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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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noi invece un caxxo...

faccio bene a strapazzarlo ogni tanto il mio psi, e che devo stressarmi solo io? -_-

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giusto...io per esempio seduta prossima le faccio presente che qel presentimento che ha avuto è sbagliatissimo!!! :Shame On You:

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hai voluto la bicicletta (analisi)?

e mo' pedala! :D:

mi prendo certi colpi, ma si dice che quello che non ammazza fortifica...

Stasera mi sentivo un pezzettino di cacca con le gambe...mi chiedevo se forse non ho fatto bene a dire quello che mi stava venendo in ,mente in quel momentosecondo voi ho fatto una domanda/affermazione sbagliata in una seduta di psicoterapia-psicoanalisi?

a volte ho come l'impressione di dover fare la paziente perfetta...

quando salta fuori il mio lato confuso adolescenzial mezzo psicotico non va bene.

magari dovrei pensare di più a mio intrapsichico e meno a farmi le storie?

Ma io ci penso sempre a farmi le storie..e chi non ci pensa?

Magari per gli altri non è un problema tanto attuale, mentre per me si.

E' uscito che sovrappongo i piani affettivi, penso che sia perchè non vado a prendermi cura

di me, ma vado per la relazione in sè...

io mi sono resa conto che in quel ''si fidanzi'' ci ho messo tutta la mia inefficienza affettiva,l'insicurezza...

che palle

:D: almeno Euridice si può consolare sapendo che prima o poi si vendica con qualche paziente.... :rolleyes:

la vedo dura, io non sono così caustica...sono molto più materna-possibilista

noi invece un caxxo...

faccio bene a strapazzarlo ogni tanto il mio psi, e che devo stressarmi solo io? -_-

Non vorrei aver istigato un transfert negativo di gruppo con il mio intervento...

in effetti il mio analista a volte è irritante...anche se tanto bello

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dico...''vorrei fidanzarmi''

e lui ironico-sarcastico-acido ...'' si fidanzi''

"Si fidanzi" un corno! Se trovo il tuo analista gli faccio un occhio nero!

Tu NON TI DEVI fidanzare assolutamente. Hai voglia di scopare? Trovati tutti

gli amanti che vuoi, ma per carita' niente fidanzati!!!!

Per come sei messa troveresti solo fidanzati che ti scelgono per distruggerti,

il tuo masochismo e senso del dramma ne godrebbero a dismisura, ne usciresti

distrutta... Sei giovane, sei bella, sei brava, hai una vita davanti...

... raccatteresti solo fidanzati che riuscirebbero a farti doventare

vecchia, brutta e senza speranze anzitempo.

Lascia perdere, goditi gli amplessi virtuali col tuo analista, donati alla musica,

ama te stessa, circondati di buoni amici, fa' qualcosa per loro, costruisci la TUA vita.

Cacchio Euridice, lo so che la sai ben piu' lunga di me, che quello che scrivi qui sono

solo sfoghi, ma a volte mi spaventi.. ci vuole cosi' tanto a salire e basta un attimo

invece per ritrovarsi sul fondo! Abbi cura di te, mi raccomando.

... e chiedi a Budda di farti dono del disturbo evitante di personalita' che almeno non

corri rischi, fino a fine analisi almeno!

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Non vorrei aver istigato un transfert negativo di gruppo con il mio intervento...

no, non ti preoccupare... lo strapazzavo già da prima di conoscerti! :Just Kidding:

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ciao cara, no la visita è mercoledì prossimo, ieri ho ritirato gli esami..qualche valore strano...la tireoglobulina ma devo chiedere al doct.

Il calcio per la priam votla è salito sopra il range minimo: miracolo!!! :Just Kidding:

Ti mando un mp appena ho tempo, che volevo chiederti una cosa....

tu invece, novità? E con lo psi hai parlato più?

Ciao Digi, aspetto l'mp. Con lo psi. ho parlato, gli ho detto che mi sarei aspettata qualche cosa in più da lui, nel senso che avrei voluto che lui mi avesse chiesto quali fossero stati i motivi che mi avevano spinta, a chiedere di allentare un pochino. Comunque, come al solito non ha detto più di tanto, e io gli ho detto che non ero più tanto sicura di allentare la presa, che mi sentivo già sola e abbandonata ancor prima che accadesse... E gli ho anche detto che si sto decisamente meglio, ma ho una gran confusione in testa e che mi basta poco x ricadere ne "vuoto"....Detto questo ci vediamo ancora la prossima settimana, non ha pensato di allungare i tempi... Gli ho anche chiesto di spiegarmi, cosa pensa di me....... ma lui mi ha detto che non avrebbe potuto rispondermi in maniera esaustiva.......e alla fine ci ha giarato un po attorno senza dirmi nulla di che....Cambiando discorso, ma tu x il calcio prendi qualche cosa (senza fare nomi di farmaci) perchè io da dopo l'intervento devo sempre prendere dei farmaci, adesso ho diminuito drasticamente la dose, ma però senza nulla non posso stare...Ciao ci sentiamo..

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Ciao Digi, aspetto l'mp. Con lo psi. ho parlato, gli ho detto che mi sarei aspettata qualche cosa in più da lui, nel senso che avrei voluto che lui mi avesse chiesto quali fossero stati i motivi che mi avevano spinta, a chiedere di allentare un pochino. Comunque, come al solito non ha detto più di tanto, e io gli ho detto che non ero più tanto sicura di allentare la presa, che mi sentivo già sola e abbandonata ancor prima che accadesse... E gli ho anche detto che si sto decisamente meglio, ma ho una gran confusione in testa e che mi basta poco x ricadere ne "vuoto"....Detto questo ci vediamo ancora la prossima settimana, non ha pensato di allungare i tempi... Gli ho anche chiesto di spiegarmi, cosa pensa di me....... ma lui mi ha detto che non avrebbe potuto rispondermi in maniera esaustiva.......e alla fine ci ha giarato un po attorno senza dirmi nulla di che....Cambiando discorso, ma tu x il calcio prendi qualche cosa (senza fare nomi di farmaci) perchè io da dopo l'intervento devo sempre prendere dei farmaci, adesso ho diminuito drasticamente la dose, ma però senza nulla non posso stare...Ciao ci sentiamo..

Credo che più che avere risposte su cosa pensa di te, dovresti cominciare farti altre domande, tipo perchè ne abbia bisogno...di quelle risposte!

Fose è per questo che lui evita di rispondere...frustra un tuo desiderio, per permetterti di andare oltre...so che è frustrante....ma secondo me è giusto sia così...

Il Calcio: certo che devo prendere ancora farmaci, prendo calcio e vitamina D in dosi pure parecchio massicce, che mi sta uccidendo lo stomaco... Purtroppo l'ipoparatiroidismo ormai è acquisito, non ce lo togliamo di dosso. Se non prendo il calcio per pochi giorni vado in tetania... sia mai!

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Egregio Dott. ...

Mi scuso per non averLe portato personalmente l'acconto per le prestazioni da Lei svolte in mio favore e mi scuso altresì per la modestia dell'importo che mi accingo a versarLe ma purtroppo non mi possibile in questo periodo fare diversamente.

