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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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vero,caxxo, vaffankulo.

sanno una sega loro delle koppie e di kome funzionano le donne, specie se sono maski.

Maskilisti di merda.

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vero,caxxo, vaffankulo.

sanno una sega loro delle koppie e di kome funzionano le donne, specie se sono maski.

Maskilisti di merda.

:blink:

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ihihih, mi garba la faccia di Patri.

o, questa era uella vera, ma un vi preoccupate,un mordevo il thread.

Juditta, che voi fa, hai sto potere...:)))

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io volevo il riassunto e lì c'è addirittura un link da leggere... :huh: no 'gna fò a quest'ora....passo... :fool:

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ma che ti devo riassumere? :unsure:

ho commentato un po' il primo link che parla del rapporto tra supervisore, analista e paziente, con intrecci amorosi insospettabili... e del fatto che l'innamoramento per l'analista per l'autore non è transfert, però forse si, boh.

tutto chiaro? ( :He He: )

il link da 200 pagine onestamente non l'ho letto manco io...

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Scusate se ho buttato questa bomba nel 3d ma l'articolo era troppo particolare e soprattutto ''out'', ''contro''..rispetto

alle solite cose teoriche e buoniste, che forse nascondono la verità su sentimenti tanto naturali quanto complicati, che si leggono in proposito perchè come si diceva le scorse settimane

comunque in analisi/terapia ci sono esseri umani

.

Secondo me è interessante perchè parla di quella situazione, evidentemente frequente, in cui i sentimenti trascendono il transfert e diventano sentimenti veri.

Sulla base di un transfert forse si voleva intendere che la persona, l'analista su cui il paziente hai pur fatto transfert proiettando qualche suggestione, qualche figura del suo passato,

diventa, o è già, l'uomo o la donna che REALMENTE egli AMA, forse questo ''realmente'' viene determinato dal mettere in secondo piano la terapia rispetto ad un lui/ lei ed al rapporto con questo lui (e non più col terapeuta).

E' una follia. Però l'amore non è una follia?...ed in fondo il transfert è alla base di ogni rapporto d'amore, anche al di fuori di un contesto analitico...soprattutto per quelle persone che per ''scaldarsi'' hanno bisogno di mettere qualcosa di loro nell'altro che, per qualche oscuro motivo, viene investito...letteralmente...di passato, amore, desiderio, bisogni.

Forse nel caso di reale innamoramento verso il terapeuta, si perde la motivazione verso il processo di guarigione rendendo il tutto concreto, come un rapporto tra amanti, in cui non c'è spazio per il pensiero ma solo per le sensazioni, i batticuore, i sospiri, il dolore del rifiuto, l'eccitazione dell'acc0glienza o il languare di un amore che non nasce nè muore...

uno stillicidio che si ripete fino a quando, finalmente riesce ad essere

elaborato, conosciuto, vissuto, il ''perchè proprio lui'' trova un senso nuovo all'interno dell'estistenza della persona ma

bisogna tenere duro fino a quando la tempesta non si placa, inviare non ha senso, meglio viversela...

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Del secondo link volevo porre alla vostra attenzione il Primo articolo del pdf...Violenza dell'eros di Carotenuto

''In primo luogo c'è un'adesione immediata, che è una caratteristica fondamentaledell'esperienza amorosa: un sentirsi, di fronte alla persona che si ama, senza alcuna possibilità di resistere,un dire di sì a tutto quello che vediamo davanti a noi, prividi qualsiasi atteggiamento critico. La persona di cui ci innamoriamo ci cattura con una immediatezza che non troviamo in nessun'altra esperienza. È come se fossimo in uno stato ipnotico, nel quale la persona che suscita in noi la condizione ipnotica ci comunica qualcosa che forse abbiamo sempre so-spettato di poter conoscere, di poter godere ed afferrare.''

mi bolle il sangue

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Ciao Euri, finalmente .... sento anche io di essere motlo vicina alle tua emozioni, riguardo alle mie emozioni, non so il tuo caso ma io è come se mi fossi svegliata in questi ultimi mesi, come se mi fossi ritrovata oggi sposata con figli...

