elli 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 ciao digi.......infatti se riesci.......prova a parlare ed esprimere cosa senti!! ti abbraccio forte! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
froggy73 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 io credo di avere assorbito questi "ideale" di superdonna, imposto dai mass media, ma condiviso dalle persone intorno a noi... e anche se razionalmente so che è ingiusto (in una coppia si devono dividere doveri e responsabilità) sessista, irraggiungibile e folle... sotto sotto finisce che mi sento inadeguata. anche se quella delle superdonne che vedo probabilmente è una facciata... io ancora non ho capito cosa mi irrita tanto forse il fatto che ci sia una tale disparità di trattamento, così ingiusta ai miei occhi o forse il fatto che queste donne siano in qualche modo rassegnate alla loro situazione, non provino a fare assolutamente nulla per cambiarla e se ne lamentino pure Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Innanzitutto grazie a tutte ancora...che belel persone che siete!!!! io ancora non ho capito cosa mi irrita tanto forse il fatto che ci sia una tale disparità di trattamento, così ingiusta ai miei occhi o forse il fatto che queste donne siano in qualche modo rassegnate alla loro situazione, non provino a fare assolutamente nulla per cambiarla e se ne lamentino pure io credo che quando sento questi discorsi, la cosa che mi rirrita di più è che mi sento molto sola.....questa mancanza di consapevolezza generale fa sentire molto soli, almeno io mi sento così....che ne so , mentre io con le amiche parlerei volentieri di sentimenti come paura ,rabbia, amore, e rapporti con "gli altri", parlerei di cose concnrete , di soluzioni al dolore, di modo di "cambiare" se stessi e fare in modo che ciò che ci fa male oggi ci renda forti domani ecc.ecc., loro parlano di moda, marito e suocere, di figli e play station, di come "la società" li rovina e di quanto sono perfetti i propri genitori!!!! Ciòè praticamente in questi discorsi io che dovrei dire???? Se dico ciò che penso mi guardano come un'alieno ed è fiato sprecato, perchè tanto non vogliono capire, se invece mi adatto mi sento un'imbecille, così spesso mi ritrovo ad annuire noisamente e a isolarmi.... Voi non la sentita addosso la solitudine???? Io non so se riuscirò mai a trovare qualcuno con cui parlare di quello di cui si parla qui, con disinvoltura.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Voi non la sentita addosso la solitudine???? Io non so se riuscirò mai a trovare qualcuno con cui parlare di quello di cui si parla qui, con disinvoltura.... io la solitudine la sento sempre anche quando sono in compagnia, ho imparato anche io ad annuire a fare qualche battuta ma nonostante tutto mi annoio. Ho un'estrema difficoltà a parlare di me e delle mie cose intime anche con persone che mi sono molto vicine ma anche il parlare tanto per riempire vuoti di silenzio mi fa sentire una scema. La cosa assurda è che tutti di me hanno l'impressione della donna forte, che riesce a conciliare, anche se a fatica duemila impegni, ma in realtà io non sono così. Sono una debole, un'insicura, una che quotidianamente arranca, una che sta costantemente a disposizione degli altri ma che a volte vorrebbe dire 'no, basta, adesso penso a me e alle mie esigenze' ma non ci riesce. Io devo imparare a dire di 'no' nei modi giusti ma a dire no perchè poi quando raggiungo il limite mi arrabbio, urlo, strepito, aggredisco e così i miei no non valgono più nulla perchè in quel momento io sono quella che 'lasciala stare che tra dieci minuti le passa' Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 io la solitudine la sento sempre anche quando sono in compagnia, ho imparato anche io ad annuire a fare qualche battuta ma nonostante tutto mi annoio. Ho un'estrema difficoltà a parlare di me e delle mie cose intime anche con persone che mi sono molto vicine ma anche il parlare tanto per riempire vuoti di silenzio mi fa sentire una scema. La cosa assurda è che tutti di me hanno l'impressione della donna forte, che riesce a conciliare, anche se a fatica duemila impegni, ma in realtà io non sono così. Sono una debole, un'insicura, una che quotidianamente arranca, una che sta costantemente a disposizione degli altri ma che a volte vorrebbe dire 'no, basta, adesso penso a me e alle mie esigenze' ma non ci riesce. Io devo imparare a dire di 'no' nei modi giusti ma a dire no perchè poi quando raggiungo il limite mi arrabbio, urlo, strepito, aggredisco e così i miei no non valgono più