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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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Riferendomi ad afrie, per quanto comprenda facilmente che il rivisitare il passato serva farci crescere e renderci a nostra volta capaci di essere genitori ma anche solamente persone mature e serene , non capisco il tuo passaggio, quando dici che gli ormoni avrebbero preso il sopravvento....... intendi forse dire che quelle di noi che vivono questo transfert con il proprio psi è perchè ci stiamo proteggendo nell'affrontare il dolore della figure straziente dei nostri genitori ???

Come spiegavo prima per quanto mi riguarda la consapevolezza e il dolore l'ho affrontato anche prima di "lui" , ho bisogno di affinare , di diventare più grande , so perfettamente quanto erano "piccoli" i miei ma per il resto ....

Io non riesco veramente a vedere che la figura del mio psi come l'immagine di difesa per due genitori assenti.... lui mi piace per come è , rapperesenta l'uomo che mi piace ,che mi fa ridere , con cui ho confidenza ma che mi sa donare anche parte del suo sapere , che mi imprime un senso di sicurezza ma a differenza di un genitore io me lo scop......

nulla toglie che lui è un serio professionista , e chi mi insegna a essere una persona migliore

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più di una Frò... :Just Kidding:

dunque a novembre sono ritornata dalla psi per fare il pnuto della situzione ma è venuto fuori che c'erano dei temi importanti che avevo sviluppato durante la pausa, e come dicevo riguardano la mia figura materna. Ho messo tanto in dubbio mio padre, pensando che quello fosse il mio problema quando invece era solo la punta dell'iceberg! Ecco diciamo che adesso sono scesa più nel profondo, sto cercando di ricomporre i pezzettini di me stessa!

La psi dice che l'ho potuto fare solo adesso proprio perchè sento il nostro rapporto passato a un livello superiore e quella pausa in realtà è stata molto più terapeutica di mille parole (poi visto che è gratis..meglio ancora... :Just Kidding: ), mi ha permesso di verificare la mia forza e la mia indipendenza!

Riassunto fatto! :Four Leaf Clover:

eh si.... mi ero persa proprio un bel po' di roba !! :Whistle:

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in questo momento non mi so spiegare, ma questo discorso per me, per il mio modo di vivere la terapia, si collega a quello che dice jung in questo spezzone (che Stauff aveva postato tempo fa)

l'uomo non può sopportare una vita priva di significato..... :Thinking:

mi piace quello che dice e come lo dice

se ci penso: io ho incontrato questo psicologo, giovanni, tramite il mio compagno che lo conosceva da tempo. e il mio compagno l'ho conosciuto frequentando alcuni posti con delle mie amiche conosciute in università.

quindi alcune cose del mio passato che rinnego, ad esempio la scelta sbagliata di facoltà universitaria... come pure cose presenti che non stanno funzionando, cioè la relazione col mio compagno, mi hanno portato qui, a fare questo percorso, con questa persona.

tutto è collegato.

tutto è collegato e alcuni avvenimenti, che in un primo momento ci paiono privi di senso o inutilmente dolorosi, poi dispiegano i loro effetti nel corso del tempo e il cerchio in qualche modo si chiude

scusate, oggi sto un po' così..... meditationf.gif

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Riferendomi ad afrie, per quanto comprenda facilmente che il rivisitare il passato serva farci crescere e renderci a nostra volta capaci di essere genitori ma anche solamente persone mature e serene , non capisco il tuo passaggio, quando dici che gli ormoni avrebbero preso il sopravvento....... intendi forse dire che quelle di noi che vivono questo transfert con il proprio psi è perchè ci stiamo proteggendo nell'affrontare il dolore della figure straziente dei nostri genitori ???

Come spiegavo prima per quanto mi riguarda la consapevolezza e il dolore l'ho affrontato anche prima di "lui" , ho bisogno di affinare , di diventare più grande , so perfettamente quanto erano "piccoli" i miei ma per il resto ....