A me la situazione mi destabilizza Afri e non trovo nessuno con cui raffrontarmi se non con lui stesso o con voi via web... nessuno delle persone che conosco fanno psic .. mi destabilizza che provo affetto per lui e che lo penso in continuazione, alle volto lo sogno anche se la sua immagine non corrisponde a lui so che è lui , e per il resto tutto sta andado a rotoli .... mi sento una stronza ...

Quando tu dici del copione io penso che loro studiano dei comportamneti che devono metter in atto , ma alle domande delle pazienti che chiedono risposte certe perchè non possono rispondere??? e questo non fa parte del copione, io e voi non siete un copione siamo persone ....

E' stato un bene provare tutto ciò per uno sconosciuto per mettere incrisi tutto il resto???

Quando tu dici che ci sono cose nebulose... è che io per prima non ho chiare delle cose , intendo anche nel meccanismo stesso della terapia, il poter parlare nostro e il loro poter parlare esplicitamente , il poter fare alcune cose noi e quelle poi che non possimo fare , che lui non mi ha spiegato e l'ho dovuto chiedere tante volte di spiegare in maniera esplicita e solo alcune cose mi ha detto ultiemamente sotto mia insistenza , tipo telefonare solo per cose urgenti.... ma come si stabilisce l'urgenza ??? poi per assurdo per rimetter apposto l'app. ci siamo sentiti più volte ... mi destabilizza che delle domande esplicite risponde con altre domande ....

sicuramente ho dei problemi a rapportarmi con l'altro sesso ...

Pulcino, il copione di cui parlavo è un faccenda che riguarda noi stessi e non tanto la figura professionale del terapeuta che altresì diventa il personaggio

principale di questo nostro personale copione, dei nostri ''schemi affettivi''. Con il termine copione volevo indicare le nostre modalità di relazionarci agli altri ed a noi stessi corrispondenti ad un modello emozionale-affettivo acquisito in un'espoca arcaica, il copione forse rimanda al ''perchè proprio lui'' di cui parlavo in uno dei miei ultimi post e forse rimanda alla modalità del mio essere con lui, del chiedere, del proiettare e desiderare, dello stare male, del notare in lui proprio quell'intenzione, quel profumo rispetto ad un'altra intenzione e un altro profumo...come dice la canzone...

(the way you wear your heat...the way you soup your tea...

the way you haunt my dreams....no no they can't take that away from me...)

E' un qualcosa che non puoi definire, almeno inizialmente, con la razionalità perchè non dicibiele e inconscio.

Credo sia una tua fantasia se pensi che il tuo terapeuta studi comportamenti da mettere in atto, può essere invece che l'esperienza abbia strutturato in lui una funzione terapeutica, cioè una mente contenitiva ed analitica tale da poter aprire uno spazio per poter ascoltare e dare forma a ciò che accade nel qui ed ora con te.

Il nebuloso che noti, che ho notato anche io dal tuo dire è forse quella condizione aurea che ti permette appunto di mettere

in scena il tuo personale dramma in quel teatro amplificato ed amplificante che è la psicoterapia

così da riviverlo tante volte e dargli nuove parole e senso nuovo, vita nuova, mi viene da ricollegare ciò che il mio analista mi dice spesso, che il cibo della mente è la verità, immagino nel senso di una realtà non più celata dal velo ottenebrante ma che finalmente si palesa...

Pulcino sei tu stessa che hai esordito dicend che ti sei risvegliata percependoti in una vita nuova

quello che mi viene da dirti è di continuare con fiducia, siamo delle funanbole bisogna andare avanti sospese

su un filo, tra cielo e terra a contatto con la vita, la vita psichica ed il pericol, la morte imminente.

Cara Pulcino, quello che scrivi e' molto bello dopotutto... dici di esserti risvegliata, di vedere le cose da un nuovo punto di vista...

questa cosa sembra una gran bella presa di coscienza di te e della tua vita, ovvero un vero e proprio step di crescita interiore. Non

prenderla cosi' in negativo. Lo so che non sono passettini facili facili nella vita, ma e' bello compierli, non si puo' rimanere sempre

nelle proprie illusioni, soprattutto quando queste ci fanno stare male. Tu adesso stai vedendo cosa c'e' che non va' nella tua vita,

e' ovvio che sia doloroso, ma cerca di vederla in positivo.

