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"L'io",creazione del cervello stesso


Eugy

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Ciao a tutti,

Sono nuovo nel forum,e mi sono registrato quasi esclusivamente per postare cio che sto per scrivere,e per saperne di piu da voi;oltre per il fatto che adoro la psicologia,e il confronto intellettuale.

E' un periodo che penso molto alla vita,agli esseri umani,e mi pongo la pseudo-domanda che prima o poi tutti si fanno : Qual'è il senso della vita.

Ieri sera,prima di addormentarmi,stavo appunto pensando un po,e sono giunto ad un punto che non c'entra molto con il senso della vita,ma credo che possa servire a spiegare certe cose:

"L'io" è una semplice creazione del cervello stesso.

Sembra un'affermazione banale,ma a mio parere non lo è perniente e mi ha portato a pensare ad un'altra cosa:

Se la persona muore,e quindi,"L'io" muore,quando una persona nasce,"L'io" nasce.

Cio che voglio dire,è che probabilmente,in quanto creazione del cervello stesso,"L'io" si "Reincarni" ogni volta che una persona muore e nasce.(Con questo non voglio alludere alla reincarnazione come viene descritta nella religione,tutto cio non ha niente a che fare con la religione)

Purtroppo non riesco ad esprimermi meglio,tutto cio è frutto di un pensiero ancora poco elaborato,uno "schizzo" diciamo,una cosa che mi è apparsa nella mente ieri sera,forse sono cose gia superate ma come detto sopra,io non penso siano cosi banali come sembrano.

Gradirei moltissimo le vostre opinioni,è tutto il giorno che mi ripeto nella testa : "l'io" creazione del cervello stesso,"l'io" creazione del cervello stesso,"l'io" creazione del cervello stesso, ecc...

Ed è tanto stresssante quanto interessante ;)

A voi.

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Ciao a tutti,

Sono nuovo nel forum,e mi sono registrato quasi esclusivamente per postare cio che sto per scrivere,e per saperne di piu da voi;oltre per il fatto che adoro la psicologia,e il confronto intellettuale.

E' un periodo che penso molto alla vita,agli esseri umani,e mi pongo la pseudo-domanda che prima o poi tutti si fanno : Qual'è il senso della vita.

Ieri sera,prima di addormentarmi,stavo appunto pensando un po,e sono giunto ad un punto che non c'entra molto con il senso della vita,ma credo che possa servire a spiegare certe cose:

"L'io" è una semplice creazione del cervello stesso.

Sembra un'affermazione banale,ma a mio parere non lo è perniente e mi ha portato a pensare ad un'altra cosa:

Se la persona muore,e quindi,"L'io" muore,quando una persona nasce,"L'io" nasce.

Cio che voglio dire,è che probabilmente,in quanto creazione del cervello stesso,"L'io" si "Reincarni" ogni volta che una persona muore e nasce.(Con questo non voglio alludere alla reincarnazione come viene descritta nella religione,tutto cio non ha niente a che fare con la religione)

Purtroppo non riesco ad esprimermi meglio,tutto cio è frutto di un pensiero ancora poco elaborato,uno "schizzo" diciamo,una cosa che mi è apparsa nella mente ieri sera,forse sono cose gia superate ma come detto sopra,io non penso siano cosi banali come sembrano.

Gradirei moltissimo le vostre opinioni,è tutto il giorno che mi ripeto nella testa : "l'io" creazione del cervello stesso,"l'io" creazione del cervello stesso,"l'io" creazione del cervello stesso, ecc...

Ed è tanto stresssante quanto interessante ;)

A voi.

l'Io è una parte del nostro cervello dal punto di vista psicologico..

è un modo per *schemare* la nostra psiche come il nostro inconscio, super.Io etc..

l'Io è acquisito non è innato..

uno nasce solo con gli istinti e il primo sentimento di attaccamento alla madre..

non capisco cosa tu voglia dire, o forse non ho letto con precisione perchè sto scappando via :;):

ciaoo !

