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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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eh zazà lo so, ma credimi se ti dico che non è affatto facile. Sono sempre stata un pò restia nel chiamare, ora ancora di più. Ma poi mi dico che di sicuro se l'aspetta una mia chiamata... non so nemmeno che dirle... che palle! scusate, ma certe volte mi sento così stanca...

Ti capisco.....guarda....basta che le dici che stai male, che hai ripreso con le mangiate, dai, fatti forza e vai a dormire! :air_kiss:

Vado anch'io....... :deadtired:

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jok, chiamala!

tra l'altro per me rimane un mistero perchè chiudere una terapia in una situazione per niente assestata con grandi cambiamenti in corso... leggendo qui le altre esperienze la chiusura di solito sembra avvenire solo quando i cambiamenti sono consolidati.

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jok mi unisco al coro delle altre: chiamale !!

e, come dici tu, se senti la necessità di tornare in terapia pensaci e iniziane una con un'altra psi, una persona che ti possa accompagnare epr un altro tratto di strada

:abbr:

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Judi, rimane un mistero anche per me. Mi sento davvero un altra rispetto a quando ho iniziato la terapia. Anche fisicamente sto tornando quella di un tempo, e questo è significativo specie per una che soffre di dca. Ma ci sono eventi troppo importanti, che se non presi con le pinze e analizzati nel giusto modo potrebbero rimandarmi nella cacca. Ecco di cosa ho paura. Troppe persone sono "uscite" dalla mia vita, o almeno dalla mia quotidianità, mia sorella, il mio miglior amico; ho iniziato una relazione a distanza con un ragazzo problematico quanto me. Insomma di materiale ce n'è (molto altro ma non sto a scrivere) e vedo che di giorno in giorno, tutte le solite paure aumentano e la mia forza e lucidità diminuiscono. Le paranoie, i problemi, il sentirmi inadeguata, una nullità, la paura del rifiuto e dell'abbandono... sono tutti tutti tornati... e ok che è regolare così, però se mi impediscono di avere relazioni interpersonali (ancora accidenti) lì si che torno a preoccuparmi... va a finire che mando qualcosa a puttane, di nuovo! scusate il linguaggio scurrile!!

froggy, ciò di cui avrei bisogno è almeno una seduta al mese. Non di più! ma ormai credo che con la psi sia davvero tutto finito. Sinceramente di ricominciare con una nuova non ne ho voglia, ne la forza. Riprendere tutto da capo, magari con metodi del tutto differenti.... boh ho paura che mi sentirei di nuovo male... ma d'altronde se le abbuffate torneranno ad essere regolari (per adesso non lo sono) dovrò per forza prendere una decisione... tra l'altro ieri sera sono andata a cercare su internet un pò di notizie sul disturbo borderline, perchè ho sempre creduto di essere... e boh mi ritrovo in tutto! ma va bè io sono un pò ipocondriaca...

e confusissima in questo periodo... e non c'è anima viva a cui lo possa dire...

grazie ragazze...

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Mi sono un pò persa nei meandri del topic, avete scritto davvero troppo per poterlo rileggere.... :icon_confused:

però ho visto che è tornata marilena!!!! :rolleyes:

Ciao a tutte , vecchie e nuove e ..anche a quelle ricicciate dopo tanto tempo....come me, non mi ditE che vi siete scordate chi sono:( Mi mancano quattro sedute e poi ho finito :o: , e oggi le ho parlato del forum e di quanto mi abbia aiutato a sdrammatizzare un po' il transfert...mi sembra un secolo fa! Comunque se il mio affetto per lei è cambiato, è pur sempre grandissimo e l'idea di non vederla più mi mette una tristezza infinita. Ma dopo aver capito tante cose, dopo essersi liberata di tanti pesi, soprattutto dentro di me, dopo aver rivoluzionato la mia vita reale negli ultimi mesi (cambiato lavoro, comprato casa, affrontato la morte di mia madre, smantellato e venduto la sua casa, che è stata anche la mia da sempre,..) devo pur affrontare questa ultima separazione e camminare con le mie gambe che, a detta sua, sono pronte :huh: mi mancherà lei, come una persona alla quale voglio un mondo di bene.

provo a leggere qualche post così mi aggiorno un po'

