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gelosia e possesso = amore


mio

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....io non fò la "spirituale" anche se mi interesso a questi argomenti, ma avevo letto il libro che mi era piaciuto moltissimo!!!

beh in Siddharta ci sono riflessioni grandiose, anche per persone distanti da alcuni argomenti. In fondo siamo qui per capire perchè siamo qui, che cosa ci stiamo a fare e quale è il senso ultimo di questa esistenza. Libri come quello, cercano di rischiarare un pò la strada e di dare una bussola, che poi ognuno userà come vuole. Tutti a nostro modo facciamo una ricerca attraverso le esperienze della vita. E tutti a nostro modo "usiamo" quelle esperienze per intraprendere una direzione o più direzioni di ricerca. Non c'è nulla di sbagliato...Infondo abbiamo bisogno di "capire" o comprendere, e il percorso è sempre quello pratico. Un pò come le tappe di Siddharta, nei vari passaggi della sua vita....

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non sono qui per parlar di me (anche se in qualche modo rispondendo ad altri parliamo di noi stessi sempre)...e poi perchè "falso sè"? uno semplicemente è. Meno paure hai e più ti mostri per quello che sei, con ombre e luce, senza dover dare facciate....Non per forza bisogna avere divisioni tra io sociale ed io interiore; aver discernimento si. Certo non si può parlare di certi argomenti (che possono starci a cuore) e ne imporre la nostra visione con persone non ricettive a tali argomenti. Ciò non significa mostrar una maschera sociale, ma semplicemente "rispettare" la situazione sociale e le altre persone. Se non si ha paura di essere ciò che si è, non si provano "vergogne" di fronte agli altri, ma ci si rapporta con quel determinato discernimento che è necessario in situazioni sociali. Ciò non comporta non essere se stessi. Sopra scherzavo, ma ascotare Rock (come avvicinarsi alle arti) e avere interessi spirituali, non per forza devono essere in contraddizione....

sono d'accordo con quanto dici sull'essere se stesso ma rispettare i punti di vista degli altri, non sempre significa mettere delle maschere, semplicemente sapersi rapportare con chiunque anche chi è molto diverso da noi. Anzi credo proprio che solo chi è davvero sempre e solo sè stesso riesca a farlo davvero bene, appunto con "discernimento".

Complimenti...

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sono d'accordo con quanto dici sull'essere se stesso ma rispettare i punti di vista degli altri, non sempre significa mettere delle maschere, semplicemente sapersi rapportare con chiunque anche chi è molto diverso da noi. Anzi credo proprio che solo chi è davvero sempre e solo sè stesso riesca a farlo davvero bene, appunto con "discernimento".

Complimenti...

Comunque non è una cosa semplice per nessuno...Ci vuole molta attenzione (osservazione) rivolta verso se stessi e rivolta alla situazione relazionale in corso. Spesso ci troviamo in situazioni dove siamo tirati in causa e li siamo costretti a mostrarci. Si può mostrare una maschera, quella che magari tutti vogliono da noi, o semplicemente esprimere senza vergogna "cosa si è in quell'istante della vita"...Quest'ultimo passo comunque comporta un certo distacco da quello che pensiamo di essere e cosa pensano gli altri di noi. Ci saranno casi in cui se non andiamo incontro a quello che "vogliono gli altri da noi", dovremmo subire critiche, maldicenze, sberleffi, addirittura "radiazioni"... In coppia come in relazioni interpersonali. L'individuo quindi deve avere una forza e un "non attaccamento" alla sua immagine sociale e di individuo (un processo di distaccamento dal proprio ego) decisamente tenaci....Jung -se non sbaglio- parlava di individuazione....Sotto l'aspetto più spirituale (e quindi oltre lo psicologico) mi vengono in mente le parole di Gesù:"sarete perseguitati in nome mio"....e proprio così...