nulla perchè in quel momento io sono quella che 'lasciala stare che tra dieci minuti le passa' e ti capisco....praticamente sei un pò come me....sto imparando a dire "no" da poco e facile non è....gli altri spesso sono solo un modo per stare fra la gente ma non riesco più a sentirmi compresa davvero, è come se viaggiassero su un altro parallelo....se c'è una cosa che ho imparato molt obene, è non toccare i loro stereotipi, così sono costretta a farl imiei spesso, gisuto per non contraddire, se qualche votla però ho le palle girate, mi viene di dire la mai e tutti mi guardano come fossi un'indemoniata...eppure quando scrivo qui non mi pare di dire delel cose così assurde....per non parlare poi di quando ci si mette a fare l'allegro psicologo, lì è meglio che me ne vado perchè davvero mi viene da ridere, per non piangere...a volte mi dico che dovrei cercare di conoscere nuova gente, insomma mi dico , qualcuno più consapevole (non simile a me, non mi interessa) lo incontrerò!!!! nulla per ora conosco circa due o tre persone così.....per non parlare poi dei miei famigliari o quelli di mio marito....a votle mi chiedo se non sarebbe stato meglio essere come loro, almeno mi sarei sentita meno sola.....e sicuramente anche felice nella mia inconsapevolezza....che poi non è che sto parlando di quella acquisita con l'analisi (quella riguarda più me stessa) ma proprio di una consapevolezza di quei pochi concetti chiave che ti rendono "persona" e non "pecora" nel gregge.... quindi la domanda è: A volte non vorreste sentirvi pecore???? Ecco per esempio questo discorso così lineare, loro non potrebbero capirlo??? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 e ti capisco....praticamente sei un pò come me....sto imparando a dire "no" da poco e facile non è....gli altri spesso sono solo un modo per stare fra la gente ma non riesco più a sentirmi compresa davvero, è come se viaggiassero su un altro parallelo....se c'è una cosa che ho imparato molt obene, è non toccare i loro stereotipi, così sono costretta a farl imiei spesso, gisuto per non contraddire, se qualche votla però ho le palle girate, mi viene di dire la mai e tutti mi guardano come fossi un'indemoniata...eppure quando scrivo qui non mi pare di dire delel cose così assurde....per non parlare poi di quando ci si mette a fare l'allegro psicologo, lì è meglio che me ne vado perchè davvero mi viene da ridere, per non piangere...a volte mi dico che dovrei cercare di conoscere nuova gente, insomma mi dico , qualcuno più consapevole (non simile a me, non mi interessa) lo incontrerò!!!! nulla per ora conosco circa due o tre persone così.....per non parlare poi dei miei famigliari o quelli di mio marito....a votle mi chiedo se non sarebbe stato meglio essere come loro, almeno mi sarei sentita meno sola.....e sicuramente anche felice nella mia inconsapevolezza....che poi non è che sto parlando di quella acquisita con l'analisi (quella riguarda più me stessa) ma proprio di una consapevolezza di quei pochi concetti chiave che ti rendono "persona" e non "pecora" nel gregge.... quindi la domanda è: A volte non vorreste sentirvi pecore???? Ecco per esempio questo discorso così lineare, loro non potrebbero capirlo??? io ci ho provato a fare la pecora del branco ma i risultati sono stati catastrofici e tanto di quello che sto pagando ora è conseguenza del provare ad essere quello che in realtà non sono. Forse sarà una modo per giustificarsi ma ho iniziato a convincermi che non tutti hanno la mia stessa sensibilità ed intelligenza, non tutti cercano di porsi domande e tentare risposte... io sto male perchè quello che mi accade mi fa soffrire, perchè ne sono consapevole, perchè mi chiedo i motivi e cerco disperatamente delle soluzioni, sono sempre più convinta che chi non fa questo 'lavoro' viva sicuramente meglio anche se in modo più superfciale. Magari potrò sembrare un po' presuntuosa facendo questo discorso ma la mia, vi giuro, non è presunzione, è solo il desiderio di cercare un perchè. Ultimamente mi è venuto prepotente il esiderio di andar via, di cambiare città per poter ricominciare tutto da zero. Ho voglia di nuove amicizie, di un nuovo lavoro, di nuove opportunità... tutto quello che ho qui, in un piccolo paese di provincia mi sta stretto, l'essere tornata dopo anni in cui ho vissuto fuori è stato un grande errore. Qui non ho mai avuto nulla tolta la mia famiglia... ma quello è un discorso complicato. Le mie uniche 2 amiche vere vivono lontane da qui e comunque sono persone che io ho conosciuto quando ero fuori, non ho un'amica di infanzia, non ho una persona con cui condividere i miei dolori davanti un caffè, non ho nessuno che possa abbracciarmi mentre racconto che la mia vita va a rotoli... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 appunto... ultimo no che non ho saputo dire appena 10 minuti fa... e mi sta salendo una rabbia impossibile... io non ce la faccio più ragazze!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Le vostre riflessioni mi fanno molto pensare, anche se è già da un pezzo che ci penso.. Io ho vissuto un progressivo isolarmi dalle relazioni consuete, da quando sono in terapia. E questo in un certo senso, mi ha fatto soffrire dell'autoesilio volontario. Effettivamente i miei rapporti con gli altri, sono un po' cambiati... Però quando li rivedo, e in questi giorni di ferie le occasioni non mancano, mi appaiono rilassanti, come dire.. mi è arrivato che io sono sempre stata di compagnia, da una vecchia collega, un "ti ricordi quella volta che..", prima non mi avrebbe fatto nè caldo nè freddo, ora mi fa piacere.. ecco, non sono discorsi profondi, peròò, apprezzabili... Non sono interessanti come i discorsi che facciamo qui, ma non danno problemi, è puro piacere di conversare del più e del meno... Certo, forse dipende da come stiamo noi..dal fatto che siamo in vacanza..sulla spiaggia.. Boh? Digi, ti ho letta sempre, ti mando un pensiero per come mi riesce. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
EuridiceBrescia 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 non vi ho letto perchè sono molto concentrata su nuove sensazioni che provo mi piacciono ma mi fanno stare male... mi sento come il io mi sento tanto strana, come svegliata ma ora non sono capace di gestire questo sentire.. posso provare amore, ma con chi, l'analisi non può cancellare quello che è stato fatto ma solo aiutarmi a comprendere i punti di vista, ho paura che un altro uomo arrivi a togliermi di nuovo quello che sto costruendo... inoltre si avvicina il momento di salutarlo per la pausa estiva, accetterò la separazione di buon grado e poi vedo solo lui, lui è una spanna su tutti gli altri che conosco, che incontro... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
froggy73 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 io sono la prima che a pranzo in pausa dal lavoro ha voglia di parlare di xxxxxxx, di farsi 2 risate e mettere il cervello in stand by le classiche chiacchiere da caffè !! il problema è che spesso e volentieri non si può andare oltre le chiacchiere da caffè mai e questo lo trovo estremamente riduttivo a questo poi si aggiunge il fatto che spesso le persone si lamentano della situazione in cui si trovano, ma non fanno niente per cambiarla e questo a me mi fa andare fuori di testa !! se stai male cerca di far qualcosa per cambiare altrimenti non scassare la minchia (scusate il francesismo ) !! se stai male nel tuo ufficio almeno prova a mandare un curriculum, se non altro ci hai provato. se tuo marito ti fa andare fuori di testa almeno prova a parlarci vabbè scusate continuo a essere OT , ma mi fanno trpppo girare le scatole Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Eh, se si va oltre, e mi è capitato, diventa difficile..no? Puoi ascoltare, quello sì, se sei riposata, aperta, disponibile, non hai già le tue... C'è un margine di difesa legittimo, anche fra amici, o fra coniugi. Perchè spesso anche in famiglia parlare non è parlare, ma scaricarsi addosso le nevrosi reciproche...no? Vi è capitato? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
EuridiceBrescia 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 ciao ragazze mie, oggi vado in studio a registrare... almeno tutt'st'eros serve a qualcosa... fatemi in bobba al lupo Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 in bobba al lupo! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zazà 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 ciao ragazze mie, oggi vado in studio a registrare... almeno tutt'st'eros serve a qualcosa... fatemi in bobba al lupo ciao Euridice, in culo alla balena! sai che l'aria di cherubino è un mio cavallo di battaglia?......o forse di perdita, perchè mi sono sempre concentrata sulla frase finale dove puntualmente sento e se non ho chi m'ama invece di e se non ho chi m'oda (ma in fondo sono sinonimi) e il parlo d'amor con me è estremamente frustrante e struggente. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zazà 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 io credo che quando sento questi discorsi, la cosa che mi rirrita di più è che mi sento molto sola.....questa mancanza di consapevolezza generale fa sentire molto soli, almeno io mi sento così....che ne so ............... Voi non la sentita addosso la solitudine???? Io non so se riuscirò mai a trovare qualcuno con cui parlare di quello di cui si parla qui, con disinvoltura.... Guarda, anch'io mi sentivo immersa in questo tipo di solitudine e in effetti ti posso dire che è anche una questione di frequentazioni, quindi non disperare, forse siamo una minoranza ma non siamo una rarità, io penso che troverai prima o poi i giusti interlocutori. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zazà 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Eh, se si va oltre, e mi è capitato, diventa difficile..no? Puoi ascoltare, quello sì, se sei riposata, aperta, disponibile, non hai già le tue... C'è un margine di difesa legittimo, anche fra amici, o fra coniugi. Perchè spesso anche in famiglia parlare non è parlare, ma scaricarsi addosso le nevrosi reciproche...no? Vi è capitato? Più che capitato direi che è la norma spessissimo si usa il coniuge come il proprio cesso...scusate la franchezza. Io sono abbastanza d'accordo con Froggy quando si lamenta dei lamenti delle colleghe, però è anche vero che è un discorso complesso (ovviamente non entro nel merito di quei casi specifici). Non va bene rassegnarsi, bisogna tentare di cambiare le cose, trasformare i rapporti coniugali, ma è anche vero che bisogna accettare compromessi. Perchè ormai sento troppo spesso la stessa storia della superdonna tuttofare e dell'uomo scartiloffio. Ormai sembra una questione sociale. Suppongo che in molte di queste situazioni sia accaduto che la donna ha iniziato la relazione "sognando" il proprio uomo, poi la vita ti mette alla prova e ci si rende conto della realtà, che spesso significa rendersi conto dei limiti dell'altro. Raggiunta questa consapevolezza, poi non è così semplice risolvere tutto col divorzio, bisogna fare i conti con i propri limiti reali e/o psicologici e anche con tanto altro..... E quindi non resta che lamentarsi, almeno per sfogare. Ovviamente povero chi ci capita sotto... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Una cosa che secondo me ho imparato in questa psico..ehm.. psicomaratona, è a riservarmi una quota di malessere senza rovesciarglielo sempre addosso, al malcapitato che ha avuto l'ardire di sposarmi. Credo che fosse talmente abituato a fare il cesso occasionale, che poi alla fin fine gli manca il ruolo.. Fa il marito, e il cuoco, spesso... con la superdonna che si ritrova in cucina, il grembiulone gli sta bene. : In compenso poi chi ci pensa a riordinare dopo che c'è passato il ciclone uomo che cucina? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 24 luglio 2009 In bobba al lupo a Euridice....innanzitutto!!! Guarda, anch'io mi sentivo immersa in questo tipo di solitudine e in effetti ti posso dire che è anche una questione di frequentazioni, quindi non disperare, forse siamo una minoranza ma non siamo una rarità, io penso che troverai prima o poi i giusti interlocutori. lo spero, lo spero... :Straight Face: Aggiorno la mia seduta di mercoledì, ho voglia di condividere alcune cose: Innanzitutto mi è tornato un umore accettabile, come sempre lei riesce a farmi rivedere le cose sotto altri punti di vista....è una maga in questo, ed è l'unica...se tenta di farlo mio marito (per tornare al discorso di prima) lo aggredisco.....mi sembra che non mi capisca, anche se poverino tante volte non si distanzia tanto da ciò che dice la psi, forse gli manca un certo tatto o forse a differenza della psi lui dentro a quelle parole ci mette delle sue proiezioni...che imbruttiscono tutto il discorso... Dicevo mercoledì: sono arrivata lì tremando, avevo troppe cose da dirle e temevo di rovinare qualcosa forse, non lo so.... Ma quando decido di aprlare non mi ferma nessuno, nemmeno il mio inconscio bastardo!!! Le ho subito detto che la settimana era stata pessima e dopo mesi e mesi ero tornata ad abbuffarmi...