Se non sono lì ora, nel Suo studio non è per per mancanza di coraggio di guardarLa dritto negli occhi; non è per vergogna per non poter saldare l'intera somma o soprattutto per averle detto "ti amo", la mia Verità peccaminosa ed insana, Essenza di un amore ora rivelatosi platonico e non corrisposto, colpevole nonchè degna di dura quanto esemplare punizione; Verità, la "mia" che poi, a distanza di nove anni e dopo gli episodi accaduti nel 2006, persino il più stupido tra gli stolti avrebbe già dovuto capire da un pezzo e ad oggi davvero non mi spiego, ancora non capisco il perchè di tanto ritardo nell'emettere la sentenza ed eseguire la condanna alla espiazione di un forzato esilio condito con il tocco magistrale finale di un subdolo, sporco meschino ricatto "se non va da B. (altro terapeuta) in caso volesse tornare da me io ora non la riprendo più", così come altrettanto non capisco il perchè, leggendo qua e là di esperienze, testimonianze femminili di rapporti tra teraputa e paziente, di decine e decine di donne che si innamorano del terapeuta ed hanno avuto il coraggio di esprimerlo a lui apertamente, non sono state cacciate come cagne in calore appestate da rabbia e pruriginosa rogna. Ed ancora mi sorprende e mi avvilisce molto il fatto che tutto il faticoso lavoro fatto insieme da entrambi quest'anno per tenere sotto controllo i fattori di stress, causa ormai da più di un anno dei miei sfiancanti quanto invalidanti disturbi, sia stato vanificato proprio da Lei pienamente consapevole del fatto che di tutto avrei avuto occorrenza fuorchè della grave situazione di ulteriore stress che da quando mi ha cacciata ora sto vivendo. Ma ripeto, non è nulla; se ora non sono lì è soltanto paura di varcare quella porta "magica" ed ascoltare ulteriori ambigui silenzi e frasi, che non sai mai come decifrare, se interpretare come assensi o mancanza di sensi; è soltanto per sfinimento, per la dilaniante quotidiana sofferenza e l' infinita tristezza al solo pensare di varcare quella porta che a dir Suo per me sarebbe stata sempre aperta, che avrei potuto tornare in qualsiasi momento e, parole Sue avremmo ripreso da dove si era lasciato (e non ricominciato daccapo) e che invece mi è stata sbattuta in faccia con sprezzante cinismo, con spietata crudeltà e tanta, tanta, troppa mancanza di umanità, oltretutto poi nel classico momento di maggior bisogno di sostegno, nel periodo in cui solitamente si sospendono le sedute per dedicarsi alle festività natalizie che dovrebbero per regola trascorrere perlomeno con un briciolo di serenità. Si, non contesto che mi abbia comunque detto di telefonarLe qualche volta, se ritenessi il caso, ma sinceramente ora anche parlare al telefono mi sembra un'assurdità priva di alcun senso, considerate poi le ultime conversazioni intercorse tra me e Lei, fatte di silenzi, di non so, di chieda a B. oppure ancor peggio, in queste condizioni così non è possibile dialogare. Altrettanto non contesto nè tantomeno intendo sottrarmi alle mie responsabilità quale quella di averLa aggredita e di avere cercato di farLe del male. A riguardo di ciò e non certo per comunque giustificare il mio vile e spregevole gesto, considerato che almeno in questo momento ho l'occasione di parlarne serenamente, volevo dirLe che a scatenare la volontà di aggredirLa non è stato tanto il fatto di sentirmi rifiutata da Lei, quanto il Suo negare sfacciatamente l'intenzionalità di taluni Suoi atteggiamenti da ritenersi perlomeno ambigui; è stato inoltre il sentirmi tanto stupida e patetica, un'idiota che nonostante una certa esperienza ed all'età di 40 anni, ancora non è in grado di assegnare un significato ad un atteggiamento. Già; una stupida patetica imbecille idiota e non sa quanta sofferenza provo nel sentirmi così anche per essere caduta a piedi pari nella trappola, nello specchietto per le allodoloe, nell' aver creduto alla favoletta imbonitrice che Lei mi ha raccontato che nel caso avessi cambiato idea circa il nuovo terapeuta, sarei potuta tornare senza problemi da Lei. Cretina, idiota nel pensare a 9 anni di pena, costanza e sacrifici che alla fine, considerando com'è finita si sono rivelati soltanto un vergognoso mio fallimento.

Mah... del resto che dire, sarà il periodo nefasto, che ci vogliamo fare, recentemente anche un'altra porta mi si è chiusa in faccia grazie alla superficialità, alla mancanza di spirito e di volontà di aiutare comunque chi da anni patisce stati di sofferenza. In questi giorni mi è pervenuta raccomandata dalla Asl in cui il mio medico di base che mi segue da quando ero praticamente una ragazzina, mi ha ricusata; ma questa, come si dice è un' altra storia che non sto qui a spiegarLe, una delle tante, delle troppe che oltre il tarlo all'orecchio rodono dalla mattina alla sera ed alla fine ti fanno sentire inadeguata, cattiva, sbagliata, incapace di stare nel dovuto modo, anzi di restare a questo mondo dal quale ogni giorno la voglia di fuggire anche se ti senti innocente e ti chiedi cosa mai di tanto grave tu possa aver fatto, al di là di qualche stronzata più o meno seria o banale, per stare così male e meritare tutto ciò, si fa sempre più forte ... Così come insieme a fischi e vibrazioni continuano a ronzarmi nelle orecchie le Sue frasi tanto rassicuranti dette e stradette della serie "Le ho mai detto che La abbandono ? Si stancherà prima Lei di me ... Le ho mai detto che qui non può più venire ? Le ho mai detto che non posso più seguirla ? Le ho mai detto che l'abbandono ? ... Già; le ho mai dettto... coltellate alle spalle fatte di belle parole che qualcuno mi dice di lasciarmele lì buttate dietro alle spalle perchè alla fine sono sempre e solo io a soffrirci e gli altri come minimo se ne fottono o alla peggio ci godono; certamente chi mi consiglia così ha piena ragione, così come qualcun altro ancor più saggiamente ed amichevolmente mi dice che spesso abbiamo a che fare con persone piccole che siamo capaci di creare grandi attraverso le nostre illusioni e le nostre aspettative, sino al giorno in cui giungiamo volenti o nolenti, a renderci conto delle loro reali effettive dimensioni, del cinismo e dell'indifferenza abilmente mascherate dietro tanta benevolenza, interesse per l'altrui sofferenza e dolcezza, anche se, ahimè, purtroppo nonostante il riappropriarsi della ragionevolezza non è sufficiente a far smettere il cuore di battere e sussultare, perchè infondo a certi cuori e ognuno dia pure loro l'aggettivo che vuole, poco o nulla importa di infiammarsi o battere all'impazzata per piccoli o grandi uomini nè tantomeno sapere se e sino a quando per destino toccherà loro straziarsi avvoltolati ed imbrigliati nella ragnatala sino a divenire bozzoli di vermi inermi muti ed invisibili dentro una struggente agonia... In questi giorni penso ai mille volti della crudeltà e del cinismo, a Lei ed alla Sua vita serena che vive ogni momento, ignorando completamente me e la mia e mi chiedo come si possano prendere 9 anni di sforzi compiuti per stare meglio e per cercare di diventare una persona migliore, nonchè tutti i sacrifici economici fatti, buttarli nel cesso ed eliminare in un solo istante con un liberatorio "tiro mancino" di sciacquone, così, come se fosse la cosa più semplice di questo mondo, senza nemmeno un minimo di rimorso o scrupolo nei riguardi di chi dal tubo di scarico si è deciso di finirlo nella fogna, nella merda, senza nemmeno chiedersi e chiedere, anche per onestà intellettuale, professionalità e soprattuttto diligenza, se chissà, forse sta povera reietta sfigata, alla fine dopo il volo nella mmerda, si è rialzata per finire poi dalla padella, come si dice caduta nella brace...

E questo è un altro dei motivi che mi impediscono di varcare ancora quella ed altre porte, anche se per ora qualche maniglia sporca di tracce invisibili di inganni e dolore ancora mi tocca doverla toccare, per volontà mia di guarire, per orgoglio e rispetto per me stessa, per il mio piccolo G. e per tutti coloro a cui farei molto male con un tradimento e un abbandono, soprattutto ora che provo sulla mia pelle l'indicibile devastante dolore provocato da un tradimento e dall'abbandono. Spero comunque che dopo il tiro e scaricata la fastidiosa zavorra Lei ora si senta finalmente liberato da un peso, da una paziente scomoda e rompiccoglioni, che non paga più con puntualità, pedante, infantile, stupida, ormai divenuta impossibile da guarire, gestire, incapace di intendere, cretina, imbecille ecc. ecc.. e infondo chi se ne fotte che fosse comunque un essere umano...

Dai; l'ultimo motivo e poi siamo ai saluti... quell'abbraccio, per Lei gesto da manuale, per me, simbolo di compassione, comprensione, grande affetto, intimità e umanità, per me importantissimo breve soffio di gioia e di linfa vitale, che di punto in bianco è venuto a mancare e che sarebbe mancato, mi sarebbe negato ancora se fossi venuta lì, anche soltanto per versare un acconto. Che poi quando si dice la coincidenza... l'altro giorno a fine massaggio dal kinesiologo gli ho chiesto timidiamente di abbracciarmi e lui mi ha stretta forte dicendomi che è di questo che io ho bisogno...Già, queste parole... dove le avevo già sentite ? olè; e andiamo ancora col fallimento; ancora dopo anni di pillole e terapie, ecco ancora, l'importanza del soffio di vita e la volontà di darle un senso, del senso, il bisogno di questo maledetto contatto umano, con la piena consapevolezza ora che anni di pillole e terapie mai potranno darti...

Vabbè... ecco... questo è tutto ciò che mi sentivo di scriverLe egregio dottore... come mi sarà possibile Le farò avere un altro acconto, chissà, magari più congruo e stavolta senza la letterona mattone di accompagnamento... per il resto ... con i cocci del mio cuore tra le mani e nonostante tutto, Le auguro ogni gioia nella vita, a Lei che di certo non ha bisogno di carità tantomeno di "nulla", a Lei che possiede oltre al tutto l'immensa grazia e la fortuna di non dovere mai cercare un breve soffio di gioia, nemmeno in un abbraccio...

Con i migliori saluti.

Paziente fattura n____ ... metta pure Lei il numero...

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Cavolo Snake, con questa lettera mi hai commosso!!!

Ho percepito tanta delusione, rabbia e amarezza ma anche una rassegnazione infinita.

Tieni duro per G. e per chi ti vuole bene.