(...)

E' bello quello che scrivi del tuo Renato, cerca anche qui di vedere la cosa in positivo, ovvero che hai una persona che e' stata capace di

scuoterti dal tuo sonno, di farti emozionare, e tutto questo senza un tornaconto personale (a parte il soldo vero!) ma, intendo, senza pretendere

che tu sia qualcosa che piace a lui o che serve a lui... una persona che ti fara' pian pianino arrivare a capire come e cosa vuoi essere tu!

(...)

Ho letto proprio su questo forum che l'amore che si puo' provare per il proprio psi e' la forza necessaria per motivare il cambiamento che

dobbiamo/vogliamo/ abbiamo scelto di fare. Prenditela cosi' e ti auguro che, anche nel caso in cui l'attrazione fosse reciproca, che lui la

sappia gestire in questo senso. Sarebbe un peccato per te perdere una occasione cosi' forte, di una persona cosi' stimolante, solo per finire

in un banale innamoramento, come ne avrai gia' avuti tanti nella tua vita immagino. Dai, vedila in positivo, non ti angosciare. Lui e' li' per

te! Cosa c'e' di meglio. Perche' cerchi la reciprocita'? Mica ti scappa! E se il resto va a rotoli forse e' perche' non era abbastanza solido

e soddisfacente per te... forse e' perche' devi rivedere tutto quanto sotto una nuova luce con l'appoggio di una persona valida al tuo fianco...

perche' cercarvi dell'altro ???

(...)

Senza dimenticare ovviamente

che nella tua ora tu sei l'UNICA per lui e puoi averlo davvero tutto per te.

Bhe', se hai problemi di rapporto con l'altro sesso meno male che ti sei scelta uno psi maschio, cosi' questi problemi verranno

fuori e li potrete capire insieme.

(...)

Non posso che concordare

perchè la vita di c..... che ho trascorso (in particolare la mia infanzia) mi ha permesso di elaborare le mie cose da sola però in maniera poco strutturata come anche mi ha fatto notare Renato, difatti mi ha detto fin dall 'inizio del ns rapporto, che in un certo senso mi sono aiutata da sola ma che ora devo affinare le cose , mentre quello che sento nei confronti del poveretto è che per certi versi lui non segue il mio livello .. ma questa è un'altra storia che spiegherò più avanti.

(...)

E' bellissimo ciò che scrivi ed è magico perchè proprio ieri ne parlavamo io e Renato : in pratica ieri ero più lucida e ho potuto chiarire meglio che la volta scorsa bastavano pochi giri di parole per dire "ti voglio bene" perchè era importante dirlo sia per me che per il ns rapporto , e lui mi ha commosso tantissimo dicendomi .... credi che non mi abbia fatto piacere .... e io mi sono sciolta ....e credo che anche se non me lo ha detto palesemente avrebbe voluto dirmi anche io .... ma per questa regola del c..... neanche questa parola così innocente !!!.

Poi abbiamo chiarito il fatto che sono io a soffrire molto per questa distanza che si crea con le persone e lì che è na cosa mia ( ma questo è un argomento su cui voglio tornare) .

Poi raccontando dei sogni in cui compariva la sua figura o meglio l'idea che fosse lui io che tento un avvicinamento lui che rifiuta con galanteria , c'era l'elemento dell'acqua e dell'albero ....e qui ragazze mie mi sono sciolta ancor di più quando mi ha detto "non sai quanto è importante questo sogno non crede , al di là dell'innamoramento è importante , è importante per la costruzione di te stessa e per quello che stiamo facendo qui " .

Come si fa non volere bene a una persona così , e gli ho detto che anche la sua distanza stride con quanto lui mi sta donando.... ragazze ho pianto tanto sia da lui che fuori...

innamoramenti non ne ho avuti molti , in realtà io una persona così speciale non l'ho mai incontrata , parlo con lui come se fosse la mia amica e non ho sbagliato vocale .....

