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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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Ciao a tutte le innamorate del topic, compresa la new entry priscilla!

domani prima seduta delle ultime, abbiamo cominciato a distanziare... sono confusa, non ho idea di quello che dirò... l'ultima volta, su mia richiesta, abbiamo ripercorso un pò tutto, in particolare la relazione terapeutica... non so, razionalmente ho sempre saputo che l'interesse, la comprensione, l'empatia che dimostrava nei miei confronti erano funzionali alla terapia (che, in effetti, ha funzionato!) che erano rivolti a me paziente e non a me apemaya... però mi sono comunque sempre illusa che la relazione che si è instaurata fosse un pò speciale, e non solo da parte mia... invece ultimamente ho visto la relazione x quella che è, uno strumento, una tecnica terapeutica. punto. e mi sono sentita un pò presa in giro, raggirata, che quelle emozioni che anche voi ben conoscete, fossero create ad arte, non spontanee, quasi forzate, non autentiche...

in più ultimamente, per varie situazioni, ho avuto la quasi certezza (sono ipotesi, ma le coincidenze sono talmente ma talmente tante...) che abbiamo degli amici comuni... per carità, non che ci sia niente di male in questo, però per vari motivi, avevo la certezza assoluta che lei fosse molto distante (anche proprio fisicamente) dagli ambienti che frequento io... ora di queste persone, che quasi certamente conosce, gliene ho parlato più volte, con la certezza che per lei fossero estranei... certo, non avrebbe potuto comportarsi diversamente che far finta di nulla, però, anche lì, mi sono sentita un pò presa in giro... se avessi saputo da subito che anche lei frequentava quei posti e quelle persone sarebbe stato diverso, non è della riservatezza che mi preoccupo...

per fortuna che tutto questo è successo adesso...

Scusate lo sfogo, spero di non creare maggiori inquietudini a chi è in pieno transfert!

Non avrebbe potuto fare altrimenti che tacere.

Anzi, ha dimostrato una grande professionalità e discrezione.

LEI ASCOLTA; DEVE CAPIRE , osservare TE, tutto il resto del mondo che vi circonda è fuunzionale a questo!

La vostra frequentazione comune per me è un grande vantaggio, le permette di capire forse più velocemente molto di te e del tuo modo di rapportarti agli altri.

Io ci metto mezz'ora a spiegare al mio doctor per esempio com'è fatta una persona, magari la conoscesse già!!

e troverei abominevole se lui cominciasse e ciacolare di uno e dell'altro, mi alzerei e andrei via...

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Ciao Priscilla, scusa la crudezza..

tutte le cose carine che dicono a noi, ( siehhhhhhhhhhhh dal mio posso aspettare altri 20 anni prima che mi dica una cosa carina, ma preferisco così),

un po' magari forse anche le pensano, un po' è per farci aprire, sciogliere, darci fiducia, ma sempre e solo ai fini di una relazione medico- paziente...

ci fai sapere com'è andata la confessione?

è un momento importante e delicato, se ti senti pronta non indugiare, o non sarai serena nel tuo percorso, e questo non ha tanto senso..

almeno in quell'ora, dietro a quella scrivania, dobbiamo ( proprio perchè ne abbiamo la possibilità), essere autentiche.

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Ciao a tutte le innamorate, vi osservo da qualche giorno, l'argomento mi interessa, ed è il mio primo post

quindi insomma siate clementi perchè non conosco ancora le regole qui.

Incomincio da un pensiero di Corinna che mi ha colpita:

LEI ASCOLTA; DEVE CAPIRE , osservare TE, tutto il resto del mondo che vi circonda è fuunzionale a questo!

La vostra frequentazione comune per me è un grande vantaggio, le permette di capire forse più velocemente molto di te e del tuo modo di rapportarti agli altri.

la penso allo stesso modo, il terapeuta non fa altro che vedere come funzioni con tutti gli strumenti a sua disposizione, (transfert compreso)! Il silenzio -non mi ricordo chi ne ha parlato-, per me è stato un modo per raccogliere e creare spazio, e la mancata risposta, per mettere in moto il materiale della malcapitat/o..Eheheh.

