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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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Veramente io non mi invidio affatto...nel senso che l'idea di finire, di non vederla più e il dubbio, latente ma insopportabile, di essere dimenticata...insomma non sono ancora arrivata alla fine del mio percorso, sto anzi affrontando il tema più importante e difficile: la separazione, il lutto.....

Comunque sono in terapia sul lettino bisettimanale da tre anni, ai quali devi aggiungere otto mesi di psicoterapia vis a vis...ma come dicono, non c'è una durata standard: dipende da quanto è lungo il percorso e da come si cammina!!!

Buon Natale anche a te!!!

insomma...contando che faccio una seduta settimanale, così a occhio e croce mi ci vorranno anni!!! :icon_confused:

io continuo a invidiarti, forse il tema della separazione sarà uno scoglio pesante pure per me, ma essere al punto di doverlo affronare vorrebbe dire che ho superato altri scogli, che sono ancora pesantemente invalidanti per quanto riguarda la mia vita.

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<BR>...cmq è strano quando gli ho dato il regalino non soo riuscita per niente a spiegare che si trattava di un gesto affettuoso..come una sorta di grazie. sono stata soltato a girare intorno a tutti i miei dubbi sul fatto che fosse o meno possibile fare dei regali...cmq mi sa che approfondiremo a gennaio anche perchè devo proprio verificare se l'ha letto sto libro...poverini però. anche i compiti per casa.sono messi continuamente alla prova dalle nostre insicurezze.<BR><BR>mi sa che per fare un mestiere del genere ci vuole molta forza interiore..a farsi attraversare così da tutte le emozioni dell'Altro. controllare tutte le proprie reazioni... mamma mia!<BR>[/quote

....prendo come spunto ciò che ha scritto  achangeofseason (bel nik! ).... non so se è solo una questione "temporale"....ma per me non è scattatto assolutamente nulla di così "amorevole", nei confronti della mia psi.....ebbene si, faccio parte del club da settembre....sarà poco per provare quel legame forte di cui molto ho letto qui in questo Topic, (...e ci entro in punta di piedi....).....a dire il vero non ho neanche tutto questo desiderio di continuare...sono già stufa....mi sento in qualche modo senza altra soluzione che provare questa strada....ci sono arrivata carponi alla terapia....ora va poco, pochino ino, ino meglio.....ma non ho molta "fiducia", nel senso che non so se davvero potrò star meglio, vivere meglio....essere migliore........e sono davvero sollevata che ci sia un pò di breck per le vacanze, anche se non credo ne prenderà molte...purtroppo.....

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viola blu benvenuta nel club ! Non credo sia fondamentale il transfert e "l'innamoramento" verso lo psi, ognuno ha le sue modalità.

Sul diventare migliore, mi domando chi giudica chi è meglio e chi è peggio, lo domando anche a me che parlo continuamente di cose fatte bene o fatte male e donna bettina proprio ultimamente mi chiedeva chi decide che una cosa è fatta male o bene...

Vabbè, a parte queste mie riflessioni abbastanza inutili, che tipo di terapia fai ? Vai una volta alla settimana ?

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Oggi ho l'ultima seduta prima delle vacanze. Dire che sono agitata è poco. Ho deciso che farò di tutto per provare a darle il regalo, ma per farlo devo prima costringerla a sconvolgere il setting così come è organizzato. Impresa disperata? Questa è l'idea malsana che ho elaborato stanotte e che di fatto è almeno più sensata di quelle precedenti. Ora stacco, entro in ritiro spirituale per prepararmi. Tra vomito e tachicardia non so come ci arriverò.

come è andata ? Glielo hai dato ? Qual è il piano che avevi elaborato ? Racconta tutto che sono curiosa !! :Batting Eyelashes:

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<BR>viola blu benvenuta nel club ! Non credo sia fondamentale il transfert e "l'innamoramento" verso lo psi, ognuno ha le sue modalità.<BR>Sul diventare migliore, mi domando chi giudica chi è meglio e chi è peggio, lo domando anche a me che parlo continuamente di cose fatte bene o fatte male e donna bettina proprio ultimamente mi chiedeva chi decide che una cosa è fatta male o bene... <BR>Vabbè, a parte queste mie riflessioni abbastanza inutili, che tipo di terapia fai ? Vai una volta alla settimana ?<BR>
<BR><BR><BR>

Ciao Froggy! Grazie per la risposta...oggi ho una grande ansia! (inaspettata..)......sul "chi giudica CHI e COSA...."....io sono la prima....sono Io che vorrei essere migliore...di ciò che sono....il giudizio degli altri, non mi interessa (o mi inganno nel crederlo...) ma è di me stessa che vorrei di più, di meglio, rispetto a ciò che è...........la psi l'ho scelta da me....ho fatto delle ricerche mi sono fidata del mio intuito.

