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Colpa & Depressione


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Sono iscritto al primo anno di psicologia come seconda laurea ad oggi sono piuttosto insoddisfatto della mia professione come infermiere che pur garantendomi un posto, non mi ha certo appagato professionalmente. Ho 35 anni mi sono posto oggi la domanda cosa farò da grande ? un po' sarcastica, ritengo tuttavia di potermi chiedere ancora qualcosa a me stesso per poter migliorare la mia posizione lavorativa. Il problema è nato qualche anno fa in seguito a un difficile periodo personale che mi ha portato al divorzio. Prima della separazione ho conosciuto la mia attuale compagna, un colpo di fulmine, una passione intensa che ha fatto crollare tutte le basi su cui avevo posto la relazione "fiducia", "lealtà" attraverso il "tradimento" e la "menzogna". Dalla relazione con la mia ex-moglie è nato mio figlio oggi 4 anni, nutro un sentimento di attaccamento molto forte per il bambino e attraverso una seconda causa legale sono riuscito a poterlo vedere qualche volta in più la settimana. E' da poco che il bambimo mi chiama "papi" prima per lui ero il suo migliore amico. Sperimento ogni giorno il binomio Colpa/Depressione per non essere stato capace nei suoi confronti di continuare la relazione precedente. Ho smesso di sognare o almeno non ricordo i sogni a volte riaffiorano i ricordi passati con la mia compagna e li rivivo in modo molto doloroso, per diverso tempo la mia casa è rimasta "statica" ora ho iniziato a eliminare molti effetti personali di un passato che vive dentro di me e come un "tribunale" elargisce sentenze di colpe senza appello. La mia preoccupazione più grande è poter far crescere il bambino in un clima sereno per non lasciar cadere su di lui le mie colpe personali.

Vi ringrazio per il tempo dedicatomi.

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Sono iscritto al primo anno di psicologia come seconda laurea ad oggi sono piuttosto insoddisfatto della mia professione come infermiere che pur garantendomi un posto, non mi ha certo appagato professionalmente. Ho 35 anni mi sono posto oggi la domanda cosa farò da grande ? un po' sarcastica, ritengo tuttavia di potermi chiedere ancora qualcosa a me stesso per poter migliorare la mia posizione lavorativa. Il problema è nato qualche anno fa in seguito a un difficile periodo personale che mi ha portato al divorzio. Prima della separazione ho conosciuto la mia attuale compagna, un colpo di fulmine, una passione intensa che ha fatto crollare tutte le basi su cui avevo posto la relazione "fiducia", "lealtà" attraverso il "tradimento" e la "menzogna". Dalla relazione con la mia ex-moglie è nato mio figlio oggi 4 anni, nutro un sentimento di attaccamento molto forte per il bambino e attraverso una seconda causa legale sono riuscito a poterlo vedere qualche volta in più la settimana. E' da poco che il bambimo mi chiama "papi" prima per lui ero il suo migliore amico. Sperimento ogni giorno il binomio Colpa/Depressione per non essere stato capace nei suoi confronti di continuare la relazione precedente. Ho smesso di sognare o almeno non ricordo i sogni a volte riaffiorano i ricordi passati con la mia compagna e li rivivo in modo molto doloroso, per diverso tempo la mia casa è rimasta "statica" ora ho iniziato a eliminare molti effetti personali di un passato che vive dentro di me e come un "tribunale" elargisce sentenze di colpe senza appello. La mia preoccupazione più grande è poter far crescere il bambino in un clima sereno per non lasciar cadere su di lui le mie colpe personali.

Vi ringrazio per il tempo dedicatomi.

ciao,con molto rispetto mi piace dirti alcune cose,cosa farai da grande? bè credo che profesionalmente gia sei sulla strada giusta,non ti appaga professionalmente?pensa a quante persone un lavoro non c'è l'hanno,poi da uno che studia psicologia non lo accetto(che corrente psicologica ti piace?).Credo poi che ai un tesoro che ti chiama "papi"ecco in virtù di questo la tua vita ti dovebbe sorridere più che mai.Personalmente dimentica il passato guarda avanti è fai tesoro di eventuali errori,sgombra la tua mente dai fantasmi,stai vicino al tuo cucciolo,già il fatto di vederlo crescere è un motivo di felicità.Con molta umiltà ANTIUS

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ciao Lorenzo,

sono figlia di genitori separati e spero di poterti dire qualcosa per essere più ottimista.

Secondo me l ' errore che stai facendo è proprio quello di rimproverarti colpe che non hai, potresti con il tuo atteggiamento rovinare il giusto ambiente sereno e rilassato in cui far crescere il bambino.

Andrà tutto bene se sarai un papà presente e affettuoso. Cerca magari di condividere l' amore che hai per tuo figlio anche con la tua nuova compagna così farai del bene sia al bimbo che alla compagna che ti sta accanto amorevolmente. Di famiglie allargate ce ne sono tantissime che funzionano egregiamente.

Devi essere tu però il motore che può far realizzare questo stato di cose, se smetti di torturarti psicologicamente ne avrete vantaggio tutti. Il bambino non soffrirà del fatto che non sei più con la sua mamma se non glielo farete pesare. Questo scusami, è più uno sfogo che un giudizio e mi permetto perchè ho vasta esperienza sulle mie giovani seppur larghe spalle.

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sono d'accordo con Ransie, dovresti mettere da parte sensi di colpa e paure e godere dei momemti insieme al tuo bambino, anche mio figlio ha 4 anni e il padre lo vede un weekend su due, da sempre (a parte un periodo di 8 mesi l'annoscorso), non siamo separati è fuori per lavoro ma comunque è un padre presente per quel che può, certo i genitori separati hanno altri problemi, legati al loro rapporto ma credimi c'è di peggio. L'unica cosa importante è cercare di andare d'accordo con l'ex moglie, perchè è madre di tuo figlio ma nello stesso tempo integrare la tua attuale compagna in questa tua esperienza di genitore. I sensi di copa lasciali da parte e viviti la tua vita. Vorresti fare lo psicologo? bene! Hai le idee chiare e non ti perdi d'animo, perchè no, anzi in bocca al lupo per il tuo futuro.

E ricorda il buon genitore è quello che si pone delle domande e non chi crede di fare tutto bene...

un abbraccio

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Indossiamo i nostri fallimenti, come abiti stretti.... col tempo le ferite guariscono, nella misura in cui noi ci perdoniamo.....ma ogni giorno incrociamo sguardi afflitti, augurandoci che prima o poi la serenità, prenderà il posto dei sensi di colpa.

Sono risposte ottimistiche e serene...che fa piacere leggere...ma credo che la sofferenza vada percorsa e accettata, come parte di noi.

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> che corrente psicologica ti piace?)

neuropsicologia cognitiva , inizio col prox anno come curriculum formativo

faccio tesoro di tutto quello che mi avete detto :-)

grazie

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