E se ci si innamora dello psicologo?

[digi79 0]

Lungi da me dare giudizi su una persona che non ho conosciuto e della quale ho amato profondamente almeno due libri. Molte mie amiche (e pure il mio analista, argh) l'hanno conosciuto in sede universitaria, definendolo nella maggior parte dei casi uno straordinario docente ma di troppa chiacchiera.Ora non mi pare il caso di fare gossip in questa sede, ho tirato in ballo 'sto discorso per dire che parliamo pure di coinvolgimento ma ricordiamoci che nessuno psicoterapeuta deve mai varcare certi confini. A proposito, ma lo psicoporco di Lilyth che fine avrà fatto?

volevo specificare che io non avendo conosciuto Carotenuto dal vivo, mi attenevo a ciò che dice, e ciò che dice mi piace molto e mi trova molto d'accordo!

Su di lui appunto, non conoscendolo mi frega poco, non sarebbe una novità che ci fosse uno che predica bene e razzola male! Nel libro che ho letto io, lui parla anche di una storia che lo coinvolse molto ma nulla di così indicibile...secondo me!

Poi insomma a dirla tutta, io preferisco gli psicologi anonimi, secondo me tengono molto più a bada quel lato narcisistico che li contraddistingue!

Sul coinvolgimento in generale, io non lo intendevo in senso negativo, uno può farsi coinvolgere senza essere travolto! Anzi credo che la sottigliezza sia proprio lì! Mi viene in mente che una volta la mia psi si commosse un pò, di fronte al mio dolore ma fu una cosa così sobria e trattenuta che mi fece solo capire che mi "sentiva" davvero!

Al contrario una mia amica pochissimo tempo fa, ha dovuto lasciare la sua psi, perchè un giorno raccontandole delle sue cose molto molto spiacevoli, la psi ha reagito piangendo a fontana, e chiedendole insistentemente se l'avesse pensata in quei momenti difficili!

La mia amica si è sentita completamente abbandonata a sè stessa, rendendosi conto tra l'altro della mancanza di professionalità! Ora lei ha cambiato psi e ha fatto bene secondo me , perchè erano ancora agli inizi.

Considerate che le cose che ha racontato alla psi le aveva raccontate prima a me e anche io mi sono commossa ma ho ritenuto opportuno trattenere più possibile le mie emozioni perchè sapevo che la mia amica aveva bisogno di un spalla su cui piangere e non vedermi piangere a mia volta per un dolore che è solo suo!!!

Uno psi che non sa fare questo, che non capisce le esisgenze del paziente, per me dovrebbe prima analizzare meglio se stesso!

che vorresti dire ?!

cmq io in seduta qualche volta ho abbaiato, ma non conta perchè abbaio pure fuori dal setting........

Sulle scemate in seduta, si anche a me capita di scherzarci, però lei prontamente ritorna seria, ma lo fa perchè io se no perdo tutta la seduta a scherzare . A volte però è lei stessa che mi sfotte un pò, ma mi piace quando lo fa anche questo è segno di confidenza, sa che così può dirmi alcune cose che dette seriamente mi peserebbero...

Ultimamente invece ce la ridiamo sul fatto che quando arriviamo in stanza dopo aver fatto le scale, lei ha il fiatone, per via del pancione. Io tardo sempre un pò a cominciare a parlare....(lei non comincia mai!) e spesso ascolto lei che cerca di riprendersi dalle scale, qualche volta sembra quasi imbarazzata e si giustifica scherzosamente e io le dico che sto zitta apposta per sentirla "affannare" (una volta tanto lei!!!)!!! Un pò è vero!!!

Però diciamo che a parte piccole battute lei è abbastanza seriosa, credo che fare le battute sia più una prerogativa maschile per gli psi o di noi pazienti incasinate!!!

