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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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no neanche a me...........ehi voi due........tutto bene?

io sta sera seduta, tutto bene........tranquillo!

Volevo salutarvi..........

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neanche a me stanno simpatici !!

Ma poi mi domando che avranno fatto di così sbagliato da stare antipatici a tutti ?! :Raised Eyebrow:

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io mi ritrovo moltissimo in quello che dici, per me è così!

Io non ho molti ricordi di me bambina....però è vero che con il passare del tempo ho distorto di molto la realtà..per difesa ovviamente!

Ho idealizzato un padre che non era poi così Dio, e ho rimosso completamente il dolore scaturito dalla continua opera di appiattimento della mia personalità , attuata da mai madre...e infine al competizione con mia sorella!

La prima a venire a galla è stata proprio la competizione con mia sorella, forse è più facile "attaccare" una sorella che non un genitore!

Poi ho dovuto riportare su un piano "umano" mio padre....e qui non è che abbia proprio completato l'opera....ma il alvoro più doloroso è stato entrare in contatto con il dolore per "l'indifferenza" di mia madre, per il suo continuo paragone (dal quale ne uscivo sempre perdente) con mia sorella!

E se non ci fosse stata di mezzo l'ultima questione con la psi, che purtroppo ( o per fortuna) mi ha buttato la realtà in faccia con violenza, forse non sarei arrivata così facilmente a riappropriarmi di quel pezzo della mia dolora infanzia...

E come dici tu, non era una situazione familiare difficile...dal di fuori la mia famiglia era davvero "senza macchia"...e forse questa è stata la parte peggiore per me...il non ptoer dimostrare, il non poter dire....anche questo mi ha annientato...perchè non potevo far altro che soccombere...

Cercavo "il trauma", perchè mi sembrava più semplice...dire "ecco è accaduto questo" e poter gridare al mondo il mio dolore finalmente!

Invece la dura realtà è che la mia sofferenza era ed è solo mia...non la si può riconoscere dal di fuori, nessun "buono" verrà a salvarmi...nemmeno la psi può....

insomma a volte il dolore è qualcosa che non si può spiegare...almeno adesso con l'analisi posso esprimerlo e riconoscerlo ,almeno a me stessa...posso legittimare quella sofferenza...che oltre a farmi soffrire mi lasciava profondi sensi di colpa.

Io quel dolore di bimba lo sento e come...lo ricordo e come..magari non ricordo episodi speicifici ma ricordo il dolore...ed è esattamente come allora! questo è il mio vuoto!!!

P.s.: scusate ma essendo senza psi...ogni tanto devo pur sfiatare... :pardon:

condivido assolutamente tutto quello che hai scritto... il vuoto è qualcosa che anch'io ho profondamente attraversato ed è stata molto dura ma quel vuoto evolve in qualcos'altro di profondamente personale. bisogna tener duro.

una volta parlando col mio psicoterapeuta gli chiesi se il percorso per chi ha problemi di un certo tipo è più o men lo stesso (rifiuto del dolore-rabbia-accettazione-ricostruzione) e lui mi disse che a volte le fasi da attraversare sono simili ma che ognuno poi vive la profondità del proprio dolore in modo assolutamente unico e personale.

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io mi ritrovo moltissimo in quello che dici, per me è così!

Io non ho molti ricordi di me bambina....però è vero che con il passare del tempo ho distorto di molto la realtà..per difesa ovviamente!

Ho idealizzato un padre che non era poi così Dio, e ho rimosso completamente il dolore scaturito dalla continua opera di appiattimento della mia personalità , attuata da mai madre...e infine al competizione con mia sorella!

La prima a venire a galla è stata proprio la competizione con mia sorella, forse è più facile "attaccare" una sorella che non un genitore!

Poi ho dovuto riportare su un piano "umano" mio padre....e qui non è che abbia proprio completato l'opera....ma il alvoro più doloroso è stato entrare in contatto con il dolore per "l'indifferenza" di mia madre, per il suo continuo paragone (dal quale ne uscivo sempre perdente) con mia sorella!

E se non ci fosse stata di mezzo l'ultima questione con la psi, che purtroppo ( o per fortuna) mi ha buttato la realtà in faccia con violenza, forse non sarei arrivata così facilmente a riappropriarmi di quel pezzo della mia dolora infanzia...

