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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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Beh, Judi, non saprei che dirti. E' come se, dopo tutti questi mesi di tormento utilizzati a cercare di imparare ad adeguarmi all'idea di doverlo perdere e di cercare di detronizzarlo dal ruolo di baricentro del mio esistere che era diventato, ora ci fossi riuscita sul serio, anche se è ancora qui. Tuttavia, è come se il processo si fosse compiuto e, anche se devo ammetere di essere molto felice di rivederlo ancora, a livello emotivo mi sono staccata da lui. Che questa partenza sia solo una farsa, che non avvemga mai, ma fosse stata solo architettata perchè io facessi esattamente ciò che ho fatto? Ho accelerato i miei tempi (e il mio transfert/attaccamento), fino a riuscire a dichiararmi in tempi rapidi perchè sapevo di avere poco tempo. Forse, se avessi saputo di averlo a tempo indeterminato, starei ancora a lambiccarmi il cervello, a sognarlo e a rimanere concentrata solo su quello. Infatti, quando alla fine della seduta mi ha chiesto quale fosse il mio bilancio del primo anno di terapia (cominciato esattamente ad un anno da ieri) ho risposto: "Ora penso che si possa cominciare".

sinceramente?

mi sembrerebbe davvero contorto e crudele come sistema!

mi sembra che tu stia facendo un po' di "dietrologia"...

ti assicuro che il transfert ha una sua naturale evoluzione anche sapendo di poter avere il proprio psi a tempo indeterminato!

comunque sia andato, la cosa più importante è proprio la tua ultima affermazione!

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Io penso, in questo momento (ma mi riservo la possibilità di cambiare idea), che tutto ciò finisca per farci diventare più ciniche, più disilluse, meno pronte a fidarci (paradossalmente), a cedere al desiderio di acere un punto di riferimento proiettando l'immagine che cerchiamo sul primo che ce la ricorda, anche se vagamente. Ci fa imparare che nessuno, neppure il terapeuta (sebbene faccia parte di un'altra categoria rispetto a tutti gli esseri umani che potremo mai conoscere) può "esserci" come noi vorremmo. In fondo, ci fa vivere da adulti il distacco dal ruolo di figli solo intuito da bambini; ce lo ricorda obbligandoci, anche con la sofferenza, ad accettare il fatto che ciascuno può essere il punto di riferimento solo per se stesso, e che i rapporti con gli altri possono funzionare (nel rispetto loro e nostro) solo se rimaniamo fermi sul nostro asse e non "aggrediamo" l'altro con aspettative solo nostre.

P.S. Io, comnunque andrà, alla fine dell'ultima seduta col mio me lo abbraccerò. Con tutto ciò che ha comportato la mia terapia, è di sicuro una persona che non dimenticherò.

ti sento un po' amara...

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anche io marghertia ho l'impressione che tu sia intristita....tra l'altro condivido anche ciò che dici, in effetti la terapia serve a renderci autonomi ma per farlo dobbiamo passare proprio da quei sentimenti "infantili" che cihanno tenuto legato ai nostir genitori....poi ognuno a modo suo....

però nel tuo scritto ci leggo una nota di amarezza....uan specie di disillusione....rispetto a non so cosa...

L'abbraccio finale? Mi paicerebbe....ma non so chi sarò io alla fine di questo percorso e cosa vorrò....certo queste persone per noi sono davvero indimenticabili....

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Sono triste, infatti. E stanca, disillusa, abulica.

Ho bisogno solo di tempo.

P.S per Judi: circa un'ora fa ho pensato a ciò che avevo scritto e mi sono resa conto che mi ero fatta un grosso film con la storia della partenza. Pardon!

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Io penso, in questo momento (ma mi riservo la possibilità di cambiare idea), che tutto ciò finisca per farci diventare più ciniche, più disilluse, meno pronte a fidarci (paradossalmente), a cedere al desiderio di acere un punto di riferimento proiettando l'immagine che cerchiamo sul primo che ce la ricorda, anche se vagamente. Ci fa imparare che nessuno, neppure il terapeuta (sebbene faccia parte di un'altra categoria rispetto a tutti gli esseri umani che potremo mai conoscere) può "esserci" come noi vorremmo. In fondo, ci fa vivere da adulti il distacco dal ruolo di figli solo intuito da bambini; ce lo ricorda obbligandoci, anche con la sofferenza, ad accettare il fatto che ciascuno può essere il punto di riferimento solo per se stesso, e che i rapporti con gli altri possono funzionare (nel rispetto loro e nostro) solo se rimaniamo fermi sul nostro asse e non "aggrediamo" l'altro con aspettative solo nostre.

