psicologico, un freno a conoscere se stessi. Qualcosa che ci fa paura ci impedisce di andare oltre e lo giustifichiamo con "ho paura faccia male". Questo a mio modo di vedere e anche in base alla mia esperienza di vita. Cose del genere non mi hanno mai fatto male. Come ho già detto sto molto peggio quando non sogno, non ricordo o non viaggio (per quanto di rado sia capitato).

A questo proposito aggiungo una mia parentesi personale per chiarire meglio: quando dico che sto meglio se al risveglio ricordo i sogni non intendo dire che i sogni debbano per forza essere belli. Parlo in generale. Anche se il sogno mi terrorizza e mi lascia sensazioni sgradevoli al risveglio, preferisco quella sensazione all'oblio o al vuoto assoluto. Preferiso il terrore di una realtà onirica a quello della realtà esteriore (in psicanalisi le due realtà sono sullo stesso piano), perchè quella onirica è una catarsi mentre quella reale no. E dovrà comunque chiedere aiuto alla realtà interiore per liberarsi.

in effetti il fenomeno, l'atra sera ho visto una trasmissione , è frequente....

c'è chi lo scambia per rapimenti alieni, chi per uscite dal corpo, chi per paralisi.

le discipline orientali assicurano che non si tratta di questo , io personalmente credo che sia la capacita di creare il fenomeno associato alla capacita di "meditare".....il tutto crea un cocktail assurdo.

Io continuo a ripetere , per esperienze personali, di lasciar perdere, soprattutto a coloro che stanno facendo un percorso spirituale per la conoscenza di se stessi, in quanto è la direzione errata.

Visto che è frequente se ne deduce che è un fenomeno naturale. La natura non fa mai le cose a caso. Se evolvendosi spritualmente si arriva a conoscere anche questo tipo di fenomeno psichico credo che ci sia un motivo. Negarlo o dire che fa male o che è la direzione errata a mio avviso è solo un modo per fuggire. Ognuno ha il suo, magari per qualcun'altro fuggire può significare rifugiarsi nei propri sogni e nei propri viaggi. Ma, dato che ognuno di noi è un caso a se stante, io mi guarderei bene dal generalizzare e dal continuare a ripetere di lasciar perdere. Credo che tutti abbiano capito che tu per qualche motivo ne sei rimasto scottato, ma non è necessario che ce lo ricordi ad ogni post. Scusa la franchezza, te lo dico con assoluta sincerità e pacatezza.

Quello che voglio dire è che per chi sta dall'altra parte e legge può essere abbastanza invasiva questa insistenza. Io personalmente comincio a sentirla come un invasione, come se tentassi di convincere qualcuno a tutti costi. Non è che per caso questo qualcuno potrebbe essere te stesso?

Se dovessi aver invaso la tua privacy ti chiedo scusa, ma come ti ho spiegato ho vissuto la tua insistenza nello stesso modo.

Un saluto :abbr:

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A questo proposito aggiungo una mia parentesi personale per chiarire meglio: quando dico che sto meglio se al risveglio ricordo i sogni non intendo dire che i sogni debbano per forza essere belli. Parlo in generale.

Solo questo , poi ti lascio ai tuoi credo. Io non sogno neppure son desto anche da addormentato....presente anche li. Sogni per cio che ritieni incompiuto da desto.....i miei attimi si compiono totalmente tutti!

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Solo questo , poi ti lascio ai tuoi credo.

Noto parecchio scettiscismo nel tuo modo di reagire. Qui non si tratta di credere, ma di vivere. E' un po' diverso da come lo vuoi far apparire tu.

Io non sogno neppure son desto anche da addormentato....presente anche li. Sogni per cio che ritieni incompiuto da desto.....i miei attimi si compiono totalmente tutti!

Quindi cosa fai, non dormi? Cioè stai sveglio 24 ore su 24? E chi sei, sei forse Bodhidharma?

Lungi da me giudicare una persona che non conosco, ma anche se tu fossi davvero ad uno stadio di evoluzione spirituale pari a quello del legendario monaco zen da me citato, non credi che sarebbe giusto lasciare agli altri la libertà di fare il proprio percorso?

Nota per chi non conosce Bodhidharma: Una leggenda narra che Bodhidharma - che portò lo Zen dall'India alla Cina - rimase seduto nove anni in meditazione in una grotta nei pressi di Shaolin. Per non addormentarsi si tagliò le palpebre e nel punto in cui le gettò crebbe una piante di tè. Al di là della crudezza dell'immagine, tale leggenda ci ricorda quanto il tè aiuti a mantenersi vigili, condizione essenziale nella meditazione Zen. E' per questo che ancora oggi nei monasteri e nei centri Zen di tutto il mondo servire e consumare il tè in silenzio e piena consapevolezza fa parte della pratica.