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l'io è qualcosa di inscindibile dalla condizione di vita di un uomo? secondo me nn esiste uomo senza che esso sia cosciente del suo io. credo però che ci sia un momento nella vita in cui nn ci si rende conto, e a volte parlare di se stessi e del proprio io ci sembra come parlare di qualcun'altro. come quando si parla in terza persona di se stessi. nella mente la condizione di io ci deve essere per forza. nel senso l'io c'è perchè c'è l'uomo. poi a derivare dal cevello io penso che sia per forza così, ed è una delle cose che stanno alla base di una persona. e sarà una delle cose che sin il bambino minuscolo sa. i proporzione minore ma anche il bambino è cosciente del suo io secondo me.

nn so se sto dicendo stupidagini eh...

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l'io , il me...è un'idea...un pensiero. E' il pensiero che è l'immagine dhe abbiamo di noi stessi. E' il prodotto della vita di un uomo, l'insieme di ricordi, di esperienze, di sensazioni , di speranze.....

l'io è l'ego. L'io è cio che agisce nel mondo illusorio dello ieri e del domani....ma è sempre assente nell'adesso.

l'io è la nostra catena ai nostri pregiudizi...L'io è cio che lega gli ieri , che gli da continuita nel formare cio che pensiamo di essere...

io e cio che ci limita in cio che conosciamo senza di esso siamo INFITI!

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beh,voi state parlando del "qui ora" del carpe diem ..e cioe vivere la vita con intensita! :drinks:

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l'io è la distrazione del qui e ora.....

quando c'è l'io non puoi essere nel qui e ora...

il qui e ora inizia quando finisce l'io....quando si autocomprende e cessa.

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Signori ho da dire alcune cose:quando prendiamo a prestito un pensiero,una opinione che magari si avvicina al nostro modo di essere ,di visioni concettuale va bene.Ma io credo che quando ci imbarchiamo su concetti psico-filos......alla fine non so se facciamo un buon servizio alla comunità,mi spiego meglio.......quando sento parlare del IO,EGO.......francamente sono ignorante ,nel senso che ignoro il problema.......capisco che questo è un forum di psicologia,ma forse in alcuni momenti ci allontaniamo dal nostro modo di essere.....faccio un esempio ;se mi avvicinassi per la prima volta a questo sito,e leggendo alcuni post due sono le cose......ho sono tutti psicologi,o tutti folli.....trovo che sia molto bello la semplicità.la naturalezza,la sincerità.......molti predicano bene ma razzolano male........siate più felici,usate più spesso la parola gioia.......sono termini che forse sono dettati dal cuore.......

p.s. il servizio alla comunità riguarda se stessi.

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certo, anche le sperande, gli attaccamenti,gli scopi..... ecc,,,,ecc,,,, inizialmente è traumatico , poi è devastante , poi .....eh poi......scopritelo da voi, anche se non c'è in verità nessun voi che lo possa scoprire,,,,!

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certo, anche le sperande, gli attaccamenti,gli scopi..... ecc,,,,ecc,,,, inizialmente è traumatico , poi è devastante , poi .....eh poi......scopritelo da voi, anche se non c'è in verità nessun voi che lo possa scoprire,,,,!

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certo, anche le sperande, gli attaccamenti,gli scopi..... ecc,,,,ecc,,,, inizialmente è traumatico , poi è devastante , poi .....eh poi......scopritelo da voi, anche se non c'è in verità nessun voi che lo possa scoprire,,,,!

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credo che il problema sia il mio stomaco in questo momento...con le conseguenze del caso...del telefono me ne fotto!papale papale :teasin1125tc:

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Signori ho da dire alcune cose:quando prendiamo a prestito un pensiero,una opinione che magari si avvicina al nostro modo di essere ,di visioni concettuale va bene.Ma io credo che quando ci imbarchiamo su concetti psico-filos......alla fine non so se facciamo un buon servizio alla comunità,mi spiego meglio.......quando sento parlare del IO,EGO.......francamente sono ignorante ,nel senso che ignoro il problema.......capisco che questo è un forum di psicologia,ma forse in alcuni momenti ci allontaniamo dal nostro modo di essere.....faccio un esempio ;se mi avvicinassi per la prima volta a questo sito,e leggendo alcuni post due sono le cose......ho sono tutti psicologi,o tutti folli.....trovo che sia molto bello la semplicità.la naturalezza,la sincerità.......molti predicano bene ma razzolano male........siate più felici,usate più spesso la parola gioia.......sono termini che forse sono dettati dal cuore.......

p.s. il servizio alla comunità riguarda se stessi.

io credo che ognuno dovrebbe essere come è sinceramente.....