P.S. Io, comnunque andrà, alla fine dell'ultima seduta col mio me lo abbraccerò. Con tutto ciò che ha comportato la mia terapia, è di sicuro una persona che non dimenticherò.

non si tratta di essere ciniche, ma realiste...le aspettative nostre non hanno spesso nulla a che fare con l'esito della terapia.

Ieri ho forzato un po' il mio a fare un bilancio di questi mesi, lui si è ritratto con fermezza..

lei è qui per parlare, mi ha detto, parli, io ascolto.

Onestamente: :(:

quello che ho saputo della sua vita privata è proprio una questione che va a incastrarsi con una mia situazione personale che mi dilania...

quindi mi sono chiesta: vado a ruota libera su di me senza curarmi di quello che suscita in lui?

certo che vado! e lui impassibile come sempre, professionale.

Poi per caso è venuto fuori il nome di un mio amico che è suo paziente, e gli spiegavo che una frase che questo amico mi aveva detto a novembre mi aveva fatto riflettere e mi aveva divertito. Per un attimo, scioccamente, ho pensato che il psi proseguisse il discorso sul mio amico, un commento velocissimo, come si fa normalmente, anche in modo benevolo e in buona fede..

una sfinge. Soltanto, quando ha sentito il nome, ha fatto un cenno con la testa, brevissimo.

questa sua professionalità implacabile e granitica a volte, per una frazione di secondo, mi innervosisce. Al contrario, quando ci ripenso, mi rassicura tanto.

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ciao care..........

ieri seduta difficilissima!!ennesima difficoltà per aprirmi e parlare..........

Mi ha proposto di non andare piu' perchè lo scopo della psicot.è parlare spontaneamente........e se io non riesco ........ha detto che forse è meglio interrompere!

io gli ho detto che ci devo pensare...........e allora la prox.volta devo dargli una risposta cio' se continuare........(facendo lo sforzo di cambiare e aprirmi)oppure non andare piu'...........

volevo aggiornarvi.........

ho letto di marh......e digi........vorrei tanto starvi vicino e darvi consigli........ma non sono la persona molto adatta in qs periodo.......scusate!!

Voi siete sempre pronte e essere vocino a me...........

Pero' vi mando un abbraccione...........è poco lo so.........ma ve lo mando col cuore!

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elli non devi preoccuparti, l'abbraccione basta e avanza, tanto comunque sia ognuno di noi poi deve vedersela da solo!!!!

Anche la tua situazione è alquanto delicata, lo psi ti ha propri omesso di fronte a una scelta io non me l'aspettavo a dirti al verità....ma per esempio a parte questa cosa, ieri non hai proprio parlato di te? Non so....spero prenderai la decisione giusta....

ti abbraccio anche io...

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elli non devi preoccuparti, l'abbraccione basta e avanza, tanto comunque sia ognuno di noi poi deve vedersela da solo!!!!

Anche la tua situazione è alquanto delicata, lo psi ti ha propri omesso di fronte a una scelta io non me l'aspettavo a dirti al verità....ma per esempio a parte questa cosa, ieri non hai proprio parlato di te? Non so....spero prenderai la decisione giusta....

ti abbraccio anche io...

ciao giusy.....

non ho parlato.......non so perchè ma quando mi ha detto che lui è li per fare il suo lavoro......e che quindi dovevo cambiare per continuare ad andare li....son stata zitta........non riuscivo.....a dire nulla.....ma la cosa bella era che lui voleva sapere cosa sentivo e me lo chiedeva in modo determinato ed io non capivo cosa sentivo e cercavo di inventarmi qualcosa da dire......e ho iniziato a fare un discorso.........e lui mi ha subito stroncato dicendomi........non faccia teorie con me!!Voglio sapere cosa sente!!