è poi la prima volta che c'è stato un abbraccio accenato, da entrambi , forse perchè solo ora ne era il tempo .. si è creata questa complicità

(...) spero nel mio cuore di essere il suo lavoro migliore , so che ci tiene a prescindere dai soldi , perchè mi ha detto che per lui è più importante far bene il suo lavoro che i soldi .Le risposte certe le volgio da lui su di lui ma su cosa fa che pensa dove va ..

Mi ritrovo in molte delle tue parole, in primis quella sul fatto di esserci elaborate le cose da sole, sapessi quanto mi è mancato uno spazio romanticodove trovare pensieri che mi aiutassero a pensare la vita... adesso, una volta trovato con lui, sto male perchè ho paura di perderlo.

Mi ritrovo anche nel vostro scambiarvi l'affettività in episodi simili: è molto struggente ma sappi che in questo struggimento non sei sola, lui ti accompagna costantemente per aiutarti a pensarlo ed è, forse, esso stesso una tappa necessaria per arrivare a ritrovarti...

invece Io non chiedo di essere la sua ''preferita'' o il suo lavoro migliore, oppure potrebbe essere che attualmente non riesco ancora a percepirlo, chissà,

ma vorrei avere la certezza di essere nel suo cuore...non la regina, ma presente, sapere di farlo emozionare mi riempie e mi rende felice

perchè mi sento un po' speciale, concordo con afri nel dire che comunque noi in quell'ora siamo le uniche...:-)

lui approva tutte queste tue rinunce a concerti importanti per il tuo lavoro di musicista?

Judy lui è piuttosto neutro rispetto alle mie scelte, (ad esclusione degli uomini e del cibo, cioè delle aree della vita dove la mia distruttivifà fa faville,

ha sempre, sempre,sempre metaforicamente tagliato le gambe a tutti gli uomini di cui parlavo in analisi, anche con un po' di rabbia e stizza, tant'è

che per non contraddirlo chiudevo i rapporti con loro da quasi subito, non se n'è salvato uno e taglia le gambe a me

quando la taglia 38 diventa troppo evidente, ormai ha capito che digiuno non per un vero problema ma soltanto per un fatto estetico e mi massacra...)

Rispetto alla mia rinuncia mi ha detto che ho fatto una scelta e credo che in fondo

non sia stata una grande rinuncia perchè di concerti ne posso fare tanti, di sedute proficue

in un periodo tanto delicato, importante, come questo, poche...

(...poi ne è valsa la pena perchè gli ho fatto un regalino per san valentino, sono ancora emozionata per quando l'ha scartato :wub: )

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comunque io ci ho pensato più volte ma non ci ho nemmeno provato a riproporlo perché purtroppo mi sembrava persa completamente l'atmosfera e io stessa avrei avuto problemi miei a muovermi.

Sul transfert non parlo più perché non ho molto di nuovo da aggiungere, continuo certe volte a proiettare su di lui un senso di rifiuto ma è chiarissimo che appunto trattasi di proiezione, so fin troppo bene che lui non c'entra nulla, anzi vedo che è molto disponibile nei miei riguardi.

La voglia d'innamorarmi a tutti i costi di lui è passata perché mi sono innamorata veramente di qualcun altro, quindi........però devo dire che resta il forte desisderio che ci sia maggiore affettività tra di noi, continuo a soffrire, se pur di meno, del fatto che non sia un rapporto affettivo "normale" e che continuo a conoscerlo poco.

Ma non riesco assolutamente a trovare lo spazio per questa conoscenza, sono sempre troppo presa a "vomitare", a sfogarmi. Mi fa imbestialire questo uso che faccio della seduta analitica, cerco sì di fare analisi ma mi accorgo che la maggior parte dello spazio è preso dal bisogno di lamentarsi, sto troppo male per non fare altrimenti.

Il punto è che in questo periodo il passato pesa come un macigno su di me, errori enormi che hanno lasciato conseguenze e brutte abitudini mentali fatiocse da scardinare. Oggi io pago tutto ciò che non ho costruito e forse sono anche un po' sfortunata. Di sicuro sono molto affaticata, spesso ho paura di ammalarmi.

tieni duro zazà, si tratta dei famigerati nodi al pettine!!!

