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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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marilena ma ci hanno separate alla nascita???? Stessa cosa per me, io di solito qunado sto malissimo e penso di chiamarla, mi dico che invece non sto così male e che è una balla , che lei direbbe che non ce n'era bisogno e poi mi chiedo anche, e di cosa dovremmo parlare????? Cioè è impossibile davvero per me...

Eh sì , pare proprio che ci abbiano separate.....quando sto male, o in crisi d'ansia, o peggio anche..mi dico: chiamala, èlì per aiutarti , te l'ha detto tante volte che puoi farlo (fase spontanea), poi appena vedo il telefono: e che dico? e che potrà mai dirmi per farmi star meglio? poi comincerei con lo scusarmi, finirei per minimizzare e soprattutto penso al dopo telefonata, alla figura, se mi sono impappinata, che avrà pensato, l'ho disturbata...vabbè una serie infinita di pippe mentali... (fase di frenaggio)

ps: so che può sembrare strano, ragazze, ma non sono proprio tutta matta e a vedermi sembro messa meglio :Big Grin:

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A proposito del telefono...anche io ho lo stesso dubbio: telefono o non telefono? Il problema è che telefonarle, nel mio caso, vuol dire lasciare un messaggio nella segreteria telefonica(che potrebbero ascoltare altre persone e non lo sopporterei...anzi, è proprio questo il problema)che da una parte, potrebbe risolvere il mio iniziale "dubbio amletico", o blocco, non dovendo parlare direttamente con lei, ma paradossalmente dall'altra, penso che preferirei sentirla direttamente pur di non lasciare un messaggio delirante in segreteria. Insomma...non ne esco...Inoltre se le esprimo chiaramente questo problema, riguardo il mio fastidio di lasciarle un messaggio in segreteria(ovviamente quando sto male..e non quando si tratta di cambiare il giorno della seduta ecc..) lei non dice nulla, non risponde, in silenzio ascolta la mia "lamentela"! anche quando le chiedo, più o meno direttamente, di darmi magari un altro numero...silenzio! Ortodosso silenzio...allora mi chiedo: cosa voglio? perchè a volte mi trovo ad insistere su questo problema del "telefonarle", segreteria o meno, se so che non riuscirei mai, almeno per ora e dopo 4 anni di analisi freudiana ortodossa e sul lettino??!! baci a tutte

bhè almeno una spiegazione sul perchè non risponde personalmente alle telefonate io la esigerei, vabhè che è ortodosso ma nel caso in cui un paziente ha biosgno urgente di parlare con lui come fa??? :icon_rolleyes:

segreteria?

no...

il mio ex psi ascoltava i messaggi davanti al primo paziente della giornata o del pomeriggio....

e poi DELETE!! :cray:

peggio che andar di notte.... :icon_confused:

Eh sì , pare proprio che ci abbiano separate.....quando sto male, o in crisi d'ansia, o peggio anche..mi dico: chiamala, èlì per aiutarti , te l'ha detto tante volte che puoi farlo (fase spontanea), poi appena vedo il telefono: e che dico? e che potrà mai dirmi per farmi star meglio? poi comincerei con lo scusarmi, finirei per minimizzare e soprattutto penso al dopo telefonata, alla figura, se mi sono impappinata, che avrà pensato, l'ho disturbata...vabbè una serie infinita di pippe mentali... (fase di frenaggio)

ps: so che può sembrare strano, ragazze, ma non sono proprio tutta matta e a vedermi sembro messa meglio :Big Grin:

come ti capisco marilena, come ti capsico!!! :Rolling Eyes:

e pure io dal vivo sembro messa meglio....giuro.... :Praying:

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sta sera sto male..

ho pensato a voi,a voi che potevate capire..

sta sera il mio psi si è arrabbiato tanto con me!Son spaventata...mi ha fatto paura!Mi ha ricordato quando papà e mamma mi sgridavano,perchè ero 'sbagliata'...

lui ha scatenato una serie di sensazioni dentro me che non son riuscita a dire..è uscita solo la parte aggressiva di me!

Tutto è nato dal fatto che gli ho detto che non riuscivo ad aprirmi,e che con il mio famoso medico riuscivo...perchè lui aveva verso me un approccio 'piu' dolce' lui mi sapeva prendere....lui era fantastico!

Allora poi gli ho spiegato lui cosa faceva...gli ho detto che lui mi faceva domande e io alla fine stimolata parlavo......

Mamma mia non l'avessi mai detto!!!...si è arrabbiato!Mi ha detto che io ogni volta contesto il metodo psicoterapico e metto in discussione la sua professionalità....

ma no.....io volevo aprirmi parlargli senza filtri,gli volevo dire cosa mi passava x la testa.....

E lui è stato aggressivo..mi ha detto che io non mi fidavo.....e di tutto di piu'.......

io gli ho spiegato,ma lui diceva che io rifiutavo quello che diceva lui.......abbiamo litigato veramente........

ma come posso fidarmi di lui...se si arrabbia!!

Io non so,ho mille pensieri......qs cosa (e l'altra successa qualche seduta fa)mi lasciano perplessa....

forse con un altro........mi chiedo come sarebbe......

-Non so se riusciro' mai ad aprirmi,con una persona che temo.......

Sta sera ho deciso di scrivere tanto ogni sforzo verso la terapia per me è vano....non serve.....non credo a niente!!

Sono delusa........

voi invece ci siete sempre state.........che bello avervi vicino!!Grazie

ho bisogno di coccole!