:abbr::ciao:

mi spiace molto per il lutto marilena, però sono felice per i tuoi grandi progressi....leggerti mi fa capire meglio i lsenso della mai ultima seduta, in cui parlando di fine della terapia la psi mi ha fatto notare però che non mi sto muovendo verso il "cambiamento", che sono inchiodata, ferma, immobile, irremovibile, e pur con tutta la consapevolezza di questo mondo, non riesco a fare il passo successivo...ho una paura fottuta!!!! Ed è vero che in realtà ho raccolto buona parte dei miei "cocci" e li ho rimessi a posto ma non basta, non basta!!! C'è dell'altro,la psi dice sempre " la terapia finisce quando si trova di meglio da fare"...ecco io non ho l'ho trovato, o meglio non lo sto cercando nemmeno....pur avendo gli strumenti per farlo!!!! E non si tratta nemmeno di analizzare la mia paura, il blocco, son tutte cose che ho già fatto, di cui sono consapevole ma che caxxo me ne faccio della consapevolezza se poi non riesco a farla strumento per muovermi da questo stand-by?????

In poche parole sono dinuovo in crisi....ho paura di nno riusrcire a uscire da questo stato di cose....e in dietro non posso tornare...mi sento come se avessi il corpo paralizzato e la mente sveglia...non posso muovermi ma sono "cosciente" di tutto...è una situazione insopportabile!!!!

Qualcuno ne sa qualcosa? :cray::unsure:

ciao Marilena...beata te che sei alla fine e che hai "rivoluzionato" la tua vita...

io mi sento ferma al palo! :(:

ecco appunto!!! :icon_confused:

Judi, rimane un mistero anche per me. Mi sento davvero un altra rispetto a quando ho iniziato la terapia. Anche fisicamente sto tornando quella di un tempo, e questo è significativo specie per una che soffre di dca. Ma ci sono eventi troppo importanti, che se non presi con le pinze e analizzati nel giusto modo potrebbero rimandarmi nella cacca. Ecco di cosa ho paura. Troppe persone sono "uscite" dalla mia vita, o almeno dalla mia quotidianità, mia sorella, il mio miglior amico; ho iniziato una relazione a distanza con un ragazzo problematico quanto me. Insomma di materiale ce n'è (molto altro ma non sto a scrivere) e vedo che di giorno in giorno, tutte le solite paure aumentano e la mia forza e lucidità diminuiscono. Le paranoie, i problemi, il sentirmi inadeguata, una nullità, la paura del rifiuto e dell'abbandono... sono tutti tutti tornati... e ok che è regolare così, però se mi impediscono di avere relazioni interpersonali (ancora accidenti) lì si che torno a preoccuparmi... va a finire che mando qualcosa a puttane, di nuovo! scusate il linguaggio scurrile!!

froggy, ciò di cui avrei bisogno è almeno una seduta al mese. Non di più! ma ormai credo che con la psi sia davvero tutto finito. Sinceramente di ricominciare con una nuova non ne ho voglia, ne la forza. Riprendere tutto da capo, magari con metodi del tutto differenti.... boh ho paura che mi sentirei di nuovo male... ma d'altronde se le abbuffate torneranno ad essere regolari (per adesso non lo sono) dovrò per forza prendere una decisione... tra l'altro ieri sera sono andata a cercare su internet un pò di notizie sul disturbo borderline, perchè ho sempre creduto di essere... e boh mi ritrovo in tutto! ma va bè io sono un pò ipocondriaca...

e confusissima in questo periodo... e non c'è anima viva a cui lo possa dire...

grazie ragazze...

jokerrrrr credo che chiamarla e parlare con lei di questa fine che non ti scende giù sarebbe la cosa migliore da fare...probabile anche che sei davvero alla fine ma c'è questa fine che lei ti ha in qualche modo "imposto" che tu percepisci come un rifiuto e che non ti permette di affrontare tutto il resto... pensaci dai, non lasciare che le tue paure o l'orgoglio ti facciano altro male!!!

Bacio!!!

Un saluto a tutte!!!