Io non riesco veramente a vedere che la figura del mio psi come l'immagine di difesa per due genitori assenti.... lui mi piace per come è , rapperesenta l'uomo che mi piace ,che mi fa ridere , con cui ho confidenza ma che mi sa donare anche parte del suo sapere , che mi imprime un senso di sicurezza ma a differenza di un genitore io me lo scop......

nulla toglie che lui è un serio professionista , e chi mi insegna a essere una persona migliore

ma si tratta di un genitore "simbolico", non di una sovrapposizione della figura del nostro psi a quella dei nostri genitori reali.

ieri riflettevo, mi sono ricordata di un discorso di tempo fa, quando si parlava dello psi che da (o non da) affetto...ecco, mi è venuto in mente un proverbio cinese:

Se un uomo ha fame, non dargli il pesce ma insegnagli a pescare.

ecco, io vedo lo psi come colui che ci insegna a pescare.

ahhhh... il mio psi sarebbe troppo fiero di questa mia "illuminazione", settimana prossima gliela dico!!! :Just Kidding:

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ma si tratta di un genitore "simbolico", non di una sovrapposizione della figura del nostro psi a quella dei nostri genitori reali.

ieri riflettevo, mi sono ricordata di un discorso di tempo fa, quando si parlava dello psi che da (o non da) affetto...ecco, mi è venuto in mente un proverbio cinese:

Se un uomo ha fame, non dargli il pesce ma insegnagli a pescare.

ecco, io vedo lo psi come colui che ci insegna a pescare.

ahhhh... il mio psi sarebbe troppo fiero di questa mia "illuminazione", settimana prossima gliela dico!!! :Just Kidding:

Ti ringrazio Judi in questo , forse il mio approccio terapeutico è ancora giovane ,e molte cose non mi sono chiare , giustappunto vado da lui apposta , ti ringrazio per la delucidazione ... mi chiedo comunque come mai molte di noi sentono prepaotente questo transfer e molta altre non lo provano affatto .....

Condivido la tua citazione, in questo senso se tutte noi abbiao fame d'affetto lui ci dovrebbe insegnare ... ad amare ... solo che in questa fase di supertransfer è lui l'oggetto del desiderio d'amore...... baci

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Ti ringrazio Judi in questo , forse il mio approccio terapeutico è ancora giovane ,e molte cose non mi sono chiare , giustappunto vado da lui apposta , ti ringrazio per la delucidazione ... mi chiedo comunque come mai molte di noi sentono prepaotente questo transfer e molta altre non lo provano affatto .....

Condivido la tua citazione, in questo senso se tutte noi abbiao fame d'affetto lui ci dovrebbe insegnare ... ad amare ... solo che in questa fase di supertransfer è lui l'oggetto del desiderio d'amore...... baci

ciao pulcino, io sono fra quelle che non hanno provato il transfert erotico per il proprio psi, sarà perchè la mia psi è donna come me e io sono etero, sarà perchè non lo avrei provato comunque, chi lo sa, il punto è che nonostante mancasse questo aspetto anche il mio trasnfert è stato "prepotente", ho combattutto contro altri "desideri" ma anche io ho combattuto...diciamo che ognuno ha il transfert che si merita....nel senso che essendo il transfert un veicolo importante del percorso terapeutico è un "oggetto" unico e irripetibile e che ognuno vivrà e userà come meglio potrà o vorrà!

Ecco quel proverbio cinese è un pò l'emblema del mio transfert....ho anelato amore e affetto ricevendo qualcosa di diverso che all'inizio non sapevo definire, mi sentivo "maltrattata" in confronto a molto di voi, la mia psi era fredda ma nello stesso tempo sentivo che c'era del calore nella sua distanza...pian piano mi ha insegnato a cercare quell'amore per me dentro di me...primaancora di cercarlo altrove! Perchè è chiaro che nessuno può vivere solo di amor proprio!

Adesso che sono più stabile da questo punto di vista comprende molte cose e soprattutto sento maggiore quel calore e quell'affetto che da parte sua ci sono sempre stati,anche se non nel modo che io desideravo...