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Alle volte pensi che il tuo psi sia freddo e distaccato, alle volte ti arrabbi perché di fronte all'affetto che cerchi lui mette un muro, alle volte ti viene la voglia di mandare tutto a puttana....... e poi alle volte, nel bel mezzo del pomeriggio, ti arriva un sms talmente carino e disarmante che sorridi e pensi che l'affetto che cerchi forse non lo troverai mai, in compenso ti dici che uno psi così non lo cambieresti per nulla al mondo.

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Alle volte pensi che il tuo psi sia freddo e distaccato, alle volte ti arrabbi perché di fronte all'affetto che cerchi lui mette un muro, alle volte ti viene la voglia di mandare tutto a puttana....... e poi alle volte, nel bel mezzo del pomeriggio, ti arriva un sms talmente carino e disarmante che sorridi e pensi che l'affetto che cerchi forse non lo troverai mai, in compenso ti dici che uno psi così non lo cambieresti per nulla al mondo.

che bello fiori.......!!!

son contenta x te!!!........

io manderei adesso tutto a puttane!non me ne frega piu' niente!!

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sta sera sto male..

ho pensato a voi,a voi che potevate capire..

sta sera il mio psi si è arrabbiato tanto con me!Son spaventata...mi ha fatto paura!Mi ha ricordato quando papà e mamma mi sgridavano,perchè ero 'sbagliata'...

lui ha scatenato una serie di sensazioni dentro me che non son riuscita a dire..è uscita solo la parte aggressiva di me!

Tutto è nato dal fatto che gli ho detto che non riuscivo ad aprirmi,e che con il mio famoso medico riuscivo...perchè lui aveva verso me un approccio 'piu' dolce' lui mi sapeva prendere....lui era fantastico!

Allora poi gli ho spiegato lui cosa faceva...gli ho detto che lui mi faceva domande e io alla fine stimolata parlavo......

Mamma mia non l'avessi mai detto!!!...si è arrabbiato!Mi ha detto che io ogni volta contesto il metodo psicoterapico e metto in discussione la sua professionalità....

ma no.....io volevo aprirmi parlargli senza filtri,gli volevo dire cosa mi passava x la testa.....

E lui è stato aggressivo..mi ha detto che io non mi fidavo.....e di tutto di piu'.......

io gli ho spiegato,ma lui diceva che io rifiutavo quello che diceva lui.......abbiamo litigato veramente........

ma come posso fidarmi di lui...se si arrabbia!!

Io non so,ho mille pensieri......qs cosa (e l'altra successa qualche seduta fa)mi lasciano perplessa....

forse con un altro........mi chiedo come sarebbe......

-Non so se riusciro' mai ad aprirmi,con una persona che temo.......

Sta sera ho deciso di scrivere tanto ogni sforzo verso la terapia per me è vano....non serve.....non credo a niente!!

Sono delusa........

voi invece ci siete sempre state.........che bello avervi vicino!!Grazie

ho bisogno di coccole!

Dolce Elli, litigare con una persona non è mai piacevole litigare, se poi questa persona è tra quelle per noi significative, è ancora più deleterio.

Ti incazzerai ma...........io da una parte la sua reazione la capisco......... se gli vai a dire che ti apri meglio con un altro lui mi sembra umano che si senta attaccato, non mi venite a dire che lui è lo psi e doveva capire....capire cosa? Elli, lo psi è anche un uomo e come tutti alle volte si incazza.......anche il mio si è xxxxxxxxxxx più volte, ma mai e poi mai ho messo in dubbio lui e la sua professionalità, insomma anche nell'incazzamento dentro di me so che lui è il mio psi, forse è su questo che ti dovresti interrogare, tu lo senti che lui è quello giusto per te?

Oggi è stato veramente carino mi sono scompisciata dalle risate mentre lo leggevo e poi era del tutto inaspettato.

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Ma davvero fiori il tuo psi ha fatto questo? Che bello.... Io potrei morire dalla tenerezza se succedesse una cosa del genere.. Non lo cambiare mai no!

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Ma davvero fiori il tuo psi ha fatto questo? Che bello.... Io potrei morire dalla tenerezza se succedesse una cosa del genere.. Non lo cambiare mai no!

Si era già capitato, questa volta ha letto sul giornale una notizia che gli ha ricordato me, mi ha mandato un sms chiedendo se l'avevo letta e facendo un commento divertente, più che diveretnte mi ha fatto morire dal ridere. Alle volte ha queste uscite al di fuori dal setting, che mi lasciano senza parole.

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Dolce Elli, litigare con una persona non è mai piacevole litigare, se poi questa persona è tra quelle per noi significative, è ancora più deleterio.

Ti incazzerai ma...........io da una parte la sua reazione la capisco......... se gli vai a dire che ti apri meglio con un altro lui mi sembra umano che si senta attaccato, non mi venite a dire che lui è lo psi e doveva capire....capire cosa? Elli, lo psi è anche un uomo e come tutti alle volte si incazza.......anche il mio si è xxxxxxxxxxx più volte, ma mai e poi mai ho messo in dubbio lui e la sua professionalità, insomma anche nell'incazzamento dentro di me so che lui è il mio psi, forse è su questo che ti dovresti interrogare, tu lo senti che lui è quello giusto per te?

Oggi è stato veramente carino mi sono scompisciata dalle risate mentre lo leggevo e poi era del tutto inaspettato.

ma che ti ha scritto?una barzelletta?scherzo.......!!!