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presente digi, ne so qualcosa! anche a terapia conclusa credimi che la mente ragiona come se fosse ancora sotto pressione. Il problema è che anch'io sono consapevole di tutto, forse di troppo, e allora il cervello lavora, troppo di nuovo. Tanto che sono arrivata ad una conclusione: è vero che analizzare gli avvenimenti, ascoltare le proprie paure e capirle, sia cosa sacrosanta, ma spesso chi fa psicoterapia ragiona troppo e su troppe cose. Credimi mi sono ritrovata ad essere depressissima solo per aver ripercorso mentalmente una serata passata in un ambiente non mio, con persone non di mia conoscenza, che erano state davvero carine con me... insomma tutto normale... ma la mia mente creava da sola, problemi e paranoie di ogni tipo, analizzando la minimissima stronzata! Eh beh è troppo, ma non sono riuscita a spegnere il cervello! E' questo che mi fa impazzire...

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presente digi, ne so qualcosa! anche a terapia conclusa credimi che la mente ragiona come se fosse ancora sotto pressione. Il problema è che anch'io sono consapevole di tutto, forse di troppo, e allora il cervello lavora, troppo di nuovo. Tanto che sono arrivata ad una conclusione: è vero che analizzare gli avvenimenti, ascoltare le proprie paure e capirle, sia cosa sacrosanta, ma spesso chi fa psicoterapia ragiona troppo e su troppe cose. Credimi mi sono ritrovata ad essere depressissima solo per aver ripercorso mentalmente una serata passata in un ambiente non mio, con persone non di mia conoscenza, che erano state davvero carine con me... insomma tutto normale... ma la mia mente creava da sola, problemi e paranoie di ogni tipo, analizzando la minimissima stronzata! Eh beh è troppo, ma non sono riuscita a spegnere il cervello! E' questo che mi fa impazzire...

Però Jok in analisi non si lavora solo di cervello, iper-ragionando su tutto, la scommessa è riuscire a vivere e rivivere le emozioni.

Non mollare e soprattutto non guardare il futuro per forza in negativo: ammesso che cambi psicologa, chi ti dice che ti troverai peggio perché...bla bla...e se invece fosse il contrario? che ne sai veramente? a volte si chiude una porta e si apre un portone e tu obiettivamente non puoi saperlo. Cerca di essere fiduciosa.....che aspetti a chiamare la psi??!! :Waiting:

E quando ci vai tira fuori rabbia e coraggio!

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zazà da qui si intende che non ci sto capendo più un ciufolo!! cioè non sto male, ma nemmeno bene. Sono ultra paranoica e so il perchè! Ripeto ci sono stati "abbandoni" e ci saranno probabili rifiuti..e sono le cose peggiori per una come me...

la psi la chiamerei anche, ma non saprei proprio che dirle... ma dirle che non so che dirle sarebbe già qualcosa... e comunque io non credo che mi fissi un appuntamento...

è vero spesso si apre un portone ma a volte è vero anche che se tira vento ti sbatte in faccia!! pessimismo cosmico... che palle che sono!!!

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presente digi, ne so qualcosa! anche a terapia conclusa credimi che la mente ragiona come se fosse ancora sotto pressione. Il problema è che anch'io sono consapevole di tutto, forse di troppo, e allora il cervello lavora, troppo di nuovo. Tanto che sono arrivata ad una conclusione: è vero che analizzare gli avvenimenti, ascoltare le proprie paure e capirle, sia cosa sacrosanta, ma spesso chi fa psicoterapia ragiona troppo e su troppe cose. Credimi mi sono ritrovata ad essere depressissima solo per aver ripercorso mentalmente una serata passata in un ambiente non mio, con persone non di mia conoscenza, che erano state davvero carine con me... insomma tutto normale... ma la mia mente creava da sola, problemi e paranoie di ogni tipo, analizzando la minimissima stronzata! Eh beh è troppo, ma non sono riuscita a spegnere il cervello! E' questo che mi fa impazzire...

ma se il cervello ragiona in maniera consapevole....non crea problemi e paranoie ripercorrendo i fatti di una serata...

buona parte del lavoro che faccio in terapia è proprio quello di smontare tutti questi pensieri distorti!

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ma se il cervello ragiona in maniera consapevole....non crea problemi e paranoie ripercorrendo i fatti di una serata...

buona parte del lavoro che faccio in terapia è proprio quello di smontare tutti questi pensieri distorti!

quindi? vuol dire che non ci siamo?