L'approccio è Analisi Transazionale . ;a dire il vero non mi ha illustrato la metodologia poichè come dicevo, mi ci sono ritrovata catapultata dentro. Ho scelto un'analisi che avesse un approccio "concreto", rapido, funzionale. Sembra facile detta così.....più che altro mi piaceva il presupposto che al di là di "tutto", le persone vengano considerate OK. ....proprio perchè io non mi ci sento per niente..........<

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come è andata ? Glielo hai dato ? Qual è il piano che avevi elaborato ? Racconta tutto che sono curiosa !! :Batting Eyelashes:

Avevo elaborato piano, cercato il coraggio ovunque. E' saltato l'appuntamento. Sono distrutta, sottoterra. La vita non può essere questa sofferenza. Devo dire che lei non ne ha colpa, è stato suo malgrado (imprevisti del quotidiano) ed era anzi molto preoccupata per me. Ma io ora non ho più forze e non le voglio neanche cercare

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<BR><BR><BR>

Ciao Froggy! Grazie per la risposta...oggi ho una grande ansia! (inaspettata..)......sul "chi giudica CHI e COSA...."....io sono la prima....sono Io che vorrei essere migliore...di ciò che sono....il giudizio degli altri, non mi interessa (o mi inganno nel crederlo...) ma è di me stessa che vorrei di più, di meglio, rispetto a ciò che è...........la psi l'ho scelta da me....ho fatto delle ricerche mi sono fidata del mio intuito.

L'approccio è Analisi Transazionale . ;a dire il vero non mi ha illustrato la metodologia poichè come dicevo, mi ci sono ritrovata catapultata dentro. Ho scelto un'analisi che avesse un approccio "concreto", rapido, funzionale. Sembra facile detta così.....più che altro mi piaceva il presupposto che al di là di "tutto", le persone vengano considerate OK. ....proprio perchè io non mi ci sento per niente..........<

io più che ok, mi sento ko... -_-

comunque 4 mesi in terapia sono davvero pochi, praticamente siete ancora ai convenevoli :He He:

il transfert o il tipo di "attaccamento" sono davvero questioni personalissime, che riflettono il nostro modo di vivere le relazioni significative...

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nel mio caso sono proprio io a dire ciò che è bene e ciò che è male, a stabilire delle regole facendo poi una fatica immensa a rispettarle, a pensare che gli altri facciano bene mentre io inevitabilmente arranco per fare, nella migliore delle ipotesi, non troppo male...

Un sacco di energie sprecate a giudicarmi in maniera inflessibile inadeguata in tutte le situazioni... pensa un po' quanto sono stupida... :icon_confused:

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Avevo elaborato piano, cercato il coraggio ovunque. E' saltato l'appuntamento. Sono distrutta, sottoterra. La vita non può essere questa sofferenza. Devo dire che lei non ne ha colpa, è stato suo malgrado (imprevisti del quotidiano) ed era anzi molto preoccupata per me. Ma io ora non ho più forze e non le voglio neanche cercare

mi dispiace molto ! Ma l'appuntamento non è recuperabile in nessun modo ?

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io più che ok, mi sento ko... -_-

comunque 4 mesi in terapia sono davvero pochi, praticamente siete ancora ai convenevoli :He He:

il transfert o il tipo di "attaccamento" sono davvero questioni personalissime, che riflettono il nostro modo di vivere le relazioni significative...

....oddio....io volevo già smettere!!! ...........che dite? ....

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mi dispiace molto ! Ma l'appuntamento non è recuperabile in nessun modo ?

infatti, non c'è modo di recuperare?

