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gelosia e possesso = amore


mio

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cos'è l'amore? E' forse egoismo.....per me no , ma vedo che per quasi la totalità degli uomini è così---

stiamo parlando ovviamente dell'amore sentimentale tra due amanti, non tra genitori e figli , o un uomo è il suo cane, o il suo paese.....

Io in verità per amore intendo un sentimento che se provato non può essere limitato a una cosa o una persona.....ma coinvoge il tutto ...se ami ami tutto se no non ami...

ma adesso parliamo del sentimento che unisce due persone che si definiscono coppia e per convenienza e comprensione reciproca uso innaturalmente PER ME il termine amore.

detto questo analizziamo il rapporto nella coppia.....

e richiedo cosa significa Amore?

Per me quando diciamo "ti amo" intendiamo erroneamente "voglio il tuo bene" "voglio la tuà felicità"

in realtà diciamo "sei mia" "voglio che tu dipenda da me" "voglio che senza me non possa stare"

diciamo anche il contrario "voglio che tu sia felice con me" " voglio che il tuo primo pensiero sia io"

infatti come reagireste se il vostro ragazzo o ragazza un giorno vi dicesse "amo, un altro/un'altra e credo che con lui abbia trovato il massimo della felicità e della gioia possibile, se mi vuoi bene non odiarmi e dimmi in bocca al lupo?"......

bhè magari qualcuno direbbe si vai....ma nel suo cuore , il suo desiderio non sarebbe certo quello, sarebbe distrutto, morto , si sentirebbe rovinato.......

dunque amore è desiderio....? Credo che per la maggior parte degli uomini dovrebbe dire "Si! il mio amore è desiderio egoistico che desidera che una persona che a me piace veda me come importante per lui o lei o meglio la più importante!".

io amando il mondo vedo la compagna di vita, come colei con la quale ho deciso per "gusto" di trascorrere il tempo della mia vita, non la sento mia, non è di mia appartenenza, se se ne andasse, dovrei ricominciare a costruire una famiglia che aveva come fondamenta me e lei......

Io non concepisco il desiderare altre donne perchè non desidero nulla che non ho....se la società ponesse dieci donne per ogni uomo andrebbe bene come se prevedesse dieci uomini per una donna....

secondo me l'uno a uno è perfetto per una società culturalmente avanzata----

se vedo una bella donna mi godo la usa bellezza come se vedo una bella cascata o un cavallo correrre...non inizio quel "distruttivo atto" di immaginare me con lei, lei nuda, io e lei e l'inizio del desiderio e della brama ne vedo la falsità, ne vedo il pericolo come un serpente velenoso, mi godo cio che da al mondo ossia la sua bellezza......quello che ho...

vivo lavoro e dedico il mi tempo alla crescita della mia famiglia di cui mia moglie fa parte.....

per il resto voglio il bene dell'umanità intera non più di uno rispetto all'altro non lo concepisco come concetto

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Sono perfettamente d'accordo con te. Anche se non ho capito se quando parli di uomini ti riferisci agli uomini in quanto sesso o all'intera razza umana. Io penso che questa confusione interiore riguarda gli esseri umani e non un sesso...a parte questa precisazione bisogna dire che il tuo discorso a livello filosofico non fa una piega. Le cose -come anche tu in qualche modo hai affermato- sono diverse quando ci accadono. L'essere umano -salvo rari casi di illuminati- non sa gestire i propri pensieri e le emozioni. L'ego viene fuori quando ci "sentiamo traditi" (ma sarà mai così?) e ci sovrasta se non siamo più che consapevoli. Ecco allora che quando ci lasciano o semplicemente una relazione finisce imediatamente ci manca "qualcosa" (o quella persona in particolare), e quel qualcosa è quello che la mente ci fa credere. La mente (conscia e inconscia) nella sua sete di attaccamento, ci inganna trasmettendoci la sensazione che senza quello non si possa vivere. La mente sopprime la vera completezza che è già in noi. Allora -nel suo gioco perverso- ci fa credere che l'amore sia stare accanto in tutti i modi alla persona che non ci vuole più. La paura della solitudine o la ferita dell'abbandono ci accieca. Ci leghiamo costantemente ad idee e sensazioni legate al partner che ci ha abbandonato, sensazioni che fanno parte del passato e non esistono e non esisteranno più. Quell'amore che provavamo e pensavamo Amore, mostra il nostro egoismo, le nostre paure, i nostri attaccamenti (alle cose e alle sensazioni), i nostri bisogni nel momento che finisce la relazione. Il nostro era un bisogno e non amore, ma si mascherava bene. Continuiamo a confondere bisogni (egoistici) e amore. Io sono convinto che più ami in generale, (e nel particolare una persona) e più si sà accettare i responsi della vita, senza soffrirne....