E io non capivo proprio cosa sentivo,e se sentivo qualcosa........

E piu' di un mese che non parlo di me!!!

Detto senza filtri sento due cose........la prima non voglio lasciarlo perchè l'idea di avere un appoggio....che potro' usare in futuro.....mi rasserena.......dall'altra sono consapevole che vado li non per fare quello che lui mi chiede e quindi son d'accordo quando lui dice che non ha senso,andare.

Instintivamente........proprio perchè lo stimo moltissimo e lo reputo un bravissimo professionista.....voglio....cercare di impegnarmi per cambiare..anche se per me sarà molto faticoso.....lo faccio per me si......ma anche perchè non potri perderlo in qs momento.....

Gli ho detto delle cose che sentivo verso lui,gli ho detto che mi incute timore,che ho paura a disdire gli appuntamenti,gli ho detto in sostanza che ha un sacco di cose,che a me non piacciono,.....

Son vere ste cose ma io comunque lo stimo e gli sono affezionata......in un modo strano potrei addirittura dire che mi piace........!!!

Qs è la situazione..........

Un abbraccione............e tu mi raccomando con la tua psi.........seguo le tue vicende da vicino........eh...

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salve a tutti... è un po che non scrivo ma volevo attendere la seduta di oggi e visto che non riesco a dormire ve ne parlo adesso.

erano quattro settimane che non ci vedevamo dall' ultima volta nella quale le avevo confessato piangendo il mio innamoramento per lei, e ci eravamo lasciati dicendoci che avremmo riflettuto sul da farsi. i miei stati d' animo sono stati pervasi dalla depressione piu nera ma alla fine ho capito cio che realmente volevo...

cosi stamattina lei mi dice che questa cosa che è successa sarà molto utile ai fini della terapia mentre io, mostrandomi piu deciso che mai, le dico che non ce la faccio a reggere la distanza formale che ce tra noi e che vorrei toccarle le mani, abbracciarla, sentirne il profumo e che la mia attrazione per lei è talmente forte che sarei disposto ad interrompere la terapia anche subito se lei accettasse il rischio di uscire con me e decidesse di darmi la possibilita di farmi conoscere al di la di quelli che sono i miei problemi( le ho proprio rivolto un invito a venire a cena!!!!!!!!!!!)

il tutto condito da sorrisi mal celati da lei e cmq da una situazione per certi versi divertente... poi pero lei frena il mio entusiasmo dicendo che la sua etica non le permetterebbe mai di considerare una situazione del genere e che cmq non si aspettava questa posizione da dentro o fuori da parte mia. io le dico che cmq non ce la farei a stare senza vederla e lei mi risponde allora di tornare la prox volta e non abbandonare la terapia con lei.

sono andato via come se fossi stato svuotato di tutto, col viso di lei che mi sorride in mente e un senso di insoddisfazione e depressione profondi.

non fraintendetemi, sapevo che la sua reazione non poteva essere diversa da quella che poi si è verificata, ma come ogni persona innamorata speravo che cio che avevo sognato e vissuto ad occhi aperti fino ad allora potesse avverarsi!!! che sciocco!!

ditemi che ne pensate

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volevo poi dare un po di conforto a elli... so quanto è difficile esprimersi in terapia... per me è stato lo stesso all' inizio, ma poi se ti sforzi di farlo una prima volta , le altre ti peseranno ogni volta di meno... pensaci e prova a sforzarti la prox volta.... sicuramente la reazione del tuo psic. è stata dettata proprio dal desiderio di spronarti e non perche realmente pensi di lasciarti. la cosa giusta da fare penso sia quella di darti un altra possibilita... ti mando un grosso abbraccio!!!!