[froggy73 0]

Ultimamente invece ce la ridiamo sul fatto che quando arriviamo in stanza dopo aver fatto le scale, lei ha il fiatone, per via del pancione. Io tardo sempre un pò a cominciare a parlare....(lei non comincia mai!) e spesso ascolto lei che cerca di riprendersi dalle scale, qualche volta sembra quasi imbarazzata e si giustifica scherzosamente e io le dico che sto zitta apposta per sentirla "affannare" (una volta tanto lei!!!)!!! Un pò è vero!!!

così mi piaci !!

[digi79 0]

così mi piaci !!

[juditta 0]

insomma ragazze...volete dire che carotenuto era un po'.......... mandrillone?

avrà voluto emulare Jung!

[digi79 0]

insomma ragazze...volete dire che carotenuto era un po'.......... mandrillone?

avrà voluto emulare Jung!

Sarà per questo che ha scritto numerosi libri su jung e lo cita in molti suoi altri libri.. . sentirà qualcosa in comune con lui...anche se lui diceva che probabilmente jung ha avuto i suoi "problemi" anche perchè non si era mai fatto veramente analizzare (come lo si intende oggi) e quindi alcuni suoi lati ombra li ha scoperti proprio nel confronto con i pazienti, e in particolare con una paziente! Cosa che uno psicoterapeuta attuale invece dvorebbe evitare perchè grazie all'analisi eprsonale e le varie supervisioni, può tenere sotto controllo, proiezioni, difese e coinvolgimenti vari!!!

Almeno in teoria!!!

[froggy73 0]

dici che ho esagerato ?

[digi79 0]

[froggy73 0]

[zazà 0]

che vorresti dire ?!

cmq io in seduta qualche volta ho abbaiato, ma non conta perchè abbaio pure fuori dal setting........

Voglio dire che sei una peste

Oh, ma anche io miagolo anche fuori, e ululo pure.......però non mi pare di aver mai abbaiato .......ecco, lo dico io che non sono abbastanza aggressiva

[juditta 0]

anch'io miagolo ma solo con le persone con le quali sono più intima, mia mamma, il mio compagno...

col mio psi non l'ho mai fatto...dai, questa gliela risparmio!

[zazà 0]

anch'io miagolo ma solo con le persone con le quali sono più intima, mia mamma, il mio compagno...

col mio psi non l'ho mai fatto...dai, questa gliela risparmio!

Certo, anch'io, ho dimenticato di dirlo. Però, appunto, mi sa che vorrei proprio un certo tipo di intimità familiare anche con lui......lo so che sono incorreggibile

Ma, pensandoci, perchè dovresti risparmiargliela, quando non gli hai risparmiato di peggio???

[juditta 0]

sto pensando alla cosa più intima che ho fatto in sua presenza...

vabbè che ultimamente sto "svaccando". nel senso che veramente ho perso il controllo, e mi comporto con lui con una spontaneità che difficilmente mostro agli altri (tolto appunto i pochissimi intimi)...

comunque nella spontaneità ci metto: urlargli dietro quando mi fa incazzare, mettermi a piangere per cose stupide (io che piango pochissimo)... venerdì siccome non volevo leggesse ad alta voce delle che avevo scritto ho cercato di strappargli il foglio dalle mani.

ormai sono fuori controllo!

[digi79 0]

ahhahah mi sarebbe paiciuto assistere alla scena!!!!

Certo che io in confronto sembro una suora!!! Però davvero non ho cpaito sta cosa del miagolare, ululare e abbaiare davanti o non agli psi? Cioè io non ho mai fatto nulla del genere.

A volte penso di essere una palla mortale!!!

Comunque sull'essere se stessi, non credo la psi vedrà mai il mio lato più "rilassato", lì dentro non lo sono affatto! Io credo di lasciarmi andare davvero sol oa casa mia con mio figlio e mio marito (e non sto parlando di puzzette!!!! ), solo loro conoscono il meglio ma anche il pegioo di me!!!