(anche se con una grandissima moderazione che dire abbuffata è un'esagerazione se penso al passato), ho subito specificato che era a causa della seduta precedente, in modo da non poter cambiare idea e inventarmi un'altra cosa!!!! Lei mi ha detto di parlarne, così con grande difficoltà le ho detto che non mi sono sentita accolta, che a volte la sento fredda, è come se mancasse il contatto umano ecc. ecc......alla fine piangevo e graffiavo il lettino in pelle che credo mi abbia anche un pò sfanculata dentro di sè..... :Raised Eyebrow: Le sue aprole che sono venute dopo sono state di una dolcezza infinita, almeno i ole ho sentite così, tanto che mi sono sciolta in un pianto fanciullesco e le ho raccontato di alcune mie fantasie su di lei, molto simili a quelle che facevo e faccio su mio padre, insomma mi sono sbragata!!! Lei mi ha parlato del transfert, che probabilmente rivedevo in lei la figura di mio padre che io percepisco come sadica, che però a differenza del rapporto con mio padre, lì ne posso parlare senza che lei si offenda o si arrabbi o cose così....in realtà io speravo nno si giustificasse, perchè razionalmente queste cose le sapevo bene...e infatti non l'ha fatto....ha solo spiegato che anche tramite il transfert si possono affrotnare i fantasmi del passato e che io devo cercare di parlarne....inoltre mi ha anche detto che non è vero che non mi ha "sentito", ha detto "anche se lei sente la necessità di dare subito un motivo logico alla sua sofferenza (perchè è quello che farebbe mio padre, le sensazioni per lui sono parolacce!!!), il punto non è questo, perchè io percepisco il suo grande dolore e anche se una speigazione razionale - per ora - non c'è, è innegabile che lei stia male per questa cosa....quindi l'importante è partire da ciò che prova, dal qui e ora (e io ho pensato a mio.... ) e pian piano ritrovare l'origine del suo dolore, perchè qualunque esso sia, è sicuro che c'è, e non ha importanza che non sia una cosa spiegabile razionalmente, fa star male lei, le fa fare una vita infelice e non le permette di sentirsi adeguata in nulla (quanto è vero questo!!!), questo è già un motivo molto importante"...tutto detto con la sua voce flebile, quasi in sottovoce, come se più che parlare mi trasmettesse telepaticamente quelle parole.... Il mio pianto mentre parlava era l'equivalmente di un pianto dopo un abbraccio tanto desiderato...per me lei mi stava abbracciando in un modo molto più completo di un abbraccio e basta......lo so che per alcuni di voi può sembrare strano ma per me è così....abbiamo anche parlato di questa mia fantasia dell'essere abbracciata, e di come io la tengo solo come fantasia, l'idea che la psi si alza e mi abbraccia, mi fa star male...idem con mio padre....fantastico su questo da uan vita ma l'idea di realizzare questa cosa mi fa star male, per esempio, a febbraio è morto mio zio e quando ci siamo visti, il mio abbraccio è stato di un secondo, più somigliante a delle condoglianze formali che ad altro...ero io a essere fredda, non lui!!!! Idem con la psi.... Le speigazioni che avrei voluto me le ha date ma non è nulla di più di ciò che sapevo io, in realtà io infantilmente mi aspettavo quasi che mi risolvesse i problemi con la bacchetta magica ma anche in questo mi ha rassicurato, dicendomi che è legittimo provare questo genere di sentimenti per uan cosa che ci angoscia tanto.... Alla fine mi ha detto che lei si ferma solo per la settimana di ferragosto e che forse prende anche la successiva ma non è sicuro, mi ha detto che se non deve spostarsi per lei posso anche andare, visto che è un periodo molto difficile e che sto cercando di lavorare con grande fatica.....ho apprezzato la comprensione...in effetti se fino a un mesotto fa avrei voluto staccare un mese, adesso sento la necessità di lavorare su questa cosa, di non spezzare...anche se economicamente avrei proprio bisogno di questa pausa!!!! Poi ovviamente si è lavorato sul discorso di mio padre, le solite cose però, purtroppo io sono barricata dietro all'idealizzazione che ho di lui....tanto che l'unico modo che sento di avere di liberarmene è la sua morte....o la mia....è come se non potessi vivere senza questa figura che io ho elevato a un Dio sadico che chiede senza dare, che castiga e non premia mai e io fossi alla continua ricerca di un amore e di un'accettazione impossibile.... com'è il rapporto con i vostri padri? P.s.: scusate il malloppone.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 24 luglio 2009 pure doppione ho fatto... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