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The way you wear your hat

The way you sip your tea

The memory of all that

No they can't take that away from me

The way your smile just beams

The way you sing off key

The way you haunt my dreams

No they can't take that away from me

We may never never meet again,

on that bumpy road to love

But I'll always, always keep the memory of

The way you hold your knife

The way we danced till three

The way you changed my life

No they can't take that away from me

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ma che ti devo riassumere? :unsure:

ho commentato un po' il primo link che parla del rapporto tra supervisore, analista e paziente, con intrecci amorosi insospettabili... e del fatto che l'innamoramento per l'analista per l'autore non è transfert, però forse si, boh.

tutto chiaro? ( :He He: )

il link da 200 pagine onestamente non l'ho letto manco io...

ambè, pensavo! :D:

Si quello che avevi scritto tu l'ho letto e onestamente io credo che il transfert sia amore vero sul quale poi riversiamo alcune cose dei nostri genitori, ma è qualcosa che facciamo praticamente con tutti....solo che in analisi se ne può parlare!

Volevo precisare che per "amore vero" intendo un tipo di amore particolare ma sicuramente non falso, in quanto ci fa soffrire e gioire esattamente come ogni altro tipo di amore...

Il bene che voglio alla psi, se pur frammisto a sentimenti materni e paterni e quant'altro, è unico, come voglio bene a lei non posso voler bene a nessun'altro! Quindi per questo è reale.... solo che essendo una situazione particolare e sempre analizzabile, ha dei passaggi del tutto diversi da qualsiasi altro "amore"...

Che poi qualche amore per lo psi si possa trasformare anche in amore vero secondo me può anche succedere ma molto spesso è solo "innamoramento da psi", chiamiamolo trasnfert per capirci, ma non per questo non è reale!

Ok, volevo partecipare.... -_-

notte :ph34r:

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Si quello che avevi scritto tu l'ho letto e onestamente io credo che il transfert sia amore vero sul quale poi riversiamo alcune cose dei nostri genitori, ma è qualcosa che facciamo praticamente con tutti....solo che in analisi se ne può parlare!

scacco matto...

quoto

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buongiorno a tutte voi...

vi lascio con due articoli...

cercando questi articoli mi sono imbattuta in un pensiero, sempre di Gindro, che mi ha colpita

''... la principale pulsione che motiva e orienta l'agireumano è la ricerca di Eros, ossia la ricerca di contatto con l'Altro. Questa presenzaè vitale durante tutto l'arco dell'esistenza umana, dalla nascita fino allavecchiaia. Tale bisogno è però destinato ad essere frustrato, in quanto l'oggettocui si tende è, per l'appunto, altro da noi stessi. Per cercare di difendersi dall'incombenteminaccia di questa privazione, l'uomo cerca di proteggersi mettendoin atto strategie difensive, che negano l'oggetto di cui si ha bisogno o, viceversa,ne presuppongo l'assenza...''

oppure ne negano l'assenza o tante altre cose

comunque, per sdrammatizzare, a me di quell'articolo fa ridere la parte con gli intrecci di innamoramenti: il supervisore che si innamora dell'analista supervisionato, o addirittura il supervisore che si innamora del paziente dell'analista... ma com'è possibile? il supervisore ha contatti coi pazienti? bohhh

(lo so che sono argomenti seri, ma a leggerla da profano questa cosa fa sorridere, no?)

Scusate se ho buttato questa bomba nel 3d ma l'articolo era troppo particolare e soprattutto ''out'', ''contro''..rispetto

alle solite cose teoriche e buoniste, che forse nascondono la verità su sentimenti tanto naturali quanto complicati, che si leggono in proposito perchè come si diceva le scorse settimane

comunque in analisi/terapia ci sono esseri umani

.

Secondo me è interessante perchè parla di quella situazione, evidentemente frequente, in cui i sentimenti trascendono il transfert e diventano sentimenti veri.

Sulla base di un transfert forse si voleva intendere che la persona, l'analista su cui il paziente hai pur fatto transfert proiettando qualche suggestione, qualche figura del suo passato,

diventa, o è già, l'uomo o la donna che REALMENTE egli AMA, forse questo ''realmente'' viene determinato dal mettere in secondo piano la terapia rispetto ad un lui/ lei ed al rapporto con questo lui (e non più col terapeuta).