Anche io credo che il terapeuta in questione sia stato estremamente professionale, del resto, come è già stato detto,

la terapia è una sorta di palestra dei sentimenti, ci si sperimenta nell'assenza e nella presenza ed in tante altre

faccende oscillanti.

Per quanto riguarda lui/lei e la frustrazione che deriva nel verderla/o e saperla/o nel mondo oltre che nel setting,

credo che noi pazienti/clienti, (razionalizzando un pochino, difficile), dovremmo pensare di avere

davanti una persona normale (non un semidio, novello Orfeo che con la cetra in mano

è pronto a sfidare per noi l'oltretomba, no). Per normale intendo estremamente imperfetta, con i propri casini,

la sfiga, i ca..i, il giro di amici, la moglie, il mutuo e chi più ne ha più ne metta, ma che in quel momento, svolge, per noi, un ruolo ben preciso ed in un luogo ben preciso, spazio e tempo a noi dedicati, fico.

Il suo ruolo però è quello di permetterci di sperimentare l' amore, l'odio, la frustrazione, l'attrazione, il desiderio animale..eheh, quello sperimentare è ciò che ci da la possibilità (sempre se il patreterno vuole) di prenderci cura di noi stesse/i e camminare poi spediti con le nostre gambette, da soli. Probabilmente ogni relazione terapeutica nella sua unicità è speciale ma sempre in un contesto umano, non divino.

La faccenda dell'amore e dell'innamoramento poi, per me, sta nel fatto che questo movimento deve venire da noi e deve ritornare a noi, non so se mi spiego. Forse è proprio questa ''la cura''. Del resto, ci facevo caso l'altro giorno, l'amore, l'odio o tutti gli altri sentimenti che si provano verso la figura del terapeuta sono una proiezione su di lui/lei di qualcosa di noi, l'amore è verso quello che lui in quel momento rappresenta per me ed è un buon modo per mettersi in gioco.

Ok, depositato il mio pensiero vi auguro buona giornata...

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benvenuta euridice, secondo me tu dici cose molto sagge e sicuramente vere ma trooooppo razionali per chi al momento si trova in pieno transfert, se lo hai provato ( e da come ne parli pare di si) saprai che quando sei dentro è devastante e travolgente e soprattutto tutti sti bei discorsi non valgono a nulla e ci fanno pure rabbia....daltronde poi, se questi sentimenti non vengono vissuti senza razionalità, non sono più tali e non servono a nulla....

Comunque da un punto di vista razionale e obiettivo è come dici tu anche per me.....mi piace molto l'idea dell'amore che nasce da noi e torna a noi...secondo me un ottimo spunto di riflessione.....

buona permanenza!!!

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Ciao Eurididce, benvenuta.

Concordi con il pensiro di Digi, tutto molto saggio ma troppo razionale. Io francamente sono stanca di questo semi-Dio non mi resta che odiarlo <_<

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Grazie del benvenuto...

eheheh eggià...sono un osso duro!

la faccenda dell'oscillazione e del transfert mi fa venire in mente una poesia di Benni, la cerco e la posto

Trovata e post editato...

Stefano Benni, tratta da Ballate (1991) – Feltrinelli:

Le piccole cose

che amo di te

quel tuo sorriso

un po' lontano

il gesto lento della mano

con cui mi accarezzi i capelli

e dici: vorrei averli anch'io così belli

e io dico: caro,

sei un po' matto

e a letto

svegliarsi col tuo respiro vicino

e sul comodino

il giornale della sera

la tua caffettiera

che canta in cucina

l'odore di pipa che fumi

alla mattina

il tuo profumo un po' blasè

il tuo buffo gilet

le piccole cose che amo di te.

Quel tuo sorriso strano

il gesto continuo della mano

con cui mi tocchi i capelli

e ripeti: vorrei averli anch'io così belli

e io dico: caro,

me l'hai già detto

e a letto

stare sveglia sentendo il tuo respiro

un po' affannato

e sul comodino il bicarbonato

la tua caffettiera che sibila in cucina

l'odore di pipa

anche la mattina

il tuo profumo un po' demodè

le piccole cose che amo di te.