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non so chi fosse e non ho interesse nei percorsi altrui....

ti dicevo solo di me.....non dormire e chi lo ha detto? Dormire ed essere consapevole di farlo è diverso....scusa se mi sono male espresso.

Poi parliamo di aria fritta......se continuiamo cosi...dunque per te sono utili e belli, falli! Io ti dico che un giorno mi dirai....."mio, avevi ragione ho perso tempo!" tutto qui....

sempre che vada tutto bene in quei giochetti mentali!

non mi irrita affatto la cosa è che trovo controproducente farli, e diseducativo incitare a farli.

Poi una cosa, tutto scientificamente è provabile, tutto cio che esiste....anche Dio.

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C'è una teoria che si propone di dimostrare l'esistenza di Dio vuoi dire...o forse in tendi solo dire che è possibile secondo tè di mostrare che Dio esiste?

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Secondo me parli senza sapere di cosa parli. Oltre tutto ti contraddici da solo. Se avessi letto quello che ho scritto negli altri post ti saresti reso conto di cosa stavo parlando. Il sogno lucido è appunto un sogno dove ti rendi conto di sognare ed è quindi naturale che come conseguenza ti rendi anche conto di stare dormendo. Il fatto poi che li chiami "giochetti mentali" dimostra in modo molto lampante che non hai capito assolutamente nulla dell'argomento.

Le parole hanno un peso in certi casi. E' come quel luogo comune di chiamare gli psicanalisti strizzacervelli. Chi ha avuto un esperienza analitica sa benissimo che con quel soprannome non hanno nulla in comune. E' un nome dato da chi conosce l'analisi per sentito dire o che ne ha letto sui libri senza averla vissuta in prima persona. Il che equivale a non conoscerla affatto. Un esperienza coinvolge tutto il corpo. Corpo inteso in senso emotivo, come presenza totale di se stessi. Un esperienza in cui sei assolutamente libero di seguire i tuoi tempi e in cui nessuno ti strizza niente.

Tornando al sogno, questo è appunto un esperienza emotiva che emerge dall'inconscio verso il conscio, ed è proprio con questo processo che ci si incammina verso la consapevolezza di se stessi. Una maggior coscienza emotiva che ti fa anche rendere conto che stai dormendo. Che ti fa vivere il sonno non come una specie di morte ma come un esperienza emotiva (come tutto il resto della vita d'altronde).

Ma d'altra parte dimostri di non conoscere molti degli argomenti da me citati, non sai neanche chi era Bodhidharma e hai il coraggio di parlare di discipline orientali, percorsi spirituali, presenza nel presente e consapevolezza. Mah...

Ho proprio la strana sensazione che tu sia troppo pieno di te stesso caro "mio". Io ti dovrei dire "mio avevi ragione"? E perchè?

Anche se un giorno scoprissi che non servono non ti direi mai che hai ragione, ma non per orgoglio, perché penso che nulla sia tempo sprecato nella vita e che tutto serva a crescere, ad avanzare nel proprio percorso e ad avvicinarsi alla saggezza.

Tue parole: "Non so chi fosse e non ho interesse nei percorsi altrui...". Sembra quasi che disprezzi qualsiasi cosa all'infuori di te.

Mi dispiace avere acceso questo dibattito ma dopo essere stato ad ascoltarti per tutto il post e averti rispettato senza interagire ho sentito il bisogno di intervenire. E ti dico che se non ti interessano i percorsi degli altri, allora non dare consigli, perchè se li dai devi anche saper rispettare e accettare questi diversi percorsi. Cosa che hai dimostrato e ammesso di non saper fare.

Un saluto

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C'è una teoria che si propone di dimostrare l'esistenza di Dio vuoi dire...o forse in tendi solo dire che è possibile secondo tè di mostrare che Dio esiste?

iio lo vedo, lo tocco, ci parlo....ma nin te lo posso mostrare...come facciamo?

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Non ho capito bene: dite che c'è un modo di ricordarsi dei sogni fatti?

Io ne faccio tanti, ma ricordo a malapena l'ultimo che faccio, quello prima del risveglio completo.

Durante la notte mi sveglio, anche dopo un sogno, ci penso, mi riaddormento, ma al mattino poi tutto svanisce.