E' una follia. Però l'amore non è una follia?...ed in fondo il transfert è alla base di ogni rapporto d'amore, anche al di fuori di un contesto analitico...soprattutto per quelle persone che per ''scaldarsi'' hanno bisogno di mettere qualcosa di loro nell'altro che, per qualche oscuro motivo, viene investito...letteralmente...di passato, amore, desiderio, bisogni.

Forse nel caso di reale innamoramento verso il terapeuta, si perde la motivazione verso il processo di guarigione rendendo il tutto concreto, come un rapporto tra amanti, in cui non c'è spazio per il pensiero ma solo per le sensazioni, i batticuore, i sospiri, il dolore del rifiuto, l'eccitazione dell'acc0glienza o il languare di un amore che non nasce nè muore...

uno stillicidio che si ripete fino a quando, finalmente riesce ad essere

elaborato, conosciuto, vissuto, il ''perchè proprio lui'' trova un senso nuovo all'interno dell'estistenza della persona ma

bisogna tenere duro fino a quando la tempesta non si placa, inviare non ha senso, meglio viversela...

Del secondo link volevo porre alla vostra attenzione il Primo articolo del pdf...Violenza dell'eros di Carotenuto

''In primo luogo c'è un'adesione immediata, che è una caratteristica fondamentaledell'esperienza amorosa: un sentirsi, di fronte alla persona che si ama, senza alcuna possibilità di resistere,un dire di sì a tutto quello che vediamo davanti a noi, prividi qualsiasi atteggiamento critico. La persona di cui ci innamoriamo ci cattura con una immediatezza che non troviamo in nessun'altra esperienza. È come se fossimo in uno stato ipnotico, nel quale la persona che suscita in noi la condizione ipnotica ci comunica qualcosa che forse abbiamo sempre so-spettato di poter conoscere, di poter godere ed afferrare.''

mi bolle il sangue

Euri, ho letto il primo link ed ho quotato Juditta perché ho avuto le stesse perplessità che man mano che procedevo nella lettura crescevano per poi esplodere proprio sul punto che ha sottolineato lei.

Io a questo punto mi chiedo cosa intende gindro per innamoramento!

Potrebbe essere interpretato come una voglia di conoscere e d'innamorarsi? perché solo questo posso immaginare possa accadere ad un supervisore che non conosce affatto il paziente.

Poi tu riporti questo concetto: ''... la principale pulsione che motiva e orienta l'agireumano è la ricerca di Eros, ossia la ricerca di contatto con l'Altro. Questa presenzaè vitale durante tutto l'arco dell'esistenza umana, dalla nascita fino allavecchiaia. Tale bisogno è però destinato ad essere frustrato, in quanto l'oggettocui si tende è, per l'appunto, altro da noi stessi. Per cercare di difendersi dall'incombenteminaccia di questa privazione, l'uomo cerca di proteggersi mettendoin atto strategie difensive, che negano l'oggetto di cui si ha bisogno o, viceversa,ne presuppongo l'assenza...''

Ok, potrebbe essere convincente, tuttavia certi problemi non si pongono per le persone sufficientemente equilibrate.

A me sembra che lui voglia elevare a condizione universale del genere umano la condizione patologica che invece è tipica di chi non è stato amato dai propri genitori in modo sano!

Poi tu scrivi:

"E' una follia. Però l'amore non è una follia?...ed in fondo il transfert è alla base di ogni rapporto d'amore, anche al di fuori di un contesto analitico...soprattutto per quelle persone che per ''scaldarsi'' hanno bisogno di mettere qualcosa di loro nell'altro che, per qualche oscuro motivo, viene investito...letteralmente...di passato, amore, desiderio, bisogni.

Forse nel caso di reale innamoramento verso il terapeuta, si perde la motivazione verso il processo di guarigione rendendo il tutto concreto, come un rapporto tra amanti, in cui non c'è spazio per il pensiero ma solo per le sensazioni, i batticuore, i sospiri, il dolore del rifiuto, l'eccitazione dell'acc0glienza o il languare di un amore che non nasce nè muore..."