Beh siete in confidenza.........no?

Fiori... io non mettevo in dubbio la sua professionalità.non l'ho mai messa in dubbio!La mia frase era scollgata dalla realtà!

Io sono legata a lui........non so spiegare...lo davo per assodato che dicendo qs non intendevo dire che non era professionale!Io penso che lui come psi...sia in gamba.....

Pero' lui ha a volte un attaggiamento che mi spaventa....una cosa impalpabile!

Come è impalpabile il fatto (che non mi spiego!)che io lo stimo gli voglio bene,ma mi spaventa.......

Se penso di cambiare (x es.parlo senza filtri)io non riesco a farlo,non riesco a staccarmi da lui,anche se c'è qs sensazione di base di timore che c'è sempre stata.....e che oggi è saltata fuori alla grande!!

E' un enorme combattimento interiore (non so se ho reso l'idea)di cui anche io non capisco bene il tutto!!

Lo vorrei,ma non lo vorrei!!!Mi sono matta eh......!!E io poi continuo ad andare,ma sta cosa diventa frustrante......perchè......innesca sempre piu' sto circolo.......dove non riesco ad uscire!!!

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ma che ti ha scritto?una barzelletta?scherzo.......!!!

Beh siete in confidenza.........no?

Fiori... io non mettevo in dubbio la sua professionalità.non l'ho mai messa in dubbio!La mia frase era scollgata dalla realtà!

Io sono legata a lui........non so spiegare...lo davo per assodato che dicendo qs non intendevo dire che non era professionale!Io penso che lui come psi...sia in gamba.....

Pero' lui ha a volte un attaggiamento che mi spaventa....una cosa impalpabile!

Come è impalpabile il fatto (che non mi spiego!)che io lo stimo gli voglio bene,ma mi spaventa.......

Se penso di cambiare (x es.parlo senza filtri)io non riesco a farlo,non riesco a staccarmi da lui,anche se c'è qs sensazione di base di timore che c'è sempre stata.....e che oggi è saltata fuori alla grande!!

E' un enorme combattimento interiore (non so se ho reso l'idea)di cui anche io non capisco bene il tutto!!

Lo vorrei,ma non lo vorrei!!!Mi sono matta eh......!!E io poi continuo ad andare,ma sta cosa diventa frustrante......perchè......innesca sempre piu' sto circolo.......dove non riesco ad uscire!!!

Elli io non sono uno psicoterapeuta, ma la cosa che mi balza all'occhio è che prima di sforzarti di aprirti con lui, dovresti forse affrontare questo tuo dilemma, come mi disse a suo tempo il mio psi "se il problema sono io è inutile girarci intorno, parliamone".

Poi ogni psicoterapia è na cosa a se. Io prima di mandare tutto al diavolo mi sforzerei di parlare con lui di questo mio disagio,gliene parlerei sino alla nausea e con lui prenderei la mia decisione, magari vedete che è il caso di smettere, magari lui capisce meglio i tuoi meccanismi, magari tu stessa ti capisci meglio.

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Elli, secondo me la sua reazione è stata un tantino esagerata e fuori luogo, poteva capirti e cercare di tenere a bada le sue emozioni.

In un contesto abituale, fuori da uno studio medico, sarebbe stato comprensibile arrabbiarsi un po' perchè è come se si fosse paragonati ad un altro, e si uscisse perdenti, ma uno psicologo deve essere neutrale. Tu non hai nessuna colpa, è lui che dovrebbe analizzare queste uscite che non fanno altro che farti stare ancora più male.

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Elli io non sono uno psicoterapeuta, ma la cosa che mi balza all'occhio è che prima di sforzarti di aprirti con lui, dovresti forse affrontare questo tuo dilemma, come mi disse a suo tempo il mio psi "se il problema sono io è inutile girarci intorno, parliamone".

Poi ogni psicoterapia è na cosa a se. Io prima di mandare tutto al diavolo mi sforzerei di parlare con lui di questo mio disagio,gliene parlerei sino alla nausea e con lui prenderei la mia decisione, magari vedete che è il caso di smettere, magari lui capisce meglio i tuoi meccanismi, magari tu stessa ti capisci meglio.

ma si infatti poi penso ma se anche con un altro.......si ripresenta il problema?

si è vero!!Io voglio riuscire a sciogliere qs miei meccanismi ....e si traferiscono in primis su di lui.......

il non avere mai conferme,(anzi il contrario lui non è che me ne da,si incavola pure)a me manca,non la gestisco sta cosa!!

Firse proprio la psicoterapia non fa x me!!Ma se lui si arrabbia come faccio a parlare di lui.........!!Iol sono un po' traumatizzata sta sera..ho un po' il terrore di tornare li giovedi.........

Fiori grazie..............!Goditi l'sms del tuo fantastico psi......come ti invidio!!

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Elli, secondo me la sua reazione è stata un tantino esagerata e fuori luogo, poteva capirti e cercare di tenere a bada le sue emozioni.

In un contesto abituale, fuori da uno studio medico, sarebbe stato comprensibile arrabbiarsi un po' perchè è come se si fosse paragonati ad un altro, e si uscisse perdenti, ma uno psicologo deve essere neutrale. Tu non hai nessuna colpa, è lui che dovrebbe analizzare queste uscite che non fanno altro che farti stare ancora più male.