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mannaggia...

io sono molto passionale. Quando arrivo alla consapevolezza di quello che dice mio, purtroppo è troppo tardi. Ho già rovinato tutto e il partner in genere lo vive come indifferenza e distacco.

E' possibile che qualcuno che non sia geloso e possessivo lo diventi perchè lo è il partner?

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mannaggia...

io sono molto passionale. Quando arrivo alla consapevolezza di quello che dice mio, purtroppo è troppo tardi. Ho già rovinato tutto e il partner in genere lo vive come indifferenza e distacco.

E' possibile che qualcuno che non sia geloso e possessivo lo diventi perchè lo è il partner?

Personalmente penso che la gelosia dipenda soltanto dalla immaturità interiore e dalla poca autostima della persona, ed è spinta dalla costante sensazione di perdere "l'oggetto" amato. Non a caso ho parlato di "oggetto", perchè viene vissuto come un possesso, una cosa che di diritto sentiamo nostra. Ma nella vita non c'è nulla di nostro....e men che mai una persona. Quell'oggetto è semplicemente un bisogno che sentiamo, ma è illusorio se riusciamo a raggiungere interiormente fiducia in noi stessi e una forte "centratura". La gelosia quindi è la risposta dettata dalla nostra paura ad un evento che sentiamo possa destabilizzare la relazione tra noi e l'oggetto che vogliamo continuare a possedere. Che la destabilizzazione sia realmente in atto (un tradimento del partner o un allontanamento) o sia immaginata dalla persona gelosa, fa poca differenza. La reazione porta sempre ad avere una emozione negativa che può esprimersi in modi diversi (alcuni arrivano follemente ad uccidere anche il partner).....Per rispondere alla tua domanda...non penso che si possa diventare gelosi, se non lo si è realmente (la gelosia può essere anche repressa)...Nella vita ci possono essere "passaggi" dove la nostra autostima è molto alta: questa impedisce alla gelosia di esprimersi essenzialmente perchè la fiducia in noi stessi e nel partner è totale...Ma a volte questa autostima può risulare illusoria...situazioni possono ribaltare tutto e scatenare il lupo che stava solo nascosto...

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Tutto vero

E la gelosia aggressiva?

Se è veramente paura di perdere "l'oggetto" come si spiega la reazione aggressiva quando c'è?

Perchè l'oggetto è mio e non può deludermi? Non deve sfuggire al mio possesso e controllo?

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Tutto vero

E la gelosia aggressiva?

Se è veramente paura di perdere "l'oggetto" come si spiega la reazione aggressiva quando c'è?

Perchè l'oggetto è mio e non può deludermi? Non deve sfuggire al mio possesso e controllo?

Beh...l'aggressività è una delle reazioni possibili allo scatenarsi della gelosia. Il partner geloso può aggredire il compagno/a cercando di dimostrare le sue tesi. L'aggressione è sempre attuata quando la persona deve difendere qualcosa. E' semplicemente una difesa. Se tu pensi (la mente fa brutti scherzi!) che il tuo partner ti tradisca o dia attenzioni ad ad altri può scattare una molla che te lo fa aggredire. L'aggressione può avvenire in tante maniere, (attenzione) anche nascondendo la gelosia stessa attraverso litigi che sembrano insignificanti, ma che si trasformano in potenti bombe.... Con l'aggressione ovviamente cerchiamo (in modo poco conscio) di far sentire in colpa il partner per poterlo manipolare e riportare sui binari che vorremmo. In realtà il partner potrebbe reagire in modo completamente diverso allontanandosi da noi a piccoli passi o potrebbe opporsi e creando con la nostra aggressività in atto una spirale dove il litigio si perpetua, a volte all'infinito (nascono meccanismi di litigio ben precisi a volte). Il processo è sempre uno, ma le dinamiche possono essere diverse....Certo la gelosia può essere anche silenziosa, ma prima o poi esplode sotto forma di qualcos'altro...

Il problema del controllo del partner e delle aspettative che riponiamo su di lui e poi una tematica che si ricollega alla nostra insicurezza interiore, alla nostra mancanza di autostima e di equilibrio...per ora mi fermo qui....