E come dici tu, non era una situazione familiare difficile...dal di fuori la mia famiglia era davvero "senza macchia"...e forse questa è stata la parte peggiore per me...il non ptoer dimostrare, il non poter dire....anche questo mi ha annientato...perchè non potevo far altro che soccombere...

Cercavo "il trauma", perchè mi sembrava più semplice...dire "ecco è accaduto questo" e poter gridare al mondo il mio dolore finalmente!

Invece la dura realtà è che la mia sofferenza era ed è solo mia...non la si può riconoscere dal di fuori, nessun "buono" verrà a salvarmi...nemmeno la psi può....

insomma a volte il dolore è qualcosa che non si può spiegare...almeno adesso con l'analisi posso esprimerlo e riconoscerlo ,almeno a me stessa...posso legittimare quella sofferenza...che oltre a farmi soffrire mi lasciava profondi sensi di colpa.

Io quel dolore di bimba lo sento e come...lo ricordo e come..magari non ricordo episodi speicifici ma ricordo il dolore...ed è esattamente come allora! questo è il mio vuoto!!!

P.s.: scusate ma essendo senza psi...ogni tanto devo pur sfiatare... :pardon:

Sai che sembra che tu stia raccontando la mia storia...l'idealizzazione di mio padre, i continui confronti con mia sorella, il continuo farmi sentire quella che tanto non avrebbe mai fatto nulla, per questo sono stata anche messa in collegio, perchè fuori non avrei combinato niente....Risultatao, ho continuato ad isolarmi sempre di più, e nessuno si preoccupava, non se ne accorgevano nemmeno... I miei ricordi, partono dall'adolescenza, della mia infanzia ho poco e niente...Ma solo parlarne adesso mi fa star male...E' vero anche io mi sono sempre ritrovata sola con il mio dolore...piangevo da sola, cercavo l'affetto di tutti e lo faccio anche adesso sono sempre stata insicura e lo sono anche oggi....Che bel risultato!!!!!!

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spesso quegli stessi genitori che fanno danni sono quelli che hanno dentro dei bambini sofferenti rimasti inascoltati...

fare psicoterapia o cmq mettersi in discussione vuol dire provare a spezzare quella catena che diversamente

passerebbe di generazione in generazione... è dura ma è possibile!

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io però non so così "perdonante": non mi riferisco alla storia di priscilla (che non conosco) e nemmeno ai miei genitori, che so hanno sbagliato soffrendo le proprie incapacità... però ritengo che esistano persone crudeli, e mi frega poco dei loro bambini inascoltati, alcune persone fanno cose crudeli senza mai nessun senso di colpa.

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io però non so così "perdonante": non mi riferisco alla storia di priscilla (che non conosco) e nemmeno ai miei genitori, che so hanno sbagliato soffrendo le proprie incapacità... però ritengo che esistano persone crudeli, e mi frega poco dei loro bambini inascoltati, alcune persone fanno cose crudeli senza mai nessun senso di colpa.

Anche se x quel che mi riguarda non si tratta di crudeltà...ma di indifferenza.. e credo sia peggio, la crudeltà si può anche cercare di contrastarla, con l'indifferenza è una partita persa.....

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però essere indifferenti verso un figlio per me è una forma di crudeltà...

a volte i genitori non se ne rendono conto... non VEDONO il bambino perchè loro stessi non sono stati visti.

questa non è affatto una giustificazione ma solo un tentativo di capire e comprendere cosa accade.

io sono convinta che nessuno è crudele di per sè ma che può fare azioni crudeli spinto quasi sempre da mancaze, vuoti, dolori.

le azioni crudeli devono essere condannate ma solo capendo quei vuoti si può provare a non ripeterli.

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a volte i genitori non se ne rendono conto... non VEDONO il bambino perchè loro stessi non sono stati visti.

questa non è affatto una giustificazione ma solo un tentativo di capire e comprendere cosa accade.

io sono convinta che nessuno è crudele di per sè ma che può fare azioni crudeli spinto quasi sempre da mancaze, vuoti, dolori.

le azioni crudeli devono essere condannate ma solo capendo quei vuoti si può provare a non ripeterli.