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Comunque non è una cosa semplice per nessuno...Ci vuole molta attenzione (osservazione) rivolta verso se stessi e rivolta alla situazione relazionale in corso. Spesso ci troviamo in situazioni dove siamo tirati in causa e li siamo costretti a mostrarci. Si può mostrare una maschera, quella che magari tutti vogliono da noi, o semplicemente esprimere senza vergogna "cosa si è in quell'istante della vita"...Quest'ultimo passo comunque comporta un certo distacco da quello che pensiamo di essere e cosa pensano gli altri di noi. Ci saranno casi in cui se non andiamo incontro a quello che "vogliono gli altri da noi", dovremmo subire critiche, maldicenze, sberleffi, addirittura "radiazioni"... In coppia come in relazioni interpersonali. L'individuo quindi deve avere una forza e un "non attaccamento" alla sua immagine sociale e di individuo (un processo di distaccamento dal proprio ego) decisamente tenaci....Jung -se non sbaglio- parlava di individuazione....Sotto l'aspetto più spirituale (e quindi oltre lo psicologico) mi vengono in mente le parole di Gesù:"sarete perseguitati in nome mio"....e proprio così...

...mi piace leggere quello che scrivi anche se non sempre mi trovo daccordo....

mi chiedo se nella vita reale, dove spesso non c'e tutto il tempo di pensare a come reagire, tu hai la capacita' di mettere in pratica le cose che scrivi!!!! Mi sembrano discorsi così "mentali".......

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Io quando amo, dò tutta me stessa...forse troppo...dovrei tenermi per me quella parte di sano egoismo, che non può fare altro che bene...Ho mandato all'aria due storie...corrispettivamente durate 4 anni...proprio per il troppo attaccamento...Stò vivendo ,forse in qst momento, un rapporto che tento di mantenere vivo basandolo sul rispetto,la fiducia e una discreta dose di libertà reciproca...ci provo a convincermi che la gelosia non aiuta...e che se qualcosa di brutto dovesse succedere, capiterebbe comunque, sia che io mi logori il fegato per l'eccessiva possessività o totale dedizione...QUELLO CHE DICE MIO E' GIUSTISSIMO,AZZECCATISSIMO...Bellissimo...è così che si dovrebbe vivere l'amore...ma si sà che spesso, teoria e pratica, devono trovare la giusta misura per completarsi vicendevolmente... :D::abbr::10:

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Io quando amo, dò tutta me stessa...forse troppo...dovrei tenermi per me quella parte di sano egoismo, che non può fare altro che bene...Ho mandato all'aria due storie...corrispettivamente durate 4 anni...proprio per il troppo attaccamento...Stò vivendo ,forse in qst momento, un rapporto che tento di mantenere vivo basandolo sul rispetto,la fiducia e una discreta dose di libertà reciproca...ci provo a convincermi che la gelosia non aiuta...e che se qualcosa di brutto dovesse succedere, capiterebbe comunque, sia che io mi logori il fegato per l'eccessiva possessività o totale dedizione...QUELLO CHE DICE MIO E' GIUSTISSIMO,AZZECCATISSIMO...Bellissimo...è così che si dovrebbe vivere l'amore...ma si sà che spesso, teoria e pratica, devono trovare la giusta misura per completarsi vicendevolmente... :D::abbr::10:

Scusami ma non credo che ci sia un "modo giusto" di vivere soprattutto in un rapporto di coppia!!!!

l modo giusto e' quello che ognuno sente far parte di cio' che e' senza forzature, senza mediare tutto con il ragionamento.....e poi....amore significa donare, e in un rapporto di coppia che funziona il donare e' reciproco, costante e continuo.....l'amore non chiede dà!!!!

L'attaccamento e' un' altra cosa....e' la necessita' di possedere qualcosa o qualcuno, di controllarne i movimenti nella convinzione che così facendo si possano tenere a bada le proprie insicurezze....ma questi secondo me sono rapporti insani!!!!....forse il tuo "dare tutta te stessa" in realta' e' un "chiedere tutto a chi hai di fronte"!!!

mi scuso per la schiettezza .....ma rimango impresionata quando sento/leggo "sto vivendo un rapporto che tento di mantenere vivo basandolo sul rispetto...." perche' un rapporto che funziona e' fatto dall'unione di due cuori e non con la testa altrimenti e' qualcosa di costruito e non di sentito!!!!

