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dopo la morte


mio

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sbizzarritevi..?

cosa c'è dopo?

E? possibile saperlo?

Vi spaventa?

Pensteci...perchè?

:Confused:

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dopo la morte c' è chi è rimasto in vita.

ciclicamente, la discendenza dell' eternità.

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dopo la morte c' è chi è rimasto in vita.

ciclicamente, la discendenza dell' eternità.

e tu come lo sai? Lo sai?.....

facciamo così ognuno dica cosa crede e cosa logicamente comprende! :Confused:

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io ho semplicemente esposto quello che penso, mia personale visione della cosa. Non vorrei contraddire nessuno

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Dopo la morte, niente!. Niente di cui immaginare o sbizzarrire, anche perchè altrimenti sarebbe vita.

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no cara la streghetta Ransie...

io intendevo dire che cio che tu dici mi pare una credenza ovviamente....sbaglio?

adesso mettendo da parte il "creduto" , con le poche conscenze che abbiamo, cosa diresti che c'è dopo la morte?

ne hai paura?

tutto qui.....

non ti arrabbiare...altrimenti :fireworks:^_^

ciao steghetta :fireworks:

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sinceramente è una cosa alla quale non penso mai, quando morirò non ci sarò più quindi? perchè pensarci?

Certo non penso che sarò un angelo o cose del genere, il mio amico tex direbbe che diventeremo concimazione per la terra....

Se penso di dover morire prematuramente non mi spiace per me ma per il mio bambino che crescerà senza una mamma, e se dovessi (ipoteticamente) scegliere fra me e un mio caro egoisticamente sceglierei me, perchè tanto io muoio e non soffro. Se rimango in vita e muore una persona alla quale ci tengo, soffrirò...

Detto questo però non mi sento eterna, so che prima o poi succederà, spero solo di non dover soffrire molto (parlo di dolore fisico) e swe proprio devo scegliere scelgo di vivere il più possibile....

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io ritengo che per rispondere dovremmo prima capire cosa siamo e prima ancora cosa crediamo di essere,,,,,,perchè molti , tutti, identificandosi con il proprio "ego" che è il contunuto mentale della vita, dovrebbero vedere che quello è pensiero dunque finirà con l'arrestarsi del sangue nel cervello....

ma se non siamo quello allora cosa siamo? E cosa accade....?

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la morte non esiste per noi perchè quando noi siamo la morte non

è presente, e quando la morte è presente noi non siamo.

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la morte non esiste per noi perchè quando noi siamo la morte non

è presente, e quando la morte è presente noi non siamo.

questo è vero, sempre perchè c'è identificazione con l'ego....

però è comunque vero....

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la morte non esiste per noi perchè quando noi siamo la morte non

è presente, e quando la morte è presente noi non siamo.

Razionalmente è difficile dare una definizione di morte, non avendo noi, in quanto personalità avutane (si dice?) esperienza. Ci si può filosofeggiare o credere a varie discipline, religioni, sistemi di credendenze e via discorrendo, ma a livello di personalità il dubbio rimane su cosa si realmente la morte. Io la paragono al sonno. Noi muoriamo -se ci pensate- simbolicamente ogni giorno. E senza fare sforzi. Socrate -anche se molto razionalemte- confortava i suoi amici, nei momenti precedenti la bevuta della cicuta, dicendo loro di non preoccuparsi perchè la morte era un sonno senza sogni. Mi piace molto questa definizione.

Socrate per l'atto che andava a compiere con volontà e tranquillita può definirsi un illuminato.....un uomo risorto.

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si essenza ma non si dovrebbe avere consapevolezza intanto di cosa muore....

di cosa siamo.....

io dico che morte è vita sono la medesima cosa....senza uno l'altro non è, vanno di pari passo attimo dopo attimo...la morte esiste solo se ti identifichi,,,,

io so che non esisterà per me la morte io quanto cio che dovrebbe morire non è già adesso..cosa finisce l'accumulo della memoria,,,,,quello siete.....osservatene la bellezza------..il resto, cio che è, è senza tempo....ma non faccio filosofia osservo e ripeto il quanto!....

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La vita non esiste,siamo solo macchine raffinatissime autoprogrammatesi per conservare le loro forme.Quindi,non esiste la morte.