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salve a tutti... è un po che non scrivo ma volevo attendere la seduta di oggi e visto che non riesco a dormire ve ne parlo adesso.

erano quattro settimane che non ci vedevamo dall' ultima volta nella quale le avevo confessato piangendo il mio innamoramento per lei, e ci eravamo lasciati dicendoci che avremmo riflettuto sul da farsi. i miei stati d' animo sono stati pervasi dalla depressione piu nera ma alla fine ho capito cio che realmente volevo...

cosi stamattina lei mi dice che questa cosa che è successa sarà molto utile ai fini della terapia mentre io, mostrandomi piu deciso che mai, le dico che non ce la faccio a reggere la distanza formale che ce tra noi e che vorrei toccarle le mani, abbracciarla, sentirne il profumo e che la mia attrazione per lei è talmente forte che sarei disposto ad interrompere la terapia anche subito se lei accettasse il rischio di uscire con me e decidesse di darmi la possibilita di farmi conoscere al di la di quelli che sono i miei problemi( le ho proprio rivolto un invito a venire a cena!!!!!!!!!!!)

il tutto condito da sorrisi mal celati da lei e cmq da una situazione per certi versi divertente... poi pero lei frena il mio entusiasmo dicendo che la sua etica non le permetterebbe mai di considerare una situazione del genere e che cmq non si aspettava questa posizione da dentro o fuori da parte mia. io le dico che cmq non ce la farei a stare senza vederla e lei mi risponde allora di tornare la prox volta e non abbandonare la terapia con lei.

sono andato via come se fossi stato svuotato di tutto, col viso di lei che mi sorride in mente e un senso di insoddisfazione e depressione profondi.

non fraintendetemi, sapevo che la sua reazione non poteva essere diversa da quella che poi si è verificata, ma come ogni persona innamorata speravo che cio che avevo sognato e vissuto ad occhi aperti fino ad allora potesse avverarsi!!! che sciocco!!

ditemi che ne pensate

Caro Spider,

leggo il tuo appassionato post è non so bene cosa risponderti. E' inutile dire che capisco esattamente ciò che provi (prova ne sia che ho scritto su questo topic veri e propri deliri) ma, sicuramente, ciò in cui differisce la tua esperienza da quella di molti altri, qui e altrove, è che tu le abbia francamente detto ciò che provi invitandola, al contempo, ad uscire da quella stanza (ricordo questi versi: "Caro Dottore, basta distanza / varchiamo, La prego / il confine di questa stanza"). Io, dopo circa otto mesi di terapia, ho avuto solo il coraggio di dirgli che avevo bisogno di comunicargli che sentivo di essere innamorata di lui, sebbene sapessi che questi (o quei) sentimenti dovessero rimanere immobili dentro di me e che si trattava solo di un "problema" mio. Per fortuna, non ha attaccato con la solita, vecchia (e che mi sembra anche una risposta un po' univoca ad una serie differente di dinamiche che sembra non si possa/voglia affrontare; la risposta magica che ci concilia con le nostre coscienze ma fungendo da copera che ci lascia i piedi scoperti) storia delle proiezioni (Dio ci scampi!). Ora, lo so io come lo sai tu che i nostri "sentimenti" sono di gran lunga immotivati. Mi spiego: secondo me, la terapia e l'empatia che ne deriva col proprio terapeuta (e l'innamoramento) sono come la rappresentazione perennemente sospesa del momento in cui, nella vita fuori dal setting, chiedersti all'altro di uscire. E' come l'istantanea di quella condizione in cui conosci una persona (solo in superficie, ovviamente) e senti che potrebbe essereti affine o, almeno, senti di provare qualcosa che ti attrae verso di lei. Normalmente, si verificherebbe questo sentimento provando a conoscersi meglio, ma è proprio in questo che la terapia differisce da una normale situazione (e, quindi, non è neppure possibile applicare al mondo esterno ciò che si sperimenta lì dentro, come spesso ci ripetono come se avessimo tre anni): è la rappresentazione del desiderio frustrato, dell'aspettativa insoddisfatta, dell'interrogativo che non può avere risposta. Non lo dico con la calma e la pacatezza di chi abbia superato il momento, sia chiaro. Tuttavia, il pensiero che, conoscendolo, potrei scoprire che non mi piace (in quanto uomo) è alle volte consolante. Di più, non so che dire. Di sicuro, l'hai molto stupita, sebbene non mi sembri che lei non abbia avuto alcuna difficoltà a gestire la tua confessione (il che è una piccola garanzia sul fatto che sia brava). A volte mi chiedo: considerando che, nel mio caso, sono sola da molto tempo ma, al contempo, mi sono talmente abituata a questa condizione che non nascondo una certa paura nell'affrontare una relazione, conoscere e farmi conoscere etc, se il mio "attaccamento" al non-uomo (terapeuta) non possa rapporesentare una sorta di stand-by delle emozioni, che continuano ad essere chiuse dentro di me (e in quella stanza) e non trovano il modo per uscirne.