....forse voi quando toccate certi argomenti snaturate voi stessi......non fatelo!

Per me l'ego è qualcosa di visibile, tangibile, non una fantasia o una teoria.....io odio le teorie , le trovo inutili.

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Signori ho da dire alcune cose:quando prendiamo a prestito un pensiero,una opinione che magari si avvicina al nostro modo di essere ,...........................ho sono tutti psicologi,o tutti folli.....trovo che sia molto bello la semplicità.la naturalezza,la sincerità.......molti predicano bene ma razzolano male........siate più felici,usate più spesso la parola gioia.......sono termini che forse sono dettati dal cuore.......

p.s. il servizio alla comunità riguarda se stessi.

Caro Antius, qui di psicologi neanche l'ombra :Sick: , l'ipotesi della follia è quella più plausibile :p: .

Io credo che in questo forum sia possibile essere liberi di esprimersi (a volte anche oltre i limiti imposti dalle regole), ce chi ha bisogno di sentirsi come in un setting terapico e chi esprime pensieri elevatissimi (originalmente copiati di sana pianta) perchè li sentono come egosintonici, in fondo è un modo di passare il tempo.

Credo sia interessante per te (e qui vesto i panni dello psicologo cialtrone) osservare questa tua necessità di semplicità e naturalezza, che cozza con alcuni modi di comunicare che giudichi negativamente.

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credo che il problema sia il mio stomaco in questo momento...con le conseguenze del caso...del telefono me ne fotto!papale papale :Sick:

Ciao vasca anche io ho problemi di stomaco, a volte sento un peso che dal diaframma spinge sullo stomaco...a volte non la sento...in quel momento è probabile stia windsurfando :p:

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il problema non è se l'io sia più o meno una costruzione del cervello, il problema è quando sentiamo il vuoto e lasciamo che gli altri ci dicano ciò che siamo

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il problema non è se l'io sia più o meno una costruzione del cervello, il problema è quando sentiamo il vuoto e lasciamo che gli altri ci dicano ciò che siamo

Penny, io credo che il confronto con gli altri, sia l'unica risorsa utile per comprendere quello che di falso produce il nostro io aggrappato alle sue convinzioni.

Se avvertiamo il vuoto, il pensiero di colmarlo con qualcosa di nostro, piuttosto che con qualcosa che pensiamo non ci appartenga è una possibilità che abbiamo, un altra potrebbe essere accettiamo che ci sia il vuoto e un altra ancora che quello che emerge nella relazione con quello che esterno a me è accettabile.

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certo, anche le sperande, gli attaccamenti,gli scopi..... ecc,,,,ecc,,,, inizialmente è traumatico , poi è devastante , poi .....eh poi......scopritelo da voi, anche se non c'è in verità nessun voi che lo possa scoprire,,,,!

ciao Mio, scusa potresti spiegarmi, credo di non aver capito.

:Rose:

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nel senso che ogni sforzo per un risultato è una attività dell'io.

solo chi non compie sforzi e nel qui e ora.

Lo sforzo è l'azione per arrivare ad uno scopo....

quando un' io scopre, vede la sua superficilità, la sua stupida esistenza....nasce un trauma....solo chi riesce a non impersonificarsi al suo io per consapevolezza della verità ne giova.....

adesso scappo ne parleremo avanti!

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Fondamentalmente ho capito ma rimane il fatto che noi siamo azione, anche nella staticità. Il prodotto della nostra esistenza è in continuo movimento, ciò che facciamo, che subiamo, anche senza un vero e proprio scopo anche a discapito delle apparenze.

Scusa la bassezza del concetto ma a volte faccio fatica a comprendere, apprezzo molto l' altezza di certi pensieri, sublimati dalla conoscenza filosofica che dimostri di avere come anche altri in questo forum. Forse manco di una giusta capacità di astrazione e sono troppo legata "all' uso pragmatico" delle cose, come se tutto dovesse in qualche modo servire... A volte mi perdo in alcune letture e mi piacerebbe confrontarmici ma quando sono pronta per scrivere ho già perso l' essenza della dicussione.

