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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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e se hanno avuto momenti di insofferenza le vostre psi... chissà il mio! :(:

Eh, ieri sera ci pensavo anch'io, al mio 836468.gif

altro che insofferenza..... io immagino così donna bettina.......45.gif

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avete letto la lettera alla madre morta di Pirandello? se la trovo la posto...in sostanza le dice che è lui ad essere morto: lei sarà sempre la madre, è lui che muore, che non è più figlio perchè non può essere più pensato da lei ....ovviamente Pirandello ha un'altra prosa :Big Grin:

posta, posta !!

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La novella in cui c'è la lettera alla madre è "colloquii con i personaggi" e dovrebbe essere qui: http://www.pirandelloweb.com/novelle/appen..._personaggi.htm

Comunque il brano significativo, che interpreta bene i miei sentimenti post-terapia nei confronti della psi è questo:

(Parla la madre morta )

"Voi, del resto, tu che mi sei stato sempre lontano, cosí da lontano, pensatemi ancora viva! Non sono forse viva sempre per te?"

( e lui risponde)

"- Oh Mamma, sí! - io le dico. - Viva, viva, sí... ma non è questo! Io potrei ancora, se per pietà mi fosse stato nascosto, potrei ancora ignorare il fatto della tua morte e immaginarti, come t'immagino, viva ancora laggiú, seduta su codesto seggiolone nel tuo solito cantuccio, piccola, coi nipotini attorno, o intenta ancora a qualche cura familiare. Potrei seguitare a immaginarti cosí, con una realtà di vita che non potrebbe esser maggiore: quella stessa realtà di vita che per tanti anni, cosí da lontano, t'ho data sapendoti realmente seduta là in quel tuo cantuccio. Ma io piango per altro, Mamma! Io piango perché tu, Mamma, tu non puoi piú dare a me una realtà. è caduto a me, alla mia realtà, un sostegno, un conforto. Quando tu stavi seduta laggiú in quel tuo cantuccio, io dicevo: - «Se Ella da lontano mi pensa, io sono vivo per lei». - E questo mi sosteneva, mi confortava. Ora che tu sei morta, io non dico che non sei piú viva per me; tu sei viva, viva com'eri, con la stessa realtà che per tanti anni t'ho data da lontano, pensandoti, senza vedere il tuo corpo, e viva sempre sarai finché io sarò vivo; ma vedi? è questo, è questo, che io, ora, non sono piú vivo, e non sarò piú vivo per te mai piú! Perché tu non puoi piú pensarmi com'io ti penso, tu non puoi piú sentirmi com'io ti sento! E ben per questo, Mamma, ben per questo quelli che si credono vivi credono anche di piangere i loro morti e piangono invece una loro morte, una loro realtà che non è piú nel sentimento di quelli che se ne sono andati. Tu l'avrai sempre, sempre, nel sentimento mio: io, Mamma, invece, non l'avrò piú in te. Tu sei qui; tu m'hai parlato: sei proprio viva qui, ti vedo, vedo la tua fronte, i tuoi occhi, la tua bocca, le tue mani; vedo il corrugarsi della tua fronte, il battere dei tuoi occhi, il sorriso della tua bocca, il gesto delle tue povere piccole mani offese, e ti sento parlare, parlare veramente le parole tue, perché sei qui davanti a me una realtà vera, viva e spirante; ma che sono io, che sono piú io, ora, per te? Nulla. Tu sei e sarai per sempre la Mamma mia; ma io? io, figlio, fui e non sono piú, non sarò piú...

L'ombra s'è fatta tenebra nella stanza. Non mi vedo e non mi sento piú. Ma sento come da lontano lontano un fruscio lungo, continuo, di fronde, che per poco m'illude e mi fa pensare al sordo fragorio del mare, di quel mare presso al quale vedo ancora mia madre."

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:cray: :cray: :cray:

Una volta parlando di fine dell'analisi la psi mi chiese cosa mi spaventasse di più o meglio cosa mi angosciasse, perchè quello che provavo era angoscia pura! E io come al mio solito avevo difficoltà a spiegarle il mio sentire più profondo! Dopo parecchio tempo in cui restammo entrambe in silenzio, un'immagine mi si parò davanti ai miei pensieri e cioè quella della morte! Le dissi sento che se io non vengo più qui alle mie solite sedute, lei si dimenticherà di me, non ho pauradi perderla, la mia vera angoscia nasce dalla paura che lei si dimentichi di me, che io non ci sia più nei suoi pensieri!