E' vero sono daccordo con te... ma è difficile riuscire ad elaborare una cosa del genere, almeno x me. Io sono riuscita ad essere decisamente diversa con i miei figli, con loro ho un rapporto meraviglioso, c'è complicità affetto amore attenzione...tutto quello che avrei voluto avere io e che ho cercato di non far mancare mai a loro. Io penso che le "mancanze" ci dovrebbero insegnare ad essere migliori, non a perseverare.....Ed è anche vero che probabilmente sono errori che si fanno senza rendersene conto. E pensare che quando ho iniziato la psicoterapia i motivi erano tuttaltro che questi, e poi piano piano è arrivato di tutto.....Son felice di avere trovato voi, è importantissimo x me confrontarmi con voi x capire meglio....

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E pensare che quando ho iniziato la psicoterapia i motivi erano tuttaltro che questi, e poi piano piano è arrivato di tutto.....

a chi lo dici!!!

volevo solo andasse via l'ansia e tornare ad essere come "prima"... ora so che qul prima non tornerà mai più

e mi rendo conto di quanto non mi conoscessi!!!

ma credo che una psicoterapia seria porti un po' tutti a queste conclusioni.

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proprio in tema ci sta il mio sogno di stanotte...era un insieme di tante scene diverse ma uan in aprticoalre mi ha così angosciato che mi sono svegliata di colpo...credosia l'effetto della lontananza dalla psi che semrpe più comincia a farsi sentire...così sgorga in questi sogni agosciosi...

Ho sognato che ero ferma al distributore per fare benzina, e da dentro la mai auto ho visto uan scena...c'era una donna,sembrava una zingara con dei bambini....uno più piccolo in braccio e una bambina di circa 7 anni (quanto mio figlio) che camminava un pò più avanti spinta a tratti dalla madre...la bimba piagnucolava, e la madre cercava di consolarla ma si vedeva che era nervosa pure lei...io sapevo cosa stava accadendo....non so come ma lo sapevo e non potevo fare niente, era come se vedessi tutto da un altro mondo...non potevo intervenire in alcun modo...

La madre stava vendendo la piccola a qualcuno...le diceva che era per il suo bene e che sarebbe stata bene e che sarebbe ritornata a prenderla...la bambina obbediva anche se era ben consapevole di stare per essere abbandonata...anche adesso che l oscrivo sto malissimo, no so descriverlo, a me sembra proprio reale....ero lì e potevo solo assistere a quell'atto orribile e non potevo fare nulla! Mio dio!!! Mi sono svegliata sudata e in lacrime e ancora desso mi provoca un dolore indicibile, quella bambina ero io...credo..non ho mai avuto esperienze simili ma non so speigarvi il mio dolore...

Juditta tu non riesci a immedesimarti nei bambini quando vedi un film o leggi un libro per esempio?

Ecco un pò è questo che accade quando si rientra in contatto con le bambine che eravamo...è come se ci si immedesimasse in quei vissuto in quelle emozioni fortissime...

Un altro pezzo del sogno, stava per esplodere una bomba in un edificio e qualcuno aveva lasciato lì dei gattini piccoli (i famosi gattini dei miei sogni) e non si potevano salvare, anche qui io assisto a tutto impotente....la sensazione di impotenza, l'immedesimazione con quelle creaturine inconsapevoli della propria fine mi angosciano non meno del primo sogno...

Non va affatto bene tutto ciò... sento una forte dose di rabbia per non poter lavorare su queste cose...vorrei tanto che anche i sogni mi dessero tregua, che si prendessero una pausa pure loro!

Sui genitori, io so che i miei mi vogliono bene, no posso dire di no, però è anche vero che mia madre non ha mai voluto vedere il mio dolore...(mio padre no in questo è diverso, lui anche se a modo suo non si gira mai dall'altra parte e forse è epr questo che l'ho tanto idealizzato). Io avevo tutte le probabilità di divetnare coem lei, eppure quand oho preso fra le braccia mio figlio sono entrata in crisi...proprio perchè mi rendevo conto che non potevo girarmi dall'altra parte...non potevo più...proprio per il suo bene...

Lei metteva in discussione me, sua figlia...io non ho mai messo in discussione mio figlio...ho preferito mettere in discussione me stessa con tutto il dolore che c'era...lei non ha voluto farlo, hapreferito preservare se stessa!