Euri, ma chi l'ha detto che l'amore è una follia? cosa intendi tu per follia?

Per me è verissimo che il transfert è tipico di ogni rapporto d'amore, ma è importante che ci sia coincidenza tra transfert e realtà. Tutti mettono qualcosa di proprio nell'altro, anzi, ci mettono tantissime cose e il motivo per me non è per niente oscuro, noi funzioniamo così.

Ho messo in grassetto un'altra frase che mi ha colpito: perché mai in un rapporto tra amanti non c'è spazio per il pensiero? che concetto hai tu dell'amante? cosa intendi per pensiero?

E infine io credo che l'amore vero sia curativo, si cresce attraverso la relazione e infatti si può fare "analisi" anche nella coppia, certamente non nei termini identici alla terapia analitica, ma qualcosa di simile certamente sì.

Quindi non capisco perché tu debba vedere una scissione tra terapia e amore tra due persone, io sostengo l'opposto: se veramente c'è grande affetto tra due persone, ancora più forte sarà la determinazione nell'indagare i problemi. Se ci si ama veramente non s'indulge in uno stato ipnotico indubbiamente e-stremamente suggestivo (ho messo il trattino perché SO quanto è stremante tutto questo!) e molto stimolante ma che rischia di ridursi in un fuoco di paglia. Se vuoi, in privato posso spiegarti con tanti esempi cosa voglio dire.

Scusa la marea di domande ma vorrei capire bene cosa intendi.

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ambè, pensavo! :D:

Si quello che avevi scritto tu l'ho letto e onestamente io credo che il transfert sia amore vero sul quale poi riversiamo alcune cose dei nostri genitori, ma è qualcosa che facciamo praticamente con tutti....solo che in analisi se ne può parlare!

Volevo precisare che per "amore vero" intendo un tipo di amore particolare ma sicuramente non falso, in quanto ci fa soffrire e gioire esattamente come ogni altro tipo di amore...

Il bene che voglio alla psi, se pur frammisto a sentimenti materni e paterni e quant'altro, è unico, come voglio bene a lei non posso voler bene a nessun'altro! Quindi per questo è reale.... solo che essendo una situazione particolare e sempre analizzabile, ha dei passaggi del tutto diversi da qualsiasi altro "amore"...

Che poi qualche amore per lo psi si possa trasformare anche in amore vero secondo me può anche succedere ma molto spesso è solo "innamoramento da psi", chiamiamolo trasnfert per capirci, ma non per questo non è reale!

Ok, volevo partecipare.... -_-

notte :ph34r:

ma nemmeno io intendevo che i sentimenti che si provano non sono reali. l'affetto che provo per il mio psi è realissimo, ma era fittizio l'innamoramento. e se non fittizio molto superficiale, dato che è svanito quasi da un giorno all'altro. io quando parlo di vero innamoramento (e questo vale anche al di fuori della psicoterapia) mi riferisco a valutazioni che faccio in prospettiva, sul lungo periodo: quando ci ripensi dopo del tempo sai se un innamoramento che hai provato è stato vero oppure no. e quello per lo psi non era vero innamoramento.

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ma nemmeno io intendevo che i sentimenti che si provano non sono reali. l'affetto che provo per il mio psi è realissimo, ma era fittizio l'innamoramento. e se non fittizio molto superficiale, dato che è svanito quasi da un giorno all'altro. io quando parlo di vero innamoramento (e questo vale anche al di fuori della psicoterapia) mi riferisco a valutazioni che faccio in prospettiva, sul lungo periodo: quando ci ripensi dopo del tempo sai se un innamoramento che hai provato è stato vero oppure no. e quello per lo psi non era vero innamoramento.

si ma infatti io per amore non intendo quello fra uomo e donna, intendo amore o affetto in generale....che appunto poi tramite l'analisi dei sentimentiviene ridimensionato a quello che è.

Diciamo che io ho detto la mia in generale, non volevo contrappormi al tuo pensiero, anzi, direi che è più o meno ciò che è capitato a me. In fondopur non potendo parlare di amore passionale, anche io ho provato un "innamoramento" forte per la mia psi...inteso come qualcosa che ti offusca e ti travolge, qualcosa che gestisci malissimo, e che fa male!