Torniamo, però, a te. Quando la vedi la prossima volta? Perchè non scrivi ciò che senti, in questo periodo, e, se ti va, lo rileggi a lei perchè possa capire come si stanno evolvendo i tuoi sentimenti e cosa ti provoca a livello emotivo questa bufera? Non posso esseti d'aiuto, mio caro: nessuno può aiutare qualcuno che si trova inzippato in questo cul de sac.

Baci

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Io vedo solo due soluzioni: o aspettare con più o meno pazienza, tra più o meno sopportabili tormenti che il Tempo, passando, attenui tutto (non so tu, ma io sono sopravvissuta a cosa ben peggiori), o confidare nel vecchio e saggio detto "chiodo scaccia chiodo", ovvero sperare che, prima o poi, potremo conoscere qualcuno che ci faccia girare la testa allo stesso modo, che potremo "avvicinare" e che, magari, provi le stesse cose per noi.

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ciao ragazze passo al volo solo per farvi un saluto

vi sto leggendo in questi giorni e mi spiace sentire che alcune di voi stanno passando un momentaccio

mando un abbraccio a elli (mi spiace ti trovi a fare questa scelta, ma sono sicura che troverai dentro di te la risposta !!), a giusy (anche se non ti abbraccera' tu diglielo lo stesso che lo vorresti ;) ), a margherita che continua con il suo menage a trois, a spiderman che vedo piu' innamorata che mai e a judy che fila come un treno !!

un bacio a tutte e a presto !!

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cara margherita devo darti atto che le tue risposte mi lasciano sempre soddisfatto perche vedo che c' è qualcuno che pensa e scrive come me......

tuttavia io non riesco ad accettare che i miei sentimenti possano essere dovuti esclusivamente ad una sorta di effetto collaterale della terapia... d' altronde lei mi ha colpito dal primo gioro che ci siamo visti e cmq considerando che le sedute effettuate con lei ad oggi non sono piu di 8-9, tale riferimento temporale probabilmente non sarebbe sufficente a giustificare un transfert vero e proprio. io la vedo diversamente ed è quello che ho riferito anche a lei.... per me la stessa identica cos asarebbe successa al di fuori dell' ambito terapeutico!

ora sono due giorni che non mangio e non dormo la notte, mi viene da piangere spesso e sono il ritratto della depressione......... continuo ad avere l' immagine di lei che mi sorride davanti in ogni momento...... sento che mi manca e che senza vederla o sentirla e come se mi mancasse l' aria!!! sto proprio a pezzi!!!

l' unico pensiero che potrebbe darmi un pizzzico di sollievo è la speranza folle che durante il prosieguo della terapia lei possa abbandonare quelle finte maschere di formalismo e razionalità ostinata, cosi disumane di fronte all' iperbole di emozioni che si trova davanti, per lasciare il posto alla sfera emotiva.... d' altronde è una ragazza come me!!!!!!!!!!

ma questo non accadrà dato che, come mi ha gia riferito lei, i suoi pensieri circa il nostro rapporto terapeutico sono oggetto di supervisione dei suoi professori della scuola di specializzazione (ormai quasi terminata), che non lasceranno mai spazio alla sua parte irrazionale.

non c' è spazio per amare in questi frangenti!!!!!!!!!!

p.s. la prox seduta è lunedi e lei attende una mia conferma. non so se al posto del solito messaggio avro il coraggio di chiamarla e dirle che avevo bisogno di sentire la sua voce!!!!!!!!!

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tuttavia io non riesco ad accettare che i miei sentimenti possano essere dovuti esclusivamente ad una sorta di effetto collaterale della terapia... d' altronde lei mi ha colpito dal primo gioro che ci siamo visti e cmq considerando che le sedute effettuate con lei ad oggi non sono piu di 8-9, tale riferimento temporale probabilmente non sarebbe sufficente a giustificare un transfert vero e proprio. io la vedo diversamente ed è quello che ho riferito anche a lei.... per me la stessa identica cos asarebbe successa al di fuori dell' ambito terapeutico!