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Scusami ma non credo che ci sia un "modo giusto" di vivere soprattutto in un rapporto di coppia!!!!

l modo giusto e' quello che ognuno sente far parte di cio' che e' senza forzature, senza mediare tutto con il ragionamento.....e poi....amore significa donare, e in un rapporto di coppia che funziona il donare e' reciproco, costante e continuo.....l'amore non chiede dà!!!!

L'attaccamento e' un' altra cosa....e' la necessita' di possedere qualcosa o qualcuno, di controllarne i movimenti nella convinzione che così facendo si possano tenere a bada le proprie insicurezze....ma questi secondo me sono rapporti insani!!!!....forse il tuo "dare tutta te stessa" in realta' e' un "chiedere tutto a chi hai di fronte"!!!

mi scuso per la schiettezza .....ma rimango impresionata quando sento/leggo "sto vivendo un rapporto che tento di mantenere vivo basandolo sul rispetto...." perche' un rapporto che funziona e' fatto dall'unione di due cuori e non con la testa altrimenti e' qualcosa di costruito e non di sentito!!!!

"dare tutta te stessa" in realta' e' un "chiedere tutto a chi hai di fronte"!!!.1)....questa è una tua teoria DEL TUTTO SOGGETTIVA.....Non mi stò certo piangendo addosso per questo...Amore è donare senza chiedere niente in cambio...ma c'è sempre chi se ne approfitta....2)Non riportare mai leggi universali...al singolo individuo...sarò ripetitiva ma, a meno che tu non lo sappia...esistono le eccezioni!!!3)E siccome sono umana e non perfetta .....pure io c'ho le mie insicurezze...che tento di tenere a bada...con il cuore... ma facendolo guidare dal cervello....che male c'è??????????????

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...mi piace leggere quello che scrivi anche se non sempre mi trovo daccordo....

mi chiedo se nella vita reale, dove spesso non c'e tutto il tempo di pensare a come reagire, tu hai la capacita' di mettere in pratica le cose che scrivi!!!! Mi sembrano discorsi così "mentali".......

i "mentali" si crucciano di pensieri, partono da un perchè per arrivarne ad un altro...

cio che dice Eternità,non so se lui lo fa o meno, ma è lo stato naturale di ognuno....non affatto mentale......L'analisi che fa è mentale, non cio che analizza.

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non sono qui per parlar di me (anche se in qualche modo rispondendo ad altri parliamo di noi stessi sempre)...e poi perchè "falso sè"? uno semplicemente è.......................... non per forza devono essere in contraddizione....

Ciao TempoFuoriLuogo, non è mia intenzione indurti a parlare di te, ho semplicemente colto nel tua post a Sid, uno spunto per parlare della dinamica per cui ci si autogiudica in una determinata maniera e che questa entri in contrapposizione con un ideale io interiore, o più realmente con quello che sentiamo in quel momento che non ha nulla a che fare con il nostro autogiudizio, anche perchè fa parte del passato. Nel caso, credo, saremmo andati fuori topic (o anche fuoriluogo :10: )se avessimo continuato qui dove l'argomento è la gelosia, anche se .....

Ho proposto l'argomento del falso se, perchè stiamo su un forum di psicologia e uno studioso di psicologia, tale Winnicot, aveva dichiarato per sommi capi che: Il falso Sé si struttura in seguito a un'interazione tra madre e bambino, in cui la madre richiede indirettamente al figlio di essere accondiscendente e compiacente come condizione imprescindibile del suo amore. Il falso Sé, che rappresenta anche la strutturazione dell’educazione sociale, nasce e matura come conseguenza dell’inadeguata funzione materna, a discapito del vero Sé che per Winnicott coincide con l’esperienza del vivere e della continuità dell’esistenza. Mi sembrava semplicemente interessante approfondire dato che, ha mio parere, ci azzeccava con la dinamica sopradetta.

