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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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non quoto altrimenti faccio davvero un poema. provo a rispondere brevemente:

Priscilla sono proprio io l'uomo del video....che tristezza che mi faccio!!!!!!!! :(:

A proposito di camaleonte, non preoccuparti,se vengo io all'incontro mi trasformo in donna del nord ("pulsante" :Rolling Eyes: )!!!! :p:

zazà non è che vedo tutto come resistenze...diciamo che ti ho detto il mio punto di vista rispetto a questa cosa...di base io non credo che in un rapporto terapeutico ci possa essere "un confronto alla pari, una conoscenza tra due individualità"...però non è uan critica al tuo modo di rapprotarti allo psi...quello è il TUO modo e non ha motivo di essere giusto o sbagliato, è il tuo modo di essere e basta!!!

Diciamo che però il nostro modo di porci rispetto a certi argomenti o allo psi stesso parla di noi...e anche quello va analizzato....tutto qui....

Rispetto all'analisi a vita...su quella proprio non condivido e ripeto si tratta del mio modo di vedere e viverla...sicuramente è un gran bel confronto, un modo di osservare e osservarsi unico e utile...ma credo anche che, come diceva jung, i mezzi per osservarsi e osservare la vita , a un certo punto, quando finisce l'analisi, dovrebbero restare nelle mani del paziente...

la chiarezza dei ruoli secondo me, serve a mantenere bene in vista chi è il soggetto dell'analisi...ma anche questo è solo il mio punto di vista....che soprattuto dipende dal mio modo di essere...

baci e buon week end a tutti....qui ci sono 30 gradi in casa, si muoreeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!

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anche al nord......fa caldo.......caldissimo!

A zazà ha colpito quello che mi ha detto lo psi riguardo alla fine!a me no...io (meno male che siamo tutte diverse almeno possiamo confrontarci..!)son tranquilla....perchè so che poi non saro' legata a lui da un rapporto che poi non è un rapporto reale!preferisco non vederlo piu'...Un po' come col medico.....non mi piacciono i rapporti ibridi......o sei mio amico e ti posso chiamare quando mi salta in mente.......(e anche lui-)oppure,secondo me non ha molto senso......

Ha senso adesso qs rapporto perchè fa parte di una relazione terapeutica.....dopo sarebbe un refuso di un qualcosa.......che poi non sarè mai come dovrebbe essere un rapporto vero........

Poi mi piace l'idea di troncare finire e camminare da sola.......

Ma questo è cio' che sento io eh...........

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.....non mi piacciono i rapporti ibridi......o sei mio amico e ti posso chiamare quando mi salta in mente.......(e anche lui-)oppure,secondo me non ha molto senso......

Infatti io pensavo esattamente a questo tipo di trasformazione del rapporto!

o si diventa amici o niente o.............amanti :spiteful::Just Kidding:

vabbuò, spero che s'è capito mo'!

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Infatti io pensavo esattamente a questo tipo di trasformazione del rapporto!

o si diventa amici o niente o.............amanti :spiteful::Just Kidding:

vabbuò, spero che s'è capito mo'!

si ...amanti va bene no???siamo allineate allora!!!

non avevo capito bene.......

ciao cara buona notte..........

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Ma buongiorno a tutte nè! Caldissimo anche oggi...i muore! :huh:

Oltre ad augurare a tutte gud uorc auguro anche, soprattutto, a chi ce l'ha, eccellente seduta del lunedì :spiteful:

Forza e coraggio e tiriamo a campare dai! Bacio! ^_^

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Sicuramente io non so chi sia davvero, ma certe caratteristiche sono sue, non può essere una recita totale....e poi l'ho detto che ha smesso di essere silenzioso :He He: . Forse anche il tuo amico è sia quello che tu conosci, sia quello che si mostra con i pazienti, diversi volti di uno stesso individuo.

non è una recita...è un mettersi sullo sfondo per lasciare in primo piano il paziente. e questo credo sia una caratteristica della sua personalità. comunque io lo prendo in giro su questo aspetto...sulla pacatezza che gli attribuiscono in pazienti, e lui ammette che ho ragione. il suo carattere non potrebbe essere più distante dalla pacatezza...