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si essenza ma non si dovrebbe avere consapevolezza intanto di cosa muore....

di cosa siamo.....

io dico che morte è vita sono la medesima cosa....senza uno l'altro non è, vanno di pari passo attimo dopo attimo...la morte esiste solo se ti identifichi,,,,

io so che non esisterà per me la morte io quanto cio che dovrebbe morire non è già adesso..cosa finisce l'accumulo della memoria,,,,,quello siete.....osservatene la bellezza------..il resto, cio che è, è senza tempo....ma non faccio filosofia osservo e ripeto il quanto!....

Sono d'accordo su tutto...ma stiamo parlando comunque di personalità (sopra l'ho detto). Noi (almeno parlo per me) lo siamo ancora, e siamo identificati nel bene o nel male con questa, chi più chi meno. c'è chi lavora per smantellarla e chi la osserva in modo da conoscersi meglio...

La morte è l'ultimo scoglio, e integrare la morte nell'essere è un passo non da poco. Sono d'accordo con te a livello filosofico, ma non è così semplice per quanto riguarda la nostra morte, la morte della personalità (che si identifica anche con la carne). Bisogna prima morire in vita per poter risorgere, ed inevitabilmente bisogna nascere due volte.

L'integrazione della morte è un passo straordinario nella vita di ogni essere, in quanto ti permette di vivere pienamente questa vita senza paure...ma non è un passo così ordinario. Basta vedere come siamo automatici nella vita per capire come la personalità ci freghi in tutto. La personalità si appropria anche di belle filosofie e misticismo... Non è una cosa semplice da sconfiggere. e sempre li, muta pelle in continuazione.

io penso che tu - e correggimi se sbaglio- ti riferisca comunque ad esseri straordinari che son riusciti in questo intento in questa determinata incarnazione...per tanti di noi è importante solo evolvere verso quel tipo di coscienza, fare un passetto... Comunque è un discorso ampio...

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no, non mi riferisco a esseri superiori.......

basta osservare e comprendere,,,,una volta compreso non hai scampo....ciò che eri muore,,,,ogni volta rinasce e ogni volta muore ad ogni esperienza muore,......così solo così si è vivi....

lo shock provato inizialmete è mostruso, io fui avvolto dallo sconforto , ho avuto voglia di morire , ma ero già morto.....

però la gioia di vivere è incommensurabile, senza possibile descrizione----

comuque troco centrato la ressurrezione di cui parli...

ricorda cio che continua è sempre illusorio, cio che è , è in un limbo senza tempo.....

L'ego..molti affermano che scompare...in effetti scompare, muore solo l'identificazione con esso, il contenuto rimane per essere utilizzato da cio che è vita, da cio che siamo......altrimenti come potrei scrivere, guidare , parlare....

vi posto un passo in merito

Gesù disse, "Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto un cadavere, e chi ha scoperto un cadavere è al di sopra del mondo."

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Razionalmente è difficile dare una definizione di morte, non avendo noi, in quanto personalità avutane (si dice?) esperienza. Ci si può filosofeggiare o credere a varie discipline, religioni, sistemi di credendenze e via discorrendo, ma a livello di personalità il dubbio rimane su cosa si realmente la morte. Io la paragono al sonno. Noi muoriamo -se ci pensate- simbolicamente ogni giorno. E senza fare sforzi. Socrate -anche se molto razionalemte- confortava i suoi amici, nei momenti precedenti la bevuta della cicuta, dicendo loro di non preoccuparsi perchè la morte era un sonno senza sogni. Mi piace molto questa definizione.

Socrate per l'atto che andava a compiere con volontà e tranquillita può definirsi un illuminato.....un uomo risorto.

Sono d'accordo, e anche vero che sè la mettiamo a livello anatomico, le nostre cellule muoiono ogni istante.Il corpo

ogni 7 anni si rinnova dunque una parte di noi è morta.Tu citavi l'amico SOCRATE,be è uno dei miei preferiti quando vuoi possiamo dialogare in termini socratici.

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no, non mi riferisco a esseri superiori.......

basta osservare e comprendere,,,,una volta compreso non hai scampo....ciò che eri muore,,,,ogni volta rinasce e ogni volta muore ad ogni esperienza muore,......così solo così si è vivi....

lo shock provato inizialmete è mostruso, io fui avvolto dallo sconforto , ho avuto voglia di morire , ma ero già morto.....

però la gioia di vivere è incommensurabile, senza possibile descrizione----

comuque troco centrato la ressurrezione di cui parli...

ricorda cio che continua è sempre illusorio, cio che è , è in un limbo senza tempo.....