Io credo che giustificare a priori tutti i comportamenti di un paziente sia sbagliato, uno perché si dimentica che comunque un minimo di realtà c'è anche in un setting analitico, altrimenti tutti potremmo fare ciò che vogliamo (mica male....), due perché non è costruttivo neanche per il paziente, non è che l'analista sta lì per compensare tutti i no che abbiamo ricevuto fuori, altrimenti diventa semplicemente un bastone su cui appoggiarsi, si può giustificare tutto in nome dell'analisi?

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Firse proprio la psicoterapia non fa x me!!Ma se lui si arrabbia come faccio a parlare di lui.........!!Iol sono un po' traumatizzata sta sera..ho un po' il terrore di tornare li giovedi.........

Fiori grazie..............!Goditi l'sms del tuo fantastico psi......come ti invidio!!

Sai che avevo pensato che mi ribattessi su questo punto? Tu gli hai detto che ti trovi meglio con un altro perché questi ti fa le domande e tu riesci ad aprirti.......credo che tu gli abbia suggerito di come secondo te dovrebbe fare il suo mestiere...altro conto , credo, sia dirgli "Dottore io con lei ho delle difficoltà ad aprirmi per questo, questo e questo...".

Figurati Elli, si stasera sono felice e sopratutto serena e me la voglio godere.

Non invidiarmi anche io ho passato momenti brutti in cui avrei mandato tutto al diavolo e sicuramente ce ne saranno di nuovi, ma stasera..............

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Io credo che giustificare a priori tutti i comportamenti di un paziente sia sbagliato, uno perché si dimentica che comunque un minimo di realtà c'è anche in un setting analitico, altrimenti tutti potremmo fare ciò che vogliamo (mica male....), due perché non è costruttivo neanche per il paziente, non è che l'analista sta lì per compensare tutti i no che abbiamo ricevuto fuori, altrimenti diventa semplicemente un bastone su cui appoggiarsi, si può giustificare tutto in nome dell'analisi?

Sono d'accordo, ma in questo caso non c'era motivo di arrabbiarsi tanto: Elli non voleva mettere in discussione la professionalità del suo psicologo parlando dell'altro, come lei stessa ha chiarito, voleva solo porre in evidenza i lati che le piacevano. Lo psicologo ha percepito le sue parole come una sorta di attacco personale, e ha reagito di conseguenza, non accettando quello che era un semplice sfogo.

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Io credo che giustificare a priori tutti i comportamenti di un paziente sia sbagliato, uno perché si dimentica che comunque un minimo di realtà c'è anche in un setting analitico, altrimenti tutti potremmo fare ciò che vogliamo (mica male....), due perché non è costruttivo neanche per il paziente, non è che l'analista sta lì per compensare tutti i no che abbiamo ricevuto fuori, altrimenti diventa semplicemente un bastone su cui appoggiarsi, si può giustificare tutto in nome dell'analisi?

ma io faccio solo una considerazione......

mi dice sempre che devo aprirmi,aprirmi,aprirmi e parale senza filtri e inibizioni!E poi quando lo faccio si arrabbia?E alza la voce?

Dice di essere arrabbiato con la mia parte malata non con me!Ma si.......prendesse in giro qualcun'altra!

Poi io l'ho contestato non tanto per il contenuto di quello che diceva,ma per il modo........

Io ho detto solo qualche frase,non gli ho detto che l'altro era meglio di lui......anche perchè non lo penso,penso che siano diversi......io voglio bene a tutti e due.........

Poi se alla base c'è un disagio,ad aprirsi,dovrebbe calibrare un po' le sue reazioni....le sue reazioni a me rimangono dentro......e non vengono rimosse facilmente......qs cosa.......successa penso che porterà alla chiusura......(x come son fatta!)

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non sono d'accordo fiori. il paziente li è giustificato a fare tutto (nei limiti della legalità!!! :Shocked: )

tutto quello che esce dal paziente, anche la critica più dura allo psi, fa parte della terapia ed è utile!!!!

io credo che sia davvero impossibile giudicare dal di fuori. magari lo psi di elli è aggressivo e magari invece fa apposta a provocarla e a farla incazzare. parlo a ragion veduta. il mio psi ci prova a farmi incazzare (e ci sta quasi riuscendo).

me l'ha anche detto " dovresti incazzarti anche con me!".

non lo so perchè lo vuole... ci sarà un motivo "terapeutico"

per cui non biasimiamo lo psi di elli...sono certa che c'è un motivo...

e tu elli devi tirare fuori le unghie. se ti fa paura se ti fa incazzare glielo devi dire così come l'hai scritto qui!

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non sono d'accordo fiori. il paziente li è giustificato a fare tutto (nei limiti della legalità!!! :Shocked: )

tutto quello che esce dal paziente, anche la critica più dura allo psi, fa parte della terapia ed è utile!!!!

io credo che sia davvero impossibile giudicare dal di fuori. magari lo psi di elli è aggressivo e magari invece fa apposta a provocarla e a farla incazzare. parlo a ragion veduta. il mio psi ci prova a farmi incazzare (e ci sta quasi riuscendo).

me l'ha anche detto " dovresti incazzarti anche con me!".

non lo so perchè lo vuole... ci sarà un motivo "terapeutico"

per cui non biasimiamo lo psi di elli...sono certa che c'è un motivo...

e tu elli devi tirare fuori le unghie. se ti fa paura se ti fa incazzare glielo devi dire così come l'hai scritto qui!