io continuo a pensare che il rapporto con l'analista o con lo psicologo non è un normale rapporto umano. ora non ho il tempo per spiegarmi meglio... comunque non è una conoscenza o un confronto equiparabile a quelli che si hanno nella vita quotidiana. innanzitutto perchè è a pagamento. tu una volta mi hai detto che io mettevo troppo l'attenzione su questo aspetto...secondo me tu invece ce ne metti troppo poco. è un rapporto psicologo-paziente, non è un amicizia, non è un confronto alla pari. forse ha ragione la psi di giusy a contare anche le monetine, in questo senso...ricordo di aver letto che le terapia nel quale lo psi non fa pagare (ad esempio per qualche paziente in difficoltà economica) la terapia non funziona!

io pure che ho uno psi che svela il suo carattere non posso dire di avere un confronto alla pari con lui...lui sa tutto di me, ma non mi viene a raccontare i cavoli suoi. perchè è il mio psicoterapeuta, non un amico.

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Gli ho parlato di come sia arrabbiata con me stessa per il fatto di non riuscire a dirgli tutto quello che vorrei dirgli. Lui è stato meraviglioso, non mi ha per niente forzata e mi ha detto che comunque non forzerà i miei tempi wub.gif e non sai quanto gli sono grata per questo... Un pò temo anch' io che abbia intuito e la cosa mi imbarazza da morire blush.gif

Lo so che devo buttare giù 'sto muro... Spero di riuscirci, ma per ora non sono pronta unsure.gif E' che mi devo proprio fare violenza... Comunque io non ci penso proprio a cambiare terapista, perchè ho avuto la fortuna di trovare una persona eccezionale, e col cavolo che lo mollo !!

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ciao a tutti, sono Missis Tavor..

bentornata Arley!!

lilith....scopata?

io un bagascione così avrei paura di bere nel suo bicchiere..

ci rimedi qualche rogna o infezione, vah...

molla il colpo, con eleganza.

Salda l'ultima seduta e dì che ti prendi una pausa, sii irremovibile.

Poi cerca un vero professionista, uomo o donna che sia.

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Gli ho parlato di come sia arrabbiata con me stessa per il fatto di non riuscire a dirgli tutto quello che vorrei dirgli. Lui è stato meraviglioso, non mi ha per niente forzata e mi ha detto che comunque non forzerà i miei tempi wub.gif e non sai quanto gli sono grata per questo... Un pò temo anch' io che abbia intuito e la cosa mi imbarazza da morire blush.gif

Lo so che devo buttare giù 'sto muro... Spero di riuscirci, ma per ora non sono pronta unsure.gif E' che mi devo proprio fare violenza... Comunque io non ci penso proprio a cambiare terapista, perchè ho avuto la fortuna di trovare una persona eccezionale, e col cavolo che lo mollo !!

non devi fare nessuna violenza, non uscirà nulla così..

il tempo è galantuomo.

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Ma buongiorno a tutte nè! Caldissimo anche oggi...i muore! :huh:

Oltre ad augurare a tutte gud uorc auguro anche, soprattutto, a chi ce l'ha, eccellente seduta del lunedì :spiteful:

Forza e coraggio e tiriamo a campare dai! Bacio! ^_^

Ciao Arley, perché non ci racconti un'po come va dopo la fine della psicoterapia? L'hai più rivisto il tuo psi? siete rimasti in contatto o sei ed è sparito dalla tua vita? Così ci racconti per esperienza diretta il dopo!

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Ciao Arley, perché non ci racconti un'po come va dopo la fine della psicoterapia? L'hai più rivisto il tuo psi? siete rimasti in contatto o sei ed è sparito dalla tua vita? Così ci racconti per esperienza diretta il dopo!

si, anch'io voglio sapere il dopo...

c'è una luce in fondo al tunnel? :He He:

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ehi Arley....allora?

racconaci un po' come ti va la vita..........aggiornaci!

Comunque concordo con judi......il rapporto con lo psi......è si umano.....ma collocato in un contesto che lo rende differente e unico......

Io come judi non lo considero un rapporto 'vero'.....perchè non è un amico....

E' una relazione terapeutica.......che spiazza.....perchè forse il soggetto non è in grado al 100% di collocarla nel modo corretto....e cosi ial livello interiore si creano confusioni...e contraddizioni.

penso che il fatto di pagare....(la mia idea eh..)sia un elemento fondamentale.......perchè incentiva....e poi ricolloca la posozione del terapeuta.Io a volte penso che sia coinvolto in quello che racconto....ma certo che lo è perchè quello è il suo ruolo....

