Vai al contenuto

Vulnerabilità


penny

Messaggi consigliati

essere fragili o vulnerabili è un fatto biologico o psicologico? :rolleyes:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Pubblicità


essere fragili o vulnerabili è un fatto biologico o psicologico? :rolleyes:

Le mie scarse esperienze di vita mi inducono a credere che il più delle volte è una questione di posizione.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

bè se non si sta parlando di ferite o malattie allora decisamente psicologico, si la posizione che si occupa nei vari ambiti sociali può aiutare ma conosco un sacco di gente che potrebbe sentirsi forte e magari all'apparenza lo è e poi dentro è fragile come una foglia, è difficile generalizzare....

Link al commento
Condividi su altri siti

 
bè se non si sta parlando di ferite o malattie allora decisamente psicologico, si la posizione che si occupa nei vari ambiti sociali può aiutare ma conosco un sacco di gente che potrebbe sentirsi forte e magari all'apparenza lo è e poi dentro è fragile come una foglia, è difficile generalizzare....

Di fronte agli agenti esterni, contro le forze del mondo e della società, dentro siamo tutti fragili.

Ma il topic non parla di fragilità o di forza, bensì di vulnerabilità, che è una caratteristica sicuramente

connessa alla forza personale, ma diversa da essa.

Una persona è vulnerabile quando è poco protetta, non tanto quando è fragile. Spesso anzi le persone

più forti sono più vulnerabili perché proteggono più che essere protette (i bravi genitori, per esempio).

La protezione può derivare da tante cose: da una corazza, dall'agilità, dalle guardie del corpo, dal gruppo,

dal contesto, anche da cose che di solito vengono considerate come negative tipo l'ipocrisia, la mancanza

di scrupoli, la codardia. Il mio riferimento alla "posizione" nel post precedente era appunto per sottolineare

come molto spesso si tende a scambiare per capacità/qualità personali - sia in noi stessi che negli altri -

forze e corazze protettive esterne a noi, che abbiamo in virtù della posizione in cui ci troviamo, che spesso

ci permette di utilizzare armi di difesa che se usate da altre posizioni o dalle stesse posizioni ma in contesti

diversi, ci verrebbero infilate nel naso in un nanosecondo facendoci passare la voglia di usarle.

E viceversa, carenze protettive esterne per carenze personali. Potrei fare milioni di esempi...

Link al commento
Condividi su altri siti

 

si in effetti la protezione esterna può essere d'aiuto ma io continuo avedere un certa connessione con quel che alla fine uno precepisce e sente di essere... :ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
si in effetti la protezione esterna può essere d'aiuto ma io continuo avedere un certa connessione con quel che alla fine uno precepisce e sente di essere... :abbr:

Beh, chiaro che poi bisognerebbe chiedersi "vulnerabilità" si, ma rispetto a che cosa... cioè... quali sono gli attacchi

o percepiti come tali che portano a ferire. Se io mi sento ferito perché non tutti mi considerano figo come Clooney,

o perché se cerco di fottere qualcuno questo mi risponde con tono sgarbato... beh... è probabile che non c'entri

molto la protezione esterna! :ciao:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
Le mie scarse esperienze di vita mi inducono a credere che il più delle volte è una questione di posizione.

Molto interessante ste :rolleyes:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
  • 4 weeks later...
La protezione può derivare da tante cose: da una corazza, dall'agilità, dalle guardie del corpo, dal gruppo,

dal contesto, anche da cose che di solito vengono considerate come negative tipo l'ipocrisia, la mancanza

di scrupoli, la codardia.

Beh, chiaro che poi bisognerebbe chiedersi "vulnerabilità" si, ma rispetto a che cosa... cioè... quali sono gli attacchi

o percepiti come tali che portano a ferire.

bravo Ste,

una bell'analisi multidimensionale, come direbbe la Francescato... neh? :mellow:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
 

La signora citata da Oscar in risposta a ciò che avevo scritto io...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
:huh: Chi è?

Anziana psicologa femminista in disarmo. Una volta scrissi, a proposito di vulnerabilità:

"Credere fondamentalmente nel rapporto di coppia significa rendersi vulnerabili in amore".

Perché...

chi dice donna dice danno! :D:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Anziana psicologa femminista in disarmo. Una volta scrissi, a proposito di vulnerabilità:

"Credere fondamentalmente nel rapporto di coppia significa rendersi vulnerabili in amore".

Perché...

chi dice donna dice danno! :D:

Ah... :huh: Gli unici psicologi che conosco sono Karl Kraus e Forrest Gump :D:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
La signora citata da Oscar in risposta a ciò che avevo scritto io...

ah la Francescato, come Ste non la conosci? E chi non conosce la Francescato!!!!! :Whistle::Raised Eyebrow:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Beh... diciamo che è il numero uno in italia in tema di psicologia di comunità... e di "analisi multimensionali"... ahahah...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Beh... diciamo che è il numero uno in italia in tema di psicologia di comunità... e di "analisi multimensionali"... ahahah...

si si oscar non lo metto in dubbio , in effetti l'ironia era verso me e Ste che siamo in un sito di psicologia ma molte cose ci rimangono "oscure"..... :p:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Beh... diciamo che è il numero uno in italia in tema di psicologia di comunità... e di "analisi multimensionali"... ahahah...

:rolleyes: Cosa sono le "analisi multidimensionali"?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

...effettivamente mi sento molto vulnerabile...... cerco di proteggermi, ma faccio l'esatto contrario...... più che vulnerabile, mi sento senza forze..... non è questo il giusto

Tempo di Battaglie........ bandiera bianca..... mi arrendo.....

:rolleyes:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Ciao penny,

a mio dire, la vulnerabilità è una questione psicologica, con motivi legati all'infanzia e soprattutto quando eravamo neonati.

Un saluto, Alessandro.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Ciao penny,

a mio dire, la vulnerabilità è una questione psicologica, con motivi legati all'infanzia e soprattutto quando eravamo neonati.

Un saluto, Alessandro.

Scommetto che l'amica di Oscar la definirebbe una "analisi zerovirgolazerounodimensionale". :D:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Scommetto che l'amica di Oscar la definirebbe una "analisi zerovirgolazerounodimensionale". :D:

:D:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Però se ci pensiamo, questo tipo di analisi - che non è in realtà analisi bensì enunciazione - potrebbe

denotare una certa vulnerabilità di chi la fa:

"motivi legati all'infanzia e soprattutto quando eravamo neonati"

E' un po' come allontanare ciò che può essere affrontato ora, mettendolo in un posto irraggiungibile ed

arbitrariamente ridefinibile.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.