Sicuramente sopra c'erano parecchi transfert di diverso tipo e potendoli analizzare è riamsto l'affetto sincero per lei.

In qualche modo volevo distanziarmi sia da chi pensa che l'innamoramento non esiste affatto e chi lo confondo per "vero amore". A parte qualche caso ovviamente!

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è che proprio io intendo una cosa specifica con "vero amore". io vero amore probabilmente l'ho provato una sola volta nella vita! e lo so, perchè l'ho provato e lo provo ancora, che è un sentimento totalmente diverso da tutti gli altri. poi ci sono tanti altri tipi di amore, amore per amici, amore per i genitori, amore per lo psicologo...

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Non credo che Gindro avesse toni universali ma si riferisse ad una data tipologia di pazienti cioè

qulli che tendono a portare sul versante concreto le ralazioni transferali...è implicito che in quel caso

la terapia analitica che al contrario si muove in una direzione metaforico simbolica, si va a fare fottere

o meglio, ciò dpende dall'esperienza dell'analista che deve saper guidare la barca senza farsi incantare dalle sirene...

Per Follia mi riferivo a quella fas del rapporto in cui ti piace talemente tanto un uomo che ti muovi solo seguendo le sensazioni,

che sragioni e vuoi solo andare a letto con lui... zazà purtroppo viene fuori il mio nucleo patologico più forte: io non riesco a concepire un rapporto basato su elementi della realtà, non ci trovo molto di interessante

perchè riesco a vedere un uomo solo se ci proiretto tanto di mio, mi deve ricordare un papà e una mamma insieme

per cui mi è difficile concepire un rapporto in cui un uomo e una donna si conoscno alla pari

e vanno avanti alla pari ma tendo a dato che la prevalenza al transfert piuttosto che alla realtà...

ma pensavo che un po' tutti amasssero così?? :-/...

scapo che ho seduta alle 12 passate

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io invece ripensando all'articolo oggi l'ho interpretato così, che l'innamoramento che si può provare per lo psi è diverso dal transfert perchè nel transfert la realtà della persona che si ha davanti non c'entra niente. e in questo mi viene in mente ciò che hai provato tu, digi, in occasione della gravidanza della tua psi, certi sentimenti di gelosia che non erano veramente riferiti a lei come persona, ma erano proiezioni del tuo vissuto.

mentre credo che l'autore dell'articolo intenda che quando si prova innamoramento lo si prova effettivamente per la persona che si ha davanti, non è tutta proiezione.

quello che lui non specifica, o ci passa sopra velocemente, è che poi questi innamoramenti spesso sono solo fasi e poi svaporano in altri sentimenti. mentre si concentra di più in quei casi, che capitano, nei quali gli innamoramenti invece sono "veri": mi viene in mente il caso che mi ha raccontato il mio psi, del suo collega che si è innamorato della paziente, hanno interrotto la terapia e, dopo del tempo necessario ad elaborare la questione, hanno iniziato a frequentarsi e si sono sposati.. questo era amore "vero".

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mi rifrivo a quella fas del rapporto in cui ti piace talemente tanto un uomo che ti muovi solo seguendo le sensazioni,

che sragioni e vuoi solo andare a letto con lui..

ma pensavo fosse una condizione universale?? :-/..che tutti la provassero

si, si, intendo quello... nel mio caso all'inizio ho creduto di provare questa cosa, ma è svanita in pochi mesi. se fossi stata davvero innamorata, per come mi innamoro io, proverei ancora le stesse medesime cose.

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ho capito, io invece per "veor amore" intendevo un sentimento reale, non fittizio ma l'amore lo intendevo in generale!

Quel vero amore che dici tu io non lo so se esiste, onestamente io ho un pò di problemi con il definire l'amore. Perchè credo che c'è prima di tutto da fare una distinzione fra innamoramento che è la fase iniziale e passionale, quella che giustamente dopo un pò sparisce e lascia il posto ad altro....e questo altro può essere tante cose, che ognuno vive a modo diverso.

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