Nel compenso che gli do........è compreso anche quel tipo di atteggiamento......che deve essere equilibrato.....e professionale....

Non so se mi sono spiegata.......ho fatto un po' di confusione......ma qs concetto è confuso già dentro me......

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l'ultima volta ho detto al mio " come ha fatto ad avere tanta pazienza con me?"

e isso con un sorriso felice " non lo indovina? perchè mi piace....tanto

:o:

il mio lavoro!"

:new_bluegrab:<_<

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:icon_neutral: Io mi dispero, invece...

lilyth mi pare evidente che possiamo dirti qualunque cosa, ma che tu continuerai per la tua strada fino a che non ti sfracellerai e forse è giusto che sia così (nel senso che hai bisogno di andarci a sbattere per capire)

spero solo che alla fine di tutta questa storia, ti deciderai di fare una psicoterapia vera !

Intanto ciao e buona corsa :ola (2):

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ma tu davvero ti faresti una scopata con uno che per rimediare deve andare in bulgaria?

dio mio, fa così anni 80...e per conquistarle cosa fa? si porta i collant da regalare?(non so se riconoscerai la citazione)

ho un vago ricordo di un film con ezio greggio e jerry calà abbastanza squallido..... :Sick:

era questo a cui ti riferivi ?

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Ma buongiorno a tutte nè! Caldissimo anche oggi...i muore! :huh:

Oltre ad augurare a tutte gud uorc auguro anche, soprattutto, a chi ce l'ha, eccellente seduta del lunedì :spiteful:

Forza e coraggio e tiriamo a campare dai! Bacio! ^_^

ciao Arley !

allora dai ..... racconta che combini nel tuo post psicoterapia..... lo vedi ancora il superpsi ? :Batting Eyelashes:

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c'è una luce in fondo al tunnel :He He:

..."beh, speriamo non sia un treno".............lo diceva Woody Allen!!!

Scusate ma il caldo continua a rendermi demente!!!! 31 gradi in casa, credo sui 38 fuori!!!

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ehi Arley....allora?

racconaci un po' come ti va la vita..........aggiornaci!

Comunque concordo con judi......il rapporto con lo psi......è si umano.....ma collocato in un contesto che lo rende differente e unico......

Io come judi non lo considero un rapporto 'vero'.....perchè non è un amico....

E' una relazione terapeutica.......che spiazza.....perchè forse il soggetto non è in grado al 100% di collocarla nel modo corretto....e cosi ial livello interiore si creano confusioni...e contraddizioni.

penso che il fatto di pagare....(la mia idea eh..)sia un elemento fondamentale.......perchè incentiva....e poi ricolloca la posozione del terapeuta.Io a volte penso che sia coinvolto in quello che racconto....ma certo che lo è perchè quello è il suo ruolo....

Nel compenso che gli do........è compreso anche quel tipo di atteggiamento......che deve essere equilibrato.....e professionale....

Non so se mi sono spiegata.......ho fatto un po' di confusione......ma qs concetto è confuso già dentro me......

Quoto...è proprio vero. nel compenso è compreso tutto un modo che fatichiamo a collocare e dunque temiamo non sia autentico!..E' compresa la sua professionalità, le modalità d'intervento, la tutela del setting, il segreto professionale ed anche la gestione delle sue emozioni (cosa che sembra riesca poco allo psi di lilith: forse si è perso qualche seminario sul tema!)

Penso a me: lavoro a scuola e mentre sono con i bambini sono assolutamente presente a quello che faccio, sono lì per loro, so di dover dare loro regole anche se alcune volte un pò mi dispiace. Alcuni di loro mi sono più simpatici di altri, è normale ma mai mi verrebbe in mente di rapportarmi con modalità diverse e preferenziali. Qualche volta qualche bambino difficile mi coinvolge più di altri, per motivi vari, oppure altri più bisognosi di attenzione o con situazioni familiari difficili mi fanno attivare modalità di intervento diverse....voglio loro bene e voglio il loro bene...mi faccio domande e cerco di non dare mai niente per scontato. Alla sera però, quando torno a casa, o nei giorni festivi ho la mia vita e mai mi verrebbe in mente di andare a casa di uno di loro o di passare a salutarli........loro fanno parte della mia vita professionale non di quella privata!