Non mollare.

Spero che la tua lettera abbia un seguito altrimenti è meglio perderLO.

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grazie cara pul...

so che lo dici col cuore e senza falso buonismo.

Spero che tu stia bene; purtroppo da un po' di tempo non ho occasione di partecipare al sito e di leggere tue notizie, ma, anche se non apro le pagine siete comunque nei miei pul; un abbraccio forte forte... :blush:

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Euridice; mi scuso se ti rispondo rimandandoti per la lettura della vicenda a qualche pagina precedente, ma in quanto a spirito, volontà e forze non è certo il momento più adatto per raccontare daccapo l'accaduto... :Money Eyes:

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Snake, dalla lettera non ho capito cosa ha fatto contro di te lo psicologo...ti ha offesa?

Se vai indietro nel topic (parecchio indietro) trovi altri post di Snake dove viene spiegato dettagliatamente il motivo.

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pag?

Scusa se ti h fatto una domanda del genere ma dalla lettera sembra saltare fuori solo il come tu lo hai vissuto, per chi non ha letto prima è difficile capire.

La lettura della lettera però mi ha fatto emergere l'idea che a volte si percepisce -parlo in termini generali- una specie di abuso dell'asimmetria, della posizione

del terapeuta, lui è in una condizione di superiorità ed io paziente devo sottostare, innamorarmi, soffrire, essere gelosa, io gli appartengo come marchiata

farmi offendere, farmi fraintendere, giudicare e sopportare in nome del processo e poi farmi anche ambiguamente riaccogliere, coccolare, comprendere

ccome un'altalena...

Nella mia analisi sento tutto ciò anche perchè essendo innamorata di lui sono estremamente vulnerabile ai suoi interventi, c'è quella sovrapposizione

di piani di cui parlavo ieri che non fa capire se il bisogno è transferale o è un vero bisogno di una donna che ama un uomo, se la ferita che viene dopo

un'interpretazione è sentita dalla donna innamorata o dalla paziente che chiede aiuto...

Io ieri ho detto che probabilmento rinuncierò a un festival importante perchè non posso stare lontana da lui 10 giorni, starei male e quini non posso

ma così io perdo tanto tempo e tante occasioni. Mi sto chiedendo se essere così concentrata sull'analisi sia sbagliato

se il trattamento abbia qualche ''bug'' interno. Questo bisogno di lui, del suo corpo, questa dipendenza non la spiega nessun libro, nessuno

se non facendolo riferire a perversioni, inanalizzabilità, non pensabilità..

Come se avessi voglia dalla mia di tutelarmi rispetto a questa situazione di disparità, come si fa? Forse non facendosi coinvolgere troppo.

Rispetto a questo punto io mi sento molto indetro perchè mi sono affidata ciecamente a lui, della serie che ogni volta che vado mi butto, meaforicamente''

tra le sue braccia e gli lascio fare quello che vuole di me, io stessa parlando troppo, fidandomi troppo, senza schermi come l'ultima seduta...

Mi ha colpita il fatto dell'abbraccio, mi veniva da piangere...

e poi 9 anni di vita, li ho immaginati con la sete di quest'abbraccio...

Mi dispiace

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Egregio Dott. ...

Mi scuso per non averLe portato personalmente l'acconto per le prestazioni da Lei svolte in mio favore e mi scuso altresì per la modestia dell'importo che mi accingo a versarLe ma purtroppo non mi possibile in questo periodo fare diversamente.

Se non sono lì ora, nel Suo studio non è per per mancanza di coraggio di guardarLa dritto negli occhi; non è per vergogna per non poter saldare l'intera somma o soprattutto per averle detto "ti amo", la mia Verità peccaminosa ed insana, Essenza di un amore ora rivelatosi platonico e non corrisposto, colpevole nonchè degna di dura quanto esemplare punizione; Verità, la "mia" che poi, a distanza di nove anni e dopo gli episodi accaduti nel 2006, persino il più stupido tra gli stolti avrebbe già dovuto capire da un pezzo e ad oggi davvero non mi spiego, ancora non capisco il perchè di tanto ritardo nell'emettere la sentenza ed eseguire la condanna alla espiazione di un forzato esilio condito con il tocco magistrale finale di un subdolo, sporco meschino ricatto "se non va da B. (altro terapeuta) in caso volesse tornare da me io ora non la riprendo più", così come altrettanto non capisco il perchè, leggendo qua e là di esperienze, testimonianze femminili di rapporti tra teraputa e paziente, di decine e decine di donne che si innamorano del terapeuta ed hanno avuto il coraggio di esprimerlo a lui apertamente, non sono state cacciate come cagne in calore appestate da rabbia e pruriginosa rogna. Ed ancora mi sorprende e mi avvilisce molto il fatto che tutto il faticoso lavoro fatto insieme da entrambi quest'anno per tenere sotto controllo i fattori di stress, causa ormai da più di un anno dei miei sfiancanti quanto invalidanti disturbi, sia stato vanificato proprio da Lei pienamente consapevole del fatto che di tutto avrei avuto occorrenza fuorchè della grave situazione di ulteriore stress che da quando mi ha cacciata ora sto vivendo. Ma ripeto, non è nulla; se ora non sono lì è soltanto paura di varcare quella porta "magica" ed ascoltare ulteriori ambigui silenzi e frasi, che non sai mai come decifrare, se interpretare come assensi o mancanza di sensi; è soltanto per sfinimento, per la dilaniante quotidiana sofferenza e l' infinita tristezza al solo pensare di varcare quella porta che a dir Suo per me sarebbe stata sempre aperta, che avrei potuto tornare in qualsiasi momento e, parole Sue avremmo ripreso da dove si era lasciato (e non ricominciato daccapo) e che invece mi è stata sbattuta in faccia con sprezzante cinismo, con spietata crudeltà e tanta, tanta, troppa mancanza di umanità, oltretutto poi nel classico momento di maggior bisogno di sostegno, nel periodo in cui solitamente si sospendono le sedute per dedicarsi alle festività natalizie che dovrebbero per regola trascorrere perlomeno con un briciolo di serenità. Si, non contesto che mi abbia comunque detto di telefonarLe qualche volta, se ritenessi il caso, ma sinceramente ora anche parlare al telefono mi sembra un'assurdità priva di alcun senso, considerate poi le ultime conversazioni intercorse tra me e Lei, fatte di silenzi, di non so, di chieda a B. oppure ancor peggio, in queste condizioni così non è possibile dialogare. Altrettanto non contesto nè tantomeno intendo sottrarmi alle mie responsabilità quale quella di averLa aggredita e di avere cercato di farLe del male. A riguardo di ciò e non certo per comunque giustificare il mio vile e spregevole gesto, considerato che almeno in questo momento ho l'occasione di parlarne serenamente, volevo dirLe che a scatenare la volontà di aggredirLa non è stato tanto il fatto di sentirmi rifiutata da Lei, quanto il Suo negare sfacciatamente l'intenzionalità di taluni Suoi atteggiamenti da ritenersi perlomeno ambigui; è stato inoltre il sentirmi tanto stupida e patetica, un'idiota che nonostante una certa esperienza ed all'età di 40 anni, ancora non è in grado di assegnare un significato ad un atteggiamento. Già; una stupida patetica imbecille idiota e non sa quanta sofferenza provo nel sentirmi così anche per essere caduta a piedi pari nella trappola, nello specchietto per le allodoloe, nell' aver creduto alla favoletta imbonitrice che Lei mi ha raccontato che nel caso avessi cambiato idea circa il nuovo terapeuta, sarei potuta tornare senza problemi da Lei. Cretina, idiota nel pensare a 9 anni di pena, costanza e sacrifici che alla fine, considerando com'è finita si sono rivelati soltanto un vergognoso mio fallimento.