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ora vi insinuo un dubbio: siete sicure che la cura psicoterapica passi per la "comprensione"? :Raised Eyebrow:

che l'analista o psicoterapeuta vi aiuterà nel momento in cui riuscirà a comprendervi pienamente?

io, più passa il tempo e più mi rendo con che non è così...

ho i miei momenti nei quali non mi sento capita, anzi è un ritornello che ripeto spesso... ma mi rendo sempre più conto che la cura e il cambiamento non passa da li. non è fondamentale che lui comprenda e sia empatico con tutto ciò che provo....semmai è importante che lui porti ME a conoscermi profondamente. a conoscere la me stessa che si nasconde dietro le resistenze, dietro le nevrosi, ecc, ecc

del resto è immaginabile che una persona possa comprendere e immedesimarsi profondamente con i sentimenti di decine di pazienti diversi con problemi e caratteri diversi?

concordo con questi pensieri....diciamo che sono arrivata alle stesse conclusioni ultimamente!!!

Ciao Berenice, c'è un passo in un libro di Kundera e che ho sempre ritenuto mi rappresentasse benissimo, che dice:" per lui l'amore non era un prolungamento della sua vita pubblica bensì il suo polo opposto. Significava per lui il desiderio di darsi in balia all'altro. Chi si dà all'altro come un soldato si dà prigioniero, deve prima consegnare tutte le armi. E così privato di ogni difesa, non può fare a meno di chiedersi quando arriverà il colpo. Posso dunque affermare che per Franz l'amore era una continua attesa di un colpo imminente" Ho atteso a lungo il suo colpo imminente e non è arrivato....sono arrivate frustrazioni e "rifiuti", ma accompagnati da parole, sguardi, sorrisi e qualcosa di impapabile tali che non ho potuto considerarli "colpi imminenti", non quelli che mi aspettavo e chissà, che forse andavo cercando per essere riconfermata nel mio trauma, nel ruolo in cui , per difesa, mi ero ben trincerata.....Per dirti, cara Berenice, che ti fiderai, che verrà piano piano, senza che tu possa elaborarlo razionalmente, ti prenderà, quella fiducia di poter essere amata ti si metterà dentro ...

Auguri per tutto anche a te, vedrai che avrai il meglio, davvero! :abbr:

non sai quanto mi ci ritrovo in queste parole Marilena!!! Anche se oggi sento che qualcosa è cambiata e non cerco più "copli imminenti" e so se che il "cambiamento" posso attuarlo solo e soltanto io...e che non è per niente facile ma POSSIBILE!!!!

E' un gran passo avanti!!! Per me!

Oggi le ho anche dato il regalo, appenaarrivata, le ho dato il pacchettino e le ho detto che quello era il mio pensiero per Natale "solo un pensiero"!

Lei m'ha detto, "grazie, non doveva, sa che io non potrei accettarli vero"? Ma rideva e intanto apriva il regalo....io le ho detto che lo sapevo ma che il mio era più che altro un pensiero relativo alla terapia!!! "le volevo lasciare una parte di me", le ho detto e mi sono meravigliata subito dopo dell'audacia!!!

Lei ha risposto "allora lo accetto più volentieri"!!!

Nel frattempo litigava con lo scatolino, che non riusciva ad aprire (e menomale che non l'ho fatto incartare!!!! :Raised Eyebrow: ), così le ho dato una mano e lei ridendo m'ha detto "questo è un altro dei motivi per cui non dovrei accettare i regali....non riesco a scartarli"..e ci sim omesse a ridere...è stato bello, molto intimo...

Ma la parte più bella è venuta dopo, quando ha aperto il regalo e ha visto la tazza, all'inizio non capiva bene, ovviamente la scritta era circolare, io le ho spiegato cosa era e lei leggendo il verso della poesia, m'ha detto "lepopardi a scuola era il mio poeta preferito".....nel mentre io le dicevo la stessa cosa!!!!

Così abbiamo scoperto questa cosa in comune....d'altronde dal mio pessimismo, avrebbe dovuto capirlo anche prima... :Raised Eyebrow:

Poi mi sono sdraiata sulla mia poltrona e abbiamo iniziato a parlare del verso dell'Infinito" scritto sulla tazza....e da lì il resto...

E'stata uan seduta bella, e le ho detto che comincio a pensare alla "fine" della terapia come il momento in cui "non ne avrò più bisogno" e anche se da un verso la cosa mi mette ansia (e lei sabene i perchè) dall'altra non ne ved l'ora!!!