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infatti come reagireste se il vostro ragazzo o ragazza un giorno vi dicesse "amo, un altro/un'altra e credo che con lui abbia trovato il massimo della felicità e della gioia possibile, se mi vuoi bene non odiarmi e dimmi in bocca al lupo?"......

bhè magari qualcuno direbbe si vai....ma nel suo cuore , il suo desiderio non sarebbe certo quello, sarebbe distrutto, morto , si sentirebbe rovinato.......

dunque amore è desiderio....? Credo che per la maggior parte degli uomini dovrebbe dire "Si! il mio amore è desiderio egoistico che desidera che una persona che a me piace veda me come importante per lui o lei o meglio la più importante!".

io lo lascerei andare, non starei mai con un uomo che non mi ama e che non vuole stare con me, si certo soffrirei perchè se l'amo vorrei anche stare con lui ma senza costrizioni, semplicemente perchè l'abbiamo voluto entrambi, quando da parte di uno dei due dovesse venir meno l'amore (o passione o chiamalo come vuoi) e comunque dovesse cambiare idea sul vivere insieme, bè allora inutile costringere l'altro a lottare per qualcosa che oramai non c'è più, piangerei, soffrirei ma gli direi addio.

Però è inutile negare che chi ama vorrebbe accanto la persona amata e soprattutto vorrebbe essere amato da lei!!

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Sono perfettamente d'accordo con te. Anche se non ho capito se quando parli di uomini ti riferisci agli uomini in quanto sesso o all'intera razza umana.

intera razza.....uomini come essere umano....

ciao tempofuoriluogo.......(ti soprannomino eternità.....ossia il tempo fuori ogni luogo)

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Pienamente d'accordo!

Quando stavo con qualcuno prima ero gelosa o infastidita da alcuni atteggiamenti del partner.

Oggi con mio marito è come se non conoscessi questi sentimenti o stati d'animo.

E mio marito sa che il mio amore, bene, affetto verso di lui aumenterà sempre se saprà rispettare i miei spazi, e viceversa.

Alla fine si va a fare un discorso di spazi e libertà che a tratti è sbagliato in quanto, siamo così amalgamati che non avvertiamo l'esigenza di tutta questa indipendenza, o libertà.

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intera razza.....uomini come essere umano....

ciao tempofuoriluogo.......(ti soprannomino eternità.....ossia il tempo fuori ogni luogo)

grazie per il soprannome...l'eternità pur sapendo che c'è (o meglio "è") devo ancora "comprenderla" con il cuore. Per ora l'unica cosa che sento eterna è la "nebbia dell'illusione"...

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Sono perfettamente d'accordo con te. Anche se non ho capito se quando parli di uomini ti riferisci agli uomini in quanto sesso o all'intera razza umana. Io penso che questa confusione interiore riguarda gli esseri umani e non un sesso...a parte questa precisazione bisogna dire che il tuo discorso a livello filosofico non fa una piega. Le cose -come anche tu in qualche modo hai affermato- sono diverse quando ci accadono. L'essere umano -salvo rari casi di illuminati- non sa gestire i propri pensieri e le emozioni. L'ego viene fuori quando ci "sentiamo traditi" (ma sarà mai così?) e ci sovrasta se non siamo più che consapevoli. Ecco allora che quando ci lasciano o semplicemente una relazione finisce imediatamente ci manca "qualcosa" (o quella persona in particolare), e quel qualcosa è quello che la mente ci fa credere. La mente (conscia e inconscia) nella sua sete di attaccamento, ci inganna trasmettendoci la sensazione che senza quello non si possa vivere. La mente sopprime la vera completezza che è già in noi. Allora -nel suo gioco perverso- ci fa credere che l'amore sia stare accanto in tutti i modi alla persona che non ci vuole più. La paura della solitudine o la ferita dell'abbandono ci accieca. Ci leghiamo costantemente ad idee e sensazioni legate al partner che ci ha abbandonato, sensazioni che fanno parte del passato e non esistono e non esisteranno più. Quell'amore che provavamo e pensavamo Amore, mostra il nostro egoismo, le nostre paure, i nostri attaccamenti (alle cose e alle sensazioni), i nostri bisogni nel momento che finisce la relazione. Il nostro era un bisogno e non amore, ma si mascherava bene. Continuiamo a confondere bisogni (egoistici) e amore. Io sono convinto che più ami in generale, (e nel particolare una persona) e più si sà accettare i responsi della vita, senza soffrirne....

sai cosa potrebbe servire a comprendere la verità-----qui la butto li....servisse a qualcuno non avrei vissuto invano.....

comprendere , vivere , capire che il pensatore ( quel centro maledetto che noi siamo, l'io, il se,,,,,) e il pensiero che accade attimo per attimo sono la stessa cosa, non esiste separazione.........chi lo comprende li estromette entrambi ed è libero....ma va vissuto non capito, va fatto! Accidenti......!E' facile! :Shame On You::D::Big Grin:

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grazie per il soprannome...l'eternità pur sapendo che c'è (o meglio "è") devo ancora "comprenderla" con il cuore. Per ora l'unica cosa che sento eterna è la "nebbia dell'illusione"...