Vorrei tanto poterli ricordare.

anche quelli pochi che ricordo comunque perdono di spessore, di emozioni. Io vorrei ricordarlicosì come li ho vissuti; peccato.

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Secondo me parli senza sapere di cosa parli. Oltre tutto ti contraddici da solo. Se avessi letto quello che ho scritto negli altri post ti saresti reso conto di cosa stavo parlando. Il sogno lucido è appunto un sogno dove ti rendi conto di sognare ed è quindi naturale che come conseguenza ti rendi anche conto di stare dormendo. Il fatto poi che li chiami "giochetti mentali" dimostra in modo molto lampante che non hai capito assolutamente nulla dell'argomento.

Le parole hanno un peso in certi casi. E' come quel luogo comune di chiamare gli psicanalisti strizzacervelli. Chi ha avuto un esperienza analitica sa benissimo che con quel soprannome non hanno nulla in comune. E' un nome dato da chi conosce l'analisi per sentito dire o che ne ha letto sui libri senza averla vissuta in prima persona. Il che equivale a non conoscerla affatto. Un esperienza coinvolge tutto il corpo. Corpo inteso in senso emotivo, come presenza totale di se stessi. Un esperienza in cui sei assolutamente libero di seguire i tuoi tempi e in cui nessuno ti strizza niente.

Tornando al sogno, questo è appunto un esperienza emotiva che emerge dall'inconscio verso il conscio, ed è proprio con questo processo che ci si incammina verso la consapevolezza di se stessi. Una maggior coscienza emotiva che ti fa anche rendere conto che stai dormendo. Che ti fa vivere il sonno non come una specie di morte ma come un esperienza emotiva (come tutto il resto della vita d'altronde).

Ma d'altra parte dimostri di non conoscere molti degli argomenti da me citati, non sai neanche chi era Bodhidharma e hai il coraggio di parlare di discipline orientali, percorsi spirituali, presenza nel presente e consapevolezza. Mah...

Ho proprio la strana sensazione che tu sia troppo pieno di te stesso caro "mio". Io ti dovrei dire "mio avevi ragione"? E perchè?

Anche se un giorno scoprissi che non servono non ti direi mai che hai ragione, ma non per orgoglio, perché penso che nulla sia tempo sprecato nella vita e che tutto serva a crescere, ad avanzare nel proprio percorso e ad avvicinarsi alla saggezza.

Tue parole: "Non so chi fosse e non ho interesse nei percorsi altrui...". Sembra quasi che disprezzi qualsiasi cosa all'infuori di te.

Mi dispiace avere acceso questo dibattito ma dopo essere stato ad ascoltarti per tutto il post e averti rispettato senza interagire ho sentito il bisogno di intervenire. E ti dico che se non ti interessano i percorsi degli altri, allora non dare consigli, perchè se li dai devi anche saper rispettare e accettare questi diversi percorsi. Cosa che hai dimostrato e ammesso di non saper fare.

Un saluto

la cooscenza non accrese occupa spazio!.......poi hai ragione....forse non ho incoscio....

per le mie parole.....sbagli...non ho interesse nemmeno per me!

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Non ho capito bene: dite che c'è un modo di ricordarsi dei sogni fatti?

Io ne faccio tanti, ma ricordo a malapena l'ultimo che faccio, quello prima del risveglio completo.

Durante la notte mi sveglio, anche dopo un sogno, ci penso, mi riaddormento, ma al mattino poi tutto svanisce.

Vorrei tanto poterli ricordare.

anche quelli pochi che ricordo comunque perdono di spessore, di emozioni. Io vorrei ricordarlicosì come li ho vissuti; peccato.

Bè è possibile ricordarne di più, certamente. Freud teneva un blocchetto sempre vicino al letto in modo che in ogni momento potesse appuntarsi i sogni fatti. Quello di scriverli è un buon metodo. Io lo facevo un po' di tempo fa e mi aiutava molto durante la psicoanalisi. Ovviamente in quel periodo avevo una persona che mi guidava e quindi qualsiasi cosa emergesse da quei sogni potevo contare sul suo aiuto nel decifrarli. Era certamente un valore aggiunto.

Comunque scriverli sicuramente aiuta a ricordarli, è un po' un fatto di esercizio. E' sicuramente una cosa utile se si trova tempo e volontà per farlo. Tanto se li hai ricordati una prima volta vuol dire che eri pronta a riceverli e quindi aiutarti a fissarli nella memoria non può farti del male (a patto che resti un piacere e non diventi un lavoro, ovviamente :girl_devil:).