Quel tuo sorriso beota

la mania idiota di tirarmi i capelli

e dici: vorrei averli anch'io così belli

e ti dico: cretino,

comprati un parrucchino!

e a letto stare svegliaa sentirti russare

e sul comodino

un tuo calzino

e la tua caffettiera che è esplosa finalmente, in cucina!

la pipa che impesta

fin dalla mattina

il tuo profumo di scimpanzè

quell'orrendo gilet

le piccole cose che amo di te.

Stefano Benni

ciao!

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:LMAO::LMAO: la poesia è fantastica, si adatta perfettamente a me, quasi quasi il mio transfert glielo spiego con questa poesia.
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Il suo ruolo però è quello di permetterci di sperimentare l' amore, l'odio, la frustrazione, l'attrazione, il desiderio animale..eheh, quello sperimentare è ciò che ci da la possibilità (sempre se il patreterno vuole) di prenderci cura di noi stesse/i e camminare poi spediti con le nostre gambette, da soli. Probabilmente ogni relazione terapeutica nella sua unicità è speciale ma sempre in un contesto umano, non divino.

Concordo, ma a che fine? Sperimento delle cose, spesso dolorose a che pro? Dici che tutto questo ci consentirà di prenderci cura di noi stesse, hai ragione, ma per prendermi cura di me stessa, quando so che una persona non può o non vuole ricambiare ciò che io sento, sempre nel prendermi cura di me stessa io me ne andrei.....perché nella vita reale se uno ti dice che "di te non ne vuole sapere" tu rimani lì ferma nella tua posizione?

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Grazie del benvenuto...

eheheh eggià...sono un osso duro!

la faccenda dell'oscillazione e del transfert mi fa venire in mente una poesia di Benni, la cerco e la posto

Trovata e post editato...

Stefano Benni, tratta da Ballate (1991) – Feltrinelli:

Le piccole cose

che amo di te

quel tuo sorriso

un po' lontano

il gesto lento della mano

con cui mi accarezzi i capelli

e dici: vorrei averli anch'io così belli

e io dico: caro,

sei un po' matto

e a letto

svegliarsi col tuo respiro vicino

e sul comodino

il giornale della sera

la tua caffettiera

che canta in cucina

l'odore di pipa che fumi

alla mattina

il tuo profumo un po' blasè

il tuo buffo gilet

le piccole cose che amo di te.

Quel tuo sorriso strano

il gesto continuo della mano

con cui mi tocchi i capelli

e ripeti: vorrei averli anch'io così belli

e io dico: caro,

me l'hai già detto

e a letto

stare sveglia sentendo il tuo respiro

un po' affannato

e sul comodino il bicarbonato

la tua caffettiera che sibila in cucina

l'odore di pipa

anche la mattina

il tuo profumo un po' demodè

le piccole cose che amo di te.

Quel tuo sorriso beota

la mania idiota di tirarmi i capelli

e dici: vorrei averli anch'io così belli

e ti dico: cretino,

comprati un parrucchino!

e a letto stare svegliaa sentirti russare

e sul comodino

un tuo calzino

e la tua caffettiera che è esplosa finalmente, in cucina!

la pipa che impesta

fin dalla mattina

il tuo profumo di scimpanzè

quell'orrendo gilet

le piccole cose che amo di te.

Stefano Benni

ciao!

si si simpatica la poesia, l'avevo letta da qualche parte....si addice molto all'argomento: transfert - positivo - negativo...

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ummm ape però non so..cioè mi chiedo lei cosa avrebbe dovuto dirti? E poi cosa cambiav per te se sapevi che frequentaate gli stessi ambienti o le stesse persone? Se il problema non è la riservatezza (che pure sarebbe assurdo, visto che non sarebbe una psi corretta se andasse i giro a parlare delle confidenze che le fanno i pazienti), allora qual'è?