Abbiamo parlato dei miei passi avanti e del cambiamento che si comincia a intravedere....e per la prima volta in quasi due anni, m'ha letteralmente spinto a fare una cosa, nel senso che mi ha dato dei consigli su come affrontare un certo argomento, cosa che non è mai successa....ho dovuto sempre sbattere la testa da sola contro le cose....e credo che l'abbia fatto nel momento giusto, visto che mi è servito solo come sprone e non per sentirmi quasi in dovere, come invece sarebbe accaduto in passato!!! Io infatti non so se farò questa cosa ma comunque so che lei è propensa a pensare che sono pronta!!!

In passato l'avrei fatta per non deluderla masenza consapevolezza di ciò che facevo e sarebbe stato un fallimento!!!

Prima di andar via, ci siamo soffermate sulal prota, lei m'ha ringraziato ancora per il regalo, e mi ha detto "tanti auguri" senza avvicinanrsi...io invece mi sono avvicinata, l'ho abbracciata e baciata e ho sentito che era questo quello che voelvo fare, nè più nè meno...lei m'ha stretto forte la mano....e io sono uscita felice....

Neho passate tante, e so che non è ancora finita, so che ci saranno ancora periodi neri e so anche che con l'analisi non finiscono le batoste i problemi ma ora mi sento più forte e so che posso affrontare tutto questo e soprattutto so che anche io valgo , come persona e come donna!!!!

E questo non lo avrei compreso se non con l'analisi e con questa donna, che nonostnate la giovane età ha semrpe saputo come comportarsi con me e quello di cui avessi bisogno!!!!

Nemmeno le abbuffate mi danno più quel senso di pienezza che mi dà questa conapevolezza!!!!

Viola 4 mesi son proprio pochi, anche se non fai una analisi, deve passare un bel pò di tempo per risucire a capire se ci si può fidare e soprattutto devi passare per il K.O (per citare juditta) per poi sentirti OK!!!!

Un abbraccio a tutte!!! In particoare a Diotima, tutte qui sappiamo perfettamente come ti senti, so bene che adesso sembra ti sia crolalto il mondo addosso, hai ragione, ma tieni duro, vedrai che presto arriveranno periodi migliori....l'analisi è come un lungo edurissimo parto!!!!! Ma vuoi mettere tutto i ldolore con il risultato finale????

Ti abbraccio forte!

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digi che bello quello che hai scritto e che carina anche la psi. Io credo che tutto questa serva anche per rendere più umani gli psi, per rompere qualche altra piccola barriera e avvicinarsi un altro po' !

:good:

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Digi, sono veramente contenta per te. E le tue considerazioni mi fanno riflettere su quanto sia importante la motivazione in una storia di terapia psicologica. Da quello che hai scritto nel corso del tempo io ho notato nei tuoi posts sempre una grande voglia di capire, capirti e rialzarti, una voglia che ho spesso invidiato e che di frequente ho pensato derivasse anche dall'avere un figlio, con tutto quello che può comportare essere madri.

Purtroppo io credo che quella motivazione mi manchi... dopo la giornata delirante di ieri, stamattina mi sono svegliata con le migliori intenzioni, pensando di dimostrare a me stessa e agli altri che non sono più la scema vulnerabile di questi anni... ebbene da alcune cose ho potuto notare che non sono cambiata di una virgola nel mettere in atto certi schemi, certi comportamenti del c**** con le persone e nel reagire come una bambina ignorata... il risultato? Una bella serata a piangere come non succedeva da un po'.

Marilena, ti ringrazio molto per il passo di Kundera che hai trascritto, mi sono veramente commossa. :Four Leaf Clover:

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Chi si dà all'altro come un soldato si dà prigioniero, deve prima consegnare tutte le armi. E così privato di ogni difesa, non può fare a meno di chiedersi quando arriverà il colpo. Posso dunque affermare che per Franz l'amore era una continua attesa di un colpo imminente" Ho atteso a lungo il suo colpo imminente e non è arrivato....sono arrivate frustrazioni e "rifiuti", ma accompagnati da parole, sguardi, sorrisi e qualcosa di impapabile tali che non ho potuto considerarli "colpi imminenti", non quelli che mi aspettavo e chissà, che forse andavo cercando per essere riconfermata nel mio trauma, nel ruolo in cui , per difesa, mi ero ben trincerata.....

quanto mi ritrovo in queste parole ! Quello che scrivi è bello. Io in effetti sono ancora in attesa del colpo imminente, non riesco ancora a rilassarmi del tutto nonostante a livello razionale io sappia che lei non vuole colpirmi , ma a livello inconscio non riesco ancora a crederci veramente fino in fondo. Vabbè, cambierà anche questo... spero !!