Mah... del resto che dire, sarà il periodo nefasto, che ci vogliamo fare, recentemente anche un'altra porta mi si è chiusa in faccia grazie alla superficialità, alla mancanza di spirito e di volontà di aiutare comunque chi da anni patisce stati di sofferenza. In questi giorni mi è pervenuta raccomandata dalla Asl in cui il mio medico di base che mi segue da quando ero praticamente una ragazzina, mi ha ricusata; ma questa, come si dice è un' altra storia che non sto qui a spiegarLe, una delle tante, delle troppe che oltre il tarlo all'orecchio rodono dalla mattina alla sera ed alla fine ti fanno sentire inadeguata, cattiva, sbagliata, incapace di stare nel dovuto modo, anzi di restare a questo mondo dal quale ogni giorno la voglia di fuggire anche se ti senti innocente e ti chiedi cosa mai di tanto grave tu possa aver fatto, al di là di qualche stronzata più o meno seria o banale, per stare così male e meritare tutto ciò, si fa sempre più forte ... Così come insieme a fischi e vibrazioni continuano a ronzarmi nelle orecchie le Sue frasi tanto rassicuranti dette e stradette della serie "Le ho mai detto che La abbandono ? Si stancherà prima Lei di me ... Le ho mai detto che qui non può più venire ? Le ho mai detto che non posso più seguirla ? Le ho mai detto che l'abbandono ? ... Già; le ho mai dettto... coltellate alle spalle fatte di belle parole che qualcuno mi dice di lasciarmele lì buttate dietro alle spalle perchè alla fine sono sempre e solo io a soffrirci e gli altri come minimo se ne fottono o alla peggio ci godono; certamente chi mi consiglia così ha piena ragione, così come qualcun altro ancor più saggiamente ed amichevolmente mi dice che spesso abbiamo a che fare con persone piccole che siamo capaci di creare grandi attraverso le nostre illusioni e le nostre aspettative, sino al giorno in cui giungiamo volenti o nolenti, a renderci conto delle loro reali effettive dimensioni, del cinismo e dell'indifferenza abilmente mascherate dietro tanta benevolenza, interesse per l'altrui sofferenza e dolcezza, anche se, ahimè, purtroppo nonostante il riappropriarsi della ragionevolezza non è sufficiente a far smettere il cuore di battere e sussultare, perchè infondo a certi cuori e ognuno dia pure loro l'aggettivo che vuole, poco o nulla importa di infiammarsi o battere all'impazzata per piccoli o grandi uomini nè tantomeno sapere se e sino a quando per destino toccherà loro straziarsi avvoltolati ed imbrigliati nella ragnatala sino a divenire bozzoli di vermi inermi muti ed invisibili dentro una struggente agonia... In questi giorni penso ai mille volti della crudeltà e del cinismo, a Lei ed alla Sua vita serena che vive ogni momento, ignorando completamente me e la mia e mi chiedo come si possano prendere 9 anni di sforzi compiuti per stare meglio e per cercare di diventare una persona migliore, nonchè tutti i sacrifici economici fatti, buttarli nel cesso ed eliminare in un solo istante con un liberatorio "tiro mancino" di sciacquone, così, come se fosse la cosa più semplice di questo mondo, senza nemmeno un minimo di rimorso o scrupolo nei riguardi di chi dal tubo di scarico si è deciso di finirlo nella fogna, nella merda, senza nemmeno chiedersi e chiedere, anche per onestà intellettuale, professionalità e soprattuttto diligenza, se chissà, forse sta povera reietta sfigata, alla fine dopo il volo nella mmerda, si è rialzata per finire poi dalla padella, come si dice caduta nella brace...

E questo è un altro dei motivi che mi impediscono di varcare ancora quella ed altre porte, anche se per ora qualche maniglia sporca di tracce invisibili di inganni e dolore ancora mi tocca doverla toccare, per volontà mia di guarire, per orgoglio e rispetto per me stessa, per il mio piccolo G. e per tutti coloro a cui farei molto male con un tradimento e un abbandono, soprattutto ora che provo sulla mia pelle l'indicibile devastante dolore provocato da un tradimento e dall'abbandono. Spero comunque che dopo il tiro e scaricata la fastidiosa zavorra Lei ora si senta finalmente liberato da un peso, da una paziente scomoda e rompiccoglioni, che non paga più con puntualità, pedante, infantile, stupida, ormai divenuta impossibile da guarire, gestire, incapace di intendere, cretina, imbecille ecc. ecc.. e infondo chi se ne fotte che fosse comunque un essere umano...

Dai; l'ultimo motivo e poi siamo ai saluti... quell'abbraccio, per Lei gesto da manuale, per me, simbolo di compassione, comprensione, grande affetto, intimità e umanità, per me importantissimo breve soffio di gioia e di linfa vitale, che di punto in bianco è venuto a mancare e che sarebbe mancato, mi sarebbe negato ancora se fossi venuta lì, anche soltanto per versare un acconto. Che poi quando si dice la coincidenza... l'altro giorno a fine massaggio dal kinesiologo gli ho chiesto timidiamente di abbracciarmi e lui mi ha stretta forte dicendomi che è di questo che io ho bisogno...Già, queste parole... dove le avevo già sentite ? olè; e andiamo ancora col fallimento; ancora dopo anni di pillole e terapie, ecco ancora, l'importanza del soffio di vita e la volontà di darle un senso, del senso, il bisogno di questo maledetto contatto umano, con la piena consapevolezza ora che anni di pillole e terapie mai potranno darti...

Vabbè... ecco... questo è tutto ciò che mi sentivo di scriverLe egregio dottore... come mi sarà possibile Le farò avere un altro acconto, chissà, magari più congruo e stavolta senza la letterona mattone di accompagnamento... per il resto ... con i cocci del mio cuore tra le mani e nonostante tutto, Le auguro ogni gioia nella vita, a Lei che di certo non ha bisogno di carità tantomeno di "nulla", a Lei che possiede oltre al tutto l'immensa grazia e la fortuna di non dovere mai cercare un breve soffio di gioia, nemmeno in un abbraccio...

Con i migliori saluti.

Paziente fattura n____ ... metta pure Lei il numero...

ohè, anche tu a immaginario stai bene.

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Egregio Dott. ...

Mi scuso per non averLe portato personalmente l'acconto per le prestazioni da Lei svolte in mio favore e mi scuso altresì per la modestia dell'importo che mi accingo a versarLe ma purtroppo non mi possibile in questo periodo fare diversamente.

Se non sono lì ora, nel Suo studio non è per per mancanza di coraggio di guardarLa dritto negli occhi; non è per vergogna per non poter saldare l'intera somma o soprattutto per averle detto "ti amo", la mia Verità peccaminosa ed insana, Essenza di un amore ora rivelatosi platonico e non corrisposto, colpevole nonchè degna di dura quanto esemplare punizione; Verità, la "mia" che poi, a distanza di nove anni e dopo gli episodi accaduti nel 2006, persino il più stupido tra gli stolti avrebbe già dovuto capire da un pezzo e ad oggi davvero non mi spiego, ancora non capisco il perchè di tanto ritardo nell'emettere la sentenza ed eseguire la condanna alla espiazione di un forzato esilio condito con il tocco magistrale finale di un subdolo, sporco meschino ricatto "se non va da B. (altro terapeuta) in caso volesse tornare da me io ora non la riprendo più", così come altrettanto non capisco il perchè, leggendo qua e là di esperienze, testimonianze femminili di rapporti tra teraputa e paziente, di decine e decine di donne che si innamorano del terapeuta ed hanno avuto il coraggio di esprimerlo a lui apertamente, non sono state cacciate come cagne in calore appestate da rabbia e pruriginosa rogna. Ed ancora mi sorprende e mi avvilisce molto il fatto che tutto il faticoso lavoro fatto insieme da entrambi quest'anno per tenere sotto controllo i fattori di stress, causa ormai da più di un anno dei miei sfiancanti quanto invalidanti disturbi, sia stato vanificato proprio da Lei pienamente consapevole del fatto che di tutto avrei avuto occorrenza fuorchè della grave situazione di ulteriore stress che da quando mi ha cacciata ora sto vivendo. Ma ripeto, non è nulla; se ora non sono lì è soltanto paura di varcare quella porta "magica" ed ascoltare ulteriori ambigui silenzi e frasi, che non sai mai come decifrare, se interpretare come assensi o mancanza di sensi; è soltanto per sfinimento, per la dilaniante quotidiana sofferenza e l' infinita tristezza al solo pensare di varcare quella porta che a dir Suo per me sarebbe stata sempre aperta, che avrei potuto tornare in qualsiasi momento e, parole Sue avremmo ripreso da dove si era lasciato (e non ricominciato daccapo) e che invece mi è stata sbattuta in faccia con sprezzante cinismo, con spietata crudeltà e tanta, tanta, troppa mancanza di umanità, oltretutto poi nel classico momento di maggior bisogno di sostegno, nel periodo in cui solitamente si sospendono le sedute per dedicarsi alle festività natalizie che dovrebbero per regola trascorrere perlomeno con un briciolo di serenità. Si, non contesto che mi abbia comunque detto di telefonarLe qualche volta, se ritenessi il caso, ma sinceramente ora anche parlare al telefono mi sembra un'assurdità priva di alcun senso, considerate poi le ultime conversazioni intercorse tra me e Lei, fatte di silenzi, di non so, di chieda a B. oppure ancor peggio, in queste condizioni così non è possibile dialogare. Altrettanto non contesto nè tantomeno intendo sottrarmi alle mie responsabilità quale quella di averLa aggredita e di avere cercato di farLe del male. A riguardo di ciò e non certo per comunque giustificare il mio vile e spregevole gesto, considerato che almeno in questo momento ho l'occasione di parlarne serenamente, volevo dirLe che a scatenare la volontà di aggredirLa non è stato tanto il fatto di sentirmi rifiutata da Lei, quanto il Suo negare sfacciatamente l'intenzionalità di taluni Suoi atteggiamenti da ritenersi perlomeno ambigui; è stato inoltre il sentirmi tanto stupida e patetica, un'idiota che nonostante una certa esperienza ed all'età di 40 anni, ancora non è in grado di assegnare un significato ad un atteggiamento. Già; una stupida patetica imbecille idiota e non sa quanta sofferenza provo nel sentirmi così anche per essere caduta a piedi pari nella trappola, nello specchietto per le allodoloe, nell' aver creduto alla favoletta imbonitrice che Lei mi ha raccontato che nel caso avessi cambiato idea circa il nuovo terapeuta, sarei potuta tornare senza problemi da Lei. Cretina, idiota nel pensare a 9 anni di pena, costanza e sacrifici che alla fine, considerando com'è finita si sono rivelati soltanto un vergognoso mio fallimento.