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allarme rosso! allarme rosso! :D:

calma... una quota di paranoia può essere fisiologica se fa parte del nostro carattere...

la differenza sta nel saperla tenere a bada... se capita una volta di farsi qualche paranoia, ma normalmente si è abbastanza sereni, non credo sia un grosso problema. ma se ogni evento stressante ci butta in un vortice di paranoia... allora forse c'è ancora del lavoro da fare...

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allarme rosso! allarme rosso! :D:

calma... una quota di paranoia può essere fisiologica se fa parte del nostro carattere...

la differenza sta nel saperla tenere a bada... se capita una volta di farsi qualche paranoia, ma normalmente si è abbastanza sereni, non credo sia un grosso problema. ma se ogni evento stressante ci butta in un vortice di paranoia... allora forse c'è ancora del lavoro da fare...

è quello che volevo dire...

anche secondo me c'è ancora del lavoro da fare... ma dovrò sbrigarmela da sola... gambe in spalla e via!! hop hop!!! :aggressive:

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eh zazà lo so, ma credimi se ti dico che non è affatto facile. Sono sempre stata un pò restia nel chiamare, ora ancora di più. Ma poi mi dico che di sicuro se l'aspetta una mia chiamata... non so nemmeno che dirle... che palle! scusate, ma certe volte mi sento così stanca...

Chiamala!!! Che senso ha star male così.... Magari basta una telefonata, probabilmente ti farà star meglio il solo sentirla, anche io ho serie difficoltà con le telefonate allo psi. prima di decidermi ci devo pensare e ripensare un sacco di volte, ma poi il solo sentirlo mi tranquillizza un po'... E poi potrebbe essere l'occasione di tornare sui vostri passi, nel senso che io credo ci si possa ripensare x quanto riguarda l'interruzione della terapia se ti sei resa conto che non è il momento....

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è quello che volevo dire...

anche secondo me c'è ancora del lavoro da fare... ma dovrò sbrigarmela da sola... gambe in spalla e via!! hop hop!!! :aggressive:

quello che intendo io è che la terapia dovrebbe aver smontato un certo schema mentale...per cui "analizzare" non dovrebbe più significare "avere pensieri negativi".

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è quello che volevo dire...

anche secondo me c'è ancora del lavoro da fare... ma dovrò sbrigarmela da sola... gambe in spalla e via!! hop hop!!! :aggressive:

perchè rifiuti la possibilità di ricevere un aiuto dall'esterno ?

secondo me cambiare analista non significa necessariamente ricominciare tutto dal principio

certo, devi farti conoscere da una persona nuova e darle i fondamentali del tuo carattere, lecoordinate di base, ma poi si ricomincia da dove avevi lasciato con l'altra

fidati, te lo dice una che è alla terza psi !! :p:

e cmq l'hai chiamata ?! :Waiting:

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Buongiorno a tutte e a tutte grazie della partecipazione ...su tutto! Sono contenta di avervi incontrato, di aver parlato con voi, di essere tra voi :abbr:

Sono reduce dall'ultima seduta, in assoluto, la mia analisi sembra conclusa. Ho un subbuglio di sentimenti, sensazioni e pensieri dentro che non saprei ora, così a caldo spiegarvi per bene...mi sento oggi come in fondo per tutto il periodo: piena di gioia, soddisfazione, frustrazione, tristezza, commozione..... quando avrò metabolizzato e sarò più lucida posterò qualcosa di sensato! :icon_confused:

Per ora ripsondo solo ad alcune curiosità : abbiamo cominciato a parlare di conclusione più di un anno fa, poi si è continuato soprattutto sull'elaborazione della separazione che è lo scoglio più duro, non credo solo per me; il suggerimento ci è venuto da un sogno, sarebbe a dire dall'inconscio :icon_rolleyes: ; ho fatto tanti progressi, ma per rispondere a digi, appena si parla di concludere e in prossimità dell'effettiva conclusione riciccia tutto o quasi...e del resto questo apparente ritorno ai vecchi schemi e alle vecchie paure ha un suo senso; riguardo alla capacità di far da sola, di tradurre in una quotidianeità migliore tutte le conoscenze e le consapevolezze acquisite..bè c'è solo da provare e vedere, nel caso sono sempre pronte a raccogliere i nostri "cocci" (per cui cara joker chiama senza paura, se è solo la paura di star sola non ha importanza, vorrà dire che la vedrai per poche volte, fino a che ti senti sicura).