Lei si limità a dire "certo Giusy, questa è esattamente la sua paura più grande, quella di non essere nella mente dell'altro, mia, di suo marito (quando parte), dei suoi genitori"!

Con il tempo ho imparato a comprendere che questa paura ha radici ancora più profonde e nasce dalla mia impossibilità di sentirmi viva e presente con me stessa, senza essere proiettata nella metne degli altri!

Uno dei motivi per cui mi sono arenata nella ricerca del lavoro è che ho paura del rifiuto, per me rifiuto vuol dire "cancellazione" , vuol dire che io non esisto! Per paura di essere rifiutata non mi propongo....e ovviamente questo vale per quasi tutti i campi!

So di aver sueprato questa angoscia e questa paura ma dentro di me rimane una ferita ancora sanguinante relativametne a questo grande dolore a questa grande mancanza! Non so quanto la consapevolezza possa aiutare....

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Il problema della gestione delle emozioni ci accomuna in parecchie...anch'io rispondevo sempre non so,a.... come si sente? questa cosa le piace? quest'altra la fa arrabbiare? (rabbia questa sconosciuta!), qual'è stata la sua sensazione nel sogno o al risveglio? E non preoccuparti che anche ora che ho finito non mi sembra di sapere con esattezza tutto questo..... sono convinta che guarire proprio non si guarisce, piuttosto si conosce, spesso si gestisce, si "sente"..

Credo che abbia ragione la tua psi, questo periodo, il dopo terapia non è ancora il momento conclusivo e l'elaborazione solitaria di questo bisogno ancora forte che, almeno io, ho di lei, di sentirla, di raccontarle....è forse la vera ultima fase, si poteva rimanere in terapia per anni, ma come stiamo senza non avremmo potuto discuterlo mai. Mi manca da morire ...avete letto la lettera alla madre morta di Pirandello? se la trovo la posto...in sostanza le dice che è lui ad essere morto: lei sarà sempre la madre, è lui che muore, che non è più figlio perchè non può essere più pensato da lei ....ovviamente Pirandello ha un'altra prosa :Big Grin:

ah, si si!! se avevo difficoltà con le emozioni in generale, per la rabbia avevo un trattamento particolare... soffocarla sul nascere x non dover poi avere il problema di gestirla!! (ovviamente che reprimevo la rabbia l'ho scoperto a terapia avanzata...)

Credo che delle nostre difficoltà di fondo non potremo mai sbarazzarcene del tutto, come se non fossero mai esistite,le riconosciamo, possiamo riuscire più o meno a gestirle, però cancellarle credo che non sia possibile... come dice la mia psi, ora possiamo guardare la tigre negli occhi, sappiamo qual'è la nostra tigre e possiamo più o meno organizzarci x affrontarla quando la incontriamo, senza farci prendere alla sprovvista...

ho fatto una strage!!! :icon_confused:

Marilena ha ragione! Oggi va un pò meglio, coem dice zazà si trattadi alti e bassi, insomma mica ptoeva essere tutto rose e fiori dopo la terapia! Lo sapevamo no? solo che dentro di noi, c'è sempre quella parte bambina che vorrebbe vedere le cose tutte al loro posto sempre ma così non può essere!

La vita è movimento non calma piatta! E in questo movimento che dobbiame cercare noi stesse!

In fondo alla fine mi rendo conto che quello che piango non è la psicoterapia ma semplicemente quel "momento magico"!!! In cui pur nel dolore e nella disperazione ci si sente come nella pancia della madre! Mi manca quella sensazione, mi manca quel contatto diretto con un amore che va la di là delle parole ma èfatto di piene sensazioni che proprio noi avevamo difficoltà a speigare!

Eppure mi paiceva servirmi delle metafore per spiegarle come stavo e cosa sentivo, mi piaceva sapere che lei poteva sentirle e comprenderle le mie emozioni troppo spesso rifiutate e infangate nella mia vita! Insomma il cucciolo che viene lasciato solo dalla mamma, prima di andare a cercarsi le prede da solo piange disperatamente quell'assenza! Io adesso sono in questa fase!!!!

Mi fa piacere sapere che in fondo ècosì anche per voi, anche se mi dispaice sapere che soffrite come me!!!

vero! ultimamente mi rendevo conto che la cosa che mi dava più soddisfazione della terapia era quell'ora tutta per me, con una persona lì per me, interessata a sentirmi parlare di me...