Ecco, forse è un pò simile.......per Stefano sono un caso di lavoro, sicuramente una storia, un mondo ma mai e poi mai mi porterebbe a casa :nea: .......e poi penso anche che dopo la terapia tramutare il rapporto con lo psi in amicizia sia difficile...si conoscono casi???

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non è una recita...è un mettersi sullo sfondo per lasciare in primo piano il paziente. e questo credo sia una caratteristica della sua personalità. comunque io lo prendo in giro su questo aspetto...sulla pacatezza che gli attribuiscono in pazienti, e lui ammette che ho ragione. il suo carattere non potrebbe essere più distante dalla pacatezza...

io continuo a pensare che il rapporto con l'analista o con lo psicologo non è un normale rapporto umano. ora non ho il tempo per spiegarmi meglio... comunque non è una conoscenza o un confronto equiparabile a quelli che si hanno nella vita quotidiana. innanzitutto perchè è a pagamento. tu una volta mi hai detto che io mettevo troppo l'attenzione su questo aspetto...secondo me tu invece ce ne metti troppo poco. è un rapporto psicologo-paziente, non è un amicizia, non è un confronto alla pari. forse ha ragione la psi di giusy a contare anche le monetine, in questo senso...ricordo di aver letto che le terapia nel quale lo psi non fa pagare (ad esempio per qualche paziente in difficoltà economica) la terapia non funziona!

io pure che ho uno psi che svela il suo carattere non posso dire di avere un confronto alla pari con lui...lui sa tutto di me, ma non mi viene a raccontare i cavoli suoi. perchè è il mio psicoterapeuta, non un amico.

Ma io sono d'accordo con te, non mi pareva di aver detto che vorrei fare analisi con un amico e per giunta gratis :unknw:

Poi, per rapporto alla pari non intendevo dire che mi dovrebbe raccontare tutti i fatti suoi, intendevo altro ma non ci provo nemmeno a spiegarlo perchè in questo momento non sono affatto in grado :wacko:

Parlavo di un ipotetico dopo-analisi.

Volevo dire altre cose ma temo di avere grosse difficoltà ad esprimermi ultimamente, faccio fatica a scrivere, a trovare le parole giuste e oltretutto mi manca certamente il dono della sintesi, scusatemi ma sto davvero troppo stressata ultimamente!

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.......e poi penso anche che dopo la terapia tramutare il rapporto con lo psi in amicizia sia difficile...si conoscono casi???

Io ne conosco qualcuno direttamente.

E poi anche Enzo mi raccontò che con qualcuno era rimasto amico dopo la terapia.

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si priscilla...è proprio cosi..........

sai adesso divago ma.......ho captato una cosa importante x me.......

quando andavo dal mio medico....era diverso perchè lui non aveva la capacità di 'gestire' le emozioni e il rapporto......e io non sapendo bene cosa fosse la psicoterapia(che peraltro non facevo con lui).......mi ero lasciata prendere dal 'tutto'......e lui non sapeva proprio....gestire il mio affetto,le mie attenzioni e non venivano rielaborate....venivano lasciate allo sbando,...come una qualsiasi relazione...e stavo poi malissimo perchè mi creavo aspettative vere!

E poi........infatti adesso.......c'è un affetto che potrebbe essere paragonato ad una relazione di vita.......Merito della rielaborazione con lo psi.......

Infatti per me lo è......la ns non è una relazione terapeutica....ma lui si è veramente affezionato a me.......E sono sicura che è successo senza che questo fosse previsto.....lui mi ha detto che con nessuno c'è questo coinvolgimento.....

Con lo psi.......è un altro mondo...è come se fosse tutto ben delimitato in un ambito particolare.......poi lui sa già di tutto sto coinvolgimento con il medico e quindi fa in modo che non si reinneschi sto meccanosmo Non so come fa.....ma ci riesce alla grande........lui attraverso il suo comportamento riesce a far si che io mi leghi a lui ma 'non troppo'

Io sento che la situazione è completamente diversa....e adesso dopo due anni,mi accorgo che sono legata allo psi.....molto legata,ma c'è una sensazione di base che fa si che emerga che la relazione è 'controllata' da dei canoni ben precisi.....