Si è giustificati a fare tutto? ma il setting analitico è quindi fuori da qualsiasi contesto di realtà? Ragazze, ma che vi devo dì? Io a regredire talmente, come certa terapia incoraggia a afre, fino ad arrivare ad essere totalmente avulsa dalla realtà non ce la faccio, forse è un mio limite.

Sul resto concordo con te, che sei sempre più diplomatica di me.

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Dice di essere arrabbiato con la mia parte malata non con me!Ma si.......prendesse in giro qualcun'altra!

Ma lo vedi che non l'ascolti? che non gli credi?

C'è una regola che a suo tempo mi disse il mio, per stasera, dolce psi: sono obbligati a dire la verità al paziente, qualsiasi essa sia, non si può mentire, perché si fonderebbe l'analisi sulla mezogna, meglio tacere che dire una fandonia, sta' regola per lui vale anche nella vita "reale" tanto di più in analisi.

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Si è giustificati a fare tutto? ma il setting analitico è quindi fuori da qualsiasi contesto di realtà? Ragazze, ma che vi devo dì? Io a regredire talmente, come certa terapia incoraggia a afre, fino ad arrivare ad essere totalmente avulsa dalla realtà non ce la faccio, forse è un mio limite.

Sul resto concordo con te, che sei sempre più diplomatica di me.

io non credo di essere diplomatica.

criticare una persona (fosse anche il nostro psi) significa essere avulsi dalla realtà? io credo che la terapia ci possa insegnare anche a GESTIRE queste situazioni di rabbia. per come elli si presenta qui io ho la sensazione che lei abbia difficoltà a esprimere in maniera costruttiva l'aggressività. e quale migliora banco di prova che quella stanza?

come dice il mio psi la terapia è una "palestra"! se non possiamo permetterci di esprimere sinceramente l'aggressività col nostro terapista (che è preparato a gestirla) allora non possiamo esprimerla con nessuno!

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io non credo di essere diplomatica.

criticare una persona (fosse anche il nostro psi) significa essere avulsi dalla realtà? io credo che la terapia ci possa insegnare anche a GESTIRE queste situazioni di rabbia. per come elli si presenta qui io ho la sensazione che lei abbia difficoltà a esprimere in maniera costruttiva l'aggressività. e quale migliora banco di prova che quella stanza?

come dice il mio psi la terapia è una "palestra"! se non possiamo permetterci di esprimere sinceramente l'aggressività col nostro terapista (che è preparato a gestirla) allora non possiamo esprimerla con nessuno!

Avulsi dalla realtà non era riferito all'aggressività, anche perché io l'ho attaccato più volte, invece mi riferivo alla frase "nella terapia si è giustificati a fare tutto", sinceramente io in quella stanza non mi sento giustificata a fare tutto.

Se io critico il modo di lavorare del mio psi, credo che mi possa aspettare da lui una risposta, che sarà più o meno aggressiva, ma sicuramente non giustificativa del mio modo di agire, anche perché non avrebbe senso.

Mi spiego: che senso ha analizzare una frase che mette in dubbio la sua professionalità? se ho dei dubbi su quella è un controsenso averlo come psi, ergo è un controsenso analizzare.

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Si è giustificati a fare tutto? ma il setting analitico è quindi fuori da qualsiasi contesto di realtà? Ragazze, ma che vi devo dì? Io a regredire talmente, come certa terapia incoraggia a afre, fino ad arrivare ad essere totalmente avulsa dalla realtà non ce la faccio, forse è un mio limite.

Ma lo vedi che non l'ascolti? che non gli credi?

C'è una regola che a suo tempo mi disse il mio, per stasera, dolce psi: sono obbligati a dire la verità al paziente, qualsiasi essa sia, non si può mentire, perché si fonderebbe l'analisi sulla mezogna, meglio tacere che dire una fandonia, sta' regola per lui vale anche nella vita "reale" tanto di più in analisi.

Avulsi dalla realtà non era riferito all'aggressività, anche perché io l'ho attaccato più volte, invece mi riferivo alla frase "nella terapia si è giustificati a fare tutto", sinceramente io in quella stanza non mi sento giustificata a fare tutto.

Se io critico il modo di lavorare del mio psi, credo che mi possa aspettare da lui una risposta, che sarà più o meno aggressiva, ma sicuramente non giustificativa del mio modo di agire, anche perché non avrebbe senso.

Mi spiego: che senso ha analizzare una frase che mette in dubbio la sua professionalità? se ho dei dubbi su quella è un controsenso averlo come psi, ergo è un controsenso analizzare.

Che io sappia è il paziente a essere tenuto a dire la verità e tutto quello che gli viene in mente. Al contrario il terapeuta deve valutare di volta in volta se comunicare o meno le sue ipotesi, le sue interpretazioni e le sue emozioni al paziente in base all'effetto che ipotizza in lui. Così almeno mi è stato detto.