La mia psi parlava anche di onda lunga della terapia, cioè che parte degli effetti pratici della terapia si vedono parecchio tempo dopo che la terapia è finita.... che dire... speriamo di diventare provette surfiste!!

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La mia psi parlava anche di onda lunga della terapia, cioè che parte degli effetti pratici della terapia si vedono parecchio tempo dopo che la terapia è finita.... che dire... speriamo di diventare provette surfiste!!

:Praying: è la mia ultima speranza!!! Mi ci aggrappo con tutte le mie forze!

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domani ultima seduta.......

il 'dopo' mi spaventa.......ho paura!mi ritrovo nelle parole.......di digi.......e del racconto

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:cray: :cray: :cray:

Una volta parlando di fine dell'analisi la psi mi chiese cosa mi spaventasse di più o meglio cosa mi angosciasse, perchè quello che provavo era angoscia pura! E io come al mio solito avevo difficoltà a spiegarle il mio sentire più profondo! Dopo parecchio tempo in cui restammo entrambe in silenzio, un'immagine mi si parò davanti ai miei pensieri e cioè quella della morte! Le dissi sento che se io non vengo più qui alle mie solite sedute, lei si dimenticherà di me, non ho pauradi perderla, la mia vera angoscia nasce dalla paura che lei si dimentichi di me, che io non ci sia più nei suoi pensieri!

Lei si limità a dire "certo Giusy, questa è esattamente la sua paura più grande, quella di non essere nella mente dell'altro, mia, di suo marito (quando parte), dei suoi genitori"!

Con il tempo ho imparato a comprendere che questa paura ha radici ancora più profonde e nasce dalla mia impossibilità di sentirmi viva e presente con me stessa, senza essere proiettata nella metne degli altri!

Uno dei motivi per cui mi sono arenata nella ricerca del lavoro è che ho paura del rifiuto, per me rifiuto vuol dire "cancellazione" , vuol dire che io non esisto! Per paura di essere rifiutata non mi propongo....e ovviamente questo vale per quasi tutti i campi!

So di aver sueprato questa angoscia e questa paura ma dentro di me rimane una ferita ancora sanguinante relativametne a questo grande dolore a questa grande mancanza! Non so quanto la consapevolezza possa aiutare....

capisco benisssimo!!!! ...vedersi attraverso gli altri.... tema mooolto conosciuto...

Io credo che la consapevolezza serva, se non a bloccare la reazione dolorosa sul nascere, se non altro a riconoscerla e ridimensionarla almeno un pò...

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capisco benisssimo!!!! ...vedersi attraverso gli altri.... tema mooolto conosciuto...

Io credo che la consapevolezza serva, se non a bloccare la reazione dolorosa sul nascere, se non altro a riconoscerla e ridimensionarla almeno un pò...

si è vero, oggi sono sul pessimismo, perdonami!!!

eli dai coraggio, va lì e fa ciò che senti sia giusto!!! Ascoltati! Mi rendo conto che queste ultime pagine non ti danno molto coraggio... :Raised Eyebrow:

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si è vero, oggi sono sul pessimismo, perdonami!!!

eli dai coraggio, va lì e fa ciò che senti sia giusto!!! Ascoltati! Mi rendo conto che queste ultime pagine non ti danno molto coraggio... :Raised Eyebrow:

si ste ultime pagine.......non sono molto incoraggianti.........

oggi paranoie........

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per ognuno di noi è diverso , io con la psi pensavo di aver imparato ad affrontare i problemi di riuscire ad gestire meglio le mie emozioni.....credevo ...... invece alle prime difficoltà mi ritrovo punto e a capo....mi manca parlare con qualcuno e sentirmi appoggiata e compresa , cmq credo che dopo tanti anni di psi sentire la mancanza sia normale (spero) :Rolling Eyes:

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:cray: :cray: :cray:

Una volta parlando di fine dell'analisi la psi mi chiese cosa mi spaventasse di più o meglio cosa mi angosciasse, perchè quello che provavo era angoscia pura! E io come al mio solito avevo difficoltà a spiegarle il mio sentire più profondo! Dopo parecchio tempo in cui restammo entrambe in silenzio, un'immagine mi si parò davanti ai miei pensieri e cioè quella della morte! Le dissi sento che se io non vengo più qui alle mie solite sedute, lei si dimenticherà di me, non ho pauradi perderla, la mia vera angoscia nasce dalla paura che lei si dimentichi di me, che io non ci sia più nei suoi pensieri!