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ma si tratta di un genitore "simbolico", non di una sovrapposizione della figura del nostro psi a quella dei nostri genitori reali.

ieri riflettevo, mi sono ricordata di un discorso di tempo fa, quando si parlava dello psi che da (o non da) affetto...ecco, mi è venuto in mente un proverbio cinese:

Se un uomo ha fame, non dargli il pesce ma insegnagli a pescare.

ecco, io vedo lo psi come colui che ci insegna a pescare.

ahhhh... il mio psi sarebbe troppo fiero di questa mia "illuminazione", settimana prossima gliela dico!!! :Just Kidding:

è simile a ciò che mi fu detto: devi imparare ad allattarti da sola.

Molto bello il tuo post che non quoto, Juditta, ma spero che tu non lo cancellerai mai.

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Riferendomi ad afrie, per quanto comprenda facilmente che il rivisitare il passato serva farci crescere e renderci a nostra volta capaci di essere genitori ma anche solamente persone mature e serene , non capisco il tuo passaggio, quando dici che gli ormoni avrebbero preso il sopravvento....... intendi forse dire che quelle di noi che vivono questo transfert con il proprio psi è perchè ci stiamo proteggendo nell'affrontare il dolore della figure straziente dei nostri genitori ???

Si, ammetto che in base alla mia esperienza di terapia e alle vostre che ho letto qui sul forum, mi sono fatta l'idea che sia normalissimo essere attratte

anche fisicamente dal proprio psi, ma che il permanere troppo a lungo in questa situazione, il non volere/riuscire ad andare oltre, sia solo un meccanismo di difesa. Lasciarci andare ai moti ormonali o ai sogni d'amore ci preserva dall'andare a confrontarci con ben altri problemi!!!

Il post di Juditta mi ha inoltre suggerito che un problema potrebbe essere quello di dover riconoscere al proprio psi il ruolo di genitore,

soprattutto nel caso in cui si sia lottato a lungo per liberarsi dai propri genitori e dai loro schemi. In effetti per me riconoscere al mio psi

questo ruolo e' stato (ed e' tutt'ora) faticosissimo. Io poi sono paranoica e reagisco con mille paure e mille fisime, (transfer negativo lo chiama

qualcuno in termini tecnici) altri magari reagiscono con un bel trasnsfer erotico altrimenti difficile da superare. A ognuno il suo. Ma sempre di

resistenze si tratta. Questa e' la mia idea ovviamente. Non sono un'esperta e potrei sbagliarmi.

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Ah Pulcino, niente di personale con te ovviamente, mi sembra che te la stai cavando

benissimo nell'affrontare il tuo transfer e questi sono passaggi belli e importanti da cui

mi pare che piu' o meno siamo passati tutti.

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ciao pulcino, io sono fra quelle che non hanno provato il transfert erotico per il proprio psi, sarà perchè la mia psi è donna come me e io sono etero, sarà perchè non lo avrei provato comunque, chi lo sa, il punto è che nonostante mancasse questo aspetto anche il mio trasnfert è stato "prepotente", ho combattutto contro altri "desideri" ma anche io ho combattuto...diciamo che ognuno ha il transfert che si merita....nel senso che essendo il transfert un veicolo importante del percorso terapeutico è un "oggetto" unico e irripetibile e che ognuno vivrà e userà come meglio potrà o vorrà!

Ecco quel proverbio cinese è un pò l'emblema del mio transfert....ho anelato amore e affetto ricevendo qualcosa di diverso che all'inizio non sapevo definire, mi sentivo "maltrattata" in confronto a molto di voi, la mia psi era fredda ma nello stesso tempo sentivo che c'era del calore nella sua distanza...pian piano mi ha insegnato a cercare quell'amore per me dentro di me...primaancora di cercarlo altrove! Perchè è chiaro che nessuno può vivere solo di amor proprio!

Adesso che sono più stabile da questo punto di vista comprende molte cose e soprattutto sento maggiore quel calore e quell'affetto che da parte sua ci sono sempre stati,anche se non nel modo che io desideravo...

Rispondo intanto a te Digi , anche io sono etero e lo è anche il mio psi , in effeti credo che il transfert si sviluppi diversamente se di fronte si ha lo stesso sesso, sicuramete tu sarai attaccata in maniera prepotente a lei in maniera diversa , sicuramente chiederai a lei altre cose o speri da lei altre cose, oltre le cose ovvie che uno si aspetta dalla terapia.... crescere ....