E' come se stessi cercando di vedere qualcosa di negativo in lei per non soffrire dal "previsto" distacco..ci hai pensato???Inoltre le emozioni non sono state create ad arte, lo sai bene che non è così che funziona, erano autentiche e sono certa che anche lei ne ha provate, con il dovuto distacco, coem è giusto che sia, altrimenti per fare terapia bastava un'amica fidata no????

Cioè io credo che ti sta ifacendo un pò di apranoie, comprensibili eh, non è uan critica la mia, ma dal di fuori vedo questo...secondo me è il caso di parlare proprio con lei invece....anche questo è transfert!!!!! :Straight Face:

Che dici??? :icon_rolleyes:

che dico... dico che mi sa che ci hai visto giusto! Non ho un buon rapporto con le separazioni in genere, figuriamoci in un rapporto così coinvolgente e intimo come quello terapeutico!

Mi sono resa conto proprio in questi giorni che anche l'idea di una possibile amicizia post terapia con la psi (ne avevo qua parlato un pò di tempo fa, magari qualcuna si ricorda) forse nascondeva l'idea che se diventassimo amiche una volta finita la terapia, mi evito la rogna della separazione... ma mi sono anche resa conto che non è così, se anche diventassimo amiche, il rapporto che si instaurerebbe sarebbe di gran lunga diverso da quello terapeutico, per presupposti, finalità, ruoli, ecc... quindi sarebbe solo un'illusione... e il rospo lo dovrei comunque inghiottire!!

...crearmi paranoie inutili poi è una mia specialità!!

La seduta di stasera è andata bene, abbiamo parlato dei traguardi raggiunti, del prima e dopo "la cura", mi ha fatto i complimenti x i risultati ottenuti... però di questa cosa non ne ho parlato... o meglio, ho cominciato, parlando della mia teoria sull'amicizia e la separazione, che le è piaciuta molto e ha approvato... magari la prossima volta mi tolgo il dente e proseguo...

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benvenuta Euridice

il tuo pensiero è solo teoria (come studente), o l'hai anche sperimentato sulla tua pelle ?ad esempio facendo un'analisi personale?

no perchè...sai com'è: tra la teoria e la pratica...:Broken Heart:

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comunque mettetela come vi pare...magari mi rimangerò tutto fra anni e anni ( :o: ) a fine terapia ( e dovrà essere bravo ma bravo a gestire la mia "uscita" dalla terapia...)

ma per adesso io rimango convinta che il rapporto tra me e lui sia "speciale"...

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Io francamente ho sempre sperato che sia come dici tu, che tutte le emozioni che proviamo nei loro confronti non siano autentiche, che insomma sia tutto un bluff!!!!!!!! Da un bluff ci si distacca meglio e con meno dolore che da una emozione autentica.

CIAO APEMAYA.....mi sembra di capire che ognuna di noi pensa di avere un rapporto...diciamo"un pò esclusivo" con il proprio terapeuta...mah, forse il bisogno di sentirci per forza speciali!!!! .Io..beh, io..sono tutta io :sun: quando lui mi dice che "sono ricettiva, divertente,che lo sorprendo...e bla bla bla."..poi esco fuori, ed in attesa ci sono sempre delle tipe (quasi sempre giovani e carine..mannaggia!)...mentre mi metto la giacca penso che ora è il loro turno...che tra poco sarà il loro momento per sentirsi "speciali, divertenti,ricettive,sorprendenti...e bla bla bla"......abbiamo paura tutti dell'anonimato..o forse ogni rapporto è speciale??? BOOOOO chissà!!!...Riguardo ai sentimenti: ma non si dovrebbe creare una sorta di controtransfert da parte del terapeuta??? Non dico sia un innamoramento...ma un pò di affettività dovrebbe scorrere, no????....Anch io mi sento un pò presa in giro in alcuni momenti...ma sta di fatto che non siamo abituate ad un rapporto così sbilanciato..(paghiamo, ci innamoriamo enemmeno veniamo ..non dico ricambiate ..ma ABBRACCIATE..nonostante la confessione).....e le cose si complicano ancora di più quando lui è coetaneo e per niente da buttare via!!! :36_3_14:

probabilmente il mio è stato un maldestro tentativo di sminuire tutte le emozioni nate nel setting (ma portate anche a casa!) per semplificare l'imminente separazione... ho la brutta abitudine di fasciarmi la testa prima di essermela rotta, così, invece di affrontare con la psi l'argomento, ho provato a far da sola, pensando di arrivare preparata al fatidico momento... ma come tutte le scorciatoie, nascondono sempre l'inghippo (e in psicoterapia le scorciatoie hanno le gambe corte! ...forse erano le bugie ad avere le gambe corte, ma il senso è quello!!)

A parte le balle che mi sono raccontata, credo che i sentimenti della relazione terapeutica siano autentici, da entrambe le parti, certo contestualizzati alla situazione particolare e sicuramente funzionali alla terapia, sono i sentimenti reali che vengono analizzati e "utilizzati" per la terapia e non creati ad arte x ingannare l'ignaro paziente...

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io mi sento una dei tanti invece, anche se lui è molto bravo, dolce (e pure fico)..

è un problema mio, purtroppo al momento non c'è spazio per nient' altro che lotta, sangue e morte dentro di me

ognuno ha ciò che si merita

Fioriblu ha detto: Concordo, ma a che fine? Sperimento delle cose, spesso dolorose a che pro? Dici che tutto questo ci consentirà di prenderci cura di noi stesse, hai ragione, ma per prendermi cura di me stessa, quando so che una persona non può o non vuole ricambiare ciò che io sento, sempre nel prendermi cura di me stessa io me ne andrei.....perché nella vita reale se uno ti dice che "di te non ne vuole sapere" tu rimani lì ferma nella tua posizione?

appunto, rimani ferma, o cosa fai?

credo si tratti di una specie di teatrino dove viene rappresentato

il nostro modo di pensare, di relazionarci, di vivere gli oggetti,

vengono proprio messi in scena i nostri modi

e gli viene data una ''dicibilità'' -brutta e noiosa parola-

practice makes perfect

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Non avrebbe potuto fare altrimenti che tacere.

Anzi, ha dimostrato una grande professionalità e discrezione.

LEI ASCOLTA; DEVE CAPIRE , osservare TE, tutto il resto del mondo che vi circonda è fuunzionale a questo!

La vostra frequentazione comune per me è un grande vantaggio, le permette di capire forse più velocemente molto di te e del tuo modo di rapportarti agli altri.

Io ci metto mezz'ora a spiegare al mio doctor per esempio com'è fatta una persona, magari la conoscesse già!!

e troverei abominevole se lui cominciasse e ciacolare di uno e dell'altro, mi alzerei e andrei via...

no, no, non volevo certo mettermi a spettegolare sugli amici comuni!!

E' che scoprire x caso, dopo quasi due anni di terapia, che frequenta gli stessi posti che frequento io (che lei sapeva dall'inizio, x me era assolutamente inimmaginabile, vista la distanza...) all'inizio l'ho trovata una simpatica coincidenza, poi boh, non so cos'è scattato, forse saperla fisicamente in un posto che conosco, tra gente che conosco, l'ha tirata giù dal piedistallo su cui l'avevo messa per riportarla tra noi comuni mortali... e questo mi ha creato qualche scombussolamento....

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io parlavo del mio spazio interiore, sembra la battaglia del signore degli anelli III

quando arriverò ad infuocarmi d'ammore (ed ammetterlo) sarò a buon punto...eheheh

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che dico... dico che mi sa che ci hai visto giusto! Non ho un buon rapporto con le separazioni in genere, figuriamoci in un rapporto così coinvolgente e intimo come quello terapeutico!

Mi sono resa conto proprio in questi giorni che anche l'idea di una possibile amicizia post terapia con la psi (ne avevo qua parlato un pò di tempo fa, magari qualcuna si ricorda) forse nascondeva l'idea che se diventassimo amiche una volta finita la terapia, mi evito la rogna della separazione... ma mi sono anche resa conto che non è così, se anche diventassimo amiche, il rapporto che si instaurerebbe sarebbe di gran lunga diverso da quello terapeutico, per presupposti, finalità, ruoli, ecc... quindi sarebbe solo un'illusione... e il rospo lo dovrei comunque inghiottire!!