Quello che dici è vero, per esprimere quello che sentiamo in un determinato momento, è necessaria una attenzione affinchè il gesto non venga condizionato dalla nostra mente che tanto si affanna, definendo & catalogando, al fine di confermare la sua inutile presenza.

Bel libro SIDdartha contiene ottimi spunti di riflessione io ne ho tratto questo: per imparare a concederci di osservare la nostra vita, vivendo così appieno con quello che ci circonda, occorre semplificare quello che la nostra mente tende a complicare.

:abbr:

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Io quando amo, dò tutta me stessa...forse troppo...dovrei tenermi per me quella parte di sano egoismo, che non può fare altro che bene

Oooo vedi che c'azzeccava! :abbr:

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Ciao TempoFuoriLuogo, non è mia intenzione indurti a parlare di te, ho semplicemente colto nel tua post a Sid, uno spunto per parlare della dinamica per cui ci si autogiudica in una determinata maniera e che questa entri in contrapposizione con un ideale io interiore, o più realmente con quello che sentiamo in quel momento che non ha nulla a che fare con il nostro autogiudizio, anche perchè fa parte del passato. Nel caso, credo, saremmo andati fuori topic (o anche fuoriluogo :10: )se avessimo continuato qui dove l'argomento è la gelosia, anche se .....

Ho proposto l'argomento del falso se, perchè stiamo su un forum di psicologia e uno studioso di psicologia, tale Winnicot, aveva dichiarato per sommi capi che: Il falso Sé si struttura in seguito a un'interazione tra madre e bambino, in cui la madre richiede indirettamente al figlio di essere accondiscendente e compiacente come condizione imprescindibile del suo amore. Il falso Sé, che rappresenta anche la strutturazione dell’educazione sociale, nasce e matura come conseguenza dell’inadeguata funzione materna, a discapito del vero Sé che per Winnicott coincide con l’esperienza del vivere e della continuità dell’esistenza. Mi sembrava semplicemente interessante approfondire dato che, ha mio parere, ci azzeccava con la dinamica sopradetta.

Quello che dici è vero, per esprimere quello che sentiamo in un determinato momento, è necessaria una attenzione affinchè il gesto non venga condizionato dalla nostra mente che tanto si affanna, definendo & catalogando, al fine di confermare la sua inutile presenza.

Bel libro SIDdartha contiene ottimi spunti di riflessione io ne ho tratto questo: per imparare a concederci di osservare la nostra vita, vivendo così appieno con quello che ci circonda, occorre semplificare quello che la nostra mente tende a complicare.

:abbr:

Non ti preoccupare, avevo capito...ma volevo soltanto precisare. Spesso la butto sull'ironia e sull'autoironia, rischiando di essere poco chiaro. Sotto l'aspetto psicologico son d'accordo su quello che hai scritto sopra. e sono d'accordo anche sul fatto che probabilmente non è questo il post adatto per parlare di suddetti argomenti... :-)

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...mi piace leggere quello che scrivi anche se non sempre mi trovo daccordo....

mi chiedo se nella vita reale, dove spesso non c'e tutto il tempo di pensare a come reagire, tu hai la capacita' di mettere in pratica le cose che scrivi!!!! Mi sembrano discorsi così "mentali".......

.......idem.......

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i "mentali" si crucciano di pensieri, partono da un perchè per arrivarne ad un altro...

cio che dice Eternità,non so se lui lo fa o meno, ma è lo stato naturale di ognuno....non affatto mentale......L'analisi che fa è mentale, non cio che analizza.

certo certo.....

l'argomento e' tutt'altro che mentale mentre l'analisi lo e' in pieno....

Ho espresso quella riflessione perche' credo che tutti noi, chi piu' chi meno, cerca di darsi delle spiegazioni sul "cosa ci faccimao qui" e "dove stiamo andando e perche'"....e tanti sono i bei discorsi e pensieri che si possono fare a proposito......utili per approfondire la nostra conoscenza e forse anche per cambiare punto di vista sugli eventi che la vita riserva.