Mah... del resto che dire, sarà il periodo nefasto, che ci vogliamo fare, recentemente anche un'altra porta mi si è chiusa in faccia grazie alla superficialità, alla mancanza di spirito e di volontà di aiutare comunque chi da anni patisce stati di sofferenza. In questi giorni mi è pervenuta raccomandata dalla Asl in cui il mio medico di base che mi segue da quando ero praticamente una ragazzina, mi ha ricusata; ma questa, come si dice è un' altra storia che non sto qui a spiegarLe, una delle tante, delle troppe che oltre il tarlo all'orecchio rodono dalla mattina alla sera ed alla fine ti fanno sentire inadeguata, cattiva, sbagliata, incapace di stare nel dovuto modo, anzi di restare a questo mondo dal quale ogni giorno la voglia di fuggire anche se ti senti innocente e ti chiedi cosa mai di tanto grave tu possa aver fatto, al di là di qualche stronzata più o meno seria o banale, per stare così male e meritare tutto ciò, si fa sempre più forte ... Così come insieme a fischi e vibrazioni continuano a ronzarmi nelle orecchie le Sue frasi tanto rassicuranti dette e stradette della serie "Le ho mai detto che La abbandono ? Si stancherà prima Lei di me ... Le ho mai detto che qui non può più venire ? Le ho mai detto che non posso più seguirla ? Le ho mai detto che l'abbandono ? ... Già; le ho mai dettto... coltellate alle spalle fatte di belle parole che qualcuno mi dice di lasciarmele lì buttate dietro alle spalle perchè alla fine sono sempre e solo io a soffrirci e gli altri come minimo se ne fottono o alla peggio ci godono; certamente chi mi consiglia così ha piena ragione, così come qualcun altro ancor più saggiamente ed amichevolmente mi dice che spesso abbiamo a che fare con persone piccole che siamo capaci di creare grandi attraverso le nostre illusioni e le nostre aspettative, sino al giorno in cui giungiamo volenti o nolenti, a renderci conto delle loro reali effettive dimensioni, del cinismo e dell'indifferenza abilmente mascherate dietro tanta benevolenza, interesse per l'altrui sofferenza e dolcezza, anche se, ahimè, purtroppo nonostante il riappropriarsi della ragionevolezza non è sufficiente a far smettere il cuore di battere e sussultare, perchè infondo a certi cuori e ognuno dia pure loro l'aggettivo che vuole, poco o nulla importa di infiammarsi o battere all'impazzata per piccoli o grandi uomini nè tantomeno sapere se e sino a quando per destino toccherà loro straziarsi avvoltolati ed imbrigliati nella ragnatala sino a divenire bozzoli di vermi inermi muti ed invisibili dentro una struggente agonia... In questi giorni penso ai mille volti della crudeltà e del cinismo, a Lei ed alla Sua vita serena che vive ogni momento, ignorando completamente me e la mia e mi chiedo come si possano prendere 9 anni di sforzi compiuti per stare meglio e per cercare di diventare una persona migliore, nonchè tutti i sacrifici economici fatti, buttarli nel cesso ed eliminare in un solo istante con un liberatorio "tiro mancino" di sciacquone, così, come se fosse la cosa più semplice di questo mondo, senza nemmeno un minimo di rimorso o scrupolo nei riguardi di chi dal tubo di scarico si è deciso di finirlo nella fogna, nella merda, senza nemmeno chiedersi e chiedere, anche per onestà intellettuale, professionalità e soprattuttto diligenza, se chissà, forse sta povera reietta sfigata, alla fine dopo il volo nella mmerda, si è rialzata per finire poi dalla padella, come si dice caduta nella brace...

E questo è un altro dei motivi che mi impediscono di varcare ancora quella ed altre porte, anche se per ora qualche maniglia sporca di tracce invisibili di inganni e dolore ancora mi tocca doverla toccare, per volontà mia di guarire, per orgoglio e rispetto per me stessa, per il mio piccolo G. e per tutti coloro a cui farei molto male con un tradimento e un abbandono, soprattutto ora che provo sulla mia pelle l'indicibile devastante dolore provocato da un tradimento e dall'abbandono. Spero comunque che dopo il tiro e scaricata la fastidiosa zavorra Lei ora si senta finalmente liberato da un peso, da una paziente scomoda e rompiccoglioni, che non paga più con puntualità, pedante, infantile, stupida, ormai divenuta impossibile da guarire, gestire, incapace di intendere, cretina, imbecille ecc. ecc.. e infondo chi se ne fotte che fosse comunque un essere umano...

Dai; l'ultimo motivo e poi siamo ai saluti... quell'abbraccio, per Lei gesto da manuale, per me, simbolo di compassione, comprensione, grande affetto, intimità e umanità, per me importantissimo breve soffio di gioia e di linfa vitale, che di punto in bianco è venuto a mancare e che sarebbe mancato, mi sarebbe negato ancora se fossi venuta lì, anche soltanto per versare un acconto. Che poi quando si dice la coincidenza... l'altro giorno a fine massaggio dal kinesiologo gli ho chiesto timidiamente di abbracciarmi e lui mi ha stretta forte dicendomi che è di questo che io ho bisogno...Già, queste parole... dove le avevo già sentite ? olè; e andiamo ancora col fallimento; ancora dopo anni di pillole e terapie, ecco ancora, l'importanza del soffio di vita e la volontà di darle un senso, del senso, il bisogno di questo maledetto contatto umano, con la piena consapevolezza ora che anni di pillole e terapie mai potranno darti...

Vabbè... ecco... questo è tutto ciò che mi sentivo di scriverLe egregio dottore... come mi sarà possibile Le farò avere un altro acconto, chissà, magari più congruo e stavolta senza la letterona mattone di accompagnamento... per il resto ... con i cocci del mio cuore tra le mani e nonostante tutto, Le auguro ogni gioia nella vita, a Lei che di certo non ha bisogno di carità tantomeno di "nulla", a Lei che possiede oltre al tutto l'immensa grazia e la fortuna di non dovere mai cercare un breve soffio di gioia, nemmeno in un abbraccio...

Con i migliori saluti.

Paziente fattura n____ ... metta pure Lei il numero...

Certamente. E come forse ho già detto: Ci vuole culo quando si ha bisogno fortemente di qualcuno, non è paranoia, ma dato di fatto. Dico pure spesso una banalità più importante: Si chiude una porta e s'apre un portone. Ti capisco più di quel che puoi immaginare, con ciò dico dunque, hai le risorse che sai tu per risalirne vincente anche se non ti conosco. Lo dimenticherai, perché ne sentirai il bisogno anche se la ferita rimarrà, ma per usarla a tuo beneficio. E come diceva un mio amico ritardato mentale: L'importante è cercare di star bene alla fine. Devi sperare che tutto si aggiusti, lo devi fare o rischi di inaridirti come accade mediamente a tanti. Non sei sola, così come non lo sono io.

Poche cose contano davvero nella vita Snake, screma qualcosa come quando cestini le foto venute peggio dalla digitale.

:Four Leaf Clover:

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"Si fidanzi" un corno! Se trovo il tuo analista gli faccio un occhio nero!

Tu NON TI DEVI fidanzare assolutamente. Hai voglia di scopare? Trovati tutti

gli amanti che vuoi, ma per carita' niente fidanzati!!!!

Per come sei messa troveresti solo fidanzati che ti scelgono per distruggerti,

il tuo masochismo e senso del dramma ne godrebbero a dismisura, ne usciresti

distrutta... Sei giovane, sei bella, sei brava, hai una vita davanti...

... raccatteresti solo fidanzati che riuscirebbero a farti doventare

vecchia, brutta e senza speranze anzitempo.

Lascia perdere, goditi gli amplessi virtuali col tuo analista, donati alla musica,

ama te stessa, circondati di buoni amici, fa' qualcosa per loro, costruisci la TUA vita.

Cacchio Euridice, lo so che la sai ben piu' lunga di me, che quello che scrivi qui sono

solo sfoghi, ma a volte mi spaventi.. ci vuole cosi' tanto a salire e basta un attimo

invece per ritrovarsi sul fondo! Abbi cura di te, mi raccomando.

... e chiedi a Budda di farti dono del disturbo evitante di personalita' che almeno non

corri rischi, fino a fine analisi almeno!