Lei si limità a dire "certo Giusy, questa è esattamente la sua paura più grande, quella di non essere nella mente dell'altro, mia, di suo marito (quando parte), dei suoi genitori"!

Con il tempo ho imparato a comprendere che questa paura ha radici ancora più profonde e nasce dalla mia impossibilità di sentirmi viva e presente con me stessa, senza essere proiettata nella metne degli altri!

Uno dei motivi per cui mi sono arenata nella ricerca del lavoro è che ho paura del rifiuto, per me rifiuto vuol dire "cancellazione" , vuol dire che io non esisto! Per paura di essere rifiutata non mi propongo....e ovviamente questo vale per quasi tutti i campi!

So di aver sueprato questa angoscia e questa paura ma dentro di me rimane una ferita ancora sanguinante relativametne a questo grande dolore a questa grande mancanza! Non so quanto la consapevolezza possa aiutare....

Si! Mi ritrovo decisamente nelle tue parole Digi, perchè in fondo noi proiettiamo suglialtri le nostre mancanze. Siamo state (o siamo) assenti a noi stessi e cerchiamo la "presenza" intesa come "vita", come "il sentirsi viva" negli altri. Credo sia una delle paure maggiori (oltre all'abbandono) di chi soffre della nostra patologia. Del resto ci sono molti tratti in comune con l'ingurgitare e tutto questo. Il rifiuto è il filo conduttore che ha accompagnato sempre le mie relazioni, e le mie dipendenze affettive, anche se sono stata bravissiama nel coltivarmele dentro e non essere di peso a nessuno. Se penso a tutte le occasioni perse perchè avevo paura di un rifiuto mi sento male. Occasioni che non torneranno più. Ma poi ho capito che molte cose di cui mi ero privata erano ancora davanti a me, e molte altre me ne sarebbero capitate. E ho pensato bene che quelle cose me le meritavo. Perchè si in fondo mi farò anche schifo (questa cosa la psicoterapia non me l'ha cambiata proprio) però caspita, un pochino di tranquillità spetterà anche a me no? Altrimenti che senso ha vivere? E un bel giorno ho deciso che Joker avrebbe camminato con le proprie gambe. E lì ho capito che la terapia stava dando i suoi frutti, perchè i pensieri erano più proiettati al futuro, rispetto che al passato. Ora a distanza di mesi dalla fine della terapia mi sento di poter ottenere ancora molto grazie ad essa. Quelli passati sono stati giorni davvero bui, giorni che non vivevo da tanti mesi, giorni in cui ho pensato che tutto era tornato come una volta, ma poi analizzando il problema, anzi i problemi (grazie agli strumenti appresi in terapia) piano piano mi sono risollevata. Ok ho passato 10 giorni d'inferno, ma sono stati utili a capirmi ancora meglio e a dirmi anche "brava". Tutto sto popò de robbba per dirvi che la terapia è il nostro mezzo, non il nostro fine. Lo so, è dura, bisogna farci davvero i conti tutti i santi giorni, ma ce la si fa! Piano piano... l'unico consiglio che una fessa come me può darvi è di ascoltarvi, ma veramente; FERMATEVI, mettetevi lì, anche con carta e penna e scovate ciò che vi fa stare male... una volta tolto il dente il dolore passa!

Non so questa "positività" da dove mi esce perchè fino a questa mattina era nera, stasera invece spaccherei il mondo se potessi! Della serie "se n'so matti 'n ce li volemo".

Va bè spero di essere stata d'aiuto a risollevare un pò il morale...

Baci sparsi...

joker...

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Non riesco ad elaborare immediatamente quello che capita attorno a me e gestirlo......deve passare un periodo un po' lungo.

Lo psi mi ha detto che l'obbiettivo che devo darmi è cercare di 'accorciare' al massimo qs periodo......tra situazione e elaborazione.

Succede anche a me di essere cosi poco connessa con quello che provo, rispondo sempre che ci devo pensare e il mio psi dice che ormai è diventato il mio modo per chiudere la conversazione...E come si può fare ad accorciare i tempi? chiederci cosa proviamo ogni quarto d'ora?