Lui inizialmente mi stava sulle balle. e i suoi occhi mi facevano quasi paura ( sono di una profondità immensa) , il giorno esatto in cui quegli occhi hanno smesso di farmi paura .... mi sono innamorata e quindi qui è scoppiato il transfert... che sicuramente ha permesso che noi due ora abbiamo confidenza, confidenza che io fino ad ora ho provato o con mio marito o al max con un amica .... e su questo punto vorrei aprire una parentesi, io non ho amiche da arrivare a dire certe cose della serie raccontare tipo che alcuni giorni penso di aver perso la testa per lui e di mettere ancor più in crisi il mio rapporto con mio marito....e a chi vorrei raccontarlo....?? al mio unico confidente ma che è anche colui per cui provo certe emozioni , ma nello stesso tempo la pura di essere derisa è prepotente, sento forte anche il disagio che il suo rifiuto o la sua derisone sminuiscano i miei sentimenti .

E' una mia sensazione derivata dal fatto che quando la prima volta gli raccontai del mio innamoramento, gli dissi anche ero in collera con lui perchè non mi aveva avvisato e quando ancor prima avevo tentato di dirgli tutto aveva a mio avviso cambiato discorso.... un esempio : gli raccontavo che prima mi stava sulle palle e poi mi era molto molto simpatico, lui da lì non ha continuato a parlare su ciò , era u buon argomento di discussione.... ho dovuto prendere io discorso quando la cosa si è fatta TROPPO PREPOTENTE ..... e li lui mi ha detto di lasciarlo nell'ombra ....dopo continuo a rispondervi bacioni

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è simile a ciò che mi fu detto: devi imparare ad allattarti da sola.

Molto bello il tuo post che non quoto, Juditta, ma spero che tu non lo cancellerai mai.

mo' vediamo... :Whistle:

mi sembra di aver reso il messaggio abbastanza critpico :Just Kidding:

è che alcune cose non possono essere giudicate appieno dal fuori, e siccome riguardano non me in prima persona, ma altre persone...

non mi va di far passare un' immagine dei miei molto parziale e fraintendibile.

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Si, ammetto che in base alla mia esperienza di terapia e alle vostre che ho letto qui sul forum, mi sono fatta l'idea che sia normalissimo essere attratte

anche fisicamente dal proprio psi, ma che il permanere troppo a lungo in questa situazione, il non volere/riuscire ad andare oltre, sia solo un meccanismo di difesa. Lasciarci andare ai moti ormonali o ai sogni d'amore ci preserva dall'andare a confrontarci con ben altri problemi!!!

Il post di Juditta mi ha inoltre suggerito che un problema potrebbe essere quello di dover riconoscere al proprio psi il ruolo di genitore,

soprattutto nel caso in cui si sia lottato a lungo per liberarsi dai propri genitori e dai loro schemi. In effetti per me riconoscere al mio psi

questo ruolo e' stato (ed e' tutt'ora) faticosissimo. Io poi sono paranoica e reagisco con mille paure e mille fisime, (transfer negativo lo chiama

qualcuno in termini tecnici) altri magari reagiscono con un bel trasnsfer erotico altrimenti difficile da superare. A ognuno il suo. Ma sempre di

resistenze si tratta. Questa e' la mia idea ovviamente. Non sono un'esperta e potrei sbagliarmi.

la penso come te.

credo che le "pulsioni erotiche" che emorgono durante la psicoterapia siano normalissime, una delle tante espressioni possibili del nostro "essere umani". secondo me poi, durante il percorso, ci si rende conto del significato anche simbolico di certi desideri... ma non bisogna avere fretta, sono cose che si scoprono vivendole...

però come te penso che possa diventare una resistenza e un sabotaggio, se il desiderio diventa qualcosa che viene inconsciamente usato per non andare "oltre" o più in profondità dentro di se...