Il fatto che posso dire apertamente cosa sento fa si che io sia protetta,il fatto di potre dire qualunque cosa già fa si che il rapporto sia,diverso......(non riesco a spiegarmi.......!!)Io sento il legame con lui,ma sento un legame mai provato!!

Sento stima........e posso manifestargliela.........E' un legame che già sapevo di rimanerne coinvolta....e quindi oggetto di analisi.......E' un po' il problema della terapia......(adesso un po' meno....perchè.....ne abbiamo parlato e ne parliamo spesso!)

Poi penso che il loro modo di porsi faccia appunto parte della terapia.....quindi, di loro tengono a noi,come tu dici priscilla.....come tu tieni ai tuoi bambini.........e magari un tuo bambino stravede x te..........perchè tu per lui sei unica......mentre loro per te son tanti,e gli vuoi bene certo,ma è sempre un coinvolgimento.......diverso......

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Però devo dire che su una cosa non sono proprio d'accordo, a parte il fatto che siamo molto diverse in questo, quando dici:

Non credi che in una psicoterapia abbia un'importanza relativa il tipo di persona con cui hai a che fare???? Cioè, se come professionista ti va bene, e in linea di massima come persona ti senti abbastanza in sintonia, non credo che conti molto "la persona" , quanto la figura dello "psicoterapeuta"....per il buon prosieguo della terapia no???

digi su questo non sono d'accordo nel senso che non riesco a scindere l'uomo dallo psicoterapeuta

cioè, se uno è un maiale nella vita privata sarà un maiale anche come psi (ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale :Whistle:)

Faccio un esempio: la mia psi in linea di amssima rispetta alcune cose oltre le quali non transigo, che però hanno pure valore professionale, anzi soprattutto, è seria, è disponibile, è attenta, è precisa, non è un'approfittatrice, con lei mi sento tranquilla, non mi sento giudicata, mai in nessun caso, anzi l'opposto trovo accoglienza e comprensione!!!!

Ecco, ma a parte questi aspetti che mi fanno sentire sicura.....non mi interessa sapere se poi è una che sta allo scherzo, che è disposta a essere fuori le righe (e non credo lo sia), se è una donna fedele, se per caso la sua vita non è più incasinata della mia, se ha dei figli o se ne vorrà mai avere, se vota dentra o sinistra, se è credente ecc.ecc.

Insomma potrei essere curiosa di queste cose ma alla fin fine ai fini della MIA ANALISI non hanno alcuna importanza!!!

Cos mi cambiano??? Cambierebbbe qualora lei cercasse di inculcarmi i suoi valori ma non lo fa, quindi com'è saranno pure fatti suoi !!!!

a me non interessa sapere tanto per sapere se è di destra o di sinistra, se è una persona che sa stare allo scherzo o meno però è anche vero che tutte queste informazioni insieme "costruiscono" una persona

provo a fare un esempio: se la psi è una permalosa che non sa stare allo scherzo o che non ha il minimo senso dell'umorisomo porterà questo aspetto di se all'interno della terapia , inevitabilmente. io tenderò a captarlo e la cosa mi infastidirà (perchè ho difficoltà ad interagire con persone che non hanno senso dell'umorismo, perchè credo che non avere senso dell'umorismo implichi una serie di altre peculiarità caratteriali e così via)

Cioè se io vado da un'ortopedico non è che gli chiedo le sue radiologie...o se ha moglie e figli.....mi interessa che sia u nbravo medico e che faccia bene il suo lavoro...poi è chiaro che se è uno xxxxx si vedrà anche mentre lavora...ma a quel punto io lo giudicherò per quello che ha fatto....non per i lsu olato caratteriale...che è francamente un problema sui e di chi gli sta attorno!!!!