froggy73 0 Share Inserita: 24 luglio 2009 Giusy sono contenta di come sia andata la tua seduta, sei stata brava ad affrontare l'argomento e a parlarle di quello che sentivi ! scusa , ma sono un po' fuori fase e in questo momento non riesco a scrivere niente di sensato, ma cmq volevo dirti brava !! un abbraccio forte ! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 24 luglio 2009 ciao digi!!! come sono contenta di sentirti meglio!!!ora sono un po' indaffarata ma appena trovo un attimino ti spiego il mio rapporto con mio padre... che è molto molto complicato!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 24 luglio 2009 grazie Fra, non preoccuparti, avevo necessità di condividere queste cose, rispondi solo se e quando vuoi... Stanca aspetto il tuo commento, in questo momoento mi interessa molto questo genere di confronto....io credo che molti dei miei problemi siano nati da questa forte idealizzazione...una volta, in seduta, parlando quasi a me stessa mi chiesi "ma perchè l'ho idealizzato tanto" e la psi mi rispose, che forse avrei più che altro dovuto domandarmi come mai non avevo smesso di vederlo come un dio, visto che l'idealizzazione del proprio apdre è abbastanza comune fra le bambine....ma a u ncerto punto si deve pur smettere di vederli così!!!! Perchè io non ci sono risucita? Ovviamente la domanda resta sospesa ma mi ha illuminato questo intervento della psi....può sembrare assurdo ma io mi ero un pò fossilizzata ai motivi dell'idealizzazione, quando invece quelli sono come dire "comuni" .....sarebbe molto più interessante capire come si è evoluto il rapporto dopo e come mai io non ho mai smesso di vederlo come un dio che a volte amo e a volte odio, senza mezzi termini..... mi viene in mente la canzone di Mina, "grande, grande, grande" quando penso a mio padre....magari lei anche la dedicò al suo, chi lo sa??? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 24 luglio 2009 a me viene in mente mia martini con l'inizio della canzone (con cui tra l'altro mi trovo in disaccordo,non per il discorso del padre, ma vabbè è un altro discorso...) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 24 luglio 2009 anch'io sono contenta di leggere che sei riuscita a parlare di ciò che ti aveva ferito e a trovare "accoglienza"... sul discorso del padre, mi sa che anch'io oggi non sono in grado di scrivere niente di sensato... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 24 luglio 2009 allora... eccomi qua, cercherò di organizzare un po' i pensieri perchè in testa ne ho tanti e al solito molto confusi. Io adoro mio padre, lo amo di un amore sconfinato anche se pure io come te l'ho idealizzato. Una volta la psi, ascoltando tutti i miei lamenti mi chiese perchè non parlavo mai di mio padre, perchè non lo 'colpevolizzavo' mai per niente. Di 'pancia' la risposta fu 'ma lui sbagli non ne fa!'... ora a ripensarci mi sembra impossibile, ho capito molto bene quali sono state le 'mancanze' di mio padre ma comunque, ancora oggi non riesco a rimproverargli più di tanto. E' stato sempre un padre presente, attento, il mio idolo, il mio esempio... avrei voluto essere come lui, intelligente, brillante, con una volontà di ferro, razionale, ponderato, paziente... lui i pregi li ha tutti o meglio io l'ho sempre visto così.La mia infanzia è stata molto spensierata ma oggi posso dire che anche lui ha commesso i suoi sbagli. E' una persona integerrima, che ha sempre preteso il massimo sia da se stesso che dagli altri, con noi è sempre stato molto severo e rigoroso anche se non posso dire di non aver ricevuto affetto, ma la sua severità e rigidità e il mio voler esser come lui mi hanno portato ad una insicurezza profonda... qualsiasi obiettivo io raggiungessi era sempre una tappa per lui, mai un arrivo... mi diceva "brava.. ma poi?" niente era mai sufficiente, era come se io non riuscissi mai ad essere come lui avrebbe voluto, non c'era mai una fine alle sue velate richieste e ai suoi desideri. Era ed è come se io non fossi abbastanza, mai quello che lui avrebbe desiderato. In questo poi c'è la figura di mia madre sulla quale ho sempre e solo potuto contare nella pratica, dalla quale non mi sono mai mancate carezze ed abbracci ma che non era mai in grado di capire i miei stati d'animo... per carità non che io fossi stata mai capaci di esternarli ma con mio padre basta uno sguardo e sa se sono triste, felice, insoddisfatta... con mia madre questo non succede mai... posso contare su di lei se ho bisogno di fare la spesa e non faccio in tempo, se deve andare a scuola a prendere mio figlio ma niente di più 'profondo'. Ah... volevo anche dire un'altra cosa.... il fatto che 'mentalmente' io e mio padre siamo molto in sintonia fa in modo che lui, anche se io non gliene ho mai parlato, si renda conto di questo malessere che mi pervade, vedo che lo fa star male perchè non sa i motivi ne' come aiutarmi e si crea quel mostruoso circolo vizioso per cui io mi sento in colpa ancora una volta di farlo soffrire.... basta, non ce la faccio più, non so se sono riuscita a spiegarmi ma ora devo smettere... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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