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Rispondo intanto a te Digi , anche io sono etero e lo è anche il mio psi , in effeti credo che il transfert si sviluppi diversamente se di fronte si ha lo stesso sesso, sicuramete tu sarai attaccata in maniera prepotente a lei in maniera diversa , sicuramente chiederai a lei altre cose o speri da lei altre cose, oltre le cose ovvie che uno si aspetta dalla terapia.... crescere ....

Lui inizialmente mi stava sulle balle. e i suoi occhi mi facevano quasi paura ( sono di una profondità immensa) , il giorno esatto in cui quegli occhi hanno smesso di farmi paura .... mi sono innamorata e quindi qui è scoppiato il transfert... che sicuramente ha permesso che noi due ora abbiamo confidenza, confidenza che io fino ad ora ho provato o con mio marito o al max con un amica .... e su questo punto vorrei aprire una parentesi, io non ho amiche da arrivare a dire certe cose della serie raccontare tipo che alcuni giorni penso di aver perso la testa per lui e di mettere ancor più in crisi il mio rapporto con mio marito....e a chi vorrei raccontarlo....?? al mio unico confidente ma che è anche colui per cui provo certe emozioni , ma nello stesso tempo la pura di essere derisa è prepotente, sento forte anche il disagio che il suo rifiuto o la sua derisone sminuiscano i miei sentimenti .

E' una mia sensazione derivata dal fatto che quando la prima volta gli raccontai del mio innamoramento, gli dissi anche ero in collera con lui perchè non mi aveva avvisato e quando ancor prima avevo tentato di dirgli tutto aveva a mio avviso cambiato discorso.... un esempio : gli raccontavo che prima mi stava sulle palle e poi mi era molto molto simpatico, lui da lì non ha continuato a parlare su ciò , era u buon argomento di discussione.... ho dovuto prendere io discorso quando la cosa si è fatta TROPPO PREPOTENTE ..... e li lui mi ha detto di lasciarlo nell'ombra ....dopo continuo a rispondervi bacioni

guarda anche se il mio transfert è di altro tipo io comprendo in pieno questi sentimenti contrastanti...e prepotenti, tanto da annbbiare tutto il resto.

Gli altri già lo sanno ma probabilmente tu non hai letto quella parte, ma lo scorso anno la mia psi rimase incinta, e per me quello fu uno dei periodi peggiori dell'analisi, mi disse che presto avremmo fatto una pausa (alla fine fu davvero breve) per la nascita del bambino e io sentivo di essere abbandonata ma nello stesso tempo mi negavo questa cosa, mi sembrava stupido ed egoista da parte mai essere gelosa per una cosa del genere, e ancora più brutto dovergliene parlare ma, lei aveva capito e spesso mi ha esortato a parlarne, la verità è che fino all'ultimo ho evitato trascinando la psicoterapia nel dolore della separazione, che io vedevo come un lutto, una fine, LA fine, cosa che però mi faceva grande rabbia, mi dicevo che non potevo provare un sentmento simile per lei, per una donna alla quale davo del "lei"!!!

Nelle ultime sedute però ho sentito di non avere più tempo e se pur in grossa difficoltà qualcosa è venuta fuori e l'ho potuta rielaborare ancor meglio da sola nel periodo di pausa!

Al rientro poi ebbi la "brutta sorpresa" dello studio nuovo, lei prima lavorava in casa.

Mi chiamò una settimana prima del rientro per darmi il nuovo indirizzo, fu un altro shock e anche quello c'è voluto un pò per metterlo da parte, parlandone ovviamente...io quel nuovo studio proprio non lo digerivo, però quando ho potuto parlarne le cose sono cominciate a cambiare e nonostante poi ci siamo spostate un'altra volta, in un altro studio ancora, non ho più sentito la mancanza del vecchio studio in casa sua! Anche se ho un ricordo bellissimo di quella stanza...qualcosa di talmente intimo che è diffici spiegare, è come se l'avessi fatto mio!

Quando ho risolto il nodo del transfert, nel senso che adesso è tutto più alla luce del sole, non assume contorni indefiniti e dolorosi, ho potuto "magicamente" affrontare anche il nodo della mia vita che "guardacaso" è il rapporto con mia madre!!!