L'ego..molti affermano che scompare...in effetti scompare, muore solo l'identificazione con esso, il contenuto rimane per essere utilizzato da cio che è vita, da cio che siamo......altrimenti come potrei scrivere, guidare , parlare....

vi posto un passo in merito

Gesù disse, "Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto un cadavere, e chi ha scoperto un cadavere è al di sopra del mondo."

[/quote

il discorso è semplice e complesso nelloe stesso modo...Sotto un certo punto di vista l'anima è immortale. Scende sulla terra acquista un vestito (ego o personalità) che deve permetergli di imparare qualcosa per fare un passetto avanti nella scala evolutiva. Dal punto di vista di questa anima c'è un eterno ritorno se non arriva all'illuminazione totale durante l'incarnazione terrestre, dove raggiunge direttamente l'uno. Il ciclo di reincarnazioni si basa su questo concetto (samsara), e da un punto di vista filosofico l'anima non muore e non nasce, passa da uno stato all'altro dal denso (materia) all'etereo.... lo scopo finale sarebbe quello di liberare l'anima da questo eterno ritorno sulla terra, ma questo comporta spesso molte incarnazioni e molti vestiti. Gesù fu una personalità che morì nella sua incarnazione e e fece ritornare all'Uno direttamente l'anima che incarnava...Ci sono due processi quindi uno evolutivo e uno diretto. La vera liberazione è quella del ritorno diretto all'Uno, mentre l'altra è un processo di ritorno dell'anima in questa terra che non prevede comunque la sua morte. Questa vive in eterno (in realtà non è così) e ritorna per fare esperienze. Le farie filosofie si possono ricondurre a questi due processi. Uno evolutivo e l'altro diretto. Gesù parlava di "evoluzione" ad alcune anime e di salto diretto per altre anime più evolute verso quel tipo di salto. Tutte le filosofie ci parlano di questo... L'anima di per se non muore mai, ma ha la possibilità di ritornare all'Uno direttamente senza tornare nella carne e assumere un altro Ego....su tutto ciò che hai detto sopra sono d'accordissimo l'ego muore con la morte fisica (e con la more dei corpi sottili in astrale), ma l'anima ritorna se quell'ego non gli ha permesso di liberarsi dalla catena di reincarnazioni....

Quindi non fa una piega quello che dici...ma quello che affermo io è che non è semplice arrivare all'illuminazione totale in questa vita...se fosse così l'anima che incarniamo probabilmente non tornerebbe.

questo è il mio pensiero, che comunque condivide e non contraddice assolutamente il tuo. Mi trovo d'accordo con tutto, ma bisogna fare delle distinzioni. Le anime hanno in se coscienze diverse è spesso hanno bisogno di cose diverse per poter capire che non sono un Ego...ma sono delle anime....ora mi fermo...

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....quindi se l'anima e' immortale significa che e' eterna?....e se e' eterna significa che non e' mai stata creta ma esiste da sempre e esistera' per sempre in "forme" diverse in relazione al grado di evoluzione?

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tanto per cambiare non mi riesce di farmi capire. Un mio amico dice che bisognerebbe disporre di un dizionario mondo - ransie / ransie - mondo.

comunque... non credo di avere paura della morte di per se stessa.

Ho paura invece di non poter scegliere; quando ammalarmi, perdere qualcuno, qualcosa, non essere preparato ad attendere una nuova condizione o l' intuire la morte. Questo invece mi terrorizza.

In potenza sono sempre un pò in tensione come se dovessi sempre aspettarmi qualunque cosa.

In atto a volte mi sorprende di me una straordinaria capacità di reazione che contrasta con il mio essere

perennemente ansiosa.

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....quindi se l'anima e' immortale significa che e' eterna?....e se e' eterna significa che non e' mai stata creta ma esiste da sempre e esistera' per sempre in "forme" diverse in relazione al grado di evoluzione?