Io non penso affatto che i tuoi, come i miei sentimenti siano soltanto un effetto collaterale della terapia, sebbene penso che tu possa concordare sul fatto che quel contesto è a dir poco predisponente. Nel nostro caso, ci troviamo di fronte due persone che si pongono, nei nostri confronti, in una posizione di ascolto e di accoglienza, sono nostri coetanei e sono anche, a nostro giudizio, di bell'aspetto. Tuttavia, questa del contesto è una componente, certo importante, del quadro, ma non è l'unico elemento. Potrei dire (come ho detto al mio terapeuta) che io ho la prova che il contesto, da solo, non basti, perchè (non so se in una delle decine di post che ho scritto l'hai letto), oltre a lui, mi segue anche un altro terapeuta (uno specializzando) che, se proprio vogliamo parlare solo di canoni estetici, è anche più carino di lui ed è molto più accogliente, dolce, gentile e benevolo. Tuttavia, io penso a lui solo quando sono in quella stanza per lavorare con lui, ma non provo il benché minimo interesse per l'individuo. Sai, io sono profondamente convinta di quello che scrivi, tanto che, al tentativo del mio terapeuta di invocare qualche spiegazione plausibile, ho tagliato corto dicendo che, prima del ruolo e prima della "conoscenza" ci sono cose dell'altro che si percepiscono e basta, e che non hanno bisogno di "verifiche". Gli ho detto l'unica cosa che penso sia verosimile, ovvero che per me è stata una grande sfortuna incontrarlo in quel contesto e, nello stesso tempo, una grande fortuna averlo come medico. Lui non ha detto nulla, e ci siamo salutati prendendo atto della cosa. Ora non sono più nello stato in cui sei tu, ma il pensiero di lui mi accompagna sempre. Io ti parlavo di rassegnazione, non volevo minimizzare. Ora, penso che le carte le hanno in mano loro (e non lo dico in tono rinunciatario). Dell'etica si sa ciò che si fa quando c'è qualcosa che ti spinge verso qualcuno. Molti colleghi del celebre Sigmund hanno sposato ex-pazienti e la letteratuta psicoanalitica è piena zeppa di casi analoghi (che avvengono ogni giorno). Quindi, con tutte le difficoltà possibili, penso che ci sia sempre una scelta possibile che, però, in questo caso non è la nostra.

Cerca di dormire...

P.S. Forse l'hai scritto ma l'ho dimenticato: quanti anni hai?

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Potrei dire (come ho detto al mio terapeuta) che io ho la prova che il contesto, da solo, non basti, perchè (non so se in una delle decine di post che ho scritto l'hai letto), oltre a lui, mi segue anche un altro terapeuta (uno specializzando) che, se proprio vogliamo parlare solo di canoni estetici, è anche più carino di lui ed è molto più accogliente, dolce, gentile e benevolo. Tuttavia, io penso a lui solo quando sono in quella stanza per lavorare con lui, ma non provo il benché minimo interesse per l'individuo.

sono un po' febbricitante, per cui scrivo solo un commento al volo. secondo me non sei interessata al "secondo"...semplicemente perchè sei innamorata di un altro. potrebbe essere pure Brad Pitt.

forse dovresti interrogarti sul perchè tu ti sia innamorata di un uomo meno dolce, gentile, benevolo. e che ti ha rifiutato anche un po' bruscamente. forse potresti trovare alcune risposte che darebbero un senso a questo "transfert"...

o magari sto delirando! notte.

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è che...boh...forse lo trovo umiliante!

infatti quando succede, non lo guardo nemmeno in faccia. occhi bassi...

Ma cosa sarà mai che accade...forse senza sapere come è accaduto ti trovi all'improvviso senza i pantaloni...oppure appesa al lampadario a testa in giù...o magari affacciata alla finestra ad urlare "mo' m'ammazzooooooooo".... Ma sì, baby, non preoccuparti, la vita è tutta un gioco! :Batting Eyelashes:

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prima del ruolo e prima della "conoscenza" ci sono cose dell'altro che si percepiscono e basta, e che non hanno bisogno di "verifiche".