Condivido in buona parte. Comunque io vorrei essere Buddha a volte, per potermi migliorare sul piano "evitante"....c'ha il suo rovescio credo e lo noto bene in terapia...ammesso di avere poi questa diagnosi....mah

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Io ieri ho detto che probabilmento rinuncierò a un festival importante perchè non posso stare lontana da lui 10 giorni, starei male e quini non posso

ma così io perdo tanto tempo e tante occasioni. Mi sto chiedendo se essere così concentrata sull'analisi sia sbagliato

Euri, vacci a quel festival!

secondo me non è sana una dipendenza che ti porta a rinunciare a qualcosa di importante della tua vita solo per non saltare una manciata di sedute...

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"ohè, anche tu a immaginario stai bene."

mah, lighting... immaginario... al momento mi sfugge l'esatto significato cui intendi assegnare, il senso cui tu intendi dare al termine "immaginario". Forse fantasia, estro inventiva, oppure invenzione di fandonie, stravolgimento della realtà, balle, paranoia, castelli in aria, films, o forse ancora la tua reale intenzione sta solo nell'azione di af-fermare Altro per con-fermare te stessa... Che dire, poco importa. Ciò che è veramente importante, ciò che è realmente conscibile alla sottoscritta sono i trascorsi di 9 anni di psicoterapia svolti settimanalmente; sono mie testimonianze, spaccati di vita che talvolta la voluttà mi spinge a riportare in questo spazio, con garbo e senza schiamazzo intervenendo in punta di piedi, in qualche sporadica occasione di mancata assenza.

Per il resto... ringrazio vivamente per gli interventi un po' più sensati e soprattutto comprensibili esposti dagli altri utenti... <_<

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Immaginario significa semplicemente inerente a immagini che tu con dovizia e ricchezza di particolari hai dipinto.

punto, non mi sembrava insensato, come intervento.

Se desiderate leggere post più argomentati e comprensibili, perchè gratificano maggiormente, io sono disponibile a impegnarmi in tal senso.

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Egregio Dott. ...

Mi scuso per non averLe portato personalmente l'acconto per le prestazioni da Lei svolte in mio favore e mi scuso altresì per la modestia dell'importo che mi accingo a versarLe ma purtroppo non mi possibile in questo periodo fare diversamente.

Se non sono lì ora, nel Suo studio non è per per mancanza di coraggio di guardarLa dritto negli occhi; non è per vergogna per non poter saldare l'intera somma o soprattutto per averle detto "ti amo", la mia Verità peccaminosa ed insana, Essenza di un amore ora rivelatosi platonico e non corrisposto, colpevole nonchè degna di dura quanto esemplare punizione; Verità, la "mia" che poi, a distanza di nove anni e dopo gli episodi accaduti nel 2006, persino il più stupido tra gli stolti avrebbe già dovuto capire da un pezzo e ad oggi davvero non mi spiego, ancora non capisco il perchè di tanto ritardo nell'emettere la sentenza ed eseguire la condanna alla espiazione di un forzato esilio condito con il tocco magistrale finale di un subdolo, sporco meschino ricatto "se non va da B. (altro terapeuta) in caso volesse tornare da me io ora non la riprendo più", così come altrettanto non capisco il perchè, leggendo qua e là di esperienze, testimonianze femminili di rapporti tra teraputa e paziente, di decine e decine di donne che si innamorano del terapeuta ed hanno avuto il coraggio di esprimerlo a lui apertamente, non sono state cacciate come cagne in calore appestate da rabbia e pruriginosa rogna. Ed ancora mi sorprende e mi avvilisce molto il fatto che tutto il faticoso lavoro fatto insieme da entrambi quest'anno per tenere sotto controllo i fattori di stress, causa ormai da più di un anno dei miei sfiancanti quanto invalidanti disturbi, sia stato vanificato proprio da Lei pienamente consapevole del fatto che di tutto avrei avuto occorrenza fuorchè della grave situazione di ulteriore stress che da quando mi ha cacciata ora sto vivendo. Ma ripeto, non è nulla; se ora non sono lì è soltanto paura di varcare quella porta "magica" ed ascoltare ulteriori ambigui silenzi e frasi, che non sai mai come decifrare, se interpretare come assensi o mancanza di sensi; è soltanto per sfinimento, per la dilaniante quotidiana sofferenza e l' infinita tristezza al solo pensare di varcare quella porta che a dir Suo per me sarebbe stata sempre aperta, che avrei potuto tornare in qualsiasi momento e, parole Sue avremmo ripreso da dove si era lasciato (e non ricominciato daccapo) e che invece mi è stata sbattuta in faccia con sprezzante cinismo, con spietata crudeltà e tanta, tanta, troppa mancanza di umanità, oltretutto poi nel classico momento di maggior bisogno di sostegno, nel periodo in cui solitamente si sospendono le sedute per dedicarsi alle festività natalizie che dovrebbero per regola trascorrere perlomeno con un briciolo di serenità. Si, non contesto che mi abbia comunque detto di telefonarLe qualche volta, se ritenessi il caso, ma sinceramente ora anche parlare al telefono mi sembra un'assurdità priva di alcun senso, considerate poi le ultime conversazioni intercorse tra me e Lei, fatte di silenzi, di non so, di chieda a B. oppure ancor peggio, in queste condizioni così non è possibile dialogare. Altrettanto non contesto nè tantomeno intendo sottrarmi alle mie responsabilità quale quella di averLa aggredita e di avere cercato di farLe del male. A riguardo di ciò e non certo per comunque giustificare il mio vile e spregevole gesto, considerato che almeno in questo momento ho l'occasione di parlarne serenamente, volevo dirLe che a scatenare la volontà di aggredirLa non è stato tanto il fatto di sentirmi rifiutata da Lei, quanto il Suo negare sfacciatamente l'intenzionalità di taluni Suoi atteggiamenti da ritenersi perlomeno ambigui; è stato inoltre il sentirmi tanto stupida e patetica, un'idiota che nonostante una certa esperienza ed all'età di 40 anni, ancora non è in grado di assegnare un significato ad un atteggiamento. Già; una stupida patetica imbecille idiota e non sa quanta sofferenza provo nel sentirmi così anche per essere caduta a piedi pari nella trappola, nello specchietto per le allodoloe, nell' aver creduto alla favoletta imbonitrice che Lei mi ha raccontato che nel caso avessi cambiato idea circa il nuovo terapeuta, sarei potuta tornare senza problemi da Lei. Cretina, idiota nel pensare a 9 anni di pena, costanza e sacrifici che alla fine, considerando com'è finita si sono rivelati soltanto un vergognoso mio fallimento.

Mah... del resto che dire, sarà il periodo nefasto, che ci vogliamo fare, recentemente anche un'altra porta mi si è chiusa in faccia grazie alla superficialità, alla mancanza di spirito e di volontà di aiutare comunque chi da anni patisce stati di sofferenza. In questi giorni mi è pervenuta raccomandata dalla Asl in cui il mio medico di base che mi segue da quando ero praticamente una ragazzina, mi ha ricusata; ma questa, come si dice è un' altra storia che non sto qui a spiegarLe, una delle tante, delle troppe che oltre il tarlo all'orecchio rodono dalla mattina alla sera ed alla fine ti fanno sentire inadeguata, cattiva, sbagliata, incapace di stare nel dovuto modo, anzi di restare a questo mondo dal quale ogni giorno la voglia di fuggire anche se ti senti innocente e ti chiedi cosa mai di tanto grave tu possa aver fatto, al di là di qualche stronzata più o meno seria o banale, per stare così male e meritare tutto ciò, si fa sempre più forte ... Così come insieme a fischi e vibrazioni continuano a ronzarmi nelle orecchie le Sue frasi tanto rassicuranti dette e stradette della serie "Le ho mai detto che La abbandono ? Si stancherà prima Lei di me ... Le ho mai detto che qui non può più venire ? Le ho mai detto che non posso più seguirla ? Le ho mai detto che l'abbandono ? ... Già; le ho mai dettto... coltellate alle spalle fatte di belle parole che qualcuno mi dice di lasciarmele lì buttate dietro alle spalle perchè alla fine sono sempre e solo io a soffrirci e gli altri come minimo se ne fottono o alla peggio ci godono; certamente chi mi consiglia così ha piena ragione, così come qualcun altro ancor più saggiamente ed amichevolmente mi dice che spesso abbiamo a che fare con persone piccole che siamo capaci di creare grandi attraverso le nostre illusioni e le nostre aspettative, sino al giorno in cui giungiamo volenti o nolenti, a renderci conto delle loro reali effettive dimensioni, del cinismo e dell'indifferenza abilmente mascherate dietro tanta benevolenza, interesse per l'altrui sofferenza e dolcezza, anche se, ahimè, purtroppo nonostante il riappropriarsi della ragionevolezza non è sufficiente a far smettere il cuore di battere e sussultare, perchè infondo a certi cuori e ognuno dia pure loro l'aggettivo che vuole, poco o nulla importa di infiammarsi o battere all'impazzata per piccoli o grandi uomini nè tantomeno sapere se e sino a quando per destino toccherà loro straziarsi avvoltolati ed imbrigliati nella ragnatala sino a divenire bozzoli di vermi inermi muti ed invisibili dentro una struggente agonia... In questi giorni penso ai mille volti della crudeltà e del cinismo, a Lei ed alla Sua vita serena che vive ogni momento, ignorando completamente me e la mia e mi chiedo come si possano prendere 9 anni di sforzi compiuti per stare meglio e per cercare di diventare una persona migliore, nonchè tutti i sacrifici economici fatti, buttarli nel cesso ed eliminare in un solo istante con un liberatorio "tiro mancino" di sciacquone, così, come se fosse la cosa più semplice di questo mondo, senza nemmeno un minimo di rimorso o scrupolo nei riguardi di chi dal tubo di scarico si è deciso di finirlo nella fogna, nella merda, senza nemmeno chiedersi e chiedere, anche per onestà intellettuale, professionalità e soprattuttto diligenza, se chissà, forse sta povera reietta sfigata, alla fine dopo il volo nella mmerda, si è rialzata per finire poi dalla padella, come si dice caduta nella brace...