Sotto un certo di vista filosofico può essere considerata eterna l'anima...Ma ricordiamoci che l'anima ha uno scopo che è quello di ritornare nel centro dell'Uno (in realtà siamo già nell'Uno ma alla "periferia")...Il ritorno diretto al centro evita all'anima di incarnarsi in altri corpi (ego o personalità) e di fare esperienze nella materia. Comunque è solo attraverso l'incarnazione (da una coscienza Ego che ha "compreso") che l'anima ha la possibilita di ricevere un impulso verso il centro dell'uno. Questo è il ritorno all'indistinto. Poi c'è il viaggio dell'anima nelle varie incarnazioni in personalità ego. Del perchè non ha senso identificarsi con la personalità è chiaro. La personalità, noi in quanto identità, non siamo nulla. La personalità (e tutto quello che rappresenta) è passeggera, soggeta a trasformazione, dolore e morte. Inoltre tutto quello a cui questa personalità si attacca, è soggetto allo stesso trattamento. Non ci possono essere punti fissi nell'ego. Quindi sono inutili da punto di vista filosofico (e se vogliamo anche pratico) gli attaccamenti che la personalità cerca nella vita. In questo grande gioco cosmico l'importante è l'anima che incarniamo. Noi (in quanto identità o personalità) siamo semplicemente un vestito. Capirlo intellettualmente è già importante, ma cominciare a lavorare per "conoscere se stessi" e smantellare l'Ego è -a mio parere- essenziale. Paradossalmente fa parte dello scopo della nostra personalità riconoscere che non siamo nulla (che la nostra personalità non è nulla) e cercare il collegamento con l'anima. Nel momento che ci identificheremo con l'anima e non con tutti i giochini della mente egoica avremmo portato a compimento lo scopo della nostra esistenza e forse di quella dell'anima errabonda che accompagnamo in questo piccolo percorso...spero di aver chiarito in linea di massima questo mio pensiero...

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il discorso è semplice e complesso nelloe stesso modo...Sotto un certo punto di vista l'anima è immortale.

qui ci separiamo io non amo fare ipotesi, l'anima.....cos'è? Per me oltre ad un suono è un'insieme di fantasie popolari, può essere tutto o nulla......io per cio che so, dico che non esiste.

Scende sulla terra acquista un vestito (ego o personalità) che deve permetergli di imparare qualcosa per fare un passetto avanti nella scala evolutiva. Dal punto di vista di questa anima c'è un eterno ritorno se non arriva all'illuminazione totale durante l'incarnazione terrestre, dove raggiunge direttamente l'uno. Il ciclo di reincarnazioni si basa su questo concetto (samsara), e da un punto di vista filosofico l'anima non muore e non nasce, passa da uno stato all'altro dal denso (materia) all'etereo.... lo scopo finale sarebbe quello di liberare l'anima da questo eterno ritorno sulla terra, ma questo comporta spesso molte incarnazioni e molti vestiti.

cosa si reincarla.?...il sapere.?...ho il sapere individuale, voi siete il vostro ego....l'ego è conoscenza ed accumulo di sensazioni,,,,,,,questo vivrà anche in seguito a noi, non è il nostro sapere un'insieme (matmaticamente parlando) che contiene quello delle civiltà antiche? Ciò che vi fa sperare e credere nella reicarnazione è la stupida convizione di essere individuali, ma cio che diversifica uno dall'altro è l'ego e già in vita è solo un'idea non un fatto.....non è vivo noi lo rendiamo o meglio lo crediamo vivo , ma in realtà non è vero,,,,

Gesù fu una personalità che morì nella sua incarnazione e e fece ritornare all'Uno direttamente l'anima che incarnava...Ci sono due processi quindi uno evolutivo e uno diretto. La vera liberazione è quella del ritorno diretto all'Uno, mentre l'altra è un processo di ritorno dell'anima in questa terra che non prevede comunque la sua morte. Questa vive in eterno (in realtà non è così) e ritorna per fare esperienze. Le farie filosofie si possono ricondurre a questi due processi. Uno evolutivo e l'altro diretto. Gesù parlava di "evoluzione" ad alcune anime e di salto diretto per altre anime più evolute verso quel tipo di salto. Tutte le filosofie ci parlano di questo... L'anima di per se non muore mai, ma ha la possibilità di ritornare all'Uno direttamente senza tornare nella carne e assumere un altro Ego....su tutto ciò che hai detto sopra sono d'accordissimo l'ego muore con la morte fisica (e con la more dei corpi sottili in astrale), ma l'anima ritorna se quell'ego non gli ha permesso di liberarsi dalla catena di reincarnazioni....