Fantastica questa frase!!!!!!!!! bravissima, non sarei riuscito ad esprimere meglio questa sensazione che ci accomuna!!!

sai proprio non riesco ad immaginare come potrà continuare la terapia dopo questi eventi!!!!!

p.s. tra un po ne compio 28..

sono proprio contento di averti trovato su questo forum.... mi sei di grande conforto!!!!

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sono un po' febbricitante, per cui scrivo solo un commento al volo. secondo me non sei interessata al "secondo"...semplicemente perchè sei innamorata di un altro. potrebbe essere pure Brad Pitt.

forse dovresti interrogarti sul perchè tu ti sia innamorata di un uomo meno dolce, gentile, benevolo. e che ti ha rifiutato anche un po' bruscamente. forse potresti trovare alcune risposte che darebbero un senso a questo "transfert"...

o magari sto delirando! notte.

In effeti amo l'uomo xxxxx...

(curati, mi raccomando :* )

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p.s. tra un po ne compio 28..

sono proprio contento di averti trovato su questo forum.... mi sei di grande conforto!!!!

Beh almeno, se non riesco ad aiutare me stessa, offro conforto a te! (io, vecchietta di 32 anni, a te giovane virgulto :)

Sai, penso che alla fine della mia terapia ti emulerò; una volta risolto il contratto, una birra (come suggeritomi da un'amica) provo ad offrirgliela!

Notte!

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ciao Spiderman, mi hanno colpito tanto i tuoi post, mi hanno fatto un pò ricordare com'ero io all' "epoca" dell'innamoramento. Stesse emozioni, stessi stati d'animo, angoscia, paura dell'abbandono e di non essere capita, fantasie su eventuali incontri fuori da lì....A ciò aggiungo anche la confusione provata dovuta al fatto che lei è una donna...INsomma un macello, una tragedia, per me, una tappa per lei.

Concordo pienamente quanto detto da Margherita.

L'unica cosa che mi sento di consigliarti è quella di non mollare: l'attaccamento al ns. terapeuta è indispensabile, poi le modalità e l'intensità sono soggettive proprio perchè ognuno ha una propria storia. Piano piano poi capirai come mai ti sei relazionato in questo modo, cosa cerchi da lei, cosa aspiri e cosa ti manca....E' importante capire questo a mio avviso, è l'unico modo per uscirne altrimenti si rimane lì infognati, a soffrire a basta (te lo dico per esperienza). Purtroppo ognuno ha i suoi tempi....

Mi permetto di dirti questo perchè ne sono un pochino fuori, la fase dell'innamoramento pazzesco è un pò passata anche se la dipendenza è rimasta (e rimarrà fino alla fine...e anche dopo -parole sue-)...ma...credimi è stato tutto un calvario e capisco benissimo la tua disperazione.

Coraggio! Sei sul topic giusto. :-)

Un caro abbraccio.

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be dai margherita magari a fine terapia avremo tutti la nostra occasione!!!!

e grazie lunetta apprezzo molto le tue parole!!! vedremo cosa succederà lunedi prossimo!!!!tra l' altro ora sto sfogando le mie inquietudini leggendo libri sull' argomento... penso anche che vedrò il film ' prendimi l' anima' che ho scoperto essere una storia sull' argomento realmente accaduta!!!

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be dai margherita magari a fine terapia avremo tutti la nostra occasione!!!!

e grazie lunetta apprezzo molto le tue parole!!! vedremo cosa succederà lunedi prossimo!!!!tra l' altro ora sto sfogando le mie inquietudini leggendo libri sull' argomento... penso anche che vedrò il film ' prendimi l' anima' che ho scoperto essere una storia sull' argomento realmente accaduta!!!

il film è bellissimo spider, ma attento a non illuderti che possa succedere anche a te, anche se la storia è vera. Sono successi casi analoghi nella storia della psicoanalisi e se ti documenti troverai tantissimo in merito ma troverai anche che le relazioni amorose paziente/terapeuta non sono ammesse, anzi è considerato non deontologico.

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