E questo è un altro dei motivi che mi impediscono di varcare ancora quella ed altre porte, anche se per ora qualche maniglia sporca di tracce invisibili di inganni e dolore ancora mi tocca doverla toccare, per volontà mia di guarire, per orgoglio e rispetto per me stessa, per il mio piccolo G. e per tutti coloro a cui farei molto male con un tradimento e un abbandono, soprattutto ora che provo sulla mia pelle l'indicibile devastante dolore provocato da un tradimento e dall'abbandono. Spero comunque che dopo il tiro e scaricata la fastidiosa zavorra Lei ora si senta finalmente liberato da un peso, da una paziente scomoda e rompiccoglioni, che non paga più con puntualità, pedante, infantile, stupida, ormai divenuta impossibile da guarire, gestire, incapace di intendere, cretina, imbecille ecc. ecc.. e infondo chi se ne fotte che fosse comunque un essere umano...

Dai; l'ultimo motivo e poi siamo ai saluti... quell'abbraccio, per Lei gesto da manuale, per me, simbolo di compassione, comprensione, grande affetto, intimità e umanità, per me importantissimo breve soffio di gioia e di linfa vitale, che di punto in bianco è venuto a mancare e che sarebbe mancato, mi sarebbe negato ancora se fossi venuta lì, anche soltanto per versare un acconto. Che poi quando si dice la coincidenza... l'altro giorno a fine massaggio dal kinesiologo gli ho chiesto timidiamente di abbracciarmi e lui mi ha stretta forte dicendomi che è di questo che io ho bisogno...Già, queste parole... dove le avevo già sentite ? olè; e andiamo ancora col fallimento; ancora dopo anni di pillole e terapie, ecco ancora, l'importanza del soffio di vita e la volontà di darle un senso, del senso, il bisogno di questo maledetto contatto umano, con la piena consapevolezza ora che anni di pillole e terapie mai potranno darti...

Vabbè... ecco... questo è tutto ciò che mi sentivo di scriverLe egregio dottore... come mi sarà possibile Le farò avere un altro acconto, chissà, magari più congruo e stavolta senza la letterona mattone di accompagnamento... per il resto ... con i cocci del mio cuore tra le mani e nonostante tutto, Le auguro ogni gioia nella vita, a Lei che di certo non ha bisogno di carità tantomeno di "nulla", a Lei che possiede oltre al tutto l'immensa grazia e la fortuna di non dovere mai cercare un breve soffio di gioia, nemmeno in un abbraccio...

Con i migliori saluti.

Paziente fattura n____ ... metta pure Lei il numero...

Amica carissima,

per te vengo meno alla promessa fatta a una gentile frequentatrice, e a me stesso, di non più entrare in questo topic nemmeno per leggere. Spero che mi si perdonerà, e non sto ironizzando, il fatto è che scorrendo l'elenco dei vari forum ho notato il tuo nome e non ho saputo resistere.

Sai una cosa, Serpentessa, ho avuto la sensazione di leggere una pagina di Charles Baudelaire che certo tu conosci, scrittore aspro, duro, profondo, sofferto innovatore del genere lirico. Dolore del mio dolore! La vita se la mangia il tempo e l'oscuro nemico che ci rode il cuore e si rafforza col sangue che perdiamo.

Circa il fenomeno del (presunto) innamoramento, cito a braccio Freud, augurandomi di non tradirne il pensiero: il transfert si verifica in modo spontaneo in qualsiasi tipo di relazione umana, dunque anche in quella tra paziente e medico curante. Esso si fa portatore di influssi terapeutici ed il suo effetto è tanto più incisivo quanto meno se ne avverte la presenza.

Quindi non è la psicoanalisi che crea il transfert: la sua azione consiste solo nello svelarlo alla coscienza; la psicanalisi dunque se ne serve per guidare i processi psichici all'obiettivo mirato.

Penso peraltro, a titolo personale, che in psicoterapia il fenomeno del transfert sia di non facile gestione da ambo le parti, con la differenza che uno dei due debba saperlo fare..

Non posso immaginare, Serpentessa, che il tuo terapeuta non si sia accorto nel tempo dovuto di ciò che accadeva, basandomi sul tuo racconto sono piuttosto portato a credere che non abbia saputo affrontare la situazione con il buon senso, che non s'impara su ponderosi libri di testo ma proviene dalla cultura, dall'esperienza, dal rispetto del prossimo e del proprio lavoro. Senza scordare un principio basilare: che non esiste medicina nè cura che sia la panacea universale di tutti i mali. Guai a trascurare che ogni essere umano è una preziosa individualità e non c'è elisir (nè dosaggio) che allo stesso modo valga per tutti.

Non ti crucciare se l'hai assalito, che una donna cerchi (per lo più senza successo) di picchiare un uomo, lo trovo abbastanza naturale: dalla notte dei tempi la femmina è vittima della prepotenza del maschio e non credo che sotto questo aspetto si sia verificata una grande evoluzione da quando vivevamo nelle caverne.

Per quanto riguarda il medico di base, credo che rifiutare un paziente sia contrario non solo al giuramento d'Ippocrate ma anche contro legge. A meno che tu non l'abbia accoltellato, s'intende.. :D:

Per il resto, conosco poche donne intelligenti come te, dunque t'invito a reagire: per te stessa, per G, per coloro che ti vogliono bene ultimo dei quali, umilmente, il sottoscritto.

Ma c'è chi ti ama più di chiunque, che non trascura nessuno dei suoi figli, che ascolta ogni tua parola, ogni tuo grido di dolore, che raccoglie in un'ampolla di cristallo ogni tua lacrima, che non ti lascerà mai sola. E' il Padre nostro, infinitamente buono e misericordioso.

Bacio le mani.

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Egregio Dott. ...

Mi scuso per non averLe portato personalmente l'acconto per le prestazioni da Lei svolte in mio favore e mi scuso altresì per la modestia dell'importo che mi accingo a versarLe ma purtroppo non mi possibile in questo periodo fare diversamente.