Comunque non ti scoraggiare che c'è sempre speranza. Al di là di tutti questi discorsi sui Viaggi Astrali eccetera, resta la psiche umana, che pur nella sua complessità e nel dolore che a volte provoca, resta lo strumento più magico e meraviglioso che la natura abbia creato.

Un abbraccio e buona notte.

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Grazie, farò così allora. Vorrei ricordarli solo perchè mi piacciono, sono lunghi come film oltre che storie vere e proprie, spesso fantascientifiche. Non ho interesse di analizzarli.

Grazie anche dell'abbraccio! :wacko:

mi è nata una strana domanda: chissà se si può fare un sogno senza che noi ne facciamo parte, un sogno da spettatori.

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in effetti il fenomeno, l'atra sera ho visto una trasmissione , è frequente....

c'è chi lo scambia per rapimenti alieni, chi per uscite dal corpo, chi per paralisi.

le discipline orientali assicurano che non si tratta di questo , io personalmente credo che sia la capacita di creare il fenomeno associato alla capacita di "meditare".....il tutto crea un cocktail assurdo.

Io continuo a ripetere , per esperienze personali, di lasciar perdere, soprattutto a coloro che stanno facendo un percorso spirituale per la conoscenza di se stessi, in quanto è la direzione errata.

Hai ragione Mio, è la direzione errata, ma certe situazioni sono ben reali, e questo discorso (quello del corpo "astrale" o "energetico") vedrai che prima o poi verrà fuori in tutta la sua portata. Quale sarà la reazione della gente? E' facile prevederlo. Ci sarà una specie di isterismo di massa, milioni di persone vorranno impadronirsi delle tecniche più adatte per farsi dei bei viaggetti eterici, sempre più si confonderà l'astrale con l'anima...

Per evitare queste prevedibili negatività, sarebbe bene fare un discorso serio e approfondito sull'argomento. Ma io non sono esperto fino a questo punto, purtroppo qui in occidente non è neanche facile affrontare certi argomenti...Resto convinto che, per quanto ho appena detto, si tratti di un discorso che va fatto e MAI lasciato all'improvvisazione dei profani.

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Hai ragione Mio, è la direzione errata, ma certe situazioni sono ben reali, e questo discorso (quello del corpo "astrale" o "energetico") vedrai che prima o poi verrà fuori in tutta la sua portata. Quale sarà la reazione della gente? E' facile prevederlo. Ci sarà una specie di isterismo di massa, milioni di persone vorranno impadronirsi delle tecniche più adatte per farsi dei bei viaggetti eterici, sempre più si confonderà l'astrale con l'anima...

Per evitare queste prevedibili negatività, sarebbe bene fare un discorso serio e approfondito sull'argomento. Ma io non sono esperto fino a questo punto, purtroppo qui in occidente non è neanche facile affrontare certi argomenti...Resto convinto che, per quanto ho appena detto, si tratti di un discorso che va fatto e MAI lasciato all'improvvisazione dei profani.

:wacko:

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Rimane solo da capire perché una cosa tanto idiota (la sensazione di uscire dal proprio corpo) abbia un nome che fa pensare a dei viaggi interstellari. Corpi astrali, sottili, eterici ecc. non sono altro che i vaneggiamenti di metafisici in epoche irrazionali e di superstizione.

Mah....queste a mio avviso sono illazioni....pure speculazioni dettate dalle paure. Anche gli studiosi sono esseri umani. Ho letto quell'articolo e l'approccio è tipico di molti scienziati ortodossi. E cioè quello di cercare una causa fisica o chimica per tutto. Io credo sia un approccio molto parziale e limitante.

Io non sono uno scienziato, sono solo un umile carpentiere, però ritengo che l'approccio scientifico sia l'unico da seguire, tutto il resto è spazzatura. Tu lo definisci limitante? E' tutto il contrario, è il solo approccio che può fornire potere predittivo e comprensione dei fenomeni. Finché si continua a tirare in ballo argomenti metafisici si può andare avanti cent'anni a discuterne senza avanzare di un millimetro nella comprensione dell'argomento (senza contare che chiunque può affermare tutto e il contrario di tutto).

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però ritengo che l'approccio scientifico sia l'unico da seguire, tutto il resto è spazzatura. Tu lo definisci limitante? E' tutto il contrario, è il solo approccio che può fornire potere predittivo e comprensione dei fenomeni.

e lì dove la scienza non riesce a dare delle spiegazioni? che si fa? :;):

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Dove la scienza non riesce a fornire delle spiegazioni (non è questo il caso), ci si impegna per farla progredire. Affidarsi alla religione o a spiegazioni ridicole è solo controproducente.