Lo so che i "mostri" sono altro ma io questa cosa non gliela perdono...non posso, non ci riesco...

non sarò (e non voglio esserlo) una madre perfetta ma so che mio figlio "si sente amato", anche nei miei momenti no, anche quando con lui sbaglio, lascio passare le emozioni, i sentimenti...lei non lo faceva mai!

Mia sorella in questo è identica a lei, preferisce girarsi dall'altra parte e non vedere il disagio di sua figlia e non sapete quanto male mi fa non poter dire o fare niente...vedere lei con mia nipote è come vedere mia madre con me....

A volte mi sento davvero sola!

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proprio in tema ci sta il mio sogno di stanotte...era un insieme di tante scene diverse ma uan in aprticoalre mi ha così angosciato che mi sono svegliata di colpo...credosia l'effetto della lontananza dalla psi che semrpe più comincia a farsi sentire...così sgorga in questi sogni agosciosi...

Ho sognato che ero ferma al distributore per fare benzina, e da dentro la mai auto ho visto uan scena...c'era una donna,sembrava una zingara con dei bambini....uno più piccolo in braccio e una bambina di circa 7 anni (quanto mio figlio) che camminava un pò più avanti spinta a tratti dalla madre...la bimba piagnucolava, e la madre cercava di consolarla ma si vedeva che era nervosa pure lei...io sapevo cosa stava accadendo....non so come ma lo sapevo e non potevo fare niente, era come se vedessi tutto da un altro mondo...non potevo intervenire in alcun modo...

La madre stava vendendo la piccola a qualcuno...le diceva che era per il suo bene e che sarebbe stata bene e che sarebbe ritornata a prenderla...la bambina obbediva anche se era ben consapevole di stare per essere abbandonata...anche adesso che l oscrivo sto malissimo, no so descriverlo, a me sembra proprio reale....ero lì e potevo solo assistere a quell'atto orribile e non potevo fare nulla! Mio dio!!! Mi sono svegliata sudata e in lacrime e ancora desso mi provoca un dolore indicibile, quella bambina ero io...credo..non ho mai avuto esperienze simili ma non so speigarvi il mio dolore...

Juditta tu non riesci a immedesimarti nei bambini quando vedi un film o leggi un libro per esempio?

Ecco un pò è questo che accade quando si rientra in contatto con le bambine che eravamo...è come se ci si immedesimasse in quei vissuto in quelle emozioni fortissime...

Un altro pezzo del sogno, stava per esplodere una bomba in un edificio e qualcuno aveva lasciato lì dei gattini piccoli (i famosi gattini dei miei sogni) e non si potevano salvare, anche qui io assisto a tutto impotente....la sensazione di impotenza, l'immedesimazione con quelle creaturine inconsapevoli della propria fine mi angosciano non meno del primo sogno...

A me viene in mente la tua terapeuta che ti ha "abbandonata" per pensare al suo bambino che deve nascere. Ma forse è una cosa ovvia e ci hai già pensato anche tu.

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si frncs....che palle, mi fa sentire così frustrata sta cosa!!!

sì ti capisco.

chissà perché è zingara però!

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ci avevo pensato anche io...non lo so...ma forse è solo perchè lo associo con le solite storie degli zingari che rapiscono bambini ecc. infondo anche l'uomo che aspettava la bambina sembrava uno zingaro...

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E pensare che quando ho iniziato la psicoterapia i motivi erano tuttaltro che questi, e poi piano piano è arrivato di tutto.....

ah su questo sono assolutamente d'accordo!

a volte penso alla mia terapia come un vaso di pandora: una volta aperto è uscito di tutto.

i problemi che sapevo di avere in alcuni ambiti ... si sono espansi e amplificati in tutte le direzioni...

anzi, rettifico, la mia consapevolezza si è espansa e mi ha fatto vedere ciò che IO non vedevo ma probabilmente gli altri vedevano benissimo...

questa è una cosa positiva della terapia: magari la mia vita non migliorerà ma almeno so quello che trasmetto agli altri, è terribile quando si trasmette insicurezza senza nemmeno rendersene conto...

questa è una cosa che mi mette molto a disagio quando la vedo in altri... perchè è come guardarsi allo specchio, e penso a quanto si vedesse il mio disagio senza che io ne fossi consapevole.

