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Mi piaci quando taci perché sei come assente,

e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.

Sembra che gli occhi ti siano volati via

e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima

emergi dalle cose, piene dell'anima mia.

Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,

e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piace quando taci e sei come distante.

E stai come lamentandoti, farfalla tubante.

E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:

lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio

chiaro come una lampada, semplice come un anello.

Sei come la notte, silenziosa e costellata.

Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piace quando taci perché sei come assente.

Distante e dolorosa come se fossi morta.

Allora una parola, un sorriso bastano.

E son felice, felice che non sia così.

Pablo Neruda

E' una poesia che amo molto, come molte altre poesie di Neruda.

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Oh Sara, bravissima che hai lanciato Neruda. Tu non puoi sapere quanto lo amo come poeta, è senz'altro il mio preferito insieme a Lorca.

Grazie, mi ha fatto davvero piacere aprire il topic e leggere 'Mi piaci quando taci'... arriverò presto a postarne un'altra anch'io, se a te non dispiace. :wink:

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TRA AMICI

E' bello tacere insieme,

Più bello, ridere insieme,-

Sotto il lenzuolo di seta del cielo,

Appoggiati al muschio e al faggio

Ridere bene e forte con gli amici

Scoprendo i denti bianchi.

Se ho fatto bene, meglio tacere;

Se ho fatto male -meglio ridere-

E fare sempre peggio,

Fare peggio, rider peggio,

Sinché non scenderemo nella fossa.

Amici! Sì! Così deve andare? -

Amen! e arrivederci!

(Nietzsche)

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La giraffa

La giraffa

ha il cuore lontano dai pensieri

si è innamorata ieri

e ancora non lo sa

StefanoBenni

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Quando qualcuno sembra lento,

e' lento in una certa direzione,

e non lo e' perche' manca di vita ma

perche' sta facendo qualcos'altro.

E cio' che sta facendo

E' cio' che ha bisogno di fare.

Puo' essere qualcosa

Di cui non e' conscio.

Ma noi siamo inconsapevoli

Di molte realta' della nostra vita.

In quell'uomo c' e' la stessa vita

Che e' in ogni cosa.

Kahlil Gibran

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Belle queste poesie...

Mi piace questo angolo della poesia, leggerlo è molto rilassante!

Per Gavja: effettivamente adoro le poesie di Neruda, perché trova delle immagini bellissime e particolari. Riesce a descrivere la passione e l'amore senza essere mai banale.

Un altro poeta che amo molto è Baudelaire, però secondo me è meglio leggerlo in francese, perché la traduzione in italiano spesso non "rende giustizia". è proprio vero che spesso tradurre è "tradire".

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E' vero, hai ragione Sara. Le poesie in lingua originale, sono sempre molto più belle, spesso traducendole non si riesce a trasmettere quell'intensità emotiva che hanno in lingua madre. Anche Neruda trovo che in spagnolo sia ancora più intenso e passionale, per non parlare di Lorca che tradurlo mi pare quasi un delitto... :wink:

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Avremo letti pieni di leggeri odori,

divani profondi come tombe,

fiori strani sulle mensole

aperti per noi sotto i più bei cieli.

I nostri cuori saranno due gran fiaccole

nello sprazzo a gara degli ultimi ardori:

come rifletteranno i loro doppi splendori

negli specchi gemelli delle nostre anime.

Una sera fatta di rosa e mistico azzurro

ci scambieremo un unico lampo,

come un lungo singhiozzo carico d’addii;

un Angelo più tardi schiuderà le porte

e verrà a rianimare, fedele e gioioso,

gli specchi offuscati e le fiamme morte.

(La morte degli amanti - Charles Baudelaire)

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Bellissima questa poesia.

Le poesie di Baudelaire sono così intense che a volte mi fanno quasi piangere, tanto sono forti le emozioni che provocano.

Conoscete la poesia "L'albatros"? A me piace molto.

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vero...

si la conosco l'albatros, stupenda.

a dire il vero ho molte difficoltà nel trovare poesie di Baudelaire che non mi piacciano, lo adoro.

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Per Lorca nutro una vera e propria passione. Per me, è ineguagliabile, un insieme di genialità, di freschezza, di passione, d'ardore, di coraggio, è poesia sublime.

Giaccio da solo nella casa silenziosa,

la lampada è spenta,

e stendo pian piano le mie mani

per afferrare le tue,

e lentamente spingo la mia fervente bocca

verso di te e bacio me fino a stancarmi e ferirmi

- e all'improvviso son sveglio,

ed intorno a me la fredda notte tace,

luccica nella finestra una limpida stella -

o tu, dove sono i tuoi capelli biondi,

dov'è la tua dolce bocca?

Ora bevo in ogni piacere la sofferenza

e veleno in ogni vino;

mai avrei immaginato che fosse tanto amaro

essere solo

essere solo e senza di te!