Oggi sono abbastanza demoralizzata, la seduta di ieri mi ha ridotto in coriandoli.Il mio psi mi ha detto che sono sempre più provocatoria, che non faccio altro che testare quanto potrò ancora rompere le scatole prima che lui mi dica che non può più essere il mio psico e finalmente dire "hai visto che avevo ragione? Mi hai mollata anche tu come tutti gli altri".

Io non mi sono accorta di niente fino a che non me l'ha fatto notare.E a quel punto non volevo andare via perche speravo di riuscire a cambiare il mio stato d'animo e invece nulla, stavo sempre peggio e quando sono uscita dallo studio ho desiderato di non avere piu bisogno di lui e non vederlo mai piu.

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Succede anche a me di essere cosi poco connessa con quello che provo, rispondo sempre che ci devo pensare e il mio psi dice che ormai è diventato il mio modo per chiudere la conversazione...E come si può fare ad accorciare i tempi? chiederci cosa proviamo ogni quarto d'ora?
ovviamente anche io ho lo stesso problema riguardo al sentire le mie emozioni e ogni volta che mi chiede cosa ho provato/sentito immediatamente rispondo "non lo so".

secondo lei ormai il mio è diventato un atteggiamento, nel senso che sono talmente abituata a nn sentire che per pigrizia non ci provo neanche più....

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ovviamente anche io ho lo stesso problema riguardo al sentire le mie emozioni e ogni volta che mi chiede cosa ho provato/sentito immediatamente rispondo "non lo so".

secondo lei ormai il mio è diventato un atteggiamento, nel senso che sono talmente abituata a nn sentire che per pigrizia non ci provo neanche più....

finiremo per contrasto a misurarci di continuo la "temperatura emotiva"!La psi della mia amica le ha chiesto di portare delle foto e per ogni foto le ha fatto ricordare se stava bene o no.Ne è venuto fuori un quadro di come è lei quando sta bene e quando sta male, questa cosa le è stata utile nella vita quotidiana.Ha detto che si sente più connessa anche se con alcune persone ha ancora problemi.Probabilmente sono le persone a cui diamo molta importanza, e visto che siamo innamorate dello psi,lui/lei sono importanti e perciò generano confusione.Credo. :Batting Eyelashes:

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Succede anche a me di essere cosi poco connessa con quello che provo, rispondo sempre che ci devo pensare e il mio psi dice che ormai è diventato il mio modo per chiudere la conversazione...E come si può fare ad accorciare i tempi? chiederci cosa proviamo ogni quarto d'ora?

Oggi sono abbastanza demoralizzata, la seduta di ieri mi ha ridotto in coriandoli.Il mio psi mi ha detto che sono sempre più provocatoria, che non faccio altro che testare quanto potrò ancora rompere le scatole prima che lui mi dica che non può più essere il mio psico e finalmente dire "hai visto che avevo ragione? Mi hai mollata anche tu come tutti gli altri".

Io non mi sono accorta di niente fino a che non me l'ha fatto notare.E a quel punto non volevo andare via perche speravo di riuscire a cambiare il mio stato d'animo e invece nulla, stavo sempre peggio e quando sono uscita dallo studio ho desiderato di non avere piu bisogno di lui e non vederlo mai piu.

come fare per accorciare i tempi?bella domanda..........forse basta vivere,e fare in modo che le esperieze che viviamo servano x farci capire dov'è l'inghippo......xkè come giustamente è stato scritto la psicoterapia ci insegna ad interrogarci .........dato che dovrebbe essere il mezzo x conoscerci............

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stasera finito........

ultima seduta!!!

Ero molto agitata..........

mi ha chiesto come stavo.......e poi fra i vari discorsi mi ha detto che cosa 'pensava ' di me........adesso,stasera sono arrivate le tanto attese conferme.....ma io essendo diversa da prima le ho elaborate in modo molto razionale........ ero contenta si,di sentirmi dire che apprezzava di me la mia forza di volontà, il non volersi mai arrendere davanti alle dfficoltà, che io gli ho 'insegnato' questo..........che ammirava qs mio lato........

Poi va bè altri discorsi simili..........su noi, sulla fine (che secondo lui sapro' gestire benissimo! dice)e su tutti i miei cambiamento che ha notato...........

Beh io l'ho ringraziato per avermi aiutato, e glio ho detto che lo stimavo molto.....

Gli ho anche detto che x me oggi era l'ultima volta che ci vedevamo........che non so se in futuro tornero' mai da lui!