BHè il tempo come divenire è figlio del pensiero senza pensiero l'eterno attimo è.....per sempre.

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Pienamente d'accordo!

Quando stavo con qualcuno prima ero gelosa o infastidita da alcuni atteggiamenti del partner.

Oggi con mio marito è come se non conoscessi questi sentimenti o stati d'animo.

E mio marito sa che il mio amore, bene, affetto verso di lui aumenterà sempre se saprà rispettare i miei spazi, e viceversa.

Alla fine si va a fare un discorso di spazi e libertà che a tratti è sbagliato in quanto, siamo così amalgamati che non avvertiamo l'esigenza di tutta questa indipendenza, o libertà.

come dire siete liberi stando l'un l'altro così come siete......complimenti è bello vedere la felicità tra le lettere.....delle parole!

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mannaggia...

io sono molto passionale. Quando arrivo alla consapevolezza di quello che dice mio, purtroppo è troppo tardi. Ho già rovinato tutto e il partner in genere lo vive come indifferenza e distacco.

E' possibile che qualcuno che non sia geloso e possessivo lo diventi perchè lo è il partner?

tutto è possibile dolce serena....

io chiamo questo comportamento !"a specchio",...

in oriente dicono che la vita è lo specchio del nostro contenuto.......sei geloso.....vivrai questo problema è così via....

volgarmente userei la metafora..."caghiamo cio che mangiamo!" :Shame On You:

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BHè il tempo come divenire è figlio del pensiero senza pensiero l'eterno attimo è.....per sempre.

Assolutamente d'accordo...ma il pensiero si insinua ovunque...l'attenzione è spesso sovrastata dal pensiero essendo questo inevitabilmente pià forte...

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Beh...l'aggressività è una delle reazioni possibili allo scatenarsi della gelosia. Il partner geloso può aggredire il compagno/a cercando di dimostrare le sue tesi. L'aggressione è sempre attuata quando la persona deve difendere qualcosa. E' semplicemente una difesa. Se tu pensi (la mente fa brutti scherzi!) che il tuo partner ti tradisca o dia attenzioni ad ad altri può scattare una molla che te lo fa aggredire. L'aggressione può avvenire in tante maniere, (attenzione) anche nascondendo la gelosia stessa attraverso litigi che sembrano insignificanti, ma che si trasformano in potenti bombe.... Con l'aggressione ovviamente cerchiamo (in modo poco conscio) di far sentire in colpa il partner per poterlo manipolare e riportare sui binari che vorremmo. In realtà il partner potrebbe reagire in modo completamente diverso allontanandosi da noi a piccoli passi o potrebbe opporsi e creando con la nostra aggressività in atto una spirale dove il litigio si perpetua, a volte all'infinito (nascono meccanismi di litigio ben precisi a volte). Il processo è sempre uno, ma le dinamiche possono essere diverse....Certo la gelosia può essere anche silenziosa, ma prima o poi esplode sotto forma di qualcos'altro...

Il problema del controllo del partner e delle aspettative che riponiamo su di lui e poi una tematica che si ricollega alla nostra insicurezza interiore, alla nostra mancanza di autostima e di equilibrio...per ora mi fermo qui....

eternità sei fantastico....ti quoto........ :Shame On You:

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Assolutamente d'accordo...ma il pensiero si insinua ovunque...l'attenzione è spesso sovrastata dal pensiero essendo questo inevitabilmente pià forte...

per l'uomo shiavo dell'io (tutti) è così.....ma io affermo che se l'uomo è consapevole del funzionamento del pensioro, questo diventa mezzo , strumento, nulla di più! :Shame On You:

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per l'uomo shiavo dell'io (tutti) è così.....ma io affermo che se l'uomo è consapevole del funzionamento del pensioro, questo diventa mezzo , strumento, nulla di più! :Shame On You:

Fratello....ci siamo capiti al volo...stessa lunghezza d'onda.... :-)

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Fratello....ci siamo capiti al volo...stessa lunghezza d'onda.... :-)

cio che dici mi richiama un passo del vangelo di tommaso

""Sceglierò fra voi, uno fra mille e due fra diecimila, e quelli saranno come un uomo solo." "

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cio che dici mi richiama un passo del vangelo di tommaso

""Sceglierò fra voi, uno fra mille e due fra diecimila, e quelli saranno come un uomo solo." "

Quanta bellezza in queste parole....citazione splendida....