Non so se si capisce i lsenso...capsico che lo psicologo non è un ortopedico...ma in generale io non credo cambi molto...

e invece credo che cambi molto perchè io dall'ortopedico ci vado perchè magari ho mal di schiena, lui mi dice che terapia devo fare e la cosa finisce lì e manco è così semplice perchè se l'ortopedico è uno xxxxx spocchioso io potrei non fidarmi del suo giudizio e decidere di rivolgermi ad un altro specialista (ovviamente sto estremizzando)

dallo psi io vado e metto a nudo la mia anima, il rapporto è molto complesso, come è lui come persona inevitabilmente ha influenze sul rapporto terapeutico perchè lo psi ci mette se stesso nella relazione, ci mette anche la sua umanità oltre alle sue professionalità

Poi boh, magari sto sbagliando tutto, magari pensando di vedere uan tua resistenza ci sto mettendo la mia...o forse ci sono entrambe...ma secondo me si rischia di fossilizzarci su certe cose...tutto qua!!!

io , per quanto riguarda la mia situazione ho fatto sicuramente un po' di casino e adesso sono probabilmente entrate in gioco mie resistenze che scarico nel rapporto che utilizzo come un'arma difensiva per non guardare dentro di me

però sono convinta che disinteressarsi in maniera così forte allo psi come essere umano sia un altro tipo di barriera perchè magari si ha paura di affezionarsi ad una persona che al 99% dovremo abbandonare al termine della terapia

non la prendere come una critica digi, ma alle volte quando scrivi che non ti interessa lei come persona io sento questa cosa :Four Leaf Clover:

più o meno è anche la stessa cosa che priscilla dice riferita a se stessa :

Zazà, la tua è una scelta impegnativa sotto molti punti di vista: tenere le distanze tutela ed accorciarle complica, rende più vulnerabili..come in tutti i rapporti!

ci ho pensato molto in questi giorni alla mia situazione non proprio facile in cui mi sono cacciata io coadiuvata dalla psi e credo che per me alla fine sia giusto essere arrivata a questo punto

voglio dire è un gran casino, tutto molto complicato e non so come la gestirò, come la gestiremo da questo punto in poi, però sono convinta che, almeno fino a qui, le cose dovevano andare in questo modo, avevo necessità di aggrovigliarmi mani e piedi perchè era il solo modo che avevo per mettermi realmente in discussione e sdracicare alcune resistenze. adesso poi ne sono venute fuori delle altre, ma questo è un altro discorso, affronterò anche questo muro..... spero !!

in ogni caso, credo (spero !!) che ognuno nel corso della sua terapia lavori sugli aspetti di se più "delicati" quindi non creod sia casuale che io mi sia fiondata su questo aspetto.....

Ne abbiamo parlato anche con Stefano del "dopo" e io mi sono sentita di dire che mi sebra molto arido il "dopo" che lui mi propone. Lui dice che molte pazienti spariscono alla fine della terapia, ma lo capisco! Che senso ha bersi un caffè ogni tot di mesi e scambiarsi impressioni superficiali (lui dice: potremmo parlare di films!), quando (parlo a terapia finita):

1- c'è stato da parte mia un'intensità di vissuti e di condivisione ormai conclusa e che in questi momenti non è il caso di tirar fuori

2- non so nulla di lui e far domande proprio ora potrebbe risultare pura curiosità

3- non sopporto i rapporti superficiali.

Meglio tenersi dentro ciò che è stato...no????

sul rapporto post terapia non so perchè sono ancora troppo nel durante

adesso come adesso credo che non vorrei perdere la psi perchè, a parte tutta la terapia, transfert e amenità varie, mi piace proprio lei come persona, credo che se l'avessi conosciuta in un altro contesto saremmo potute diventare amiche. quindi ora, la speranza è quella di poter continuare a frequentarla anche dopo, ma può essere pure che alla fine della terapia non me ne fregherà un bel niente di vederla !! :Raised Eyebrow:

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Ma io sono d'accordo con te, non mi pareva di aver detto che vorrei fare analisi con un amico e per giunta gratis :unknw:

beh nemmeno io intendevo questo. il senso del mio riferimento alla parcella è quello che è stato colto da elli e da priscilla...

il fatto che ci sia un "pagamento" delimita un ruolo, quello dello psicoterapeuta, del "curante"...e quello del paziente, del "curato"...

non avevo capito che ti riferivi strettamente al "dopo"... sinceramente non lo so, non so quanto si possa parlare di amicizia. sicuramente può rimanere un legame umano molto forte, un grande affetto. io pure immagino (ora) che a fine terapia ci saranno dei momenti in cui magari lo passerò a salutare, ma non riesco a immaginarmi una vera amicizia...

e comunque è difficile prevedere cosa proverò allora, quando il mio modo di vivere le relazioni interpersonali si spera sarà più equilibrato... (ho già fatto grandi passi avanti, eh!)