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Immagino che sempre di transfert si tratti chi lo ha erotico chi materno come nel caso di Digj che mi pare di capire che ha sviluppato un transfert materno, per cui quando la sua psi ebbe il bambino forse lei rimase un pò gelosa.

Nel mio caso lui accenna a queste resistenze, ma sento delle resistenze anche da parte sua .. forse mi sbaglio io vorrei parlare proprio di quell'argomento lì e lui mi dà l'idea che sfugge ... o forse sono io in paranoia ....

Al contrario di te Digj io detestavo il suo primo studio che credo sia stata casa sua ( l'ho immaginato da certi particolari.. perchè ovvio lui non racconta un cxxxxx) era veramente squallida , quando invece ci siamo trasferiti nella sua nuova abitazione , molto accogliente e di otimo gusto oggettivo , non sono solo io a vederla , mi sono sentita "a casa " molto più che a casa mia ( devo dire che ha una casa molto bella ) , sicuramente il setting sarà stato più accogliente , ma il mio transfert era cominciato nella prima di casa:

Il mio nodo del transfer ?? so solo che è di tipo erotico, mi piace e mi piace come modi e riuscire a stare lucida non è sempre facile, lui sa che i faccio i film su tante cose ma non so se ha la percezione di quanti me ne faccia con lui.

Poi ci sono fasi in cui c'è il il dolore per il fatto che oltre ad aver portato in seduta il mio vissuto per quanto fossi consapevole da che razza di famiglia venivo, che ci sono dei problemi con mio marito, si aggiunto il problema "transfert" che non so come gestire ..... se ne parlo continuamente con lui, passo per una folle innamorata che sta sempre a pensare a ciò e lui è capace di dirmi di lasciarlo al buio , e che magari sono resistenze ... ma non dovremmo parlarne per riuscire a superare , allora tento di metterlo nell'angoletto questa mia attrazzione prepotente , ma vi assicuro che è difficile ... è come se sei costreto a lavorare con un collega strafigo , magari tenti di fare le tue pratiche ma l'occhio e il pensiero vanno lì .

Forse se fosse stato veramente un cesso, antipatico, sgradevole, ignorante pieno di brufoli sarebbe stato meglio .... e che ci crediate o no cerco delle volte di autoconvincermi che lui sia tutto il contrario di quello che in realtà vedo .

Come si fa a superare questa fase ... dite che ognuno merita il suo transfert , allora io mi merito il transfert erotico perchè ho problemi con mio marito??? e che non è un caso che sia proprio lui... se sapesse sia mio marito che chi me lo ha presentato ... mi ucciderebbero.....vorrei sapere quali simboli si celano dietro questa attrazione , certo non con fretta ma mi pare un nodo insormontabile IO SO SOLO CHE MI PIACE ... e tutto il resto lo metto nella terapia.. in sostanze le due cose le vedo disgiunte... da un lato lui mi piace e non so come farmela passare ( e in un angolo lontano in un certo senso spero) dall'altra ci sono i problemi portati in piazza della mia famiglia di origine e con mio marito .

E' giusto Judi, è difficile da fuori ed è difficile da spiegare con le mail....

Ad Afri vorrei dire , che io mi sento proprio come un pucino appena schiuso, e mi pare da avere tanto tanto da fare, e l'attrazione per quest'uomo non ci voleva .... tento di vivere nel presente , perchè è giusto , e come notate voi dalle mie mail , passo fasi in cui lo mando a quel paese nella mia testa e poi rientra prepotente .....

Ci risentiamo lunedì.Grazie a tutte

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da quanto tempo fai terapia pulcino?

Sai io credo però che dovresti parlagli del fatto che lo senti restio a aprlare di questo aspetto. Perchè magari è una cosa tua, non lo sappiamo ma magari no, per cui è bene farglielo notare! Poi decideerà lui cosa farsene di questa tua precisazione. E' lui lo psi!