Quindi se si dubita della terapia, del terapeuta, delle sue parole o del suo metodo, si è tenuti a comunicare questi dubbi. Non c'entra essere avulsi o meno dalla realtà. Quella terapeutica non è una relazione paritaria, ma asimmetrica e protetta. Il terapeuta è un essere umano e può certo provare rabbia in certi casi, ma quella rabbia dovrebbe tenersela per sé, se reputa che possa nuocere al paziente e alla spontaneità delle sue parole. Se un paziente mette in dubbio la professionalità del terapeuta, lui secondo me dovrebbe limitarsi ad analizzare il significato simbolico di quel comportamento (facendo - lo dico per esperienza - innervosire il paziente) oppure prendere in considerazione la critica o almeno il problema e riflettere su cosa non va nel rapporto con quel paziente. A me è successo di percepire un tono un po' arrabbiato o seccato nella sua voce. E lui stesso mi ha raccontato di aver provato rabbia qualche volta verso di me. Però la rabbia ha saputo controllarla. E me lo ha raccontato dopo con calma e distacco, analizzando i suoi sentimenti come specchio dei miei (il che può anche rivelarsi sbagliato perché il terapeuta è un essere umano e quindi può benissimo confondere delle reazioni legate a motivi e problemi suoi con qualcosa di provocato dal paziente che quindi ahimè continua a dubitare, però almeno nasce con un intento terapeutico). Se uno invece si sente attaccato personalmente e si offende, si vede che ha la coda di paglia. E tra l'altro così rischia di cadere nei trabocchetti del paziente, che potrebbe provocarlo apposta per farlo arrabbiare e farlo uscire dalla sua neutralità. Ma non mi sembra il caso di Elli (a cui va tutta la mia solidarietà), altrimenti sarebbe stata anche un po' contenta oltre che spaventata da quella reazione.

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Care ragazze, chiedo scusa se salto a piè pari tutti gli interventi, ma ho sentito un bisogno urgente di raccoglimento, e preparatevi ad un lunghissimo post, per chi ha voglia di leggere vorrei provare a raccontare le mie due sedute. Ovviamente devo omettere alcune cose ma il succo resta….e meno male che taglio perché già così è lunghissimo!!

seduta di mercoledì: per l’ennesima volta, nell’istante prima di bussare, mi prende il timore di aver sbagliato giorno. Appena entro glielo riferisco, di qui parto parlando del solito timore di essere sbagliata.

Racconto due sogni:

1 – Una donna grassa e nuda dai capelli lunghi e arruffati deambula incerta in mezzo ad un incrocio stradale con una rotonda in mezzo (probabilmente c’è un paletto al centro, fa pensare ad un simbolo fallico). Ho solo accennato all’interpretazione di questo e preferisco omettere alcune cose che ho detto.

2 – Enzo è a casa mia (la casa dove ho vissuto con i miei genitori), è venuto a trovarmi, è in ottima forma, ha un giubbotto di pelle che lo ringiovanisce. Felicemente sorpresa di tutta questa salute, lo abbraccio, ci baciamo a profusione. Ma all’improvviso mi accorgo che mia madre sta per entrare e scoprirci, lei disapprova, non vorrei ma credo che ormai ci abbia già visto. Decidiamo quindi di darci appuntamento fuori per stare in santa pace.

Mi sono lamentata con Ric dei miei sogni ripetitivi (ho già fatto un sogno simile su enzo), in particolare mi viene di riflettere sulla mia incapacità di godermi le situazioni belle perché perennemente afflitta da conflitti interiori che inquinano tutto (su questo potrei fare una marea di esempi).

Ric mi ha fatto notare il particolare del giubbotto nel sogno chiedendomi che colore avesse e cosa mi faceva pensare, rispondo marrone e mi rendo conto che rappresenta il cazzzo. Per Ric il cazzzo è sostituto di una madre assente.

Ho pianto abbastanza intensamente ma senza riuscire a lasciarmi andare completamente, questo dipende dal suo fare distaccato. Gli ho raccontato dell’ennesima telefonata di mia madre domenica sera, un concentrato di negazioni: meno male che non hai figli; non ti preoccupare che penso a tutto io anche al futuro di voi figli ma voi non dovete sapere i fatti miei perché è giusto così; l’insonnia è genetica, ne soffro anch’io e in fondo non è così preoccupante. Insomma ripropone la solita simbiosi! E io che sto continuamente a ritornare su questi temi e che forse dovrei parlare d’altro in analisi, nel tentativo di trovare un modo per nutrirmi oltre ad analizzare soltanto ciò che ormai conosco a menadito.

Entrando avevo notato libro e film sulla scrivania, gli ho chiesto se era riuscito a vedere il film, ha risposto di si e basta. Poi mi sono completamente dimenticata di questi per ricordarmi solo dopo essere andata via. Ho sentito che mi faceva male questo, che volevo stare con lui. Dopo aver parlato parecchio con la mia migliore amica ho deciso di chiamarlo per un altro appuntamento.

Voglio ritornare lì perché prima di andar via gli ho mostrato un disegno che rappresentava un leone per verificare la somiglianza con lui e nell’osservarlo da vicino mi è sembrato di vedere un volto rigido, non disteso, un’impenetrabilità che sapeva di negazione, proprio nel momento in cui avrei voluto un sorriso di conforto.

Non sapevo nemmeno se gli avrei detto la verità sulla mia richiesta di vederlo subito. Se una madre non è disponibile bisogna iniziare a “rubare”, vorrei l’amore donativo, senza chiedere ma se non è così bisogna farsi scaltri, prendere ciò che si può, essere ladri di situazioni. Funzionerà? Cerco soluzioni alternative….ma avrei voglia di fuggire da chi non mi vuole. Ho di nuovo il terrore di aver fatto un buco nell’acqua. Pensare a quella espressione sul suo volto m’intristisce.