Scusa, ma tu, affidandoti alla "scienza", non accetteresti mai di indagare in alcune direzioni dove la scienza non è ancora arrivata? All'epoca ti saresti accontentato di credere che la Terra sta al centro dell'universo, è piatta e il sole le gira intorno, dato che la "scienza" di allora sosteneva questo? :;): E 50 anni fa quante risate ti saresti fatto alle spalle di chi ti avesse parlato di telefonini?

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Scusa, ma tu, affidandoti alla "scienza", non accetteresti mai di indagare in alcune direzioni dove la scienza non è ancora arrivata? All'epoca ti saresti accontentato di credere che la Terra sta al centro dell'universo, è piatta e il sole le gira intorno, dato che la "scienza" di allora sosteneva questo? :;): E 50 anni fa quante risate ti saresti fatto alle spalle di chi ti avesse parlato di telefonini?

Non hai letto quello che ho scritto???? Sostengo appunto che là dove la scienza non arriva bisogna lavorare per farla progredire = continuare col metodo scientifico per ottenere un reale progresso. Affermare invece che i morti entrano nei vivi tanto per dire, senza utilizzare il metodo scientifico, è sbagliato. Ti sembra che i sostenitori dei voli astrali adottino il metodo scientifico?

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Rimane solo da capire perché una cosa tanto idiota (la sensazione di uscire dal proprio corpo) abbia un nome che fa pensare a dei viaggi interstellari. Corpi astrali, sottili, eterici ecc. non sono altro che i vaneggiamenti di metafisici in epoche irrazionali e di superstizione.

Perchè c'è qualcosa di male a dare un nome fantasioso ad una sensazione emotiva? E da quando scusa?

Tu quando dici alla tua donna di amarla che cosa gli racconti: "La mia reazione chimica che crea la sensazione scientifica dell'amore mi fa sentire attratto da te", oppure gli dici "ti amo" e nomini stelle, lune, pianeti, cose poetiche da associare ai suoi occhi e ai suoi capelli?

Non ti pare di esagerare un tantino?

Io non sono uno scienziato, sono solo un umile carpentiere, però ritengo che l'approccio scientifico sia l'unico da seguire, tutto il resto è spazzatura. Tu lo definisci limitante? E' tutto il contrario, è il solo approccio che può fornire potere predittivo e comprensione dei fenomeni. Finché si continua a tirare in ballo argomenti metafisici si può andare avanti cent'anni a discuterne senza avanzare di un millimetro nella comprensione dell'argomento (senza contare che chiunque può affermare tutto e il contrario di tutto).

Io non ho mai parlato di metafisica. E' qui che casca l'asino (mi sembrava strano che nessuno avesse ancora abboccato all'amo :;): ) . Esistono altri approcci ai problemi ugualmente validi e riconosciuti a livello medico che non si rifanno necessariamente al metodo scientifico in senso stretto. Non si rifanno a questo metodo eppure sono ugualmente riconosciuti dalla scienza.

Gli articoletti dei giornalisti che si riempiono la bocca su quattro cretinate che hanno letto in giro da qualche scienziato, magari storpiandone il significato?

Bè, quelli per me sono spazzaura. E anche certi scienziati (non ho detto tutti gli scienziati. Sono anche io un estimatore della scienza, quando serve). Quelli che cercano di ricondurre le cose per forza ai numeri perchè quello è il loro unico metodo per approcciare ai problemi. Quelli sono spazzatura. E' una religione anche quella. La religione dei numeri. E' vero solo ciò che è scientifico. Ma per favore...

Ogni metodo serve a qualcosa, dire che ne esiste solo "uno" equivale a creare dei "credo assoluti" non tanto diversi dalla "tua" odiata metafisica.

Ed è davvero curioso che tu venga a fare un discorso del genere proprio su un forum dedicato alla psicologia e alla psicoanalisi. Materie valide e riconosciute (potremmo dire sì a livello scientifico, ma solo in un accezione moderna del termine. E non nella rigorosa accezione numerica che gli si attribuiva un tempo purtroppo ancora non tanto dimenticato)...Valide e riconosciute dicevo, ma che hanno un approccio umanistico allo studio dei problemi. Nè metafisico come hai concluso subito tu (saltando affrettatamente a delle distorte deduzioni personali), né rigorosamente numerico.

E tutto il resto? Tutto il resto è noia...

Un saluto

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