Ora vado al mare da mia figlia, tornerò domenica e cercherò di pensare alla mia nuova casa, alla mia famiglia, ai miei progetti lavorativi, alla mia vita. Con voi , naturalmente!!

Buon week end a tutte e apresto

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'giorno a tutte, innamorate e ravvedute :give_rose:

sono reduce dalla penultima seduta prima delle vacanze. Come tutti i lunedì ho trascorso una nottata praticamente insonne a macinare pensieri e ancora non crollo. Mi aspettavo che le ultime sedute prima della pausa sarebbero state calme, propedeutiche al distacco, e invece si procede al galoppo e non capisco come potrò affrontare l'astinenza forzata.

Scusate se mi sfogo qua :icon_rolleyes:

Io un po' mi ci ritrovo nell'associazione che fai :sex: = attestato di guarigione, in passato lo credevo anch'io, ma ora penso che sarebbe troppo semplice.....certo farebbe un gran bene all'autostima :He He: ma non al punto da liberarti all'istante dalle nevrosi, non credo esistano scorciatoie....magari!!

Anche il fatto di usare questa fantasia come bastone e carota mi appartiene, per me ha funzionato e funziona ancora. Il desiderio di conquistare qualcuno funziona da forte spinta.

Veramente non mi aspetto di liberarmi dalle nevrosi addentando la carota; desidero solo che la carota si fermi dopo che mi sarò alleggerita di tutti i miei dubbi. Mi rendo conto che questa fantasia è terapeutica, che nel percorso ancora lungo che mi si prospetta cambieranno tante cose in me e che molto probabilmente il miraggio si dissolverà, però adesso mi fa bene alimentarla e, seppure con cautela, lui non me la smonta.

Che intendi per "rintracciare il Tutto di Anais Nin"?

Comunque il riferimento è il suo diario "Incesto", dove ne racconta di cotte e di crude con gli analisti, il padre ecc ecc.

Era una donna incredibile, decisamente fuori misura!

Se hai intenzione di leggerlo, attenta! Donna avvisata..... :He He:.

Volevo semplicemente sapere in quale libro si trovava questo riferimento. L'ho cercato in alcune librerie online ma sembra molto difficile da trovare.

Anche per me non sono chiari alcuni aspetti della storia di cui racconti, se ti va di spiegare meglio.....

Per "darti" intendi andarci a letto o qualcosa di più?

E in cosa consisteva la tristezza, come ti ha tirato giù?

Ho messo in grassetto la tua frase perché è molto bella, crea un'eco dentro di me, ma mi piacerebbe che tu la spiegassi meglio.

Più che essere matta forse, ipotizzo, potresti essere un tantino masochista, forse dovresti indagare il tuo "piacere" nel soffrire...

Sì, intendevo proprio andarci a letto. So che sembra follia, ma dopo anni di email su argomenti molto intimi mi ero avvicinata molto a questa persona e alla fine mi sono ritrovata completamente innamorata. Naturalmente a un certo punto ho sentito l'esigenza di qualcosa di più concreto e quando si è presentata l'occasione di incontrarci non ci siamo posti troppe domande sul da farsi e ci siamo letteralmente divorati.

Lui vive in tutt'altra parte del continente con moglie e figli. Io all'epoca non avevo figli ma vivevo comunque una relazione che nonostante tutto non avevo intenzione di mettere in dubbio (adesso siamo sposati e abbiamo due bambini). Consapevoli, io e Lui, di non avere sbocchi insieme, ci siamo regalati la ciliegina sulla torta: il tacito accordo era di tornare allo status quo e di accontentarci poi di una relazione virtuale.