[juditta 0]

come sai, questo "svaccamento" è una novità degli ultimi mesi...

non per nulla lo definisco una "perdita di controllo". è come se le mie barriere, le mie difese, fossero a vari livelli, con trincee, fossati coi coccodrilli, muraglie...

il limite di quanto posso mostrarmi è molto variabile a seconda delle persone.

sarebbe un discorso complesso, c'entra molto la mia paura del giudizio altrui, o forse più la mia vergogna di me. per cui tendo a censurarmi molto, o ad applicare autocensure che variano in base alle persone, anche di fronte a persone alle quali sono legata e voglio bene...

quindi questa mia "perdita di controllo" è un ottimo segno. perchè questa perdita di censure si ripercuote anche nella spontaneità di ciò che dico, il più delle volte molto caoticamente senza averci pensato prima.

quando ci penso prima, un sacco di informazioni non passano al vaglio dell'autocensura!

ovviamente questo è il mio modo di "funzionare" nella terapia, riflette il mio modo di essere...

[digi79 0]

beh questo discorso lo comprendo in pieno, anche per me è stato così con la terapia ed è così con le persone che conosco...come dici tu ci sono diversi livelli di autocensura, a seconda della confidenza e del bene e di altri fattori, cambia ciò che passa e ciò che no..per esempio c'è una mia amica che conosce degli aspetti di me che difficilmente farei vedere ad altre persone, un pò per paura del giudizio (che poi è sempre il mio), un pò perchè insomma credo sia pure giusto così, mica ci si può "svaccare" con chiunque no?

Anche questo sarebbe sbagliato!

con la psi all'inizio dicevo solo cose che "ritenevo" interessanti, evitato di parlarle di episodi banali perchè appunto pensavo si potesse annoiare o mi potesse giudicare banale a mia volta.

Poi invece ho imparato a lasciarmi andare, raccontando cose banalissime davvero ma dietro cui si nascondevano cose importanti...e spesso quando lo faccio tendo ancora a dire "so che può sembrare stupido", e lei ogni volta mi ribadisce che non lo è affatto ,anzi! Ovviamente mi incentiva a parlarne....ho anche imparato che la vita degli altri non è sempre sensazionale, come spesso molti ci vogliono far credere!!!!

A parte gli episodi poi con l'analisi c'è il discorso delle libere associazioni, mai avrei immaginato di passare da un argomento all'altro così in volata ,senza un senso logico, anzi forse il suo incentivarmi a farlo mi ha aiutato a capire anche l'altro aspetto, e cioè che nulla è banale in analisi, se non il voler controllare le cose che si dicono o si pensano!!

A me ha aperto un mondo questa cosa!!!! E adesso mi censuro molto meno anche con gli altri...

qui per esempio mi lascio andare molto, mi sento accolta, certo non ci rimetto molto la faccia, ma è un'ottima palestra!

[froggy73 0]

quando ci penso prima, un sacco di informazioni non passano al vaglio dell'autocensura!

strano 'sto lapsus....

[froggy73 0]

quello dell'autocensura è un argomento spinoso, io pure spesso e volentieri ho paura di essere mortalmente noiosa

in più di base c'è la mia certezza di non avere contenuti interessanti, di essere totalmente vuota, un pacchetto infiocchettato per bene , ma quando lo vai a scartare lo trovi senza nulla di interessante dentro.....

[froggy73 0]

anch'io miagolo ma solo con le persone con le quali sono più intima, mia mamma, il mio compagno...

Certo, anch'io, ho dimenticato di dirlo.

io veramente abbaio pure in ufficio certe volte..... dite che mi devo preoccupare ?!

[juditta 0]

strano 'sto lapsus....

è quello che volevo dire... nel senso che quando "penso prima" a cosa dire, prima passo tutto al vaglio della censura, e un sacco di cose non passano...quindi non le dico! (il tutto avviene non dico inconsciamente, ma quasi...in automatico)

[froggy73 0]

è quello che volevo dire... nel senso che quando "penso prima" a cosa dire, prima passo tutto al vaglio della censura, e un sacco di cose non passano...quindi non le dico! (il tutto avviene non dico inconsciamente, ma quasi...in automatico)

quindi quando ci pensi prima, un sacco di informazioni passano al vaglio dell'autocensura

[juditta 0]

beh questo discorso lo comprendo in pieno, anche per me è stato così con la terapia ed è così con le persone che conosco...come dici tu ci sono diversi livelli di autocensura, a seconda della confidenza e del bene e di altri fattori, cambia ciò che passa e ciò che no..per esempio c'è una mia amica che conosce degli aspetti di me che difficilmente farei vedere ad altre persone, un pò per paura del giudizio (che poi è sempre il mio), un pò perchè insomma credo sia pure giusto così, mica ci si può "svaccare" con chiunque no?