Quindi non fa una piega quello che dici...ma quello che affermo io è che non è semplice arrivare all'illuminazione totale in questa vita...se fosse così l'anima che incarniamo probabilmente non tornerebbe.

questo è il mio pensiero, che comunque condivide e non contraddice assolutamente il tuo. Mi trovo d'accordo con tutto, ma bisogna fare delle distinzioni. Le anime hanno in se coscienze diverse è spesso hanno bisogno di cose diverse per poter capire che non sono un Ego...ma sono delle anime....ora mi fermo...

l'uno e l'unicità, la morte dell'ego....vedi se ti identifichi con qualcosa che è accumulo ,e l'ego lo è, sei limitato entro i confini del sapere e di cio che conosci e hai vissuto.....se rompi tutto cio , non ti identifichi più con una cosa, non hai più confini ne limiti? Hai presente cosa significa? Sei cio che è adesso.......cosa dovrebbe morire e cosa reincarnarsi? Non so se riesco a rendere l'idea......

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tanto per cambiare non mi riesce di farmi capire. Un mio amico dice che bisognerebbe disporre di un dizionario mondo - ransie / ransie - mondo.

............

:10:

quante copie ne facciamo stampare

:D:

ahahahahahahahah che tajoooooooooooooooooo* (*gergo romano trad.: Che cosa simpatica hai detto....anche a me è servito un vocabolario :abbr: )

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Io non riesco a seguirvi. :abbr:

Che senso ha tutto questo? A che cosa serve un corpo all'anima, se esistesse?

Il discorso dell'UNO mi ricorda del Big Bang...interessante quando scienza e filosofia si allineano. :10:

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qui ci separiamo io non amo fare ipotesi, l'anima.....cos'è? Per me oltre ad un suono è un'insieme di fantasie popolari, può essere tutto o nulla......io per cio che so, dico che non esiste.

cosa si reincarla.?...il sapere.?...ho il sapere individuale, voi siete il vostro ego....l'ego è conoscenza ed accumulo di sensazioni,,,,,,,questo vivrà anche in seguito a noi, non è il nostro sapere un'insieme (matmaticamente parlando) che contiene quello delle civiltà antiche? Ciò che vi fa sperare e credere nella reicarnazione è la stupida convizione di essere individuali, ma cio che diversifica uno dall'altro è l'ego e già in vita è solo un'idea non un fatto.....non è vivo noi lo rendiamo o meglio lo crediamo vivo , ma in realtà non è vero,,,,

l'uno e l'unicità, la morte dell'ego....vedi se ti identifichi con qualcosa che è accumulo ,e l'ego lo è, sei limitato entro i confini del sapere e di cio che conosci e hai vissuto.....se rompi tutto cio , non ti identifichi più con una cosa, non hai più confini ne limiti? Hai presente cosa significa? Sei cio che è adesso.......cosa dovrebbe morire e cosa reincarnarsi? Non so se riesco a rendere l'idea......

Beh...non ho mai detto che l'ego si reincarna. Ho fatto un discorso sull'anima che puoi accettare o no. Ma questo tipo di filosofia è quello che le tradizioni ci dicono. Uno può credere che sia così o no (parliamo in tutti e due i casi di credenze), non cambia assolutamente nulla. L'anima è quella che ti permette la presenza su questo pianeta in quanto ego. Se tu la vuoi chiamare ipotesi, ogni cosa è ipotesi (e discutibile) perfino l'ego, l'illuminazione, gli archetipi, Dio e cos'altro. Ci sono cose che non si possono negare come non si possono affermare l'esistenza. Tu puoi affermare che l'anima non esiste e io che esiste, ma ciò non cambia nulla. Io chiamo anima quella che una volta morto completamente l'ego ritorna all'Uno indistinto. Tu semplicemente -se non ho capito male - non gli dai un nome. Che cambia? finisco col dire che L'ego è una struttura molto più complessa di una semplce mente che non si identifica più...

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sbizzarritevi..?

cosa c'è dopo?

E? possibile saperlo?

Vi spaventa?

Pensteci...perchè?

:abbr:

Ci sarà ciò che è sempre stato, tolta la nostra identificazione con il corpo-mente, che rimane?

"Qual'era il tuo volto prima di nascere?"

Ciao

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