Le cose non sono andate così perché la moglie ha scoperto l'accaduto, a lui sono ceduti i nervi e ha iniziato a farneticare trascinando anche me e distruggendo l'equilibrio sul quale contavo. Ci siamo incontrati di nuovo e a quel punto, per vari motivi, era necessario prendere una decisione: concretizzare tra mille difficoltà la nostra relazione oppure... e qui è successo il patatrac perché non ci siamo trovati d'accordo sull'oppure. Lui sarebbe volentieri tornato a casa con la coda tra le gambe, ricominciando tranquillamente a coltivarmi per email, magari nell'attesa di una nuova :sex: quando se ne fosse presentata l'occasione. Io ormai ero devastata, avevo necessità di ritrovare un equilibrio e col cavolo che avrei aspettato i suoi comodi, così l'ho lasciato a leccarsi le ferite da solo. Io avevo le mie di cui occuparmi.

Le conseguenze le vivo ancora: mi sono concentrata sulla mia famiglia e tiro fuori gli aculei, le unghie e i denti ogni volta che un uomo entra nel mio spazio vitale, forse in maniera un tantino nevrotica. Il caso ha voluto che lo psicoterapeuta che avrebbe dovuto tirarmi fuori da questo pasticcio sia un gran pezzo d'uomo che sostiene la causa di una sessualità libera, condotta con discrezione ed equilibrio.

Che dire, io non sono in cerca di evasioni, ma questo suo stile di vita mi avrebbe aiutato molto, a suo tempo, se fossi stata capace di sostenerlo. Traete voi le conclusioni :Batting Eyelashes:

Ariscusate la verbosità ma sono una pentola in ebollizione. Si accettano commenti di ogni genere :Four Leaf Clover:

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Ma perchè, è un pasticcio?

Ciao, ben tornata dalle vacanze!

Il pasticcio è che non voglio ingerenze che possano turbare l'equilibrio familiare, ma che al tempo stesso ho bisogno di sentire sguardi maschili come quando ero più giovane. Ma ad attirare gli sguardi maschili si rischia poi di turbare l'equilibrio familiare. E allora è tutto un susseguirsi di diete per restituire una forma desiderabile alla carcassa, e di abbuffate per proteggere la forma desiderabile dietro una corazza d'adipe.

E non ci capisco più nulla :Thinking:

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Direi che attirare gli sguardi maschili è sempre piaciuto anche a me, e mi piace anche a quarantaquattro anni!

Forse mi piacerà anche a sessanta!:)( se ci riesco, a sessanta, ad attirare uno sguardo, vi faccio sapere!:)

Io la vivrei con serenità, questa seconda giovinezza, è una buona cosa!

Bacio, S.:)

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Direi che attirare gli sguardi maschili è sempre piaciuto anche a me, e mi piace anche a quarantaquattro anni!

Forse mi piacerà anche a sessanta!:)( se ci riesco, a sessanta, ad attirare uno sguardo, vi faccio sapere!:)

Io la vivrei con serenità, questa seconda giovinezza, è una buona cosa!

Bacio, S.:)

Io ci sto provando a viverla con serenità, solo che io e lo psi abbiamo idee diverse sulle modalità :unsure:

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Volevo semplicemente sapere in quale libro si trovava questo riferimento. L'ho cercato in alcune librerie online ma sembra molto difficile da trovare.

Sì, intendevo proprio andarci a letto. So che sembra follia, ma dopo anni di email su argomenti molto intimi mi ero avvicinata molto a questa persona e alla fine mi sono ritrovata completamente innamorata. Naturalmente a un certo punto ho sentito l'esigenza di qualcosa di più concreto e quando si è presentata l'occasione di incontrarci non ci siamo posti troppe domande sul da farsi e ci siamo letteralmente divorati.

Lui vive in tutt'altra parte del continente con moglie e figli. Io all'epoca non avevo figli ma vivevo comunque una relazione che nonostante tutto non avevo intenzione di mettere in dubbio (adesso siamo sposati e abbiamo due bambini). Consapevoli, io e Lui, di non avere sbocchi insieme, ci siamo regalati la ciliegina sulla torta: il tacito accordo era di tornare allo status quo e di accontentarci poi di una relazione virtuale.