Anche questo sarebbe sbagliato!

questo si...

faccio fatica a spiegarmi chiaramente su questo argomento...

in verità io credo di "sembrare" spontanea alle persone (lasciamo perdere ciò che è la comunicazione qui sul forum, parlo dei rapporti vis a vis). ma la mia apparente spontaneità nasconde tutto questo complicatissimo sistema di autocensure...

mi rendo conto che non si può sempre "svaccare" o essere se stessi con tutti (per dire...al lavoro, coi parenti...) ma io finisco per non essere me stessa quasi con nessuno. (penso che il quasi si potrebbe pure togliere...)

mi sono accorta che in questo momento davanti al mio psi mi mostro per come sono davvero, difetti e strani comportamenti compresi...

non so come è successo, ma nel caos degli ultimi mesi ho perso per strada le mie barriere e censure e con lui sono me stessa. sarà un caso ma proprio utlimamente ho iniziato a fare dei sogni positivi sulla terapia, mentre prima ho passato un lungo periodo a fare sogni nei quali lui non mi voleva accompagnare o non riuscivo a capire cosa mi dicesse, ecc...

sul perchè di tutta sta autocensura, ci sarebbe da parlarne, ammetto di non avere nemmeno io le idee così chiare sulla sua origine...

in un certo senso si potrebbe dire che tutte ste "censure" sono un po' i puntelli del mio "schema". all'improvviso mi sono trovata senza puntelli... almeno li...

[juditta 0]

quindi quando ci pensi prima, un sacco di informazioni passano al vaglio dell'autocensura

diciamo che tutte passano prima nell'uffico "censura", vengono filtrate e solo quelle che "passano il vaglio" vengono poi dette!

si capisce così?

[froggy73 0]

a proposito si spontaneità io vado che ho la seduta.....

a domani !!

[digi79 0]

questo si...

faccio fatica a spiegarmi chiaramente su questo argomento...

in verità io credo di "sembrare" spontanea alle persone (lasciamo perdere ciò che è la comunicazione qui sul forum, parlo dei rapporti vis a vis). ma la mia apparente spontaneità nasconde tutto questo complicatissimo sistema di autocensure...

mi rendo conto che non si può sempre "svaccare" o essere se stessi con tutti (per dire...al lavoro, coi parenti...) ma io finisco per non essere me stessa quasi con nessuno. (penso che il quasi si potrebbe pure togliere...)

mi sono accorta che in questo momento davanti al mio psi mi mostro per come sono davvero, difetti e strani comportamenti compresi...

non so come è successo, ma nel caos degli ultimi mesi ho perso per strada le mie barriere e censure e con lui sono me stessa. sarà un caso ma proprio utlimamente ho iniziato a fare dei sogni positivi sulla terapia, mentre prima ho passato un lungo periodo a fare sogni nei quali lui non mi voleva accompagnare o non riuscivo a capire cosa mi dicesse, ecc...

sul perchè di tutta sta autocensura, ci sarebbe da parlarne, ammetto di non avere nemmeno io le idee così chiare sulla sua origine...

in un certo senso si potrebbe dire che tutte ste "censure" sono un po' i puntelli del mio "schema". all'improvviso mi sono trovata senza puntelli... almeno li...

io invece ti capisco proprio bene, ora no so se poi capisco ciò che mi pare a me ma io uso gli stessi meccanismi.

Il fatto di non essere mai me stessa è una cosa che ho dolorosamente appreso proprio ultimamente, è come se a furia di censurare ma anche addirittura modificare i miei pensieri e il mio modo di apparire che mi confondo anche io..ora i motivi sono molteplici e credo che ognuno abbia i suoi, io so bene però l'origine dei miei !