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Ciao ragazze, tanti auguri a tutte!

non mi ricordo chi di noi lo chiedeva ma è proprio così, qui di uomini in terapia neanche l'ombra, ogni tanto mi chiedo perchè.... :Thinking:

Quanto mi dispiace di non avere il tempo e la forza di scrivere qui quanto vorrei :(:

Ma non posso farci molto, questo è stato davvero un anno nero e anche a Natale è arrivata la ciliegina sulla torta, per quanto possibile cerco di scherzarci sopra. l'autoironia aiuta moltissimo.

Io credo di sì Che sia artefatto e che proprio quello sia il vantaggio. Sono arrivata all'idea (oggi almeno, ma le mie idee crollano e si ricostruiscono diverse o uguali ogni giorno) che solo attraverso l'artificio si può cercare di dire qualcosa. La parola spontanea è vuota. E' carica di abitudine, di di luoghi comuni. La spontaneità non esiste. Almeno oggi no.

Scusami se mi permetto, ma se la mettiamo così l'arbitrarietà sul piano di espressione e contenuto è il fondamento della lingua. Tutta la nostra espressione è un artificio, una convenzione. E proprio questa consapevolezza ogni tanto mi fa ammutolire davanti allo psicoanalista, gliel'ho anche detto: di che dobbiamo parlare se significante e significato sono arbitrari? :Batting Eyelashes: Ora capite quando dico che uno rimette in discussione i fondamenti della vita umana?...

Per tornare in topic, ho passato una giornata tremenda in preda ai peggiori pensieri autolesionistici. Non si può stare male per le parole dello psicoanalista, chiunque egli sia, non così tanto. E non è possibile che ogni volta io debba pensare di interrompere la terapia perché mi sento incompresa...

vabbè che sono stracotta quindi molto probabilmente non ho capito niente e sto per scrivere tante fesserie però ho bisogno di tradurre in parole semplici ciò che è stato detto da frncs e Berenice e dare il mio parere.

Per me sarebbe meglio parlare innanzitutto di emozioni, di barriere che ci impediscono di esprimerle e di difficoltà a trovare le giuste parole per descriverle e contestualizzarle. Scrivere durante la settimana e poi portare il resoconto in seduta può essere uno dei modi per aggirare queste barriere, per esempio la timidezza che può bloccare letteralmente il pensiero durante la seduta. Fermo restando che se vogliamo barare con noi stesse lo possiamo fare comunque, neanche lo scritto in solitudine è veramente spontaneo se sappiamo che vogliamo che sia letto, ma addirittura i nostri pensieri possono non essere spontanei se non riusciamo ad entrare in ascolto della nostra parte più profonda.

Insomma io la spontaneità quasi non la chiamerei proprio in causa, frcns, perchè quando tu dici che la parola "spontanea" è carica di luoghi comuni ecc. penso che allora non è spontanea! le abitudini e i luoghi comuni possono anch'essi essere delle barriere.

Per me la parola spontanea è quella che esprime la vera emozione che vi sta dietro o l'immagine che ti salta in testa in quel preciso istante in cui stai parlando con lo psi o in cui stai scrivendo per i fatti tuoi.

Mi collego quindi a quello che dice Berenice perchè anche qui parlare di significante e significato può essere una trappola.

Ripeto, forse non ho capito un tubo di quello che state dicendo e nel caso vi chiedo scusa in anticipo e magari se vi va mi spiegate meglio.

Però io suppongo che in analisi ci si dovrebbe spogliare, per quanto possibile, anche della nostra cultura. Tendere ad un linguaggio più semplice, per quanto possibile elementare.

Berenice, io non ho capito perchè tu metti in discussione i fondamenti della vita umana, io metterei in discussione la nostra cultura che può ritorcersi contro di noi facendoci confondere nelle mille pieghe del linguaggio e dei ragionamenti...

Poi volevo dire una cosa riguardo la comprensione da parte dell'altro e la conoscenza di sè stessi.

Essere capiti fa bene alla salute, conoscere sè stessi fa altrettanto bene perchè c'è il detto Uomo avvisato mezzo salvato.