Devo dire che se la psi non mi avesse sempre messa a mio agio di fronte a questo argomento difficilmente lo avrei tirato fuori, ricordo che quando cercavamo di parlarne, conoscendo la mia razionalità nell'affrontare le cose, lei sottolineava il fatto che le emozioni generate dal trasnfert avevano origini molto più intime e personali e che riversarle sul nostro rapporto era solo un modo per spostarle...per cui mi diceva che non dovevo preoccuparmi per quello che provavo, che lei non si sentiva offesa in alcun modo (visot chec'erano sentimenti di gelosia relativi al bambino).

Mi ricordo in particolare una volta che le dissi che mi sentivo in colpa, che mi sembrava di inficiarle il bel momento che stava vivendo, mi disse che non dovevo preoccuparmi perchè lei stava benissimo e non si sentiva toccata...lì per lì ci rsta iquasi male, mi dissi che non se ne fregava nulla, i nrealtà avevo bisogno di quella risposta per sentirmi libera di parlarne, per non sentirmi in colpa!

Una delle cose che maggiormente riconosco alla mai psi è l'aver sempre distinto le questioni mie dalle sue...mai una volta che si è giustificata di fronte alle mie accuse o ha dato la sensazione di essersi offesa per alcuni miei appunti sul suo lavoro, anche pesanti.

Lei sapeva che non erano rivolti a lei come perosna e se ne allontanava, cercando appunto di trovare insieme a me l'origine di quella rabbia o dolore...

Credo che questo aspetto per uno psi è importante, così come tutte le volte che ha riconosciuto i suoi errori, ammettendoli ancor prima che io mi accorgessi del "danno" che avevano causato! Scongiurando così fraintendimenti e dolore inutili!

Credo sia davvero improtante sentre questo lato, quello professionale che distingue questo rapporto da qualunque altro...

ultimamente per esempio le ho detto che probabilmente avrei saltato qualche seduta permotivi economici. Lei mi ha detto che visto che ci conoscevamo da tempo e nelle terapie "lunghe" capitano sempre periodi difficili, sarebbe stata disponibile a farmi credito, per un pò di tempo...sottolineando che pagare le sedute è essenziale proprio per lo svolgimento dell'analisi, e onestamente ho sentito che non c'era alcun artifizio dietro a quelle parole, anzi io non mi aspettavo nememno quell'offerta! Inoltre anticipando il mio pensiero mi disse che però era solo una sua disponibilità ma che io avrei dovuto accettarla solo se sentivo di poterne approfittare, cosa che io onestamente ho ancora qualche problema a fare, per cui le ho detto che ne avrei approfittato solo nel caso in cui avrei avuto bisogno urgente della seduta.

Inutile dire che questo suo enirmi incontro, specialmente nel credere nella difficoltà economica senza tirare in mezzo resistenze che non ci sono, mi ha dato molta fiducia, mi ha fatto sentire alla pari! Ecco ora sento lei come una parte di me..non più un genitore esterno, come dicevamo prima, ma proprio una specie di prolungamento della mia mente,ben coordinato e collegato...per come ho cominciato l'analisi per me è davvero un traguardo enorme. Ma se non ci fosse stato il passaggio fondamentale e doloroso del trasnfert non sarei arrivata a questo!

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Ecco ora sento lei come una parte di me..non più un genitore esterno, come dicevamo prima, ma proprio una specie di prolungamento della mia mente,ben coordinato e collegato...

Complimenti Digi che bella frase! Anzi, dovrei dire che bella fase! Per me questa e' una vera sorpresa e mi fa' un gran piacere sapere che si possa

superare anche la fase 'genitore' e andare oltre ... mi stai allargando gli orizzonti, spero di arrivarci anch'io prima o poi. Intanto pero' mi devo

ancora conquistare la fase precedente.

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se ci penso: io ho incontrato questo psicologo, giovanni, tramite il mio compagno che lo conosceva da tempo. e il mio compagno l'ho conosciuto frequentando alcuni posti con delle mie amiche conosciute in università.

quindi alcune cose del mio passato che rinnego, ad esempio la scelta sbagliata di facoltà universitaria... come pure cose presenti che non stanno funzionando, cioè la relazione col mio compagno, mi hanno portato qui, a fare questo percorso, con questa persona.

tutto è collegato.