Tra l'altro anche io appaio sempre spontanea e serena, sicura di me per alcuni, la verità è che sono più brava di altri a nascondere ciò che non voglio si veda....non so è coem se dovessi conservare una specia di facciata di serenità, e non lo faccio epr gli altri, m iserve proprio a me....fin'ora io credo di aver finto proprio di frotne all ospecchio, che è peggio1!! E credo sia propri oquesta la aprte peggiore, perchè mi guardo allo specchio e mi chiedo "chi diavolo sono io"? E' uan domadna che ho posto mille e mille volte alla psi, in tutti i modi, arrabbiata, piangendo, ridendo, scherzando, seriamente, ironicamente, rassegnata, trsiste e a volte anche isterica!!!

Perchè è terribile scoprire a trent'anni che non sono nessuno e che devo cominciare da zero....

Ma forse sono andata un pò oltre nel discoros ,questo per dire che invece ho notato però che dalla psi io riesco a mostrare me stessa, dopo aver cercato di censurare alcune parti, dopo aver cercato di carpire da lei ciò che dovevo rappresentare lì dentro, ho capito che mi toccava far uscire fuori la vera Giusy....ed è stato...ed è difficile, perchè è uan cosa del tutto nuova. Quella però è un'ottima palestra per me, e la psi un ottimo personal trainer

Comunque Juditta so che per te non è proprio come per me, diciamo che il fatto di censurare è uguale forse poi i lresto ci differenzia, ho capito bene cosa vuoi dire, solo ho voluto aggiungere la mia di esperienza a riguardo.

[ilaria 0]

Ciao ragazze...

sono davvero autoreferenziale in questo periodo e me ne scuso, ma questa non posso non raccontarvela.La mia collega che si è ammalata l'anno scorso di un tumore è arrivata agli sgoccioli... Dopo gli interventi dell'anno scorso s'era rimessa in piedi,aveva ripreso a vivere ed è pure rientrata a scuola a settembre..poi i controlli e sospetti di metastasi, ricovero per accertamenti e nel giro di un mese un rapido crollo culminato negli ultimi due giorni...sono andata a trovarla ieri e dormiva, sedata dalla morfina somministrata per i dolori...l'ho vista sdraiata sul letto, occhi chiusi ed espressione tuttosommato distesa..

l'unica cosa che ho pensato è "chissà dov'è", chiusa in un raccoglimento che la traspora chissà dove in compagnia di chissà quali immagini o visioni o pensieri.. so che per effetto degli antidolorofici non prova l'angoscia o la paura della morte: mi diceva una collega che una dottoresa le ha detto di aver sperimentato su di sè quel tipo di terapie a base di oppiacei e morfine per meglio capire i suoi pazienti e le aveva riferito appunto che scompare ogni sintomo d'ansia e le sensazioni e le immagini che affollano la mente sono positive e rasserenanti..

io mi chiedo se non ci sia una possibilità di dirsi le ultime cose che ci sono da dire a se stessi, se non ci sia lo spazio per un bilancio, un congedo per "tirare le somme" e trovare una dimensione di senso a quel casino...

parlandone oggi con la mia dott lei mi ha detto che a volte la morte la si sceglie, la si vede come l'unica soluzione a una vita che non si ama più, dice che forse chi si ammala è perchè vuole andarsene..io non conoscevo intimamente questa collega però sapevo che a quarant'anni suonati viveva ancora con i suoi genitori ormai anziani, un babbo burbero e una madre con la quale aveva un legame strettissimo...una gabbia stretta forse..

ma voi che ne pensate..al di là del caso specifico...può darsi che si arrivi a sentirsi così costretti dall'esistenza da percepirsi senza possibilità di fuga o di cambiamento e da desiderare incosciamente di levarsi di torno nel modo più autodistruttivo possibile..forse non considerando il suicidio perchè comporta uno slancio e uno scarto dai valori dominanti di cui non sempre si è capaci...