Le cose non sono andate così perché la moglie ha scoperto l'accaduto, a lui sono ceduti i nervi e ha iniziato a farneticare trascinando anche me e distruggendo l'equilibrio sul quale contavo. Ci siamo incontrati di nuovo e a quel punto, per vari motivi, era necessario prendere una decisione: concretizzare tra mille difficoltà la nostra relazione oppure... e qui è successo il patatrac perché non ci siamo trovati d'accordo sull'oppure. Lui sarebbe volentieri tornato a casa con la coda tra le gambe, ricominciando tranquillamente a coltivarmi per email, magari nell'attesa di una nuova :sex: quando se ne fosse presentata l'occasione. Io ormai ero devastata, avevo necessità di ritrovare un equilibrio e col cavolo che avrei aspettato i suoi comodi, così l'ho lasciato a leccarsi le ferite da solo. Io avevo le mie di cui occuparmi.

Le conseguenze le vivo ancora: mi sono concentrata sulla mia famiglia e tiro fuori gli aculei, le unghie e i denti ogni volta che un uomo entra nel mio spazio vitale, forse in maniera un tantino nevrotica. Il caso ha voluto che lo psicoterapeuta che avrebbe dovuto tirarmi fuori da questo pasticcio sia un gran pezzo d'uomo che sostiene la causa di una sessualità libera, condotta con discrezione ed equilibrio.

Che dire, io non sono in cerca di evasioni, ma questo suo stile di vita mi avrebbe aiutato molto, a suo tempo, se fossi stata capace di sostenerlo. Traete voi le conclusioni :Batting Eyelashes:

Ariscusate la verbosità ma sono una pentola in ebollizione. Si accettano commenti di ogni genere :Four Leaf Clover:

Per il libro, perché non provi da feltrinelli? al limite lo ordini da loro, non credo sia diventato un libro raro, è della Bompiani e non bisogna confonderlo con "la casa dell'incesto" che invece è un suo romanzo. Quello di cui parlo è una parte dei suoi diari, vita e personaggi reali.

Se il tuo psi è "progressista", il mio precedente era cento volte "peggio" perché non parlava solo di sessualità libera ma andava oltre, sosteneva che alcuni di noi sono troppo articolati e complessi perché possa bastare una persona sola a cui relazionarsi, in qualche modo sosteneva una forma di "poligamia", legittima a livello affettivo quanto la monogamia. Ovviamente riconosceva l'enorme difficoltà di conciliare questa istanza con la realtà e secondo me non aveva affatto trovato la soluzione ideale.

Guarda, a me è accaduto di portare avanti relazioni parallele ma col tempo ho capito che per me significava soprattutto moltiplicare al quadrato la mia nevrosi, non a caso le persone in questione avevano tratti nevrotici in comune!!

Ciò nonostante, per me la questione monogamia-poligamia è ancora aperta, cioè un giorno lui mi disse che io sono tendenzialmente monogama ma non so davvero quanto sia vero.

Nel tuo caso dovresti chiederti cosa cerchi, cosa ti aspetti dallo sguardo degli uomini e tutto ciò che può esservi d'implicito dietro quello sguardo.....cerca appunto di esplicitarlo!

Semplicizzo un po', ma penso che è tutta una questione di aspettative, più sono grandi e più diventa difficile viversi quel che viene per quel che è.

Io penso che tu abbia ragione ad aver timore di intaccare la tua tranquillità familiare perché è qualcosa a cui tu giustamente tieni, ma mi sembra di capire che la tua paura non sia tanto quella di essere scoperta quanto di venire intaccata dall'interno. Ora è normale che le relazioni anche apparentemente solo sessuali possano smuovere dentro un mare immenso di questioni che investono la personalità, il proprio modo di essere nel mondo. Questo, credo, per la donna.

Tornando alla storia che hai avuto, beh direi che è più che comprensibile che hai avuto problemi! quando ci si innamora si desidera tutto ed è veramente difficile sapersi accontentare. Da come hai raccontato mi sembra di capire che in un primo tempo tu eri innamorata ma dovendo scegliere non volevi perdere la storia col tuo futuro marito e poi in seguito hai cambiato idea ma l'altro non se la sentiva, giusto? Cioè non mi è chiaro perché non ti è andato bene di riprendere come avevate iniziato...cosa di preciso ha creato il conflitto? forse semplicemente ti sei resa conto che lo avevi idealizzato? ti ha fatto male scoprirlo fragile?

E poi: cosa metti come valore aggiunto nella sessualità per cui non riesci a viverla per quello che è?

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