Ma mi viene di fare un esempio sul corpo.

Abbiamo un difetto di postura e ci lamentiamo per questo perchè ci provoca dolore, direi che ci fa proprio piacere se qualcuno viene a farci un massaggio, magari ci coccola con parole di comprensione e condivisione perchè anche lui ci è passato e bla bla. Siamo felici che qualcuno finalmente ci ha spiegato perchè abbiamo questo difetto, in cosa consiste ecc ecc.

Ma il difetto rimane perchè magari la parte fondamentale del trattamento di guarigione consiste negli esercizi correttivi che costano grande fatica.

Quindi nel processo globale secondo me contano tutti questi aspetti, ci vuole comprensione, ci vuole consapevolezza e ci vuole impegno. Piano piano dando un colpo alla botte e uno al cerchio le cose si aggiustano.....si spera :He He: ....no, perchè, sapete, io, nonostante tanti anni di analisi, mi sento sempre un po' così LoScrigno_zoppo.gif .......:pardon:

P.s: Digi, che brava la tua psi.....si è lasciata pappare mistick_coffeecup.gif:D:

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digi che bello quello che hai scritto e che carina anche la psi. Io credo che tutto questa serva anche per rendere più umani gli psi, per rompere qualche altra piccola barriera e avvicinarsi un altro po' !

:good:

credo che per me il passo più bello sia stato quelli di avvicinarmi di più a me stessa. non so spiegarlo bene ma ieri ero così a mio agio che mi sentivo anche più integra, tanto da non sentire il bisogno di avvicinarmi di più a lei...e quanto meno questo avvicinarsi è un'esigenza più il farlo diventa spontaneo!

E' una cosa nuova non la so spiegare bene ed anche un piccolo risvolto della medaglia...ma la sensazione è bella e io a quella mi aggrappo!!! Grazie Fra!

Digi, sono veramente contenta per te. E le tue considerazioni mi fanno riflettere su quanto sia importante la motivazione in una storia di terapia psicologica. Da quello che hai scritto nel corso del tempo io ho notato nei tuoi posts sempre una grande voglia di capire, capirti e rialzarti, una voglia che ho spesso invidiato e che di frequente ho pensato derivasse anche dall'avere un figlio, con tutto quello che può comportare essere madri.

Purtroppo io credo che quella motivazione mi manchi... dopo la giornata delirante di ieri, stamattina mi sono svegliata con le migliori intenzioni, pensando di dimostrare a me stessa e agli altri che non sono più la scema vulnerabile di questi anni... ebbene da alcune cose ho potuto notare che non sono cambiata di una virgola nel mettere in atto certi schemi, certi comportamenti del c**** con le persone e nel reagire come una bambina ignorata... il risultato? Una bella serata a piangere come non succedeva da un po'.

Marilena, ti ringrazio molto per il passo di Kundera che hai trascritto, mi sono veramente commossa. :Four Leaf Clover:

Mio figlio è una delle motivazioni Berenice, perchè è con lui che ho riscoperto me stessa, ho scoperto quella bambina trascurata e messa all'angolo che aveva un infinito bisogno d'amore!

Grazie a lui ho scoperto me stessa, e per lui faccio anche questo grande lavoro....ma non è solo questo! Sento dentro di me uan gran voglia di riscattarmi dal passato....ora più che mai rivedo la mia famiglia come un luogo di prigionia, in cui io ero la vittima predestinata...non che i miei fossero dei mostri, semplicemente ognuno giocava un ruolo e a me è toccato il peggiore!!! Ma era il mio ruolo e guai a chi me lo toccava!!! Ero la prima a difendere la mai posizione di vittima!!!

Oggi ho capito che , se voglio far riemergere me stessa, questo genere di rapporto devo tradirlo....devo tradire un rapporto malsano con le altre donne della mia famiglia, perchè nessun legame vincolante è un vero legame!!!

L'ho capito e so che mi costerà caro....e credo che la parte più difficile di ogni analisi sia proprio fare i conti con la parte amara, con le proprie responsabilità e ciò che solo noi possiamo fare per salvarci, nemmeno gli amati psicologi!!!

Loro al massimo ci accompagnano...e ci sostengono!

Una votla feci un sogno, in cui la mia ps scendeva le scale di casa sua e io restavo indietro, c'era uan specie di cadavere di me stessa sul primo gradino e io non riuscivo a oltrepassarla!