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Quanta bellezza in queste parole....citazione splendida....

amo Tommaso è il suo vangelo lo hai letto.....se vuoi ti mando un link in pm.....anzi farò un regalo se riesco come topic se non troppo lungo vediamo...

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si è gelosi anche quando non ci si sente amati, forse personalità conflittuali? ^_^

il discorso è complicato non si può generalizzare ^_^

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amo Tommaso è il suo vangelo lo hai letto.....se vuoi ti mando un link in pm.....anzi farò un regalo se riesco come topic se non troppo lungo vediamo...

Ti ringrazio molto, ma dovrei avere il libro... L'ho letto anni fa, con tutti i vangeli gnostici....Dovrei sicuramente rileggerlo vista le bellezza della citazione...leggere i libri sacri delle varie tradizioni è sempre illuminante...un abbraccio

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"Si! il mio amore è desiderio egoistico che desidera che una persona che a me piace veda me come importante per lui o lei o meglio la più importante!".

penso che uno si sceglie il patner a seconda di quello che uno ha bisogno e di quello che l'altro può dargli..

mi sono soffermata su questa frase perchè mi riguarda in prima persona..

il mio ragazzo mi valorizza, mi fa sentire una principessa, mi dona il suo amore e vuole solo la mia felicità sia con lui che non..

io probabilmente non lo amo, ma gli ho detto quel *ti amo* perchè lui mi dà importanza in tutto quello che faccio o che penso, cosa che io fuori non trovo..

io sto con lui perchè mi da cose che io cerco da tempo fuori e che non ho trovato..

non saprei dire se quello che provo è amore o chissà che cosa..

e la possessività e la gelosia che ai messo nel titolo a cosa serve ?

qualsiasi mio ragazzo, o ragazzo con cui mi frequento, deve avere rapporti stretti solo con me come donna ma ovviamente non deve esagerare con gli uomini tanto da togliere il tempo a me di stare con lui..

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penso che uno si sceglie il patner a seconda di quello che uno ha bisogno e di quello che l'altro può dargli..

mi sono soffermata su questa frase perchè mi riguarda in prima persona.............e la possessività e la gelosia che ai messo nel titolo a cosa serve ?

qualsiasi mio ragazzo, o ragazzo con cui mi frequento, deve avere rapporti stretti solo con me come donna ma ovviamente non deve esagerare con gli uomini tanto da togliere il tempo a me di stare con lui..

Ciao Chiara; io credo che nella tua affermazione sia contenuta l'essenza di un malessere che si insinua nel momento in cui, due individui prendono la decisione di relazionarsi in maniera continuativa e quanto più possibile priva di barriere. La sensazione che proviamo nel momento in cui scocca la passione sentimentale tra due persone, è la sensazione dell'armonia con tutto il mondo circostante che definiamo con la parola amore, avvertiamo benessere anche facendo le cose che crediamo più sciocche perchè ci sembra di viverle più intensamente. Di tutto questo diamo il merito alla persona che ha fatto nascere in noi questa attitudine miracolosa, ci si spreca in lodi, gesti di riconoscenza, dimentichiamo persino di assecondare le nostre necessità, proprio perchè quella sensazione è impareggiabile.

Eccoci secondo me arrivati a nocciuolo della questione :Talking Ear Off:

Il pensiero che esista una persona che possa completarci e soddisfare i nostri bisogni materiali e spirituali, è un illusione e trattandosi di ciò, nel momento in cui ci accorgiamo che essa non corrisponde con la realtà della vita, proviamo delusione per noi e per la persona cui avevamo affidato la capacità di rendere quell'illusione reale.

Lo sforzo mentale che attuiamo al fine di perpetuare l'amore, crea una barriera tra noi e il nostro partner, barriera composta da pensieri che condizionano il nostro modo di essere non più spontaneo. Questa barriera invisibile ci fa sentire una distanza, distanza che cerchiamo di arginare tramite gli atti di possessività / gelosia. Arrivati a questo punto, sia lo sforzo al fine di ricreare mentalmente l'estasi amorosa, sia gli atti di gelosia per arginare la distanza con il partner, esauriscono la nostra energia vitale, sino al punto di vedere nell'altro l'opposto di quello che era all'inizio.

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