...crearmi paranoie inutili poi è una mia specialità!!

La seduta di stasera è andata bene, abbiamo parlato dei traguardi raggiunti, del prima e dopo "la cura", mi ha fatto i complimenti x i risultati ottenuti... però di questa cosa non ne ho parlato... o meglio, ho cominciato, parlando della mia teoria sull'amicizia e la separazione, che le è piaciuta molto e ha approvato... magari la prossima volta mi tolgo il dente e proseguo...

ricorda ape che la terapia finisce quando tu sei pronta a staccarti, non per niente avete ridotto il numero di incontri e ne state parlando,comunque non è che se finisce la psicoanalisi finisce tutto, tu quando avrai bisogno potrai sempre andare a trovarla e chiederle un parere o sfogarti un pò, insomma credo che dopo funzioni un pò così....una specie di seconda coscienza, visto che ci conoscono così bene....oppure me la sto sonando io da sola stavolta!!! :Talking Ear Off:

Capisco molto questacosa del distacco, io al solo pensiero sto male eppure ce ne vorrà di tempo!!!! :icon_confused:

Anzi visto che ci sono vi "confido" un mio pensiero di questi ultimi tempi, anzi direi proprio una fobia....egiustica tra l'altro, che più egoistica non si può!!!! :Raised Eyebrow: Siccome la mia psi è giovane e appena sposata ho una fottuta paura che resti incinta e si prenda una pausa....mio dio sol oa pensarci mi viene un'ansia incredibile...ho paura!!!

A me mi apre una cosa orrenda da pensare ma che ce posso fa???? Non riesco a non pensarci!!! Che vorrà dire???? :icon_rolleyes:

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...vorrà dire che siamo sulla stessa barca, cara digi!

per la questione della separazione e della fine della terapia, è da un pò che la psi mi sta alle calcagna... che si sia rotta le pale di me?? :blink:

scherzi e paranoie a parte, credo che tu abbia ragione... la terapia in sè la reputo praticamente conclusa anche io... è lo staccarmi da lei, da quell'ora tutta mia che mi crea ancora uqalche problema!

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...vorrà dire che siamo sulla stessa barca, cara digi!

per la questione della separazione e della fine della terapia, è da un pò che la psi mi sta alle calcagna... che si sia rotta le pale di me?? :blink:

scherzi e paranoie a parte, credo che tu abbia ragione... la terapia in sè la reputo praticamente conclusa anche io... è lo staccarmi da lei, da quell'ora tutta mia che mi crea ancora uqalche problema!

rotta le pale???? nooooo al massimo le paLLe!!!! :D: nooooooo scherzo!!!! :p: Maledette paranoie!!! -_-

Vedrai che pian piano ce la farai...non credo che andiamo in terapia per anni (approposito quanti sono ad oggi per te?), per poi aver problemi una volta finita no???? ^_^:huh:-_-

notte apemaya

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:drinks: Ciao a tutte....ho una gran voglia di raccontarvi com'è andata la seduta ma ora è tardi, lo farò domani con calma...ci ho messo un pò a consegnare quei benedetti fogli in cui c'era scritto tutto..(ma proprio tutto) ciò che provo...lui è stato MAGNIFICO....mai mi sarei aspettata un "ritorno" così intenso e gratificante......Ora un pò me la meno perchè, dopo la seduta, ho sentito il bisogno di mandargli un SMS con scritto "Grazie"..(la solita minkiona istintiva!)..e so, lo so.. di aver fatto una xxxxxxx!! ...buonanotte...a domani! :ola (1):
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Anzi visto che ci sono vi "confido" un mio pensiero di questi ultimi tempi, anzi direi proprio una fobia....egiustica tra l'altro, che più egoistica non si può!!!! :Raised Eyebrow: Siccome la mia psi è giovane e appena sposata ho una fottuta paura che resti incinta e si prenda una pausa....mio dio sol oa pensarci mi viene un'ansia incredibile...ho paura!!!

