penny 0 Share Inserito: 5 settembre 2007 essere fragili o vulnerabili è un fatto biologico o psicologico? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 5 settembre 2007 essere fragili o vulnerabili è un fatto biologico o psicologico? Le mie scarse esperienze di vita mi inducono a credere che il più delle volte è una questione di posizione. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 5 settembre 2007 bè se non si sta parlando di ferite o malattie allora decisamente psicologico, si la posizione che si occupa nei vari ambiti sociali può aiutare ma conosco un sacco di gente che potrebbe sentirsi forte e magari all'apparenza lo è e poi dentro è fragile come una foglia, è difficile generalizzare.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 6 settembre 2007 bè se non si sta parlando di ferite o malattie allora decisamente psicologico, si la posizione che si occupa nei vari ambiti sociali può aiutare ma conosco un sacco di gente che potrebbe sentirsi forte e magari all'apparenza lo è e poi dentro è fragile come una foglia, è difficile generalizzare.... Di fronte agli agenti esterni, contro le forze del mondo e della società, dentro siamo tutti fragili. Ma il topic non parla di fragilità o di forza, bensì di vulnerabilità, che è una caratteristica sicuramente connessa alla forza personale, ma diversa da essa. Una persona è vulnerabile quando è poco protetta, non tanto quando è fragile. Spesso anzi le persone più forti sono più vulnerabili perché proteggono più che essere protette (i bravi genitori, per esempio). La protezione può derivare da tante cose: da una corazza, dall'agilità, dalle guardie del corpo, dal gruppo, dal contesto, anche da cose che di solito vengono considerate come negative tipo l'ipocrisia, la mancanza di scrupoli, la codardia. Il mio riferimento alla "posizione" nel post precedente era appunto per sottolineare come molto spesso si tende a scambiare per capacità/qualità personali - sia in noi stessi che negli altri - forze e corazze protettive esterne a noi, che abbiamo in virtù della posizione in cui ci troviamo, che spesso ci permette di utilizzare armi di difesa che se usate da altre posizioni o dalle stesse posizioni ma in contesti diversi, ci verrebbero infilate nel naso in un nanosecondo facendoci passare la voglia di usarle. E viceversa, carenze protettive esterne per carenze personali. Potrei fare milioni di esempi... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 6 settembre 2007 si in effetti la protezione esterna può essere d'aiuto ma io continuo avedere un certa connessione con quel che alla fine uno precepisce e sente di essere... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 6 settembre 2007 si in effetti la protezione esterna può essere d'aiuto ma io continuo avedere un certa connessione con quel che alla fine uno precepisce e sente di essere... Beh, chiaro che poi bisognerebbe chiedersi "vulnerabilità" si, ma rispetto a che cosa... cioè... quali sono gli attacchi o percepiti come tali che portano a ferire. Se io mi sento ferito perché non tutti mi considerano figo come Clooney, o perché se cerco di fottere qualcuno questo mi risponde con tono sgarbato... beh... è probabile che non c'entri molto la protezione esterna! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 6 settembre 2007 si si sono daccordo!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
penny 0 Autore Share Inserita: 6 settembre 2007 Le mie scarse esperienze di vita mi inducono a credere che il più delle volte è una questione di posizione. Molto interessante ste Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 2 ottobre 2007 La protezione può derivare da tante cose: da una corazza, dall'agilità, dalle guardie del corpo, dal gruppo,dal contesto, anche da cose che di solito vengono considerate come negative tipo l'ipocrisia, la mancanza di scrupoli, la codardia. Beh, chiaro che poi bisognerebbe chiedersi "vulnerabilità" si, ma rispetto a che cosa... cioè... quali sono gli attacchio percepiti come tali che portano a ferire. bravo Ste, una bell'analisi multidimensionale, come direbbe la Francescato... neh? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 2 ottobre 2007 Chi è? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 2 ottobre 2007 chi? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 3 ottobre 2007 La signora citata da Oscar in risposta a ciò che avevo scritto io... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Share Inserita: 3 ottobre 2007 Chi è? Anziana psicologa femminista in disarmo. Una volta scrissi, a proposito di vulnerabilità: "Credere fondamentalmente nel rapporto di coppia significa rendersi vulnerabili in amore". Perché... chi dice donna dice danno! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 3 ottobre 2007 Anziana psicologa femminista in disarmo. Una volta scrissi, a proposito di vulnerabilità:"Credere fondamentalmente nel rapporto di coppia significa rendersi vulnerabili in amore". Perché... chi dice donna dice danno! Ah... Gli unici psicologi che conosco sono Karl Kraus e Forrest Gump Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 3 ottobre 2007 La signora citata da Oscar in risposta a ciò che avevo scritto io... ah la Francescato, come Ste non la conosci? E chi non conosce la Francescato!!!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oscar 0 Share Inserita: 7 ottobre 2007 Beh... diciamo che è il numero uno in italia in tema di psicologia di comunità... e di "analisi multimensionali"... ahahah... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 7 ottobre 2007 Beh... diciamo che è il numero uno in italia in tema di psicologia di comunità... e di "analisi multimensionali"... ahahah... si si oscar non lo metto in dubbio , in effetti l'ironia era verso me e Ste che siamo in un sito di psicologia ma molte cose ci rimangono "oscure"..... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 8 ottobre 2007 Beh... diciamo che è il numero uno in italia in tema di psicologia di comunità... e di "analisi multimensionali"... ahahah... Cosa sono le "analisi multidimensionali"? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
viola.blù 0 Share Inserita: 8 ottobre 2007 ...effettivamente mi sento molto vulnerabile...... cerco di proteggermi, ma faccio l'esatto contrario...... più che vulnerabile, mi sento senza forze..... non è questo il giusto Tempo di Battaglie........ bandiera bianca..... mi arrendo..... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AlessandroMartinelli 0 Share Inserita: 8 ottobre 2007 Ciao penny, a mio dire, la vulnerabilità è una questione psicologica, con motivi legati all'infanzia e soprattutto quando eravamo neonati. Un saluto, Alessandro. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 9 ottobre 2007 Ciao penny,a mio dire, la vulnerabilità è una questione psicologica, con motivi legati all'infanzia e soprattutto quando eravamo neonati. Un saluto, Alessandro. Scommetto che l'amica di Oscar la definirebbe una "analisi zerovirgolazerounodimensionale". Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 9 ottobre 2007 Scommetto che l'amica di Oscar la definirebbe una "analisi zerovirgolazerounodimensionale". Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 10 ottobre 2007 Però se ci pensiamo, questo tipo di analisi - che non è in realtà analisi bensì enunciazione - potrebbe denotare una certa vulnerabilità di chi la fa: "motivi legati all'infanzia e soprattutto quando eravamo neonati" E' un po' come allontanare ciò che può essere affrontato ora, mettendolo in un posto irraggiungibile ed arbitrariamente ridefinibile. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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