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ma la mia è razionalità e praticità immacolata....forse credete di essere realistici o razionali, ma vivete di idee non di fatti,,,,questo è cio che vedo!

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ma la mia è razionalità e praticità immacolata....forse credete di essere realistici o razionali, ma vivete di idee non di fatti,,,,questo è cio che vedo!

....e se fosse un'idea anche la tua?

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quale?

Che la gente che pensa di essere razionale e realistica vive di idee?

Oppure che i concetti espressi sono razionalità immacolata, nel senso di semplice....

oppure cio che è opinione di Mio....bhè quella si ovviamente è un'idea.....

vedi sid molti, noto, parlano di Ego....ma ,indipendentemente dalle sfumature della sua descrizione, palesemente non vedono cio di cui parlano....

io potrei parlarti di un qualcosa che ho studiato senza averlo mai esperito, ed essere un grande oratore, ma cio non fa di me uno che "comprende cio di cui parla"..........L'ego , il mio ego, MIo....per me e come il maglione che ho adosso, lo vedo arrabbiarsi, lo vedo gioire, lo vedo comprendersi, ma non c'è impersonificazione con esso ed esso non mi guida in nessuna scelta, perchè la "scelta" è un suo sforzo, ed cio che noi siamo non è decisamente un'idea è l'ego è un'idea risultato di altre idee.....

per esempio noto, il tuo titubare e il dover scegliere se credere o non credere.....cio dimostra una scarsa apertura di te stesso verso l'accettazione del tuo ego, questo dover decidere, senza comprendere che lasciare che sia è comprendere che comunque sarà, dunque basta osservare senza dover "scoprire cos'è vero o falso" in quanto cio che si osserva logicamente è.

alla prossima sid.

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quale?

Che la gente che pensa di essere razionale e realistica vive di idee?

Oppure che i concetti espressi sono razionalità immacolata, nel senso di semplice....

oppure cio che è opinione di Mio....bhè quella si ovviamente è un'idea.....

vedi sid molti, noto, parlano di Ego....ma ,indipendentemente dalle sfumature della sua descrizione, palesemente non vedono cio di cui parlano....

io potrei parlarti di un qualcosa che ho studiato senza averlo mai esperito, ed essere un grande oratore, ma cio non fa di me uno che "comprende cio di cui parla"..........L'ego , il mio ego, MIo....per me e come il maglione che ho adosso, lo vedo arrabbiarsi, lo vedo gioire, lo vedo comprendersi, ma non c'è impersonificazione con esso ed esso non mi guida in nessuna scelta, perchè la "scelta" è un suo sforzo, ed cio che noi siamo non è decisamente un'idea è l'ego è un'idea risultato di altre idee.....

per esempio noto, il tuo titubare e il dover scegliere se credere o non credere.....cio dimostra una scarsa apertura di te stesso verso l'accettazione del tuo ego, questo dover decidere, senza comprendere che lasciare che sia è comprendere che comunque sarà, dunque basta osservare senza dover "scoprire cos'è vero o falso" in quanto cio che si osserva logicamente è.

alla prossima sid.

Ciao Mio.....

ognuno di noi vive ANCHE di idee chi piu' chi meno ne ha e cerca le conferme alle proprie idee: le idee sono delle intuizioni e quando ne hai una vuoi verificarne tutti i contorni!

Noi siamo fatti di tante parti e una di queste e' l'ego, purtroppo, come ho gia' detto in qualche altro forum di discussione, nella nostra cultura occidentale e' stato dato un ruolo eccessivo e un'importanza elevata a questa piccola parte di noi fino a fargli assumere un ruolo che non gli compete.

L'ego e' quello che fa si che si possa scegliere il percorso migliore per arrivare ad una certa destinazione e , in questo esempio, non e' plausibile dire

"lasciare che sia ".....

perche' non si arriverebbe mai da nessuna parte....

...non tutto si deve lasciar scorrere e fluire perche' se l'ego esiste e' necessario trovare la sua giusta collocazione e utilizzo....

hai presente la differenza tra il "carpe diem" e il "panta rei".....