Se non sono lì ora, nel Suo studio non è per per mancanza di coraggio di guardarLa dritto negli occhi; non è per vergogna per non poter saldare l'intera somma o soprattutto per averle detto "ti amo", la mia Verità peccaminosa ed insana, Essenza di un amore ora rivelatosi platonico e non corrisposto, colpevole nonchè degna di dura quanto esemplare punizione; Verità, la "mia" che poi, a distanza di nove anni e dopo gli episodi accaduti nel 2006, persino il più stupido tra gli stolti avrebbe già dovuto capire da un pezzo e ad oggi davvero non mi spiego, ancora non capisco il perchè di tanto ritardo nell'emettere la sentenza ed eseguire la condanna alla espiazione di un forzato esilio condito con il tocco magistrale finale di un subdolo, sporco meschino ricatto "se non va da B. (altro terapeuta) in caso volesse tornare da me io ora non la riprendo più", così come altrettanto non capisco il perchè, leggendo qua e là di esperienze, testimonianze femminili di rapporti tra teraputa e paziente, di decine e decine di donne che si innamorano del terapeuta ed hanno avuto il coraggio di esprimerlo a lui apertamente, non sono state cacciate come cagne in calore appestate da rabbia e pruriginosa rogna. Ed ancora mi sorprende e mi avvilisce molto il fatto che tutto il faticoso lavoro fatto insieme da entrambi quest'anno per tenere sotto controllo i fattori di stress, causa ormai da più di un anno dei miei sfiancanti quanto invalidanti disturbi, sia stato vanificato proprio da Lei pienamente consapevole del fatto che di tutto avrei avuto occorrenza fuorchè della grave situazione di ulteriore stress che da quando mi ha cacciata ora sto vivendo. Ma ripeto, non è nulla; se ora non sono lì è soltanto paura di varcare quella porta "magica" ed ascoltare ulteriori ambigui silenzi e frasi, che non sai mai come decifrare, se interpretare come assensi o mancanza di sensi; è soltanto per sfinimento, per la dilaniante quotidiana sofferenza e l' infinita tristezza al solo pensare di varcare quella porta che a dir Suo per me sarebbe stata sempre aperta, che avrei potuto tornare in qualsiasi momento e, parole Sue avremmo ripreso da dove si era lasciato (e non ricominciato daccapo) e che invece mi è stata sbattuta in faccia con sprezzante cinismo, con spietata crudeltà e tanta, tanta, troppa mancanza di umanità, oltretutto poi nel classico momento di maggior bisogno di sostegno, nel periodo in cui solitamente si sospendono le sedute per dedicarsi alle festività natalizie che dovrebbero per regola trascorrere perlomeno con un briciolo di serenità. Si, non contesto che mi abbia comunque detto di telefonarLe qualche volta, se ritenessi il caso, ma sinceramente ora anche parlare al telefono mi sembra un'assurdità priva di alcun senso, considerate poi le ultime conversazioni intercorse tra me e Lei, fatte di silenzi, di non so, di chieda a B. oppure ancor peggio, in queste condizioni così non è possibile dialogare. Altrettanto non contesto nè tantomeno intendo sottrarmi alle mie responsabilità quale quella di averLa aggredita e di avere cercato di farLe del male. A riguardo di ciò e non certo per comunque giustificare il mio vile e spregevole gesto, considerato che almeno in questo momento ho l'occasione di parlarne serenamente, volevo dirLe che a scatenare la volontà di aggredirLa non è stato tanto il fatto di sentirmi rifiutata da Lei, quanto il Suo negare sfacciatamente l'intenzionalità di taluni Suoi atteggiamenti da ritenersi perlomeno ambigui; è stato inoltre il sentirmi tanto stupida e patetica, un'idiota che nonostante una certa esperienza ed all'età di 40 anni, ancora non è in grado di assegnare un significato ad un atteggiamento. Già; una stupida patetica imbecille idiota e non sa quanta sofferenza provo nel sentirmi così anche per essere caduta a piedi pari nella trappola, nello specchietto per le allodoloe, nell' aver creduto alla favoletta imbonitrice che Lei mi ha raccontato che nel caso avessi cambiato idea circa il nuovo terapeuta, sarei potuta tornare senza problemi da Lei. Cretina, idiota nel pensare a 9 anni di pena, costanza e sacrifici che alla fine, considerando com'è finita si sono rivelati soltanto un vergognoso mio fallimento.

Mah... del resto che dire, sarà il periodo nefasto, che ci vogliamo fare, recentemente anche un'altra porta mi si è chiusa in faccia grazie alla superficialità, alla mancanza di spirito e di volontà di aiutare comunque chi da anni patisce stati di sofferenza. In questi giorni mi è pervenuta raccomandata dalla Asl in cui il mio medico di base che mi segue da quando ero praticamente una ragazzina, mi ha ricusata; ma questa, come si dice è un' altra storia che non sto qui a spiegarLe, una delle tante, delle troppe che oltre il tarlo all'orecchio rodono dalla mattina alla sera ed alla fine ti fanno sentire inadeguata, cattiva, sbagliata, incapace di stare nel dovuto modo, anzi di restare a questo mondo dal quale ogni giorno la voglia di fuggire anche se ti senti innocente e ti chiedi cosa mai di tanto grave tu possa aver fatto, al di là di qualche stronzata più o meno seria o banale, per stare così male e meritare tutto ciò, si fa sempre più forte ... Così come insieme a fischi e vibrazioni continuano a ronzarmi nelle orecchie le Sue frasi tanto rassicuranti dette e stradette della serie "Le ho mai detto che La abbandono ? Si stancherà prima Lei di me ... Le ho mai detto che qui non può più venire ? Le ho mai detto che non posso più seguirla ? Le ho mai detto che l'abbandono ? ... Già; le ho mai dettto... coltellate alle spalle fatte di belle parole che qualcuno mi dice di lasciarmele lì buttate dietro alle spalle perchè alla fine sono sempre e solo io a soffrirci e gli altri come minimo se ne fottono o alla peggio ci godono; certamente chi mi consiglia così ha piena ragione, così come qualcun altro ancor più saggiamente ed amichevolmente mi dice che spesso abbiamo a che fare con persone piccole che siamo capaci di creare grandi attraverso le nostre illusioni e le nostre aspettative, sino al giorno in cui giungiamo volenti o nolenti, a renderci conto delle loro reali effettive dimensioni, del cinismo e dell'indifferenza abilmente mascherate dietro tanta benevolenza, interesse per l'altrui sofferenza e dolcezza, anche se, ahimè, purtroppo nonostante il riappropriarsi della ragionevolezza non è sufficiente a far smettere il cuore di battere e sussultare, perchè infondo a certi cuori e ognuno dia pure loro l'aggettivo che vuole, poco o nulla importa di infiammarsi o battere all'impazzata per piccoli o grandi uomini nè tantomeno sapere se e sino a quando per destino toccherà loro straziarsi avvoltolati ed imbrigliati nella ragnatala sino a divenire bozzoli di vermi inermi muti ed invisibili dentro una struggente agonia... In questi giorni penso ai mille volti della crudeltà e del cinismo, a Lei ed alla Sua vita serena che vive ogni momento, ignorando completamente me e la mia e mi chiedo come si possano prendere 9 anni di sforzi compiuti per stare meglio e per cercare di diventare una persona migliore, nonchè tutti i sacrifici economici fatti, buttarli nel cesso ed eliminare in un solo istante con un liberatorio "tiro mancino" di sciacquone, così, come se fosse la cosa più semplice di questo mondo, senza nemmeno un minimo di rimorso o scrupolo nei riguardi di chi dal tubo di scarico si è deciso di finirlo nella fogna, nella merda, senza nemmeno chiedersi e chiedere, anche per onestà intellettuale, professionalità e soprattuttto diligenza, se chissà, forse sta povera reietta sfigata, alla fine dopo il volo nella mmerda, si è rialzata per finire poi dalla padella, come si dice caduta nella brace...

E questo è un altro dei motivi che mi impediscono di varcare ancora quella ed altre porte, anche se per ora qualche maniglia sporca di tracce invisibili di inganni e dolore ancora mi tocca doverla toccare, per volontà mia di guarire, per orgoglio e rispetto per me stessa, per il mio piccolo G. e per tutti coloro a cui farei molto male con un tradimento e un abbandono, soprattutto ora che provo sulla mia pelle l'indicibile devastante dolore provocato da un tradimento e dall'abbandono. Spero comunque che dopo il tiro e scaricata la fastidiosa zavorra Lei ora si senta finalmente liberato da un peso, da una paziente scomoda e rompiccoglioni, che non paga più con puntualità, pedante, infantile, stupida, ormai divenuta impossibile da guarire, gestire, incapace di intendere, cretina, imbecille ecc. ecc.. e infondo chi se ne fotte che fosse comunque un essere umano...

Dai; l'ultimo motivo e poi siamo ai saluti... quell'abbraccio, per Lei gesto da manuale, per me, simbolo di compassione, comprensione, grande affetto, intimità e umanità, per me importantissimo breve soffio di gioia e di linfa vitale, che di punto in bianco è venuto a mancare e che sarebbe mancato, mi sarebbe negato ancora se fossi venuta lì, anche soltanto per versare un acconto. Che poi quando si dice la coincidenza... l'altro giorno a fine massaggio dal kinesiologo gli ho chiesto timidiamente di abbracciarmi e lui mi ha stretta forte dicendomi che è di questo che io ho bisogno...Già, queste parole... dove le avevo già sentite ? olè; e andiamo ancora col fallimento; ancora dopo anni di pillole e terapie, ecco ancora, l'importanza del soffio di vita e la volontà di darle un senso, del senso, il bisogno di questo maledetto contatto umano, con la piena consapevolezza ora che anni di pillole e terapie mai potranno darti...

Vabbè... ecco... questo è tutto ciò che mi sentivo di scriverLe egregio dottore... come mi sarà possibile Le farò avere un altro acconto, chissà, magari più congruo e stavolta senza la letterona mattone di accompagnamento... per il resto ... con i cocci del mio cuore tra le mani e nonostante tutto, Le auguro ogni gioia nella vita, a Lei che di certo non ha bisogno di carità tantomeno di "nulla", a Lei che possiede oltre al tutto l'immensa grazia e la fortuna di non dovere mai cercare un breve soffio di gioia, nemmeno in un abbraccio...

Con i migliori saluti.

Paziente fattura n____ ... metta pure Lei il numero...

Mi spiace Snake, non ho parole....ora capisco molte cose.

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