Federico Garcia Lorca

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Lentamente muore

chi diventa schiavo dell'abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marcia,

chi non rischia e cambia colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco

e i puntini sulle "i"

piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno

di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore

davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore

chi non capovolge il tavolo,

chi e' infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza

per l'incertezza per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita

di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,

chi non legge, chi non ascolta musica,

chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente

chi distrugge l'amor proprio,

chi non si lascia aiutare;

chi passa i giorni a lamentarsi

della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore

chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande

sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde

quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

ricordando sempre che essere vivo

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore

del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà

al raggiungimento

di una

splendida felicita'.

Pablo Neruda

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A me, ha molto colpito questa poesia di Maurizio Lovisolo.

Una vita alla deriva,

nascosto nella notte in balia degli eventi.

Paura di uscire ed essere trafitto da luce pungente,

una stella cometa apparsa nel buio,

mi ha teso la mano.

Mi ha dato il calore per sciogliere

i ghiacci della mia solitudine.

L'estate rimuove l'inverno,

e la coscienza di me ricompone il mosaico.

Ora c'è luce nell'anima perchè

Tu mi hai insegnato ad amare l'amore.

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A me, ha molto colpito questa poesia di Maurizio Lovisolo.

Una vita alla deriva,

nascosto nella notte in balia degli eventi.

Paura di uscire ed essere trafitto da luce pungente,

una stella cometa apparsa nel buio,

mi ha teso la mano.

Mi ha dato il calore per sciogliere

i ghiacci della mia solitudine.

L'estate rimuove l'inverno,

e la coscienza di me ricompone il mosaico.

Ora c'è luce nell'anima perchè

Tu mi hai insegnato ad amare l'amore.

è bellissima!!!!

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la differenza fra donne e maschi e' abbissale,voi siete cosi' sensibili, piu'romantiche,badate molto ai dettagli,piu comprensibili +++++, e' un piacere leggere le poesie che amate.grazie. :wink::LOL::LOL:

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  • 3 weeks later...

Dedicata a Cucciolotta:

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.

Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea,

fate che ne conosca anche la piena.

Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?

Cercatelo sempre nelle ore di vita.

Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.

E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.

Poiché nella rugiada delle piccole cose

il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.

Tratto da "Il Profeta" di Kahlil Gibran

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Chi non ha mai incontrato il dolore

non vedrà mai la gioia...

Tratto da "la voce del maestro" Kahlil Gibran

A gavja... Una frase che racchiude la verità del mondo

con affetto cucciolotta

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Chi non ha mai incontrato il dolore

non vedrà mai la gioia...

Tratto da "la voce del maestro" Kahlil Gibran

A gavja... Una frase che racchiude la verità del mondo

con affetto cucciolotta

Grazie, Cucciolotta, quella frase mi commuove.

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Amo tutto ciò che è stato,

tutto quello che non è più,

il dolore che ormai non mi duole,

l’antica e erronea fede,

l’ieri che ha lasciato dolore,

quello che ha lasciato allegria

solo perché è stato, è volato

e oggi è già un altro giorno.

Pessoa

....E io amo tanto questa poesia...

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Sicuramente per me , tra le più belle poese di Neruda.

La dedico a tutti quelli che credono nell'amore, che duri tre giorni o tutta una vita.

Posso scrivere i versi...

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Scrivere, per esempio. "La notte è stellata,

e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".

E il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.

In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.

L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.

Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.

Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.

E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.

Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.

La notte è stellata e lei non è con me.

Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.

La mia anima non si rassegna d'averla persa.

Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.

Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.

Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.

Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.

La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.

D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.

La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.

Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.

E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.

E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,

la mia anima non si rassegna d'averla persa.

Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,

e questi gli ultimi versi che io le scrivo.

Pablo Neruda

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  • 2 weeks later...

Ricordo il magico istante:

Davanti m'eri apparsa tu,

Come fuggevole visione,

Genio di limpida beltà.

Nei disperati miei tormenti,

Nel chiasso delle vanità,

Tenera udivo la tua voce,

Sognavo i cari lineamenti.

Anni trascorsero. Bufere

Gli antichi sogni poi travolsero,

Scordai la tenera tua voce,

I tuoi sublimi lineamenti.

E in silenzio passavo i giorni

Recluso nel vuoto grigiore,

Senza più fede e ispirazione,

Senza lacrime, ne' vita e amore.

Tornata è l'anima al risveglio:

E ancora mi sei apparsa tu,

Come fuggevole visione,

Genio di limpida beltà.

E nell'ebbrezza batte il cuore

E tutto in me risorge già -

E la fede e l'ispirazione

E la vita e lacrime e amore.

Puskin

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Potessero le mie mani sfogliare

Pronunzio il tuo nome

nelle notti scure,

quando sorgono gli astri

per bere dalla luna

e dormono le frasche

delle macchie occulte.

E mi sento vuoto

di musica e passione.

Orologio pazzo che suona

antiche ore morte.

Pronunzio il tuo nome

in questa notte scura,

e il tuo nome risuona

più lontano che mai.

Più lontano di tutte le stelle

e più dolente della dolce pioggia.

T'amerò come allora

qualche volta? Che colpa

ha mai questo mio cuore?

Se la nebbia svanisce,

quale nuova passione mi attende?

Sarà tranquilla e pura?

Potessero le mie mani

sfogliare la luna!

Federico Garcia Lorca

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