E poi il saluto finale davanti la porta............mi ha abbracciato.........siamo stati abbracciati 10 secondi............mi è rimasto dentro......qs gesto......non riuscivo + a dire nulla........lui poi mi guarda.......e mi accarazza il viso........aveva gli occhi lucidi........e mi dice auguri.........io annuisco con la testa e vado via............

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stasera finito........

ultima seduta!!!

Ero molto agitata..........

mi ha chiesto come stavo.......e poi fra i vari discorsi mi ha detto che cosa 'pensava ' di me........adesso,stasera sono arrivate le tanto attese conferme.....ma io essendo diversa da prima le ho elaborate in modo molto razionale........ ero contenta si,di sentirmi dire che apprezzava di me la mia forza di volontà, il non volersi mai arrendere davanti alle dfficoltà, che io gli ho 'insegnato' questo..........che ammirava qs mio lato........

Poi va bè altri discorsi simili..........su noi, sulla fine (che secondo lui sapro' gestire benissimo! dice)e su tutti i miei cambiamento che ha notato...........

Beh io l'ho ringraziato per avermi aiutato, e glio ho detto che lo stimavo molto.....

Gli ho anche detto che x me oggi era l'ultima volta che ci vedevamo........che non so se in futuro tornero' mai da lui!

E poi il saluto finale davanti la porta............mi ha abbracciato.........siamo stati abbracciati 10 secondi............mi è rimasto dentro......qs gesto......non riuscivo + a dire nulla........lui poi mi guarda.......e mi accarazza il viso........aveva gli occhi lucidi........e mi dice auguri.........io annuisco con la testa e vado via............

:cray::cray::cray::cray::cray::cray::cray::cray::cray:

sono senza parole ......lui che ti accarezza , come hai fatto a venire via !?

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:cray::cray::cray::cray::cray::cray::cray::cray::cray:

sono senza parole ......lui che ti accarezza , come hai fatto a venire via !?

ma no......era un gesto paterno.........poi, si, in effetti mi ha destabilizzato un po' xkè lui è sempre stato professionalissimo, sai mai un gesto o una parola fuori dal 'contesto'.........

e adesso ci penso........sono serena.........e abbastanza tranquilla..........(credo anzi penso!)

domani non so!

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ma no......era un gesto paterno.........poi, si, in effetti mi ha destabilizzato un po' xkè lui è sempre stato professionalissimo, sai mai un gesto o una parola fuori dal 'contesto'.........

e adesso ci penso........sono serena.........e abbastanza tranquilla..........(credo anzi penso!)

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la trovo una scena molto toccante ...... :cray:

ma ti capisco, quando una sta bene trova la forza di andare via .....

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la trovo una scena molto toccante ...... :cray:

ma ti capisco, quando una sta bene trova la forza di andare via .....

si toccante.........è vero....ero emozionatissima!non ho spiccicato parola........sono uscita senza salutarlo......non riuscivo a parlare.....

adesso mi sono ripresa.........eh..........ci penso, ma riesco a gesire la cosa........sta sera eh.........poi appunto non so cosa accadrà nei prossimi giorni/settimane........

ma almeno, qs momento è passato......mi spaventava un po'........xkè avevo paura di star male.....di patire il momento del saluto/distacco........ora voglio pensare a me.........voglio riuscire a trasformare in vita.......quello sviscerato in terapia......parolone eh.......

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si toccante.........è vero....ero emozionatissima!non ho spiccicato parola........sono uscita senza salutarlo......non riuscivo a parlare.....

adesso mi sono ripresa.........eh..........ci penso, ma riesco a gesire la cosa........sta sera eh.........poi appunto non so cosa accadrà nei prossimi giorni/settimane........

ma almeno, qs momento è passato......mi spaventava un po'........xkè avevo paura di star male.....di patire il momento del saluto/distacco........ora voglio pensare a me.........voglio riuscire a trasformare in vita.......quello sviscerato in terapia......parolone eh.......

vedrai che andrà tutto bene , altrimenti tutta la psicoterapia fatta a cosa sarebbe servita....eh eh

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vedrai che andrà tutto bene , altrimenti tutta la psicoterapia fatta a cosa sarebbe servita....eh eh

eh........lo spero.......grazie patrina..........

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voglio riuscire a trasformare in vita.......quello sviscerato in terapia......parolone eh.......

che bella questa frase !

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