A me mi apre una cosa orrenda da pensare ma che ce posso fa???? Non riesco a non pensarci!!! Che vorrà dire???? :icon_rolleyes:

ciao a tutte e un caro benvenuto a tutte le nuove, anche se in ritardo. Che bello essere in tante (transfertate)!

Per quanto riguarda il tuo discorso digi, fatalità ho affrontato questo argomento con la psi giusto ieri sera. Ho espresso la mia "preoccupazione" (??) come "persona" per il fatto che lei non abbia ancora dei figli (è quasi vicina ai 40). Come paziente è invece emerso che in realtà sarebbe un vero casino, non per il tempo che si assenterebbe, ma perchè in quella pancia vorrei esserci io!...tutto un programma insomma.

Quindi cara digi, ti capisco benissimo ma niente egoismo e niente sensi di colpa. Noi siamo lì e facciamo il ns. lavoro di pazienti. Ti suggerisco di parlarne con lei, secondo me potrebbero emergere delle cose interessanti e tu sputeresti il rospo.

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:drinks: Ciao a tutte....ho una gran voglia di raccontarvi com'è andata la seduta ma ora è tardi, lo farò domani con calma...ci ho messo un pò a consegnare quei benedetti fogli in cui c'era scritto tutto..(ma proprio tutto) ciò che provo...lui è stato MAGNIFICO....mai mi sarei aspettata un "ritorno" così intenso e gratificante......Ora un pò me la meno perchè, dopo la seduta, ho sentito il bisogno di mandargli un SMS con scritto "Grazie"..(la solita minkiona istintiva!)..e so, lo so.. di aver fatto una xxxxxxx!! ...buonanotte...a domani! :ola (1):

ma no che xxxxxxx, qui "qualcuno" :Whistle: ha fatto anche di peggio!!!! Quindi secondo me ha ifatto bene se era ciò che provavi....aspettiamo il resoconto eh!!! :):

ciao a tutte e un caro benvenuto a tutte le nuove, anche se in ritardo. Che bello essere in tante (transfertate)!

Per quanto riguarda il tuo discorso digi, fatalità ho affrontato questo argomento con la psi giusto ieri sera. Ho espresso la mia "preoccupazione" (??) come "persona" per il fatto che lei non abbia ancora dei figli (è quasi vicina ai 40). Come paziente è invece emerso che in realtà sarebbe un vero casino, non per il tempo che si assenterebbe, ma perchè in quella pancia vorrei esserci io!...tutto un programma insomma.

Quindi cara digi, ti capisco benissimo ma niente egoismo e niente sensi di colpa. Noi siamo lì e facciamo il ns. lavoro di pazienti. Ti suggerisco di parlarne con lei, secondo me potrebbero emergere delle cose interessanti e tu sputeresti il rospo.

:blink: ecco!!!! Mi ci manca pure questa!!! noooooooooooooo ti prego!!!! -_- Ma aspetta lunetta che i ldiscorso mi interessa e mi inquieta insieme.... :icon_confused: ma non puoi dirmi una cosa così in tre parole, voglio capire meglio....cioè in che senso vorresti essere nella sua pancia??? :icon_rolleyes: cioè che vorresti lei come madre? o vorresti rinascere? Non riesco a capire cosa può significare per me...ma io credo sia più la paura di essere abbandonata....

Cioè io non me ne frego niente che lei abbia 35 anni e non ha ancora fatto figli, ecco dove sta l'egoismo, non mi itneressa la sua vita privata ,anzi preferirei entrarci meno possibile, non so perchè!!!! Il punto è che ho paura di vederle que lpanzione che significa meno attenzione, telefonate per rimandare l'appuntamento (per problemi di salute), periodo di maternità....insomma l'ennesima fregatura!!!!!

Santo cielo sto messa proprio male....dici che dovrei parlarne???? :blush::Worried:

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