La psi mi disse che quello era il "mio fantasma" e che solo io potevo affrotnarlo...e che lei non poteva far niente per me, se non aspettarmi dall'altra parte....

Oggi capsico il vero senso di quel sogno....e della parole della psi!!!

Forse più che cercare di sotterrare il dolore, dovremmo guardarlo dritto negli occhi, affrontarlo, soffrire ma rinascere....ognuno ha i suoi tempi e le sue motivazioni!!!!

Un abbraccio

AUGURO BUON NATALE A TUTTE VOI, anche se non ci credo molto a queste feste e mi portano tanta malinconia, io gli auguri ve li dò ugualmente proprio perchè in questi giorni abbiamo bisogno di più calore!!!!

Baci

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Che bella che sei Digi, come sono pieni di passione i tuoi post..ammiro la tua energia, la forza prima disperata e adesso accalorata con cui lavori su te stessa...io credo che alcune di voi in questo forum siano riuscite a vivere in analisi momenti di autentica "verità" ..una verità con varie facce...verso di sè e verso la propria storia, verso l'analista... io credo che questa sensazione di appropriarsi di se stessi sia la conseguenza dell'aver avuto il coraggio di smascherarsi e di essere sinceri...e di disporsi a leggere umilmente e senza "reattività" il proprio mondo...

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ora vi insinuo un dubbio: siete sicure che la cura psicoterapica passi per la "comprensione"? :Raised Eyebrow:

che l'analista o psicoterapeuta vi aiuterà nel momento in cui riuscirà a comprendervi pienamente?

io, più passa il tempo e più mi rendo con che non è così...

ho i miei momenti nei quali non mi sento capita, anzi è un ritornello che ripeto spesso... ma mi rendo sempre più conto che la cura e il cambiamento non passa da li. non è fondamentale che lui comprenda e sia empatico con tutto ciò che provo....semmai è importante che lui porti ME a conoscermi profondamente. a conoscere la me stessa che si nasconde dietro le resistenze, dietro le nevrosi, ecc, ecc

del resto è immaginabile che una persona possa comprendere e immedesimarsi profondamente con i sentimenti di decine di pazienti diversi con problemi e caratteri diversi?

io credo che puoi dire questo perchè hai stabilito comunque un rapporto significativo con il tuo psi, basato sulla fiducia e sulla certezza che anche se fra voi ci sono state e ci saranno incomprensioni "l'alleanza terapeutica" è più forte delle inevitabili incrinature momentanee...è a partire da questa base che può avvenire secondo me il passo successivo ovvero quello (ti cito)

che lui porti ME a conoscermi profondamente. a conoscere la me stessa che si nasconde dietro le resistenze, dietro le nevrosi, ecc, ecc

mi sento di poter dire questo perchè ora che la mia dott è riuscita a costruire con me un rapporto di "familiarità" ( e, pare 'na fesseria, ma la presenza del cane ha giocato un suo bel ruolo nel far irrompere nel setting istintività, immediatezza, un livello più autenticamente emotivo informale di comunicazione ) sento di essere in grado di capire il senso di quello che tu e digi andate affermando...anche se non sto vivendo un'esperienza analoga al momento, mi risuona comunque quello che voi dite ma proprio perchè si sta stabilizzando una relazione fra me e lei che potrà funzionare da trampolino per il mio lancio verso me stessa..

a proposito ... l'ultima volta la dott, a fine seduta, mi è parso mi abbia sussurrato un "ciao"... ma non sono sicura ...

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vorrei augurare anch'io buone feste a tutti/e...se non alto perchè questi sono giorni di vacanza e ci possono aiutare ad ascoltarci un po' più attentamente...

io sono molto prostrata..ho ansia e crisi di pianto...ma dipende dalle amarezze e dalle delusioni che raccolgo sul lavoro...l'inettitudine e la codardia degli adulti fa sì che gli "ultimi" siano costretti a rimanere sempre ultimi, che non c'è speranza di riscatto per chi nasce sfigato... io stessa rischio ... nella scuola non ci sono più "maestri" veri.

guardatemi bene..ecce homo..sono un esempio di insegnante "bruciacchiata" che il sistema spedisce ai matti.

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che amarezza... e poi finisce che devi fare una psicoterapia (e pagare profumatamente), per trovare quel maestro che non hai incontrato in tutta la tua vita.

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