Ieri mattina forse ero un po’ pentita di avergli chiesto questo incontro, perché mi era passato quel senso di malessere, quando, appena uscita di lì, camminavo piano, ero completamente immersa nei pensieri, nelle sensazioni e ho sentito una voce dentro, un desiderio prepotente: “ti voglio, voglio stare con te!”. Benché mi rendessi conto che era stato necessario parlare di quei sogni, di quel dolore, mi dannavo perché ero andata lì col desiderio di “incontrarlo”, per perseguire nell’intento di mettere a tacere definitivamente il transfert negativo e trasformarlo finalmente in positivo, ricordo ancora che mercoledì ero agitata prima di andare da lui e dopo ho pensato anche che poteva essere dipeso dal timore del rifiuto per cui finisci per assicurartelo, questo rifiuto, portando lì il solito dolore in cui ti muovi bene perché è terra conosciuta e non tenti nemmeno di instaurarlo questo rapporto che sogni, ma ora scrivendo mi vien di pensare che io ci ho provato altre volte ma è come se avessi percepito sottili rifiuti, a seconda delle situazioni.

Ieri avrei avuto voglia di mettermi al sole e rilassarmi nella quiete della controra, come se avessi digerito il colpo, non mi vuoi e allora io me ne vado. Ma ormai era fatta e mi chiedevo se sarei riuscita ad omettere tutti i pensieri post seduta e parlare solo degli oggetti portati da me.

Vado lì e busso il citofono, era ancora presto per l’apertura della portineria. Alza il citofono solo per aprire, anche qui penso ad un’ipotetica freddezza (ma in seguito, dopo la seduta, ho pensato anche l’opposto, ad un senso di familiarità: so che sei tu, è inutile che parlo............quanto mi seccano tutte ste proiezioni pure sulle cazzzate!). quando salgo, subito dopo il saluto gli faccio la battuta: dottore, ma lei apre così agli sconosciuti?! E se poi non ero io?! Ride.

Ritrovo libro e cd nella stessa posizione e subito attacco dicendo che mercoledi mi ero accorta di averli dimenticati (li stavo dimenticando di nuovo anche ieri!), sia nella conversazione che fisicamente, solo dopo essere scesa giù. Stesa sul lettino gli dico di essermi pentita parzialmente di stare di nuovo lì, prevedibilmente lui mi chiede perché e io ammetto che sono in dubbio se raccontargli i motivi. Faccio l’esempio dei secondogeniti, anche se nella mia realtà famigliare non ho vissuto questa modalità. Pare si dica che questi sono più scaltri dei primogeniti, perché sapendo che non c’è tanto spazio per loro tendono ad escogitare sistemi per prendere ciò che si può il più possibile, imparano a procurarsi le cose senza aspettare che qualcuno gliele porga. Mentre parlo mi viene da piangere, mi sembra di dire fesserie e lo dico. Dico anche di essere pentita di aver fatto la seduta di mercoledi in quel modo perché mi sembrava di continuare a crogiolarmi nel dolore dell’assenza e del rifiuto, continuo a piangere. Torno a ripetergli i miei timori sull’analisi, che ho paura che mi faccia bene….ops… volevo dire male, lapsus che lo fa sorridere, lapsus di cui sul momento sono felice ma ora a ben riflettere probabilmente denota una volontà inconscia di non guarire.

Poi parlo del film, della similitudine che avevo trovato tra il nostro rapporto e quello dei due protagonisti, che prima non si sopportano e poi s’incontrano, alla fine c’è tra di loro uno scambio, così come accade in Frankenstein jr. L’importanza della relazione. Dico anche che quel film mi ha fatto venire la simpatia per la psicanalisi.

A un certo punto lui sostiene che ho voluto questa seduta aggiuntiva perché lui mi aveva detto che non ci saremmo visti la settimana dopo Pasqua. Dentro di me gioisco: sta dicendo una cazzzata! Vivaddio non è perfetto! Non mi aveva detto nulla la volta scorsa. Lui sostiene di avermelo detto tempo fa, che avevamo parlato di tre pause nell’anno. Cado dalle nuvole, sono sicura che non mi abbia detto nulla, faccio una battuta sul film: ma allora c’è telepatia tra noi! (nel film Montand ipnotizza la Streisand con la forza del pensiero e poi “sa” che loro si sono già conosciuti) Ah, so che sono tutte cazzzate ma come è bello a se strunzià co sti cose! Questo mi spinge a dirgli le vere motivazioni della mia richiesta e ora mi chiedo se il suo sia stato un sotterfugio a fin di bene per farmi parlare, ma francamente non sembrava proprio, allora continuo a chiedermi se non è stato magari il suo inconscio a fornirgli un ricordo sbagliato per farmi parlare o è stato un pregiudizio, un pensiero stereotipo che gli appartiene. Perché non è vero che io soffro tanto di questi distacchi, anzi vorrei chiarire con lui questo tema, quello del sentire la persona, lui, dentro e vicino a me, che non dipende dal tempo, dal vedersi fisicamente, non credo di soffrire di questa forma di dipendenza in questo momento.