E' necessarioaccettare l'ego perche' esiste, dargli la giusta collocazione....ma sapere che esiste non significa idenficarsi con esso perche' sarebbe come dire che visto che il mio cuore batte allora io sono il mio cuore....e tutto il resto?

Detto questo secondo me, per ognuno di noi, ci sono cose in cui si crede, cose che si conoscono e cose che si scelgono

....lasciar scorrere tutto perche' e' inutile opporsi agli eventi, che nemmeno sappiamo quali sono, e' un atteggiamento passivo che non permette, molto spesso, nemmeno di accorgersi di cio' che si ha di fronte

E' vero che le cose accadono ma e' fondamentale l'atteggiamento che di volta in volta assumiamo noi in queste situazioni e se questo atteggiamento e' solo di "osservazione" noi lasciamo scorrere la nostra vita senza mai viverla: sarebbe come vedere un film, e se per certi aspetti la nostra vita e' un film a me piace essere il protagonista della mia e non un semplice spettatore.....

...alla prossima e

buonissima giornata

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Ciao Mio.....

ognuno di noi vive ANCHE di idee chi piu' chi meno ne ha e cerca le conferme alle proprie idee: le idee sono delle intuizioni e quando ne hai una vuoi verificarne tutti i contorni!

Noi siamo fatti di tante parti e una di queste e' l'ego, purtroppo, come ho gia' detto in qualche altro forum di discussione, nella nostra cultura occidentale e' stato dato un ruolo eccessivo e un'importanza elevata a questa piccola parte di noi fino a fargli assumere un ruolo che non gli compete.

L'ego e' quello che fa si che si possa scegliere il percorso migliore per arrivare ad una certa destinazione e , in questo esempio, non e' plausibile dire

"lasciare che sia ".....

perche' non si arriverebbe mai da nessuna parte....

...non tutto si deve lasciar scorrere e fluire perche' se l'ego esiste e' necessario trovare la sua giusta collocazione e utilizzo....

hai presente la differenza tra il "carpe diem" e il "panta rei".....

E' necessarioaccettare l'ego perche' esiste, dargli la giusta collocazione....ma sapere che esiste non significa idenficarsi con esso perche' sarebbe come dire che visto che il mio cuore batte allora io sono il mio cuore....e tutto il resto?

Detto questo secondo me, per ognuno di noi, ci sono cose in cui si crede, cose che si conoscono e cose che si scelgono

....lasciar scorrere tutto perche' e' inutile opporsi agli eventi, che nemmeno sappiamo quali sono, e' un atteggiamento passivo che non permette, molto spesso, nemmeno di accorgersi di cio' che si ha di fronte

E' vero che le cose accadono ma e' fondamentale l'atteggiamento che di volta in volta assumiamo noi in queste situazioni e se questo atteggiamento e' solo di "osservazione" noi lasciamo scorrere la nostra vita senza mai viverla: sarebbe come vedere un film, e se per certi aspetti la nostra vita e' un film a me piace essere il protagonista della mia e non un semplice spettatore.....

...alla prossima e

buonissima giornata

vedi Sid .....ogni termine può essere visto come si vuole, o arragiarselo ad arte....per me un idea un pensiero nasce dal passato e cio accade solo con chi è , un 'idea è un pensiero un progetto, che ha uno scopo, e richiede uno sforzo per raggiungerlo......diverso è parlare di idea o pensiero creativo che non nasce dal vecchio ma nasce da cio che è....come dire un conto è aggiungere unaq frase ad un brano già in atto...un conto è scrivere frasi su un foglio sempre bianco,,,,

dici bene..l'ego come strumento e non come autista....tutto qui....il nostro essere non è = l'ego.

per il resto concordo io non parlo di passività,ma di comprensione.... :huh: .

se mia moglie muore, è morta, pensare a che bello se....pensare che se ci fosse sarebbe,,,,pensare che.....non serve a una cippalippa....

quando colgo cio che è.....lei non c'è, mi muovo partendo da li...creo il nuovo...

ora così espresso è tutto banale , ma nella vita si vive e si parte dai pensieri non dai fatti.....non negatelo è la condizione dell'uomo-

dunque non passività, ma attenzione a cio che è senza giudizio come start dell'azione.... :D:

un saluto

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