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beh nemmeno io intendevo questo. il senso del mio riferimento alla parcella è quello che è stato colto da elli e da priscilla...

il fatto che ci sia un "pagamento" delimita un ruolo, quello dello psicoterapeuta, del "curante"...e quello del paziente, del "curato"...

non avevo capito che ti riferivi strettamente al "dopo"... sinceramente non lo so, non so quanto si possa parlare di amicizia. sicuramente può rimanere un legame umano molto forte, un grande affetto. io pure immagino (ora) che a fine terapia ci saranno dei momenti in cui magari lo passerò a salutare, ma non riesco a immaginarmi una vera amicizia...

e comunque è difficile prevedere cosa proverò allora, quando il mio modo di vivere le relazioni interpersonali si spera sarà più equilibrato... (ho già fatto grandi passi avanti, eh!)

in linea di massima concordo con questo messaggio di judy, rispondendo a froggy, non quoto per non fare un casino, vorrei specificare che io all'inizio si, mi ponevo un pò a distanza dalla psi, vi ricordate quando dicevo che a me il transfert non mi aveva coinvolto per poi ritrovarmi invischiata con tutte le scarpe???? :Raised Eyebrow: Ecco, ma parliamo di transfert, tutti quei sentimenti che compongono il rapporto terapeutico, che ci debba essere feeling è assodato...e che la persona dello psi traspare durante il loro lavoro anche ma da qui a dire che conosciamo i nostri psi ne passa acqua sotto i ponti!!!!

Cioè, anche per me è importante che alcuni aspetti della psi si confacciano con la mia personalità....tant'è che anche gli psi prima di prendere un paziente in cura hanno bisogno di un certo numero di sedute per capire se questo feeling ci può essere...ma il feeling riguarda appunto il rapporto terapeutico e non quello che c'è oltre...come dice Priscilla noi siamo lavoro, e se a impatto questa cosa può ferire, può risultare brutta, dall'altro è la nostra garanzia!!!!

La mia psi proprio su questo punto fu chiara....ecco io apprezzo di lei questa onestà, apprezzo il fatto che si sappia metttere in disussione, che sicuramente sono aspetti caratteriali ma che riguardano solo ed esclusivamente la terapia!!!

Anche questa speranza del dopo mi sa di "evasione" dal "Qui e ora" ( come sapete questo aspetto - spesso abusato :Whistle: - è importante anche in terapia) a cui invece ci induce l'analisi..ora non ricordo chi l'ha detto ma mi trovo pienamente d'accordo con chi ha detto che lo psi tende a mettersi in ombra perchè in quell'ora dovremmo essere noi i protagonisti....tutto questo non vuol dire che non provino sentimenti per noi, Priscilla vuole bene ai "suoi bambini" ma vuole anche il loro bene, si fa coinvolgere ma mai sconvolgere, poi però va a casa e vive la sua vita!!!!

Rispetto al dopo, io credo che può succedere che uno psi e un paziente finita l'analisi possano essere amici, può succedere ma che senso ha farne un cruccio, o una speranza???? Se succede è perchè succede appunto, non è che c'è una regola no??? Quindi io mi chiederei piuttosto come mai nel ben mezzo dell'analisi si pensa a questo...anche in questo vedo uno spostamento dell'attenzione da noi stessi a gli psi...

Questo in generale, per quanto riguarda te Fra, magari è giusto e magari no che tu sia rimastta così invischiata (legata mani e piedi) in questo rapporto...ora ha poca importanza...adesso cerca di scavare infondo a te stessa e capire a cosa ti può servire tutto questo....perchè io credo che non dobbiamo mai perdere di vista il motivo per cui siamo lì....

Ovviamente Fra accetto la tua "critica" e come mio solito la metto in circolo....nel mio cervello bacato...vediamo cosa tira fuori!!!! :LOL:

Sicurametne siamo tutti più bravi a vedre le resistenze degli altri ma, il fatto di ptoercele rilanciare senza problemi non può che essere un aiuto reciproco che ci diamo....

Buona seduta.....

Ciao Arleyyyyyyyyyyyyyy!!!!! :Four Leaf Clover:

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