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Ho sognato che ero ferma al distributore per fare benzina, e da dentro la mai auto ho visto uan scena...c'era una donna,sembrava una zingara con dei bambini....uno più piccolo in braccio e una bambina di circa 7 anni (quanto mio figlio) che camminava un pò più avanti spinta a tratti dalla madre...la bimba piagnucolava, e la madre cercava di consolarla ma si vedeva che era nervosa pure lei...io sapevo cosa stava accadendo....non so come ma lo sapevo e non potevo fare niente, era come se vedessi tutto da un altro mondo...non potevo intervenire in alcun modo...

La madre stava vendendo la piccola a qualcuno...le diceva che era per il suo bene e che sarebbe stata bene e che sarebbe ritornata a prenderla...la bambina obbediva anche se era ben consapevole di stare per essere abbandonata...anche adesso che l oscrivo sto malissimo, no so descriverlo, a me sembra proprio reale....ero lì e potevo solo assistere a quell'atto orribile e non potevo fare nulla! Mio dio!!! Mi sono svegliata sudata e in lacrime e ancora desso mi provoca un dolore indicibile, quella bambina ero io...credo..non ho mai avuto esperienze simili ma non so speigarvi il mio dolore...

Juditta tu non riesci a immedesimarti nei bambini quando vedi un film o leggi un libro per esempio?

ora che mi ci fai riflettere mi rendo conto di aver abbastanza difficoltà a identificarmi coi bambini, anche nei film e nei racconti... sta bimba interiore l'ho fatta proprio fuori! :icon_confused:

ora per associazione mi è venuto in mente un sogno che ho fatto qualche mese fa e che mi ha scosso molto, come te mi sono svegliata molto angosciata... anzi lo racconto molto brevemente perchè in un certo senso lo trovo troppo forte.

nel mio sogno c'era un uomo che faceva il ladro di professione, nel sogno portava i figli con se a un furto,non so perchè... ora non ricordo bene che succedeva, forse uno dei figli veniva investito o qualche altro incidente, e rimaneva a metà, la parte sopra del corpo senza gambe e un mare di sangue... aveva bisogno di cure mediche, ma il padre doveva scappare dalla polizia e allora correva trascinandolo per un braccio, tra l'altro correndo in mezzo al traffico che poteva travolgere il figlio.

che brutta immagine, profondamente disturbante...

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in effetti è un bruttissimo sogno... ecco nel sogno però hai provato quella sensazione d'angoscia...ma nei filmo che ne so in qualcosa di reale che hai visto al Tg mai ti è assalita un'angoscia incontenibile?

Per esempio io una cosa che non riesco a vedere è il maltrattamento di animali, o tutto ciò che riguarda l'abbandono dei bambini...

ricordo che quando furono trovato i fratellini di Gravina nel pozzo in quel casola disabitato, stetti male per giorni, piangevo al solo pensiero dei due bambini soli in quel posto a morire...non riuscivo a capire come facessero a sopravviere ai sensi di colpa i loro genitori...

Mi ricordo che ne parlai anche in seduta, perchè la cosa mi angoscava troppo...il punto è che non riesco ma a dargli uan collocazione reale a quei sentimenti...la psi dice che il mio sentimento di abbandono è così forte che è quasi nspeigabile...più volte mi ha chiesto se ricordassi qualche episodio in cui ho sentito di essere abandonata, una volta mi chiese se i miei erano mai partiti lasciandomi sola ma nulla!

Ci sono degli episodi assimilabili ma non riesco ad associarli a quel sentimento doloro...c'è anche la morte di mia nonna, improvvisa a cui tenevo moltissimo, avevo 5 anni, la volli vedere sul letto di morte, cosa che però mi hanno raccontato io non ricordo...fatto sta che non me lo riesco a togliere di dosso...e ti assicuro che è frustrante , pensa che una volta al cinema piansi per un cartone in uan scena simile...subito dopo si accesero le luci....e mi vergognai come una ladra!!! -_-

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no, lo stesso tipo di angoscia vedendo il tg o cose del genere non la provo... e anche al cinema piango (abbastanza di rado) per scene di altro tipo...

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