Parlando di queste motivazioni gli racconto ciò che ho scritto su questo forum, che mi aspetto che l’analista mi voglia un po’ di bene, ma come poi ci sono anche dei toni forti in cui esce fuori la camorrista e il cannibale, ma in seguito ho pensato d’averlo detto per correttezza politica, perché enzo mi aveva evidenziato questi miei aspetti caratteriali e non solo lui…..ma io vorrei dirgli prima o poi che io non mi sento tale, che non mi sento distruttiva e divoratrice, sono certa di non vivere l’amore in maniera egoistica, forse sono prepotente nel senso che spesso voglio avere ragione per forza ma che vorrei che mi conoscesse nel quotidiano per verificarlo! Perché ho il sospetto che mi devo auto accusare per sembrare una brava persona! dovrei realmente accorgermi dei miei difetti altrimenti è una falsità comunque! Nel momento in cui si è trattato di dire le vere motivazioni, il blocco, la strategia, che mi ero imposta era doloroso, non riesco nemmeno a ricordare bene cosa ho pensato ma l’idea di tenermi tutto dentro, di schiattare in corpo era insostenibile, pensavo che non avrei potuto reggere una settimana con questo sospeso, dovevo a tutti i costi tirare fuori il rospo e gli ho detto che la ciliegina sulla torta del dolore era stata la sua faccia rigida alla fine della seduta.

Ma quello che veramente mi è pesato dire è che è come se ci fosse un filo che non si spezza, come se non riuscissi a dire un vaffanCculo completo.

Ora io ricordo che dissi qualcosa di simile al primo colloquio con uno psi da cui decisi di non andare più. Posi la questione in forma di domanda: perché non riesco a dire vaffanCculo a chi mi rifiuta?

Ma in quel caso non c’era lo stesso trasporto emotivo, o meglio, c’era ma era parzialmente nascosto.

Io spero che abbia avuto un senso esprimere tutta questa intensità emotiva……

Torno a pensare che quando vado in seduta devo tentare a tutti i costi di tirare fuori senza remore qualsiasi cosa, tutto il marcio, tutto il dolore, tutta la lacerazione della donna spezzata.

Forse la soluzione sta nell’insistere a vomitare finchè ne avrò abbastanza!

Ogni volta, davvero ogni volta che lo sentirò distante o contrario a me devo dirglielo e fornirgli la mia soluzione, perché, guarda caso, oggi ha concluso con un sorriso.

Devo anche avere il coraggio di contestarlo apertamente, con il rischio di fare una figura di merda, esprimere il disagio e non temere di non essere in grado di argomentare. La prossima volta dovrò parlargli del libro, d’altronde lo vuole anche lui.

Un’altra cosa che sto ricordando e che me lo ha fatto sentire vicino: parlando del forum, di quanto manca l’affetto e non sempre possiamo permetterci di ammetterlo a noi stesse, gli ho citato l’esempio di Fioriblu che ha detto che lo psi non può volere bene altrimenti non può essere obiettivo, affermando che non sono d’accordo e lui si è fatto una risata di approvazione, (in effetti mi rendo conto che ho estremizzato e distorto la tua frase, non me ne volere Fiori! Volevo solo dire che spesso tante razionalizzazioni servono per non sentire il dolore dell’assenza! E sono contentissima del sms che hai ricevuto). Penso proprio che è stato un modo per fargli ammettere che lui prova affetto, ma che cazzzo di contorsioni per dire na cosa tipo io so che tu sai che io so……tutto per strappare la possibilità dell’essere voluti bene…….mmmmmmhmmmm……porca zozza………..Judi……..ahaaaaaaa…..e se la prossima volta gli chiedessi: Dottò!!! ……mmmmma lei…….LEI…… sa amare…....APERTAMENTE!!!!!!! :Devil::Devil::Devil:

Ho parlato anche della regola della frustrazione, che per me non è vero che se l’analista ti vuole bene poi non capisci le tue problematiche interiori.

NTU CULU la R.D.F. la R.D.R. la R.d.S. (cioè SORETA) e la R.d.C (cioè DEL CAZzZO)!!!!!

Ora avete anche la riconferma del perché faccio "fantastiche" foto dell’alba (ma il fuso m’ha fottuto, alle sette non c’arrivo).

Per me varrebbe solo la regola della padella!!

……in testa, per dormire.

Buongiorno a tutte.

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non sono d'accordo fiori. il paziente li è giustificato a fare tutto (nei limiti della legalità!!! :Shocked: )

tutto quello che esce dal paziente, anche la critica più dura allo psi, fa parte della terapia ed è utile!!!!

io credo che sia davvero impossibile giudicare dal di fuori. magari lo psi di elli è aggressivo e magari invece fa apposta a provocarla e a farla incazzare. parlo a ragion veduta. il mio psi ci prova a farmi incazzare (e ci sta quasi riuscendo).

me l'ha anche detto " dovresti incazzarti anche con me!".

non lo so perchè lo vuole... ci sarà un motivo "terapeutico"

per cui non biasimiamo lo psi di elli...sono certa che c'è un motivo...

e tu elli devi tirare fuori le unghie. se ti fa paura se ti fa incazzare glielo devi dire così come l'hai scritto qui!

quoto Frncs in toto.....

lo psi è una palla di gomma, altro che essere umano...

lui si inc. per tre minuti,si sfoga,

noi stiamo male per settimane, ma non esiste.

lui non si deve CONFONDERE.

Sono perentoria, mi rendo conto, ma leggo la reazione di Elli e non mi pare abbia sortito grande effetto sto sistema..

Judi, gestire la nostra rabbia , proprio quello che abbiamo evidenziato tanto.

ma prima deve USCIRE tutta, o almeno quanta ne è disponibile e non resta nell'inconscio.

E si vede che provocare Elli non è il modo per farla uscire, sta rabbia.

Un sentimento come la rabbia non è come la tristezza, che è accettata, tollerata, compresa. La rabbia è brutta, non è accettata socialmente, ci fa sentire negativi e sbagliati, la freniamo, ci spaventa.

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