Ho riflettuto a lungo su questo post. Una volta durante una seduta particolarmente difficile in cui avevo finito per mettere in fila tutta una

serie di comportamenti tossici della mia vita, me ne venni fuori proprio con questa conclusione... mi sembrava che tutto fosse successo al solo

scopo di portarmi li', in quello studio a fare quel percorso con quella persona. Poi mi pareva un po' troppo forte come immagine e l'ho accantonata.

Ripendandoci l'unico punto debole del discorso era il pensare al percorso di terapia come ad una meta, piuttosto che come ad una tappa di fondamentale

importanza di un percorso piu' ampio. In questo senso mi sento di aderire in pieno al Juditta-pensiero.

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Nel mio caso lui accenna a queste resistenze, ma sento delle resistenze anche da parte sua .. forse mi sbaglio io vorrei parlare proprio di quell'argomento lì e lui mi dà l'idea che sfugge ... o forse sono io in paranoia ....

Quest'idea l'ho avuta spesso anche io. Viceversa ci sono degli argomenti che non mi va' di sviscerare troppo perche' mi fanno stare MALISSIMO

e l'impressione e' che lui mi riporti sempre li'. C'e' una correlazione forse?

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Che sfogata, ragazzi, sono andata sul forum degli psicoterapeuti e gliene ho dette quattro.

Vabeh, stanotte ho sognato Parigi, e poi un uomo nero che si tramutava in zombie, pazzesco.

Roba da matti, veramente.

Io non ho focalizzato il sogno, ancora, so solo che sono agguerritissima, caxxo.

Fankulo, fankulo, fankulo.

Interpretare i sogni è difficile. Ogni sogno è personale e spetta a ciascuno di noi decifrarlo, in base al proprio vissuto. Comunque: Uomo vestito di nero: perdita economica, numeri della cabala 13/73

Nero: ansia,inquietudine, numero cabalistico 54

Zombie: accadrà qualcosa che desterà scalpore, numero cabalistico 47

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Interpretare i sogni è difficile. Ogni sogno è personale e spetta a ciascuno di noi decifrarlo, in base al proprio vissuto. Comunque: Uomo vestito di nero: perdita economica, numeri della cabala 13/73

Nero: ansia,inquietudine, numero cabalistico 54

Zombie: accadrà qualcosa che desterà scalpore, numero cabalistico 47

Ho da obiettare sull'interpretazione dello zombie, indubbiamente è un morto, quindi il 47 ci starebbe, ma più propriamente è un morto-vivente, quindi suppongo "parlante" e quindi opto per il 48! -_-

Light, ti dispiace se mi gioco anch'io i tuoi numeri? Just%20Kidding.gif

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Ho da obiettare sull'interpretazione dello zombie, indubbiamente è un morto, quindi il 47 ci starebbe, ma più propriamente è un morto-vivente, quindi suppongo "parlante" e quindi opto per il 48! -_-

Light, ti dispiace se mi gioco anch'io i tuoi numeri? Just%20Kidding.gif

Se vinci si fa a metà, inciucio, ok?

ma il 48 non era il numero dei becchi?!

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becchi nel senso di cornuti ? cmq sono d'accordo con la mia conterrona, 48 morto che parla...

Hai ragione è il 28 il numero dei becchi, ( cornuti), il mio giorno di nascita..gulp

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Se vinci si fa a metà, inciucio, ok?

ma il 48 non era il numero dei becchi?!

Ok, però mi devo ricordare di giocarli, un po' difficile, smemorata come sono! Just%20Kidding.gif

(signore, che palle la domenica sera...sempre, propongo una tavola rotonda sull'interpretazione analitica della Domenica in quanto festa&tristezza Straight%20Face.gif)

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Chiedo scusa, ho citato di fretta e ho sbagliato. Il numero corrispondente al morto che cammina (Lightning non ha riferito che abbia parlato), è 8 per la smorfia napoletana, 32 per quella moderna.

Ah, la prossima volta ricordate che i numeri vanno giocati in tutta segretezza..

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