Spesso pero' mi sono trovato di fronte a persone che "sanno" tante e tante cose ma che poi difficilmente riescono ad pplicare e vivere seguneo gli "insegnamenti" che elargiscono....insomma dei "grandi" teorici acculturati ma spesso "incapaci" di vivere con la sensibilita' che serve per percepire e applicare cio' che "sanno"

volevo sapere se Tempo fuori luogo e' così o e' "autentico"......

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certo certo.....

l'argomento e' tutt'altro che mentale mentre l'analisi lo e' in pieno....

Ho espresso quella riflessione perche' credo che tutti noi, chi piu' chi meno, cerca di darsi delle spiegazioni sul "cosa ci faccimao qui" e "dove stiamo andando e perche'"....e tanti sono i bei discorsi e pensieri che si possono fare a proposito......utili per approfondire la nostra conoscenza e forse anche per cambiare punto di vista sugli eventi che la vita riserva.

Spesso pero' mi sono trovato di fronte a persone che "sanno" tante e tante cose ma che poi difficilmente riescono ad pplicare e vivere seguneo gli "insegnamenti" che elargiscono....insomma dei "grandi" teorici acculturati ma spesso "incapaci" di vivere con la sensibilita' che serve per percepire e applicare cio' che "sanno"

volevo sapere se Tempo fuori luogo e' così o e' "autentico"......

L'analisi è necessaria per comunicare...Non credo che possa esserci comunicazione dicendo "è così". Sarebbe assurdo. Il buddha diceva a chi lo seguiva, che loro avevano il diritto di capire quello che lui diceva. Che dir se ne voglia - a mio parere- la comprensione intellettuale è importante, e quindi di conseguenza l'analisi. I grandi Saggi del passato (di tutte le tradizioni) spesso usavano storielle o parabole per esprimere concetti "alti". Anche la storiella infondo è una analisi, e ha bisogno di una analisi da chi ascolta. Poi avviene una comprensione più profonda, ma solo dopo. L'essere deve verificare su di se ciò che ha compreso intellettualmente. Nessun vero saggio ha mai chiesto a qualche discepolo di agire e credere ciecamente. La fede viene essenzialmente (non sempre) attraverso la verifica interiore.

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"dare tutta te stessa" in realta' e' un "chiedere tutto a chi hai di fronte"!!!.1)....questa è una tua teoria DEL TUTTO SOGGETTIVA.....Non mi stò certo piangendo addosso per questo...Amore è donare senza chiedere niente in cambio...ma c'è sempre chi se ne approfitta....2)Non riportare mai leggi universali...al singolo individuo...sarò ripetitiva ma, a meno che tu non lo sappia...esistono le eccezioni!!!3)E siccome sono umana e non perfetta .....pure io c'ho le mie insicurezze...che tento di tenere a bada...con il cuore... ma facendolo guidare dal cervello....che male c'è??????????????

Chiedo scusa se non ho avuto tatto nell'esprimermi e' che ritengo che troppo spesso si usano parole di cui poco si conosce davvero il significato, non volevo fare discorsi di Amore universale anche perche' l'Amore e' uno soltanto quello che cambia e' l'intensita', il grado......

L'Amore e' un dono meraviglioso che abbiamo e l'Amore e' cio' che ti permette a tua volta di donare e donarti agli altri con tutto cio' che sei insicurezze e imperfezioni comprese.....ma non e' qualcosa che si costruisce, tu puoi costruire i rapporti che intraprendi con le persone ma non l'Amore....

Quando hai parlato dei tuoi rapporti naufragati, perche' tu hai dato tutta te stessa, l'impressione che ne ho ricevuto e' stata quella di una persona che dona non perche' ama ma perche' ha un bisogno estremo di colmare dei vuoti interiori e cerca di farlo riempiendosi della persona che ha di fronte alla quale da' qualcosa ma per avere in cambio molto e molto altro. Oguno di noi ha dei vuoti interiori proprio perche' non siamo esseri perfetti ma cercare di colmarli affidando la propria vita nelle mani di altri non significa amare nè se stessi nè chi si ha a fianco. Quando ami sei contenta di cio' che doni l'Amore non vuole per sè quello e' l'ego che da per ricevere......

...spero di non aver esagerato nuovamente....

mi piacerebbe solo che fosse chiaro quello che voglio esprimere senza voler offendere o attaccare nessuno......

non voglio attaccartiin nessun modo...e' che a volte e' piu' facile trovare degli errori negli altri che vedere i propri

.......

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La fede viene essenzialmente (non sempre) attraverso la verifica interiore.

...e' no..... e qui mi cadi allora!!!!!

la fede non c'e nel momento in cui verifichi perche' a quel punto non hai piu' bisogno di credere in qualcosa che conosci!!!!

La fede esiste nel momento in cui non conosci....hai presente i tanti "atti di fede" della religione cristiana???

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...e' no..... e qui mi cadi allora!!!!!

la fede non c'e nel momento in cui verifichi perche' a quel punto non hai piu' bisogno di credere in qualcosa che conosci!!!!

La fede esiste nel momento in cui non conosci....hai presente i tanti "atti di fede" della religione cristiana???

La fede diverrebbe dogma così, ed infatti la religione cristiana è fondata su dogmi....non escludo però che la fede possa prima arrivare dal cuore (infatti nella frase sopra ho messo "non sempre")...Ci può essere una spinta "inconscia" vero un certo tipo di fede, che ci spinge ad abbracciare "ciecamente", un credo, una filosofia, dei concetti o altro...Ma senza un vero lavoro interiore di avvicinamento a tale fede, c'è il rischio che diventi dogma. Non so se ho reso l'idea....

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...e' no..... e qui mi cadi allora!!!!!

la fede non c'e nel momento in cui verifichi perche' a quel punto non hai piu' bisogno di credere in qualcosa che conosci!!!!

La fede esiste nel momento in cui non conosci....hai presente i tanti "atti di fede" della religione cristiana???

La fede diverrebbe dogma così, ed infatti la religione cristiana è fondata su dogmi....non escludo però che la fede possa prima arrivare dal cuore (infatti nella frase sopra ho messo "non sempre")...Ci può essere una spinta "inconscia" vero un certo tipo di fede, che ci spinge ad abbracciare "ciecamente", un credo, una filosofia, dei concetti o altro...Ma senza un vero lavoro interiore di avvicinamento a tale fede, c'è il rischio che diventi dogma. Non so se ho reso l'idea....

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credere è ignorare

conoscere è sapere per intelletto

vivere totalmente è essere....

solo chi è non ha dubbi ne domande....

i restanti sono tutti nella stessa dimensione...l'immaginazione

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chi verifica dopo aver saputo....

troverà cio che sa....Quanta forza ha l'immaginazione!

chi è poi sa....puo riconoscersi nella conoscenza...

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Chiedo scusa se non ho avuto tatto nell'esprimermi e' che ritengo che troppo spesso si usano parole di cui poco si conosce davvero il significato, non volevo fare discorsi di Amore universale anche perche' l'Amore e' uno soltanto quello che cambia e' l'intensita', il grado......

L'Amore e' un dono meraviglioso che abbiamo e l'Amore e' cio' che ti permette a tua volta di donare e donarti agli altri con tutto cio' che sei insicurezze e imperfezioni comprese.....ma non e' qualcosa che si costruisce, tu puoi costruire i rapporti che intraprendi con le persone ma non l'Amore....

Quando hai parlato dei tuoi rapporti naufragati, perche' tu hai dato tutta te stessa, l'impressione che ne ho ricevuto e' stata quella di una persona che dona non perche' ama ma perche' ha un bisogno estremo di colmare dei vuoti interiori e cerca di farlo riempiendosi della persona che ha di fronte alla quale da' qualcosa ma per avere in cambio molto e molto altro. Oguno di noi ha dei vuoti interiori proprio perche' non siamo esseri perfetti ma cercare di colmarli affidando la propria vita nelle mani di altri non significa amare nè se stessi nè chi si ha a fianco. Quando ami sei contenta di cio' che doni l'Amore non vuole per sè quello e' l'ego che da per ricevere......

...spero di non aver esagerato nuovamente....

mi piacerebbe solo che fosse chiaro quello che voglio esprimere senza voler offendere o attaccare nessuno......

non voglio attaccartiin nessun modo...e' che a volte e' piu' facile trovare degli errori negli altri che vedere i propri

.......

Forse non è stato chiaro il messaggio...ma io per prima ho ammesso che i miei rapporti sono naufragati proprio per il TROPPO DARE...e sicuramente il TROPPO PRETENDERE...E' questo che intendevo quando ho usato il termine "troppo attaccamento"... E quando parlavo di "sano egoismo" cercavo solo di dare le giusta misura al dare e l'avere...E' per questo che ora stò cercando di modificare questo mio comportamento, che deriva soprattutto da me...me ne rendo conto....e come dici giustamente tu "....vuoti interiori...cercare di colmarli affidando la propria vita nelle mani di altri non significa amare nè se stessi nè chi si ha a fianco." Ma queste "modifiche" che stò cercando di attuare al mio modo di vivere l'amore, sono guidate sia dal cuore che dalla testa....e non è mica semplice...Se tutto mi fosse venuto spontaneo sin dall'inizio...forse le mie storie non sarebbero naufragate...Ma proprio in considerazione di questo,di ciò che il mio passato mi ha insegnato...degli errori fatti... stò cercando di modificare il mio ego...forse è più giusto dire così... in modo che mi renda capace di amare qualcuno in un modo più libero da legami che si logorano con il tempo, proprio perchè troppo pressanti....

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chi verifica dopo aver saputo....

troverà cio che sa....Quanta forza ha l'immaginazione!

chi è poi sa....puo riconoscersi nella conoscenza...

Mio, il tuo sapere è stato preso da libri o da corsi...come tutto quello degli altri. Non bisogna dirci balle. Non sei nato con la verità in mano, ma come gli altri hai sentito tua una filosofia ben precisa e l'hai applicata alla tua vita. Se neghi che non ci sia stato un incipit nella tua vita, sta affermando di essere un illuminato dalla nascita (ed io me ne vedrei bene)....Tu credi come altri ad alcune cose e hai cercato di vederle nella tua vita.. Forse dopo sono diventate tue verità dopo averle apprese (ora le estendi a valore assoluto)...come si dice al mio paese "nessuno nasce imparato"...

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credere è ignorare

conoscere è sapere per intelletto

vivere totalmente è essere....

solo chi è non ha dubbi ne domande....

i restanti sono tutti nella stessa dimensione...l'immaginazione

come sei categorico!!!!

pero' così si corre il rischio di cambiare argomento....e a parte questo il secondo rischio e' quello di entrare nel significato soggettivo che ognuno di noi da alle singole parole.....

" credere e' pensare che le cose funzionino in un certo modo sulla base della propria esperienza

conoscere e' il raggiungimento della consapevolezza attraverso le esperienze che siamo chiamati a vivere

vivere e' lespressione di cio' che siamo in ogni situazione che ci viene offerta

chi non ha dubbi nè domande ha paura a farsele

i restanti sono coloro che sono passati ad altre dimensioni....."

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La fede diverrebbe dogma così, ed infatti la religione cristiana è fondata su dogmi....non escludo però che la fede possa prima arrivare dal cuore (infatti nella frase sopra ho messo "non sempre")...Ci può essere una spinta "inconscia" vero un certo tipo di fede, che ci spinge ad abbracciare "ciecamente", un credo, una filosofia, dei concetti o altro...Ma senza un vero lavoro interiore di avvicinamento a tale fede, c'è il rischio che diventi dogma. Non so se ho reso l'idea....

fede e dogma non sono molto diversi nel significato: in entrambi i casi e' l'affidarsi a qualcosa che altri reputano vero o su convinzioni personali piu' che su prove obbiettive....

comunque l'importante e' capirsi e ho compreso quello che volevi dire.

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